Edilizia scolastica
È programmato per domani il sopralluogo dei tecnici della Città metropolitana di Torino e della Getec, la ditta che si occupa della gestione del riscaldamento in tutte le scuole dell’area metropolitana torinese, all’Istituto di istruzione superiore 25 Aprile-Faccio di Castellamonte, per programmare l’intervento di sostituzione delle valvole dei termosifoni che hanno causato, insieme alla bassa temperatura di mandata del teleriscaldamento, ora risolta, il recente abbassamento delle temperature nelle aule.La bassa temperatura di mandata del teleriscaldamento è stata anche la causa dell’abbassamento del termometro nelle prime ore del mattino nelle aule del terzo piano e della palestra nella sede di via Roma dell’Istituto Aldo Moro di Rivarolo, segnalato nei giorni scorsi. Il gestore del teleriscaldamento ha adeguato la temperatura di mandata e ora la situazione è rientrata nella normalità.
Domani i tecnici della Getec effettueranno un sopralluogo anche nella sede di via Gallo Pecca del Moro di Rivarolo, dove è stato richiesto di rivedere la collocazione di due sonde di rilevazione, ritenute ubicate in locali sfavoriti; i tecnici verificheranno la situazione, benché la rilevazione delle temperature da remoto abbia evidenziato una situazione nella norma.
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Con la fine del 2023 sono stati approvati i certificati di regolare esecuzione, che sanciscono in modo formale la fine dei lavori, per 3 Istituti scolastici superiori della Città metropolitana i cui interventi sono stati finanziati nell’ambito del PNRR.
Si tratta dell’ Istituto Galilei di Ciriè, dove sono stati conclusi sia gli interventi di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo e funzionale (per un importo di 432mila euro) che di adeguamento normativo e messa in sicurezza dei solai (373mila euro); dell’Istituto Fermi, sempre a Ciriè, dove sono stati conclusi interventi di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo e funzionale (per un importo di 400.000 euro) e infine dell’Istituto Europa Unita di Chivasso dove sono stati completati gli interventi di messa in sicurezza delle facciate e di adeguamento normativo e funzionale per un importo di circa 1.193.00 euro.
Complessivamente su 65 interventi previsti relativi all’edilizia scolastica sono già stati conclusi 8 cantieri e i rimanenti i lavori sono stati consegnati alle rispettive imprese aggiudicatarie e per tutti sono in fase di avvio i lavori.
Inoltre per l'intervento relativo alla nuova scuola di Avigliana succursale del Galileo Galilei, sempre finanziata nell'ambito del Pnrr per un importo complessivo di circa 4 milioni e 900 mila euro ( €. 4.891.399,96) l'impresa aggiudicataria dell'appalto integrato presenterà la progettazione esecutiva entro la prossima settimana e l'avvio dei lavori è programmato il prossimo mese di febbraio.
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I tecnici della Getec, la ditta incaricata dalla Città metropolitana della gestione degli impianti di riscaldamento in tutte le scuole di sua competenza, hanno effettuato nell giornata del 17 gennaio due controlliin loco all’VII Marzo di Settimo e al Faccio di Castellamonte, dopo che gli studenti avevano protestato per i disagi cauati dal riscaldamento nelel loro scuole.Temperature nella norma all’Istituto VIII Marzo di Settimo
Il controllo ambientale nei locali dell’Istituto VIII Marzo di Settimo, effettuato questa mattina ha rilevato temperature nella norma a tutti i piani, e lievemente più basse nel seminterrato.
Il controllo in loco è stato effettuato dopo che gli studenti avevano manifestato per protestare in relazione ai disagi sul riscaldamento.
La rilevazione di oggi, mercoledì 17 gennaio, è n linea con quelle a distanza che sono state effettuate dall’8 gennaio e che non avevano rilevato anomalie.
All’artistico del Faccio di Castellamonte controllo sul teleriscaldamento
Alcune valvole che creano problemi di temperatura a un piano della palazzina in cui è ospitato il Liceo artistico dell’Istituto Faccio di Castellamonte verranno sostituite. Ieri gli studenti avevano protestato per le basse temperature e oggi è stato effettuato un ulteriore controllo dai tecnici della Getec che hanno rilevato un problema di mandata del teleriscaldamento.
