I NOSTRI COMUNICATI

 

Politiche sociali

Politiche sociali

La discriminazione verso gli stranieri nell’affitto degli appartamenti è un aspetto di un fenomeno più generale, nel cui contrasto la Città metropolitana di Torino è da tempo impegnata. Per essere concretamente al fianco delle persone che si sentono discriminate abbiamo avviato unmonitoraggio degli episodi di discriminazione abitativa attraverso la compilazione di un modulo in cui è possibile segnalare, in forma anonima e dettagliata, gli episodi vissuti o di cui si è testimoni”. Con queste parole Valentina Cera, Consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità, commenta l’appello delle associazioni torinesi di volontariato su di un tema oggetto di circa 200 segnalazioni raccolte dalla Città metropolitana dall’inizio del 2023, sia nel capoluogo e nei Comuni della cintura che nelle altre aree del territorio di area vasta.
Il modulo online è disponibile nel sito Internet della Città metropolitana al link www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/antidiscriminazioni/nodo
Da alcuni anni abbiamo attivato uno degli 8 Nodi territoriali della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte previsti dalla Legge regionale 5 del 2016, rinnovando e rafforzando un impegno avviato già dal 2011. - sottolinea la Consigliera Cera - L’azione di sensibilizzazione è promossa dall’associazione Almaterra, punto informativo della Rete Regionale contro le discriminazioni, con il sostegno del Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino e dell’associazione Arteria.
Il Nodo territoriale antidiscriminazioni riceve nella sede della Città metropolitana in corso Inghilterra 7 su appuntamento, chiamando i numeri telefonici 011-8616387 e 011-8617830 o scrivendo a antidiscriminazioni@cittametropolitana.torino.it. “Oltre alla compilazione del modulo di segnalazione, - spiega la Consigliera delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità - organizziamo colloqui di accoglienza, informazione e orientamento sui diritti, per tutte le persone che si sentono e sono discriminate per la loro provenienza geografica, per il loro orientamento sessuale o per la disabilità di cui sono portatrici. Prendiamo in carico e accompagniamo queste persone e operiamo per arrivare ad una conciliazione informale con chi le ha discriminate”.
Il monitoraggio del fenomeno viene realizzato con il supporto metodologico di IRES Piemonte. Grazie alla collaborazione delle organizzazioni del territorio e all'impegno delle singole persone, la raccolta delle segnalazioni di episodi discriminatori è finalizzata a documentare e a tenere traccia di comportamenti sempre più frequenti ma talvolta considerati poco rilevanti.punto informativo Rete regionale contro le discriminazioni Torino 1

Politiche sociali

Nell’ambito del progetto europeo Ermes di cui Ires Piemonte è partner è previsto un incontro di formazione a cura della Città metropolitana di Torino, rivolto a mediatori e mediatrici interculturali dedicato a “Quali risorse per sostenere e supportare la fragilità per le vittime di reato e i sovraindebitati?”.

Si terrà lunedì 13 novembre 2023 dalle 14.00 alle 18.00 nella Sala Comuni della sede di corso Inghilterra 7 (Torino), previa iscrizione e sarà l’occasione per conoscere due importanti realtà: lo sportello del sovraindebitamento della Città metropolitana di Torino e il ruolo degli organismi di composizione della crisi per le situazioni di grave indebitamento; mentre per quanto riguarda la tutela delle vittime di reato verrà illustrata l’attività dell'Associazione Rete Dafne,.

Aprirà i lavori: Valentina Cera, consigliera delegata a politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino.

Silvia Genetti di Ires Piemonte presenterà il progetto Ermes; seguiranno interventi a cura dell’Ufficio Welfare pubblica tutela e rapporti con l'Autorità giudiziaria della Città metropolitana di Torino, dell’Associazione Rete Dafne e degli Organismi di composizione delle crisi di Nichelino e di Villastellone.

