I NOSTRI COMUNICATI

 

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Vieni a Giaveno, passa un Natale incantato, rimani meravigliato dai giochi di luce e dal bosco magico con gli alberi che raccontano una storia. Ti aspettiamo”: è questo uno degli slogan scelti per la quarta edizione del Festival delle Luci e per il programma di manifestazioni natalizie che dall’8 dicembre al 6 gennaio animeranno la città, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Per l’edizione 2021, tenuto conto che quella del 2020 è stata molto limitata a causa delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid, le idee sono tante e diverse, per offrire alle famiglie e soprattutto ai bambini un clima di serenità in un’atmosfera fatata. Sono state rinnovate totalmente tutte le illuminazioni e le grafiche, che riguarderanno non soltanto il centro storico - piazza San Lorenzo con la Torre degli orologi e la chiesa e le facciate dei palazzi prospicienti - ma anche le chiese di borgata e in particolare delle frazioni Sala, Maddalena, Ponte Pietra e il santuario dedicato a Nostra Signora di Lourdes al Selvaggio.
La vera novità è però Il Bosco Incantato”, con la trasformazione del parco comunale Maria Teresa Marchini in un luogo fatato, in cui quattro alberi ad alto fusto sono animati e parlano ai visitatori, interagendo con la Fontana del Mascherone, che parla da alcuni anni e che tanto piace ai bambini.
Nella chiesa dei Batù è esposta l’opera “Natività” dell’artista di fama internazionale, ma giavenese di nascita, Luigi Stoisa, già apprezzata nell’allestimento di Vercelli. A chiudere il programma delle manifestazioni per le festività di fine anno la Befana del Pompiere: in collaborazione con l’associazione Amici dei Vigili del Fuoco volontari di Giaveno Valerio Ruffino onlus, andrà in scena nel giorno dell’Epifania la spettacolare discesa della Befana dal campanile, con l’immancabile e atteso lancio di caramelle ai bambini. Il resto del programma comprende mercatini con oggettistica a tema e prodotti tipici nei giorni 8, 12 e 19 dicembre e 6 gennaio. La pista di pattinaggio su ghiaccio sarà a disposizione in piazza San Lorenzo e sono in programma concerti e animazioni varie a cura di diverse associazioni del territorio, punti fotografici, la slitta di Babbo Natale, il trenino di Babbo Natale venerdì 17 e i go kart a pedali l’8 dicembre. I tre concorsi saranno dedicati alle vetrine natalizie, ai presepi più belli e alle letterine di Natale.

IL PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI NATALIZIE MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE

- in piazza San Lorenzo sotto l’albero di Natale alle 16,30 concerto dell’Anno Domini Gospel Choir e alle 18 accensione del Festival delle luci
- in piazza Saint Jean de Maurienne stand del centro diurno Creabile, con cioccolata calda e biscotti e la partecipazione della Banda dei Babbi Natale per l’investitura dei ragazzi del Colibrì
- in piazza San Lorenzo lato Sacro Cuore per tutto il giorno go kart a pedali ad entrata libera
- in piazza San Lorenzo e piazza Molines mercatini di Natale, con oggettistica a tema e prodotti tipici.
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Turismo

Quattordici Comuni del Pinerolese hanno unito le forze con la Città Metropolitana di Torino per valorizzare un territorio, quello della Strada delle Mele, che dal punto di vista ambientale, sportivo e agroalimentare non ha nulla da invidiare a destinazioni a torto o a ragione più blasonate. “Il nostro territorio: ripartiamo da qui” è il titolo di un progetto che è anche uno slogan, intorno al quale, sottoscrivendo un protocollo d’intesa, si sono raccolti la Città Metropolitana, il Comune di Cavour, capofila del progetto, le amministrazioni locali di Bibiana, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello, Osasco, Pinerolo, Prarostino e San Secondo di Pinerolo.
Il ritorno di “Tuttomele” a Cavour nel mese di novembre è emblematico di un momento cruciale, in cui le comunità locali e i loro operatori economici rilanciano la propria immagine e le proprie attività. La filosofia del progetto è a sua volta emblematica dello sforzo di ripartenza in atto nel Pinerolese, la cui fascia pedemontana può offrire spunti interessanti e mai banali al cicloturista che percorre la Strada delle Mele e a chi cerca prodotti genuini, suggestivi panorami, paesi ricchi di storia e di bellezze artistiche, percorsi escursionistici con il Monviso e le altre vette delle Alpi Occidentali a fare da scenario naturale.
L’intento del progetto è quello di aiutare il territorio a fare sistema, coordinando l’offerta turistica, le iniziative promozionali, le fiere e le sagre, gli eventi culturali e sportivi organizzati in Comuni ricchi di attrattive ambientali, paesaggistiche, agroalimentari, storiche, artigianali e culturali. Il Pinerolese pedemontano ha bisogno di coordinare le tante forze e le tante idee che lo animano, promuovendo la propria immagine innanzitutto nel Web e nei social media, per far conoscere gli ambienti naturali e i luoghi costruiti grazie alla genialità e al lavoro umani, le tradizioni, la cultura materiale e spirituale locale, i beni architettonici recuperati o ancora da restaurare, i prodotti agroalimentari tipici e a Km 0, le opportunità di soggiorno turistico e di pratica sportiva.
Il territorio della Strada delle Mele si propone al turismo nazionale e internazionale come una destinazione “slow”, che valorizza il turismo enogastronomico, sportivo ed esperienziale e che concepisce il sito Internet della Strada delle Mele come porta di accesso telematica e vetrina fondamentale. Nell’ambito del protocollo d’intesa, la ProLoco di Cavour, partner dei Comuni della Strada delle Mele, ha un ruolo di riferimento per le amministrazioni locali e nella gestione del sito Internet www.stradadellemelepinerolese.it
Aderendo al protocollo e mettendo a disposizione un ampia gamma di professionalità, che spaziano dalla valorizzazione dei beni ambientali e delle produzioni locali alla comunicazione, la Città Metropolitana di Torino gioca quel ruolo di promotore dello sviluppo economico e sociale che il legislatore nazionale le ha assegnato, curando il coordinamento delle iniziative e facilitando la collaborazione fra i soggetti istituzionali e le realtà economiche e sociali locali.
Oltre a coordinare gli eventi, promuovere il territorio sul mercato turistico internazionale, far conoscere le peculiarità del territorio e costruire un’offerta integrata di servizi turistici, è importante analizzare i punti di forza e le criticità della destinazione, individuare le linee di finanziamento della Regione Piemonte, dello Stato e dell’Unione Europea in cui è possibile candidare idee e progetti ed elaborare proposte degne di essere accolte.
Il progetto “Il nostro territorio: ripartiamo da qui” può contare su atout come la l’accessibilità e la percorribilità con tutti i mezzi di trasporto, dall’auto alla bicicletta, dal cavallo alle gambe. Ognuno dei circuiti dedicati a quei mezzi di trasporto è in grado di valorizzare luoghi e aspetti naturalistici, culturali, architettonici e agroalimentari del territorio. Le coltivazioni da cui si ottengono prodotti inseriti o collegati con il Paniere dei prodotti tipici ideato vent’anni orsono dall’allora Provincia di Torino sono un elemento fondamentale dell’attrattività del Pinerolese, così come lo sono l’enologia pedemontana, i paesaggi unici come quelli che si possono ammirare dalla Rocca di Cavour, i maneggi, le piste ciclabili, le botteghe artigiane e le aziende agricole, la sapienza culinaria dei ristoratori e degli chef, l’accoglienza familiare negli agriturismi, le chiese, i castelli, le residenze storiche e i musei. L’ambiente naturale è concepito come un fattore di interesse tale da richiedere di articolare su di esso un insieme integrato e condiviso di azioni volte alla sua preservazione, tutela, valorizzazione e promozione.

