Turismo
Primo Ente in Piemonte ad averlo fatto, nel settembre del 2021 la Città Metropolitana di Torino ha indetto in accordo con gli Enti interessati una conferenza di pianificazione per ottimizzare la rete di itinerari escursionistici della Val Cenischia e migliorarne la gestione, rafforzando la collaborazione tra i Comuni interessati.
Si è ora giunti ad una fase cruciale, con la pubblicazione per sessanta giorni all’albo pretorio dei Comuni interessati dello schema di rete. In questo periodo, che si concluderà indicativamente a metà luglio, i titolari di diritti reali sui terreni attraversati dai vari percorsi escursionistici che costituiscono la rete locale possono formulare osservazioni, che saranno vagliate dalla conferenza di pianificazione prima della definitiva inclusione della rete locale nel patrimonio escursionistico regionale, che avverrà entro il prossimo autunno.
Per saperne di più si può andare nel sito Internet della Città metropolitana alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/inclusioni-registrazioni-rpe/conferenza-val-cenischia
PIANIFICARE LA RETE PER RENDERLA PIÙ ATTRAENTE PER GLI ESCURSIONISTI
La pianificazione della rete escursionistica è lo strumento di indirizzo e programmazione per il recupero e la valorizzazione del patrimonio escursionistico regionale. La Regione Piemonte attribuisce alla Città Metropolitana di Torino e alle Province piemontesi il compito di pianificare lo sviluppo della rete, coinvolgendo gli Enti locali, gli Enti Parco e l’associazionismo, in particolare il Club Alpino Italiano.
La Val Cenischia è un settore molto importante per la rete escursionistica metropolitana, ricca di percorsi che rappresentano mete classiche per i camminatori più allenati, lungo la dorsale italo-francese che collega il Colle del Moncenisio allo Jafferau o verso i 3538 metri del Rocciamelone, ma è anche possibile apprezzare una serie di percorsi a quote più basse, meno impegnativi e altrettanto interessanti per paesaggi e ambienti attraversati.
Alla conferenza di pianificazione indetta dalla Città metropolitana hanno partecipato i Comuni di Giaglione, Venaus, Mompantero, Moncenisio e Novalesa, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, l’IPLA spa e il CAI Piemonte, che ha garantito un fondamentale supporto tecnico attraverso la propria struttura operativa Sentieri e Cartografia.
Grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi, si è giunti ad una revisione complessiva della rete esistente, con l’abbandono di alcuni percorsi a favore di altri considerati più utili e facilmente manutenibili, la conferma o la modifica di molti altri.
I percorsi sono stati suddivisi in 4 tipologie:
- percorsi invariati e già appartenenti alla Rete Escursionistica Regionale, di cui non vengono modificati né il tracciato né gli attributi descrittivi
- percorsi già presenti nel Catasto Regionale il cui tracciato resta invariato e ai quali vengono apportate modifiche unicamente negli attributi descrittivi
- percorsi già presenti nel Catasto Regionale ai quali sono apportate parziali variazioni di tracciato, che vengono pertanto incluse nella Rete Escursionistica Regionale per la prima volta
- nuovi percorsi che vengono inclusi per la prima volta nel Catasto Regionale del patrimonio escursionistico.
La conferenza di pianificazione indetta dalla Città metropolitana ha riguardato itinerari che utilizzano sentieri, mulattiere o la viabilità minore, realizzati nei secoli scorsi dalle popolazioni locali per i collegamenti all’interno delle singole valli e tra le diverse vallate, per cui è pressoché certa l’esistenza di un interesse pubblico su tali percorsi.
L’ottimizzazione della rete escursionistica ha lo scopo di renderla più razionale nel suo sviluppo, più facilmente presidiabile e valorizzabile: in definitiva più attraente per gli escursionisti.
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Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte domenica 22 maggio in occasione della dodicesima Giornata Nazionale dell’ADSI, l’Associazione Dimore Storiche Italiane. Oltre 400 luoghi esclusivi, testimoni di arte e storia a cavallo dei secoli - castelli, rocche, ville, parchi storici e giardini segreti - saranno visitabili gratuitamente, in un’immersione nel bello che rende ancora oggi il nostro Paese unico al mondo.Nel territorio della Città Metropolitana di Torino sono otto le dimore storiche che apriranno le porte ai visitatori, per un evento realizzato dall’ADSI in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria e con Federmatrimoni ed Eventi Privati. Villa Malfatti di San Giorgio Canavese partecipa per la prima volta all’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, che quest’anno coinvolge un numero di proprietà inferiore rispetto alla passata edizione perché, dopo due anni di forzata inattività, molte dimore sono impegnate a pieno ritmo in eventi di vario tipo, dai matrimoni alle convention aziendali. Altre invece, grazie ai bonus e ai fondi del PNRR, sono in fase di ristrutturazione per riappropriarsi dell’originario splendore.
In un mese particolarmente denso di appuntamenti, il 22 maggio coincide con la giornata “clou” del Salone Internazionale del Libro di Torino, a cui alcune dimore iscritte alla Giornata Nazionale ADSI dedicano un omaggio: dall’apertura di biblioteche che custodiscono autentiche rarità alla presentazione di volumi legati a storie di famiglia. A Casa Lajolo di Piossascoil giornalista e divulgatore scientifico Fabio Marzano, autore del volume “I racconti delle piante” edito da EDT, anima un incontro del calendario ufficiale del Salone Off, moderato da Chiara Priante. I visitatori potranno anche scoprire i volumi appartenenti al patrimonio librario della dimora dedicati al tema botanico.
