I NOSTRI COMUNICATI

 

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Il circuito musicale Organalia 2018, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, proporrà sabato 23 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione a Cocconato il concerto d’organo “Un palco all’opera”, di cui sarà protagonista Roberto Cognazzo. Il celebre organista presenterà il CD “Giuseppe Verdi, opera ouvertures” con le trascrizioni da lui curate e anche il programma della serata sarà incentrato sulle arie e sinfonie celebri da opere liriche che Cognazzo ha trascritto per organo. Di Gioacchino Rossini si ascolteranno le sinfonie delle opere “Tancredi” e “La gazza ladra”. Si passerà poi a Vincenzo Bellini del quale, dall’opera “Norma”, si potranno ascoltare l’Introduzione all’Atto I e il cantabile dalla cavatina “Casta diva”. Seguiranno l’aria “Una furtiva lacrima” dall’”Elisir d’amore” e la sinfonia del “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti. Nella parte verdiana del concerto Cognazzo eseguirà le sinfonie dalle opere “Oberto, conte di San Bonifacio”, “Il finto Stanislao” e “Nabucco”.
Roberto Cognazzo, nato nel 1943 aMontiglio Monferrato, a partire dal 1967 ha tenuto oltre tremila concerti, sia solistici che come collaboratore di noti strumentisti e cantanti. Ha insegnato al Conservatorio di Torino dal 1968 al 2003 formando numerosi allievi oggi docenti nei conservatori italiani. Parallelamente ha tenuto corsi e master class presso accademie e scuole di perfezionamento. Ha collaborato con il Centro produzione Rai di Torino e con il Teatro Regio e ha diretto il Piccolo Regio dal 1974 al ‘77. È autore di musica corale e cameristica. Ha registrato oltre sessanta cd di musica pianistica, da camera e per organo.
Il concerto di Cocconato è patrocinato dalla Provincia di Asti e dall’amministrazione comunale ed è organizzato in collaborazione con la parrocchia. L’ingresso è con libera offerta.

PER “CHIVASSO IN MUSICA” LE “MUSICHE ALLA CORTE DEI SAVOIA NEL XVII SECOLO”

Nell’ambito del cartellone “Chivasso Estate andar per piazze e borghi”, l’associazione culturale Contatto ha organizzato un concerto di musica classica che si terrà domenica 24 giugno 2018 alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in via Torino. Protagonisti del concerto “Musiche alla corte dei Savoia nel XVII secolo” saranno Giovanni Miszczyszyn che suonerà il flauto traversiere e Danilo Costantini, che siederà alla consolle del claviorgano.
Il flauto traversiere o traverso appartiene alla famiglia dei “legni” ed è utilizzato nell’esecuzione della musica barocca. Il claviorgano è uno strumento usato soprattutto tra XV e XVIII secolo, che nasce dalla combinazione o fusione di un clavicembalo con un piccolo organo. Il programma è incentrato su compositori che operarono alla corte sabauda nel XVIII secolo: Felice Giardini (1716-96), Salvatore Lancetti (1710-80), Carlo Ignazio Monza (1685-1739) e Alessandro Besozzi (1702-93). L’iniziativa “Chivasso Estate andar per piazze e borghi” è sostenuta dagli assessorati alla cultura e al commercio della Città di Chivasso in collaborazione con l’Ascom. L’ingresso al concerto è libero e gratuito. Per ulteriori informazioni: sito Internet
Per saperne di più: www.organalia.orgwww.chivassoinmusica.it e-mail info@chivassoinmusica.it

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Si svolge lunedì 18 giugno alle ore 18,00 a Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, un nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo di conferenze “Le vie del benessere” organizzato da Cromie-Vivere a Colori, associazione no profit, promossa lo scorso ottobre da Elena Del Santo, che ha come obiettivo primario la promozione del benessere fisico mentale attraverso attività culturali e ludiche.

