Istituzionale
Il fondo i3-Patrimonio Italia, quello dedicato all'acquisizione di immobili degli Enti territoriali in locazione alla Pubblica Amministrazione, ha acquistato dalla Città metropolitana di Torino la Caserma Chiaffredo Bergia, sede del Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta.Edificata nel 1729 quale sede di un Collegio, successivamente venne adibita a Caserma e dal gennaio 1815, divenne la sede del Comando del Corpo dei Reali Carabinieri. L’edificio riveste quindi un particolare interesse storico in quanto proprio qui ebbe la sua prima sede l'Arma, istituita dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele I e per la sua vendita è stato determinante il fattivo ruolo svolto dal Ministero dei beni e delle attività culturali.
Intitolata al capitano Chiaffredo Bergia, distintosi nella lotta contro il brigantaggio, ha mantenuto la sua funzione di casa della “Benemerita” e anche dopo la vendita odierna continuerà ad ospitare il Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta.
Il contratto d’acquisto per un importo di 13 milioni di euro è stato firmato a Roma nella sede di Invimit, la Sgr del Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Invimit Elisabetta Spitz, di Giovanni Monterosso, direttore Area patrimonio della Città Metropolitana di Torino e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette.
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In questi giorni il gonfalone della Città Metropolitana di Torino è presente sul territorio alle celebrazioni in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che si celebra nella ricorrenza del 4 novembre, anniversario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale.I caduti e le vittime civili di tutte le guerre sono stati ricordati anche oggi, 2 novembre, nella giornata dedicata ai Defunti, mentre domani, giovedì 3 novembre, il gonfalone ed una rappresentanza istituzionale della Città Metropolitana saranno presenti al Parco della Rimembranza al Colle della Maddalena per la cerimonia e la Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre, organizzate dalla sezione di Torino dell’Associazione Nazionale Alpini.
A Torino la Festa delle Forze Armate, sarà celebrata venerdì 4 novembre, con la cerimonia dell’alzabandiera alle 10 in piazza Castello e con la Messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre alle 11 al Santuario della Gran Madre di Dio.
Il gonfalone e la rappresentanza istituzionale della Città Metropolitana saranno presenti alla commemorazione in programma domenica 6 novembre all’Ossario di Forno di Coazze. La manifestazione inizierà alle 10 con il corteo alla volta della fossa comune, seguito alla preghiera interconfessionale, dai saluti istituzionali e dalla Messa. Dopo la celebrazione religiosa una delegazione di autorità renderà omaggio alle lapidi e ai monumenti ai caduti nel centro di Coazze, deponendo corone d’alloro commemorative. Sempre domenica 6 novembre, il gonfalone della Città Metropolitana sarà presente alla celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armatein programma alle 14,45 a Venaria Reale, in piazza Martiri della Libertà.
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Lunedì 12 settembre il giardino di Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, rimarrà chiuso al pubblico per consentire a tecnici specializzati un’approfondita analisi sullo stato di salute degli imponenti alberi. Molti degli esemplari che si trovano nel giardino sono secolari e sia per il valore storico sia per quello botanico che rappresentano, devono essere sottoposti a controlli periodici.
Lunedì i tecnici effettueranno un controllo utilizzando il metodo VTA (Visul Tree Assessment – Controllo visuale dell’albero), procedura che permette l’identificazione dei soggetti arborei a rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi esterni caratteristici. Infatti un albero che abbia subito traumi come violenti eventi atmosferici, patologie, interventi di manutenzione non corretti, mette in atto intensi processi di crescita al fine di ripristinare il suo assetto ottimale di equilibrio. Attraverso l’analisi visiva, verificando cioè la chioma, la presenza di parti di legno secco, cordoni, corpi fungini, ferite o altri sintomi, interpretando cioè il linguaggio corporeo dell’albero, è possibile diagnosticare il suo stato di salute e quindi di intervenire correttamente.