Iscrizione obbligatoria entro venerdì 10 novembre: https://forms.gle/hDALztAShoQLnT4y7 Per informazioni: info@piemonteimmigrazione.it

Politiche sociali

Esplorare le dinamiche e le opportunità offerte dalla normativa in ambito di welfare aziendale e le misure a impatto positivo sul territorio e sulle comunità locali: questo il tema al centro del convegno “Il Welfare municipale circolare: promuovere l'innovazione e l'integrazione nel territorio” promosso da Leganet in collaborazione con Ali-Autonomie locali italiane e Città metropolitana di Torino che martedì 7 novembre ha radunato numerosi sindaci e amministratori locali nella sede di corso Inghilterra 7 a Torino.
Giuseppe Catizone a nome di Leganet ha sottolineato come il welfare circolare sia un beneficio per le persone e per il territorio e Alessandro Broccatelli, presidente Leganet, ha sottolineato come spesso sindaci e amministratori locali si trovino nella condizione di inventare soluzioni per amministrare, e quanto il welfare di comunità si riveli una proposta concreta per risolvere problemi dell'agire quotidiano.
“Il convegno” ha detto il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo “è il primo di una serie di incontri tra pubblici amministratori dedicati ai temi sociali, in un periodo di cambiamento molto marcato, nel quale le comunità locali vivono crescenti difficoltà. Parlare di welfare municipale circolare ci serve a sottolineare l'alleanza tra pubbliche amministrazioni, imprese private e terzo settore, tesa allo sviluppo locale. Lo sviluppo economico si ottiene solo se è anche sviluppo sociale. Economia circolare, servizi territoriali di qualità e cura nei confronti delle persone più fragili, questa l’idea di società che ci deve guidare".
Sullo sviluppo economico che deve andare di pari passo con lo sviluppo sociale nelle politiche di un ente come la Città metropolitana di Torino hanno insistito nei loro interventi anche le consigliere Valentina Cera e Sonia Cambursano, delegate rispettivamente alle politiche sociali e allo sviluppo economico, rivendicando l’importanza della loro intensa collaborazione sul piano politico e tecnico e sottolineando il ruolo fondamentale dell’Ente di area vasta nel sostenere e accompagnare soprattutto i piccoli Comuni nella loro attività amministrativa. Il progetto InnoSocialMetro di Città metropolitana di Torino, ad esempio, offre contributi per un milione e mezzo di euro alle micro e piccoli imprese che fanno proprio innovazione sociale.
Dagli esperti di Gowelfare.it sono arrivati modelli ed esempi per mettere in relazione anche i piccoli esercenti del territorio per le ricadute locali delle politiche di welfare aziendale.
Affidate a Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese e presidente di Ali Piemonte, le conclusioni: ha ribadito il ruolo determinante delle amministrazioni locali nell’implementare efficacemente le politiche di welfare.
Welfare 1

Politiche sociali

La digitalizzazione, l'innovazione e l'integrazione sono al centro dell'evento "Welfare Municipale Circolare", un'iniziativa promossa da Leganet con il patrocinio della Città metropolitana di Torino e in collaborazione con ALI - Associazione delle Libere Imprese Autonome.
L'appuntamento è fissato nella sede di Città metropolitana di Torino (Sala Comuni, Corso Inghilterra 7 a Torino) martedì 7 novembre a partire dalle ore 16.
L'obiettivo principale dell’incontro è quello di esplorare le dinamiche e le opportunità offerte dalla normativa nell'ambito del welfare aziendale, e come queste misure possano avere un impatto positivo sul territorio e sulle comunità locali.
Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali di Jacopo Suppo, vicesindaco di Città metropolitana di Torino e di Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet, interventi di Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese e Presidente di ALI Piemonte; Valentina Cera, consigliera metropolitana delegata alle Politiche sociali e Sonia Cambursano, sindaca di Strambino e consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico e attività produttive.
Tra gli interventi sono previsti anche quello di Alessio Castagno di Tantosvago che presenterà il tema del Welfare Locale come fattore di sviluppo territoriale e quello di Angelo Grippaldi che illustrerà il caso studio relativo all’Ente bilaterale Novara-Vercelli-Biella.
L'incontro, rivolto agli amministratori locali, agli operatori del settore e tutti coloro che sono interessati a comprendere come le politiche del welfare aziendale possano impattare positivamente sul tessuto sociale, sarà un'occasione di approfondimento sulle ultime novità in ambito di welfare aziendale e sulle prospettive future, mettendo in luce come queste innovazioni possano diventare un'opportunità concreta per i territori e per tutta la comunità.
Per partecipare all'evento occorre registrarsi all’indirizzo https://bit.ly/WelfareCircolareTorino
Informazioni e dettagli www.leganet.net




