Cultura
"Sinceramente vostro": il volto impreziosito dai baffi perfetti appare su una locandina ed è il volto di un illustre "rivarolese tra Cipro e New York", Luigi Palma di Cesnola. A lui, generale, archeologo e diplomatico, il castello Malgrà di Rivarolo Canavese dedica una mostra che aprirà al pubblico domenica 27 giugno e si concluderà in autunno, il 10 ottobre. L'allestimento è stato possibile grazie a materiali provenienti dagli archivi della famiglia, primo fra tutti un dipinto che lo raffigura, realizzato intorno al 1900 dall'artista George Henry Story e custodito nell'ufficio del sindaco di Rivarolo. Era stato ritrovato nel 2005 fra gli arredi dismessi dell'asilo infantile Farina, che lo stesso Luigi Palma visitò prima di fare ritorno a Cipro. Dopo l'adozione da parte della presidente dell'Inner Wheel dell'Alto Canavese, Giuliana Bausano, il dipinto è stato restaurato.
Nato il 29 luglio 1832 a Rivarolo e morto il 20 novembre 1904 a New York, Luigi Palma di Cesnola emigrò in America dopo aver partecipato ad alcune guerre risorgimentali, divenendo nientemeno che il primo direttore del Metropolitan Museum. Discendente da una famiglia nobile piemontese, partecipò attivamente alla vita militare, a partire dalla Prima Guerra d'Indipendenza e fino a quella di Crimea. Lasciato il Piemonte nel 1858 alla volta degli Stati Uniti, partecipò alla Guerra di Secessione nell'esercito nordista.
Molti dettagli della sua vita, costellata da episodi curiosi e avventurosi, si potranno scoprire visitando la mostra al Castello Malgrà di Rivarolo, che ha ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. L'esposizione sarà aperta al pubblico tutte le domeniche dalle 15 alle 19 nell'antico maniero rivarolese, con ingresso libero contingentato e senza obbligo di prenotazione. L'inaugurazione è in programma sabato 26 giugno alle 17, seguita da un concerto alle 21. La mostra "incrocia" un'altra iniziativa promossa dai Musei Reali che prenderà il via martedì 29 giugno: la mostra "Cipro. Crocevia delle civiltà", che proporrà una serie di reperti archeologici frutto delle campagne di scavi condotte da Luigi Palma di Cesnola durante gli anni trascorsi nell'isola di Cipro in qualità di diplomatico.
Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 331-301516.

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Si è conclusa con successo la visita di giugno a Palazzo dal Pozzo della Cisterna.
Ospite della mattinatauna nuova realtà culturale che recentemente è entrata a far parte dell'Albo dei Gruppi Storici della Città metropolitana di Torino: il Gruppo storico della Fenice della Città di Pianezza, un insieme di persone con ventennale esperienza nell'ambito delle rievocazioni storiche, nel teatro e nella danza in costume. Con abiti, dialoghi, usi e atteggiamenti ricostruiti nel pieno rispetto dell'epoca, il gruppo ha accolto i visitatori nel cortile d’onore con una breve narrazione, ambientata del Settecento, sul cioccolato, alternando storia, aneddoti curiosi e divertenti scenette tra nobili amanti di questa dolce e voluttuosa bevanda che insieme ai pizzi, ai minuetti e ai ventagli, approda nelle corti europee in modo prepotente nei suoi svariati e pittoreschi utilizzi.
La prossima visita, gratuita con prenotazione obbligatoria, è prevista per sabato 17 luglio.
Info e prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8612644 e all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it
Per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza necessarie per partecipare alla visita sarà in vigore l’obbligo di indossare la propria mascherina e di igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso. Per il rispetto della distanza fisica sono previsti due gruppi di visita da 10 persone: uno alle ore 10 e uno alle ore 11.