La passeggiata nel parco di Sansalvà di Santena sarà accompagnata da letture di un articolo sull’architetto paesaggista Xavier Kurten e sul suo lavoro a Sansalvà e nelle altre residenze nobiliari piemontesi, pubblicato sulla rivista di arte e storia del giardino "Rosanova" e tratte dal libro "Il viaggio in Oriente (1861 – 1862)” di Ernesto Balbo Bertone di Sambuy, che si recò in Siria per selezionare e portare in Piemonte i cavalli per casa Savoia.
Località fra loro vicine come Santena e Pavarolo, Bricherasio, Piossasco e Virle, San Giorgio Canavese e Barone Canavese invitano il pubblico a delineare mini-tour personali che, nel giro di pochi chilometri, comprendono diverse proprietà, da visitare in abbinamento ad altre località e attrattive o alla scoperta di prodotti tipici, in molti casi coltivati proprio nelle dipendenze agricole di alcune residenze storiche.
LA MISSIONE DELL’ADSI E DEI PROPRIETARI
La rete virtuale delineata dagli immobili storici ADSI è un patrimonio sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare, un vero museo diffuso lungo tutta la penisola, che tramanda valori e tradizioni italiane e che prima della pandemia era in grado di accogliere 45 milioni di visitatori l’anno. Ma è anche un patrimonio perno di un’economia circolare per i borghi in cui le dimore si trovano e di cui nel tempo sono stati elemento di identità e riferimento.
Il 54% degli immobili dei soci ADSI si trova in Comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 29% dei casi, sotto i 5.000 residenti. L’indotto delle dimore storiche ha un impatto positivo sulle filiere artigiana (in particolare del restauro), turistica (ristorazione, ricezione, visita degli immobili, convegnistica, organizzazione di eventi) e agricola. Il 22 maggio in alcune proprietà sono previste visite più approfondite (a fronte di un piccolo contributo) e iniziative collaterali promosse specificatamente per la Giornata Nazionale. Quest’anno torna anche il concorso fotografico in collaborazione con Photolux rivolto agli utenti di Instagram.
LE DIMORE VISITABILI NEL TERRITORIO METROPOLITANO
Casa Lajolo – Piossasco
Esempio di architettura del verde del XVIII secolo, che preserva la struttura del giardino in tre aree e un caratteristico hortus conclusus. Il giardino è un punto di riferimento culturale e propone abitualmente eventi e attività divulgative destinate ad associazioni e scuole del territorio. La prenotazione della visita è obbligatoria tramite il modulo online reperibile all’indirizzo www.adsi.it/giornatanazionale. In occasione della Giornata Nazionale sarà visitabile gratuitamente il giardino in gruppi guidati, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Sarà possibile inoltre visitare gli interni della casa a fronte di un contributo di 4 euro a persona. Indirizzo: via San Vito 23, 10045 Piossasco, sito Internet e social network www.casalajolo.itwww.dimorestoricheitaliane.it/dimora/casa-lajolo/www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/casalajolo/ www.8dc6460bbbb088757ed67ed8fb316b1b-gdprlock/casalajolo/
Palazzo Castelvecchio-Bricherasio
In origine casa popolare e successivamente, per tre secoli residenza dei conti Ricca di Castelvecchio, oggi condensa in sé più stili. La facciata è neoclassica, mentre il lato sul giardino presenta tipiche logge del ‘700, tratti ottocenteschi e motivi floreali Liberty. La prenotazione è obbligatoria online su www.adsi.it/giornatanazionale. Saranno visitabili gratuitamente il giardino e le sale al primo piano della dimora, alle 10, alle 11, alle 12, alle 14,30, alle 15,30 e alle 16,30. Chi lo desidera potrà accedere al secondo piano del palazzo con un contributo di 6 euro per gli adulti e 5 per i minori di 14 anni. Indirizzo: via Vittorio Emanuele II 17/19, 10060 Bricherasio
Palazzo dei Conti Cacherano-Bricherasio
Casa natale di Giovan Battista Cacherano di Bricherasio comandante delle truppe piemontesi e austriache che il 21 luglio 1747 sconfissero i francesi nella battaglia del Colle dell’ Assietta, Nel ‘900 fu dimora di un suo discendente che fu fra i fondatori della Fiat e vi soggiornò il pittore Lorenzo Delleani, amico della famiglia Cacherano. Sarà possibile visitare gratuitamente e senza prenotazione il parco privato del palazzo, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Indirizzo: via Vittorio Emanuele II 7, Bricherasio.
Castello dei Conti Asinari Piossasco di None–Virle Piemonte
Dimora legata ad una famiglia molto attiva in campo sociale sin dall’800, attualmente è sede dell'Istituto San Vincenzo de' Paoli. Interessanti gli affreschi interni e le sale dalle originali prospettive architettoniche. Saranno visitabili gratuitamente gli interni del castello e il giardino, dalle 14,30 alle 18. La prenotazione è obbligatoria tramite il modulo online su www.adsi.it/giornatanazionale. Indirizzo: via Contessa Birago di Vische 4, Virle Piemonte.