Il telecontrollo del riscaldamento nella scorsa settimana non aveva rilevato temperature fuori della norma.
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Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza della copertura dell’Istituto di istruzione superiore Fermi-Galilei di Ciriè, che a causa del forte vento nei giorni prima di Natale aveva subito il distacco e il danneggiamento di alcune lastre in fibrocemento. La ditta Impreges, incaricata dei lavori dalla Città metropolitana di Torino, è immediatamente intervenuta – senza l’uso di ponteggi e con tecniche alpinistiche per abbreviare i tempi – effettuando un ripasso generale della copertura e della lattoneria, ripristinando le parti di colmo scoperchiate e fissando quelle ancora presenti, oltre a fare le necessarie verifiche e a intervenire con opere di manutenzione sui cupolini della copertura della palestra.Infine, sono stati integrati dei tasselli ferma-lastre su tutta la copertura esistente in modo da garantire la tenuta complessiva delle falde.


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Le forti raffiche di vento che da questa mattina soffiano sul nostro territorio hanno causato diversi danni agli edifici di proprietà della Città metropolitana di Torino, in particolare gli edifici scolastici. I tecnici e i funzionari dell’Ente stanno effettuando sopralluoghi per valutare di persona i problemi che si sono verificati, e si stanno attivando insieme alle ditte che si occupano della manutenzione per risolvere le situazioni più urgenti e mettere in sicurezza le aree, rafforzando la sorveglianza o chiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco nei casi in cui non sia possibile intervenire direttamente.Nel dettaglio, questi i problemi che si sono verificati al momento negli edifici delle scuole superiori del territorio:
-Fermi di Ciriè: problemi alla copertura, scoperchiata una parte della falda; intervento dei Vigili del Fuoco e dei tecnici della Città metropolitana per rimuovere i residui pericolanti e per mettere in sicurezza la parte della falda interessata; programmato per il 27 dicembre l’intervento di ripristino della copertura e di chiusura dei varchi;
-Galilei di Avigliana: divelti i cupolotti della palestra della succursale, fabbricato al momento inagibile;
-Albert di Lanzo: caduto un vetro della palestra;
-D’Oria di Ciriè: faldali spostati dal vento; la ditta operante nel cantiere preesistente sta valutando il ripristino;
-Amaldi-Sraffa di Orbassano: scossaline divelte dalla copertura del bar, è già intervenuta la ditta di manutenzione;
-Plana di Torino: distacco di scossalina metallica; constatata la necessità di una piattaforma aerea sono stati contattati i Vigili del Fuoco;
-Bobbio di Carignano (Alberghiero): distacco di una parte della scossalina;
-Rosa di Bussoleno: distacco di una parte della scossalina.
Il vento ha causato danni anche alla sede di corso Inghilterra della Città metropolitana: si è sganciato un pannello di rivestimento in alluminio della testata sul lato di via Cavalli al 5 piano fuori terra; non si è staccato, ma una folata più forte potrebbe farlo volare via. È stata transennata l’area sottostante e sono presenti sul posto i Vigili del Fuoco.

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Il problema che ieri, lunedì 18 dicembre, ha causato di prima mattina l’avaria alla caldaia della sede di via Bologna del liceo Albert Einstein di Torino è stato immediatamente risolto dai tecnici della Getec, la ditta incaricata dalla Città metropolitana della gestione degli impianti di riscaldamento in tutte le scuole di sua competenza, e alle 8 del mattino la caldaia aveva già ripreso il regolare funzionamento. Le lezioni hanno potuto iniziare normalmente e in poche ore le temperature avevano raggiunto livelli regolari.“La Città metropolitana controlla da remoto gli impianti di riscaldamento di tutte le scuole fin dall’orario di accensione, vale a dire dalle 6 del mattino” spiega la consigliera con delega all’istruzione Caterina Greco, “e i tecnici sono in grado quindi di rendersi immediatamente conto della presenza di un’eventuale anomalia e di intervenire immediatamente, com’è accaduto nel caso della sede di via Bologna del liceo Einstein”.