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Nell’ultimo fine settimana di giugno il circuito concertistico Organalia 2021, promosso e patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, proporrà due appuntamenti nel Canavese, a Strambino e a Chiaverano.A Strambino il concerto è in programma sabato 26 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Michele e Solutore. Sarà un’occasione per ascoltare o riascoltare la voce dell’organo costruito da Giuseppe Serassi tra il 1808 e il 1812, restaurato e ampliato dai Fratelli Serassi nel 1864-65 e, ultimamente, da Marco Renolfi di Torino nel 2018. Protagonista dell’appuntamento sarà l’organista siciliano Diego Cannizzaro, docente di organo principale e tastiere storiche presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta. Il programma del concerto verterà sulle figure di alcuni importanti compositori, organisti e didatti che vissero e operarono nella Milano del XIX secolo, attenti alla musica operistica in voga in quegli anni, con una particolare predilezione verso Giuseppe Verdi. Il concerto si aprirà nel nome di Francesco Almasio (1806-71), che fu titolare della cattedra di organo al Conservatorio di Milano, del quale sarà eseguito l’adattamento organistico della Sinfonia dall’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi. Quindi sarà la volta di Polibio Fumagalli (1830-1900), un compositore da riscoprire e da valorizzare, anch’egli docente di organo al Conservatorio di Milano, il quale ebbe tra i suoi allievi Marco Enrico Bossi e Pietro Alessandro Yon. Si potranno ascoltare le Marce Campestre, Brillante e Festiva e i brani Rugiada, Un raggio di sole e Esultazione. Infine spazio alla musica di Carlo Fumagalli (1822-1907), del quale si ascolteranno brani tratti dalla Messa solenne per organo tratta da opere del celebre Verdi. Il concerto è organizzato grazie al contributo dell’Associazione Salvaguardia Chiese Strambino e del Lions Club Candia Lago.
A Chiaverano il concerto si terrà domenica 27 giugno alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di San Silvestro papa, offrendo al pubblico l’opportunità di ascoltare l’organo costruito da Giovanni Bruna tra il 1793 e il 1795 e restaurato filologicamente dalla Bottega Organara Dell’Orto&Lanzini nel 2007. Protagonista della serata sarà l’organista Andrea Chezzi, originario di Colorno, che svilupperà un programma dedicato ai Virtuosi italiani per strumenti da tasto tra Sei e Settecento: Domenico Cimarosa, Baldassare Galuppi, Bernardo Pasquini e Domenico Scarlatti. Il concerto è organizzato grazie al contributo del Comune di Chiaverano.
L’accesso ad entrambi i concerti sarà consentito a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid ancora in vigore: utilizzazione della mascherina per l’intera durata del concerto; igienizzazione delle mani con gel disinfettante; rilevazione della temperatura corporea tramite termoscanner, occupazione dei posti segnalati. L’ingresso, come di consueto, sarà con libera offerta.
Per saperne di più: www.organalia.org

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Un fine settimana dedicato alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la guerra di Liberazione: l’iniziativa è una tradizione del Comune di Prarostino, che, domenica 20 giugno, tornerà a celebrare l’anniversario della costruzione del Faro della Libertà.Le iniziative, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 10,30 con il ritrovo dei partecipanti sul piazzale del Municipio, da dove partirà un corteo verso il cimitero, il parco della Rimembranza e quello del Faro, dove saranno deposte corone d’alloro in memoria dei caduti per la libertà. Parteciperanno al corteo tutte le associazioni locali, i bambini della scuola materna ed elementare e la banda musicale di Inverso Pinasca. Alle 11 sono in programma i saluti della sindaca di Prarostino Fiorella Vaschetti e dei rappresentanti dell’ANPI, mentre alle 11,15 il sindaco di Pinerolo Luca Salvai terrà l’orazione ufficiale. Orazioni ufficiali saranno pronunciate anche dalla Vicepresidente dell’Unione Montana del Pinerolese, Adriana Sadone, e dal Presidente dell’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca, Marco Ventre. Alla cerimonia parteciperà il coro della sezione ANA di Pinerolo. Seguirà la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana ai diciottenni del paese. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dalla Pro Loco. Per le prenotazioni occorre telefonare entro giovedì 17 giugno al numero 340-2234786.