Parco Castello di Sansalvà e Cascine Pallavicini-Santena
Parco all’inglese disegnato da Xavier Kurten, che trasformò il paesaggio naturale in un teatro vegetale a misura d’uomo, in cui nove piante alte oltre 40 metri ricompongono la sagoma del Monviso. Ospita attualmente coltivazioni biologiche. Saranno visitabili gratuitamente il parco e le cascine storiche e nel corso della passeggiata guidata di 90 minuti circa, saranno forniti cenni storici su Xavier Kurten, su San Salvà, sulla committenza del parco e sulle specificità del paesaggio preesistente al progetto di Kurten. La prenotazione è obbligatoria tramite il modulo online su www.adsi.it/giornatanazionale. Indirizzo via San Salvà 62, Santena, sito internet www.cascinepallavicini.it
Castello di Pavarolo
Edificio dell’XI secolo, accolse guarnigioni e fu più volte assediato, prima della sua progressiva trasformazione in residenza nobiliare. I volontari della Pro loco saranno a disposizione per la gestione delle visite al castello, la vigilanza e per il punto di accoglienza con buvette nel parco del castello. La visita gratuita non richiede prenotazione e riguarda il parco, la ghiacciaia medioevale e i locali del piano terreno del castello, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Visite guidate al primo e secondo piano verranno organizzate per piccoli gruppi al massimo di 15 persone, con un contributo di 10 euro a persona. Saranno anche visitabili le dimore più significative del paese, tra cui quella di Felice Casorati. Un trenino turistico gratuito sarà a disposizione dei visitatori dall'area di parcheggio al castello. I ristoranti locali proporranno menu e degustazioni. Indirizzo: via Maestra 8, Pavarolo, sito internet https://castellopavarolo.weebly.com/
Castello di Barone Canavese
È la più significativa architettura barocca del Canavese, progettata da uno dei collaboratori di Juvarra per la realizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Di particolare interesse lo scalone ellittico interno e i decori in cera in una delle sale centrali. La Giornata Nazionale ADSI prevede l’ingresso libero senza prenotazione, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18:30. Saranno visitabili i grandi saloni del piano terra del castello, la scala ellittica e il parco antistante. Indirizzo: via Frola 3, 10010 Barone Canavese.
Villa Malfatti - San Giorgio Canavese
Edificio dell’800 costruito per la cantante lirica Teresa Belloc, grande interprete di ruoli rossiniani, che per venti anni cantò al Teatro alla Scala di Milano. Saranno visitabili gratuitamente e su prenotazione online su www.adsi.it/giornatanazionaleil parco e il piano terra della villa, con l’accompagnamento del proprietario, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Indirizzo: via Biandrate 2, San Giorgio Canavese, social network www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/VillaMalfatti www.8dc6460bbbb088757ed67ed8fb316b1b-gdprlock/villamalfatti/
CONTATTI PER I GIORNALISTI PER EVENTUALI INTERVISTE AI PROPRIETARI DELLE RESIDENZA STORICHE E DISPONIBILITÀ DI FOTO E VIDEO
Ufficio Stampa ADSI - Sezione Piemonte e Valle d’Aosta:
Federica De Luca fededelu@gmail.com 335 6398734
Teresa Scacchi t.scacchi@gmail.com 3357541888

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Anche e soprattutto a Castellamonte sabato 21 e domenica 22 maggio tornerà “Buongiorno Ceramica!”, un evento nazionale che celebra una delle forme più antiche e prestigiose di artigianato d’arte, in un caleidoscopio di forme, colori ed espressioni di creatività. L’amministrazione comunale ha da tempo aderito all’Associazione Italiana Città della Ceramica, che promuove l’evento nazionale in programma nel quarto fine settimana di maggio. Castellamonte aderisce alla due giorni nazionale con l’esposizione di opere che raccontano la storia degli artisti locali nelle loro botteghe e laboratori e con il progetto “Ceramica Emozioni”, un’esposizione dedicata alla tematica della pace. All’attività artigiana che l’ha reso famoso nel mondo il Comune canavesano ha dedicato un progetto di arredo urbano, che prevede la posa di formelle in ceramica che arricchiscono il già suggestivo centro storico.Le iniziative dell’amministrazione locale sono patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino e, nell’ambito del PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, comprendono unservizio di bus navetta con partenza da Torino Porta Susa. L’obiettivo della Corriera della Reciprocità (intitolata al Festival di cui gli eventi castellamontesi fanno parte) è di favorire gli spostamenti di gruppo, limitando il traffico dei mezzi privati e consentendo la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile. Il servizio sarà disponibile sabato 21 maggio con partenza del bus alle 8,45 da Torino Porta Susa, di fronte alla vecchia stazione. L’arrivo nella frazione Spineto di Castellamonte è previsto per le 9,45, per la visita alCentro Ceramico Fornace Pagliero, dove si potranno scoprire le tecniche di produzione delle stufe, ammirare i pezzi esposti, visitare la mostra di scultura ceramica dell’artista Brenno Pesci intitolata “Visione