 

Politiche sociali

Compie 15 anni l'impegno di Rete Dafne, un progetto nato su iniziativa della Procura della Repubblica di Torino con l’obiettivo di istituire un servizio in grado di occuparsi delle conseguenze dei reati ai danni delle persone offese, senza distinzione di genere, di tipo di reato, di nazionalità, di condizioni economiche.
Il 13 ottobre alle ore 15,45 al Teatro Juvarra di Torino (via Juvarra 13) un evento rappresenterà un momento di incontro e di riflessione tra quanti, a titolo diverso, hanno collaborato con la Rete o ne hanno usufruito direttamente.
La Città metropolitana di Torino - che sarà presente con la consigliera metropolitana Valentina Cera delegata alle politiche di parità - aveva aderito fin dall'inizio alla creazione di Rete Dafne insieme al Comune di Torino, l' ASL Città di Torino, la Fondazione Compagnia di San Paolo, il Gruppo Abele e l’Associazione Ghenos: nel 2015 Rete Dafne è diventata Associazione Rete Dafne Onlus,con Marcello Maddalena già Procuratore generale della Repubblica come presidente.
Nel corso di questi anni Rete Dafne ha accolto circa 3500 persone del territorio metropolitano e regionale. È in fase di costruzione, in co-progettazione con la Regione Piemonte, la Rete regionale dei servizi di assistenza, con nuove sedi già attive nelle città di Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Vercelli e altre in fase di progettazione a Cuorgnè, Pinerolo, Verbania.
Venerdì 13 ottobre ci saranno le testimonianze di Marco Bouchard, Don Luigi Ciotti, Livia Locci, Marcello Maddalena, la proiezione di interviste a Mario Calabresi, a rappresentanti delle Forze dell’Ordine e a chi ha fruito dei servizi offerti da Rete Dafne  L’evento sarà introdotto e accompagnato dalla voce narrante di Paola Tortora e dal violoncello di Manuel Zigante.

info@retedafne.it
www.retedafne.it/trasformazioni/




Politiche sociali

Un murales "partecipato", un torneo calcistico, focus group e workshop sono le attività che verranno promosse grazie al contributo che il Nodo antidiscriminazioni della Città metropolitana di Torino ha destinato all terzo settore per sostenere progetti e iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni, da realizzarsi sul territorio metropolitano.

I progetti per poter partecipare all'avviso pubblico e accedere alla selezione per il contributo, (da presentarsi entro la metà di luglio), dovevano realizzare attività di sensibilizzazione ed empowerment orientate al riconoscimento e contrasto delle discriminazioni; incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione e per diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai Punti Informativi. Inoltre dovevano essere rivolti esclusivamente alle persone maggiormente esposte al rischio di discriminazioni e prevedere il loro coinvolgimento attivo per dare loro voce e permettere l'emersione delle discriminazioni quotidiane.

Sei i progetti che hanno ottenuto, dopo un'attenta selezione, il contributo (un massimo di 4mila euro su un contributo complessivo di 20mila euro): "Ma le domande sono state di più" ha commentato consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina Cera "e tutte meritevoli: segno che il mondo del volontariato è pronto a cogliere le occasioni che si presentano con una ricca progettualità. Questi progetti si dovranno concludere entro il mese di ottobre, speriamo di poter riproporre l'iniziativa per continuare a stimolare nuove partecipazioni e l'attivazione di nuove programmazione locali ".