Dopo il successo dell’incontro di maggio sul benessere della colonna vertebrale condotto da  Martina Turetta, fisioterapista di EpiCura, piattaforma di professionisti a domicilio, lunedì 18 giugno si affronta un tema legato all’estate ovvero “Conoscere i farmaci - Vademecum utile per capire cosa tenere in casa, in borsa e in valigia per le vacanze”.  Sull’argomento intevengono il dott. Guido Calleri, responsabile del Centro di Medicina dei Viaggi dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino e il dott. Guglielmo Operti, farmacista, titolare della Farmacia Lucento.   

L’incontro, che vanta il patrocinio della Città metropolitana di Torino, è ad ingresso gratuito su prenotazione al 338/2539740 o via mail cromie@cromie.biz

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Sabato 23 giugno alle ore 10,00 Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, apre i battenti per l’ultima visita riservata ai cittadini prima della pausa estiva. Ospite della mattinata il gruppo storico iscritto all’Albo della Città metropolitana “Ventaglio d’argento” che accoglierà il pubblico e animerà l’intera visita.

Ventaglio d’Argento rievoca l’epoca risorgimentale con danze e brevi intermezzi recitati ed è nato ufficialmente nel 2000, per diffondere e promuovere la cultura storica del territorio attraverso la danza, la recitazione e i costumi dei secoli che vanno dal XVIII al XX. Grazie ad una precisa ricostruzione di scenari danzanti e a una rigorosa attenzione ai dettagli della moda dell’epoca, l’ambizione del gruppo è quella di far vivere e rivivere agli spettatori momenti di storia piemontese, coinvolgendoli in scene da salotto e feste danzanti. Le esibizioni del gruppo sono il frutto di un lavoro capillare di ricerca e di documentazione su usi, costumi, coreografie, regole dell’etichetta sociale e del “bon ton” del ‘700, dell’800 e del primo Novecento. 

Le visite del sabato a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna riprendono a settembre con il seguente calendario: 15 settembre, 20 ottobre, 17 novembre e 15 dicembre. L’ingresso è come sempre gratuito ma con prenotazione al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare un’e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.

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Nell’ambito del calendario estivo delle manifestazioni di Strada Gran Paradiso, domenica 17 giugno l’associazione Amici del Gran Paradiso proporrà la Maratona Mario Rigoni Stern. Alle 11.30 al Centro visitatori “L’uomo e i coltivi” del Parco Nazionale Gran Paradiso a Campiglia Soana sarà inaugurata la mostra “La montagna… incisa”, omaggio di un gruppo di incisori alpini al “Sergente nella neve”, a cura di Gianfranco Schialvino. Alle 17 nel salone parrocchiale di Valprato Soana inizierà una non-stop di video dedicati a Rigoni Stern, mentre alle 21 sarà proiettato il film di Ermanno Olmi “Torneranno i prati”.
Domenica 24 giugno al Centro visitatori “L’uomo e i coltivi” a partire dalle 10, si potrà partecipare al laboratorio di xilografia “Un ex libris per Mario Rigoni Stern”, tenuto da Gianfranco Schialvino e Gianni Verra, mentre alle 11,30 nell’Oasi intitolata allo scrittore asiaghese si terrà la conferenza di Giuseppe Mendicino intitolata “Rigoni Stern nella valle felice”. Alle 15.30 il maestro Antonio Tappero Merlo dirigerà un concerto del Gruppo archi e fiati dell’Orchestra Sinfonica del Gran Paradiso, che eseguirà musiche di Béla Bartók, Franz Joseph Haydn, Gustav Theodor Holst e Wolfgang Amadeus Mozart. Durante il concerto Mario Contenti leggerà alcune pagine tratte dal romanzo “Amore di confine”.

