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Attività produttive

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A pochi giorni dal tavolo Stellantis convocato dal sindaco metropolitano Stefano Lo Russo con azienda e sindacati, un nuovo allarme di crisi per l'indotto sul territorio del Torinese 

Rischiano il lavoro i 108 dipendenti della Delgrosso di Nichelino, azienda specializzata in filtri aria e motore, da tempo in crisi di liquidità, si starebbe ora preparando alla liquidazione giudiziale: "siamo molto preoccupati per loro, in regime di contratto di solidarietà che rischiano tra pochi giorni di restare senza ammortizzatori sociali e senza prospettive per il futuro" commenta la consigliera di Città metropolitana di Torinodelegata alle politiche economiche Sonia Cambursano. " Dopo il caso recentissimo della crisi alla #Lear di Grugliasco, un altro tassello dell'indotto #Stellantis entra in crisi. La Delgrosso è storico fornitore di Stellantis e proprio il dimezzamento delle commesse l'ha trascinata in crisi di liquidità". "Parliamo di dipendenti in maggioranza donne, che abitano nei Comuni del nostro territorio, da Nichelino a Pinerolo, da San Mauro Torinese a Collegno solo per citarne alcuni. Nella settimana in cui ci prepariamo a celebrare la Giornata delle donne, il loro grido d'allarme è ancora più grave" dice Valentina Cera consigliera di Città metropolitana delegata alle politiche di parità, che aggiunge "Come consigliera metropolitana del territorio sono preoccupata e sto accanto alle 108 famiglie di lavoratrici e lavoratori di cui 30 vivono a Nichelino".

"La Città metropolitana di Torino auspica un intervento centrale del Governo per affrontare il tema dell'automotive in Piemonte: Torino e il territorio metropolitano possono intervenire a fianco delle famiglie di operi e operaie in crisi, ma urge una risposta strutturale alla crisi dell'automotive" aggiunge il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

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“La cultura manifatturiera dell’automobile che appartiene al territorio metropolitano va preservata e sviluppata accanto a scelte di politica industriale chiare a livello nazionale sul futuro del settore dell’auto: il supporto istituzionale a livello locale non mancherà, come ha dimostrato il tavolo convocato oggi dal sindaco Stefano Lo Russo”: la consigliera di Città metropolitana di Torino delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano commenta la riunione con Stellantis, sindacati, Regione Piemonte, ANFIA, Unione Industriale, Camera di Commercio e API che si è tenuto oggi a Palazzo di Città.
La preoccupazione per la cassa integrazione a Mirafiori, la richiesta di maggiori informazioni sui volumi di produzione, un cambio di passo per un impegno verso il territorio e un cronoprogramma di azioni concrete sono i punti affrontai nei diversi interventi, dopo la relazione di Davide Mele responsabile di Corporate affairs Italia per Stellantis.
“ Le informazioni che abbiamo ricevuto da Stellantis sono un buon punto di partenza – ha detto fra l’altro il sindaco Stefano Lo Russo – da noi in Piemonte ci sono condizioni ambientali positive ed una intesa istituzionale che può accompagnare il percorso”.
Il sindaco ha dato mandato a Gianna Pentenero per il Comune di Torino e Sonia Cambursano per la Città metropolitana di scrivere una piattaforma da condividere con gli interlocutori del tavolo per ripartire dai risultati positivi del protocollo 2022 con Stellantis che ha definito Torino come hub dell’economia circolare: intanto entro marzo il tavolo nazionale guidato da Anfia entro marzo definirà il documento su cui indirizzare le scelte di politica industriale a livello nazionale.














































































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Lunedi 27 novembre (ore 11/13.30) la Città metropolitana di Torino e FinPiemonte illustrano il bando InnoSocialMetro, contributi a sostegno dell'innovazione sociale, rivolto alle piccole e micro imprese e presentano i soggetti attuatori della misura I3P scpa, SocialFare impresa sociale srl, Il nodo formazione consulenza e ricerca scs, 2i3T scarl, Vision2050 srl, Associazione Compagnia delle Opere del Piemonte, APE Consulting, Uomo e Ambiente srl, CNA – Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Soges spa, NeXt Nuova Economia per Tutti, Redrim sc, Ashoka Italia e NEMO Nuova Economia in Montagna Soc.Coop. Smart Revolution srl

La misura dispone di contributi per un milione e 200mila euro da Città metropolitana di Torino ed è composta da un percorso di accompagnamento individuale e da uno strumento di sostegno finanziario per aumentare la capacità dell'ecosistema imprenditoriale del territorio di generare un impatto sociale definibile e misurabile attraverso la propria attività.