I progetti vincitori
Carma - Creative Actions to Raise Multicultural Awareness
-Capofila: Inmenteitaca
Partner: -Karmadonne -Orizzonti in libertà' ODV
- Collaborazioni: -Arci Torino - Gruppo Abele - Magazz. sul Po - Altera APS - Margot APS - Fond.ne comunità di Porta Palazzo - Istoreto
- Territori coinvolti: Torino - Carmagnola

Un workshop sul linguaggio discriminatorio utilizzato dai media e dalle istituzioni e la decostruzione degli stereotipi che danneggiano le persone a rischio di marginalizzazione; saranno coinvolti Espérance Hakuzwimana, attivista e scrittrice e Federico Faloppa, sociolinguista .

Le persone partecipanti al workshop elaboreranno un Glossario antidiscriminazioni, quale strumento utile per coloro che si trovano ad affrontare la diversità.

Due incontri educativi per coinvolgere le donne che frequentano l'associazione Karmadonne in cui verrà approfondito il tema delle discriminazioni, anche attraverso il Glossario antidiscriminazioni,

Due incontri educativi rivolti a* ragazz* che si incontrano nella zona dell'associazione Karmadonne che affronteranno un percorso mirato a creare consapevolezza ed empatia sul tema delle discriminazioni attraverso lo storytelling e il gioco.

Siamo pari! Il mio diritto ad imparare è uguale al tuo
-Capofila: AIR DOWN
- Partner: Comune di Moncalieri - Cooperativa Orso – Consulta per le persona in difficoltà

 Collaborazioni: Comune di Nichelino

Territori coinvolti: Torino – Grugliasco – Rivoli – Moncalieri – Nichelino - La Loggia - Trofarello - Piossasco – Susa - Castiglione T.se – Gassino - Santena

Quattro workshop a carattere pratico e laboratoriale sul tema "PEI (Piano educativo personalizzato): strumento di inclusione" rivolti ai genitori di alunne/i con disabilità, con particolare attenzione a quelli di origine straniera.

Un workshop on line sul tema "PEI: strumento di inclusione" per permettere una maggior partecipazione di famiglie, specie di quelle in difficoltà a spostarsi per la complessa gestione di figli/e.

Intensificazione dello Sportello "Scuola Inclusiva" nei mesi di settembre e ottobre 2023 con particolare attenzione alla tematica "PEI" per implementare la possibilità di fornire consulenza e supporto alle famiglie di alunne/i con disabilità che si troveranno a partecipare all'elaborazione del PEI prevista entro il 31 ottobre. I genitori potranno rivolgersi allo sportello via mail, telefonicamente o chiedendo un appuntamento in presenza.

Predisposizione e diffusione di materiale di informazione/sensibilizzazione, anche multilingue, sul PEI

Murales partecipato
Capofila: Aris Aps
Partner: -APS Radacini Latine ETS - Progetto Tenda S.C.S.
Collaborazioni: -Associazione FORMEDUCA - Ass. Ikhlas
Territori coinvolti: Torino - quartiere Mirafiori

Ideazione e realizzazione di un murales partecipato nel quartiere di Mirafiori. L'attività artistica sarà preceduta da un workshop per coinvolgere la comunità sia nella discussione del tema della discriminazione che nell'ideazione dell'opera e di artisti/e

L'inaugurazione dell'opera avverrà in conclusione della festa patronale del quartiere il 22 ottobre 2023

Focus Sclerosi multipla
Capofila: 160CM
Partner: Comune di Borgiallo
Collaborazioni: Asl To3
Territori coinvolti: Grugliasco - Borgiallo

Realizzazione di focus group per far emergere le esperienze di discriminazione dalle persone con sclerosi multipla nell'ambito di alcune tematiche specifiche. Al termine degli incontri verrà prodotto un report di sintesi di quanto emerso, la divulgazione dei risultati darà avvio ad un'azione di sensibilizzazione sul tema.

"Borgo Dora non discrimina, accoglie e Crea rete"
Capofila: Arcigay Torino "Ottavio Mai" APS
Partner: - Altera APS - Fond.ne Comunità di Porta Palazzo - Agedo
Collaborazioni: Coordinamento Torino Pride
Territori coinvolti: Torino - quartiere Borgo Dora

Realizzazione di attività partecipative nel quartiere Borgo Dora . L'obiettivo di tutte le attività è creare un dialogo aperto sul tema delle discriminazioni in ottica intersezionale. Verranno organizzati workshop, focus group, laboratori, mostre e cineforum.