Per consentire le operazioni di analisi in sicurezza il giardino di Palazzo Cisterna sarà chiuso al pubblico e lunedì 12 settembre non sarà quindi possibile accedere all’area verde per ammirare le opere di Arte alle Corti. Da martedì 13 settembre il giardino riaprirà al pubblico con il consueto orario 10,00 – 19,00 (sabato e domeniche incluse).
Un po' di storia sul giardino di Palazzo Cisterna
Madama Reale Cristina di Francia aveva inteso uno sviluppo urbanistico della città per isole e quella dell'Assunta, ove sarebbe sorto il palazzo Ripa di Giaglione poi acquisito dai Dal Pozzo della Cisterna, come le altre, doveva comprendere al suo interno spazi atti a distribuire i percorsi di servizio e a creare quel verde urbano proprio dei giardini delle dimore patrizie. Si può far risalire al 1673 il primo embrione di giardino. Una prima immagine ci è tramandata dal disegno del 1707 dell'ing. Antonio Bertola, il palazzo è incompleto, ma il giardino è diviso in sei rettangoli con una scansione estranea alla tipologia dell'epoca. Nel 1711 permane questa forma nel disegno del misuratore Tomaso Sevalle, per cui si può pensare si tratti di una sistemazione ancora non ben definita, forse un giardino all'italiana, con siepi di contorno e fiori. In una mappa relativa all'isola dell'Assunta, con riferimento ai proprietari, databile al 1754 il giardino compare disegnato su due rettangoli in posizione trasversale, divisi da due viottoli, che formano una croce individuando al centro ciascheduno un'aiuola ellissoidale. Con il passare degli anni e delle mode il giardino cambia molte volte come lo dimostrano i progetti ritrovati negli archivi della Città di Torino. Il modello che compare più frequentemente è comunque quello che possiamo ammirare oggi con la fontana centrale.
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Si terranno esattamente tra un mese, domenica 9 ottobre le elezioni del Consiglio della Città metropolitana di Torino, secondo le modalità previste dalla Legge Delrio (la n.56 del 2014 e dalle successive modificazioni ed integrazioni).Sono elettori ed anche eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali dei 315 Comuni ricompresi nel territorio della Città metropolitana di Torino ed in carica alla data delle elezioni.
Lo scorso 4 settembre è scaduto il termine entro il quale i segretari comunali hanno svolto le operazioni di accertamento degli aventi diritto al voto: gli elenchi sono on line su www.cittametropolitana.torino.it .
Le liste dovranno essere presentate nella giornata di domenica 18 settembre (ventunesimo giorno antecedente il giorno delle elezioni) e fino a mezzogiorno di lunedì 19 settembre; l'esame delle liste avverrà entro sabato 24 settembre, a cura dell'Ufficio elettorale.
Le operazioni di voto del 9 ottobre si svolgeranno sia nel seggio centrale di Torino a Palazzo Cisterna, in via Maria Vittoria 12 sia in dieci sezioni distaccate nelle sedi dei Comuni di Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivarolo Canavese, Settimo Torinese e Susa.
I sindaci e i consiglieri dei singoli Comuni potranno votare esclusivamente presso il seggio di competenza. Per ciascun seggio saranno formate singole liste elettorali, comprendenti i sindaci ed i consiglieri dei soli Comuni appartenenti al rispettivo seggio: le liste dovranno essere pubblicate entro il 1 ottobre prossimo (ottavo giorno antecedente quello della votazione).