Intervengono le consigliere metropolitane Sonia Cambursano e Valentina Cera, delegate allo sviluppo economico e alle politiche di parità.

Iscrizioni e programma: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2023/inno_social_metro/dwd/InnoSocialMetro_27Novembre.pdf
















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I lavoratori della Lear di Grugliasco tramite le rappresentanze sindacali si sono rivolti nei giorni scorsi con una lettera aperta a Città metropolitana di Torino per chiedere supporto istituzionale alla vertenza che vede 300 di loro - su un totale di 420 - a rischio esubero.
"Un appello che Città metropolitana di Torino ha raccolto, consapevoli come siamo del ruolo dell'indotto automobilistico sul nostro territorio" commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo che oggi ha risposto ufficialmente alla lettera insieme alla consigliera metropolitana delegata alle politiche di sviluppo economico Sonia Cambursano 
"La crisi dell'indotto automobilistico colpisce duramente la realtà metropolitana e la vertenza Lear è solo l'ultima in ordine di tempo, purtroppo tra le emergenze occupazionali" scrivono Suppo e Sonia Cambursano alle RSU della Lear di Grugliasco, annunciando che mercoledì 22 novembre al viaggio della delegazione di operai/operaie e rappresentanze sindacali dello stabilimento di Grugliasco al Ministero delle imprese e del made in Italy a Roma si unirà con una presenza istituzionale la consigliera metropolitana delegata alle politiche sociali Valentina Cera. 
"La Città metropolitana di Torino si unisce alle voci delle altre istituzioni che chiedono la salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori della Lear e aspettano dall’azienda un nuovo piano industriale che consenta la continuità delle attività produttive" aggiungono Suppo e Sonia Cambursano. 
Inoltre la Città metropolitana mette a disposizione la somma di 2mila euro per contribuire alle spese della trasferta al Ministero.

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Il programma di lavoro per l’aggiornamento del Piano Strategico Metropolitano vivrà uno dei suoi momenti centrali con l’incontro pubblico di ascolto in programma nella mattinata di venerdì 10 novembre nella sede di corso Inghilterra della Città metropolitana. I lavori si apriranno alle 9,30 e la conclusione è prevista per le 13. L’incontro di ascolto è uno degli snodi essenziali di un percorso partecipativo che sta coinvolgendo gli amministratori locali, i corpi intermedi, le associazioni di categoria, ricreative, culturali, sportive, ma anche i singoli cittadini. Il processo di formazione del Piano Strategico 2024-2026 si articola in tre fasi principali. Quella preliminare è stata dedicata all’analisi diagnostica condivisa, che riguarda le attività propedeutiche all’attivazione del processo partecipativo ed è finalizzata a sistematizzare il patrimonio di conoscenze condivise da cui prendere le mosse, ma anche a definire gli orientamenti generali per il processo di pianificazione. La fase di ascolto e condivisione ha lo scopo di far emergere e raccogliere le idee e i contributi del territorio, attraverso la pianificazione di incontri organizzati per Zone omogenee e di successivi incontri tematici di approfondimento. A seguire sono previste la fase di redazione del Piano 2024-2026 e la successiva adozione da parte del Consiglio metropolitano, da completare entro il dicembre 2023.
L’obiettivo dell’incontro del 10 novembre è quello di avviare una riflessione collettiva, per definire un quadro condiviso dello stato di fatto e delle esigenze che la nuova pianificazione dovrà affrontare. In particolare, l’evento intende partire da un confronto sugli esiti del Piano strategico 2021-2023, per poi avviare una ricognizione delle nuove esigenze a cui la prossima programmazione dovrebbe rispondere. L’incontro sarà strutturato suddividendo il pubblico in sei tavoli tematici relativi agli assi strategici del PSM: l’asse 1 dedicato a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, l’asse 2 sulla rivoluzione verde e la transizione ecologica, l’asse 3 sulla mobilità sostenibile, l’asse 4 su istruzione e ricerca, l’asse 5 su inclusione, coesione e attrattività, l’asse 6 sulla salute. Le sessioni di discussione saranno facilitate da esperti, che riporteranno nella sessione plenaria conclusiva i risultati del confronto ai tavoli.
Per prendere parte alla discussione e al confronto, è richiesta la partecipazione in presenza, compilando il form di iscrizione al link https://www.eventbrite.it/e/741406395487. A chi non potesse partecipare in presenza sarà data la possibilità di ascoltare da remoto la plenaria di introduzione ai lavori e la restituzione delle sessioni di discussione, compilando il form di iscrizione al link https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZIpcOGppjstHNLpajW0zoxBM3LZYNE0z62V
Una volta confermata la propria iscrizione, verrà inviato all’indirizzo e-mail indicato nel form il link personale e univoco attraverso cui accedere alla conferenza. Per partecipare efficacemente all’incontro, è consigliato collegarsi utilizzando la versione più aggiornata della piattaforma Zoom. Al momento dell’accesso verrà chiesto di autorizzare la piattaforma all’utilizzo della telecamera e del microfono.Piano Strategico Metropolitano 2024-2026 evento ascolto 10 11 2023

