Turismo
10 nuovi percorsi inclusi nel Catasto escursionistico regionale; 78,5 km di sviluppo complessivo; 1 grande itinerarioad anello in due tappe; 6 Comuni e 2 Province; 2 siti protetti di interesse comunitario: numeri importanti che ben descrivono la nuova rete escursionistica della Mandria di Chivasso.
La Rete, che comprende i Comuni di Chivasso, Mazzè e Rondissone, a cui si sono aggiunti Torrazza Piemonte, Verolengo e Saluggia, verrà presentata ufficialmente martedì 6 giugno alle ore 11,30 nel Salone delle Lunette in frazione Mandria di Chivasso, in occasione della conferenza stampa della Stramandriamo, la corsa podistica con camminata non competitiva libera a tutti organizzata dall’associazione locale Pro Mandria in calendario domenica 18 giugno.
I Comuni aderenti, riuniti dalla Città metropolitana di Torino in una Conferenza di pianificazione, con il supporto tecnico del CAI Piemonte, hanno approvato uno schema di rete escursionistica di cui sarà a breve proposta l’inclusione nel patrimonio escursionistico della Regione Piemonte.
La Regia Mandria di Chivasso, grandioso e simmetrico complesso di edifici in mattoni edificato per volontà del re Carlo Emanuele III di Savoia nel decennio 1760-70, è diventata per la sua collocazione il baricentro di una ampia rete di percorsi intensamente utilizzati per attività outdoor, sia a piedi che in bicicletta. Sviluppata in posizione strategica tra l’anfiteatro morenico di Ivrea a nord ed il sistema della collina torinese a sud, l’asta fluviale dell’Orco a ovest e della Dora Baltea a est, la rete escursionistica della Regia Mandria consente di apprezzare le emergenze paesaggistiche, naturalistiche e storico artistiche che collocano a pieno titolo questo territorio nell’area “CollinaPo”,riserva della biosfera UNESCO.
La presentazione della Rete, a pochi giorni dall’ormai seguitissima Stramandriamo, sarà l’occasione per illustrare agli appassionati di outdoor la nuova rete escursionistica, la cui prossima approvazione potrebbe essere il punto di partenza di un’auspicabile strategia coordinata di promozione e valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità.
Per approfondire: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/inclusioni-registrazioni-rpe/conferenza-mandria-chivasso;
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/progetti-iniziative/presentazione-rete-mandria-6-6-2023
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Per una giornata domenica 11 giugno, Vistrorio diventerà un laboratorio a cielo aperto, grazie alla quindicesima edizione della manifestazione “Pietra, legno & ferro”, patrocinata e sostenuta dal punto di vista organizzativo dalla Città metropolitana di Torino. Grazie alle risorse messe a disposizione dal PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, sarà a disposizione un bus navetta gratuito da Torino a Vistrorio andata e ritorno con accompagnatore. La partenza è fissata alle 8,45 di domenica 11 giugno dalla vecchia stazione di Porta Susa, con una sosta per caricare altri partecipanti alle 9 alla fermata degli autobus bus davanti all’ipermercato Conad (ex Auchan) di corso Giulio Cesarein direzione delle autostrade. La partenza per il ritorno è alle 17 da Vistrorio. Il viaggio di andata a ritorno è gratuito su prenotazione entro venerdì 9 giugno ai numeri telefonici 011-983 3504o346-2340768. All’atto della prenotazione occorrerà indicare il proprio nome e cognome e il punto di carico prescelto. Chi lo desidera potrà prenotare il pranzo previsto per le 12 al prezzo di 12 euro.Plasmare, intagliare, scolpire. Da tempo immemore l’uomo usa la sua creatività e il suo ingegno per mettere una parte di sé in un’opera che perduri nel tempo.
A Vistrorio domenica 11 giugno artigiani e artisti della materia occuperanno i vicoli e gli angoli più suggestivi del paese, proprio per dare prova della loro creatività, trasformando dal vivola materia prima in opera d’arte. Le specialità della cucina della Val Chiusella si potranno gustare nello stand gastronomico della Pro Loco e durante la manifestazione sarà inoltre possibile ammirare le opere del museo a cielo aperto, arricchito negli anni grazie ai preziosi contributi degli espositori. Il programma prevede alle 9,30 l’apertura della manifestazione con l’esposizione e la dimostrazione dal vivo delle lavorazioni artigianali. Il pranzo delle 12 sarà disponibile sia per gli espositori che per i visitatori presso il salone polifunzionale.