New FivƏ - il calcio senza barriere
-Capofila: Asd Balon Mundial Onlus
-Partner: - Circolo Arci da Giau - Centro Studi Sereno Regis
-Territori coinvolti: Moncalieri

Realizzazione di un torneo calcistico dedicato ad atlete donne e non binary con l'obiettivo di superare le barriere nell'accesso allo sport e di fornire informazioni sui diritti e sui servizi disponibili per il supporto e l'accoglienza per persone vittime di comportamenti discriminatori.

Sei progetti del Terzo settore finanziati dal Nodo antidiscriminazioni metropolitano

 

Un murales “partecipato”, un torneo calcistico, focus group e workshop sono le attività che verranno promosse grazie al contributo che il Nodo antidiscriminazioni della Città metropolitana di Torino ha destinato all terzo settore per sostenere progetti e iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni, da realizzarsi sul territorio metropolitano.

I progetti per poter partecipare all’avviso pubblico e accedere alla selezione per il contributo, (da presentarsi entro la metà di luglio), dovevano realizzare attività di sensibilizzazione ed empowerment orientate al riconoscimento e contrasto delle discriminazioni; incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione e per diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai Punti Informativi. Inoltre dovevano essere rivolti esclusivamente alle persone maggiormente esposte al rischio di discriminazioni e prevedere il loro coinvolgimento attivo per dare loro voce e permettere l’emersione delle discriminazioni quotidiane.

 

Sei i progetti che hanno ottenuto, dopo un’attenta selezione, il contributo (un massimo di 4mila euro su un contributo complessivo di 20mila euro): “Ma le domande sono state di più” ha commentato consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina  Cera  “e tutte meritevoli: segno che il mondo del volontariato è pronto a cogliere le occasioni che si presentano con una ricca progettualità. Questi progetti si dovranno concludere entro il mese di ottobre, speriamo di poter riproporre l’iniziativa per continuare a stimolare nuove partecipazioni e l'attivazione di nuove programmazione locali ”.

 

I progetti vincitori

Carma - Creative Actions to Raise Multicultural Awareness

-Capofila: Inmenteitaca

-Partner: -Karmadonne -Orizzonti in libertà’ ODV

- Collaborazioni: -Arci Torino - Gruppo Abele - Magazz. sul Po - Altera APS - Margot APS - Fond.ne comunità di Porta Palazzo - Istoreto

- Territori coinvolti: Torino - Carmagnola

 

Un workshop sul linguaggio discriminatorio utilizzato dai media e dalle istituzioni e la decostruzione degli stereotipi che danneggiano le persone a rischio di marginalizzazione; saranno coinvolti Espérance Hakuzwimana, attivista e scrittrice e Federico Faloppa, sociolinguista .

Le persone partecipanti al workshop elaboreranno un Glossario antidiscriminazioni, quale strumento utile per coloro che si trovano ad affrontare la diversità.

Due incontri educativi per coinvolgere le donne che frequentano l'associazione Karmadonne in cui verrà approfondito il tema delle discriminazioni, anche attraverso il Glossario antidiscriminazioni,

Due incontri educativi rivolti a* ragazz* che si incontrano nella zona dell’associazione Karmadonne che affronteranno un percorso mirato a creare consapevolezza ed empatia sul tema delle discriminazioni attraverso lo storytelling e il gioco.

 

 

Siamo pari! Il mio diritto ad imparare è uguale al tuo

-Capofila: AIR DOWN

- Partner: Comune di Moncalieri - Cooperativa Orso – Consulta per le persona in difficoltà

- Collaborazioni: Comune di Nichelino

- Territori coinvolti: Torino – Grugliasco – Rivoli – Moncalieri – Nichelino - La Loggia - Trofarello - Piossasco – Susa - Castiglione T.se – Gassino - Santena

 

Quattro workshop a carattere pratico e laboratoriale sul tema “PEI (Piano educativo personalizzato): strumento di inclusione” rivolti ai genitori di alunne/i con disabilità, con particolare attenzione a quelli di origine straniera.

