I NOSTRI COMUNICATI

 

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La serie di reportage televisivi che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai "Restauri d'Arte" prosegue questa settimana con il filmato dedicato alla chiesa della Confraternita del Gesù a Tavagnasco.
I filmati vengono messi in onda dall'emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, il venerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30.
Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/riflettori_restauri_arte/
Per visionare la fotogallery e scaricare le immagini:
https://photos.app.goo.gl/h4Xwp7K2ZZEUiYFy7

Il progetto di restauro della chiesa della Confraternita del Gesù è iniziato nel 2014, anno in cui il Comune ha ottenuto dalla parrocchia di Santa Margherita, proprietaria dell'immobile, l'uso gratuito e trentennale dell'edificio. La chiesa della Confraternita del Gesù è un luogo caro agli abitanti di Tavagnasco, che hanno dato e continuano a dare il loro contributo ai restauri, attraverso un comitato dedicato, come ha raccontato nell'intervista per il reportage Elvira Franchino, responsabile della vicina parrocchia. La chiesa, edificata intorno al 1600, si affaccia sulla piazza principale del paese, tra la parrocchiale di Santa Margherita (nella quale si stanno portando avanti altri lavori di conservazione, tra i quali il recupero di un importante organo settecentesco) e la casa comunale.
La chiesa della Confraternita del Gesù è un edificio in stile barocco piuttosto particolare, come ha spiegato l'architetto Alessandro Gastaldo Brac, responsabile dell'Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Ivrea. Tra i suoi elementi caratteristici figura un ballatoio che si affaccia sull'aula centrale, realizzato non in legno o in struttura mobile, ma in pietra e muratura.
Nell'iconografia recuperata si ritrova il senso delle confraternite, protese verso l'aiuto ai più poveri. Tra gli elementi caratteristici vi è anche un bellissimo altare ligneo con colonne tortili, tutto decorato in foglia d'oro e con una pala centrale; proprio nella pala centrale si può ancora vedere un foro causato, si dice, da una lancia durante gli assalti del periodo napoleonico, quando tutto venne smembrato e l'arredo interno perso.
Prima della presa in carico del Comune questa chiesa versava in stato di abbandono perché la Diocesi di Ivrea non riusciva a sostenerla. In seguito all'accordo è iniziata una fase di restauri fondamentale per la conservazione e valorizzazione finalizzata all'utilizzo pubblico e culturale.
Sono stati molti gli interventi portati a termine in questi anni: il rifacimento della facciata esterna, la pavimentazione, l'inserimento di un riscaldamento a pavimento, il ripristino e il restauro degli infissi, il ripristino di un palco che era già presente recuperando i gradini originali e integrando quelli mancanti, l'altare e l'apparato ligneo che fungeva un po' da sipario.
La chiesa affaccia su una piazza pedonale che in questi anni è stata fortemente valorizzata, dalla pavimentazione all'illuminazione: una piazza unica nel Canavese e forse nel Piemonte, dove si può abbracciare con uno sguardo la chiesa di confraternita restaurata, la chiesa parrocchiale e le bellezze paesaggistiche che contornano il paese di Tavagnasco.


06 Tavagnasco chiesa confraternita Gesu

 

