I NOSTRI COMUNICATI

 

Politiche sociali

Politiche sociali

Il 21 marzo è la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, istituita dall'Onu in memoria del massacro di Sharpeville, in Sudafrica, avvenuto il 21 marzo 1960, quando 69 persone che manifestavano pacificamente contro l'apartheid furono uccise dalla polizia.
Ogni anno in questo periodo, la Rete 21 marzo Mano nella mano contro il razzismo, in collaborazione con il mondo dell'associazionismo, organizza manifestazioni ed eventi coinvolgendo enti, istituzioni impegnate sul tema.
Così come già lo scorso anno, l'emergenza legata al Covid-19 non permette di organizzare celebrazioni pubbliche. La Giornata resta tuttavia un'occasione preziosa per ribadire l'importanza del principio di uguaglianza tra esseri umani come fondamento della nostra società, sancito anche dalla nostra Costituzione e per ricordare a tutte le persone che subiscono episodi di discriminazioni razziali che non sono sole.
L’appuntamento online “Io sono antirazzista” in diretta Fb sulla pagina di Rete 21 marzo, anticipa di un giorno la tradizionale Giornata. Appuntamento dunque sabato 20 marzo a partire dalle ore 15,00 per l’evento suddiviso in tre sessioni.
Alle ore 15 , moderati da Ayoub Moussaid, portavoce della Rete 21 marzo dialogano sull'attivismo antirazzista di base Ivana Nicolic, attivista, coreografa e ballerina, Sueni De Blasi, attivista che partecipa con passione e consapevolmente alla vita politica e sociale della comunità e Janet Buhanza, presidente dell'Associazione Donne Africa Subsahariana e II generazione.
Dalle ore 16 si svolgerà una sessione dedicata al confronto tra le istituzioni. Introdotta dalla giornalista Federica Tourn, Antonella Ferrero, responsabile ufficio Pari Opportunità e contrasto alle discriminazioni della Città Metropolitana di Torino presenterà il Nodo metropolitano contro le discrimazioni, organismo parte integrante della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte, che svolge diverse attività quali l’accoglienza e la gestione dei casi di discriminazione e le attività di comunicazione e informazione sulle tematiche antidiscriminatorie. Al dibattito partecipano anche Juan Tafur, sidacalista della Funzione Pubblica della CGIL di Torino, e Stefano Chicco, referente dell'Ufficio Diritti della Città di Torino.
Nell'ultima sessione, prevista per le ore 17 intervengono Dijana Pavlovic, attrice, mediatrice culturale e attivista per i diritti umani, Esperance Hakuzwimana Ripanti, scrittrice e speaker radiofonica italiana di origine ruandese e Federico Faloppa, insegnante di Storia della lingua italiana e Sociolinguistica nel Dipartimento di Lingue moderne dell'Università di Reading (Gran Bretagna). Modera Murat Cinar, fondatori del freepress mensile Glob011.

Evento Facebook al link:  https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/events/437658320848589/

 

Politiche sociali

In occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna, la Città metropolitana di Torino ogni anno organizza un incontro con le/i dipendenti; che quest'annosi svolgerà online e potrà quindi essere seguito da tutti. L’incontro si intitola Basta un click e il tema trattato è l’attenzione al linguaggio di genere nei documenti degli enti pubblici e dellea Città metropolitana in particolare..

Di seguito il programma:
ore 14.30 Saluti istituzionali del vice sindaco Marco Marocco, della consigliera di Parità uscente Gabriella Boeri e delle consigliere di Parità Michela Quagliano e Elisa Raffone di nuova nomina.
ore 14.50 Presentazione del Decalogo delle buone pratiche per un linguaggio amministrativo non discriminatorio a cura della professoressa Rachele Raus Dipartimento cultura politica e società-Università degli studi di Torino
ore 15,30 Intervento della presidente del Cug
Conclusioni e spazio per gli interventi

L’incontro si svolgerà all’indirizzo:
https://cittametropolitanatorino.webex.com/meet/paritadiritti