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Tornano a giugno, dopo il successo del mese scorso, le visite gratuite animate dai Gruppi storici a Palazzo dal Pozzo della Cisterna.
L’appuntamento alla scoperta dell’antica dimora dei Savoia Aosta è previsto sabato 19 giugno a partire dalle ore 10.
Ad accogliere il pubblico ed ad animare la visita ci sarà una nuova realtà culturale che recentemente è entrata a far parte dell'Albo dei Gruppi Storici della Città metropolitana di Torino. Si tratta del Gruppo storico della Fenice della Città di Pianezza, un insieme di persone con ventennale esperienza nell'ambito delle rievocazioni storiche, nel teatro e nella danza in costume. Con abiti, dialoghi, usi e atteggiamenti ricostruiti nel pieno rispetto dell'epoca il gruppo della Fenice accoglierà i visitatori nel cortile d’onore con una breve narrazione ambientata del Settecento sul cioccolato alternando storia, aneddoti curiosi e divertenti scenette tra nobili amanti di questa dolce e voluttuosa bevanda che insieme ai pizzi, ai minuetti e ai ventagli, approda nelle corti europee in modo prepotente nei suoi svariati e pittoreschi utilizzi.
La visita è gratuita con prenotazione obbligatoria dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8612644 e all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it
Per quanto riguarda le prescrizioni di sicurezza necessarie per partecipare alla visita sarà in vigore l’obbligo di indossare la propria mascherina e di igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso. Per il rispetto della distanza fisica sono previsti due gruppi di visita da 10 persone: uno alle ore 10 e uno alle ore 11.
La prossima visita animata si svolgerà sabato 17 luglio alle ore 10 e alle ore 11.
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La serie di reportage televisivi che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato ad uno dei tesori architettonici della Città di Carignano, la cappella della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, comunemente conosciuta come Santuario del Valinotto.
I filmati vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, ilvenerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30.
Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/riflettori_restauri_arte/
Per visionare tutte le fotogallery dei Restauri d’Arte e scaricare le immagini: urly.it/3dkm8
Dopo 15 puntate realizzate a partire dal mese di marzo, la rubrica si concede ora una pausa estiva e ritornerà a documentare il bello del territorio e il grande lavoro per tutelarlo e farlo conoscere a partire da giovedì 2 settembre.
ALLA RISCOPERTA DI UN GIOIELLO DEL BAROCCO PIEMONTESE
A Carignano un gioiello dell’architettura sacra del barocco piemontese è tornato all’antico splendore, grazie ad un luminare dell’architettura, all’associazione Progetto Cultura e Turismo e al sostegno finanziario della Compagnia di San Paolo: si tratta della cappella della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, comunemente conosciuta come Santuario del Valinotto. Progettato da Bernardo Antonio Vittone ed edificato nel 1738 su di un terreno del banchiere carignanese Antonio Facio, il Valinotto è l’opera giovanile più significativa del Vittone, che nella fase di transizione tra l’età barocca e il neoclassico mostrava ancora un solido attaccamento agli insegnamenti dei maestri Guarini e Juvarra, ma anche del Bernini e del Borromini.
