Viabilità
Un giro d’orizzonte sull’impatto che il nuovo ospedale dell’Asl TO5 che sorgerà a Cambiano avrà sulla viabilità che interessa diversi Comuni della zona, da Moncalieri a Santena, da Cambiano a Villastellone: questo in sintesi l’argomento dell’incontro che, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, lunedì 9 dicembre il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo ha avuto nel Municipio di Santena con gli amministratori locali e con dirigenti e tecnici della Regione e dell’Asl. Oltre al primo cittadino di Santena e consigliere metropolitano Roberto Ghio, erano presenti i Sindaci di Carmagnola, Ivana Gaveglio (anche e soprattutto in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl TO5) e di Cambiano, Carlo Vergnano, il commissario dell’Asl TO5 Bruno Osella, il dirigente del Settore Politiche investimenti della Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, ingegner Sandro Petruzzi, il dirigente ingegnerMatteo Tizzani e alcuni tecnici del Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città metropolitana, i tecnici dello Studio Meta che si occupano di valutare le alternative di tracciato della Gronda Est e alcuni consiglieri comunali della zona.Nell’incontro, che è stata l’occasione per un primo confronto sull’impatto dell’ospedale sul sistema viario, è stato annunciato che di tale impatto si terrà conto negli studi preliminari alla progettazione della Gronda Est. L’obiettivo della Città metropolitana e di tutti Comuni interessati è quello di garantire l'accessibilità, la sicurezza e il miglioramento del flusso del traffico nelle aree circostanti la futura struttura sanitaria. Il nuovo ospedale sorgerà in un’area demaniale di 20 ettari in passato interessata da edifici militari e costerà 302 milioni, resi disponibili con un finanziamento dell’Inail. L’incarico per la progettazione è stato aggiudicato nell’ottobre scorso e il progetto dovrà essere redatto e consegnato entro il 31 maggio 2025, corredato dai risultati delle indagini sullo stato ambientale e idrogeologico dell’area, previste dalla legislazione in materia. Il nosocomio avrà 550 posti letto e sarà progettato e realizzato grazie alle migliori e più recenti tecnologie e con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. La conferenza dei servizi che dovrà definire il quadro autorizzativo si dovrà concludere entro l’estate del prossimo anno. L’ospedale potrà contare su di una viabilità interna all’area su cui sorgerà. L’accesso avverrà da una rotatoria già esistente sulla Variante della Strada Provinciale 29. Gli ingressi e le uscite da tale rotatoria dovranno probabilmente essere rivisti. Vi è anche l’ipotesi di un nuovo asse viario che, seguendo in parte il tracciato di strade secondarie già esistenti, colleghi l’ospedale con la Provinciale 29. Si tratta però di una infrastruttura non finanziata, di cui devono essere valutate le caratteristiche infrastrutturali, la compatibilità con il Piano Regolatore di Cambiano e l’impatto sul già ora consistente flusso di traffico che insiste sulla SP 29. Come ha spiegato l’ingegner Petruzzi, se il progetto della nuova viabilità rientrasse però nella più complessiva progettazione dell’ospedale, i pareri positivi espressi dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e in sede di Conferenza dei servizi a livello regionale, costituirebbero di per sé una variante allo strumento urbanistico comunale.
Il Vicesindaco Jacopo Suppo ha sottolineato che “la Città metropolitana di Torino ha ricevuto dalla Regione Piemonte un mandato per la definizione del nuovo assetto della viabilità intorno al nuovo ospedale e che, nell’ambito e secondo le linee guida del PUMS-Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, si dovrà rivedere anche il sistema del trasporto pubblico locale. I nostri uffici sono a disposizione per approfondire le soluzioni varie ipotizzabili. L’obiettivo che dobbiamo perseguire è quello di programmare una viabilità, una logistica sanitaria e un sistema di trasporto pubblico che siano sostenibili”. “Al tema del nuovo ospedale è collegato anche quello di una nuova gestione del sistema della Tangenziale torinese. - ha inoltre rimarcato Suppo - Con la nuova società concessionaria si può iniziare a discutere sul superamento del sistema delle barriere e sull’adozione della modalità free flow, adottata con successo in altre realtà territoriali. La viabilità intorno e a servizio dell’ospedale di Cambiano è un tassello importante di un più complessivo riassetto del sistema trasportistico e viabilistico intorno a Torino”.

Da parte sua il Sindaco di Santena, Roberto Ghio, ha sottolineato che la sfida più importante in questo momento è quella di progettare un ospedale e un sistema viario che dovranno rispondere non alle esigenze del territorio attuali ma a quelle ipotizzabili tra una decina di anni. Così come la viabilità dovrà essere pensata non solo in funzione dell’ospedale ma delle esigenze dell’intero territorio.