Il voto alle donne: un’esposizione all’Urp del Consiglio regionale del Piemonte

La Città metropolitana di Torino, nel maggio 2016, per evidenziare il lungo cammino delle donne verso la conquista della piena parità di diritti e opportunità, aveva allestito ul’esposizione fotografica, "Torino 1946 - 2016. Settant'anni dal primo voto delle donne".
Immagini storiche, tratte dalle elezioni comunali torinesi del 1946, istantanee che danno l'idea del significato, in qualche modo rivoluzionario per il costume sociale dell'epoca, della partecipazione femminile al voto.
La mostra successivamente era stata messa a disposizione delle amministrazioni interessate ad ospitarla e molte città del territorio, Carmagnola, Pancalieri, Virle, Lombriasco, Cintano, Villar Dora, Torino, Ciriè, Mondovì, Usseaux, Valenza, Perosa Argentina e Pragelato decisero di allestirla nei propri Comuni. A distanza di qualche anno è il Consiglio regionale del Piemonte che ha deciso, in occasione della Giornata internazionale della donna, di omaggiare le donne allestendo nuovamente l’esposizione nei locali dell'Urp in via Arsenale n. 14/g a Torino: l’esposizione, che si avvale del patrocinio di questa Città metropolitana, sarà visibile dal 4 al 16 marzo.

Gli eventi sul territorio
A causa dell'emergenza sanitaria ancora in corso, quest'anno le celebrazioni saranno soprattutto online, ma non per questo prive di significato e importanza. Su tutto il territorio metropolitano sono stati organizzati momenti di riflessione per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state vittime, e purtroppo lo sono ancora, in ogni parte del mondo.

La Città metropolitana, da sempre vicina alle donne, ha deciso anche per il 2021, di raccogliere tutti gli eventi più significativi che i comuni organizzano per celebrare l’iniziativa e di condividerli sui social dell’Ente.

Per i programmi dei Comuni
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/giornata_internazionale_donna/

Politiche sociali

Scadono il 22 marzo le iscrizioni per manifestare interesse a partecipare al corso di formazione per tutori amministratori di sostegno volontari per il 2021.
La Città Metropolitana di Torino in collaborazione con il CONISA (Consorzio socio assistenziale Valle di Susa – Val Sangone ) e il CISS di Pinerolo (Consorzio intercomunale servizi sociali di Pinerolo sta collaborando al progetto DIOGENE e cerca volontari residenti nelle zone dei due consorzi che – una volta formati – possano essere proposti al giudice tutelare per una eventuale nomina.
Il corso di formazione con una frequenza obbligatoria dei due terzi del totale, comincerà a maggio e durerà 12 ore suddivise in 4 incontri (quasi certamente online) per affrontare temi quali i compiti del giudice tutelare e del tutore, come è organizzato il tribunale e la cancelleria, le relazioni con i servizi socio assistenziali, i compiti dell’Ufficio di pubblica tutela senza trascurare l’esame di casi pratici.
Le persone fragili che necessitano di una tutela pubblica o di un’amministrazione di sostegno sono cresciute in questi anni in modo considerevole: solo sul territorio metropolitano, secondo i dati forniti dai Tribunali, il numero dei provvedimenti di protezione aperti dal 2004 a 2019 è cresciuto del 92,64% passando a circa 12mila casi.
La Città metropolitana di Torino attraverso il suo Ufficio Welfare – Pubblica tutela e rapporti con l'Autorità giudiziaria si occupa di aiutare privati, enti pubblici e professionisti a orientarsi nelle procedure per aprire e a gestire misure di protezione giuridica cioè la tutela e l’ amministrazione di sostegno.
Chi è interessato, può approfondire e trova la modulistica per le iscrizioni alla voce PROGETTO DIOGENE al link http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/tutela-amministrazione-sostegno/corsi-formazione


Politiche sociali

“In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, bisogna partire dalle discriminazioni e dalle diseguaglianze per far ripartire il Paese”. Un tema centrale per Michela Quagliano, avvocato, la nuova consigliera di parità della Città metropolitana di Torino che ha incontrato mercoledì 17 febbraio il vicesindaco Marco Marocco. “Un impegno per cui mi sono candidata per restituire qualcosa alla mia città. Kennedy diceva ‘Non domandarti cosa lo Stato può fare per te, domandati cosa puoi fare per lo Stato’”.