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Domenica 6 giugno alle 17 nella chiesa parrocchiale di San Massimo, in piazza IV Novembre a Villanova Canavese, è in programma il concerto inaugurale della rassegna Organalia 2021. Alla consolle dell’organo costruito da Giuseppe Baldi nel XX secolo siederà Carmelo Luca Sambataro che, con la consorte, la sassofonista Isabella Stabio, forma l’Isakar Duo. L’appuntamento vedrà impegnati due strumenti, apparentemente antitetici che si riveleranno, invece, molto funzionali tra loro.
Il programma della serata si aprirà con tre pagine del periodo barocco: il Concerto in Re minore BWV 1059R di Johann Sebastian Bach, seguito dalla Canzona in Re minore BWV 588 (organo solo) e dalla Ciaccona in Sol minore di Tommaso Antonio Vitali. Quindi si volterà pagina per fare un salto sino ad autori contemporanei, con la Sonata per sax soprano e organo di Giovanni Gioia (compositore nato nel 1971), il Cantabile, l’Intrada e la Suite di Hans-André Stamm (artista nato nel 1958) e con un brano del sassofonista spagnolo Pedro Iturralde (scomparso lo scorso anno) intitolato Pequeña Czarda.
L’accesso sarà come di consueto ad offerta libera e sarà consentito a partire dalle 16,30 su prenotazione al numero di cellulare del maestro Riccardo Albry 347-7037670. Il pubblico sarà accolto dalle hostess che utilizzeranno sia la mascherina, sia i guanti protettivi in lattice per la distribuzione gratuita della brochure che copre l’arco temporale dal 6 giugno al 24 luglio. Il concerto è organizzato con il contributo del Comune di Villanova Canavese.

APPUNTAMENTI SINO AL 14 OTTOBRE NEL CANAVESE, NEL CIRIACESE, NELLE VALLI DI LANZO, A TORINO E A VIGLIANO BIELLESE

Organalia 2021 si concluderà, dopo ventiquattro appuntamenti, giovedì 14 ottobre. Gli appuntamenti concertistici sono in programma nel Canavese, nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo, con la conclusione a Torino. L’unico concerto fuori dal territorio della Città metropolitana di Torino si svolgerà a Vigliano Biellese. I concerti sono stati programmati con organo solo, con organo e altri strumenti o con la voce, con organo in funzione di basso continuo. Saranno esplorati tutti gli ambiti della storia della musica, dal primo Barocco allo Stile galante, dal Romanticismo al Cecilianesimo, per giungere alla contemporaneità. L'ingresso ai concerti avverrà secondo le modalità di prevenzione del Covid-19 ancora in vigore: misurazione della temperatura corporea degli spettatori tramite termoscanner, igienizzazione delle mani con il gel, utilizzazione della mascherina protettiva per tutta la durata del concerto, occupazione del posto appositamente segnalato, igienizzazione della chiesa con appositi prodotti. Il pubblico sarà accolto dalle hostess le quali, oltre a indossare la mascherina, utilizzeranno anche i guanti chirurgici in lattice. Gli spettatori potranno compilare la scheda di registrazione alla mailing list, grazie alla quale saranno sempre informati sugli appuntamenti concertistici di Organalia e di altri circuiti musicali.
Organalia 2021 ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte e della Città Metropolitana di Torino e il contributo dell'Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese e di tutti i Comuni sedi dei concerti. Gli appuntamenti sono stati con la collaborazione delle parrocchie e delle associazioni culturali operanti nei rispettivi territori.
Per maggiori informazioni si può consultare il portale Internet www.organalia.org, si può scrivere a info@organalia.org o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

organo Villanova Canavese 1

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Stamattina ad accogliere i visitatori il gruppo storico dei “Principi dal Pozzo della Cisterna”

Ha riaperto finalmente i battenti stamattina alle 10 l’imponente portone in ferro e si sono riaccesi i maestosi lampadari delle sale auliche di Palazzo Cisterna, a riaccogliere i graditissimi venti partecipanti alla prima visita animata della sede aulica della Città metropolitana di Torino dopo questi ultimi mesi di lockdown, ammessi nel massimo rispetto delle precauzioni anti-Covid. A ricevere i visitatori e ad animare la visita gli antichi patroni di casa, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, rappresentati dal gruppo storico dei “Principi dal Pozzo della Cisterna 1843-1870”, provenienti da Reano, proprio alla vigilia del 154° anniversario di matrimonio della principessa Maria Vittoria, ultima erede delle sostanze della famiglia Dal Pozzo della Cisterna, nata nel 1847 e andata in sposa il 30 maggio 1867 al principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna.
La prossima visita animata si svolgerà sabato 19 giugno: per garantire il distanziamento saranno nuovamente ammessi due gruppi di 10 visitatori ciascuno, il primo alle 10 e il secondo alle 11, con obbligo di indossare la propria mascherina e di igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso.
La visita è gratuita con prenotazione obbligatoria telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8612644 o scrivendo all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it

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Nel settecentenario di Dante Alighieri, la Città metropolitana di Torino partecipa all'intenso calendario di celebrazioni per il simbolo della cultura italiana nel mondo valorizzando un saggio particolarmente curioso, che dimostra come il sommo poeta e la sua Divina Commedia siano davvero uno straordinario patrimonio popolare a disposizione di tutti.

