Cultura
La deliberazione del Consiglio metropolitano che riconosce anche i Comuni di Giaglione e Novalesa fra quelli di lingua francese è stata approvata all’unanimità.Illustrata dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco, è stata l’occasione per fare il punto sulle realtà locali che tutelano e valorizzano le tre lingue madri parlate sul territorio torinese, e cioè occitano, franco provenzale e francese.
La Città metropolitana di Torino dà attuazione con impegno alla legge nazionale 482 del 1999 sulle lingue minoritarie e riceve dai Consigli comunali del territorio le richieste di inserimento e riconoscimento, indispensabili per la partecipazione ai progetti di promozione finanziati ogni anno dal Ministero a livello nazionale.
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Il 20 novembre ricorre l'anniversario dell'approvazione della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Questo particolarissimo 2020 assume per bambine, bambini e adolescenti e per tutti gli adulti coinvolti nella loro cura un particolare significato: rappresenta l'occasione per tornare ad una normalità "nuova" in cui i diritti fondamentali dell'infanzia e dell'adolescenza - tra cui il diritto all'istruzione, alla salute, alle attività ricreative e alla socializzazione - tornino ad essere prioritari nella pratica quotidiana e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico. Considerata la particolare situazione di emergenza, il Comitato Provinciale Unicef di Torino non potrà organizzare la consueta marcia dei Diritti con la partecipazione degli studenti. Tuttavia, la ricorrenza verrà evidenziata con diverse iniziative.Dal 16 novembre verranno inseriti sui canali social del Comitato Unicef di Torino, del Museo Nazionale del Cinema, della Fondazione Tancredi di Barolo - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia, Museo del Risparmio, Polo del 900 e Sottodiciotto Film Festival&Campus le fotografie dei disegni e filmati sui diritti dell'infanzia realizzati da studenti delle "Scuole Amiche Unicef" di Torino.
Il 18 novembre si organizzeranno a cura del Museo Nazionale del Cinema proiezioni in streaming rivolte alle scuole primarie e secondarie di "The Breadwinner", film d'animazione già candidato agli Oscar e Golden Globes, sostenuto e promosso dall'Unicef. Seguirà un incontro con gli studenti per approfondire il tema dei diritti dell'infanzia. L'evento è gratuito grazie al sostegno di Reale Mutua – Agenzia Antonelliana.
Il 19 novembre alle 16,30 a Binaria Bimbi (via Sestriere 34 Torino) Bruna Trucchi e Luciana D'Amico, volontarie Unicef, terranno una lezione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. In considerazione della nota situazione sanitaria è richiesta la prenotazione allo 011 3841083 o scrivendo a genitoriefigli@gruppoabele.org
Il 20 novembre infine si svolgerà la proiezione gratuita in streaming, a cura di Sottodiciotto Film Festival&Campus, del film "Iqbal: bambini senza paura". A cinque anni dalla prima uscita in sala, Sottodiciotto ripropone il classico d'animazione dei registi Michel Fuzellier e Babak Payami realizzato in collaborazione con Unicef Italia che racconta la storia vera di Iqbal Masih, il ragazzino simbolo nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
Nella serata di venerdì 20 novembre sulla facciata di Palazzo Reale sarà proiettato il logo Unicef per la "Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" e, nell'occasione, la Cupola della Cappella della Sindone, i Palazzi della Giunta Regionale, del Consiglio Regionale, della Caserma dei Vigili del Fuoco e quattro ponti sul Po saranno illuminati di blu.
Quest'anno la ricorrenza del 20 novembre cade in un momento particolare a cui occorre prestare molta attenzione dichiara Antonio Sgroi, Presidente del Comitato Provinciale UNICEF. "Dopo lo shock iniziale causato dalla diffusione del Covid-19 e i problemi emersi a seguito delle misure restrittive, bisogna fare luce su un problema molto grave e che avrà ripercussioni sul futuro: la povertà giovanile. Per povertà giovanile sono da intendersi tutte quelle condizioni in cui versano i giovani (economiche, sociali, culturali, educative) che minacciano la loro crescita e il loro futuro. Condizioni che creano il terreno fertile per situazioni di emarginazione, disagio e violenza che non devono essere mai tollerati, tanto meno nelle fasce più fragili della popolazione".