L'attività svolta dal Consigliere\a di parità, funzione nominata dal Ministro delle pari opportunità, è dovuta per legge, e rientra fra le competenze della Città metropolitana.

Fra le situazioni in cui il\la Consigliere\a di parità può fornire consulenza e intervenire vi sono per esempio la preferenza per persona di un altro sesso al momento dell'assunzione, a parità di tutte le altre condizioni; ostacoli nella conciliazione degli impegni lavoro/famiglia; trasferimenti, licenziamenti o demansionamenti al ritorno dal congedo per maternità; cambio delle condizioni contrattuali all'annuncio della gravidanza; rifiuto dei congedi per malattia dei figli; rifiuto o limitazione dei congedi genitoriali (per mamme e per papà); rifiuto del part time richiesto per problemi familiari; limitazioni o impedimenti alla progressione di carriera; molestie anche a sfondo sessuale; mobbing.

Il\la Consigliere\a di parità può intervenire con consulenze, attività di mediazione e anche in giudizio. Oltre a questa attività, partecipa ai tavoli, alle reti e alle attività di progettazione strategica e di proposta di iniziative sia in ambito formativo che in quello relativo alle politiche attive del lavoro. Michela Quagliano prende il posto di Gabriella Boeri che è stata la Consiglierà di parità per due mandati e sarà affiancata da una Consigliera supplente, Elisa Raffone.

“Un ruolo importantissimo” commenta il vicesindaco Marco Marocco, che ha le deleghe alle politiche sociali “che trova nella dimensione metropolitana la sua giusta misura e hanno una ricaduta sul territorio favorevole e che per questo è sempre stato sostenuto da nostro Ente, che anche su questi temi rivendica la conoscenza capillare del territorio e la capacità di coordinamento delle iniziative”.

Molti i temi affrontati nel corso del colloquio, dalle iniziative congiunte come la vicina data dell’8 marzo, che la Città metropolitana di Torino dedicherà alle questioni legate al linguaggio di genere: “In questi eventi la politica è necessaria” ha detto la nuova consigliera Quagliano “affinché le parole diventino atti concreti”. O ancora le difficoltà economiche legate al ruolo dei Consiglieri di parità, che faticano ad aver fondi propri per gestire trasferte, partecipazioni a iniziative e per essere parti attive nei processi, a fianco delle vittime.

Anche se l’utenza che si rivolge al\alla Consigliere\a di parità non è necessariamente femminile, le donne sono più soggette a discriminazioni. “Rispetto alla crisi economica del 2008, questa crisi legata alla pandemia” ha spiegato Gabriella Boeri nel passare il testimone alla nuova Consigliera “ha colpito decisamente di più le donne, avendo impattato maggiormente su attività in cui erano più impiegate”.

Per approfondimenti:
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/consigliera_parita/

Politiche sociali

È patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino la “Cà Nosta” che aprirà ufficialmente le porte sabato 20 e domenica 21 febbraio a Scalenghe ed è il frutto di un progetto socio-sanitario di comunità, finanziato dalla Regione Piemonte su progettazione del Comune e dell'A.VO.S-Associazione Volontari Scalenghesi. L’apertura dei locali in via Cavour 24 rappresenta la premessa per la creazione e la crescita di un punto di riferimento per la comunità locale.
Nell'intenzione dei cittadini e dell’amministrazione comunale di Scalenghe, gli spazi diventeranno un centro di socialità e aggregazione tra generazioni diverse, ma anche di supporto alle fasce più fragili della popolazione. “ Nosta” metterà a disposizione degli scalenghesi uno sportello di segretariato sociale e si proporrà come snodo di connessione sociale, ad esempio per mettere in rete proposte di lavoro, competenze, oggetti e tempo libero da dedicare alla comunità, al fine di rafforzare sul territorio lo spirito di reciprocità e sostegno.
L’apertura dei locali al pubblico avverrà sabato 20 febbraio dalle 14 alle 18 e domenica 21 febbraio dalle 10 alle 13, naturalmente con gli ingressi contingentati. L’inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro è prevista per sabato 20 alle 14,30, in diretta Facebook ed Instagram e nel rispetto della normativa anti-Covid 19.
Open Day Cà Nosta Scalenghe 1