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Nelle scorse settimane abbiamo dato notizia della scadenza delle iscrizioni all’iniziativa Folkestra Open Summer, organizzata dall’associazione culturale e artistica Folkestra & Folkoro con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. L’Ente di area vasta patrocina anche l’evento che anticipa e prepara i corsi di formazione musicale che richiamano giovani strumentisti da tutta Italia.
“Aspettando FOS 2018” è una serata di musica, canto e ballo in programma sabato 23 giugno a Bricherasio nel salone polivalente di via Vittorio Emanuele II 94. L’anteprima di Folkestra Open Summer sarà l’occasione per presentare i corsi, i laboratori e i concerti serali che si svolgeranno a Pragelato dal 1° al 5 agosto. Alle 21,30 si esibiranno i musicisti di Folkestra & Folkoro, mentre alle 22,15 ci sarà il bal folk con il gruppo DiaDuit.
Folkestra & Folkoro presenterà il nuovo repertorio, creato sotto la guida di Filippo Ansaldi, Nicolò Bottasso, Daniele Bouchard e Marta Caldara. Accanto a nuove composizioni originali, l'ensemble di 35 musicisti eseguirà brani tradizionali delle valli piemontesi e composizioni della tradizione italiana e di quella francese, arrangiati dai giovani direttori artistici con un occhio di riguardo per le sonorità contemporanee. L’associazione Folkestra & Folkoro, che ha sede a Bricherasio, è stata costituita nel 2014 a supporto dell’attività artistica dell’omonimo ensemble orchestrale, da anni presente sulla scena italiana e internazionale della world music. L’associazione è impegnata nella valorizzazione e diffusione della musica tradizionale, piemontese e non solo, attraverso l’organizzazione di eventi, manifestazioni, corsi di musica. Ne sono testimonianza le rassegne e festival “Folkestra Nights” realizzate nel corso degli anni con la partecipazione di illustri artisti ospiti e i numerosi stage di strumento e musica d’insieme, realizzati anche con il supporto degli artisti.
Il quartetto DiaDuit proporrà invece la sua originale esplorazione sonora che spazia dal bal folk francese all’Irish folk, passando per la musica tradizionale veneta. Fondato nel 2009, il quartetto è una delle più interessanti proposte folk italiane e presenterà a Bricherasio un elettrizzante spettacolo di bal folk. Il nome DiaDuit, che significa “salute” in gaelico, riflette l'energia e vitalità dirompente dei quattro giovani musicisti provenienti dal Nord Est che, come visitatori incontrati in una locanda intorno ad una tavola rotonda, amalgamano le loro differenti origini in una storia musicale avvincente. Premiato al concorso musicale di Folkest 2010 come miglior gruppo folk del Nord Est Italia, e ulteriormente gratificato dalla critica nazionale con le recensioni del primo lavoro discografico “A perdifiato nel bosco”, il quartetto presenterà “Aquiloni”, il secondo lavoro discografico, uscito nel 2017 con una serie di composizioni originali. Oltre a essersi specializzato nella musica da ballo, negli anni il quartetto ha lavorato a diversi repertori tra cui un'antologia di musica di varie etnie, un concerto di Natale insieme alla pianista e cantante Maria Canton e un repertorio di rivisitazione di successi pop internazionali riarrangiati e riproposti in stile folk. I DiaDuit sono: Luca Ventimiglia ai flauti dolci, whistles, cornamuse, bombarda, tarota, sonagli, chalumeau; Francesco Chiarini al violino, 5-string fiddle, viola, piano elettrico, nyckelharpa, podoritmia; Fabio Reolon alla chitarra acustica, voce, rebolo; Luigi Budel alla fisarmonica e voce.
Per ulteriori informazioni: www.folkestra.it