Un workshop on line sul tema “PEI: strumento di inclusione” per permettere una maggior partecipazione di famiglie, specie di quelle in difficoltà a spostarsi per la complessa gestione di figli/e.

Intensificazione dello Sportello "Scuola Inclusiva" nei mesi di settembre e ottobre 2023 con particolare attenzione alla tematica “PEI” per implementare la possibilità di fornire consulenza e supporto alle famiglie di alunne/i con disabilità che si troveranno a partecipare all’elaborazione del PEI prevista entro il 31 ottobre. I genitori potranno rivolgersi allo sportello via mail, telefonicamente o chiedendo un appuntamento in presenza.

Predisposizione e diffusione di materiale di informazione/sensibilizzazione, anche multilingue, sul PEI

 

Murales partecipato

- Capofila: Aris Aps

- Partner: -APS Radacini Latine ETS - Progetto Tenda S.C.S.

- Collaborazioni: -Associazione FORMEDUCA - Ass. Ikhlas

- Territori coinvolti: Torino - quartiere Mirafiori

 

Ideazione e realizzazione di un murales partecipato nel quartiere di Mirafiori. L’attività artistica sarà preceduta da un workshop per coinvolgere la comunità sia nella discussione del tema della discriminazione che nell’ideazione dell’opera e di artisti/e

L’inaugurazione dell’opera avverrà in conclusione della festa patronale del quartiere il 22 ottobre 2023

 

Focus Sclerosi multipla

- Capofila: 160CM

- Partner: Comune di Borgiallo

- Collaborazioni: Asl To3

- Territori coinvolti: Grugliasco - Borgiallo

 

Realizzazione di focus group per far emergere le esperienze di discriminazione dalle persone con sclerosi multipla nell’ambito di alcune tematiche specifiche. Al termine degli incontri verrà prodotto un report di sintesi di quanto emerso, la divulgazione dei risultati darà avvio ad un’azione di sensibilizzazione sul tema.

 

Borgo Dora non discrimina, accoglie e Crea rete”

-Capofila: Arcigay Torino “Ottavio Mai” APS

-Partner: - Altera APS - Fond.ne Comunità di Porta Palazzo - Agedo

-Collaborazioni: Coordinamento Torino Pride

-Territori coinvolti: Torino - quartiere Borgo Dora

 

Realizzazione di attività partecipative nel quartiere Borgo Dora . L’obiettivo di tutte le attività è creare un dialogo aperto sul tema delle discriminazioni in ottica intersezionale. Verranno organizzati workshop, focus group, laboratori, mostre e cineforum.

 

New FivƏ - il calcio senza barriere

-Capofila: Asd Balon Mundial Onlus

-Partner: - Circolo Arci da Giau - Centro Studi Sereno Regis

-Territori coinvolti: Nichelino

 

Realizzazione di un torneo calcistico dedicato ad atlete donne e non binary con l'obiettivo di superare le barriere nell'accesso allo sport e di fornire informazioni sui diritti e sui servizi disponibili per il supporto e l'accoglienza per persone vittime di comportamenti discriminatori.

Politiche sociali

La casa è da sempre una componente fondamentale per la qualità della vita delle persone, è un bisogno per tutti, anche e soprattutto per chi ha fragilità di vario tipo o limitate capacità di reddito.

Il disagio abitativo rappresenta dunque un’emergenza sociale ancora più sentita nei territori delle Città metropolitane e nelle aree a grande inurbazione.

La Città metropolitana di Torino ha prestato sempre grande attenzione nelle sue strategie di gestione territoriale alle tematiche di inclusione e coesione sociale, cercando di favorire l’incremento delle quote di edilizia sociale.
Ma come individuare i Comuni che hanno un maggior bisogno abiotativo sociale?


Prova rispodere uno studio che prende in considerazione 32 Comuni dell’area metropolitana torinese realizzato dall’Osservatorio abitativo sociale della Città metropolitana e dalla Regione Piemonte, presentato in in un convegno dal titolo: “Le questioni aperte intorno alla casa sociale” che si terrà martedi 4 luglio dalle 9.15 alle 12.30 al XV piano della sede della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7).