Come spiega il Sindaco di Vistrorio, Domenico Ravetto Enri, “fin dalla sua prima edizione nel 2007, il nostro evento hal’obiettivo far conoscere, attraverso un percorso visivo di lavorazione delle materie prime, l’espressione artistica che a poco a poco prende forma e si modella in opere di grande impatto. Viene in questo modo valorizzata la tradizione dell’artigianato artistico, al fine di recuperare una cultura e una tradizione che, seppur radicate, vanno perdendosi con l’avanzare del tempo”. Gli artisti e gli artigiani vengono invitati, dopo attenta selezione, a partecipare e a mostrare dal vivo l’intero processo creativo che porta dalla materia prima all’opera finita. Vengono presi in considerazione tutti coloro che lavorano i materiali tradizionalmente utilizzati nella zona: la pietra valchiusellese e la pietra ollare, il legname, il rame, il ferro, la terracotta, lavorati con i metodi tradizionali che con nuove tecniche. L’amministrazione comunale inoltre invita ogni anno un gruppo di musica popolare tradizionale che accompagna con le sue note il lavoro degli artisti, con musica itinerante tra i banchi di lavoro.

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Domenica 18 giugno un evento inedito è in programma nel parco Marchini di Giaveno, la “Battaglia storica nel ‘700” organizzata dal Comune tramite l’associazione Valsangone Turismo, con la collaborazione degli Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706. A partire dalle 17 si potrà visitare un vero e proprio accampamento militare realizzato secondo le regole e i costumi del XVIII secolo, con figuranti in abiti e divise militari d’epoca. A seguire la sfilata per via Roma e piazza San Lorenzo, con sosta e omaggio alla lapide dei Caduti in piazza San Lorenzo e ritorno al parco tramite le vie Umberto I e San Rocco. Oltre ai saluti delle autorità, è previsto un intervento dello storico giavenese Mauro Minola sugli eventi che nel 1693 videro il generale francese Catinat devastare Giaveno. Si parlerà anche dell’Assedio di Torino, con dettagli storicamente provati e con spari a salve che ricorderanno le cannonate che riecheggiarono a lungo durante la lotta per la conquista di Torino da parte francese e la difesa da parte sabauda. Dopo l’insediamento del drapò sabaudo si fronteggeranno un avamposto dell’esercito francese e un caposaldo dell’esercito del Ducato sabaudo, con l’esplosione di alcuni colpi di cannone e di fucile a salve.- Dettagli
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Da venerdì 26 maggio a domenica 4 giugno torna a Pomaretto la Settimana della Montagna, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. Il 26 maggio alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi si esibiranno le bande musicali di Cumiana e di Pomaretto, mentre sabato 27 alle 14,30 è in programma la quarta edizione della “Maratonando in Valle” con gli allievi delle scuole elementari e medie delle Valli Chisone e Germanasca. Alle 21 al Tempio Valdese si potrà assistere al concerto della Camerata Corale La Grangia. Domenica 28 alle 15,30 nel “Ciabot” dei vigneti del vino Ramìe si inaugurerà la terza edizione di “Arte in Vigna”, con la partecipazione di Sergio Beronzo. La mostra sarà visitabile anche venerdì 2 e sabato 3 giugno dalle 15 alle 19 e domenica 4 dalle 10,30 alle 18, con la possibilità di degustare vini e prodotti locali. Per le degustazioni guidate in programma nei due fine settimana con i sommelier dell’AIS occorre prenotare al numero telefonico 349-1889748. Alle 21 di domenica 28 maggio nel padiglione degli impianti sportivi saranno presentati i libri “Echi delle Terre Alte. Vite del popolo silenzioso delle montagne” di Cinzia Dutto e “Quel giorno nel bosco” di Sergio