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Soppiantate in pochi anni dalla posta elettronica e soprattutto da WhatsApp, le cartoline postali illustrate raccontano molto del modo in cui tutti noi comunicavamo a distanza fino a una decina di anni fa. Si inviava una cartolina ad amici, parenti, colleghi e conoscenti quando si era in vacanza, quando si visitava una località per lavoro o per divertimento; per far sapere che, anche là dove ci trovavamo, avevamo pensato a loro e desideravamo condividere emozioni, esperienze, scoperte. Sembrano passati secoli, ma sono solo pochi anni. E qualcuno, perlopiù anziano, le cartoline illustrate le manda ancora oggi.È quindi di particolare interesse la mostra “Saluti da Vinovo – dal ‘900 ad oggi” che l’amministrazione comunale, l’associazione Amici del Castello e il gruppo Volontari della Cultura del Comune di Vinovo propongono da sabato 31 ottobre a domenica 13 dicembre al castello Della Rovere. La ricca e inedita esposizione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Regione Piemonte e dal Centro Studi Piemontesi propone 220 cartoline postali originali, in gran parte “viaggiate”, provenienti da quattro collezioni private. Vinovo non era e non è una destinazione turistica, ma in questo momento storico così particolare, in cui tutti apprezziamo maggiormente quelle relazioni umane che sino a pochi mesi fa consideravamo scontate, è importante ripercorrere l’identità di una comunità locale, analizzando il modo in cui rappresentava se stessa in un oggetto di uso quotidiano come la cartolina postale.
Cesare Pavese scrisse che “un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. La mostra nasce proprio dalla volontà di riscoprire il territorio con un viaggio nel passato, attraverso le immagini di facile e immediata lettura come quelle delle cartoline. Gli scatti dei fotografi del XX secolo hanno fissato per sempre particolari, scorci e volti in immagini che compongono il ritratto di un’epoca. Le immagini scorrono come un viaggio nel tempo tra i luoghi, alcuni profondamente cambiati, altri immutati, altri ancora scomparsi. Interessante l’intervento del vinovese Rino Visconti, appassionato fotografo, che ha messo a confronto, tra passato e presente, alcuni scorci significativi di Vinovo. Il percorso espositivo è arricchito da oggetti d’epoca, documenti e interessanti ambientazioni, come la ricostruzione di un ufficio postale militare del primo conflitto mondiale, concessa in prestito da Poste Italiane.
In occasione dell’apertura della mostra, sabato 31 ottobre, sarà attivo lo sportello filatelico temporaneo con annullo speciale dedicato all’evento dalle 15 alle 19. Nei sabati fino al 12 dicembre sono in programma visite guidate alle 15 e alle 16,30. La domenica l’ingresso è libero dalle 10 alle 12,30, mentre le visite guidate si tengono alle 15 e alle 16,30, con prenotazione obbligatoria chiamando il numero telefonico338-2313951 dalle 19 alle 21. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio manifestazioni del Comune di Vinovo, piazza Marconi 1, telefono 011-9620413, e-mail manifestazioni@comune.vinovo.to.it

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Il circuito musicale Organalia 2020, promosso e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, giunge questa settimana alla conclusione, con gli ultimi due concerti della stagione, a Fiano e a Cirié.A Fiano l'appuntamento è per venerdì 23 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Desiderio, con la partecipazione del Duo Riverberi, formato da Stefano Pellini all’organo e da Pietro Tagliaferri al saxofono soprano. L’organo della chiesa di San Desiderio venne costruito da Giovanni Battista e Francesco Maria Concone, fornitori della Real Casa, nel 1766. Il progetto “Riverberi” è nato nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e il compositore Massimo Berzolla, con l’idea accostare il saxofono soprano all’organo, creando un repertorio unico e affascinante. Nel 2009 la formazione si è rinnovata, con l’organista Stefano Pellini e con l’apporto della sua esperienza e cultura. L’attività del Duo si è sviluppata in circa duecento concerti negli Stati Uniti, in Messico, Polonia, Austria, Germania, Spagna e nelle più prestigiose rassegne organistiche italiane. Il programma del concerto di venerdì 23 ottobre è interamente dedicato alla figura di Georg Friedrich Händel e si aprirà con la seconda Suite tratta da Water Music nell’adattamento per organo realizzato da Francesco Geminiani nel 1743. Quindi, l’aria dall’opera Rinaldo, “Lascia ch’io pianga”, preludio al Concerto numero 5 per organo e orchestra, tratto dall’opera 4. Le composizioni händeliane saranno eseguite in duo. Un interludio solamente organistico proporrà la Suite in Re minore nei quattro movimenti Allemanda, Corrente, Sarabanda e Giga. Per concludere il duo Riverberi eseguirà la Suite da Music for the Royal Fireworks, in un’edizione originale per strumento soprano e basso continuo, di Anonimo, del 1749. Stefano Pellini e Pietro Tagliaferri presenteranno a Fiano il loro ultimo Cd, realizzato con il marchio discografico Elegia Classics (www.elegiaclassics.com), interamente dedicato a Georg Frederic Händel. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, il Comune e la parrocchia di Fiano. La manutenzione dell’organo è affidata agli organari Fratelli Marzi di Pogno che ne curarono il restauro nel 2013.