Quello che si ripercorre brevemente nell’ultima puntata dei Restauri d’Arte prima della pausa estiva è il recupero di uno di quegli edifici di culto tipici del XVII e del XVIII secolo annessi a grandi cascinali o posti al centro di borgate rurali: chiese o cappelle che offrivano alla comunità locale un luogo fisico e un simbolo di aggregazione e di identità, ancora sentiti nel XXI secolo. Il santuario del Valinotto spicca con il bianco del suo intonaco nel verde della campagna circostante. Nelle giornate serene e limpide trova nel Monviso e nelle altre cime delle Alpi Cozie una scenografia naturale impareggiabile, che ne valorizza le linee architettoniche. Il banchiere Facio fede edificare la cappella per i contadini dei suoi possedimenti, collocandola in un terreno appartenuto precedentemente ai padri Agostiniani di Carignano, i quali nel XVI secolo avevano costruito una chiesetta intitolata alla Madonna della Neve. Vittone volle inglobare nel nuovo santuario quella chiesetta, destinandola alla funzione di sacrestia.
UN’ARCHITETTURA DI LUCE E DI PERFEZIONE GEOMETRICA
Come ha spiegato nell’intervista registrata per il reportage televisivo l’architetto e docente universitario Agostino Magnaghi, che ha curato la progettazione e la direzione del restauro, il santuario del Valinotto “è collocato in una campagna che è un vuoto; un vuoto che però ha una storia molto antica ed è un museo di sé stesso. La corona delle Alpi Cozie e il Monviso sono fortemente interrelati con una chiesa che è un’opera magistrale. Il Valinotto è un esempio di un modo interessante di concepire struttura e decorazione. È un’architettura di luce, in cui l’illuminazione entra indirettamente, provenendo da camere di luce invisibili, che funzionano come lampade che rischiarano la parte interna dell’aula. In età giovanile Vittone studiò e osservò a Roma l’opera di Francesco Borromini, considerato l’ideatore delle camere di luce”.
Nelle contenute e austere dimensioni della costruzione, Vittone riuscì a racchiudere la perfezione geometrica, la luce evocativa, le intuizioni mariane e una serie di chiaroscuri strutturali e ascetici. La pianta della chiesa è circolare e al suo interno è iscritto un esagono. La copertura è composta da tre volte sovrapposte, traforate e aperte, realizzate con un sapiente uso geometrico dei pennacchi. Sui sei piloni di base girano archi a pieno centro. Sul tamburo circolare sorge la cupola, sormontata da un cupolino detto lanterna. Dall’imposta della cupola partono sei archi a fasce che si intrecciano, formando un esagono, e un’altra cupola emisferica, che si apre su una cupola esterna e sulla lanterna. La copertura è quindi composta da tre strati sovrapposti e da una cupola sommitale. Dall’esterno sono chiaramente visibili i tre livelli, che conferiscono all’edificio una vaga somiglianza con le pagode orientali. La cappella-santuario del Valinotto è visitata ogni anno da migliaia di turisti e studiosi provenienti da tutto il mondo. È il bene-simbolo della comunità della grande pianura a sud di Torino: punto centrale degli itinerari del progetto Spazio di meraviglia: tra orgoglio civico e illusione barocca, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
UNA RETE CHE VALORIZZA I BENI CULTURALI DELLA PIANURA A SUD DI TORINO
Come ha spiegato l’ingegner Tommaso Carena dell’associazione Progetto Cultura e Turismo Carignano, “i restauri finanziati dalla Compagnia di San Paolo con un milione di euro hanno riguardato sia gli affreschi interni, fortemente deteriorati dall’umidità, sia le murature esterne”. Visitando il sito Internet www.carignanoturismo.org è possibile reperire informazioni sulle possibilità di prenotare visite individuali al santuario. La cappella è sempre aperta la domenica pomeriggio su prenotazione.
Una visita a Carignano può iniziare dal gioiello barocco del Valinotto, che impreziosisce la fertile campagna carignanese, ma non può che proseguire con un centro storico che propone un repertorio artistico e architettonico che spazia dal Medioevo al tardo Novecento, con un integrarsi armonico di piccoli e grandi edifici, che sanno restituire intatta la dimensione dello scorrere della Storia con la S maiuscola. A Carignano sono transitati eserciti e ambasciatori, re, conti, duchi e principi, vescovi e abati; e tutti hanno lasciato una testimonianza di sé. Le maestose opere del periodo barocco fanno di Carignano una meta imprescindibile dei percorsi internazionali.
