Cultura
Per il secondo appuntamento dopo la pausa estiva il circuito Organalia 2021 approderà sabato 4 settembre alle 21 nella chiesa di San Salvatore ad Ivrea, con la partecipazione di un ensemble formato dal celebre organista siciliano Diego Cannizzaro affiancato dai violinisti Nicola Marvulli e Rebecca Innocenti e dalla violoncellista Camilla Patria. Il programma, incentrato sulle Sonate da Chiesa di Mozart, prevede anche l’esecuzione di brani di Georg Friedrich Handel (Sonata opera 2 numero 4 per due violini e bc, Klaviersuite II) e di Antonio Vivaldi (Sonata a tre opera 1 numero 1), alla consolle dell’organo costruito da Felice Bossi di Bergamo nel 1846. Ilconcerto intitolato “Dal Barocco allo stile galante” è il primo dei tre appuntamenti in programma ad Ivrea e rientra nel progetto “A riveder le stelle”, sostenuto dal Comune in collaborazione con la Fondazione Guelpa.
Domenica 5 settembre alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Francesco al Campo, nell’ambito delle iniziative concordate con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese, è in programma il concerto ”Tommaso Albinoni e l’ambiente veneziano contemporaneo”. L’ensemble Trigono Armonico eseguirà brani di Albinoni nel 350° anniversario della nascita: Sonata XII in Si bemolle maggiore, Sonata VII in Re maggiore, Improvvisazione su un tema di Albinoni per violino e clavicembalo. In programma anche pagine diAntonio Vivaldi (Sonata VI in Sol minore), Alessandro Marcello (Sonata IV in La minore) e Antonio Caldara (Sonata III in Re maggiore). Il gruppo strumentale Trigono Armonico è formato da Maurizio Cadossi e Claudia Monti ai violini, Marco Angilella al violoncello e Valentino Ermacora al cembalo e organo. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Comune di San Francesco al Campo e con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese.
L’accesso del pubblico è possibile trenta minuti prima dell’inizio del concerto, con ingresso a libera offerta e con l’esibizione del green pass, obbligatorio a decorrere dallo scorso 6 agosto. Il circuito Organalia 2021 può contare su di un contributo della Fondazione CRT (maggior sostenitore) e sui patrocini della Giunta e del Consiglio regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Per saperne di più si può consultare il portale Internet www.organalia.org o scrivere a info@organalia.org
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Come vuole la tradizione, anche quest'anno, l'ultimo mercoledì di agosto, a Chivasso si svolge la festa patronale del Beato Angelo Carletti. Un programma ricco di eventi organizzati nel pieno rispetto delle regole anti Covid -19. Mercoledì 25 agosto al Parco Mauriziano si tiene la Fiera Regionale con l’esposizione di macchinari, animali di allevamento, auto e moto. I festeggiamenti, come sempre, curati dall’amministrazione in stretta collaborazione della Pro Loco L’Agricola, vedono anche l’esposizione della mostra fotografica “Testimone di un’epoca” di Leonarda Mescia Fatibene, notissima fotografa chivassesse dal 1972 al 2001, e molti momenti di aggregazione sulle sponde del Po, al Parco del Bricel. Ricca l’offerta per domenica 29 agosto quando, a partire dalle ore 9,30, si può partecipare alla camminata non competitiva accompagnata da pillole di storia ed ecologia a cura del Cai di Chivasso e della Hope Running. Durante la stessa giornata è anche possibile fare dei tour in barca grazie alla collaborazione con “Gli amici del Po di Casale”. Nel pomeriggio sono molte le attività pensate per i più piccoli con l’animazione di Lodobus, scacchi giganti, giochi di ruolo e l’esibizione di droni sul Po. La serata si conclude alle 21 quando nel cortile di Palazzo Santa Chiara va in scena lo spettacolo di Livio Viano “Le avventure di Pinocchio”.