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È cominciata stamani dal Liceo Norberto Rosa di Susa una serie di sopralluoghi che il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, dedicherà alle tematiche della manutenzione e del riscaldamento degli istituti scolastici superiori di competenza della Città metropolitana di Torino. Il Vicesindaco Suppo e il dirigente Claudio Schiari, hanno spiegato alla dirigente scolastica Anna Giaccone e ai rappresentanti degli studenti delle sedi di Susa e di Bussoleno del Liceo Rosa che è in corso la progettazione di interventi di prevenzione antisismica. Tali interventi comporteranno anche la sostituzione degli infissi di alcune classi, con ricadute positive sul comfort termico dei locali.“Le polemiche dell’ultima settimana e alcuni titoli dei giornali sulla cosiddetta ‘educazione siberiana’ ci hanno stimolato a far sentire maggiormente la presenza della Città metropolitana e a spiegare come gestiamo la presa in carico delle criticità. - ha ricordato il Vicesindaco Suppo incontrando la dirigente scolastica e gli studenti del “Norberto Rosa” – Senza minimizzare le criticità che si sono verificate, vogliamo e dobbiamo far capire all’opinione pubblica che la gestione, la manutenzione e l’adeguamento delle 150 scuole di nostra competenza è tutt’altro che semplice e, oltretutto, deve tenere conto dell’andamento numerico della popolazione scolastica ipotizzabile nei prossimi anni”.
“Negli ultimi due anni, - ha tenuto a precisare il Vicesindaco Suppo - la Città metropolitana di Torino hainvestito 11 milioni di euro per sostituire le centrali termiche dei plessi scolastici di propria competenza. Nell’estate scorsa sono statiimpegnati 9 milioni di euro per l’adeguamento normativo delle scuole. Si tratta di lavori complessi, anche dal punto di vista logistico, a cui si è affiancata in alcuni casi la realizzazione dei cappotti termici per assicurare l’isolamento delle aule dall’ambiente esterno. L’investimento è oneroso e negli edifici di più antica costruzione i risultati non sono pienamente risolutivi”.
Il Vicesindaco Suppo tiene a sottolineare che “con la collaborazione della ditta GETEC che, a fronte di uno stanziamento di 13 milioni di euro l’anno, ha l’appalto per la gestione del riscaldamento nelle scuole medie superiori, è stato messo in piedi da tempo un sistema per la tempestiva segnalazione delle anomalie e dei malfunzionamenti. In vista delle vacanze natalizie, in cui le scuole rimarranno chiuse per un paio di settimane, abbiamo richiesto alla ditta la riaccensione degli impianti con un congruo anticipo rispetto alla data dell’8 gennaio. Il sistema di segnalazione e di intervento è certamente migliorabile, ma possiamo affermare che sta funzionando e che le segnalazioni vengono tenute nel debito conto. Per incrementare eventualmente gli elementi dei radiatori nelle classi in cui sono stati segnalati disagi, spesso per l’esposizione a nord dei locali, è possibile intervenire in tempi non lunghi. Ma per risolvere i problemi strutturali come la qualità degli infissi e la coibentazione occorrono risorse stanziate dal Governo e nell’ambito del PNRR, alla cui attrazione dedichiamo molte energie”.

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“Siamo disponibilissimi ad ascoltare tutte le rimostranze che giungono dalle nostre scuole, e siamo dispiaciuti per i disagi che derivano da alcune problematiche sugli impianti di riscaldamento. Continuiamo ogni giorno a lavorare per risolvere le urgenze in maniera puntuale e risoluta".Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo interviene sulle situazioni di aule al freddo nelle scuole superiori del territorio metropolitano. “Abbiamo letto sui mezzi di comunicazione di 500 proteste; poiché la popolazione scolastica di Città metropolitana è di 98mila alunni, se ragionassimo aritmeticamente vorrebbe dire una percentuale di 0,5; tuttavia, visto che non ragioniamo per numeri, ma per persone, ci adoperiamo per risolvere tutti i problemi che ci sono stati segnalati” aggiunge Suppo. “Vorrei chiarire che non c’è nessuna emergenza freddo: ci sono, come accade ogni anno, una serie di problemi puntuali che devono essere affrontati o che sono già in corso di risoluzione, e che vedono Città metropolitana sempre impegnata, non solo nella stagione invernale, per la gestione di 160 edifici scolastici" prosegueil Vicesindaco metropolitano, annunciando che comincerà una serie di sopralluoghi per confrontarsi sui problemi con i dirigenti scolastici e gli studenti: il primo sarà venerdì prossimo al Norberto Rosa di Susa.