su uomini di Chiesa”e un’esposizione di sfere ceramiche. Alle 11 la comitiva si trasferirà in autobus a Sant’Anna Boschi per la visita al laboratorio artigianale di ceramica di Corrado Camerlo, alla cava di terra rossa e ai Castelletti, formazioni geologiche causate dall’erosione, da cui un tempo si ricavava l’argilla per la ceramica. Il pranzo è in programma alla Trattoria Campagnoladi Sant’Anna Boschi. Nel pomeriggio il trasferimento in bus nel centro di Castellamonte, dove alle 15 inizierà la visita guidata alla scoperta del patrimonio artistico e architettonico della città e alle botteghe artigianali, che toccherà: l’Arco di Arnaldo Pomodoro, la Rotonda Antonelliana, il campanile romanico, la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, la mostra “Ceramica Emozioni” curata dall’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte, il Cantiere delle Arti, la mostra“Antologica degli ultimi 10 anni” di Guglielmo Marthyn e Sandra Baruzzi, la mostra “Ceramiche Sonore - Concorso Internazionale del fischietto in terracotta” allestita al centro congressi Piero Martinetti, il monumento alla stufa di Ugo Nespolo, l’istituto di istruzione superiore XXV Aprile-Faccio per la mostra che celebra i 100 anni della Scuola d’arte di Castellamonte e infine la fabbrica di stufe La Castellamonte. Il bus navetta farà ritorno a Porta Susa alle 19-19,30. La quota di partecipazione è di 25 euro a persona, da pagare in contanti sul bus al momento della partenza. La quota comprende il trasporto in autobus andata e ritorno, le visite guidate e il pranzo. La prenotazione è obbligatoria, contattando entro giovedì 19 maggio l’agenzia Kubaba Viaggi al numero telefonico 011-9833504 o all’indirizzo e-mailgite@kubabaviaggi.it
UN FITTO PROGRAMMA DI EVENTI
L’apertura ufficiale degli eventi è in programma venerdì 20 maggio alle 11 in via Conti San Martino, con l’inaugurazione del pannello murale di ceramica “Castellamonte storia e tradizioni 2021”, realizzato dagli allievi delle classi seconda e terza della Sezione Design Arte della Ceramica dell’Istituto XXV aprile-Faccio. Il pannello nasce come complemento dell'arredo urbano, per rappresentare la rievocazione storica di momenti suggestivi del Carnevale di Castellamonte.Alle 16 al centro Congressi Piero Martinetti saranno inaugurate la mostra “Ceramiche Sonore” e la prima edizione del concorso Internazionale del fischietto in terracotta. I manufatti presentati al concorso, realizzati in terracotta, terraglia, ceramica grès o porcellana con caratteristiche tipiche della ceramica sonora, rimarranno in esposizione fino al 15 giugno.
Sabato 21 maggio alle 10 al centro congressi Piero Martinetti è in programma la premiazione del concorso letterario in piemontese ”IJ Pignaté ‘d Castlamont”. Alle 12 nell’ex Centro Anziani si inaugurerà la mostra “Ceramica Emozioni”, curata dall’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte. Alle 15 al Cantiere delle Arti si inaugurerà la mostraAntologica degli ultimi 10 anni di Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, alle 16 al Centro Ceramico Museo Fornace Pagliero l’esposizione di stufe e sfere ceramiche e la mostra personale di scultura di Brenno Pesci intitolata “Visione su uomini di Chiesa”.
Domenica 22 maggio alle 11 in via Massimo D’Azeglio 193 sarà inaugurato il restauro dell’altorilievo Madonna del Rosario, curato dal Lions Club Alto Canavese. Alle 18,30 in piazza della Repubblica si terrà la sfilata di moda “Made in Faccio”, curata dall’Istituto d’istruzione superiore XXV Aprile-Faccio”-Sezione Moda e Costume.
UN FINE SETTIMANA DI RINASCITA PER L’ARTIGIANATO DELLA CERAMICA
L’ottava edizione di “Buongiorno Ceramica!” è il simbolo della rinascita del settore che, a partire dai laboratori, dagli atelier, dai forni, dalle botteghe e dalle gallerie d’arte, torna in strada, in piazza, nelle scuole, nei musei e nei parchi. La manifestazione torna interamente dal vivo, forte della fiducia degli artigiani e di coloro che ogni giorno scelgono un oggetto in ceramica per rendere più bella, colorata, creativa, artistica anche la quotidianità. Sono 45 le Città della Ceramica sparse in tutta Italia, in cui nell’arco di un weekend si susseguiranno performance, laboratori, concerti, aperitivi col maestro, degustazioni, mostre, installazioni, visite guidate, workshop, letture e molto altro. Nel terzo weekend di maggio tutti potranno scoprire botteghe, laboratori, atelier in cui quotidianamente la ceramica viene pensata e realizzata. Si potranno incontrare i protagonisti, gli artigiani, i giovani artisti e i designer, vederli lavorare, toccare l’argilla, provare magari a mettersi al tornio, smaltare e capire il valore del fatto a mano. Si potrà inoltre entrare in musei e gallerie, seguire percorsi di visita a tema, conoscere tradizioni secolari e scoprire le creatività più innovative, partecipare a laboratori collettivi o fare piccole sedute di lavoro individuali; ma anche acquistare pezzi unici, scoprire a tavola quanto è bello il cibo servito su un piatto artigianale o magari ascoltare musica eseguita con strumenti in ceramica, come i fischietti di Castellamonte.