Sabato 24 ottobre alle 21 nel Duomo di San Giovanni Battista a Ciriè sarà di scena l’organista Massimo Gabba, alla consolle dello strumento costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897 e restaurato nel 2017 dalla Orgelbau Thomas Wälti con la collaborazione di Alessandro Rigola che ne cura attualmente la manutenzione. Massimo Gabba, nato nel 1973, si è diplomato in pianoforte, organo, clavicembalo e composizione al Conservatorio di Alessandria. È specializzato nel repertorio romantico europeo e ha registrato ad oggi 25 Cd. Per l’etichetta Elegia ha partecipato all’incisione dell’opera omnia di Pietro Alessandro Yon, ha registrato due Cd dedicati a Wagner-Lemare e ai concerti di Händel nella versione per organo solo. Nel marzo di quest’anno è stato pubblicato il suo ultimo Cd, inciso proprio sull’organo di Ciriè e dedicato a compositori italiani del periodo ceciliano. È titolare della cattedra di organo e composizione organistica al Conservatorio di Trapani. Il programma del concerto è coerente con le peculiarità dello strumento, nato per l’esecuzione della musica ceciliana, mettendo a confronto i compositori italiani e francesi che hanno aderito a quello stile. È un’occasione speciale per ascoltare musiche di compositori meno noti al grande pubblico, come Angelo Burbatti, Giovanni Battista Polleri, Michele Mondo, Federico Caudana, che hanno rappresentato il mondo musicale della provincia italiana, accanto a Marco Enrico Bossi, Théodore Dubois, Maurice Duruflè e Louis Vierne. In occasione del concerto nel Duomo di Ciriè verrà presentato il Cd “Tra le sollecitudini” (titolo in italiano del motu proprio di San Pio X “Inter sollicitudines”), che propone brani di compositori che aderirono stilisticamente, al Cecilianesimo. Alla realizzazione del Cd ha contribuito il Rotary Club Cirié Valli di Lanzo. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese, la Città e la parrocchia di Cirié. La manutenzione dell’organo è affidata all’organaro Alessandro Rigola. Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta. L’accesso sarà possibile a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid 19 previste per l’ingresso nelle chiese: uso della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura, occupazione del posto opportunamente segnalato.
Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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Il secondo appuntamento concertistico eporediese della rassegna Organalia 2020 è in programma venerdì 16 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire, in corso Massimo D’Azeglio 71 ad Ivrea. Alla consolle dello strumento costruito da Giuseppe Mola nel 1901 siederà l’organista russa Vera Zveguintseva, diplomata in pianoforte e in organo al Conservatorio di San Pietroburgo, accompagnatrice e docente di pianoforte e d’organo alla Schola Cantorum di Parigi. Il programma è incentrato sulla figura del compositore monegasco Marc Giacone, presente al concerto, con i brani “Poème romantique”, “Heptapodie”, “Pentapodie”, “Calme” e “Barzelletta”. In programma anche altre composizioni di autori francesi comeLefébure-Wély, Boëly, Vierne e Salomé. Marc Giacone, nato nel 1954 nel Principato di Monaco, è organista, improvvisatore e compositore. Dal 2005 è l’organista titolare dell’organo Cavaillé-Coll della Chapelle des Pères Carmes di Monte-Carlo , dove tiene regolarmente concerti creando improvvisazioni in stile sinfonico.Il pubblico potrà accedere a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid previsto per l’ingresso nelle chiese: utilizzazione della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura. Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta.
Il concerto di venerdì 16 ottobre ad Ivrea scaturisce dalla collaborazione tra Organalia, la Fondation K del Principato di Monaco (che organizza la stagione organistica “In tempore organi”), la Città di Ivrea e la parrocchia di San Lorenzo martire.
Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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Dopo il lusinghiero successo ottenuto da Organalia 2020 nel mese di settembre con un concerto alla chiesa plebana, domenica 18 ottobre alle 21 a San Maurizio Canavese l’appuntamento musicale è nella chiesa parrocchiale di via Bertone 13 con l’organista Luca Benedicti, alla consolle dello splendido strumento costruito da Francesco Vittino e dal nipote Francesco Vegezzi Bossi nel 1912. Luca Benedicti, laureato in organo e composizione organistica e in musica corale e direzione di coro al Conservatorio Giorgio Federico Ghedini di Cuneo, è concertista dal 1988 e si esibisce in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Nel 2018 si è esibito a Londra alla consolle dell’organo della Westminster Abbey e nel 2019 è stato nuovamente invitato a suonare nella Cattedrale di Bruges e ha tenuto un concerto sul prestigioso organo Walcker collocato nell’Eglise de Saint-Paul a Strasburgo. Collabora con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2004 e con il coro Maghini dal 2008. È direttore artistico di due importanti rassegne organistiche internazionali a Cuneo e ad Alba e collaboratore dell’accademia corale “Stefano Tempia” di Torino. Ha recentemente registrato, alla consolle dell’organo Mascioni della cattedrale di Vercelli, un CD con le Sei Sonate per organo opera 65 di Felix Mendelssohn per l’etichetta Elegia Classics (www.elegiaclassics.com).Il concerto verrà aperto da due pagine di Dietrich Buxtehude, compositore prebachiano molto importante e significativo. Si potranno ascoltare, quindi, sia il Preludio, Fuga e Ciaccona in Do maggiore (BuxWV 137), sia il Preludio al Corale “Ach Herr, mich armen Sünder” (BuxWV 178) (“Ah, Signore povero peccatore io sono”). Quindi Luca Benedicti entrerà nel repertorio romantico tedesco con la Fantasia e Fuga in Sol minore e l’Andante in Re maggiore di Felix Mendelsshon-Bartoldy. La magnifica Suite gothique di Léon Boëllmann occuperà il centro dell’appuntamento concertistico, a cui farà seguito un’altra pagina di musica francese, la celeberrima Pavane di Gabriel Fauré. Si potranno poi ascoltare due interessanti pagine di Marco Enrico Bossi ispirate allo stile francese: Résignation e Rédemption. Due brani di Charles-Marie Widor tratti dalla Sinfonia opera 13 saluteranno il pubblico di San Maurizio Canavese: Andante Cantabile e Finale.
Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta. L’accesso avverrà a partire dalle 20,30, osservando le norme anti Covid previste per l’ingresso nelle chiese: uso della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura, occupazione del posto opportunamente segnalato. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese, il Comune di San Maurizio Canavese, l’associazione Amici di San Maurizio, d’intesa con la parrocchia. Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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Dopo il successo della visita del mese di settembre, Palazzo Cisterna, la sede aulica della Città metropolitana di Torino, si prepara ad una nuova apertura del sabato.
Sabato 17 ottobre alle ore 10 l’antica dimora dei Savoia Aosta tornerà ad accogliere il pubblico che, nei mesi di chiusura forzata a causa della pandemia, non ha perso l’interesse a conoscere meglio la storia del palazzo di via Maria Vittoria 12, sede storica della Provincia di Torino.
Anche in questa occasione i visitatori saranno accolti da un gruppo storico che lo scorso anno è stato inserito nell’Albo dei Gruppi storici, un elenco validato e coordinato costituito nel 2003 dalla Provincia di Torino proprio con l’intento di valorizzare e promuovere le varie realtà sul territorio.
Saranno i Conti Occelli a dare il benvenuto al pubblico nel cortile d’onore di palazzo Cisterna e a raccontare la storia di Nichelino, città di provenienza, aprendo una finestra sul 1694 anno di consegna del titolo nobiliare di Conte al signorotto Niccolo' Manfredo Occelli. Il gruppo si esibirà poi in danze storiche come il Branlè, diffusissimo inizialmente in Francia, ed esportato poi in Italia e Inghilterra, la cui coreografia prevede un gruppo di persone in cerchio o a catena, e la Cochinchine, una danza originaria della Danimarca introdotta in Francia da Miss Pledge (1893-1949), celebre insegnate di danza. La cochinchine, il cui nome deriva dalla razza di galline proveniente dalla Cocincina (Vietnam), si balla in tre persone: un uomo e due donne. La posizione di partenza è un cerchio chiuso, si balla con passo saltellato. Nella seconda frase musicale le donne si lasciano le mani e passano a turno sotto il braccio dell'uomo.