Tutte le info su:
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2016/elezioni_consiglio_metropolitano/info_votazioni.shtml
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Sabato 4 giugno alle 10 a Biella il Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Alberto Avetta, parteciperà alla commemorazione ufficiale del 72° anniversario dell’eccidio di piazza Martiri della Libertà, in cui 21 prigionieri partigiani furono trucidati dai soldati del 115° battaglione Montebello e del battaglione “Pontida” della Repubblica Sociale Italiana, per ordine del comando militare germanico.Il Vicesindaco Avetta sarà presente alla cerimonia su invito del Sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, anche e soprattutto per onorare la memoria dei partigiani nati o residenti in Provincia di Torino fucilati il 4 giugno 1944 in quella che allora si chiamava piazza Quintino Sella:
- Elio Baudrocco, nome di battaglia “Pik”, nato a Sala Biellese il 1° giugno del 1925 e residente a Torino, inquadrato nella V divisione Garibaldi “Maffei”
- Giovanni Cossavella, nome di battaglia “Ivan”, nato a Bollengo il 3 gennaio 1911 e ivi residente, inquadrato nella V divisione Garibaldi “Maffei”
- Remo De Luca, nome di battaglia “Ivan”, nato ad Ivrea il 9 luglio 1925 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
- Alfonso Guarnieri, nome di battaglia “Trombetta”, nato a Villarosa (Enna) il 4 agosto 1924 e residente a Castellamonte, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
- Luigi Locatto, nome di battaglia “Vigino”, nato a Mercenasco nel 1920 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
- Ilmo Peronetto, nome di battaglia “Saracca”, nato a Chiaverano il 4 dicembre 1924 e ivi residente, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
- Lodovico Rovaretto, nome di battaglia “Aquila”, nato a Sala Biellese il 28 agosto 1922 e residente a Torino, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
- Nicolino Savio, nome di battaglia “Pia”, nato ad Alice Castello il 26 ottobre 1925 e residente a Borgofranco d’Ivrea, inquadrato nella VII divisione Garibaldi
- Carlo Zuffo, nome di battaglia “Menelik”, nato in Francia il 26 gennaio 1922 e residente a Chiaverano, inquadrato nella VII divisione Garibaldi “Fillak”
L’ECCIDIO DI PIAZZA MARTIRI: ANTEFATTI E CONSEGUENZE
Nel Biellese, dopo la scadenza dei bandi di arruolamento nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana del 25 maggio 1944, i nazifascisti avviarono intense operazioni di rastrellamento: nella zona orientale contro i distaccamenti “Pisacane” e “Bandiera” e nella zona occidentale contro i distaccamenti “Bixio” e “Caralli”. Dal 28 maggio fu sottoposta ad azione intensiva tutta la valle dell’Elvo, costringendo i partigiani a cercare rifugio sulle alture del Mombarone, mentre i nazifascisti provvedevano all’accerchiamento attraverso reparti che provenivano dal Canavese e dalla Val d’Aosta. In seguito ai vari scontri a fuoco furono catturati ventuno prigionieri partigiani, trasportati successivamente a Biella e, per ordine del comando germanico eseguito da reparti della RSI, fucilati in piazza Quintino Sella, ora piazza Martiri della Libertà, a gruppi di cinque o sei. Una settimana dopo fu fucilato sulla stessa piazza un altro partigiano, Leonardo Baranzoni, ricordato nella commemorazione insieme alle 21 vittime del 4 giugno.
Il 31 marzo 1980, con decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la Città di Biella è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta di Liberazione.
In piazza Martiri della Libertà vi è una lapide, alta circa quattro metri, sulla quale sono incisi i nomi dei Caduti. È in travertino romano e di fronte ad essa si erge un monumento minore, recante un bassorilievo sovrastato da una croce. Un suggestivo effetto di luci completa l’opera, che sporge di circa un metro dalla facciata dell’edificio.L’inaugurazione avvenne sabato 25 aprile 1953, nell’ottavo anniversario della Liberazione.
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Torneranno all'antico splendore le facciate dello storico edificio che a Torino dal 1882 ospita il liceo classico Massimo D’Azeglio.
Il progetto di restauro è pronto, definito dai tecnici della Città metropolitana di Torino e il sindaco di Torino lo ha illustrato intervenendo oggi alla visita guidata curata dagli studenti della 2A del Liceo nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un monumento”.