“La gestione degli impianti di riscaldamento e della manutenzione nei 160 istituti d’istruzione superiore della Città metropolitana di Torino è un’attività istituzionale che il nostro Ente da sempre porta avanti con una presenza quotidiana e continuativa: abbiamo strumenti di controllo che ci consentono di monitorare in tempo reale tutte le segnalazioni che ci giungono dai dirigenti scolastici e di intervenire nel più breve tempo possibile tramite i nostri tecnici e la ditta Getec, a cui è affidato dal 2016 e fino al 2027 il cosiddetto appalto calore, cioè la gestione diretta degli impianti di riscaldamento di tutte le nostre scuole. Nei giorni scorsi le segnalazioni ricevute dalle scuole non sono state superiori al dato fisiologico, e a tutte abbiamo prontamente dato risposta” precisa Suppo, “come nel caso del liceo artistico Faccio di Castellamonte o della succursale del liceo Buniva di Pinerolo; in qualche caso, il problema riguardava due aule su 60 come al liceo Alfieri di Torino, o c’era la palestra al freddo, come al Natta di Rivoli, perché qualcuno aveva spento il riscaldamento per non sentire il rumore delle ventole dell'impianto".
Il vicesindaco Suppo illustra le cifre dell’appalto calore che la Città metropolitana ha stipulato con Getec: si tratta di 13 milioni all’anno, a cui si sono aggiunti altri 11 milioni di euro investiti negli ultimi due anni per sostituire tutte centrali termiche.
“Scontiamo il problema di un parco scuole ampio e vetusto, che stiamo cercando di rinnovare compiendo investimenti importanti. Ne cito due: a Collegno investiamo 5 milioni e mezzo per ristrutturare Villa 6 nel parco della Certosa e ampliare gli spazi del liceo Curie; ad Avigliana partiranno a gennaio i lavori per la nuova succursale del Galilei, con un investimento di 4 milioni di euro che si affiancano al milione e mezzo speso recentemente per l’efficientamento antisismico della sede centrale”.
In sintesi, gli investimenti di Città metropolitana di Torino per l'efficientamento dell'involucro degli edifici scolastici:
FINANZIAMENTO REACT EU:
Gioberti di via S. Ottavio (2 milioni): serramenti;
Passoni di via Cittadella (2 milioni): serramenti e cappotto;
Alfieri (2 milioni): serramenti e cappotto corpo aule;
Cattaneo di via Sostegno (2.5 milioni): serramenti del corpo aule (+ 500.000 euro di fondi propri di Città metropolitana spesi l'anno prima);
Copernico Luxemburg (3 milioni): spogliatoi e 2 palestre su 4.
FONDI PROPRI DI CITTÀ METROPOLITANA:
Cottini di via Castelgomberto (400.000 euro): sostituzione parziale dei serramenti;
Juvarra di Venaria (400.000 euro): sostituzione parziale dei serramenti;
Avogadro (900.000 euro): sostituzione parziale serramenti;
Guarini di via Salerno (800.000 euro): sostituzione completa serramenti, comprese palestre;
Amaldi-Sraffa di Orbassano (2.000.000 euro): sostituzione serramenti edificio "economico" (ad eccezione di alcuni laboratori, degli spogliatoi della palestra e degli ex-uffici) e del piano seminterrato dell'edificio "tecnologico".
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Il Liceo Scientifico "Carlo Cattaneo" di Torino è stato la sede dell’assemblea “La scuola sicura” in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, che cade ogni anno il 22 novembre, nell'anniversario della tragedia del liceo Darwin di Rivoli.La manifestazione della VIII edizione della Giornata è stata promossa dal Fondo Vito Scafidi in collaborazionecon Fondazione Benvenuti in Italia, ACMOS e Libera Piemonte. La Città metropolitana di Torino anche quest'anno non ha fatto mancare la sua presenza con l'intervento della consigliera delegata all’istruzione Caterina Greco.Obiettivo della Giornata è riportare l’attenzione sul diritto degli studenti e delle studentesse ad avere non solo scuole sicure, ma anche aria pulita intorno agli edifici scolastici: secondo i dati forniti dal Comitato Torino Respira, in tutte le 133 scuole torinesi campionate il valore del biossido di azoto è oltre quello raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, e in una su 10 supera i limiti di legge. Per questo la richiesta è quella di azioni concrete per tutelare la salute e il benessere degli studenti e delle studentesse, mettendo al centro l’importanza della mobilità attiva casa-scuola e creando contesti favorevoli all’uso della bicicletta.