Beronzo. Interverranno l’editore Andrea Garavello e il presidente dell’Uncem Piemonte, Roberto Colombero. A seguire “Racconti e immagini”, con la proiezione di filmati realizzati con un drone nelle Valli Chisone e Germanasca da Stefano Del Din. Lunedì 29 maggio alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi Roberto Mantovani incontrerà l’alpinista François Cazzanelli, che racconterà le sue montagne e il Karakorum. Il giorno dopo, sempre alle 21, sarà proiettato il documentario “Gente di contrabbando. Storie di fatica, resilienza e libertà”, con la partecipazione del regista Marzio Bartolucci e del giornalista Carlo Grande. A seguire la proiezione del documentario “Cincheciò – Gente di morra” di Giacomo Bolzani. Mercoledì 31 maggio il giornalista, scrittore e alpinista Enrico Camanni dialogherà alle 21 con Valeria Tron su “Se non dovessi tornare”, il libro che Camanni ha dedicato allo scalatore californiano Gary Hemming, che negli anni ‘60 del secolo scorso fu l’uomo-simbolo di una nuova concezione dell’alpinismo. Giovedì 1° giugnodon Luigi Ciotti e Silvio Barbero di Slowfood dialogheranno sul tema “I cambiamenti: il clima e le sue genti. Cosa accade alla Casa Comune?”. A confrontarsi con Ciotti e Barbero saranno anche il direttore dell’associazione Dislivelli, Maurizio Dematteis, il presidente regionale dell’Uncem Roberto Colombero e la direttrice del settimanale “L’Eco del Chisone” Paola Molino. La Festa della Repubblica a Pomaretto sarà celebrata con un raduno bandistico a cui parteciperanno 13 formazioni. Sabato 3 giugno alle 21 al Tempio Valdese si terrà un concerto del pianista Massimiliano Genot in omaggio al musicista e alpinista Leone Sinigaglia. La Settimana della Montagna si concluderà domenica 4 giugno con la Marcia dei Valdesi sugli antichi sentieri delle genti della Val Germanasca, con partenza alle 7 in piazza della Libertà davanti al Municipio.
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La Cisrà è l’antica minestra di ceci secondo la ricetta piemontese e a Lanzo, come nella langarola Dogliani, la sua preparazione e la distribuzione pubblica sono una tradizione che si rinnova e che l’amministrazione comunale sostiene con entusiasmo, coinvolgendo per tre giorni i lanzesi e i turisti in una manifestazione che da quest’anno è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. L’idea è di rievocare e mostrare ai cittadini e ai visitatori la lunga preparazione della minestra, con una veglia che dura una notte intera, in cui si raccontano storie di un tempo e si può assistere a suggestivi eventi. La festa della Cisrà nacque da un atto di generosità di Giuseppe Allemano, mercante originario di Viù ma residente a Lanzo, che nel 1728 lasciò per testamento una rendita con un capitale di 2.000 lire per sfamare i poveri almeno per un giorno all’anno. La rendita doveva finanziare la costituzione di una confraternita “per l’accompra et distributione di tanti ceci conditi alli poveri”.Anche oggi la Cisrà viene riproposta in termini di solidarietà, con il progetto “Un ponte per il sorriso” realizzato insieme alle associazioni locali. Del resto Lanzo ha sempre tenuto fede al lascito di Giuseppe Allemano, perché ogni anno volontari e associazioni locali sono chiamati a raccolta per la lunga preparazione della minestra di ceci. Le luci della città rimangono accese per tutta la notte e il profumo dalla minestra si insinua fra i vicoli e le chintane. Musei, negozi, ristoranti e bar propongono novità a base di ceci, stuzzicando gli occhi e il palato. Ad arricchire il programma uno spettacolo emozionante sulla Torre di Challant, ma anche la musica, l’arte, le passeggiate serali a piedi o in e-bike per raggiungere la Casa dei Ceci, cuore dell’evento.