OTTO VIDEO PER PROMUOVERE IL TERRITORIO

La Città Metropolitana di Torino nel corso di questo 2021 così difficile a causa della pandemia ha voluto dare un segnale per sostenere e rilanciare il progetto “Strada delle Mele” anche attraverso azioni di comunicazione istituzionale.
Lo ha fatto tra l’altro accogliendo la richiesta avanzata dal Comune di Cavour per la realizzazione di filmati dedicati agli aspetti turistici collegati ai territori coinvolti dal percorso ciclabile della "Strada delle Mele", con particolare riferimento alle tematiche ambientali, sportive, culturali e artistiche.
La Direzione comunicazione, rapporti con i cittadini e i territori della Città Metropolitana con le sue professionalità interne ha lavorato per produrre otto brevi video promozionali dedicati ai Comuni che la Strada delle Mele attraversa: Bibiana, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello, Osasco, Pinerolo, Prarostino e San Secondo di Pinerolo.
Il territorio della Strada delle Mele è ricco di attrattive artistiche, ambientali e paesaggistiche, talvolta poco conosciute, che meritano una promozione anche attraverso l’uso di strumenti multimediali.
Gli otto video, visibili nella playlistwww.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/playlist?list=PLvp_c1wxO4mTzTjyhlB1nVb4ulwnJDvit, raccontano le emergenze artistiche del territorio: affreschi medievali presenti in alcune chiese, suggestivi castelli e ville. Ma l’arte e l’architettura non sono i soli elementi di spicco in questa zona del Pinerolese.
Le attività sportive sono uno dei punti di forza dell’offerta: una vasta rete di piste ciclabili, strade bianche, percorsi protetti e sentieri consente di effettuare piacevoli escursioni a cavallo, in bici da strada e mountain-bike, oppure a piedi. Inoltresi può provare l’emozione di un lancio con il paracadute oppure esibirsi sul bel tracciato di pump-track. Non mancano le strutture ricettive ed anche un’area camper situata sui primi contrafforti montani delle Alpi.
Va sottolineato come l’enogastronomia sulla Strada delle Mele offra ottime produzioni vinicole che stanno crescendo qualitativamente di anno in anno insieme ad una vasta realtà di piatti tipici piemontesi, dove la carne di Fassona regna incontrastata. Senza dimenticare ovviamente le vere protagoniste, le gustose mele, usate nei piatti salati ma soprattutto per la preparazione di indimenticabili dolci.