L’intervento di restauro delle facciate avrà un costo complessivo di circa 600 mila euro che dovrà trovare finanziamento attraverso mutui regionali destinati all'edilizia scolastica come ha confermato intervenendo l'assessore all'istruzione della Regione Piemonte. I lavori riguarderanno l’intero complesso scolastico: il corpo di fabbrica originario, prospiciente via San Quintino, che risalne al 1874, e le due maniche di via Parini (1887) e di via Melchior Gioia, quest’ultima costruita nel 1970 per ospitare la palestra, l’aula magna e ulteriori laboratori e aule.
E' dal 1956 che non si mette più mano alle facciate della sede del D’Azeglio, soggetta a vincolo di interesse storico-artistico, se si escludono alcuni interventi di manutenzione effettuati tra il 2013 e il 2015.
I lavori di risanamento conservativo il cui progetto è stato curato dai tecnici della Città metropolitana di Torino dovranno prendere avvio con le analisi e i rilievi preliminari degli intonaci e delle cromie originali e con la preparazione delle cosiddette contro-sagome, che renderanno possibile la ricostruzione dei volumi mancanti: negli ultimi anni, infatti, si sono verificati distacchi diffusi di intonaci, cornici, davanzali, bugne e lesene sulle facciate ottocentesche, oltre a rigonfiamenti e fessurazioni sulle facciate degli anni ’70.
Le fasi successive dell’intervento dovranno comprendere la pulitura di tutte le superfici con idrolavaggio, l’impermeabilizzazione di cornici e cornicioni, la sostituzione di davanzali e pietre ammalorate e il consolidamento di tutti i materiali lapidei.
Infine, si dovrà passare ai lavori di decorazione vera e propria, con la revisione e la verniciatura dei portoni in legno e di tutte le parti in ferro (inferriate, ringhiere, cancellate ecc). Il progetto prevede anche il risanamento della facciata degli anni ’70 e la realizzazione di un nuovo portone carraio su via Melchior Gioia.
Il sindaco ha anche confermato l'impegno per sostenere lo sviluppo della biblioteca del liceo, che oggi ha visitato, accompagnato da alcune studentesse del D'Azeglio in veste di ciceroni.
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È stato firmato questa mattina, nella biblioteca del Ministero della cultura a Roma, il protocollo d'intesa per l'inserimento di Ivrea, città industriale del XX secolo, nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.Il protocollo d’intesa fra il Segretariato generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Piemonte, la Città metropolitana di Torino, il Comune d Ivrea; il Comune di Banchette, la Fondazione Adriano Olivetti e la Fondazione Guelpa regola la redazione e l’attuazione del piano di gestione del sito Unesco di Ivrea, ovvero lo strumento “per la conservazione dell’eccezionale valore mondiale del sito”.
“Ringrazio il sindaco della Città metropolitana di TorinoPiero Fassino per aver delegato me a questa firma” ha detto Alberto Avetta, vicesindaco della Città metropolitana, ricordando le sue origini canavesane :”la candidatura coinvolge un sistema territoriale ampio ed articolato, fatto di risorse umane e sociali, imprenditoriali, culturali e politiche che mi appartiene e che mi onoro di rappresentare”
“L’inserimento di Ivrea nel Patrimonio mondiale Unesco è molto di più che un riconoscimento del valore di un complesso di edifici progettato dai più famosi architetti ed urbanisti italiani del Novecento” ha aggiunto Avetta “è la presa d’atto – forse persino tardiva - dell’originalità e del valore storico dell’idea di una città dell’innovazione tecnologica e sociale”.