Politiche sociali

Trovare  gli ’assistenti familiari è spesso una necessità improrogabile per le famiglie, ma sovente l’incrocio fra domanda e offerta è ardua: sia per chi deve affidare un congiunto o alle cure altrui, sia per chi offre la prestazione e si vede proporre lavori in nero. Ancora più difficile se si è al di fuori di un grande comune, nelle vallate alpine o nei territori rurali. Cerca di rispondere a questa esigenza Afrimont, ovvero “Assistenza familiare reti integrate montagna”, il progetto voluto dalla Città metropolitana di Torino e finanziato dalla Regione Piemonte attraverso i fondi del Por Fse 2014-2020 per offrire gratuitamente ad assistenti familiari (o a chi vorrebbe diventarlo) corsi di formazione, aggiornamento, accompagnamento al loro inserimento lavorativo da un lato, sostenendo economicamente con un incentivo ponderato in base al reddito le famiglie che poi li assumeranno.

Destinatari di questo progetto sono gli assistenti familiari e le famiglie residenti o domiciliati nel territorio del Canavese, Eporediese, Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, Val Chisone e Germanasca, Val Pellice, Val Sangone, Val Cenischia.

Il progetto coinvolge, oltre alla Città metropolitana, altri 34 partner: enti pubblici, cooperative, agenzie di formazione, servizi che si occupano di avviamento al lavoro, enti gestori delle funzioni socio assistenziali, associazioni, il sindacato Cia (Confederazione italiana agricoltura), la Società di mutuo soccorso pinerolese e ovviamente si avvale della collaborazione dei Centri per l’impiego.

Il primo step del progetto, avviato nel 2019 ha previstounaa selezione per l'inserimento a specifici corsi di formazione: per partecipare era necessario essere maggiorenni, con cittadinanza italiana, comunitaria o con regolare permesso di soggiorno, essere disoccupati e iscritti ai Centri per l’impiego oppure, se già occupati, essere residenti nel territorio del progetto e avere un’esperienza di almeno 4 mesi nell’ambito dell’assistenza familiare. Ai corsi di formazione, che si sono svolti necessariamente anche in presenza, hanno partecipato finora circa 60 persone (32 nel solo Pinerolese) che alla fine del percorso hanno ricevuto un attestato riconosciuto a livello regionale.

Lo step successivo è quello di individuare le famiglie che sono alla ricerca di un assistente familiare: in determinati casi è anche previsto un contributo. Inoltre chi è alla ricerca di un assistente familiare è sostenuto dal progetto sia nella fase di matching , con la ricerca delle persona più adatta a rispondere alla necessità, sia in quella dell’inserimento in famiglia dell’assistente e dello svolgimento delle pratiche (contratto di lavoro, assunzione, e così via).