A CASTELLAMONTE CINQUE SECOLI DI TRADIZIONE
Castellamonte è conosciuta in Italia e anche all’estero per la lavorazione della ceramica e la produzione di stufe. Le prime stufe di terracotta risalgono probabilmente al XVI secolo, ma non ne restano né esemplari né documenti. Riproduzioni monumentali di modelli di stufe e splendidi camini settecenteschi si possono ammirare tra gli arredi delle dimore di Casa Savoia, a Masino e ad Ozegna, mentre nel Castello Ducale di Agliè sono esposte alcune creazioni originali. Verso la fine del XVIII secolo, oltre alle stufe grezze, a Castellamonte fece la sua comparsa il caminetto “Franklin“, che ebbe grande successo e contribuì notevolmente alla fama delle ceramiche locali. Il primo caminetto in terracotta a circolazione d’aria e a fuoco visibile sembra sia stato costruito dalla fabbrica dei Reasso, una dinastia di artigiani insediata da secoli nel cuore del rione San Rocco. Fu ideato in base agli studi dello scienziato statunitense Benjamin Franklin, da cui trasse il nome, ma molto probabilmente il progettista locale fu l’abate Don Andrea Cassano. Il XIX secolo segnò il vero trionfo della classica stufa di Castellamonte, impreziosita da elaborate decorazioni e dalla vernice smaltata, che divenne un vero e proprio oggetto di arredamento. L’ottima resa termica, la facilità di alimentazione (all’epoca la legna si trovava dappertutto e costava poco) e i prezzi abbastanza contenuti favorirono un’ampia diffusione delle stufe di Castellamonte nel Nord Italia. Le aziende più importanti, Pagliero, Galeazzo, Stella e soprattutto Buscaglione, parteciparono alle maggiori esposizioni industriali, ottenendo riconoscimenti e organizzarono reti di vendita con filiali e concessionari. Nel XX secolo il diffondersi dei riscaldamenti centralizzati rallentò la produzione e la diffusione, relegando in molti casi le stufe al ruolo di pregevoli pezzi d'antiquariato. Dopo il 1950 le poche fabbriche che ancora le producevano si erano convertite alla produzione di mattoni refrattari. Ma nel 1957, grazie al coraggio e all'intraprendenza di un artigiano locale, Elio Savio, la produzione locale venne rilanciata puntando sulla qualità di oggetti pregevoli, sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico. A Castellamonte vengono anche prodotti i "pitociu" e le "zampo-te", statuine antropomorfe tradizionali. Narra un'antica leggenda che "se al tramonto si sorride alle montagne, i pitociu diventano animati e vagano per il paese, e potrai vedere le zampo-te correre felici nei prati". È celebre anche la produzione di stoviglie come la caratteristica “tofeja”, utilizzata per cuocere i "faseuj e quajëtte", i tipici fagioli con le cotiche. La Mostra e il Museo della Ceramica raccontano e divulgano la cultura artigianale di Castellamonte. Quest’anno la Mostra è in programma da sabato 20 agosto a domenica 11 settembre e sarà dedicata all’Ucraina e alla pace.

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Ad Oglianico, nel Canavese, la festa del Calendimaggio e delle Idi di Maggio rinnova ogni anno consuetudini già vive e presenti nell'antica cultura celtica, nella successiva civiltà romana e nelle tradizioni medievali. La gioia per il risveglio e il ritorno alla vita della natura dopo i lunghi mesi invernali espressa nei canti, nelle danze e nei riti per propiziare la fertilità e l'abbondanza dei raccolti culmina nell'innalzamento del “Maggio”, un albero piantato nel centro del Borgo alla luce delle fiaccole, tra lo sventolio delle bandiere, il rullo dei tamburi e gli squilli di tromba.La riscoperta - attraverso la lettura degli Statuti comunali del 1352 e la consultazione di documenti conservati nell'Archivio storico comunale e nell'Archivio storico diocesano d'Ivrea - di personaggi e momenti della vita quotidiana del XIV secolo ha ispirato la rappresentazione teatrale di eventi salienti della storia oglianicese e canavesana e ha promosso il recupero di antichi mestieri, il restauro e la ricostruzione di attrezzature tradizionali. L'importante passato medievale della comunità, di cui rimane il prezioso nucleo del Ricetto con la sua torre, è l'oggetto degli approfonditi studi e delle ricerche documentarie del Gruppo storico di Oglianico, che da molti anni tutela e valorizza il patrimonio storico di un territorio ricco di antichissime tradizioni e saperi artigianali da non dimenticare.
IL PROGRAMMA
Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, la quarantesima edizione della rievocazione storica si è aperta ufficialmente sabato 9 aprile, con la Posa del Maggio, l’alberello piantato dai volontari della Pro loco che dovrà essere di buon augurio per la riuscita della manifestazione. La rievocazione è entrata nel vivo domenica 1° maggio, quando il grido “Vivat Savoia et populus!”è risuonato nelle vie dei rioni per annunciare l’inizio delle Idi. A seguire la presentazione dei personaggi storici, la presa d’armi dell’Abbadia de’ Compagni, la seconda Posa del Maggio e le Nundine nei rioni. In serata tutti a tavola nella locanda di Casa Gilda.
La cena medievale di venerdì 6 maggio alle 20 alla Casa Gilda sarà preceduta alle 19 dalle grida nel borgo con chiarine e tamburi, per annunciare il convivio. Al lume delle candele si potranno apprezzare gli antichi sapori in piatti di coccio, tra costumi e suoni antichi. Suoneranno “I Folet d’la Marga”. Per le prenotazioni della cena si può telefonare ai numeri348-0719794e328-4888687 o scrivere a info@prolocooglianico.it
Sabato 7 maggio sarà la volta dell’evento “Receptum… ed è grande festa!”, che proporrà i sapori e i profumi di una festa medievale, con le musiche e le animazioni degli Arcieri del Grifone di Avigliana, del Borgo Turris di Torre Canavese, dei Folet d’la Marga, di Francesca la Cartomante e delle “Pietre di M.A.O.” di Volpiano. Nel Ricetto si entrerà solo in costume medievale. Chi arriverà in abiti moderni riceverà l’occorrente per cambiarsi.