Dal 1998 l’organizzazione di volontariato Progetto Cultura e Turismo promuove un turismo lento, vissuto al ritmo della passeggiata, per andare alla scoperta dell’arte e dell’architettura. I volontari carignanesi sono disponibili ad accompagnare i turisti nelle visite alla loro città e in numerosi Comuni del circondario. La presenza di un colto clero e di una nobiltà di antica schiatta, ha fatto sì che tra Carignano e Moncalieri agissero i maggiori architetti e artisti attivi in quasi tutti i cantieri della corte sabauda. Gli itinerari proposti o che il visitatore può comporre a proprio piacimento sono numerosi. Basta navigare nel sito www.carignanoturismo.org per accogliere le proposte oppure per decidere autonomamente il proprio itinerario.
Il Progetto Cultura e Turismo opera in numerosi Comuni della pianura a sud di Torino, attraverso accordi o convenzioni con amministrazioni locali, enti pubblici o privati, tra i quali i Comuni di Carignano, Castagnole Piemonte, Lombriasco, Moncalieri, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, Villastellone, Vinovo e Virle Piemonte. L’associazione collabora inoltre con gli Amici della Abbazia di Casanova di Carmagnola, gli Amici del Castello di Vinovo, le Pro Loco di Virle Piemonte e Lombriasco, l’organizzazione di volontariato Basso Lemina di Virle Piemonte, l’Arciconfraternita di Santa Croce di Moncalieri e la Confraternita di San Giovanni Decollato di Carmagnola.
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La biblioteca storica della Città metropolitana di Torino dagli stucchi storici di Palazzo Cisterna è arrivata anche su Internet Archive con due collezioni: le prime 50 immagini del Fondo di arti grafiche "Jolanda e Angelo Dragone" e le immagini dei frontespizi di tutti i 230 manoscritti rilegati conservati nei nostri preziosi armadi d'epoca. https://archive.org/details/@giuseppe_grosso_library?tab=collections
Internet Archive è una biblioteca digitale non profit che ha lo scopo dichiarato di consentire un accesso universale alla conoscenza: uno spazio digitale permanente per l'accesso a siti web, audio, immagini in movimento, fotografie e libri, tutto in pubblico dominio e liberamente scaricabile, quindi un utile strumento per la crescita dell’offerta culturale della nostra amata biblioteca di storia e cultura del Piemonte.
Continua dunque il programma di digitalizzazione del patrimonio librario e documentale della biblioteca, partito nel 2020 ed implementato con impegno durante il lock down durante il quale si è dato grande impulso caricati online sul sito di Città metropolitana gli inventari dei 50 archivi storici http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/fondi-archivistici e poi quelli delle cosiddette "Raccolte particolari", tra cui ad esempio fotografie, stampe storiche e copioni teatrali http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/raccolte-particolari
Ora, grazie alle risorse messe a disposizione da Internet Archive, il patrimonio culturale della biblioteca offerto liberamente online può crescere notevolmente: le opere del Fondo Dragone aumenteranno nel corso degli anni man mano che scadranno i diritti di copyright, mentre alcuni manoscritti, come pure diversi copioni teatrali, saranno pubblicati nella loro interezza. Presto sarà la volta delle stampe storiche, poi quella delle carte geografiche, delle quali è in corso la digitalizzazione dell’inventario, che andrà ad arricchire la sezione delle Raccolte particolari. Ma anche le oltre duecento cinquecentine approderanno su Internet Archive: saranno pubblicate le immagini di tutti i frontespizi, e in qualche caso si prevede l’informatizzazione dell’intero testo.
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La serie di reportage televisivi che la Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Restauri d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato alla sede aulica della Città Metropolitana, Palazzo Dal Pozzo della Cisterna.I filmati vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 13 del digitale terrestre, il venerdì alle 19,45, il sabato alle 13,30 e la domenica alle 22,30.
Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città Metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città Metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/riflettori_restauri_arte/
Per visionare la fotogallery e scaricare le immagini:
https://photos.app.goo.gl/j4S4xRr4x9Vj8E9C6
A Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è iniziato un importante intervento di risanamento conservativo della facciata sul giardino: un cantiere da tempo atteso e che ora entra nel vivo con un lavoro accurato su intonaci, cornicioni, cornici, altorilievi, timpani e altri elementi architettonici, nel pieno rispetto del valore storico e artistico dell’edificio. Il nucleo originario del palazzo, di proprietà del conte Flaminio Ripa di Giaglione, risale al 1675. Tre anni dopo, per desiderio della seconda Madama Reale, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, venne allestito il giardino interno. Nel 1685 il Palazzo passò alla famiglia Dal Pozzo della Cisterna, che diede avvio a grandiosi restauri. Risalgono alla seconda metà del Settecento la ristrutturazione e l’ampliamento, svolti per volontà del principe-mecenate Giuseppe Alfonso, con il coordinamento dall'architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco. Venneampliata la manica di ponente, furono costruiti gli appartamenti, fu risistemata la facciata, vennero costruite le scuderie e le divisioni murarie. Vennero inoltre eseguite decorazioni in legno, stucco e ferro. Il barocco piemontese finì per convivere con il neoclassicismo, soprattutto negli interni. Seguì un periodo di interruzione delle opere di decoro, che ripresero solo nella seconda metà dell'Ottocento, in vista e a seguito del matrimonio tra Maria Vittoria - figlia di Carlo Emanuele della Cisterna e ultima discendente della famiglia - e Amedeo di Savoia Duca d'Aosta, celebrato il 30 maggio 1867. Il Palazzo diventò una vera e propria casa di rappresentanza, molto sfarzosa: vennero aggiunti nuove sale, i soffitti a cassettoni, le vetrate, le dorature, le tappezzerie in seta e le decorazioni delle stanze ad opera del pittore Augusto Ferri. Dopo la morte della principessa Maria Vittoria, Amedeo d'Aosta volle comunque completare il Palazzo. Venne approvato il progetto per la costruzione della cancellata che circonda il giardino sulla via Carlo Alberto (che sostituì il vecchio muro di cinta) e quello per la ricostruzione dello scalone d'onore. Sempre a quel periodo risalgono alcune migliorie tecnologiche, come l'illuminazione a gas nell'ingresso e la sopraelevazione del terrazzo fra il cortile principale e il giardino. Negli anni successivi agli inizi del '900 furono effettuati solo interventi minori e nel 1940 i Savoia-Aosta vendettero l'edificio, ormai scarsamente utilizzato, alla Provincia di Torino, che ne fece la sua sede ufficiale a partire dal 1945. Gli architetti Claudio Schiari e Laura Garavoglia, rispettivamente dirigente e responsabile del procedimento del Dipartimento Territorio Edilizia e Viabilità della Città Metropolitana, stanno seguendo i lavori di restauro, che dovrebbero concludersi nel prossimo mese di ottobre.
Le fasi dell’intervento consistono in: analisi e rilievi preliminari degli intonaci e delle cromie originali, mappatura del degrado, razionalizzazione di tutte le canalizzazioni degli impianti, realizzazione di protezioni di vetri, serramenti e pavimenti, demolizione di intonaci, ricucitura delle murature, pulitura di tutte le superfici, ripristino di tutti gli intonaci, iniezioni di maltine consolidanti, sostituzione di davanzali ammalorati, revisione di serramenti esterni e gelosie, revisione di parapetti e grigliati in ghisa, impermeabilizzazione e risanamento delle balaustre in conglomerato cementizio del terrazzo e del balcone.