Esistono nella ricchissima Biblioteca di storia e cultura del Piemonte a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino, i primi tre canti dell'Inferno tradotti in piemontese.

Ecco il celeberrimo incipit: “Quand j’era press a poc a metà strà / / Dël cours pi natural dla vita umaña, / Son trovame ant un bosc angarbujà / E scur com boca d’luv drint’ a soa taña, / Con mila giravolte d’na strà persa / Bona giust a ambroiè chi lo traversa”. 

L'impresa fu di Aldo Marzio Tuarda, al secolo Maurizio Tarditi, che pubblicò il suo saggio nel 1838 in «Parnas piemonteis»

In questi giorni, la Direzione Comunicazione di Città metropolitana di Torino ha provveduto a digitalizzare i tre canti che si possono ora consultare e leggere online a questo link

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate




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Nel 1900 nasceva a Torino La Domenica dei Fanciulli, un nuovo “giornale settimanale illustrato” per bambini che andava ad affiancarsi ad altre prestigiose testate come Il Giornalino della domenica e Il Corriere dei piccoli e che proseguì le pubblicazioni per un ventennio. La Biblioteca di storia e cultura del Piemonte Giuseppe Grosso a Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana, che conserva la rarissima prima annata completa (35 numeri, 29 aprile-23 dicembre 1900), ne ha ora digitalizzato i primi due numeri, consultabili all’indirizzo http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate.
“Esso dirà ai più piccoli, come ai più grandicelli, tante cosette utili a sapersi” si legge nella presentazione del primo numero; “ritrarrà scene della vostra vita quotidiana in casa ed in iscuola; vi proporrà giuochi istruttivi, lavoretti geniali; vi narrerà graziose storielle; vi presenterà, come in una lanterna magica, quadri curiosi ed attraenti sui più svariati soggetti”.
La Domenica dei Fanciulli, edita da Paravia, fu diretta prima da Cecilia Comino e poi da Luisa Arietti, maestra e scrittrice di letteratura per l'infanzia nata a Riva presso Chieri nel 1868, alla cui penna si devono numerosi racconti illustrati e novelle per ragazzi, per lo più apparsi nella collana «Bibliotechina dei fanciulli», avviata sempre da Paravia nel 1908.

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La serie di reportage televisivi che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato agli affreschi della Cappella di Santa Maria Assunta, detta comunemente Cappella di Stella, a Macello, nel Pinerolese. I filmati vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, il venerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30.
Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/riflettori_restauri_arte/
Per visionare la fotogallery e scaricare le immagini:
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GLI AFFRESCHI DI AIMONE DUCE E IL CICLO PITTORICO DEDICATO A SAN VINCENZO FERRERI