A CAVOUR TORNANO TUTTOMELE E LA FRUTTICOLTURA DI QUALITÀ

Dopo aver saltato a causa della pandemia l’edizione 2020, da sabato 6 a domenica 14 novembre a Cavour ritorna Tuttomele, con l’orgoglio del recente riconoscimento come fiera nazionale. Non è stato facile riprendere il filo di un percorso lungo quarant’anni, perché la necessità di proteggere i visitatori dal contagio da Covid-19 e le difficoltà burocratiche hanno reso la scommessa della Pro Cavour e del Comune ancora più ardua. Nell’anno in cui Cavour rilancia insieme alla Città Metropolitana di Torino e ad altri 13 Comuni del territorio l’idea vincente della Strada delle Mele, l’agricoltura e l’artigianato del Pinerolese ritrovano una delle vetrine più importanti; una vetrina che prende spunto dalfrutto più antico e decantato nella storia - il più coltivato al mondo e citato persino nelle prime pagine della Bibbia - per rilanciare l’economia locale, la vitalità delle aziende, degli imprenditori e delle associazioni che costituiscono il tessuto dinamico di Cavour e dell’intero Pinerolese.
A Cavour si parla della mela e la si degusta, fresca, cotta, trasformata in succo, in frittelle, in purea o in gustosi snack essiccati; ma soprattutto si apprezza la capacità degli imprenditori locali di fare sistema, pensando anche a come affrontare la sfida dei cambiamenti climatici. Chi visita Cavour per la prima volta scopre che quelle del melo sono una coltura agricola e una cultura materiale antiche, frutto di una sapienza costruita grazie al lavoro secolare dei contadini, che selezionarono quelle che oggi chiamiamo Antiche varietà di mele piemontesi, le più adatte al clima e ai terreni locali e le più in linea con i gusti dei consumatori di un tempo. Oggi quelle antiche varietà sono conservate e studiate nei campi del germoplasma come quello della Scuola Malva Arnaldi di Bibiana, ma, grazie a Tuttomele e ad altre iniziative promozionali, sono tornate su molte tavole, apprezzate per il loro gusto e per le tante opportunità di valorizzarle nella cucina.
Non è stata un’annata facile quella del 2021 per gli agricoltori cavouresi, molti dei quali hanno fatto i conti con le gelate primaverili prima e con il caldo e la siccità estiva poi. Eppure a Cavour le prelibate mele del Pinerolese non mancheranno neanche quest’anno, anche grazie alla ricerca scientifica e alla selezione delle cultivar, mirate ad una produzione che riduce progressivamente l’impiego di concimi e di antiparassitari chimici, proponendo ai consumatori un prodotto sicuro, nutriente e genuino.
Il programma di Tuttomele 2021 è consultabile nel portale Internet www.cavour.info e ripropone momenti e rassegne commerciali, proposte enogastronomiche, convegni tecnici riservati agli agricoltori, corsi di potatura, momenti culturali, concerti e mostre. Gli ospiti di quest’anno sono i sardi di Uta, i laziali di Colleferro e la Proloco di Amatrice, perché come sempre Tuttomele è occasione di confronto tra i frutticoltori e di solidarietà concreta fra territori.
Il tradizionale prologo sportivo dell’Apple Run, corsa podistica sulla distanza di 10 km, è in programma lunedì 1° novembre. Le frittelle di mele preparate dalla Procavour si possono gustare nelle domeniche 7 e 14 novembre, il meglio della produzione frutticola locale è in mostra in piazza Sforzini, mentre l’Expo-Agri è come sempre in piazza Solferino e l’area fieristica intitolata al compianto Nanni Vignolo, storico presidente della Procavour, è nelle vie Goito e Goitre. Non mancano l’Expo Outdoor dedicato alla meccanizzazione agricola, gli stand in cui i produttori vendono direttamente le mele, il “Tuttomele Expo”, il teatro-tenda per spettacoli, convegni e per il TuttomeleSelf, le visite e i concerti brevi nell’abbazia di Santa Maria e le visite al museo archeologico Caburrum, i percorsi di visita guidata del centro storico, i laboratori didattici, la mostra a cura del Club Fotografico Pipino di Pinerolo, il concorso “La mela in vetrina” e le mostre dei pittori Michele Morello e Caterina Bruno.
Tra le novità di quest’anno l’asta del legname di qualità, il cui materiale sarà visionabile dal 5 al 12 novembre nel piazzale della segheria Fratelli Perassi di via Bricherasio 22. Sabato 13 novembre nella sala consiliare del Comune alle 10 è in programma un incontro tecnico sulla valorizzazione del legname di qualità del Piemonte. Alle 14 inizierà la raccolta delle iscrizioni all’asta, che verrà avviata alle 15.Strada delle Mele 3 r

Turismo

In Val Sangone ci sono segreti custoditi meglio che al Pentagono: non sono informazioni militari ma le coordinate dei luoghi in cui nascono i funghi, tramandate di padre in figlio con il divieto assoluto di rivelarle a persone estranee alla famiglia. Il fungo è stato scelto ormai da quarant’anni come il prodotto tipico di eccellenza di Giaveno, che ama definirsi la sua capitale. L’edizione della manifestazione ”Fungo in Festa” in programma da domenica 3 a domenica 10 ottobre è infatti la quarantesima. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, ha ottenuto dalla Regione il titolo di Fiera regionale, l’unica dedicata al fungo in tutto il Piemonte.
In realtà i funghi della Val Sangone non hanno bisogno di pubblicità, visto che da qualche secolo sono venduti a Torino proprio con quel titolo, Porcino di Giaveno”, sottintendendo la provenienza dai castagneti che ne garantiscono la qualità. L’umido della rugiada, il terreno dalla consistenza morbida, il canto degli uccelli e i colori autunnali contribuiscono al fascino di un prodotto la cui ricerca è anche in qualche modo spirituale.
I “bulajur” sono persone strane: si svegliano all’alba e vanno nei boschi con qualsiasi tempo, persino prima di andare al lavoro. Al buio o nella penombra, indossando strani pastrani, alcuni incappucciati, si muovono nei boschi con circospezione, silenziosi e solitari, tanto da cambiare strada quando incontrano un loro simile. Qualcuno, negli anni d’oro, prendeva le ferie proprio in autunno, per dedicarsi alla ricerca. Altri ne hanno fatto in un certo senso un lavoro e tra di loro vi sono numerose donne, che abbinano alla passione l’interesse economico.
A Giaveno e in Val Sangone i boschi sono generosi. Certo, dipende dall’annata, ma la particolare combinazione di terreno, componente arborea, esposizione fa della valle un territorio speciale per la crescita dei funghi, in particolare dei porcini. I funghi venduti e ricercati al mercato di Giaveno sono perlopiù porcini: chiaro, moro o estivo, a seconda della stagione. Sulla piazza giavenese si vendono anche le “garitule” o finferli, le “famiole” o chiodini, e il “mùtun” o grifola frondosa.
La denominazione Fungo Porcino di Giaveno distingue i boleti locali da quelli di altra provenienza, che non hanno le stesse caratteristiche organolettiche. Nell’Ottocento i primi copiosi carichi partirono alla volta di Torino e venne istituito il mercato di via della Breccia, a fianco del parco comunale, poi spostato in piazza Molines, dove va in scena un dramma teatrale a base di... funghi. Venditori e acquirenti si impegnano nella gara a chi ne sa di più, a chi predice il tempo, a chi trova l’esemplare più bello, più grande o più curioso. Discutono, litigano, fanno pace. Un’opera drammatica a ingresso gratuito.
Il mercato negli anni è stato regolamentato. Innanzitutto, i venditori devono aver seguito i corsi per il riconoscimento dei funghi, a garanzia della sicurezza dei compratori. Un micologo esperto, in convenzione con l’Unione dei Comuni Montani Val Sangone e con l’Asl, certifica la commestibilità e offre anche gratuitamente consulenze ai privati). I “bulajur” devono inoltre dichiarare che il fungo è di provenienza locale. Sono stati dotati di uguali tavoli e ombrelloni gialli da parte della Città di Giaveno, in modo da dare un colpo d’occhio riconoscibile e rassicurare i compratori su serietà, organizzazione, coesione e qualità del mercato. Dall’anno scorso, per iniziativa dell’Unione dei Comuni Montani Val Sangone, è disponibile un cestino ecologico in cartoncino, con alla base una mappa del territorio. L’Unione ha anche predisposto un voucher giornaliero per la raccolta dei funghi, che funziona come quello per i parcheggi: si acquista nei locali convenzionati e presso l’ufficio turistico di Giaveno e, il giorno del suo utilizzo, si grattano data e orario, di modo che chi non vuole acquistare la tessera per tutta la stagione può raccogliere i funghi con la sicurezza di aver pagato la propria quota e di evitare le multe.
Per aggiornamenti e informazioni sulla manifestazione si può consultare il sito Internet www.visitgiaveno.it oppure telefonare o scrivere all’ufficio turistico, telefono 011-9374053, e-mail infoturismo@giaveno.it