Di seguito il programma
Saluti istituzionali
Pasquale Mazza e Valentina Cera Città metropolitana di Torino

Presentazione Osservatorio abitativo sociale della Città metropolitana di Torino
Stefania Falletti Città metropolitana di Torino

Le questioni aperte intorno alla casa sociale: considerazioni su un campione di 32 Comuni della Città metropolitana di Torino
Stefania Falletti Città metropolitana di Torino
Laura Schutt Scupolito Regione Piemonte

Interventi dei Comuni
Torre Pellice Giovanni Borgarello assessore Istruzione, politiche sociali, edilizia ERP
Pinerolo Lara Pezzano assessora ai Servizi sociali e politiche sanitarie
Ivrea Nedo Vinzio Area Innovazione e servizi alla persona
Torino F. Valfrè, E. D’Amato Divisione edilizia residenziale pubblica

Dibattito

Conclusioni
Anna Palazzi Settore Welfare Abitativo Regione Piemonte




Politiche sociali

Un protocollo quasi unico in Italia, che parte da una città di periferia di poco meno di 50mila abitanti quale è Nichelino e contribuirà a migliorare un po’ la vita di tante persone, oltre ad essere esempio per le altre realtà del nostro territorio.
Lunedì 12 giugno la Città di Nichelino ha firmato con la Città metropolitana di Torino, i CC, l’Asl TO5, la polizia municipale e l’Istituto Erasmo da Rotterdam insieme al coordinamento Torino Pride un’intesa per attivare carriere Alias per tutto il personale comunale, per tutta la cittadinanza attraverso il registro di genere e per scuole, con l’obiettivo di fornire servizi pubblici genderless,
A Nichelino - hanno spiegato il sindaco Giampietro Tolardo e l'assessore Alessandro Azzolina - sarà revisionata la modulistica e la comunicazione comunale attraverso l’uso di linguaggio inclusivo e partirà una formazione costante per cittadinanza, dipendenti, personale di polizia e scuole.
La Città metropolitana di Torino, intervenuta con la consigliera metropolitana delegata alle politiche di parità Valentina Cera, si è impegnata a partecipare al tavolo inter istituzionale per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBT, ad implementare il lavoro di rete costruendo momenti di incontro e confronto con il territorio favorendo lo scambio di buone prassi e a diffondere il protocollo a tutti i Comuni del nostro territorio.

Politiche sociali

Un bambino non riconosciuto e lasciato in ospedale non è un bambino “abbandonato”, ma il frutto di un percorso doloroso e consapevole di una donna che, per tanti motivi, sceglie per il nuovo nato un situazione che gli garantisca sicurezza e futuro.

Tutti d’accordo su questa necessità di non colpevolizzare le donne che scelgono di partorire in anonimato, il tema affrontato il giugno presso l'Auditorium della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7, Torino) nel corso di un affollato seminario dal titolo "Sos Donna: Parto Segreto" promosso da Regione Piemonte, Città metropolitana, Comune di Torino, Città della salute e della scienza di Torino, Issaca, Consorzio socio-assistenziale del Cuneese e Comune di Novara.

“Un tema delicato che parla della capacità di prendersi cura delle persone più fragili, donne e bambini/e” ha sottolineato nell’intervento introduttivo la consigliera metropolitana alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina Cera. “Le istituzioni devono fare la loro parte per tutelare e sostenere le donne e le loro libere scelte e per prendersi cura dei bambini e delle bambine con i percorsi di affido. Servizi socio-assistenziali efficaci, efficienti e ben finanziati sono la chiave per portare avanti la società della cura. Non è il giudizio ma la sua capacità di cura a qualificare una società coesa e accogliente. Grazie agli organizzatoriper questa stimolante giornata di confronto”.

Il seminario ha affrontato in particolare la legge regionale 16 del 2 maggio 2006, che garantisce il diritto della donna a partorire in anonimato (sancito innanzitutto con un decreto del Presidente della Repubblica del 2000), con la partecipazione di rappresentanti della Procura e del Tribunale per i minorenni, personale dei servizi sanitari e dei servizi sociali.