La cappella di Santa Maria Assunta, detta comunemente Cappella di Stella, dal nome della frazione di Macelloin cui sorge, risale all’inizio del XV secolo ed è costituita da un presbiterio a pianta quadrata, sormontato da una volta a crociera e da una navata rettangolare. Gli affreschi che ne arricchiscono la parte interna risalgono al periodo tra il 1400 e il 1450. C’è anche una data certa, quella del 1429, anno a cui risale un ex voto della signora di Macello, Bena Solaro, raffigurante la Madonna in trono col Bambin Gesù tra le braccia. Prostrato in ginocchio ai piedi della Madonna è raffigurato l’adolescente figlio della committente. Tra gli affreschi più antichi, quelli di Aimone Duce, pittore attivo nella prima metà del ‘400 alla corte dei Savoia-Acaia, che nel Pinerolese ha lasciato tracce della sua opera anche nella cappella di Missione a Villafranca Piemonte.
A partire dal 2010, grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT e a una piccola compartecipazione della parrocchia, sono stati intrapresi i restauri delle pitture murarie. L’ultimo intervento in ordine di tempo, quello relativo al ciclo pittorico di San Vincenzo Ferreri, è terminato solo un mese fa. Nel ciclo è raffigurato il santo nell’atto di riportare in vita un infante quasi morto, mentre libera un’ossessa dal demonio e durante il sogno premonitore che lo porterà a decidere di dedicare l’ultima parte della sua vita all’attività di predicazione. La particolarità di questo ciclo di affreschi è data dal fatto che il santo, che predicò a Vigone agli inizi del ‘400, è raffigurato senza l’aureola: ciò fa pensare che l’opera fu realizzata prima della beatificazione di Vincenzo - che avvenne nel 1455 - e quindi in anticipo rispetto agli altri pittori che si dedicarono alla figura di San Vincenzo, quali Beato Angelico, Bellini, il Ghirlandaio e Tiziano. In attesa di un più dettagliato studio si può affermare, quindi, che gli autori degli affreschi sono almeno tre. I restauri sono stati realizzati dalla ditta torinese Lupo e Galli.

affreschi abside

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Tornano nel mese di maggio 2021, dopo la chiusura imposta dall’emergenza Covid-19, le visite gratuite animate dai Gruppi storici a Palazzo dal Pozzo della Cisterna.
Per tutti i lunghi mesi di lockdown la rubrica “Veniamo noi da voi” ha continuato a raccontare le bellezze della sede aulica di Città metropolitana, ma sabato 29 maggio, sarà il pubblico a poter ritornare ad ammirare l’antica dimora dei Savoia Aosta.
Alle ore 10 si riaprirà l’imponente portone in ferro battuto, si riaccenderanno i maestosi lampadari e i visitatori potranno ammirare per la prima volta o tornare a visitare gli ambienti aulici che sempre suscitano meraviglia.
Un tour che partirà dal piano terra raccontando della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte e ammirando la manica di ponente di impianto settecentesco e che proseguirà, salendo il monumentale scalone d’onore, al piano nobile con la visita dell’ex sala Giunta della Provincia di Torino, dello Studio del Duca, della sala da Pranzo, della Sala delle Donne e di Sala Marmi con una sosta nel Corridoio delle Segreterie e nel Belvedere
Ad accogliere i visitatori ed ad animare la visita ci saranno gli antichi patroni di casa, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, rappresentati dal gruppo storico i “Principi dal Pozzo della Cisterna 1843-1870” di Reano. L’associazione trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico primo Presidente del Senato Subalpino trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia Dal Pozzo della Cisterna fu la principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa il 30 maggio 1867 al principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna.
Alla vigilia del 154° anniversario di matrimonio di Maria Vittoria, il gruppo storico di Reano farà rivivere gli episodi salienti della breve vita di Maria Vittoria, che amava trascorrere periodi di villeggiatura nel maniero reanese.

La visita è gratuita con prenotazione obbligatoria dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8612644 e all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it

Per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza necessarie per partecipare alla visita sarà in vigore l’obbligo di indossare la propria mascherina e di igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso. Per il rispetto della distanza fisica sono previsti due gruppi di visita da 10 persone: uno alle ore 10 e uno alle ore 11.

La prossima visita animata si svolgerà sabato 19 giugno alle ore 10 e alle ore 11.