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Contributi per un milione e 200mila euro da Città metropolitana di Torino a sostegno dell’innovazione sociale nellemicro e piccole imprese: la misurasi chiama InnoSocialMetro, è composta daun percorso di accompagnamento individualee dauno strumento disostegno finanziario per aumentare la capacità dell’ecosistema imprenditoriale del territorio di generare un impatto sociale definibile e misurabile attraverso la propria attività.
Le micro e piccoleimprese interessate devono avere sede operativa nel territorio metropolitano ed aver intrapreso e conclusoun percorso di accompagnamento individuale.
Il bando - che apre oggi 30 ottobre ed è online sul sito di Finpiemonte spa - è composto dadue forme di agevolazione (fruibili anche separatamente) con contributo in conto interessi e contributo a fondo perduto fino al 50% del valore dell’intervento ammissibile.
La Città metropolitana di Torino ha selezionato soggetti attuatori abilitati ai percorsi di accompagnamento previsti: l’elenco è online su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/attivita-produttive/competitivita-innovazione/innosocialmetro/innosocialmetro-attuatori
“Ci piace pensare di contribuire ad incoraggiare l'evoluzione verso un modello economico più giusto, sostenibile e resiliente” spiega la consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano “per cui i progetti che le imprese ci presenteranno per il finanziamento dovranno prevedere ricadute positive sulle comunità locali, sul territorio. Penso alla salvaguardia dell’occupazione, alla creazione di nuovi posti di lavoro con inclusione lavorativa e sociale di soggetti vulnerabili. Ma penso anche alla valorizzazione e alla salvaguardia dell’ambiente, al miglioramento della sostenibilità ambientale dell’attività d’impresa con la decarbonizzazione, l’utilizzo di materiali riciclati, la riduzione dei rifiuti e della plastica”.
“Finpiemonte affianca la Città metropolitana di Torino nella gestione della nuova misura InnoSocialMetro” commenta il direttore generale di Finpiemonte, Mario Alparone, “offrendo un sostegno finanziario, nella forma di contributo in conto interessi, finalizzato all’abbattimento dei tassi applicati su finanziamenti bancari e di sovvenzione a fondo perduto, fino al 50% del valore dell'intervento ammesso, atto a supportare gli investimenti delle micro e piccole imprese orientati ad un impatto sociale e ambientale misurabile e grazie al quale far ricadere il valore generato su tutto il territorio”.
Il bando non trascura la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile e la valorizzazione di mestieri e produzioni tipiche o locali.
L'impianto del bando, che ha forti valenze di carattere sociale, è frutto della collaborazione con la consigliera metropolitana delegata alle politiche di parità Valentina Cera.
Info e dettagli del bando su www.finpiemonte.it/agevolazioni/innosocialmetro