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA 10 OTTOBRE

- in piazza Mautino dalle 9 alle 19 mostra micologica e fotografica a cura dell'Associazione Micologica Piemontese di Venaria
- alle 11 show cooking per bambini a cura della food artist Angela Anna Ventruti di “Cucina & Dintorni”
- alle 15 show cooking con la partecipazione degli chef Matteo Baronetto del ristorante del Cambio, Alessandro Mecca dello Spazio e Cesare Grandi de “La limonaia”
- in piazza Molines dalle 9 alle 18 stand con prodotti del territorio e stand della Nuova Proloco di Giaveno con i piatti a base di funghi porcini
- alle 15 spettacolo con Piero Montanaro e la corale “Le Voci del Piemonte”; a seguire premiazione dei vincitori dell'evento “Sulle tracce del Fungo misterioso”, dei boulajour e degli chef
- in via Umberto I, piazza Sclopis, piazza Ruffinatti, via Maria Ausiliatrice e via Roma dalle 9 alle 18 bancarelle della creatività e dei manufatti
- in piazza Sant’Antero esposizione di opere artistiche di pittori e scultori, dalle 11 alle 13 raduno del “Lambretta Club Piemonte e Valle d'Aosta”
- in piazza Sant’Antero lato Sacro Cuore “Fungobimbi”, con i go-kart a pedali
- in via Stazione da domenica 3 a domenica 10 ottobre apertura del Museo del Fungo
- in piazza San Lorenzo sul lato dell’ufficio turistico da giovedì 7 a domenica 17 ottobre Fiera del Libro
- in piazza San Lorenzo lato Unicredit dalle 9 alle 18 esposizione di ceramisti e dimostrazione di tecniche di modellazione della ceramica
- in via Ospedale dalle 10 alle 18 raduno d’auto d’epoca del Club desvoituresanciennesde Saint Jean de Maurienne
- in Viale Regina Elena dalle 9 alle 18 area shopping.

GLI EVENTI COLLATERALI

- sabato 2 ottobre alle 21,15 nella chiesa dei Batù concerto del duo flauto-pianoforte con musiche di Bach, Hummel, Beethoven e Borne)
- domenica 3 ottobre: dalle 8 alle 18 fiera commerciale d'autunno, alle 9 escursione guidata da Giaveno alla Sacra di San Michele con partenza dall’ufficio turistico, apertura sperimentale del Museo Alessandri
- da domenica 3 ottobre a domenica 10 apertura del Museo del Fungo
- da giovedì 7 a domenica 17 Fiera del Libro
- sabato 9 ottobre: alle 15 premiazione del vincitore del concorso di grafica “Logo Giaveno green” in piazza Mautino, alle 17 a Villa Favorita convegno “Il Fungo di Giaveno: come valorizzare al meglio la risorsa tutto l’anno”
- domenica 10 ottobre: alle 10 escursione guidata sul Sentiero Augusto Monti con partenza dall’ufficio turistico, alle 10 e alle 16 passeggiata culturale “An girula per Giaven” a cura del gruppo Facebook “Racconti e ricordi della Valsangone” con partenza dall’ufficio turistico
- domenica 24 ottobre dalle 8 alle 18 mercato delle pulci e degli hobbisti nelle vie del centro storico, dalle 12 alle 16 bagna cauda, bollito misto, tortellini in brodo e castagnata a cura della nuova Proloco
- iniziative per le scuole: “Scendiamo in piazza”, visita guidata alla mostra micologica in piazza Mautino, caccia al tesoro “Sulle tracce del fungo misterioso” nel parco Marchini), laboratori di lettura e incontri con l'autore presso la Fiera del libro in piazza San Lorenzo.

Manifesto Fungo in Festa 2021

Turismo

Ferragosto senza weekend lungo e temperature roventi in città: se si può programmare solo una piccola fuga alla ricerca del fresco, le valli montane della Città metropolitana sono un sicuro rifugio.

Il rischio, però, è di puntare alle solite mete, anche loro affollate. Perché non provare un nuovo percorso? Qualche buon suggerimento lo si può trovare sul sito della Città metropolitana di Torino, dove una sezione è dedicata alla rete escursionistica. La rete è suddivisa in 23 settori (in alcuni casi le valli sono suddivise in più settori) e per ciascuno vi sono decine di mappe su Webgis dei sentieri fra cui scegliere.

Si possono anche trovare 13 itinerari scelti (Alta Via Canavesana, Alta Via dell'Anfiteatro morenico di Ivrea, Alta Via Reale e Giroparco Gran Paradiso, Giro dei Rifugi della Val Pellice, Giro dell'Orsiera, Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, Grande Traversata delle Alpi, Sentiero Balcone, Sentiero David Bertrand, Sentiero dei Franchi, Tour della Bessanese) fra i più suggestivi offerti dal territorio metropolitano.