 

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Testimoni della storia a cavallo dei secoli, domenica 23 maggio centinaia tra castelli, rocche, palazzi gentilizi, ville, parchi e giardini di tutta la Penisola aprono gratuitamente le loro porte in occasione della XI Giornata nazionale dell’ADSI, l’associazione dimore storiche italiane, patrocinata dalla Commissione nazionale per l’Unesco, dal Ministero della Cultura e dalla Confartigianato. L’evento è realizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Amici dei Musei, l’Associazione Nazionale Case della Memoria e la Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep). La Giornata ADSI Piemonte e Valle d’Aosta ricevuto il sostegno di Reale Mutua e il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Autonoma Valle d’Aosta, della Città metropolitana di Torino e delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo e Novara.
Si tratta di uno dei primi appuntamenti culturali nazionali che offrono la possibilità di visite in presenza, ovviamente subordinate al rispetto delle disposizioni di contenimento della pandemia. È un momento di ripartenza, di riscoperta di complessi monumentali che costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia: un patrimonio dato per scontato, talvolta ignorato o trascurato, che tramanda valori e tradizioni e che prima della pandemia era in grado di accogliere 45 milioni di visitatori l’anno. In Piemonte e Valle d’Aosta sono 33 le proprietà ADSI aperte domenica 23 maggio e alcune sono alla prima partecipazione alla Giornata, come il Palazzo dei Conti di Bricherasio e il polo cavouriano di Santena. Alle proprietà ADSI si aggiungono tre dimore dell’Associazione Nazionale Case della Memoria visitabili a Saluzzo, candidata al ruolo di capitale della cultura italiana per il 2024. Molti sono i luoghi che hanno fatto da sfondo all’epopea risorgimentale, ma anche le residenze di scrittori e personalità illustri del passato, che in tempi e modi diversi hanno contribuito a scrivere interi capitoli della storia nazionale. Ad esempio, in occasione della Giornata dell’ADSI, il Comune di Pavarolo propone una passeggiata nel borgo storico, con il suo antico campanile, l'itinerario Casorati (6 opere, della famiglia Casorati riprodotte su cristallo ed esposte lungo le vie del paese) e numerosi mosaici testimonianza delle Biennali di pittura “Felice Casorati a Pavarolo”. Nel corso della passeggiata sarà possibile visitare gratuitamente il parco del castello, i giardini di casa Casorati e di Villa Enrichetta, lo studio-Museo di Felice Casorati e il Giardino degli Artisti, un percorso botanico realizzato con criteri di ingegneria naturalistica, piantumando e valorizzando alberi della flora tipica piemontese. Il percorso didattico è in fase di completamento e l’inaugurazione ufficiale è prevista nella giornata nazionale dell’albero 2021. Per saperne di più: www.comune.pavarolo.to.it

UNA RISORSA PER FAR RIPARTITE IL TURISMO E L’ARTIGIANATO

Come sottolinea Sandor Gosztonyi, presidente della sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’ADSI, “anche in questa delicata fase di ripartenza, le dimore private fanno da traino al comparto turistico italiano, uno dei più importanti dell’economia nazionale nonché fra i più penalizzati dal lungo lockdown dell’ultimo anno. Ogni dimora, sottoposta a vincolo in virtù del suo valore storico-artistico, richiede ingenti sforzi da parte dei proprietari, chiamati in prima persona a mantenere intatti questi beni privati di interesse pubblico. Ora grazie alla collaborazione avviata a livello nazionale con Confrestauri, ci auguriamo che anche il Recovery Plan - che dovrebbe destinare consistenti risorse alla cultura ed al turismo - possa venirci incontro”. Restaurando e mettendo in risalto le attrattive dei singoli beni, i proprietari possono contribuire a tenere in vita professioni in via di estinzione e dare nuova vitalità ai territori di riferimento, alimentando l’indotto diretto ed indiretto in un momento in cui il turismo di prossimità è una riscoperta e una grande opportunità.