Parlando del patrono di Chivasso, il Beato Angelo Carletti (Chivasso, 1410 – Cuneo, 11 aprile 1495) , il pensiero corre alla sua maggiore opera la Summa angelica, unico libro stampato a Chivasso nel XV secolo dal Suigus. Il volume tratta delle varie questioni di coscienza e si configura come una guida per i confessori, ebbe gran fortuna e diffusione e come simbolo dell'ortodossia cattolica fu bruciato da Lutero sulla pubblica piazza di Wittenberg il 10 dicembre 1520, insieme alla bolla di scomunica, al codice di diritto canonico e alla Summa Teologica di San Tommaso. Nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, inestimabile patrimonio di Città metropolitana che ha sede a Palazzo Cisterna, è custodito un incunabolo della Summa angelica, datato 1486, che presenta diffuse note a margine e i capilettera in bicromia rossa e blu. Con il termine incunabolo si definisce convenzionalmente un documento stampato con la tecnologia dei caratteri mobili e realizzato nella seconda metà del XV secolo. Il termine proviene dal latino incunabula, ‘fasce', a sua volta derivato da cuna, ‘culla', da cui il significato di ‘origine, primo inizio'. Generalmente gli incunaboli non hanno frontespizio, ma solo una indicazione, spesso approssimativa, che riporta il nome dell'autore dell'opera e un titolo nell'incipit. Le note tipografiche, se presenti, si trovano nel colophon. Infatti i primi libri realizzati con i caratteri mobili tendevano a imitare l'aspetto dei libri manoscritti, in cui questo tipo di indicazioni erano superflue. Il buono stato di conservazione di molti incunaboli, rispetto a libri ben più recenti, è dovuto all'ottima qualità dell'antica carta, fabbricata a mano con stracci di cotone.
Info: https://www.comune.chivasso.to.it/it
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Il più antico manuale di scacchi online è ora digitalizzato e pubblicato online sul sito della Città metropolitana. All’indirizzo http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/digitalizzazione è consultabile il Libro nel quale si tratta della maniera di giuocar’ à scacchi, edito a Torino nel 1597 “appresso Antonio de’ Bianchi”, uno dei tesori conservati nella Biblioteca storica della Città metropolitana intitolata a Giuseppe Grosso e recentemente informatizzati grazie al laboratorio DigiBESS sito presso il CNR torinese.
L’opera, una delle 200 cinquecentine in possesso della nostra Biblioteca, fu composta da Horatio Gianutio della Mantia: in 128 pagine finemente riquadrate, decorate con bei capilettera e arricchite da molti disegni, si succedono un’introduzione e tre capitoli. Nella prima il della Mantia attribuisce agli scacchi una funzione consolatoria: “Non potrebbe la Natura nostra longamente resistere al continuo peso de studij, e delle cure gravi, se non fosse tal volta soleggiata e ristorata col mezzo di qualche piacevol trattenimento, quale serà tanto più laudabile, quanto più s’accostarà alla Virtù, e sarà lontano dal vitio. Hora - prosegue Horatio Gianutio della Mantia - io ardirei di dire che ‘l giuoco de scacchi fosse uno no solo delli più dilettevoli e ingegnosi, ma delli più convenienti e proporzionati a ogni stato e grado di persona nobile, e spetialmente al cavaliero, che s’attende all’esercitio dell’armi e della guerra”.
Nell’opera trovano posto istruzioni e suggerimenti che possono risultare molto utili, ma è bene non dimenticare le parole di Arthur Schopenhauer : “Nella vita accade come nel gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l'avversario, nella vita il destino”.
Il Libro nel quale si tratta della maniera di giuocar’ à scacchi è consultabile online anche su Internet Archive (//archive.org/details/@giuseppe_grosso_library?tab=web-archive" target="_blank" rel="noopener">https://archive.org/details/@giuseppe_grosso_library?tab=web-archive>)
e su Wikimedia Commons
(https://commons.wikimedia.org/w/index.php?search=Media+from+Giuseppe+Grosso+Library&title=Special:MediaSearch&go=Vai&type=other).