La manifestazione prende il via giovedì 18 maggio alle 20 nella Sala ristorante dell’Istituto Federico Albert in via Tesso 7 a Lanzo, con una cena a base di ceci, a cura degli allievi del corso di enogastronomia dell’istituto, con prenotazione obbligatoria all’Ufficio Turistico, chiamando il numero telefonico 0123-28080 o scrivendo a utvallidilanzo@libero.it
Il clou della festa è però sabato 27 maggio, quando si può assistere alla preparazione della Cisrà alla Casa dei Ceci di vicolo Coste angolo via Cottolengo. Alle 20,30 in via Leopoldo Usseglio 8 è in programma un’apertura straordinaria del Museo Etnografico Comunale e del Laboratorio dell’Arte Tessile Lanzese, intitolato alla fondatrice Ester Fornara Borla e ospitato nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine, già Palazzo d’Este. L’evento è a cura del Comitato Ponte del Diavolo e prevede anche la presentazione di un quadro dedicato ad Ester Fornara Borla, opera di Irene Guarino. Alle 21,30 alla Torre Civica di via Umberto I 70 è in programma lo spettacolo LIFE, a cura di EvolutionAria, che coniuga la danza verticale con l’arrampicata. L’intrattenimento del gruppo folk Corale Rododendro animerà le vie del centro storico, i cui negozi resteranno aperti tutta la sera. Si potrà passeggiare lungo le caratteristiche coste per raggiungere la Casa dei Ceci e assistere alla cottura della Cisrà. Il tour notturno con le e-bike sarà a cura di KOM, con prenotazioni al numero telefonico 338-8268948. Domenica 28 maggio alle 8,30 alla Casa dei Ceci è in programma la benedizione della Cisrà, a cui seguirà la distribuzione alla popolazione, ovviamente munita di adeguati contenitori o dei tradizionali baracchini.

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Grazie alla tappa odierna del Giro d’Italia con arrivo a Rivoli, la Strada Provinciale 188 del Colle Braida entra a pieno titolo tra le grandi salite del ciclismo. Stamani ad Avigliana, alla presenza del Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici e allo sviluppo montano Jacopo Suppoe della Consigliera delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo Sonia Cambursano, è stato inaugurato il nuovo allestimento della rotatoria Valetti, nei pressi del Lago Grande, il punto in cui inizia la salita del Braida, lungo la quale la Direzione Viabilità della Città metropolitana ha posizionato una serie di cartelli con le informazioni tecniche su pendenza, distanza percorsa e da percorrere.Al termine di una breve cerimonia, a cui hanno partecipato il Sindaco di Avigliana, Andrea Archinà, il Presidente dell’Unione Montana Valle Susa, Pacifico Banchieri e numerosi altri Sindaci e amministratori della valle, ha preso il via la pedalata inaugurale aperta ai ciclisti amatoriali, per salire al Colle Braida e attendere l’arrivo delle squadre della Corsa Rosa. Intervenendo alla cerimonia il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha sottolineato che la posa di cartelli con le indicazioni tecniche per i ciclisti sarà realizzata in futuro anche su altre salite “classiche” come quella della Provinciale 50 del Colle del Nivolet. Suppo ha inoltre ricordato l’impegno della Città metropolitana per la promozione dellamobilità ciclopedonale, con azioni come la collocazione di bike box nei pressi delle stazioni ferroviarie e il progetto Bike to Rail per migliorare la possibilità di raggiungere le stazioni su percorsi dedicati. La Città metropolitana si impegnerà inoltre a promuovere la sicurezza dei ciclisti che transitano sulle strade provinciali.
Il piano di valorizzazione del Colle Braida ha coinvolto, oltre allaCittà metropolitana di Torino, l’Unione Montana Valle Susa e i Comuni toccati dalla Provinciale 188. La proposta è partita dall’amministrazione comunale di Avigliana e prevede la valorizzazione del percorso secondo due aspetti. Innanzitutto sul piano storico-turistico, legando la salita ad un grande protagonista del ciclismo: Giovanni Valetti. Nato a Vinovo nel 1913, ma aviglianese d’adozione, Valetti seppe ricavarsi un posto tra i principali interpreti di questo sport, vincendo il Giro d’Italia del 1938, ma soprattutto quello del 1939, in cui si impose anche sul mitico Gino Bartali. Ad uno dei protagonisti della storia delle due ruote è già dedicata la rotatoria nei pressi del Lago Grande di Avigliana. Ora trova spazio anche sui pannelli, finanziati dall’Unione Montana e installati sulla salita del Colle Braida. Un QR Code su ogni pannello consente inoltre vi accedere ad una pagina dedicata alle Storie di Ciclismo e biciclette sul portale www.valsusaturismo.it, che, attraverso curiosità e cenni storici ricorda altri protagonisti che hanno contribuito alla nascita del ciclismo sportivo in Valle di Susa. L’itinerario così rivalutato verrà inoltre promosso da Turismo Torino e provincia e da Valsusa Turismo, attraverso una collaborazione che prevede l’inserimento sul portale e app per sportivi www.outdooractive.it, con tutte le informazioni tecniche corredate da curiosità e cenni storici e la possibilità di scaricare il tracciato e scoprire tanti altri itinerari ciclistici della Valle di Susa.