APERTURE GEMELLE, CONCORSO FOTOGRAFICO, PRENOTAZIONI

Di particolare interesse le aperture gemelle, con le visite in due proprietà che, nel Torinese, sono possibili a Collegno, Bricherasio e a Santena, dove si segnala l’apertura del polo cavouriano gestito dalla Fondazione Cavour, ultima acquisizione dell’ADSI in Piemonte. Le aperture gemelle consentono di delineare itinerari che suggeriscano al pubblico non la singola visita bensì un piccolo percorso personale che tocca più dimore in un territorio circoscritto, magari in abbinamento a visite ad altre località ed attrattive o alla conoscenza di prodotti locali, in molti casi coltivati proprio nelle dipendenze agricole di alcune delle proprietà.
Oltre alle iniziative promosse localmente dai proprietari, la novità di quest’anno è il concorso fotografico in collaborazione con Photolux, rivolto a tutti gli utenti di Instagram. Per partecipare basta caricare una foto sul proprio profilo usando l’hashtag #giornatanazionaleadsi2021. La giuria selezionerà 25 fotografie che verranno esposte in una mostra a Palazzo Bernardini a Lucca dal 4 al 26 settembre, in concomitanza con la mostra dei vincitori del World Press Photo 2021.
Per garantire il massimo rispetto delle misure di sicurezza previste dall’attuale contesto e consentire a tutti i visitatori di fruire di luoghi incantevoli, è necessario prenotare la propria visita e recarsi alla destinazione prescelta provvisti di mascherina e rispettando tutte le misure sanitarie in vigore.
L’elenco dei luoghi aperti al pubblico e i moduli di prenotazione sono disponibili al link www.associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/
I dettagli sulle dimore storiche visitabili in Piemonte e Valle d’Aosta e sugli eventi in programma in ogni singolo luogo sono disponibili alla pagina https://associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/#piemonte-e-valle-daosta
Informazioni, dettagli e ubicazione delle dimore visitabile sono sulla mappa www.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/maps/d/u/0/viewer?mid=1cgOITm--hXJ4Yp3hhUs_Tj8J4tsTkhD1

I CONTATTI DELLE DIMORE STORICHE VISITABILI NEL TORINESE

- Casa Lajolo, via San Vito 23 a Piossasco: e-mail info@casalajolo.it, sito internet www.casalajolo.it, www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/casalajolo/ www.8dc6460bbbb088757ed67ed8fb316b1b-gdprlock/casalajolo/ https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/channel/UC1SWLHWgHCKooZljlqAn2TA
- Castello Galli della Loggia, via della Chiesa 41 a La Loggia: info.castellogalli@gmail.com, www.castellogalli.it
- Villa Piossasco di None, via Contessa Birago di Vische 4 a Virle: castellopiossasco@gmail.com, www.san-vincenzo.com, https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/istituto.sanvincenzodepaoli, https://7905d1c4e12c54933a44d19fcd5f9356-gdprlock/ilsanvincenzo
- Castello di Marchierù, frazione San Giovanni 77 a Villafranca Piemonte: www.castellodimarchieru.it, telefono 339-4105153-348-0468636 Facebook Castello di Marchierù
- Parco Castello di Sansalvà e Cascine Pallavicini, via San Salvà 62 a Santena: info@cascinepallavicini.it, www.cascinepallavicini.it
- Polo Cavouriano-Fondazione Camillo Cavour, piazza Visconti Venosta 2 a Santena: info@fondazionecavour.it, www.fondazionecavour.it, www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/fondazionecavour/; www.8dc6460bbbb088757ed67ed8fb316b1b-gdprlock/fondazione_cavour/
- Castello Provana, via Alpignano 2 a Collegno: info@castellodicollegno.it, www.castellodicollegno.it, www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/castellodicollegno castello_di_collegno
- Villa Richelmy, via Martiri XXX Aprile 76 a Collegno: stefanocaraffabraga@yahoo.it, www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/villarichelmy
- Palazzotto Juva, Cascina Pascolo Nuovo 77 e via Agnelli 77 a Volvera: arch.lilianacanavesio@gmail.com, cellulari 339-5690121-347-4898272, www.canavesiobruno-architetti.it/a31_palazzotto-juva.html, https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/palazzottojuva.canavesiobruno
- Palazzo Ricca di Castelvecchio, via Vittorio Emanuele II 17/19 a Bricherasio: palazzocastelvecchio@gmail.com
- Palazzo dei Conti di Bricherasio, via Vittorio Emanuele II 7: palazzocontidibricherasio@gmail.com, cellulare 366-6866556
- Castello di Osasco, via Castello d’Osasco 10: cellulare 329-1532688, carlodosasco@gmail.com, www.castellodiosasco.com
- Castello di Pavarolo, via Maestra 8: telefono 011-9407326, castellodipavarolo@gmail.com, castellodipavarolo.weebly.com.