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Maria Riva di Giaveno è stata staffetta ed infermiera partigiana, poi insegnante ed infine testimone impegnata nella memoria dei caduti in particolare della Val Sangone: quest’anno ricorre il quinto anniversario della sua scomparsa avvenuta all’età di 91 anni dopo una vita spesa per gli altri, nella testimonianza dei valori della libertà, maestra di scuola e di vita.I numerosi mondi dove Maria Riva detta Mariella, ha lasciato il segno hanno voluto organizzare una serie di eventi per ricordarla in modo coordinato nei luoghi che la videro attiva.
Sono diverse le tappe in ricordo di Mariella e le celebrazioni si dipaneranno lungo tre mesi.
Si comincia martedì 10 agosto alle 17 a Ceresole Reale (Ufficio turistico) con la proiezione di immagini ed interviste tratte da video sulla sua vita, la lettura di brani dalle sue lettere alla madre, racconti del suo periodo d'insegnante a Ceresole Reale.
L’indomani, mercoledì 11 agosto alle 16 ad Alpette all’Ecomuseo del rame, lavoro e Resistenza, la proiezione del video con immagini di una visita di Maria ad Alpette e incontro con Rita Seren Gay, presidente onoraria dell’Anpi di Alpette.
Poi a Torino venerdì 24 settembre alle 16.30 al Liceo artistico Cottini di via Castelgomberto 20 nell’aula magna la proiezione di un video realizzato dagli studenti del Liceo Cottini con l’intervento di Barbara Berruti dell’Istoreto e la lettura di documenti a cura di Mario Brusa, ma anche l’inaugurazione del giardino intitolato a Maria Riva.
Infine, domenica 24 ottobre alle 15 a Giaveno nel Palazzo Marchini un omaggio a Maria Riva con l’intervento sia di rappresentanti dell’ Anpi di Giaveno-Val Sangone sia dello storico Gianni Oliva; mentre alle 17 a Coazze nella sala conferenze dell’Ecomuseo della Resistenza la proiezione del video “La Resistenza in Val Sangone”. Sarà la prima occasione per rivedere aperto l’Ecomuseo della Resistenza di Cazze, i cui lavori di riallestimento son stati finanziati in parte della Città metropolitana di Torino con i fondi del piano tematico PaCE sul programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia.
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Per chi avesse in animo di organizzare una gita ai Sacri Monti alpini, splendido itinerario composto di nove santuari sparsi tra Piemonte e Lombardia, dichiarati dall’Unesco nel 2003 Patrimonio dell’umanità, c’è un volume della Biblioteca storica della Città metropolitana di Torino da poco digitalizzato e messo online che fa al caso suo: è la Descrizione semplice e succinta delle Sacre Cappelle erette sul Monte d'Orta. Il testo, datato 1770, tratta “la conversione, la vita, la morte e la canonizzazione di San Francesco d'Assisi” descrivendo una per una, “per comodo di quelli, che desiderano visitarle per loro spirituale vantaggio”, le 20 cappelle che costituiscono il Sacro Monte di Orta, posto sulla collina che si eleva al centro della penisola di Orta San Giulio, sulla riva orientale del Lago d'Orta, che proprio al Santo poverello è dedicato. I 20 capitoletti, ognuno accompagnato da una frase in epigrafe che ne riassume il contenuto, sono preceduti da un’introduzione in cui si racconta come il primo finanziatore del Sacro Monte d’Orta, l’abate novarese Amico Cannobio, “nel declinare del Secolo sestodecimo, trovandosi per suo diporto nell’Isola di S. Giulio, […] osservando l’ameno Monticello che s’innalza sopra del Borgo d’Orta, disse con quelli che l’accompagnavano: oh quanto opportuno sarebbe mai quel Colle per un Convento de religiosi, e per altri Edificj, nei quali al vivo venisse rappresentata la vita, e le gesta di S. Francesco d’Assisi! Se si potesse questo mio desiderio ridurre ad effetto, io non lascerei intentato mezzo alcuno”.Il desiderio del Cannobio ebbe poi finito per “ridursi ad effetto”, e la Descrizione semplice e succinta delle Sacre Cappelle erette sul Monte d'Orta è ora un prezioso strumento per arricchire la vostra visita al santuario. Si può consultarla alla pagina web http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate.