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Sabato 20 e domenica 21 maggio a Castellamonte è in programma l’evento nazionale “Buongiorno Ceramica”, una due giorni ricca di sorprese ed eventi a partire dal secondo concorso "Ceramiche sonore", che inaugurerà la collaborazione con la Città di Matera, entrata da qualche mese a far parte dell'associazione italiana Città della Ceramica e famosa, tra l’altro, per i suoi fischietti in terracotta. Sabato 20 alle 10 al Cantiere delle Arti si aprirà la mostra "Ceramiche sonore ed altro" degli artisti Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn. Alle 16 al centro congressi Piero Martinetti è in programma il concorso internazionale del fischietto in terracotta, con la premiazione e l'esposizione dell'omaggio da parte della Città di Matera. L'associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte presenterà "Scandola", una riproduzione in chiave stilistica dei manufatti e delle tegole nei fabbricati di montagna, mentre nel museo Fornace Pagliero saranno visitabili l’esposizione “I vasi officinali della tribù dei Leviti" dell'artista Nino Ventura, la camera del modellatore e la mostra "Uomini e Santi” di Brenno Pesci. Alle 21 chiuderà la giornata il concerto Brass Vibration alla Casa della Musica. Domenica 21 nella Rotonda Antonelliana è in programma il primo "Mercatino della ceramica" e la giornata sarà arricchita da visite guidate del centro storico e dei "Castelletti” Sant'Anna Boschi. Sarà anche possibile visitare i laboratori e le botteghe “Castellamonte Crea” di Corrado Camerlo, Centro Ceramico Museo Pagliero, “Ceramiche Castellamonte” di Elisa Giampietro, Ceramiche Grandinetti di Maurizio Grandinetti e “La Castellamonte” di Roberto Perino.“Buongiorno Ceramica” è uno degli eventi del circuito del Festival della Reciprocità, promosso dalle Tre Terre Canavesane, un progetto di promozione territoriale a cui, oltre a quello di Castellamonte, partecipano i Comuni di Agliè e San Giorgio Canavese. Per approfondire il progetto e conoscere i dettagli degli eventi basta visitare il sito Internet www.treterrecanavesane.it

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In occasione della Giornata Mondiale delle Api, prosegue sabato 20 maggio a Marentino l’iniziativa “I sabati e le domeniche del Villaggio”, che propone camminate a partecipazione gratuita per scoprire le colline di Torino e del Chierese a passo lento, seguendo alcuni dei percorsi del Cammino di Don Bosco, promosso dalla Città metropolitana di Torino e dai Comuni aderenti alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese.La“Cammina Marentino”è una camminata di circa tre ore, soste escluse, in programma su di un percorso ad anello di 10 Km e mezzo su strade sterrate, strade interpoderali e asfaltate secondarie, con dislivello in salita di 264 metri. Il percorso èadatto a tutti e, partendo dall’Apiario sperimentale, attraversa il centro storico dominato dalla chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine, per guadagnare poi la sponda marentinese del Lago di Arignano e da qui raggiungere l’agriturismo Bellavista, dov’è in programma unabreve sosta per dissetarsi. Superato il sito di Monplaisir, si prosegue su sentieri con interessanti scorci panoramici per rientrare all’Apiario, dove i partecipanti consumeranno il pranzo al sacco nell’area attrezzata. Sarà possibile usufruire del pranzo al sacco con prodotti locali proposto dalla Pro Loco di Marentino al costo 8 euro,con prenotazione entro le 21 di giovedì 18 maggio. A seguire è in programma l’inaugurazione dell’Apiario sperimentale e sarà possibile indossare la tuta da apicoltore per osservare le api al lavoro e scoprire i prodotti dell’alveare. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 8,30 in piazza San Sebastiano a Marentino, con parcheggio lungo la Strada Provinciale 98, 150 metri prima del bivio verso Avuglione e la chiesa di Santa Maria Assunta.