E per fermarsi a dormire o a mangiare? Una terza sezione è dedicata alle strutture ricettive alpinistiche ovvero i rifugi escursionistici, quelli alpini, i rifugi non gestiti e i bivacchi, di cui vengono fornite schede tecniche e contatti per avere informazioni ed effettuare prenotazioni.

Per saperne di più:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici

Turismo

Offrire al turista sportivo e attento all'ambiente l'occasione di scoprire "in sella" il patrimonio naturale, storico e rurale del territorio: è con questo obiettivo che la Città Metropolitana di Torino prosegue le politiche e i progetti portati avanti negli ultimi quindici anni dall'ex Provincia per la pianificazione e diffusione di un sistema ciclabile integrato. Il sistema oggi è inserito nella rete infrastrutturale regionale e locale ed è aggiornato costantemente, per rendere fruibili a tutti - nel tempo libero come negli spostamenti quotidiani per lavoro - il territorio e la sua rete ciclabile provinciale, ormai molto estesa.

Ai ciclisti la Città Metropolitana offre una serie di strumenti che consentono di muoversi agevolmente. E' stata realizzata una guida degli itinerari ciclabili, per promuovere il turismo di prossimità in bicicletta e gli spostamenti a breve raggio. La guida descrive una serie di itinerari - cicloturistici e non - suddivisi per ambiti territoriali, che offrono la possibilità di conoscere meglio il territorio riscoprendo quei particolari che solo viaggiando in bicicletta si riescono a cogliere. Per ogni itinerario sono stati realizzati una scheda descrittiva e un file gpx utilizzabile su navigatori GPS e smartphone. Per sostenere la mobilità urbana in bicicletta è stato realizzato "Bunet"- Bicycle Urban Network Torino, un software che offre uno strumento di calcolo percorsi della mobilità ciclabile, disponibile sul Web nel sito www.bunet.torino.it. Grazie a "Bunet" si possono stabilire esattamente percorso, distanza e tempo di percorrenza da un luogo ad un altro. Il sistema combina tra loro tre variabili: la velocità, la pendenza del percorso e la sicurezza del tratto da percorrere.

Le schede descrittive dei percorsi, il link al sito di Bunet ed il filmato sugli itinerari ciclabili realizzato dal Centro Produzione Multimediale e dall'Ufficio Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana sono disponibili sul portale Internet dell'Ente alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/mobilita-sostenibile/progetti-mobilita/itinerari-ciclabili

Turismo

In occasione della ricorrenza patronale di San Giovanni Battista, sabato 26 e domenica 27 giugno a Cesana Torinese è in programma l’undicesima edizione della Festa del Maggiociondolo, organizzata dalla società Pubbli&co in collaborazione con l’amministrazione comunale e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
La manifestazione onora il protettore e patrono dell’accogliente cittadina turistica ai piedi dei monti Chaberton e Fraiteve, ispirandosi alla tradizionale fiera che si svolgeva un tempo a Cesana nel mese di giugno, di cui si trovano riferimenti in pubblicazioni della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento.
Quelli tra la metà e la fine di giugno sono i giorni in cui in alta valle si può ammirare la fioritura del maggiociondolo, pianta che, con i suoi rami coperti di fiori gialli, è di ornamento a strade, rotatorie stradali, balconi e vetrine di Cesana.
La manifestazione richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il nord-ovest italiano e dal vicino Briançonnais francese, attratti dai colori, dai sapori e dai profumi dei tanti espositori artigiani e professionisti. Sono presenti espositori dei settori della floricoltura, del benessere, dell’artigianato e dell’arte popolare, che giungono non solo dal Piemonte. A Cesana si possono trovare i fiori e le erbe aromatiche, le ninfee e i rampicanti, le piante da frutto e da ornamento per interni ed esterni, la tradizione valligiana che rivive negli oggetti e nei mobili della cultura popolare, i manufatti artigianali realizzati con i filati naturali, le candele e i saponi fatti a mano, gli animaletti scolpiti per l’occasione nel legno di maggiociondolo, lalegatoria d'eccellenza, dipinti e manufatti unici per l’arredo della casa, oggetti in ceramica, gioielli e accessori da indossare. L’arte prende forma in diretta con le dimostrazioni di ceramisti, incisori, intagliatori e artisti dello scalpello, mentre uno dei vivaisti proponedimostrazioni pratiche di composizioni floreali e i prodotti della cosmesi biologica e naturale suscitano l’interesse delle persone più attente al proprio benessere. Anche quest’anno la Festa del Maggiociondolo si sviluppa lungo la via XXIV Maggio che costeggia la Ripa, osservando ovviamente le disposizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19. Ma non è tutto, perché i mercatinitorneranno a Cesana capoluogo sabato 24 e domenica 25 luglio, sabato 31 luglio e domenica 1° agosto nello splendido borgo di Bousson, da sabato 7 a lunedì 9 agosto a Sansicario Borgo e a Sansicario Alto.

AD OULX LA FESTA D’ESTATE

Tempo di mercatini e di Festa d’estate anche ad Oulx, dove sabato 19 e domenica 20 giugno e poi ancora sabato 10 e domenica 11 luglio la manifestazione Mercatini ad Oulx, patrocinata dalla Città Metropolitana, celebra la ripartenza turistica e commerciale, tra i colori delle piante e dei fiori, le delizie dell’enogastronomia d’eccellenza, la genialità dell’arte popolare, il fascino del vintage, la creatività di mani esperte, iprodotti biologici e naturali.
Tre i luoghi in cui si svolge la manifestazione: via Roma, via Faure Rolland e piazza Garambois. Accanto agli stand fieristici ci sono le esposizioni dei commercianti locali che creano una sorta di vetrina diffusa su ciò che Oulx propone commercialmente. Mercatini ad Oulx sarà riproposto lunedì 16 agosto, nel giorno in cui si festeggerà San Rocco, il patrono del paese che da molti secoli è il cuore pulsante dell’alta valle di Susa. Quando si parla di commercio ad Oulx non si può non fare riferimento alla Fiera Franca, esente dalle tasse forensi per volontà nientemeno che di un imperatore, che si tiene dal lontano 1494.
Per saperne di più si può consultare la pagina Facebook Mercatini Valsusa.