Il momento clou dell’intero programma sarà la Sagra medievale delle Idi di Maggio di domenica 8, con la Messa con i personaggi in costume alle 10, gli sbandieratori e i musici del gruppo storico di Oglianico alle 11, il ristoro alla locanda della Casa Gilda alle 12, il quinto concorso di cucina medioevale “Messer Chef” alle 14. La Festa delle Idi di Maggio inizierà alle 15 e proporrà arti, mestieri, giochi, danze e suoni. Parteciperanno gli Arcieri del Grifone di Avigliana, il gruppo Carlin Bergoglio di Cuorgnè, i Folet d’la Marga, il Gruppo Storico del Finale, il gruppo Yporegia di Pavone Canavese, i Credendari di Ivrea, Francesca la Cartomante, “Le Pietre di M.A.O.” di Volpiano, il gruppo “Media Aetas” di Torino e il gruppo storico di Re Arduino di Cuorgnè. La serata prevede alle 18,30 la premiazione del concorso “Messer Chef”, l’ultima apertura della Locanda alla Casa Gilda alle 19, lo spettacolo di teatro popolare “Cavalier Peccato” interpretato dalle genti dei ricetti con la regia di Dana Caresio alle 21,15 e la Calata del Maggio alle 22,30.

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Scoprire i saperi e i sapori di un suggestivo territorio alle porte di Torino limitando l’impatto ambientale degli spostamenti: è l’idea che le Tre Terre Canavesane, cioè i Comuni di Agliè, Castellamonte e San Giorgio Canavese propongono da maggio ad ottobre, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino e nell’ambito del PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Un servizio di bus navetta con partenza da Torino Porta Susa è a disposizione dei torinesi, ma non solo, in occasione dei principali eventi del Festival della Reciprocità. L’obiettivo della Corriera della Reciprocità è di favorire gli spostamenti di gruppo, limitando il traffico dei mezzi privati e consentendo la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile.
Si parte domenica 8 maggio con il Mercato della Terra e della Biodiversità di San Giorgio Canavese, per una visita alle Tre Terre Canavesane in compagnia di Marco Peroni, autore, attore e studioso del territorio canavesano. Si parte alle 8,30 dalla stazione di Torino Porta Susa e si arriva alle 9,15 in piazza Castello ad Agliè, dove si viene accolti da Marco Peroni che intrattiene i partecipanti sul tema “Agliè e le parole: da Guido Gozzano alla Lettera 22”. Dopo la visita guidata al Castello Ducale e alla mostra “Lettera 22 una macchina per leggere”, alle 11 si riparte con il bus alla volta di San Giorgio Canavese. Durante il tragitto Marco Peroni parla del tema “La biodiversità dalla cultura alla coltura, dal passato al presente”. Alle 11,15 l’accoglienza a San Giorgio è in musica e ne sono protagonisti gli allievi del Conservatorio di Torino. Martina Merlo al pianoforte, Michele Giacoppo al clarinetto, Clara Piccoli al violoncello eseguono il Trio Pathétique in Re minore di Michail Ivanovič Glinka e il Trio opera 120 in Re minore di Gabriel Faurè. Il Collettivo6tu propone invece un’esibizione di circo urbano alla corda molle.
L’inaugurazione ufficiale del Festival della Reciprocità è alle 11,45 e a seguire i partecipanti all’escursione possono visitare il Mercato della Biodiversità e pranzare liberamente sotto l’ala mercatale con i prodotti Slow Food o al ristorante della Luna. Nel pomeriggio la comitiva si trasferisce in bus a Castellamonte e durante il tragitto Marco Peroni intrattiene sul tema “La maestria canavesana: i ceramisti”. Alle 16 è in programma un passeggiata sulle tracce della maestrìa della ceramica per le piazze e le vie di Castellamonte, con tappe alla Rotonda Antonelliana, all’Arco di Arnaldo Pomodoro, al Cantiere delle arti di Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, alle botteghedei ceramistiMaurizio Grandinetti e Carmelo Giose, al monumentoallaStufadiUgo Nespolo. Il rientro a Torino è previsto per per 19,15-19,30.
La quota di partecipazione è di 18 euro, inclusi gli ingressi al Castello di Agliè e alla mostra Lettera 22. Il pranzo libero è escluso. Il pagamento in contanti deve avvenire al momento della salita sul bus. I posti a disposizione sono 28 e le prenotazioni sono sono obbligatorie entro venerdì 6 maggio al numero telefonico di Kubaba Viaggi 011-9833504 o all’indirizzo mail info@kubabaviaggi.it
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“Il Cammino di Don Bosco, una risorsa per il territorio” è l’argomento di un incontro in programma nella mattinata di sabato 26 febbraio a Villa Simeom, in corso Vittorio Emanuele 16 ad Andezeno, per iniziativa della Città Metropolitana di Torino, del progetto Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese e dell’associazione Nordic Walking Andrate.Sono in programma interventi e relazioni sui seguenti temi:
- “Strade di Colori e Sapori e Cammino di Don Bosco, un binomio vincente” a cura di Elena di Bella, responsabile della Direzionesviluppo montano e rurale della Città Metropolitana di Torino
- “Il Cammino di Don Bosco, una risorsa per il territorio delle Strade di Colori e Sapori”, a cura di Elena Comollo, Assessora all’agricoltura, attività produttive, commercio, mercati e fiere, sviluppo e promozione del territorio, turismo della Città di Chieri
- “Gli Anelli del Cammino Don Bosco, una proposta per il territorio”, a cura di Claudio Baldi dell’associazione Nordic Walking Andrate.