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Il secondo concerto del circuito Organalia 2021, intitolato Il primo barocco italiano, è in programma sabato 12 giugno alle 21 nel santuario campestre di San Vito a Nole. In caso di maltempo il concerto si terrà nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire.
Protagonista dell'appuntamento sarà, per la seconda volta consecutiva, l'ensemble Accademia degli Umoristi, formato da musicisti che si sono specializzati nella prassi esecutiva delle composizioni del primo barocco italiano. A Nole si esibiranno Susanne Geist e Giulio De Felice al flauto dolce e alla traversa rinascimentale, Stefano Cicerone al trombone barocco, Daniele Bovo al violoncello e Matteo Cotti all'organo portativo, fornito quest'anno dalla bottega organaria Dell'Orto&Lanzini di Dormelletto.
Il programma comprende musiche di Andrea Falconieri (Battaglia De Barbasso Yerno De Satanas), Biagio Marini (La Foscarina), Girolamo Frescobaldi (Canzon quinta a 3, F 8.34C), Bernardo Storace (Follia), Alessandro Stradella (Sonata a soprano e violoncello in Re), Giovanni Gabrieli (La spiritata), Marco Uccellini (Aria sopra La Bergamasca) e Dario Castello (Sonata duodecima a due soprani e trombone).
Susanne Geist ha studiato flauto dolce con Lorenzo Cavasanti al Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano ed è stata più volte insignita del premio Giovani Promesse dell'Accademia del Ricercare. Nel 2017 ha vinto il Premio Nazionale delle Arti. Giulio De Felice nel 2017 si è invece specializzato con Francesca Odling in flauto barocco e classico con lode e menzione d'onore al Conservatorio Giuseppe Verdi. Ha vinto diversi premi internazionali tra cui l'Ibla Grand Prize 2017 e si è esibito in molti paesi d'Europa, negli Stati Uniti e nel Sud Est Asiatico. Si è inoltre esibito con il duo De Felice-Arata e con il trio la Sérénade nel programma di Rai5 Nessun Dorma. Collabora con numerosi gruppi da camera e orchestrali specializzati nella musica antica con strumenti storici. Stefano Cicerone è diplomato in trombone al Conservatorio di Torino, ha vinto nel 2018 il XIII Premio Nazionale delle Arti nella categoria Realizzazioni e interpretazioni di opere del repertorio storico elettroacustico. Ha suonato in note rassegne concertistiche, tra cui MiTo Settembre Musica 2017 e 2019 e Organalia 2020. Insegna Esecuzione e Interpretazione nei licei musicali di Cuneo e di Alba ed è assistente alla cattedra di Musica Insieme Fiati al Conservatorio di Torino. Matteo Cotti è organista, pianista, clavicembalista e compositore con una particolare passione per la musica da camera. Il suo repertorio spazia dalla musica antica a quella contemporanea. Diplomato in organo e pianoforte al Conservatorio di Torino, frequenta attualmente il biennio specialistico di composizione, approfondisce lo studio del clavicembalo e si esibisce regolarmente come pianista, clavicembalista e organista, sia come solista che camerista. Ha ottenuto importanti riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Daniele Bovo è diplomato in violoncello moderno al Conservatorio di Torino e si è perfezionato in violoncello barocco presso la Hochschule di Lipsia. La sua attività di violoncellista moderno lo ha portato a partecipare ad eventi di forte impatto mediatico, come il concerto in occasione del decimo anniversario dalla caduta del muro di Berlino, diretto presso la Porta di Brandeburgo dal compianto maestro Mstislav Rostropovich. Ha collaborato con artisti del calibro dei Queen, dei Deep Purple, di Lionel Richie, George Micheal, BB King, Sting, Bono, Eric Clapton, Luciano Pavarotti e Josè Carreras.