Festa Maggiociondolo Cesana repertorio 10

Turismo

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Bobbio Pellice, Mauro Vignola, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente. Il reportage da Bobbio Pellice è il primo della Summer Edition realizzata in collaborazione con Turismo Torino e provincia per promuovere le vallate alpine piemontesi. I reportage di taglio turistico proseguiranno sino a venerdì 16 luglio, toccando una serie di località in cui amministratori locali ed operatori del settore sono impegnati nel miglioramento dell’offerta.
Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/venerdi_dal_sindaco/
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30, con repliche la domenica alle 18,40 e il lunedì alle 20,40.
Nell’ultimo numero della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Bobbio Pellice; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina
www.cittametropolitana.torino.it/ufstampa/cronache/
Per scaricare le immagini della fotogallery:
https://bit.ly/35xbT8I

Come detto, da questa settimana e sino al 16 luglio il Venerdì dal Sindaco cambia e si propone nella Summer Edition. La rubrica è sempre dedicata ai piccoli Comuni, ma per alcune settimane con un taglio eminentemente turistico, per andare a scoprire nelle vallate alpine quel che c’è da vedere, da scoprire, da fare per passare il tempo libero in modo divertente e intelligente, quali sono le offerte per le famiglie, per chi ama l’arte, la natura e l’escursionismo. L’itinerario parte dalla prima valle della catena alpina torinese che si incontra arrivando da sud, cioè dalla confinante Provincia di Cuneo. Bobbio Pellice è un suggestivo Comune in cui i circa 550 residenti vivono in un territorio che si estende per 94 chilometri quadrati; un territorio che dai 750 metri del capoluogo sale sino aglioltre 3.100 metri di altitudine delle vette che segnano il confine con la Valle Po e con i territori dei Comuni francesi di Abriès e Ristolas, che fanno parte del Dipartimento delle Hautes-Alpes.

VILLEGGIATURA, ESCURSIONISMO, NATURA E CULTURA A BOBBIO PELLICE

Il nostro è un Comune sicuramente a vocazione turistica e lo è da molto tempo. - sottolinea il sindaco Mauro VignolaSiamo da sempre una località divilleggiatura, ma il nostro territorio offre itinerari interessanti per l’escursionismo, con la possibilità di usufruire di quattro rifugi in alta quota e di uno a media quota. Innumerevoli sono i sentieri e le possibilità di escursione. Ma siamo anche una località adatta alle famiglie e tramandiamo le nostre tradizioni e peculiarità agricole. In quota abbiamo otto alpeggi, che contribuiscono al mantenimento della biodiversità. Siamo un paese che offre servizi importanti, come i negozi, gli alberghi, la Posta, la farmacia e il trasporto pubblico, molto apprezzati dai turisti. Possiamo veramente accogliere e garantire relax e divertimento a tutti, dalla famiglia allo scalatore”.

La Val Pellice offre oltre 500 chilometri di percorsi per chi ama la mountain bike e l’e-bike e per gli escursionisti. - sottolinea a suo volta il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno, che è anche Assessore al Turismo dell’Unione Montana del Pinerolese - La nostra valle accoglie con la natura e le tradizioni valdesi, con la cultura, lo sport, i rifugi alpini, gli alpeggi. Il palazzetto del ghiaccio di Torre Pellice da quest’estate è aperto al pubblico, mentre il progetto Up Slow Tour propone 15 anelli ai patiti della bicicletta elettrica, per andare a scoprire gli angoli più remoti e interessanti della valle centrale e di quelle laterali”.

Vi siete incuriositi? Non resta che visitare i siti Internet www.turismotorino.org, www.invalpellice.it e www.umpinerolese.itP1370796

Turismo

La Città Metropolitana di Torino ha pubblicato sul proprio portale Internet il bando 2021 per la concessione di contributi alle associazioni per interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio escursionistico. È in corso la fase di ricezione, esame e istruttoria delle domande, per la selezione dei progetti e delle spese ammissibili all’erogazione dei contributi. Potranno presentare la domanda di partecipazione al bando entro il 10 giugno le associazioni, i comitati formalmente costituiti, le sezioni del CAI e altri soggetti no profit con personalità giuridica, che abbiano sede o che svolgano la loro attività nei settori di rete escursionistica interessati dal programma di intervento.