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Il Gruppo Alpini di Rodallo di Caluso, in occasione del 65° anno di fondazione, dedica una serata al tema della Grande Guerra, proponendo sabato 9 giugno alle 21 in piazza Santa Croce la rappresentazione teatrale “Oltre il reticolato – Voci e Stati D’Animo della Grande Guerra”. L’ingresso è gratuito. In caso di maltempo lo spettacolo verrà rappresentato nel salone polivalente adiacente alla piazza.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’associazione artistico culturale “Il Diamante” ed è patrocinata dal Comune di Caluso e dalla Città Metropolitana di Torino. Lo spettacolo è ideato e interpretato dall’attore e regista Davide Mindo, con la partecipazione di Riccardo Bonsanto. Recentemente è stato proposto con successo a San Donà di Piave, nelle terre in cui la memoria della Prima Guerra Mondiale è più viva, in quanto si trovarono sulla linea del fronte dopo la rotta di Caporetto del 1917. Lo spettacolo ha ricevuto il riconoscimento ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che lo ha inserito nel calendario delle commemorazioni del centenario dell’evento bellico.
“Oltre il reticolato” è una ricostruzione del clima sociale e politico della Grande Guerra, a tratti ironica e a tratti drammatica.Sul palco si alternano i personaggi interpretati dall’autore, che interagiscono con il pubblico, ad esempio leggendo alcune lettere ai parenti scritte dai soldati italiani in trincea e censurate dagli uffici militari. Ma ci sono anche gli infiammati discorsi interventisti e bellicisti pronunciati nelle piazze di tutta Italia nel 1915 e nei tre anni successivi e la rievocazione dei retroscena diplomatici del conflitto.

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Un fine settimana dedicato alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la Guerra di Liberazione: l’iniziativa è del Comune di Prarostino, che sabato 16 e domenica 17 giugno celebrerà il cinquantunesimo anniversario della costruzione del Faro della Libertà. Le iniziative, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 14 di sabato 16 con il Giro Storico del Faro, a cui si potrà partecipare a piedi o in bicicletta. Intorno al monumento sono previste letture di brani letterari e memorie della Resistenza. Al termine ci sarà una merenda sinoira, mentre alle 21 è prevista una fiaccolata al cippo dei Martiri del Bric, con partenza da San Bartolomeo. Domenica 17 giugno alle 10,45 dalla piazza del Municipio partirà un corteo verso il cimitero, il parco della Rimembranza e quello del Faro, dove saranno deposte corone d’alloro in memoria dei caduti per la libertà. Parteciperanno al corteo tutte le associazioni locali e la banda musicale di Inverso Pinasca. Alle 11 sono in programma i saluti del Sindaco e dei rappresentanti dell’ANPI, mentre alle 11,15 lo storico Paolo Cozzo terrà l’orazione ufficiale. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dalla Pro Loco. Per le prenotazioni occorre telefonare al numero 340-2234786. Nel programma della Festa del Faro è anche compresa la corsa podistica non competitiva di 5 km nei boschi di Prarostino, che il locale gruppo ANA organizzerà nella serata di venerdì 22 giugno, con partenza alle 19 e cena a seguire.

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Sabato 16 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, a Pavone Canavese si terrà il ventunesimo e terz’ultimo concerto della rassegna musicale Organalia 2018, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Protagonista dell’appuntamento sarà l’Ensemble Aure Placide, che proporrà arie, sonate e cantate dell’epoca barocca tedesca. L’Ensemble è formato dal controtenore torinese Gianluigi Ghiringhelli, dalla violista e violinista Svetlana Fomina, dalle violiste Eleonora e Virginia Ghirighelli e dall’organista bergamasco Luigi Panzeri. Quest’ultimo siederà alla consolle dell’organo portativo fornito dalla Bottega Organara Dell’Orto&Lanzini che ha avuto l’incarico di restaurare l’organo Vegezzi Bossi collocato nella controfacciata della chiesa e che sarà pronto per il concerto di Organalia 2019. Nel linguaggio musicale il controtenore è la voce maschile corrispondente al registro di contralto e con forte timbro femminile, usata soprattutto in alcuni ruoli che un tempo erano propri dei cantanti castrati. Il concerto si aprirà priprio con un brano per contralto, violino e basso continuo di Johann Christoph Bach (1642-1703, prozio del sommo Johann Sebastian), intitolato “Ach, daß ich Wassers gnug hätte”. Farà seguito un pezzo per organo solo, la “Canzona in Re” di Dieterich Buxtehude (1637-1707). Quindi una composizione di Franz Biber (1644-1704), la sonata “La Resurrezione” per violino e organo, che vedrà protagonisti ancora l’organista Luigi Panzeri e la violinista Svetlana Fomina. Si tornerà a Johann Cristoph Bach con un’altra aria per controtenore, violino e basso continuo, intitolata “Wie bist du denn, o Gott”. Seguiranno un brano di Buxteduhe per solo organo e un altro per organo e violino di Biber dedicato all’Annunciazione. Il concerto volgerà al termine nel nome di Johann Sebastian Bach del quale verranno eseguiti un’Aria variata in maniera italiana e la cantata “Widerstehe doch der Sünde”.
Il concerto di Pavone Canavese è stato organizzato in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, la Filarmonica Pavonese e la parrocchia. Organalia è un’iniziativa della Città Metropolitana di Torino con il sostegno della Fondazione CRT.
Per saperne di più e consultare i programmi dettagliati dei concerti: www.organalia.org