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Nei giorni successivi, e fino a lunedì 16 dicembre (ma soltanto nei giorni lavorativi), in quel tratto della Sp 222-diramazione 1 saranno istituiti il senso unico alternato e il limite di velocità a 30 km orari, nonché il divieto di sorpasso e di sosta per tutti i veicoli in entrambi i sensi di marcia.
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Si concluderanno entro le festività pasquali del 2025 i lavori del cantiere del secondo lotto del ripristino strutturale del ponte sulla Dora Riparia ad Alpignano sulla Strada Provinciale 178, che attualmente è transitabile dai veicoli di peso a pieno carico sino a 26 tonnellate: lo hanno confermato i tecnici della ditta appaltatrice al Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo, che giovedì 5 dicembre ha visitato il cantiere insieme al Sindaco di Alpignano, Steven Palmieri, e all’Assessore comunale ai lavori pubblici, Pierpaolo Barbiani.“Abbiamo potuto constatare che i lavori procedono secondo il cronoprogramma. - commenta il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – Ora il ponte è in sicurezza e con il Sindaco Palmieri e con l’Assessore Barbiani abbiamo potuto confrontarci anche sulla programmazione di interventi di minore entità economica e tecnica, come la stesura del tappeto stradale definitivo e accorgimenti per rallentare la velocità dei veicoli in transito su di un ponte che, come dimostrano i dati recentemente raccolti dal Comune, sopporta un elevato volume di traffico”.
Il primo lotto dei lavori, collaudato nell’ottobre 2023 e finanziato per 1,5 milioni di euro grazie alle risorse stanziate dal Governo con il primo Decreto ponti, aveva riguardato principalmente gli interventi sull’impalcato, con lasostituzione della soletta. Il secondo lotto, che comporta un investimento di 1,5 milioni di euroed è finanziato con i fondi del secondo Decreto ponti, riguarda gli interventi sul sistema in elevazione delle arcate, dei piedritti e dei telai, per ilrecupero della capacità portante del manufatto. Lo scopo è di consentire il transito diveicoli di peso a pieno carico sino a 44 tonnellate. Un terzo lotto, in fase di progettazione e oggetto di confronto con la Soprintendenza, prevede il restauro conservativo del parapetto. I lavori comportano un investimento di ulteriori 500.000 euro e comprendono anche la proposta di realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione architettonica per la valorizzazione di una struttura che è vincolata dalla Soprintendenza.
I LAVORI IN DETTAGLIO
È stata programmata la manutenzione di tutte le superfici, con l’asportazione di tutte le parti in fase di distacco, la passivazione delle armature, la ricostruzione delle sezioni degradate, la rasatura e la pittura protettiva finale. Il progetto del secondo lotto ha previsto la realizzazione di alcuni rinforzi strutturali laddove necessario.
Nel dettaglio, il risanamento delle superfici ha comportato la spicconatura delle parti lesionate o poco adese, la sabbiatura di pulizia del substrato, il trattamento delle armature metalliche con un inibitore di ruggine, l’applicazione di una mano di emulsione di aggancio a base di resine sintetiche, il ripristino della superficie con malta tixtotropica strutturale antiritiro con resine acriliche, la rasatura e la pittura finale su 1.020 metri quadrati di superficie. Per le parti non risanate con una buona resistenza alla spicconatura, si è previsto di procedere alla ravvivatura delle superfici, per renderle atte ad essere impermeabilizzate e a ricevere un trattamento di ripristino e/o protettivo, con rasatura e pittura finale.
Il rinforzo strutturale con armature integrative è stato effettuato su alcune pilastrate e su alcuni loro controventi. Si è proceduto all’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, alla sistemazione e al trattamento delle armature esistenti, al pretrattamento delle superfici di base per l’aggancio del nuovo materiale, all’inserimento di nuove armature longitudinali e staffe, inghisate con resina epossidica, alla ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, alla rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e alla pittura finale.
Gli interventi di rinforzo strutturale con fibre di carbonio sono stati eseguiti su alcune pilastrate e su alcuni controventi. Le lavorazioni programmate sono l’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, la sistemazione e il trattamento delle armature esistenti, la ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, l’applicazione di un’emulsione di aggancio, l’applicazione del rinforzo longitudinale e successivamente di quello trasversale, la rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e la pittura finale.
Il progetto prevede inoltre la posa in opera di tutti i pluviali, in modo da convogliare le acque di piattaforma alla base della struttura, per impedire percolazioni sulle superfici del calcestruzzo. Sono state programmate lavorazioni non invasive e rispettose dell’infrastruttura, per renderla percorribile dai carichi previsti dalle Linee guida del MIT per la valutazione della sicurezza dei ponti esistenti.

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Ad Agliè, la strada provinciale 54 di Cuceglio sarà interrotta martedì 10 dicembre dalle 9 alle 16 nel tratto compreso tra il km 0+430 e il km 1+270 per un intervento di abbattimento e potature di alberi nella parte del parco del Castello di Agliè confinante con la strada, a cura della Direzione del parco. La deviazione su percorso alternativo sarà segnalata sul luogo.