Sono consigliati abbigliamento e scarpe adatti ad un’escursione in collina e i bastoncini. Gli organizzatori della camminata sottolineano che, sui tratti asfaltati aperti al traffico, il camminatore si comporta come previsto dal Codice della Strada, procedendo in fila indiana in senso contrario alla percorrenza dei veicoli salvo nei tratti in curva, in cui si è particolarmente esposti. È importante mantenersi a vista con chi precede. La partecipazione è gratuita e l’unico costo a carico dei partecipanti, pari a 12 euro, è rappresentato dal Kit del camminatore, con l’assicurazione valida fino al 31 dicembre, la credenziale e la Guida escursionistica del Cammino Don Bosco con la cartina.La credenziale sarà conservata dall’associazione Nordic Walking Andrate, che vidimerà per ciascun partecipante la presenza alle varie camminate. Sabato 21 ottobre a Chieri, in occasione dell’evento Cammina Chieri, verranno premiati i partecipanti con il maggior numero di presenze. Per informazioni e iscrizioni si può consultare il sito Internet www.camminodonbosco.eu, chiamare il numero telefonico334-6604498 o scrivere a info@camminodonbosco.eu
Le successive camminate sono in programma domenica 4 giugno a Pino Torinese, sabato 10 giugno a Trofarello, sabato 2 settembre a Riva presso Chieri, domenica 3 settembre a Carmagnola, sabato 16 settembre a Cambiano, domenica 17 settembre ad Arignano, sabato 30 settembre a Sciolze, sabato 21 ottobre a Chieri, domenica 22 ottobre a Cinzano.
IL CAMMINO DI DON BOSCO, UNA RETE DI PERCORSI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO COLLINARE TRA TORINO E L’ASTIGIANO
Il “Cammino di Don Bosco” è uno di quei progetti di rete in cui la Città metropolitana di Torino ha saputo connettere esperienze, buone pratiche e comunità locali a vantaggio di progetti incentrati sulle peculiarità storiche, culturali, ambientali e paesaggistiche dei territori che fanno da corona al capoluogo subalpino.
Tra Torino e Castelnuovo Don Bosco una rete di sentieri valorizzati dal Cammino di Don Bosco collega tra loro i luoghi più significativi nella vita dal Santo sociale per antonomasia, ripercorrendo gli itinerari lungo i quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano. Il percorso parte dal Santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle di Don Bosco, proponendo tre alternative, per complessivi 165 km: il Cammino alto della Superga-Crea, quello medio del lago di Arignano e il Cammino basso di San Domenico Savio. Le tre alternative, insieme a due varianti, possono essere collegate a formare anelli di diversa lunghezza, che consentono di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati.
Il Cammino di Don Bosco è stato ideato e realizzato a partire dal 2011 dall’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate all’interno del progetto “Strade di Colori e Sapori”, che coinvolge la Città metropolitana di Torino e 14 Comuni, con Chieri capofila. Sono state realizzate una cartina del Cammino e una guida escursionistica. Per portare a termine la registrazione del “Cammino di Don Bosco” nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte, è stato siglato un protocollo d’intesa che coinvolge la Città Metropolitana di Torino, la Provincia di Asti, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, l’Ispettoria Salesiana Piemonte e Valle d’Aosta, il CAI Piemonte, la Pro Natura Torino, l’associazione Nordic Walking Andrate e i 21 Comuni attraversati dall’itinerario. nChi percorre il Cammino può avvalersi di una Guida per escursionisti, uscita qualche anno fa per i tipi della Blu Edizioni e curata da Claudio Baldi e Ute Ludwig. Ma può anche scoprire in anteprima le bellezze del territorio, grazie alle 40 videoguide alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e della Collina Torinese, realizzate dalla struttura multimediale della Direzione comunicazione della Città metropolitana.