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A Poirino domenica 17 giugno si festeggeranno i novant’anni del locale Gruppo Alpini, che dipende della Sezione A.N.A. di Torino, i cui dirigenti hanno deciso di tenere proprio a Poirino l’annuale raduno sezionale. I poirinesi sono riconoscenti agli Alpini, per la loro costante presenza e collaborazione in occasione di manifestazioni pubbliche e, soprattutto, per i soccorsi prestati alla popolazione locale in occasione dell’alluvione del 1994.
Sabato 16 giugno alle 16 sono in programma l’omaggio al Campo della Gloria e al monumento alla “Madona di solda”. Dalle 16,30 in poi sulla Passeggiata Marconi si potrà visitare la Cittadella della Protezione Civile della sezione A.N.A. di Torino, a cui sarà presente anche il Gruppo Cinofili. Alle 21 la “Serata Alpina” nel salone Italia proporrà il coro “Stella alpina” di Alba, le voci della Filarmonica di Poirino e lo chansonnier Franco Marocco.
Domenica 17 alle 8,30 sono in programma il ritrovo dei partecipanti in piazza Reggimenti Alpini e la colazione alpina, alle 9,30 la cerimonia dell’alzabandiera, alle 9,45 la sfilata con la Fanfara Montenero e con la Filarmonica di Poirino, alle 10,15 l’omaggio al monumento ai Caduti, alle 10,30 i discorsi delle autorità e la premiazione dell’Alpino dell’anno, alle 11 la Messa, alle 12 la benedizione del nuovo vessillo sezionale e la cerimonia del “Passaggio della stecca” al Gruppo Alpini di Balangero e infine alle 13 il pranzo in piazza Reggimenti Alpini.

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Alzi la mano la bambina oggi ormai adulta che, guardando i cartoni animati in tv, non ha mai sognato di essere Heidi e di vivere nel bucolico paesaggio alpino svizzero. Alzi la mano il bambino di venti, trenta o quarant’anni fa che non ha mai desiderato di essere libero come Peter e scorazzare con mucche e caprette tra pascoli, boschi e alpeggi. L’atmosfera magica e poetica delle montagne grigionesi di Maienfeld la si può apprezzare visitando il parco Heididorf (www.heididorf.ch) in cui è ricostruito il villaggio di Heidi, ma, senza andare per forza in Svizzera, la si può anche rivivere da sabato 9 giugno a domenica 26 agosto al MUSEP, il Museo Civico Etnografico del Pinerolese che ha sede a Palazzo Vittone a Pinerolo.
La mostra “Il Mondo di Heidi”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, propone libri, immagini, oggetti e gadget dedicati alla protagonista del celebre romanzo di Johanna Spyri e appartenenti alla collezione della pinerolese Maria Bruera. La mostra è visitabile gratuitamente il sabato dalle 16 alle 18, la domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. Per informazioni si possono visitare i siti Internet www.museoetnograficodelpinerolese.it e www.comune.pinerolo.to.it