L'accesso al concerto in programma a Nole sarà consentito a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid ancora in vigore: utilizzazione della mascherina per l'intera durata del concerto, igienizzazione delle mani con gel disinfettante, rilevazione della temperatura corporea tramite termoscanner, occupazione dei posti segnalati. L'ingresso, come di consueto, sarà con libera offerta. Il pubblico interessato potrà registrarsi gratuitamente alla mailing list di Organalia e sarà accolto dalle hostess, che utilizzeranno la mascherina e i guanti protettivi in lattice per la distribuzione gratuita della brochure che copre l'arco temporale dal 6 giugno al 24 luglio. Il concerto è organizzato grazie al contributo del Comune di Nole, in collaborazione con l'Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese e con la parrocchia di San Vincenzo martire e dell'Abbadia di San Vito.
MUSICISTI DEL XX E XXI SECOLO CON IL DUO RIVERBERI A SAN CARLO CANAVESE DOMENICA 20 GIUGNO
Musicisti del XX e XXI secolo è invece il titolo del concerto in programma domenica 20 giugno alle 17 nella chiesa parrocchiale di San Carlo in strada Ciriè 2 a San Carlo Canavese. Il Duo Riveberi, composto dall'organista Stefano Pellini e dal saxofonista Pietro Tagliaferri, proporrà brani di Flor Peeters (Trumpet tune in D major opera 116), Marcel Dupré (cinque brani dai 79 Corali opera 28), Jean Alain (Litanies), Marco Enrico Bossi (Piccola Fanfara, Ave Maria), Sir Edward Elgar (Allegro dalla Organ Sonata opera 28), Bjarne Sløgedal (Variazioni su un aria popolare norvegese), Massimo Berzolla (Piccolo requiem, per un'anima gentile), Pietro Tagliaferri-Massimo Berzolla (Us, Lilien).
Il progetto Riverberi è nato nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e il compositore Massimo Berzolla, con l'idea accostare il sax soprano all'organo, costruendo un repertorio unico e affascinante, che spazia dal Rinascimento ai giorni nostri. Nel 2009 la formazione si è rinnovata con l'organista Stefano Pellini e con l'apporto della sua esperienza e cultura. L'attività del Duo si è sviluppata in circa duecento concerti negli Stati Uniti, in Messico, Polonia, Austria, Germania, Spagna, nelle più prestigiose rassegne organistiche italiane e in incisioni discografiche, riscuotendo ovunque unanime consenso.
La rassegna Organalia 2021 è patrocinata dalla Giunta e dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino e, per la prima volta, dal Pontificio Consiglio per la Cultura. Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.organalia.org, scrivere a info@organalia.org oppure chiamare il numero telefonico 011-2075580.
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Tornano anche quest’estate per il secondo anno le escursioni della memoria, sabati e domeniche nella natura e nella storia della Resistenti, quattro momenti di trekking organizzati dall'Ecomuseo del Colle del Lys con Città metropolitana di Torino in collaborazione con la Casa del Parco naturale del Colle del Lys.La prima tappa è in programma domenica 13 giugno h 10 ed è dedicata ad approfondire l’importanza del sostegno offerto alla Resistenza militare dai civili con le storie di un parroco, un imprenditore, un docente universitario, un’allevatrice di bestiame.
L’itinerario parte e rientra all’anello del Colle del Lys attraversando Colle della Frai, borgata Suppo, frazione Mompellato, Casalpina e borgata Bertolera per un tempo di percorrenza di 2 ore e 30’
L’escursione sarà accompagnata dallo storico Marco Sguayzer per l’Ecomuseo della Resistenza del Colle del Lys e da una guida escursionistica dell'associazione Studio ArteNa - Arte e Natura
Il calendario del trekking proseguirà sabato 3 luglio, domenica 25 luglio e domenica 22 agosto
Le escursioni della memoria fanno parte delle azioni del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia nel quale la Città metropolitana è impegnata per mettere in rete i sentieri resistenti.
La prenotazione è obbligatoria al Comitato della Resistenza Colle del Lys segre@colledellys.it oppure Associazione Artena info@studioartena.it
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