locandina Giornata Nazionale Associazione Dimore Storiche Italiane 2021

Cultura

Dopo le gravissime ripercussioni che la pandemia e il lockdown hanno purtroppo causato al mondo della cultura, ora il settore dei musei, che è stato tra i più colpiti, lavora alle prime riaperture senza per questo trascurare i processi di  digitalizzazione e le nuove forme di esperienze e di divulgazione culturale online maturate nel lungo periodo di chiusura.
Anche il Museo Archeologico dell’Abbazia di Novalesa, da pochi giorni riaperto al pubblico, è tra questi.
Martedì 18 maggio celebra l’International Museum Day #IMD2021 organizzando quattro appuntamenti online alla scoperta dell’archeologia medievale e della storia della suggestiva Abbazia della Val Cenischia, con il patrocinio di Città metropolitana di Torino, proprietaria dell'Abbazia, e della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio.
L'avvio è mercoledì 26 maggio alle ore 18 con la conferenza di Egle Micheletto dal titolo “Lo scavo archeologico di Novalesa nel contesto dell’archeologia medievale in Piemonte: problematiche e sviluppi possibili” e si prosegue mercoledì 9 giugno, sempre alle ore 18, con l’incontro condotto da Gisella Cantino Wataghin “L’archeologia per la storia dell’abbazia”.
Il calendario degli eventi continua mercoledì 23 giugno alle ore 18 con “Progetto scientifico e allestimento del museo archeologico di Novalesa” a cura di Sofia Uggè e si conclude mercoledì 7 luglio, sempre alle ore 18, con Deborah Rocchietti e Federico Barello su “Strategie museali e progetti di tutela in Valle di Susa.
Tutti gli incontri sono gratuiti con il link di collegamento disponibile sulla pagina Facebook di @MuseiAbbaziaNovalesa.
Ricordiamo che il Museo Archeologico di Novalesa è aperto nei mesi di maggio e giugno alle visite sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30. Non è necessaria la prenotazione. L'accesso alle sale è consentito con indosso la mascherina e previa igienizzazione delle mani all'ingresso delle sale
Per informazioni: Centro Culturale Diocesano di Susa allo 0122/622640.

Cultura

Nel trentennale della morte di Maria Adriana Prolo, che negli anni ‘40 del secolo scorso creò dal nulla il Museo del cinema di Torino e ne fu a lungo la mente e l’anima, la Città metropolitana di Torino ha digitalizzato un suo saggio sulla cultura femminile piemontese dalle origini al 1860, che la Prolo scrisse per introdurre il volume Poesie di Agata Sofia Sassernò, da lei stessa curato, edito nel 1937 a Milano dai F.lli Treves.

Una copia dell'opera è custodita nell'immenso e prezioso patrimonio della nostra Biblioteca di storia e cultura del Piemonte a Palazzo Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino ed ora è consultabile online al link

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/patrimonio-artistico-culturale-storico/dwd/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate/Saggio_Prolo.pdf

Il saggio della Prolo è una cavalcata di oltre 90 pagine: parte dal ritratto della poetessa Agata Sofia Sassernò spirata a Nizza nel 1860 e definita dalla sua biografa “l’ultima poetessa degli antichi stati sardi” per risalire fino a colei che viene definita come la prima di tali poetesse, la contessa di Provenza Beatrice di Savoia vissuta dal 1206 al 1266.

In mezzo, un excursus che prende in considerazione tutte le rappresentanti della cultura femminile piemontese lungo ben 600 anni di storia.

Maria Adriana Prolo si rivela dunque non solo fondatrice del primo Museo del cinema, ma molto altro: bibliotecaria, annunciatrice radiofonica, insegnante e studiosa di letteratura, fino alla nomina di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres a Parigi nel 1988.