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Con un percorso trasparente di elezioni che hanno coinvolto centinaia di organizzazioni di volontariato iscritte nella sezione provinciale di Torino del registro regionale, la Città metropolitana di Torino ha completato oggi il rinnovo del "Consiglio regionale del volontariato" organismo previsto dalla legge regionale 38 del 1994 ed ha trasmesso alla Regione Piemonte i nominativi che sono stati individuati.Si tratta di BUSATTO Mario Associazione Gruppo Archeologico Torinese; CAMPASSI Paola Associazione PRO Natura Torino; CANAVESIO Elio Associazione AUSER Carmagnola; GALLIZIO Silvio Associazione P.A. Radio Soccorso Torino; LANZA Vittorio Associazione S.E.A. Servizio Emergenza Anziani; LERGO Stefano Squadra Volontari Anti Incendi Boschivi di Sant’Antonino di Susa; MENCHETTI Giulia Associazione A.V.U.L.S.S. Chivasso; MILANO Claudio Associazione S.O.G.IT. Croce di San Giovanni di Grugliasco; REVIGLIO DELLA VENERIA Maria Luisa Associazione UNI.VO.C.A. – Unione Volontari Culturali Associati; VILLATA Federico Associazione S.O.G.IT. Croce di San Giovanni di Settimo Torinese; VIVO Giuliana Associazione Bellavista Viva.
"La Città metropolitana di Torino come già previsto nel proprio Statuto attribuisce grande importanza al tema del volontariato e quindi alle relazioni con il vasto mondo che lo rappresenta - spiega Lucia Centillo consigliera metropolitana delegata alle politiche sociali - e per questo motivo abbiamo risposto alla sollecitazione della Regione Piemonte sul rinnovo del Consiglio regionale del volontariato che era scaduto alla fine della precedente legislatura regionale. L’Assessore regionale Augusto Ferrari ci ha rappresentato la volontà della Giunta regionale di rinnovarlo perchè è fondamentale per il confronto sulle politiche regionali":
Sono quindi state coinvolte tutte le organizzazioni di Volontariato iscritte nella sezione provinciale di Torino, sono state presentate le candidature e giovedì 14 aprile si sono svolte le elezioni a Palazzo Cisterna.
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Il sindaco della Città metropolitana Piero Fassino con il vicesindaco Alberto Avetta e il direttore generale Giuseppe Formichella hanno incontrato questa mattina le Federazioni del trasporto Cgil-Cisl-Uil e le Rsu di ATIVA sul tema del rinnovo della concessione autostradale ed hanno registrato le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali circa il futuro dell’occupazione e del reddito dei lavoratori, che ruotano intorno alla scadenza della concessione.Preso favorevolmente atto che la clausola sociale è già prevista dalla legge, nel considerare la strategicità delle infrastrutture anche per i futuri investimenti sul territorio, hanno recepita la richiesta delle organizzazioni sindacali affinché nel bando di gara venga inserita la clausola sociale, a garanzia del mantenimento dell’occupazione e del reddito.
Un prossimo incontro dovrà vedere presente al tavolo anche la Regione Piemonte, con cui sindacati del trasporto sollecitano un confronto per valutare il futuro del rinnovo delle concessioni autostradali.
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Si chiama PUNTO P.A. ed è uno sportello dedicato alla pubblica amministrazione, il primo in Piemonte: lo inaugurano la Città metropolitana di Torino e Consip (società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze MEF) lunedì 4 aprile in corso Inghilterra 7 a Torino.Una vera e propria vetrina voluta dal sindaco metropolitano Piero Fassino nella sede stessa della Città metropolitana, per offrire attività di consulenza, assistenza e supporto nell'ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche
L’obiettivo comune della Città metropolitana di Torino e di Consip è lavorare per rendere più efficiente e trasparente l'utilizzo delle risorse pubbliche, fornendo strumenti alle amministrazioni locali del territorio torinese e piemontese.
All’inaugurazione dello sportello lunedì 4 aprile alle ore 11.30 interverranno, insieme al sindaco Fassino, il presidente di Consip spa Luigi Ferrara, l'amministratore delegato Luigi Marroni e il presidente della Camera di Commercio di Torino Vincenzo Ilotte.
Sarà presente anche il Commissario alla spending review, l'on. Yoram Gugtgeld.
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