Dopo l’assemblea, il programma della giornata è proseguito con lo svolgimento di un corteo in bicicletta fino ai giardini Vito Scafidi di piazza Chiaves, percorrendo anche corso Casale, dove è stata ricordata Emilia Maidaska, la studentessa ucraina investita a ottobre sulle strisce pedonali, mentre si recava a scuola.
“L’impegno della Città metropolitana di Torino sul fronte della sicurezza delle scuole è totale" spiega la consigliera Caterina Greco, "e l'evidenza che questa per noi sia una priorità assoluta è dimostrata dal fatto che il nostro Ente spende la totalità dei fondi del Pnrr destinati all’edilizia scolastica proprio in opere legate alla sicurezza scolastica. Nei prossimi due anni saranno realizzati 66 interventi in 56 scuole superiori del capoluogo e del territorio metropolitano per una spesa complessiva di 105 milioni di euro: certificazioni anti-incendio e antisismiche, sostituzione di serramenti, rifacimento di tetti e di solai, ristrutturazione di palestre".
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Sarà consegnato entro il 30 novembre il cantiere per la costruzione della nuova palestra della sezione agraria dell’Istituto di istruzione superiore Baldessano Roccati di Carmagnola. I lavori, il cui costo ammonta a 2.874.690 euro, sono finanziati con i fondi del Pnrr e saranno eseguiti dalla ditta Quintino Costruzioni.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato, di due piani fuori terra, adiacente alla manica nord dell’edificio scolastico che ospita la succursale del Baldessano Roccati di via San Francesco di Sales. Al piano seminterrato sarà presente un laboratorio agroalimentare con i vari ambienti di servizio e supporto quali gli spogliatoi, l’ufficio, i depositi, il locale rifiuti, il locale per frigoriferi e un nuovo blocco bagni a servizio di tutto il piano. Al piano rialzato sarà invece collocata la nuova palestra scolastica, con gli spogliatoi, gli spazi di supporto e i servizi igienici. L’accesso ai due livelli potrà avvenire anche dall’esterno mediante un sistema di scale e rampe collocate sul fronte sud- est, verso la corte interna che occuperà parte dell'attuale area verde centrale. La realizzazione di tale spazio esterno, ribassato rispetto all’attuale piano campagna, consentirà inoltre di migliorare il livello di illuminazione e aerazione naturali dei due laboratori esistenti, attraverso la demolizione di un tratto dell’intercapedine presente lungo il lato sud. Il nuovo volume si presenta come un parallelepipedo rivestito con pannelli prefabbricati e lastre di policarbonato.
Con la fine di novembre inizieràanche un secondo intervento al Baldessano Roccati di Carmagnola: si tratta della ristrutturazione dei locali del primo piano della sede degli indirizzi liceali, nella succursale di piazza Sant’Agostino, per un importo di 400.000 euro, sempre con fondi Pnrr. Il fabbricato in questione si trova nel centro storico della città ed è soggetto a vincolo di interesse storico-artistico; gli ambienti necessitano di interventi a completamento dei lavori di adeguamento strutturale eseguiti negli anni scorsi (che hanno riguardato tutta la manica), interventi sugli impianti elettrici e altri dovuti alla naturale usura di alcuni manufatti.
I lavori prevedono la demolizione del volume realizzato nel secolo scorso per ospitare i servizi igienici ed il rifacimento della continuità di facciata retrostante in mattoni pieni, con interventi di ricostruzione “cuci-scuci” in corrispondenza dei vuoti e delle parti mancanti lasciate a vista sulla manica principale. Inoltre, è in programma la demolizione del ballatoio verandato di costruzione postuma e il ripristino della continuità di facciata intonacata esistente (anch’essa postuma), nonché delle aperture esistenti con l’uso di colore simile a quello delle facciate intonacate limitrofe. Infine, sono previsti interventi di ricostruzione degli intonaci e delle parti ammalorate interne.
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