QUALI INTERVENTI SARANNO FINANZIABILI

Il bando ha l’obiettivo di sostenere i programmi di interventi di manutenzione ordinaria sulla rete escursionistica locale da realizzarsi nel corso del 2021. La Città Metropolitana di Torino promuove la programmazione degli interventi sul patrimonio escursionistico in ciascun territorio, attraverso la concertazione delle azioni tra tutti gli attori a vario titolo impegnati nella gestione della rete escursionistica.
Il bando ha una dotazione complessiva di 25.000 euro ed è suddiviso in due sezioni, dedicate la prima ai programmi di intervento di ampiezza superiore ai 10 Km (con una dotazione di 20.000 euro) e la seconda ai programmi di ampiezza compresa tra 2 e 10 Km (dotazione di 5.000 euro). Ogni soggetto può partecipare ad una sola sezione. Il contributo massimo concedibile per ogni programma di intervento sarà 4.000 euro per la sezione 1 e 1000 euro per la sezione 2. Il contributo potrà coprire il 90% delle spese rendicontate e sarà determinato forfettariamente in 100 Euro per ogni chilometro di percorso escursionistico oggetto di manutenzione.
I contributi andranno a sostenere gli interventi su percorsi inclusi nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico appartenenti ad itinerari registrati, i percorsi inclusi nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico appartenenti ad itinerari in corso di registrazione (purché sia già avvenuta la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra tutti gli Enti interessati e sia stata conclusa con esito positivo la fase di pubblicità), i percorsi inclusi nel Catasto Regionale del patrimonio escursionistico non ricadenti nelle due fattispecie precedenti.
Il bando fissa alcuni requisiti in termini di concertazione locale, indicando la necessità di definire l’ambito territoriale interessato dai rispettivi programmi manutentivi, concordare l’elenco complessivo dei percorsi e degli itinerari escursionistici da sottoporre a manutenzione ordinaria nel 2021 individuando i soggetti attuatori per ciascuno di essi, concordare i percorsi da inserire nel programma manutentivo da candidare a finanziamento sul bando 2021, concordare tempi e modi per il monitoraggio e l’aggiornamento ricorrente del programma concordato.
La tipologia degli interventi ammissibili ai fini della concessione dei contributi riguarda esclusivamente la manutenzione ordinaria: contenimento e/o rimozione della vegetazione erbacea e arbustiva infestante, rimozione degli alberi schiantati sui sentieri, ripristino della segnaletica orizzontale di continuità (tacche e segnavia), riparazione e messa a norma della segnaletica verticale, risistemazione del piano di calpestìo, ripristino o realizzazione di piccoli manufatti per la regimazione delle acque piovane, ripristino di guadi e passerelle per l’attraversamento di corsi d’acqua.
Le spese ammissibili e rendicontabili sono innanzitutto quelle per l’acquisto di materiali di consumo: vernici, pennelli, mascherine, carburanti, lubrificanti, paleria, tavolame, graffe, chiodi, viti, profilati metallici, ecc.  Ammissibili anche le spese per il noleggio di attrezzature come motoseghe, decespugliatori e tosasiepi, l’acquisto di piccoli utensili, di cartelli segnaletici che siano conformi alle disposizioni della Regione Piemonte, di dispositivi di protezione individuale, compresi quelli previsti per il contenimento del Covid-19. Sono anche ammissibili le spese di assicurazione, trasporto, vitto e alloggio dei volontari.

CHI PUÒ PRESENTARE LE DOMANDE, QUANDO E COME

I soggetti interessati devono presentare domanda di contributo, corredata della documentazione prevista, alla Città Metropolitana di Torino-Direzione Sviluppo Rurale e Montano, corso Inghilterra 7, 10138 Torino entro e non oltre il 10 giugno mediante posta elettronica certificata PEC all'indirizzo protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it e per conoscenza all’indirizzo rete.sentieristica@cittametropolitana.torino.it
Possono essere presentate una domanda singola per un programma di intervento con un beneficiario o una domanda collegata per un programma di intervento con un massimo di tre beneficiari. In questo secondo caso i beneficiari collegati devono allegare alla loro domanda un unico programma di intervento, indicando l’attribuzione di ciascun intervento e producendo una dichiarazione di collegamento sottoscritta da tutti i beneficiari.
Una commissione di valutazione esaminerà le domande pervenute attribuendo a ciascun intervento previsto dal programma un punteggio in base ad una serie di criteri.
Si terrà conto del fatto che i percorsi siano appartenenti ad
itinerari registrati di cui la Città Metropolitana è ente capofila del protocollo d’intesa per la registrazione e valorizzazione, oppure che appartengano ad uno o a nessuno degli altri itinerari registrati.
I programmi dovranno essere realizzati nel corso dell’anno 2021 e rendicontati entro e non oltre il 30 novembre. Sono ammesse varianti al programma di intervento in corso di realizzazione, per comprovate cause di forza maggiore, purché non determinino una diminuzione del punteggio sulla base del quale è stata determinata la posizione del programma in graduatoria. Ogni variante dovrà essere preventivamente autorizzata dalla Direzione Sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana.
Una volta completati gli interventi, i beneficiari dovranno inviare all’indirizzo e-mail rete.sentieristica@cittametropolitana.torino.it un prospetto di rendicontazione degli interventi, con l’elenco dei percorsi sui quali sono stati eseguiti e la documentazione fotografica (massimo 5 fotografie per percorso) in formato .jpg.
La modulistica e la documentazione informativa sono scaricabili nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/bandi-contributi-escursionismo/bando-2021

 

Turismo

Dopo i positivi esempi nelle Valli di Lanzo e nel Canavese, il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli è divenuto una realtà. Nei giorni scorsi trenta operatori turistici distribuiti tra la Val Pellice, la Val Germanasca, la Val Chisone e la pianura pinerolese fino a Piossasco, su impulso della Città Metropolitana di Torino e nel quadro del progetto europeo Strada dei Vigneti Alpini, hanno confermato la loro partecipazione al Consorzio di fronte a un notaio.
È un passo importante per la ripartenza del settore turistico in un territorio ancora poco conosciuto, ma che ha moltissimo da offrire, in tutte le stagioni dell’anno” commentano con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco e il Consigliere delegato alle attività produttive e allo sviluppo montano Dimitri De Vita. Il Consorzio riunisce operatori che promuovono attività outdoor, escursionismo montano, ciclovie, itinerari culturali e attività sportive, il tutto accompagnato da una grande varietà di strutture ricettive e di ristorazione in grado di soddisfare le esigenze più diverse.
Il Consorzio è nato per iniziativa di un comitato di cui fanno parte Barbara Albis dell’associazione Made in Pinerolo, Susy Reynaud personal voyager di Pomaretto, Rossana Turina dell'omonimo agriturismo di Bricherasio, Piervaldo Rostan dell'agriturismo Costalourens di Torre Pellice, Elena Carnero della Fondazione Casa Lajolo di Piossasco, Antonio Chiadò Fiorio Tin della Foresteria di Massello e Paolo Dora dell'albergo Tre Denti di Cantalupa. Operatori, amministrazioni locali ed enti che già operano in ambiti diversi – tutela naturalistica, promozione sportiva, fruizione culturale – si sono uniti intorno all’obiettivo di promuovere il Pinerolese e le sue valli e attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta integrata, che preveda azioni di marketing territoriale, la promozione e la commercializzazione di pacchetti turistici.
Le parole chiave sono Turismo per tutti e Turismo sostenibile, due elementi cardine che guideranno i passi del nuovo Consorzio, con una grande attenzione al turista come persona, con le proprie caratteristiche e le proprie esigenze. Nelle modalità di accoglienza e di gestione dei servizi turistici del territorio ogni turista saprà trovare la dimensione a lui più adeguata. L’attenzione all’ambiente e alla sua salvaguardia è l’altro ambito che caratterizzerà una proposta dedicata innanzitutto alturismo di prossimità, senza trascurare l’obiettivo di riportare gli ospiti stranieri sul territorio.
Il Consorzio si impegnerà nella formazione degli operatori, oltre a fornire servizi messi a sistema per una più agevole gestione del prodotto turistico. Sarà un collettore unico di prenotazioni, un organizzatore di eventi, un promotore di marchi di qualità, un facilitatore di convenzioni con i fornitori e un canale privilegiato per la comunicazione e promozione dei singoli consorziati. Inoltre il Consorzio intende mettersi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, per incrementare la fruizione turistica e le ricadute economiche sul territorio, sviluppando partnership tra pubblico e privato.