Sonia Cambursano, Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico e al turismo, trarrà le conclusioni del dibattito, ipotizzando gli scenari futuri per la promozione del Cammino di Don Bosco. Nel pomeriggio è in programma “CamminANDEZENO”una escursione guidata sull’Anello del Bric Andio - Battaglia del Barbarossa e nel centro storico del paese, a cura dell’associazione Nordic Walking Andrate.
Il “Cammino di Don Bosco” è un itinerario escursionistico dedicato ai luoghi legati alla vita di San Giovanni Bosco, sulle direttrici lungo le quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano. Il percorso parte dal Santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle di Don Bosco, proponendo tre alternative di percorso, per complessivi 165 km: il Cammino alto della Superga-Crea che tocca la Basilica di Superga e l’abbazia di Vezzolano; il Cammino medio del lago di Arignano; il Cammino bassodi San Domenico Savio che tocca l’Eremo dei Camaldolesi. Le tre alternative, insieme a due varianti, possono essere collegate a formare anelli di diversa lunghezza, che consentono agli escursionisti di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati.
Il “Cammino di Don Bosco” è stato ideato e realizzato a partire dal 2011 dall’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate all’interno del progetto “Strade di Colori e Sapori”, che coinvolge la Città Metropolitana di Torino e 14 Comuni, con Chieri capofila. Sono state realizzate una cartina del Cammino e una guida escursionistica.
Ai fini della registrazione del “Cammino di Don Bosco” nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte, è stato siglato un protocollo d’intesa che coinvolge la Città Metropolitana di Torino, la Provincia di Asti, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, l’Ispettoria Salesiana Piemonte e Valle d’Aosta, il CAI Piemonte, la Pro Natura Torino, l’associazione Nordic Walking Andrate e i 21 Comuni attraversati dall’itinerario: Albugnano, Arignano, Baldissero Torinese, Buttigliera d’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Chieri, Cinzano, Gassino Torinese, Marentino, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino d’Asti, Pino Torinese, Riva presso Chieri, San Mauro Torinese, Sciolze e Torino.

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All'indomani della designazione di Ivrea capitale del libro 2022, Confindustria Canavese e Città metropolitana di Torino si sono incontrate per avviare progetti di collaborazione ed impegno comune per lo sviluppo economico e turistico del territorio.
La consigliera metropolitana Sonia Cambursano, con delega al turismo e allo sviluppo locale, ha incontrato Patrizia Paglia e Cristina Ghiringhello, presidente e direttore di Confindustria Canavese, con Gaetano Di Tondo direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Olivetti, Presidente dell’Archivio storico Olivetti e responsabile del gruppo turismo sport e cultura di Confindustria Canavese.
"La soddisfazione di avere quest'anno Ivrea capitale del libro è motivo per il territorio di orgoglio e di speranza: l'eredità Olivetti ha consentito di ottenere il riconoscimento di patrimonio Unesco come Città industriale del XX secolo e le premesse per strutturare una offerta turistica di qualità ci sono tutte" commenta Sonia Cambursano. "Con i vertici di Confindustria Canavese abbiamo affrontato anche i nodi problematici, a partire dalle carenze del trasporto pubblico locale".
Accanto alle potenzialità del turismo, Ivrea e il Canavese vogliono giocare un ruolo propositivo attraverso gli insediamenti produttivi: "ci siamo impegnati a collaborare per lo sviluppo economico del territorio e Città metropolitana di Torino farà la sua parte per assicurare al Canavese le risposte che aspetta da tempo" conclude la consigliera metropolitana Cambursano.
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Città Metropolitana di Torino e Consorzi turistici del territorio al lavoro insieme per fare squadra e promuovere tutte le realtà locali: ne hanno parlato in una riunione la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata al turismo, i vertici della Strada Reale dei vini torinesi, di Turismo Torino e provincia e dei consorzi turistici del Canavese, delle Valli di Lanzo e del Pinerolese.All'incontro sono intervenuti Franco Ferrero, direttore del Consorzio operatori turistici Valli del Canavese, Livio Barello del Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo, Rossana Turina del Consorzio Pinerolese e Valli, Giulia Chiarle, Presidente della Strada reale dei vini torinesi,Corrado Scapino, Presidente dell’Enoteca regionale dei vini del territorio torinese, Marcella Gaspardone, Direttore di Turismo Torino e provincia.
Il confronto è stato incentrato sulla necessità che destinazioni turistiche diverse ma complementari, come Torino e i territori montani che le fanno da corona, lavorino congiuntamente per attrarre visitatori dal resto d’Italia e dall’estero; visitatori che possono e debbono arrivare a concepire il territorio metropolitano torinese come un unicum, che abbina al richiamo culturale quello naturalistico, alle attività sportive invernali ed estive le visite alle residenze sabaude e ai territori vitivinicoli, in un interscambio di flussi tra le singole destinazioni locali.
“La Città Metropolitana di Torino interpreta il turismo come occasione irrununciabile di sviluppo economico e di mantenimento del presidio dei territori montani e rurali" ha ribadito la Consigliera Cambursano, rimarcando la disponibilità dell’Ente di area vasta a favorire e sostenere la creazione e il consolidamento di reti di collaborazione tra i diversi territori e le diverse categorie di operatori: dai produttori agroalimentari agli albergatori, dai professionisti della montagna come i gestori delle stazioni sciistiche ai ristoratori, dagli amministratori locali ai professionisti dello sport e dell’escursionismo come i maestri di sci, le guide alpine, gli accompagnatori turistici e gli accompagnatori ambientali.