Dopo l’esibizione del gruppo storico il pubblico sarà condotto nelle sale al piano terra e poi, salendo lo scalone monumentale, negli ambienti aulici del piano nobile: una passeggiata artistico culturale attraverso l’ex sala Giunta della Provincia di Torino, lo Studio del Duca, la sala da Pranzo, la Sala delle Donne, il Corridoio delle Segreterie, il Belvedere e infine la Sala Marmi.
La visita è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it
Per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza necessarie per partecipare alla visita sarà in vigore l’obbligo di indossare la propria mascherina e di igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso. Il gruppo di visita, nel rispetto della distanza fisica, sarà al massimo di 15 persone. Qualora i visitatori siano in numero maggiore sarà prevista una seconda visita alle ore 10,30.
Le prossime visite del sabato mattina si svolgeranno: 21 novembre e 19 dicembre.
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Sabato 10 ottobre si svolge il primo dei due concerti programmati a Ivrea nel cartellone di Organalia 2020. L’appuntamento, fissato per le ore 21 nella centralissima Chiesa di San Salvatore (Via Palestro, 45 – ZTL), vede il debutto dell’Ensemble Vanvitelli, specializzato nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco. Il complesso, formato dalla violinista Lena Yokoyama, dal violoncellista Nicola Brovelli e da Luigi Accardo al clavicembalo e all'organo, dà vita al concerto intitolato “Lo stile italiano e la Francia”. L’appuntamento eporediese è l’occasione per il pubblico di ascoltare la “voce” dell’organo costruito da Felice Bossi nel 1846. Collocato in controfacciata, sopra la bussola d’ingresso, questo strumento è dotato di un manuale con 58 tasti e di una pedaliera rettilinea con 27 pedali. La trasmissione è meccanica. La manutenzione per questo concerto è stata affidata all’organaro Roberto Curletto di Vinovo.
Il programma propone musiche di Girolamo Frescobaldi (Toccata Settima per organo solo), Alessandro Stradella (Sinfonia a violino, violoncello e basso), Arcangelo Corelli (Sonata in Mi minore), Alessandro Scarlatti ( Toccata in La per organo solo), Michele Mascitti (Sonata in La maggiore e Sonata in Sol minore), Bernardo Storace (Balletto per organo solo) e, per concludere, Jean-Féry Rebel (Sonata in Re minore).
L’ingresso sarà, come di consueto, con libera offerta. L’accesso per il pubblico, secondo le norme antiCovid in vigore per l’accesso nelle chiese, avverrà a partire dalle ore 20.30. Gli spettatori che arriveranno a Ivrea con l’auto sono consigliati di parcheggiare in Piazza Walter Fillak o in Piazza Freguglia.
Organalia è un progetto musicale sostenuto dalla Fondazione CRT e Città Metropolitana di Torino. I concerti eporediesi si avvalgono anche del contributo della Città di Ivrea.
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/organalia_2020/
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Si terrà sabato 3 ottobre a Oulx, nell’Auditorium dell’istituto scolastico Des Ambrois, la nona Giornata delle minoranze linguistiche storiche occitana, francoprovenzale e francese, nella cornice della 526ª edizione della Fiera franca del Grand Escarton.L’evento si aprirà alle 10 con un incontro rivolto agli studenti, a cui sarà presentato lo spettacolo musicale “Dodici canti per dodici lingue”, una creazione che unisce musica, canto, recital e multimedialità, raccogliendo tutte le minoranze linguistiche storiche italiane in un solo spettacolo, portato in scena da Dario Anghilante, Paola Bertello, Flavio Giacchero, Luca Pellegrino e Marzia Rey. “Dodici canti” avrà anche il compito di concludere la giornata, tornando in scena alle 21.
La giornata proseguirà al pomeriggio con svariate attività culturali. Il ricco programma offre al pubblico:
“Crear al Pais”, a cura di Matteo Rivoira, Università degli studi di Torino;
“Transumare”, video-poesia di Andrea Fantino, testo di Roland Pecout, voce recitante Dario Anghilante;
“Moun paî, ma lënga, ma gen: Riccardo Colturi”, un corto documentario di Andrea Fantino dedicato al poeta Riccardo Colturi di Fenils;
“Brics”, presentazione del libro di poesie di Luca Poetto;
“Linhas de temps”, presentazione del libro di poesie di Daniele Dalmasso.