Tutto sui nove Sacri Monti all’indirizzo https://www.sacrimonti.org
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La terza escursione dell'estate 2021 sui Sentieri della Memoria organizzata dall'ecomuseo del Colle del Lys è in programma domenica 25 luglio con partenza alle h. 9 per raggiungere, con un itinerario ad anello, il Santuario di Madonna della Bassa, posto sullo spartiacque tra i bacini dei torrenti Messa e Casternone, luogo di devozione fin dal 1700.Durante la guerra di Liberazione, la foresteria del Santuario fu utilizzata come sede dalla banda partigiana di Giuseppe Kovacic
(Rosa) e quindi dal distaccamento “Faleschini” della 17^ brigata Garibaldi “Felice Cima”.
L’escursione dura quattro ore ed sarà accompagnata da una guida naturalistica dell’associazione ArteNa - Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Il programma delle escursioni sui Sentieri di Memoria rientra tra le iniziative del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia nel quale la Città metropolitana di Torino è impegnata a mettere in rete i sentieri della Resistenza
Prenotazione online a segre@colledellys.it oppure info@studioartena.it
La quarta tappa sui Sentieri della Memoria si terrà domenica 22 agosto
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Un incontro tra il Congrès permanent de la Lenga Occitana, studiosi dell’Università di Torino e associazioni occitane come la Chambra d’òc, organizzatrice dell’evento, e Espaci occitan, per fare un bilancio delle attività svolte e pianificare i prossimi impegni per valorizzare, tutelare e diffondere la lingua occitana. È quanto si è svolto oggi a Palazzo Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino, ente capofila di un progetto che coinvolge una quarantina di Comuni, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dalla Chambra d’Oc nell’ambito della legge 482/99 in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.L’incontro odierno è seguito al XIII° Congresso dell'Association Internationale d’Études Occitanes (Aieo), che si è tenuto dal 12 al 17 luglio a distanza sul sito dell’Università di Torino.
Il Congrès permanent de la Lenga Occitana raduna le istituzioni e le federazioni storiche del territorio occitanofono ed è sostenuto dal ministero francese della cultura e delle collettività territoriali francesi. La sua missione è quella di contribuire alla vitalità e allo sviluppo dell’occitano – chiamato anche lingua d’òc – lavorando alla sua conoscenza e alla sua codificazione grazie alla produzione degli strumenti riguardanti i diversi aspetti della lingua: lessicologia, onomastica, fonetica, fonologia, morfologia, sintassi, semantica, trattamento automatico delle lingue (Tal) e grammatica.
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Per l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva il circuito Organalia 2021 approderà sabato 24 luglio alle 21,30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Anastasia a Monastero di Lanzo, per il concerto “Stylus phantasticus”. Il programma, attraverso un ideale viaggio tra l'Italia e l'area della Germania del sud, esplorerà quello che Athanasius Kircher definì appunto come "stylus phantasticus". Nel 1650 il pensatore gesuita, tedesco di nascita ma vissuto a Roma per gran parte della sua vita, coniò tale definizione per indicare lo stile toccatistico e improvvisativo tipico dei compositori italiani, Frescobaldi su tutti, reinterpretato e arricchito dalla scuola tedesca di Pachelbel e Buxtehude. Il programma alternerà brani costruiti con il più severo contrappunto, bassi ostinati dove la melodia e il lirismo sono le caratteristiche principali, con brani di grande virtuosismo strumentale: un vero e proprio viaggio in un secolo, il Seicento, ricchissimo di contrasti e di innovazioni, che aprì la strada al periodo d'oro dei grandi maestri del barocco: l'età di Bach e Händel. Francesco Bergamini al violino barocco e l’organista Davide Stefanelli proporrano musiche di Girolamo Frescobaldi (Toccata Quinta dal secondo libro di toccate e partite d’intavolatura), Biagio Marini (Romanesca per violino e basso se piace, opera 3), Giovanni Battista Fasolo (Elevatio e Brevis Modulatio post Agnus Dei dalla “Missa in duplicibus diebus”), Johann Pachelbel (Praeludium in Re minore), Franz von Biber (Sonata I dalle Sonate del Rosario: Annunciazione), Bernardo Pasquini (Toccata e Recercare del II tono, Toccata e Sonata