UNA FAVOLA CHE INSEGNA AI BAMBINI A SUPERARE I MOMENTI DIFFICILI

Appassionata di libri da sempre e per molti anni insegnante nella scuola elementare “Cesare Battisti”, Maria Bruera anni fa ha iniziato a cercare volumi per l’infanzia sulle bancarelle dei mercatini dell’antiquariato, vera miniera per i bibliofili, maturando una passione per alcuni personaggi come Pinocchio e, soprattutto, Heidi. “Mi ha subito appassionato questa bambina semplice e istintiva fin da quando, a 10 anni circa, ho ricevuto in regalo il ‘Primo libro di Heidi’. - ricorda la collezionista - Col tempo ho scoperto che esistono molte riscritture e traduzioni dal tedesco del libro, oggi diffuso in tutto il mondo. È seguito il piacere della ricerca di scoprire edizioni a me sconosciute, nelle librerie, nei mercatini, sulle bancarelle dei bouquinistes del lungo Senna a Parigi. In questa ricerca mi sono stati di aiuto i figli e tanti amici che viaggiavano più di me. Il romanzo di Heidi è ricco di sensazioni e notazioni che raccontano le stagioni e il cielo, le luci e i colori della montagna, i profumi portati dal vento, lo stormire dei grandi abeti, colorati e profumatissimi fiori e le erbe aromatiche che crescono sugli alti pascoli”. “È particolarmente attuale oggi che l’attenzione alla natura è sostenuta dalla paura di eccedere nel formarla e discostarsene. - annota ancora Maria Bruera - È un inno a una vita ecosostenibile, dove il rispetto per l’ambiente e per gli animali la fa da padrone”. Come sottolinea Alessandra Maritano, Presidente del MUSEP, “la mostra dedicata ad Heidi viene presentata al pubblico in un contesto museale che ha fra i suoi interessi il tema della vita in montagna, espresso in questo caso da una storia che tocca la quotidianità dei montanari attraverso le vicende della giovane orfana, degli amici Peter e Clara, delle caprette, del nonno e del cane San Bernardo Nebbia”. Le avventure di Heidi si svolgono fra i pascoli e ci parlano della vita quotidiana, dal taglio dell’erba alla lavorazione del latte; ci parlano dell’amicizia con gli animali del bosco, ma anche delle piaghe sociali della campagna e della montagna ottocentesca, come lo sfruttamento del lavoro minorile e l’analfabetismo. Il romanzo e le sue trasposizioni cinematografiche e televisive tratteggiano il mondo rurale svizzero e quello urbano di Francoforte visti con lo sguardo ingenuo ma intelligente e sensibile di una bambina a cui il destino non ha risparmiato tragedie e problemi familiari. Le pagine di Heidi esaltano valori come l’amicizia, la solidarietà, il rispetto per la natura e per le persone, la capacità di farsi carico delle debolezze e dei problemi degli altri, come Heidi fa con la sua amica Clara, che vive su una sedia a rotelle ed è alle prese con una severissima istitutrice, la signorina Rottenmeier, che in realtà è solo preoccupata di proteggerla. Storia tutt’altro che melensa e banale, quella di Heidi, che vive l’esperienza dell’abbandono e della nostalgia quando deve tornare a Francoforte con il padre e la zia. Ma quando ritornerà sui suoi amati monti verrà raggiunta da Clara che, grazie all’aria e alla vita di montagna, reagirà positivamente alla malattia, fino a vincere la paralisi. Anche e soprattutto una favola può insegnare ai bambini che, anche nell’infanzia, la vita può purtroppo essere molto dura e impegnativa, ma che la tenacia, l’amicizia e la solidarietà possono aiutare a vincere tutte le sfide.