Tutti i dettagli sul Cammino di Don Bosco sono reperibili nel sito Internet www.camminodonbosco.eu
Le videoguide al Cammino di Don Bosco sono disponibili nel canale Youtube della Città metropolitana di Torino nella playlist https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/playlist?list=PLvp_c1wxO4mS0fvDxiyVpmbhc0a76zyPR

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Prosegue domenica 14 maggio a Pavarolo l’iniziativa “I sabati e le domeniche del Villaggio”, che propone quattordici camminate a partecipazione gratuita per scoprire le colline di Torino e del Chierese a passo lento, seguendo alcuni dei percorsi del Cammino di Don Bosco, promosso dalla Città metropolitana di Torino e dai Comuni aderenti alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese.Il castello medioevale di Pavarolo è il vero simbolo del paese: fu probabilmente intorno all’antenata di questa costruzione che si raccolsero i primi abitanti dell'insediamento, che fu rimaneggiato nel corso dei secoli, fu un presidio militare e una dimora prima nobiliare e poi privata. Ai piedi del Castello si erge l’antica torre, trasformata in campanile nel XVIII secolo. Nel XX secolo a Pavarolo dimorò e lavorò Felice Casorati. “Aprire le finestre e fare entrare aria nella mia pittura…”: così scriveva l’illustre pittore a proposito del suo studio di Pavarolo, attiguo alla casa che fu dimora estiva e luogo di ispirazione per l'artista e per la moglie Daphne Maugham.
Il progetto Strade di Colori e Sapori con la “Cammina Pavarolo” propone un percorso di circa 8 Km, con 488 metri di dislivello in salita, che si percorre al massimo in tre ore, soste escluse. Il tracciato è ondulato e si snoda su strade sterrate, interpoderali e asfaltate secondarie. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 8,30 all’isola ecologica di Pavarolo, sul piazzale dell’Olmetto lungo la Strada Provinciale 224 in direzione Bardassano. Si parte dall’isola ecologica per inoltrarsi nel bosco, seguendo un sentiero che arriva allo stagno del Vallone e successivamente a Tetti Fantini. Da qui si sale nel bosco fino ad incontrare la panoramica strada del Toetto, da percorrere fino a scendere nel fondovalle e attraversare prima Tetti Valentino e poi la caratteristica borgata Tetti Borri, dove il tempo pare essersi fermato. Al rientro in paese, intorno alle 12, il programma prevede il pranzo al sacco (con la possibilità di acquistare bevande e cibo all’Emporio del Lupo) e la successiva passeggiata nel centro di Pavarolo, seguendo l’itinerario Casorati, per poi raggiungere Casa Casorati e lo studio-museo Felice Casorati per una visita gratuita. Sono consigliati abbigliamento e scarpe adatti ad un’escursione in collina e i bastoncini. La partecipazione è gratuita e l’unico costo a carico dei partecipanti, pari a 12 euro, è rappresentato dal Kit del camminatore, con l’assicurazione valida fino al 31 dicembre, la credenziale e la Guida escursionistica del Cammino Don Bosco con la cartina. La credenziale sarà conservata dall’associazione Nordic Walking Andrate, che vidimerà per ciascun partecipante la presenza alle varie camminate. Sabato 21 ottobre a Chieri, in occasione dell’evento Cammina Chieri, verranno premiati i partecipanti con il maggior numero di presenze. Per le iscrizioni alle camminate si può chiamare il numero telefonico 334-6604498(anche WhattsApp) o scrivere a scuolanordicwalking@viviandrate.it
Le successive camminate sono in programma sabato 20 maggio a Marentino, domenica 4 giugno a Pino Torinese, sabato 10 giugno a Trofarello, sabato 2 settembre a Riva presso Chieri, domenica 3 settembre a Carmagnola, sabato 16 settembre a Cambiano, domenica 17 settembre ad Arignano, sabato 30 settembre a Sciolze, sabato 21 ottobre a Chieri, domenica 22 ottobre a Cinzano.
IL CAMMINO DI DON BOSCO, UNA RETE DI PERCORSI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO COLLINARE TRA TORINO E L’ASTIGIANO
Il “Cammino di Don Bosco” è uno di quei progetti di rete in cui la Città metropolitana di Torino ha saputo connettere esperienze, buone pratiche e comunità locali a vantaggio di progetti incentrati sulle peculiarità storiche, culturali, ambientali e paesaggistiche dei territori che fanno da corona al capoluogo subalpino.
Tra Torino e Castelnuovo Don Bosco una rete di sentieri valorizzati dal Cammino di Don Bosco collega tra loro i luoghi più significativi nella vita dal Santo sociale per antonomasia, ripercorrendo gli itinerari lungo i quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano. Il percorso parte dal Santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle di Don Bosco, proponendo tre alternative, per complessivi 165 km: il Cammino alto della Superga-Crea, quello medio del lago di Arignano e il Cammino basso di San Domenico Savio. Le tre alternative, insieme a due varianti, possono essere collegate a formare anelli di diversa lunghezza, che consentono di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati.