in Do maggiore), Johann Heinrich Schmelzer (Ciaccona in La maggiore), Alessandro Stradella (Sonata III in Re minore) e di un anonimo inglese (Variazioni su Greensleeves da “The division violin” di John Playford). Francesco Bergamini si dedica da anni principalmente allo studio e all’esecuzione della musica italiana del XVII e XVIII secolo, alla ricerca di brani inediti o poco conosciuti. Davide Stefanelli è tra i fondatori dell’ensemble di musica barocca “Didone Abbandonata”e partecipa in qualità di continuista ai progetti di diversi gruppi di musica antica.Terminata la pausa estiva, da fine agosto all’inizio di ottobre il circuito Organalia proporrà altri dieci concerti a San Maurizio Canavese, Ivrea (tre concerti), San Francesco al Campo, Pavone Canavese, San Maurizio Canavese, Ciriè, Volpiano e Tonengo di Mazzè. Il primo appuntamento è per domenica 29 agosto alle 16 nell’antica chiesa plebana di San Maurizio Canavese. L’Ensemble “Sonar d’Affetto” (Valeria La Grotta soprano, Nicola Brovelli violoncello, Mauro Pinciaroli arciliuto, Luigi Accardo clavicembalo e organo), proporrà il concerto “Le Cantate di Leonardo Vinci e il virtuosismo italiano”.
Ricordiamo che l’accesso ai concerti è consentito trenta minuti prima dell’inizio previsto, osservando le norme anti Covid ancora in vigore: utilizzazione della mascherina per l’intera durata del concerto, igienizzazione delle mani con gel disinfettante, rilevazione della temperatura corporea tramite termoscanner, occupazione dei posti segnalati. L’ingresso è con libera offerta.
Il circuito Organalia 2021 può contare su di un contributo della Fondazione CRT (maggior sostenitore) e sui patrocini della Giunta e del Consiglio regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Pontificio Consiglio per la Cultura. Per saperne di più si può consultare il portale Internet www.organalia.org, scrivere a info@organalia.org o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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Si è svolta sabato 17 luglio l'ultima visita a Palazzo Cisterna animata dai Gruppi storici, prima della pausa estiva.
Ospite della mattinata il Gruppo inserito nell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana di Torino, Ventaglio d’Argento, un'associazione storico-culturale che da anni si propone, attraverso scenari recitati e danzanti e una rigorosa attenzione alla moda dell'epoca indossata, di far rivivere tempi passati dal XVIII al XIX secolo. Per l’occasione il Gruppo ha portato in scena alcuni aspetti curiosi e poco conosciuti di Maria Vittoria, l'ultima discendente della famiglia Dal Pozzo che il 30 maggio 1867 sposa Amedeo di Savoia, primo Duca d'Aosta.
Le visite, gratuite con prenotazione obbligatoria, s'interrompono per la consueta pausa estiva e riprenderanno sabato 25 settembre.
Informazioni e prenotazioni:
dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100 e all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it
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Da venerdì 26 agosto a domenica 12 settembre nelle valli piemontesi del primo Parco nazionale istituito in Italia tornerà il festival del teatro in natura Gran Paradiso Dal Vivo, organizzato da Compagni di Viaggio, finanziato e promosso dal Parco, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e con il contributo dell'Unione Montana Gran Paradiso, dell'Unione Montana Valli Orco e Soana, della Fondazione CRT, di IREN e di SMAT. Gli spettacoli sono in programma nei comuni di Alpette, Ceresole Reale, Locana, Noasca, Pont Canavese, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana. La presentazione dell'iniziativa si è svolta giovedì 15 luglio nella prestigiosa cornice della sala Consiglieri di Palazzo Cisterna."Questa quarta edizione di Gran Paradiso dal Vivo, segna la ripresa verso la piena normalità dopo la drammatica emergenza sanitaria dovuta alla pandemia – sottolinea Italo Cerise, presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso – Il Festival è lieto di riaprire all'incontro tra le persone e il teatro con una rassegna immersa nella natura delle valli piemontesi del Parco. Caratterizzate da ambienti straordinari, ricchi di biodiversità, le valli sono lo scenario perfetto per il programma, che vedrà impegnate compagnie di altissimo livello e che esalta la riscoperta dell'antico legame tra uomo e natura, sempre più attuale per la sopravvivenza dell'umanità".