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In un inverno assai avaro di manto bianco, ad Usseglio la tradizionale Festa sulla Neve con le Racchette quest'anno è sostituita dalla Festa di San Valentino, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Per l'occasione i ristoratori e gli albergatori ussegliesi hanno predisposto pacchetti turistici competitivi, che comprendono la possibilità di degustare la cucina tipica del territorio della Valle di Viù. I dettagli sulle proposte degli operatori turistici sono reperibili nei siti Internet www.turismovallidilanzo.it e www.eventiusseglio.itAnche senza la neve, in inverno i boschi senza foglie trasformano i sentieri, regalando nuove prospettive e orizzonti più ampi. Oltre ad ammirare panorami e paesaggi, con un po' di fortuna è possibile vedere gli animali selvatici, alcuni facili da incontrare e altri meno. Con o senza neve, trascorrere la giornata in montagna significa rigenerarsi a contatto con la natura. Si possono percorrere le vie ferrate o fare semplici passeggiate, si può compiere un giro con un accompagnatore in e-bike a funzionamento autonomo o a pedalata assistita. Non c'è che l'imbarazzo della scelta e la montagna fa venir voglia di coccolarsi al caldo, con un vin brulè o una dolce merenda con cioccolata calda e con un dolce artigianale. Ad Usseglio si può anche visitare l'interessante Museo Civico Alpino.
La Festa di San Valentino inizia venerdì 11 febbraio alle 21 con una serata francoprovenzale intitolata "Donne, guerre e altre storie di questi tempi", con un concerto gratuito del gruppo Blu l'Azard. Sabato 12 nel pomeriggio sono in programma giochi per i bambini proposti da animatori. La passeggiata delle 15,30 è per tutti e offre l'occasione per coprire le antiche tradizioni, con una guida escursionistica ambientale. La prenotazione è obbligatoria, chiamando il numero telefonico 334-6448771. Al termine cioccolata calda per tutti. Dopo cena al centro polivalente si proietta il filmato sulla nascita del Tour della Bessanese, a cura del CAI di Lanzo.
Domenica 13 febbraio è in programma una camminata di 6 Km nella piana di Usseglio, ai piedi del monte Lera. La manifestazione è accessibile a tutti e sono previsti punti di ristoro lungo il percorso in frazione Piazzette e all'arrivo con distribuzione di vin brulè. Ad ogni pettorale viene abbinato un biglietto della sottoscrizione a premi. Le iscrizioni sono possibili on-line sui siti Internet www.eventiusseglio.it, www.turismousseglio.it e www.turismovallidilanzo.it
Sabato 12 febbraio ci si può iscrivere presso nel salone polivalente comunale di via Roma 7 dalle 15 alle 19 e la domenica a partire dalle 8.30. L'iscrizione costa 10 euro, che scendono a 5 per i bambini nati a partire dal 2012 e le persone diversamente abili. Da sabato 12 febbraio la quota di iscrizione aumenta di 3 euro. Non è previsto il noleggio dei bastoncini. Nel pomeriggio alle 15 si tiene la premiazione di tutti i partecipanti, a cui viene offerta una borsa frigo contenente una borraccia e prodotti vari.
È previsto il sorteggio di premi tra i partecipanti alla camminata, tra cui due biciclette pieghevoli, un buono da 100 e uno da 50 euro spendibili nelle strutture ricettive e nei negozi del territorio. Premi speciali sono previsti per il partecipante più giovane, per il più anziano e per gli animali da compagnia muniti di pettorale. Non mancano le bugie di Carnevale per tutti. I camperisti possono sostare nell'area loro riservata nel centro del paese. Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 347-7349282.

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“Il lavoro della cabina di regia permanente, nuove modalità di ascolto e sinergia sono la base di partenza per avviare insieme al territorio nuovi progetti di valorizzazione del Forte di Fenestrelle”: lo auspica il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo in una lettera ai soggetti pubblici e privati firmatari del protocollo d’intesa sulla fortezza, siglato il 6 dicembre scorso.Nei giorni scorsi, l’esito del bando aperto dal Demanio per l’assegnazione della gestione del complesso monumentale è stato favorevole all’associazione San Carlo Onlus
“La Città Metropolitana è ben consapevole delle proprie responsabilità sul futuro del Forte, che è anche il nostro monumento simbolo: intendiamo adoperarci in particolare per realizzare un efficace coordinamento, che assicuri la partecipazione di tutti i firmatari alle decisioni. - aggiunge il Vicesindaco metropolitano Suppo nella lettera, firmata insieme al Consigliere metropolitano Marco Cogno, Sindaco di Torre Pellice – È indispensabile coinvolgere anche altri attori istituzionali, sociali ed economici del territorio, con l’obiettivo di valorizzare il Forte e le sue potenzialità culturali, storiche, economiche e sociali, per un lavoro che vada a vantaggio non solo del Pinerolese ma dell’intero territorio metropolitano”.
“In questa direzione, - conclude Suppo nella lettera - dovremo lavorare per articolare forme e programmi di organizzazione e promozione dell’offerta turistica, assicurando il coordinamento e l’integrazione con le analoghe attività svolte nell’intera Zona omogenea del Pinerolese e per elaborare piani di comunicazione annuali locali, nazionali e internazionali e strategie d’azione per la promozione dell’immagine del Forte, attività su cui la Città Metropolitana assicura il suo accompagnamento tecnico e l’impegno delle sue professionalità interne”.
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