Il Cammino di Don Bosco è stato ideato e realizzato a partire dal 2011 dall’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate all’interno del progetto “Strade di Colori e Sapori”, che coinvolge la Città metropolitana di Torino e 14 Comuni, con Chieri capofila. Sono state realizzate una cartina del Cammino e una guida escursionistica. Per portare a termine la registrazione del “Cammino di Don Bosco” nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte, è stato siglato un protocollo d’intesa che coinvolge la Città Metropolitana di Torino, la Provincia di Asti, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, l’Ispettoria Salesiana Piemonte e Valle d’Aosta, il CAI Piemonte, la Pro Natura Torino, l’associazione Nordic Walking Andrate e i 21 Comuni attraversati dall’itinerario. nChi percorre il Cammino può avvalersi di una Guida per escursionisti, uscita qualche anno fa per i tipi della Blu Edizioni e curata da Claudio Baldi e Ute Ludwig. Ma può anche scoprire in anteprima le bellezze del territorio, grazie alle 40 videoguide alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e della Collina Torinese, realizzate dalla struttura multimediale della Direzione comunicazione della Città metropolitana.
Tutti i dettagli sul Cammino di Don Bosco sono reperibili nel sito Internet www.camminodonbosco.eu
Le videoguide al Cammino di Don Boscosono disponibili nel canale Youtube della Città metropolitana di Torino nella playlist https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/playlist?list=PLvp_c1wxO4mS0fvDxiyVpmbhc0a76zyPR

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In vista della manifestazione “Alpi Bike Experience”, in programma a Fenestrelle il 3 e 4 giugno, i territori e i loro operatori si presenteranno e si confronteranno sulle strategie per la gestione sostenibile del cicloescursionismo nella fitta rete di sentieri e mulattiere presente nelle montagne e colline della Città metropolitana di Torino. L’appuntamento è persabato 13 maggio dalle 9,45 alle 13 al centro incontri del Museo della Montagna di Torino Sarà un’occasione per far emergere punti di forza e criticità, definire gli obiettivi di sostenibilitàa fronte di un’intensa frequentazione della montagna e definire un’agenda di temi e progetti per il futuro.Al workshopparteciperà la Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica. Tra le proposte e le idee che saranno illustrate ci sono i progetti“Upslowtour” dell’Unione Montana del Pinerolese, “Bike Val Susa” dell’Unione Montana Valle Susa, “Strade bianche di montagna in Alta Val di Susa e Val Chisone” delle UnioniMontane Alta Val di Susa e Comuni Olimpici Via Lattea, “I sentieri dell’Alta Val Malone”dell’omonima associazione, “Cicloescursionismo nelle Valli di Lanzo” del Consorzio Operatori Valli di Lanzo, “BikInGal”del GAL Valli del Canavese, “Ciclorete Canavesana”del Comune di Vidracco e“SlowLand”del Comune di Roppolo (Biella). Il CAI e la FIAB esprimeranno il loro punto di vista sull’argomento, mentre Turismo Torino e provinciaparlerà delle proprie strategie di promozione del turismo outdoor in montagna. Infine gli organizzatori diAlpi Bike Experience a Fenestrelle illustreranno le caratteristiche e il programma dell’evento.
Il confronto diventa particolarmente importante dal momento che in alcune zone montane i frequentatori dei sentieri con le mountain bike stanno superando il numero di escursionisti a piedi. Alcuni territori particolarmente vocati si sono organizzati proponendosi come comprensori cicloescursionistici organizzati. La rete di sentieri e mulattiere è nata in equilibrio con l’ambiente in un’epoca in cui la mountain bike non esisteva. Nell’incontro in programma al Museo della Montagna ci si confronterà sull’esigenza di integrare in un’unica strategia la promozione, l’organizzazione e la gestione dei percorsi, anche per salvaguardare la fruizione in sicurezza della rete da parte di tutti e mantenere l’integrità dei percorsi nel tempo. Occorre individuare un punto di equilibrio tra gli strumenti di regolazione - di competenza soprattutto degli Enti gestori della rete escursionistica - e l’educazione dei fruitori.

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