"La nuova edizione del festival è ricca di presenze e generi nuovi, nella costante e inesauribile ricerca di una relazione armonica con lo spazio, la natura e il pubblico – sottolinea il direttore artistico del festival, Riccardo Gili - Ogni anno il parco svela come un palcoscenico, una platea, un teatro naturale che al mattino si apre e alla sera scompare, nel quale portiamo la magia dello spettacolo in eventi unici e sempre diversi. Quest'anno si aggiunge anche un nuovo luogo, il parco della Torre Tellaria a Pont Canavese, ma scopriremo anche come sedi degli spettacoli nuovi spazi naturali, quali il Pian dell'Azaria (il luogo più bello del mondo per lo scrittore Mario Rigoni Stern), la Vi Viei di Pezzetto e la salita alla borgata Sassa a Noasca. I sensi dello spettatore, attraverso la mediazione dell'artista, scoprono e riscoprono la natura e attraverso il suo sguardo danno un nuovo senso e una più ampia prospettiva ad ambienti ricchi di nuove suggestioni".
Anche quest'anno il festival si articola in tre sezioni:
- "TeatroNatura", asse portante delle precedenti edizioni, con gli spettacoli della compagnia O Thiasos TeatroNatura diretta da Sista Bramini
- "Senza quinte e sipario", con spettacoli che si possono collocare negli spazi del parco senza la necessità di una sala teatrale
- "Questo parco è uno spettacolo!", con eventi pensati per un pubblico di famiglie in stretto dialogo con il territorio.
Il festival introduce anche un'altra novità nell'ambito della collaborazione del Parco Nazionale Gran Paradiso con l'Università della Valle d'Aosta sul tema della biofilia, che caratterizza sin dall'esordio questo evento.
"Tutti pensano che la natura e il teatro possano migliorare lo stato psicofisico della persona – ricorda Riccardo Gili - Ma qualcuno lo ha mai misurato? Noi sì." Quest'anno approderà a Gran Paradiso Dal Vivo il progetto internazionale di Thalea, un'organizzazione che lavora da anni sulla misurazione delle onde cerebrali in stato di immersione e contemplazione, eseguita da neuroscienziati. Queste onde infatti evidenziano l'attività di alcune zone del cervello che possono indicare il livello di benessere della persona e il modo in cui la natura e l'arte possono influenzarlo favorevolmente. È un esperimento in campo teatrale unico in Italia e gli spettatori che lo desiderano potranno indossare un leggero caschetto misuratore e fornire i dati per lo studio scientifico.
Gli spettacoli saranno tutti a numero chiuso, con ingresso riservato ai prenotati, al costo di 5 euro. Per le prenotazioni basta andare sulla pagina Internet www.cdviaggio.it/granparadisodalvivo-info-prenotazioni
È necessario dotarsi di abbigliamento e calzature adatte ad un'escursione in montagna, anche perché alcuni spettacoli prevedono camminate su sentiero. In caso di maltempo le rappresentazioni avranno luogo alla medesima ora in spazi coperti. Il pubblico dovrà rispettare alcune semplici regole per la sicurezza e la prevenzione del contagio da Covid19, reperibili all'indirizzo Internet www.cdviaggio.it/granparadisodalvivo-regole-di-comportamento
Numerose imprese turistiche e case delle Valli del Gran Paradiso riconosceranno uno sconto per pasti o pernottamento a coloro che presenteranno prenotazioni o biglietti del festival. L'elenco delle strutture convenzionate sarà disponibile sul sito Internet www.cdviaggio.it/granparadisodalvivo, in cui è anche possibile consultare il programma completo del festival.
Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero telefonico 348.2450340 o scrivere a granparadisodalvivo@cdviaggio.it

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