Approfondimenti, informazioni, video testimonianze sono disponibili qui :
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/afrimont/

Politiche sociali

Dal 2000 ogni anno in tutta Italia nel secondo sabato di febbraio migliaia di volontari del Banco Farmaceutico presidiano le farmacie che aderiscono alla Giornata di Raccolta del Farmaco, invitando i cittadini a donare uno o più farmaci a favore degli Enti caritativi locali. Ogni Ente è collegato ad una o più farmacie del proprio territorio metropolitano o provinciale. Gli Enti beneficiari delle donazioni della Giornata sono realtà che hanno in comune la caratteristica di prendersi cura di persone in condizioni di povertà sanitaria. Questo è l'unico requisito che viene richiesto e di cui ogni Ente si fa garante.
Quest’anno l’appuntamento, patrocinato da molti Enti locali tra i quali la Città Metropolitana di Torino, è da martedì 9 a lunedì 15 febbraio. Il farmacista, in base alle indicazioni ricevute dagli enti, indirizza il cliente, suggerendo le categorie di medicamenti di cui c’è maggiore ed effettivobisogno.
L’appello a collaborare è rivolto sia alle farmacie, che possono aderire alla Giornata contattando la sede territoriale di riferimento del Banco Farmaceutico (l’elenco e i riferimenti delle sedi sono nel sito www.bancofarmacautico.org), sia a chi vuole partecipare come volontario, manifestando la propria disponibilità, attraverso la compilazione del form presente sul sito www.bancofarmaceutico.org o inviando un’e-mail a info@bancofarmaceutico.org
Inizialmente la Giornata, che riguarda i soli farmaci senza obbligo di ricetta medica, si è concentrata sulle categorie più utilizzate: antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici. Nel corso degli anni, la crescita quantitativa dei farmaci raccolti ha permesso al Banco Farmaceutico di dare una risposta più adeguata e puntuale al bisogno degli Enti caritativi, arrivando a coprire quasi tutte le categorie dei prodotti da banco: farmaci per disturbi gastrointestinali, antimicotici topici, antibiotici, antisettici e disinfettanti, antipiretici, preparati per la tosse, antistaminici per uso orale, decongestionanti nasali, anestetici locali e altre tipologie. In vent’anni la Giornata ha consentito di raccogliere oltre 5.600.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 34 milioni di Euro. L’ultima edizione, che in occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico si è svolta dal 4 al 10 febbraio 2020, ha coinvolto 4.944 farmacie e oltre 22.000 volontari. Dei 541.075 farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 473.000 persone assistite dai 1.859 Enti convenzionati con il Banco Farmaceutico. Il Banco Farmaceutico Torino ha contribuito non poco a costruire questo risultato: sono 260 le farmacie che hanno aderito all'iniziativa in città e nel territorio della Città metropolitana, 57 gli Enti convenzionati e 35.187 i farmaci donati dai clienti.
Per conoscere nel dettaglio l’organizzazione della Giornata nel territorio della Città metropolitana e l’elenco degli enti caritativi convenzionati si può consultare il sito Internet
www.bancofarmaceuticotorino.org
Per sapere in quali farmacie si possono acquistare e donare al Banco Farmaceutico le confezioni si può consultare la pagina www.bancofarmaceuticotorino.org/dove-puoi-donare-i-tuoi-farmaci-grf2021/


GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SULLA POVERTÀ SANITARIA

Quest’anno, la Giornata di Raccolta del Farmaco si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia. A causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subìto una riduzione del proprio reddito. Chi era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità. Nel 2020 sono state 434.000 le persone indigenti che hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche. Sono stimati in 173.000 coloro che hanno rinunciato a curarsi perché, impauriti dal Covid-19, non hanno chiesto aiuto agli Enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli Enti che fornivano loro sostegno, avevano subìto l’impatto della pandemia: ben il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% degli enti ha chiuso e non ha ancora riaperto. Gli indigenti, quindi, sono stati ulteriormente deprivati della necessaria protezione sociale. Non bisogna dimenticare che, chi è povero, può spendere, per le medicine, circa un quarto rispetto al resto della popolazione: solo 6,38 euro al mese, contro una media di 28,18, come si legge nell’ottavo Rapporto sulla Povertà Sanitaria curato dal Banco Farmaceutico. Per molti cittadini donare un farmaco da banco comporta una spesa trascurabile, ma per molti altri quel piccolo dono può fare la differenza tra la salute e gli effetti nefasti di una malattia cronica o della mancanza di igiene.