L’entità dei parti segreti è andata diminuendo negli anni: una cinquantina nel 2003, una dozzina nel 2022. Incidono meno, probabilmente, gli stigmi sociali nel confronti delle madri single, ma la diminuzione è solo parzialmente un buon segno: bisogna rafforzare l’informazione e garantire con molta attenzione il diritto all’anonimato.

Molto si è discusso durante il convegno sulla protezione dell’anonimato delle madri quando i figli non riconosciuti, diventati adulti, chiedono di conoscerne l’identità.

La Città metropolitana ha il compito di custodire le cosiddette "buste chiuse", ovvero le buste che vengono formate negli ospedali al momento del parto e che contengono le informazioni della madre che ha deciso di partorire in anonimato, nonché le informazioni legate al neonato durante la sua permanenza in ospedale. Le buste vengono aperte solo su ordine del Tribunale per i minorenni: il Tribunale si occupa di contattare la madre e chiedere il suo consenso nell'incontrare il figlio e così svelare la sua identità. Le richieste sono circa una quindicina all’anno (riferite quindi al ventennio prima) ma la maggior parte delle donne non dà il consenso.

A difesa del diritto delle donne a non riconoscere i figli e garantirsi l’anonimato giunge in conclusione del convegno la testimonianza di una figlia adottiva non riconosciuta alla nascita, Claudia Roffino, che alla sua esperienza ha dedicato i libro autobiografico "Una vita in dono". Sottolinea che dietro a ogni parto segreto c’è un storia drammatica, talvolta di violenza o anche in cui la donna rischia la vita, e ricorda che dietro all’ostracismo che ancora oggi accompagna le donne che scelgono di non essere madri non corrisponde un uguale atteggiamento nei confronti del dovere di esser padri.


Politiche sociali

Il diritto della donna a partorire in anonimato, diritto sancito con un decreto del Presidente della Repubblica del 2000, è il tema che sarà affrontato il 6 giugno presso l'Auditorium della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7, Torino) nel corso di un seminario dal titolo "Sos Donna: Parto Segreto" promosso da Regione Piemonte, Città metropolitana, Comune di Torino, Città della salute e della scienza di Torino, Issaca, Consorzio socioassistenziale del Cuneese e Comune di Novara.

Il seminario – che si svolgerà dalle 8.30 alle 13 - affronta in particolare la legge regionale 16 del 2 maggio 2006, che garantisce il diritto della donna a partorire in anonimato.

Le donne fragili, o che stanno attraversando momenti di particolare difficoltà, possono lasciare il neonato nell'ospedale in cui è nato, affinché sia assicurata l'assistenza e la cura e possa avviarsi il sistema di protezione sia del bambino, sia della madre.

Alla madre fragile, che deve essere accompagnata nella decisione di riconoscere o meno il figlio nascituro, è data l'opportunità di aderire a un progetto cucito su misura, che può prevedere la sua accoglienza in una struttura ad hoc o in un contesto di affidamento familiare, con il figlio neonato.

Per le donne che hanno chiesto tempo per decidere se riconoscere il proprio nato, si tratta di garantire un'ospitalità in un ambiente neutro ed in ogni caso di accompagnarle nella scelta con un'assistenza adeguata e con l'offerta dei necessari aiuti materiali. Anche ad esse deve essere garantita la successiva presa in carico da parte degli enti gestori competenti per territorio al termine dei sessanta giorni successivi al parto. I bambini che non vengono riconosciuti vengono accolti, con cura, delicatezza ed attenzione, nel sistema dell'affido preadottivo e, poi, dell'adozione.

Nel corso del seminario, dopo i saluti della consigliera metropolitana con delega alle politiche sociali Valentina Cera e dell'assessore al welfare del Comune di Torino Jacopo Rosatelli, interverrà un nutrito gruppo di esperti per fare luce sulla normativa, le buone pratiche, le criticità e i dati sull'applicazione della legge regionale.


È un incontro gratuito ma è necessaria la registrazione; sono riconosciuti i crediti formativi.