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Miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano, in particolare delle aree verdi residuali, di quelle occupate e/o abbandonatemanutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti per finalità pubbliche; ricucitura del tessuto urbano e sicurezza: sono solo alcune delle esigenze a cui a Collegno vanno incontro gli interventi finanziati dal Bando Periferie-Riqualificazione Urbana, al cui coordinamento la Città metropolitana di Torino ha dato un contributo fondamentale, affiancando l’amministrazione comunale.
Venerdì 13 ottobre la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico e alle attività produttive, ha voluto rendersi conto di persona di quanto è stato realizzato, visitando, insieme al Sindaco di CollegnoFrancesco Casciano, le aree e i locali riqualificati grazie ai fondi del Bando Periferie.
La Città metropolitana di Torino si è assunta il ruolo di fare da collettore delle progettualità che il territorio ha espresso, coinvolgendo anche la Regione Piemonte. - sottolinea la Consigliera Sonia Cambursano – Abbiamo messo a disposizione dei territori le professionalità e le risorse di cui dispone il nostro Ente. Oltre a quello dedicato alle periferie, ci sono altri importanti bandi che portano risorse sui territori: sonocollegati al PINQuA-Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare che interessa la conurbazione di Torino, mentre i Progetti Urbani Integratipossono sostenere la rigenerazione urbana, l’housing sociale e la riqualificazione di spazi importanti per la collettività”.
Tragli interventi che sono stati realizzati nel parco Generale Dalla Chiesa a Collegno figurano le aule assegnate alla Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Torino, ubicate in un edificio dell’ex ospedale psichiatrico che un tempo ospitava laboratori in cui i ricoverati in grado di lavorare imparavano mestieri artigianali come il tessitore, il tipografo o il sarto. Altri interventi realizzati all'interno del parco riguardano un’area fitness nel parco, ma anche la nuova centrale operativa della Polizia Municipale con attrezzature per la sorveglianza di punti particolarmente interessanti per la sicurezza dei cittadini e la sicurezza della circolazione. Lvideosorveglianza da parte della Polizia Municipale, l’innovazione tecnologica, i servizi logistici e di supporto hanno beneficiato di un contributo  di 368.650 euro. Sul territorio comunale sono stati realizzati ulteriori interventi, sia con finalità di riqualificazione di aree verdi occupate e/o abbandonate ai quali è stato assegnato un finanziamento di 350.000 euro, sia di riqualificazione di spazi vandalizzati con interventi di street art per i quali sono stati spesi 100.000 euro. Per il recupero di spazi pubblici abbandonati per superare la dispersione scolastica ubicati all'interno del parco Generale Dalla Chiesa il finanziamento assegnato ammonta a 2.570.000 euro e il costo finale è di milioni e mezzo.aule universitarie Collegno interno 2