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La necessità di limitare il passaggio dei mezzi con massa a pieno carico superiore alle 44 tonnellate sul ponte di Pancalieri emerge dalla relazione predisposta dal consorzio di ricerca per la valutazione ed il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture “Fabre”, con cui la Città metropolitana di Torino ha sottoscritto una convenzione al fine di evidenziare eventuali carenze strutturali, criticità e problematiche presenti nelle opere d’arte.
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Si concluderanno a breve i lavori per l’allargamento e la messa in sicurezza dei versanti soprastanti Strada Provinciale 61 di Issiglio in un tratto di circa 600 metri dal Km 2+200 al Km 2+800 nei pressi del lago di Gurzia, nel territorio del Comune di Vidracco. Nel cantiere sono in corso le ultime operazioni per la realizzazione del progetto previsto da una convenzione tra la Città metropolitana di Torino e la società Nuova Cives, proprietaria della miniera di olivina, prezioso minerale utilizzato nella realizzazione di apparecchi elettronici ad alta frequenza.Il tratto interessato dal cantiere presenta ora una carreggiata di larghezza praticamente raddoppiata e nuove protezioni laterali in acciaio Corten sul lato che costeggia l’orrido del torrente Chiusella. “I lavori sono stati finanziati con950.000 euro, di cui 800.000 provenienti da fondi regionali legati a proventi relativi ai canoni idrici dell’annualità 2020, previsti dalla Legge regionale 19 del 2020. - spiegano il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppoe il Consigliere metropolitano delegato ai trasporti e alla Protezione Civile Pasquale Mazza - Altri 150.000 euro sono stati stanziati dalla Città metropolitana, grazie ad una variazione variazione al Bilancio 2022, per far fronte al caro materiali”.
“Parliamo di un tratto stradale su cui insiste un volume di traffico non indifferente: la SP61 è utilizzata dai residenti in zona, ma anche dai turisti e dai mezzi pesanti delle aziende locali. - precisano il VicesindacoSuppoe il ConsigliereMazza - Dobbiamo ringraziare la società mineraria Nuova Cives srl, che ha eseguito a proprie spese lo sbancamento del versante a monte della strada, indispensabile per l’allargamento della carreggiata, sotto il controllo del Servizio di polizia mineraria della Regione, della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana e del Comune di Vidracco. Da parte sua, il Comune di Vidracco ha messo a disposizione a titolo gratuito le aree interessate dal progetto di adeguamento della strada. È un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di capacità del territorio di fare rete e mettere insieme le risorse per risolvere le criticità”.

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Il sindaco di Fenestrelle Michael Bouquet e il presidente dell'Unione Montana Valli Chisone e Germanasca Danilo Breusa, sindaco di Pomaretto, hanno chiesto a Città metropolitana di Torino un tavolo di lavoro per concordare azioni comuni di supporto al turismo invernale: nell'incontro del 2 dicembre con il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo si è valutata tra l'altro l'opportunità di finanziare una navetta domenicale da Fenestrelle a Pra Catinat per gli appassionati della montagna che lasciano l'auto in paese, si è concordato che sarebbe possibile traslare la chiusura invernale nuovamente più a monte di 250 m circa garantendo lo sgombero neve anche in questo ultimo tratto di strada verso il Rifugio Selleries e sulla necessità di provvedere ad un servizio di polizia locale per impedire ai turisti di parcheggiare lungo il ciglio della strada, con grave pericolo per la sicurezza.Città metropolitana di Torino ha confermato l'investimento di 300 mila euro per procedere con la sistemazione pedonale e sull'illuminazione nel tratto che sale al Forte di Fenestrelle, in attesa di valutare il rifacimento dei muretti.
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Simone Colmo, giovanissimo sindaco di Cercenasco con qualche anno già di esperienza nell'amministrazione del paese, è particolarmente attento al tema della sicurezza stradale e chiede a Città metropolitana di Torino di valutare un progetto di allargamento del sedime stradale nei tratti delle Sp 138 e 139 dove spesso si incrociano mezzi pesanti e mezzi agricoli di grandi dimensioni.Lunedi 2 dicembre il sindaco di Cercenasco Simone Colmo ha incontrato a Torino il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo nell'ambito degli incontri di viabilità con i Comuni del territorio. "Nel 2025 abbiamo intenzione di completare la classificazione delle nostre strade - ha spiegato Suppo - per individuare e programmare, anche in funzione del traffico atteso, le priorità di intervento; si valuteranno quindi anche i costi dell’intervento richiesto da Cercenasco” . Il vicesindaco metropolitano ha ricordato che il problema interessa molte strade provinciali che sono state realizzate quando i mezzi, sia di trasporto che agricoli, avevano dimensioni decisamente più contenute.
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