Il pomeriggio si concluderà con un incontro dedicato a “Le lingue minoritarie e i social”, durante il quale si parlerà della campagna di sensibilizzazione sul Covid-19 realizzata da Chambra d’Oc nelle settimane di lockdown e sarà lanciata la nuova campagna sulla biodiversità.
La nona Giornata delle minoranze linguistiche storiche è un’occasione per fare il punto sulla realizzazione degli obiettivi della legge 482 del 1999, che ha permesso di fare molto per la tutela e la valorizzazione delle lingue madri, anche grazie all’impegno di chi quotidianamente si adopera sul territorio per la sua attuazione, ma che presenta ancora molti aspetti da realizzare. “Ed è anche, più nel dettaglio – aggiunge il vicesindaco metropolitano Marco Marocco – un’occasione per parlare del progetto promosso dalla Città metropolitana di Torino con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e realizzato dalla Chambra d’Oc nell’ambito della legge 482”, e del grande lavoro quotidiano compiuto sul territorio per la difesa e la diffusione delle lingue minoritarie, in particolare dagli addetti agli sportelli linguistici: un gruppo strutturato, al cui interno molti sono i giovani, che opera in loco dai tempi delle Olimpiadi in collaborazione con Chambra d’Oc e la Città metropolitana, capofila del progetto che coinvolge una quarantina di Comuni: traduzioni per enti, istituzioni e privati, corsi di francese e francoprovenzale per amministratori pubblici e cittadini interessati, attività culturali varie.
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Mercoledì 30 settembre nel salone polivalente di piazza Don Morero 2 a Bricherasio, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per la cinquantaduesima Sagra dell’Uva, verrà presentato il primo volume della ricerca “Il Pinerolese e le sue Bande”, promossa dal Corpo Musicale di Villar Perosa, realizzata da Michelangelo Chiaverano e patrocinata da tutte le amministrazioni comunali e le associazioni interessate dalla ricerca, non ultima la Città Metropolitana di Torino.Nella primavera del 2014 è partito un lavoro di ricerca degli articoli sulle bande musicali del Pinerolese pubblicati sui giornali, locali e non. Il libro scaturisce dall’esame di oltre seimila articoli, reperiti nei periodici conservati nelle emeroteche delle biblioteche Civica musicale Andrea della Corte di Torino, Civica Alliaudi di Pinerolo e Culturale valdese di Torre Pellice. La ricerca ha interessato anche gli archivi dei Comuni, quelli diocesani, quelli del settimanale “L’Eco del Chisone” e del periodico “Le Valli”, oltre naturalmente a quelli delle formazioni bandistiche coinvolte. Sono state realizzate interviste agli ex e agli attuali musici, a maestri, presidenti e soci delle bande che hanno operato a Pinerolo e nelle valli pinerolesi dalla metà del XIX secolo ai giorni nostri.
Data la notevole quantità di materiale raccolto, selezionato e digitalizzato, è stata programmata la pubblicazione di tre distinti volumi, dedicati rispettivamente alla Val Pellice (con la storia delle bande di Torre Pellice, Bobbio Pellice, Villar Pellice, Angrogna, Luserna San Giovanni, Bricherasio, Bibiana e Cavour), alle Valli Germanasca e Chisone (Fenestrelle, Villaretto Chisone, Perosa Argentina, Prali, Perrero e San Martino di Perrero, Pomaretto, Dubbione, Inverso Pinasca, Villar Perosa, San Germano Chisone, Porte di Pinerolo e San Secondo di Pinerolo), a Pinerolo e alle Valli Lemina e Noce (Banda della Guardia nazionale, Banda municipale, Banda dell’Ospizio di Carità, Banda popolare, Fanfara del tiro a segno, Corpo musicale operaio; Fanfara dell’Orfanotrofio San Giovanni Battista-Banda degli Angeli, Banda della sezione Ana e complessi musicali di San Pietro Val Lemina, Cantalupa e Frossasco).
Alla prima serata del 30 settembre a Bricherasio seguiranno altre presentazioni: nel mese di ottobre a Pinerolo, il 24 ottobre alle 17 a Torre Pellice nella Galleria Scroppo in via Roberto d’Azeglio 10, nella prima settimana di novembre a Cavour nell’ambito di “Tuttomele”. Il secondo e terzo volume saranno pubblicati e presentati rispettivamente nella primavera e nell’autunno del 2021. Tutti i file del materiale raccolto saranno messi a disposizione della Biblioteca Civica Alliaudi di Pinerolo.

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