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Da venerdì 8 a domenica 10 settembre torna la rassegna Artigianato Pinerolo, patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino. Il tema conduttore dell’edizione 2023 è "Le città invisibili", una scelta che si ispira all’omonima opera di Italo Calvino, nel centenario della nascita dello scrittore: un riferimento scelto per evidenziare che sotto la pelle di ogni città possono nascondersi tante realtà, a volte non percepite da chi le abita. L’inaugurazione programmata nel pomeriggio di venerdì 8 settembre a partire dalle 17è l’occasione per onorare con una targa uno degli ideatori dell’evento, il compianto Ezio Giaj.
Numerose le aree espositive e i progetti nelle vie del centro di Pinerolo: ritorna Pinerolo Botteghe Aperte, a cura di Nodo Concept Space e CNA Torino per valorizzare gli artigiani artisti. In piazza Marconi si trovano gli stand dedicati ad enogastronomia e street food, mentre largo Lequio ospita palestre, bici e auto elettriche; in piazza Cavour gli artigiani di servizio e le piccole imprese con accessori per la casa, arredamento, sicurezza, scuole di lingue, cura della persona, a cura della Proloco Pinerolo.
Piazza San Donato è lo spazio dedicato alle aziende artigiane che fanno della creatività il loro punto di forza, con prodotti realizzati a mano, oggetti di arredamento, profumi e spezie, fiori e prodotti della natura.
Nelle vie del centro storico sono presenti gli espositori di “Mani Creative”, a cura di Opificio 121, mentre via Principi d’Acaja ospita i produttori agricoli del territorio e nelle Terrazze Acaja l’iniziativa "Calici in terrazza" offre l’occasione di degustare una selezione di vini, a cura del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOC Pinerolese, della Strada Reale dei Vini Torinesi, dell’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino e della Fondazione Malva Arnaldi.
Per quanto riguarda le mostre, da segnalare, nell’ambito della biennale “Scultura Diffusa”, l’esposizione dell’artista torinese Paolo Grassino. Per cinque mesi Scultura Diffusa animerà gli spazi pubblici cittadini e sull’esempio delle Expo internazionali.
La Cavallerizza Caprilli, luogo simbolo della città, è il palcoscenico principale del percorso artistico. Prosegue invece nella Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone la mostra dedicata all’artista russo-ucraino Serghej Potapenko, promossa dal Comune di Pinerolo e organizzata da En Plein Air Arte Contemporanea, con il contributo della Fondazione Poet del Ponte. A Palazzo Vittone è invece sarà allestita la mostra fotografica “Mani... da lavoro, antichi mestieri. Il Carbonaio e il Maniscalco”, a cura del Consorzio Vittone. La chiesa di Sant’Agostino ospita la mostra fotografica “Alla ricerca dei luoghi perduti”, promossa dall’associazione Atlante. Infine il Circolo Sociale di Pinerolo ospita la mostra “Il centro storico di Pinerolo negli acquerelli di Giovanni Carena”, a cura di Italia Nostra, del Comitato Centro Storico Vivibile e della galleria “Il Portico”.
I dettagli sulla manifestazione e sul programma sono consultabili nel sito Internet www.artigianatopinerolo.itbanner Artigianato Pinerolo 2023

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Dall’inizio della settimana cinque rifugi dei territori dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e dell’Unione Montana Alpi Graie usufruiscono di connessioni veloci ad Internet, grazie ad un contributo di 41.000 euro della Città metropolitana di Torino, che rientra in un più complessivo progetto per la riduzione del digital divide. Beneficiano della connessione a banda larga il rifugio Paolo Daviso di Groscavallo a quota 2.280 metri, il “Bartolomeo Gastaldi” di Balme a 2659 metri, il “Luigi Cibrario” di Usseglio a quota 2616, il rifugio Ernesto Tazzetti di Usseglio a 2642 metri e il “Vulpot” che sorge ai 1805 metri del Lago di Malciaussia.
La connessione è stata resa possibile dalla riattivazione della dorsale in fibra ottica lungo la tratta ferroviaria Torino-Ceres, di proprietà dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, per un costo complessivo di poco superiore a 50.000 euro, di cui appunto 41.000 a carico della Città metropolitana e per la restante parte dell’Unione Montana. Della riattivazione della dorsale si è occupato il Consorzio TOP-IX, che annovera tra i suoi soci la Città metropolitana di Torino. TOP-IX, costituito nel 2002 senza fini di lucro con lo scopo di creare e gestire un Internet Exchange per lo scambio del traffico nell'area del Nord Ovest, ha anche svolto un ruolo di affiancamento nella ricerca dell'operatore a cui affidare il servizio di cui fruiscono i cinque rifugi.  “Da anni il nostro Ente lavora per la riduzione del digital divide. - sottolinea la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo - Fra i principali interventi realizzati da ricordare il progetto banda larga Patti Territoriali, finanziato attraverso la rimodulazione delle risorse del Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura; ma anche il recente intervento per servire con le indispensabili connessioni veloci la zona industriale di Riva presso Chieri. Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano abbiamo promosso una ricognizione in tutti i Comuni del territorio, raccogliendo segnalazioni puntuali di aree non coperte dal servizio Internet a banda larga. Ci sono state segnalate anche esigenze e criticità nell’erogazione dei servizi di connessione, in particolare rispetto ai presìdi territoriali come Municipi, scuole, strutture sanitarie e alle attività produttive”.
La Consigliera Cambursano sottolinea inoltre che “nelle zone montane a forte frequentazione turistica la connessione veloce è fondamentale sia per gli imprenditori locali che per gli utenti, perché la banda larga agevola il rapporto con la clientela ma assicura anche l’efficienza e la tempestività dei servizi sanitari e delle operazioni di soccorso in quota”.
Per questo è stato condotto uno studio di fattibilità, in collaborazione con il CSI Piemonte, grazie al quale è stata stilata una lista degli interventi. Nel 2021 è stato stanziato un primo contributo di 500.000 euro, a cui ne è seguito un secondo per 200.000 euro nel 2022, per l’erogazione di contributi in conto capitale ai Comuni per un ulteriore potenziamento infrastrutturale del collegamento alla banda larga. Per i prossimi contributi, per i quali la Città metropolitana sta attivando una serie di accordi quadro con i Comuni, verrà mantenuta alta l’attenzione alle zone montane.rifugio Daviso