banner Giornata Raccolta Farmaco 2021

Politiche sociali

Venerdì 5 febbraio torna la giornata dei “Calzini spaiati", iniziativa nata 8 anni fa da un'idea dei bimbi della Scuola Primaria di Terzo di Aquileia, promossa dalla maestra Sabrina.
La giornata dei calzini spaiati nasce come metafora della diversità e del fatto che colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose: sono sempre e comunque dei calzini!
Aderire alla giornata è molto semplice: occorre indossare calzini spaiati, fantasiosi e giocosi, scattare una foto e pubblicarla sul proprio profilo Facebook o Instagram taggando @autismoParoleperdirlo.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti: adulti e bambini, insegnanti e genitori, asili e scuole.
Una giornata importante per adottare uno sguardo diverso alla diversità.
Il Coordinamento delle Banche del Tempo, il luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e dell'offerta di tempo gestito dalla Città metropolitana di Torino, aderisce alla giornata promuovendo l’iniziativa a favore di una maggiore sensibilizzazione su autismo e altre diversità.


Politiche sociali

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
insieme alla RETE “PASSA LA PALLA”
In occasione della
Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo (7 febbraio)
presenta
AL CINEMA CONTRO IL BULLISMO
Venerdì 5 febbraio, il Museo Nazionale del Cinema di Torino organizza per le scuole proiezioni in streaming e incontri di approfondimento online con educatori ed esperti sul tema del bullismo e un’attività interattiva con gli studenti a cura della rete Passa la Palla.
Gli studenti delle scuole secondarie di II grado incontreranno Mirko Locatelli, regista e sceneggiatore del film Il primo giorno d’inverno.
Saranno ospiti dell’incontro Elena Ferrara, senatrice della XVII legislatura e promotrice della legge 71/2017 e la band italiana Gli Eugenio in Via Di Gioia.
Scuole secondarie di I grado
Visione in streaming di Jimmy Grimble (J. Hay, UK 2000, 105’)
Ore 11- Incontro su Zoom con le
 Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC
 La rete Passa la Palla - Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
 Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa
Scuole secondarie di II grado
Visione in streaming de Il primo giorno d’inverno (M. Locatelli, Italia 2080, 88’)
Ore 12- Incontro su Zoom con le classi delle
 Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC e Mirko Locatelli, regista
 La rete Passa la Palla - Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
 Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA -SERVIZI EDUCATIVI
L'offerta didattica, in presenza e a distanza: una varietà di percorsi e laboratori alla Mole Antonelliana o presso gli Istituti scolastici, proiezioni al Cinema Massimo e in streaming. L'offerta comprende lezioni interattive online e visite virtuali per raggiungere anche le scuole più lontane. Le attività didattiche sono differenziate per diversi gradi di scuola, con un approccio informale e coinvolgente che stimola l'interazione, la scoperta e la sperimentazione attiva dei partecipanti. Sono inoltre a disposizione degli insegnanti risorse didattiche online per lavorare in classe con gli studenti.
https://www.museocinema.it/it/scuole
LA RETE ‘PASSA LA PALLA’
Nel febbraio 2020 si è costituito il protocollo d’intesa per la costituzione della rete nazionale ‘Passa la Palla’. Gli enti promotori, enti capofila sono: la Città metropolitana di Torino; il Liceo statale ‘C. Colombo’ di Marigliano (Na); l’Associazione di volontariato ‘Social for Inclusion ODV’.
La Rete ‘Passa la palla’ promuove la collaborazione nazionale ed internazionale tra tutte le realtà del mondo giovanile, tra scuole, associazioni, istituzioni per promuovere i valori dell’inclusione sociale, del pluralismo, della partecipazione e della solidarietà sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo e, in generale, sulle problematiche che possono vivere i ragazzi nella realtà di oggi.
Perché si chiama “Passa la palla”? Le neuroscienze sociali hanno dimostrato come un semplice gioco con la palla di inclusione ed esclusione sociale possa attivare le aree cerebrali in comune a quelle che sono reclutate quando si prova il dolore fisico. Quindi il gesto “Palla la palla” assume un valore che va oltre il significato simbolico, che può avere un impatto importante di inclusione sociale nelle persone e nella società.
Il protocollo è aperto all’adesione di associazioni, enti pubblici e privati che perseguono obiettivi per il contrasto alle tematiche del bullismo e cyberbullismo.
Il 7 febbraio 2020, si è svolto il primo convegno della rete “Passa la palla”:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/passa-la-palla
Estratto dal convegno: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=ycHTHmARCb8&list=PLvp_c1wxO4mStQKR_vsAMC_jhD9TQA-bK&index=6&t=7s)
MIRKO LOCATELLI
Regista, sceneggiatore. Nasce nel 1974 a Milano.
Il primo giorno d'inverno (2008), presentato nella sezione “Orizzonti” alla 65° Mostra del Cinema di Venezia, è il suo lungometraggio d’esordio. Altri film Isabelle (2018), I corpi estranei (2013)
GLI EUGENIO IN VIA DI GIOIA Con tre dischi all'attivo e tour sold out in pochissimi anni di attività, gli Eugenio in Via Di Gioia si possono considerare un piccolo fiore all'occhiello della scena musicale italiana. Vincitori del Premio della Critica al Premio Buscaglione 2013, un anno dopo debuttano con Lorenzo Federici,
disco d'esordio che ha fatto da subito parlare di sé . Le loro canzoni nascono osservando il mondo dei 15-30enni: le incertezze verso il futuro, il disagio di un vivere frenetico e vuoto, le problematiche ambientali. “Tutti su per terra” (2017) e “Natura Viva” (2019) contengono molte canzoni che si interrogano sul rapporto uomo-ambiente. Il 26 settembre 2019 viene pubblicata online la loro prima piattaforma digitale "Lettera al Prossimo", un social forum in cui ogni persona può informarsi su tematiche legate all’ecosostenibilità e di partecipare attivamente nello scambio di idee e progetti green. Nel 2020 partecipano al Festival di Sanremo, sezione Nuove Proposte, vincendo il Premio della Critica Mia Martini con il brano Tsunami.