Turismo

Con un decreto firmato dal Consigliere Dimitri De Vita, delegato allo sviluppo montano, alle relazioni e ai progetti europei ed internazionali, la Città Metropolitana di Torino ha ufficializzato il rinnovo della propria adesione al protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’itinerario della Via dei Pellegrini, esprimendo parere favorevole alla registrazione dell’itinerario e all’inclusione dei nuovi percorsi correlati nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico.
Come spiega il Consigliere De Vita, “gli Enti e le associazioni che aderiscono al protocollo uniranno le forze per partecipare con successo a tutti i progetti regionali, nazionali ed europei che possano contribuire a valorizzare l’itinerario, in particolare a quelli relativi agli itinerari escursionistici transnazionali. La costruzione di progetti condivisi consentirà di attrarre risorse derivanti dai fondi europei, nazionali e regionali, mentre il monitoraggio e la manutenzione ordinaria dell’infrastruttura valorizzerà l’impegno dei Comuni e delle associazioni di volontariato aderenti. Da parte sua, la Città Metropolitana metterà a disposizione della rete di Enti locali e associazioni interessati alla Via dei Pellegrini le professionalità della Direzione Sviluppo rurale e montano che da tempo sono impegnate nella pianificazione e gestione della rete escursionistica”.
La Via dei Pellegrini attraversa i territori dei Comuni di Avigliana (capofila e promotore dell’accordo), Rivoli, Rosta, Reano, Trana, Sant’Ambrogio di Torino, Villar Dora, Almese, Caselette, Alpignano. “Il territorio interessato dalla Via dei Pellegrini tra Avigliana-Villar Dora e Rivoli-Caselette comprende da una parte l'anfiteatro morenico di Rivoli e Avigliana e dall’altra i versanti meridionali del monte Musinè. - spiega il Consigliere De Vita - Si tratta di un percorso dagli elevati valori ambientali e paesaggistici, che valorizza il ricco patrimonio storico e artistico di un territorio la cui vicinanza a Torino ne facilita ulteriormente la fruizione escursionistica. L’area può contare su di una rete viaria secondaria e su di una rete di sentieri facilmente accessibili e fruibili tutto l’anno anche da parte degli escursionisti meno esperti e allenati, grazie ai ridotti dislivelli e alla morfologia dolce”. La Via dei Pellegrini è in sostanza l’ideale prolungamento in direzione di Rivoli del Sentiero dei Franchi, progetto di cui la Città Metropolitana è capofila, correndo parallelamente alla Via Francigena della Val di Susa, la cui registrazione nel Catasto regionale è in corso per iniziativa della Città Metropolitana.
A giudizio del consigliere metropolitano Dimitri De Vita, “la registrazione degli itinerari escursionistici della bassa Valle di Susa nel catasto regionale del patrimonio escursionistico è l’occasione per valorizzare e coordinare le diverse iniziative in atto e per proporre all’utenza escursionistica una destinazione turistica unica nel suo genere, ben organizzata e omogenea sotto il profilo della qualità delle infrastrutture fisiche dell’itinerario, dei servizi ricettivi, dell’informazione e della fruizione. Le rete escursionistica locale è ben integrata con l’insieme delle peculiarità storiche, culturali, ambientali e paesaggistiche del territorio”.
L’itinerario escursionistico della Via dei Pellegrini era stato proposto dalla Città di Avigliana in risposta ad un avviso pubblico con cui, nel 2014, la Regione Piemonte aveva aperto agli Enti locali la possibilità di manifestare il loro interesse alla registrazione e alla classificazione di percorsi e itinerari nel Catasto escursionistico regionale, istituito con la legge 12 del 2010. Essendo scaduto un precedente protocollo d’intesa (a cui la Città metropolitana aveva aderito nel 2016) e non essendo completato l’iter per la registrazione dell’itinerario nel Catasto escursionistico regionale, si è resa necessaria la sottoscrizione di un nuovo protocollo, anche per adeguare l’intesa agli impegni minimi richiesti dalla Regione in materia di monitoraggio della percorribilità e di manutenzione ordinaria a cura delle amministrazioni comunali aderenti.
Al nuovo protocollo d’intesa aderiscono la Città metropolitana di Torino, i Comuni di Avigliana, Rivoli, Rosta, Reano, Trana, Sant’Ambrogio di Torino, Villar Dora, Almese, Caselette, Alpignano, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, la Pro Natura Torino e il CAI Piemonte (che curano i rilievi e la segnaletica dei tracciati), il Centro Culturale Diocesano di Susa, il Comitato regionale della Federazione Italiana Escursionismo, le associazioni Biketrack Fiab, Principi Pellegrini Divangazioni, Scuola per Via e Amici del Giardino Botanico Rea.Sacra San Michele repertorio 2