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Condividere la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili è una delle frontiere per far fronte in modo più sostenibile ai fabbisogni energetici: in Italia è una modalità che si sta lentamente diffondendo, sia sotto forma di gruppi di autoconsumo (Ac) sul fronte dei privati sia come Comunità energetiche sul fronte delle piccole e medie imprese (Cer).

Dall’ultima relazione trimestrale su “Energia e clima in Italia” del Gse (Gestore servizi energetici), negli ultimi due anni si è assistito ad un aumento dei gruppi di autoconsumo collettivo (Ac) e delle comunità energetiche (Cer) in esercizio. Complessivamente al 31 dicembre 2022 risultavano 46 configurazioni di Ac e 21 di Cer, per un totale di 67 configurazioni. Il Piemonte risulta la seconda regione, dopo il Veneto e a parità con il Trentino, per configurazioni di Ac/Cer autorizzate (11 in totale) a fine 2022.

A partire dalla considerazione che per fronteggiare le spese imposte dalla crisi energetica e per facilitare i processi di transizione energetica, le Cer possono rappresentare una soluzione concreta, che tuttavia deve essere organizzata da una regia coordinata, la Camera di Commercio di Torino con il supporto tecnico-scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino, della Fondazione Links e del Consorzio Univer, ha presentato CerTo, un progetto finalizzato a definire un modello sperimentale di Cer.

Tra aprile e maggio la Camera di Commercio di Torino ha avviato una prima mappatura di attività economiche, cui hanno risposto 110 imprese del territorio, finalizzata a individuare due cosiddetti Contesti catalizzatori territoriali (Cocat), uno nell’area urbana e l’altro nell’area metropolitana. La scelta è caduta sui territori “Monterosa” e “Canavese”, con una iniziale manifestazione d’interesse, ad oggi, da parte di 12 imprese all’interno della zona urbana e di 6 in quella metropolitana, in corso di ampliamento.

Un processo che ben si concilia con gli interessi della Città metropolitana di Torino, che ha partecipato con la sua consigliera delegata alle attività produttive Sonia Cambursano alla presentazione del progetto lunedì 10 luglio.

“In un territorio come quello della città metropolitana, costellato di tanti comuni piccoli e piccolissimi, quella offerta dalle Cer è un'opportunità imperdibile” ha spiegato la consigliera Cambursano “da una parte perché va nella direzione della transizione energetica ormai non più rimandabile, dall'altra perché è concettualmente solidaristica e contribuisce a contrastare la povertà energetica, costituendosi come fattore sostenibile di sviluppo economico e sociale dei nostri territori. Uno dei due progetti pilota insiste sul comune in cui sono sindaca, Strambino, dove molteplici soggetti stanno manifestando il loro interesse verso il mondo delle comunità energetiche rinnovabili”.



Il progetto CerTo, che coinvolge moltissime realtà e istituzioni territoriali, proseguirà nei prossimi mesi con l’obiettivo di offrire proposte concrete e non limitarsi a studi di fattibilità, come ha spiegato Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino: “Ora si tratta di passare da quella fase emergenziale a quella costruttiva, con una gestione condivisa delle necessità che coinvolga tutti i soggetti del territorio, a partire dalle imprese, che possono avere un ruolo non solo nell’acquisto aggregato di energia, ma anche nella sua produzione e offerta, nonché nella sfida della transizione”.