Politiche sociali

Lunedì 25 gennaio alle 11 sarà inaugurato a Pont Canavese il nuovo sportello di prossimità dell’Unione montana Valli Orco e Soana, dove si potranno svolgere alcune delle pratiche relative al tribunale civile che non comportano l'assistenza di un avvocato. 

Il presidente dell’Unione montana Marco Bonatto Marchello e il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco daranno il via all’inaugurazione alla presenza del sottosegretario del Ministero di Giustizia Andrea Giorgis, del vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, del presidente del Tribunale di Ivrea Vincenzo Bevilacqua, del presidente della Corte d'appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti.

Lo sportello di prossimità di Pont Canavese, così come quelli già aperti a Pinerolo, Susa, Moncalieri, va ad affiancare la rete di sportelli di Pubblica tutela che la Città metropolitana di Torino ha avviato sul territorio negli ultimi dieci anni. La Città metropolitana infatti gestisce, attraverso l'Ufficio Welfare, una complessa e delicata attività di supporto ai tutori, agli amministratori di sostegno e ai genitori nel compimento di quelle attività per le quali la legge prescrive il coinvolgimento del giudice tutelare, collaborando attivamente anche con gli Uffici di prossimità esistenti.

Nel corso del decennio questa attività di supporto si è sviluppata attraverso l'accoglienza dell'utenza privata e pubblica sia presso la sede istituzionale della Città metropolitana, sia presso l'Ufficio del Giudice tutelare del Tribunale di Torino dove opera anche un'assistente sociale e dal 17 giugno 2020, grazie alla collaborazione del presidente del Tribunale di Ivrea e al lavoro di due assistenti sociali della Cooperativa Andirivieni presso l'Ufficio del Giudice tutelare, riscuotendo sempre molto apprezzamento sia presso i cittadini che presso i magistrati con i quali collabora.