Ambiente
E’ stata resa nota la mappa dei siti nei quali potranno essere realizzate in tutta Italia le strutture per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Lo scorso 30 dicembre la Sogin, società pubblica di gestione del nucleare, ha ricevuto dal Governo il nullaosta e nella giornata di ieri ha pubblicato sulle pagine del web www.depositonazionale.it/ la documentazione completa fino ad oggi ritenuta altamente riservata.Sono 67 le località selezionale nelle quali esistono le condizioni tecniche per realizzare gli impianti. Dodici le aree più adatte che si trovano nelle province di Alessandria, Torino e Viterbo. Nella nostra regione i comuni che potrebbero essere coinvolti sono Rondissone, Mazzè, Caluso e Carmagnola per quanto riguarda il territorio metropolitano di Torino e Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento, Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, e ancora l’area fra Alessandria-Castelletto-Quargnento e l’area Bosco Marengo-Novi, per la provincia di Alessandria.
Non appena ricevuta la notizia della proposta di localizzazione dei siti per le scorie radioattive il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Marco Marocco, ha convocato per oggi pomeriggio alle 15,30 un incontro con le amministrazioni coinvolte per esaminare la situazione. L’iniziativa è stata presa anche dai vertici della Provincia di Alessandria.
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In merito al blocco degli autoveicoli diesel euro4, scattato proprio da oggi lunedi 4 gennaio e previsto da tempo dal Protocollo padano siglato dalle Regioni della pianura padana, la Sindaca della Città metropolitana di Torino Chiara Appendino ha inviato una lettera al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per richiedere la sospensione del provvedimento.“Occorre rivedere le misure previste per migliorare la qualità dell'aria, che nel caso degli euro 4 riguarda oltre 400 mila veicoli diesel fino alla fine di marzo – sostiene la Sindaca nel testo inviato in Regione – Chiediamo anche la convocazione urgente di un tavolo regionale sulla qualità dell’aria per aggiornarci sulle misure previste in merito all’introduzione della scatola nera ed agli interventi sugli impianti di riscaldamento”.
La stessa richiesta era già stata avanzata dalla Consigliera con delega all’ambiente della Città metropolitana. Barbara Azzarà, proprio per approfondire l’argomento delle misure per contenere l’inquinamento atmosferico, tenendo però in considerazione i problemi causati dalla grave situazione della pandemia da Covid-19”.
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Da lunedi 4 gennaio 2021 tutti i veicoli con omologazione euro 4 diesel, sia adibiti al trasporto persone che al trasporto merci, non potranno più circolare nei territori dei comuni dell’area metropolitana di Torino, dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 19.E’ quanto stabilito da tempo dal Protocollo siglato dalle Regioni della pianura padana che oltre ad intervenire con misure per la limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinanti, tocca ambiti quali energia, impianti di riscaldamento, trasporti e agricoltura.
Rientrano negli obblighi previsti dal Protocollo, oltre a Torino, i comuni di Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.
Proprio il protocollo, con le disposizioni per il miglioramento della qualità dell’aria, prevede la progressiva limitazione di auto e veicoli commerciali ad alimentazione diesel per gli euro 4, inizialmente previsto per il primo ottobre di quest’anno, ma rinviato a causa della pandemia al 4 gennaio 2021, e per gli euro 5 entro la fine del 2025.
Rimangono in vigore le misure emergenziali che saranno attivate, in situazioni di emergenza causate da reiterati superamenti dei limiti di qualità dell'aria, dall'accensione del semaforo antismog.
Tutte le informazioni sulla gestione dei blocchi del traffico, le mappe dei comuni interessati, il livello del semaforo e le esenzioni si trovano sul sito della Città metropolitana di Torino alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico
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Il progetto transfrontaliero Alcotra A.P.P.VER., Apprendere per Produrre Verde, che vede capofila la Città metropolitana di Torino è giunto al termine. Le conclusioni si terranno durante un evento on line mercoledi 16 dicembre dalle 15,30 alle 17,30 dal titolo “A.P.P.VER: da progetto a sistema territoriale. Governance e comunità di pratica migliorando la qualificazione professionale per la green economy”. Il lavoro durato tre anni ha consentito al progetto di diventare uno degli assi di lavoro nel percorso di costruzione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio.I parters di progetto sono la Città di Pinerolo, il Consorzio per la Formazione, l’Innovazione e la Qualità – CFIQ e il GIP FIPAN Académie de Nice, mente il soggetto attuatore è Ires Piemonte.
A.P.P. VER., ricordiamo, ha ottenuto il sostegno finanziario dell'Unione Europea, per promuovere l'avvicinamento tra la domanda e l'offerta formativa della green economy, nella prospettiva di produrre nuovo lavoro, innovare quello tradizionale e creare nuove collaborazioni e relazioni sul territorio. Ha coinvolto soggetti istituzionali, di governo, della ricerca, scolastici e della formazione professionale, economici e dell'associazionismo, per realizzare cambiamenti culturali, di conoscenza e competenza per lo sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero (Agenda 2030).
L'obiettivo generale è quello di connettere il sistema produttivo green, pubblico e privato e il mondo della scuola e della formazione professionale per realizzare un "modello" di sviluppo del territorio fondato su criteri di sostenibilità, da proporre sul territorio regionale. Sono state poste le basi per un cambiamento sostanziale della scuola, della formazione professionale e del sistema territoriale nel suo complesso, con una sperimentazione pilota nei settori agricolo/forestale, manifatturiero, dell'energia e dei servizi ambientali, commerciale, di ristorazione, alberghiero, culturale, delle istituzioni pubbliche di governo e governance, di quelle scolastiche, della formazione, della ricerca e delle attività professionali nell'ambito dell'edilizia, urbanistica, design e gestione del territorio.
Ora è tempo di avviare il dialogo tra gli attori per implementare in chiave strategica una comunità di pratica territoriale per promuovere e sostenere nuovi apprendimenti orientati alla green economy e dunque ad uno sviluppo sostenibile e il progettoin questione dimostra oggi che un cambiamento è possibile a determinate condizioni e con l’uso di strumenti di conoscenza e dialogo condivisi.
Il programma del 16 dicembre. Dopo i saluti istituzionali di Barbara Azzarà, Consigliera di Città metropolitana di Torino delegata all’ambiente, istruzione e politiche giovanili, si parlerà di educazione e formazione nelle strategie per lo sviluppo sostenibile nazionale, regionale e metropolitano, della centralità dei “vettori di sostenibilità” nella Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile con Mara Cossu del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Sarà poi la volta di Jacopo Chiara della Regione Piemonte sul Protocollo “La regione Piemonte per la green education” come strumento di Strategia Regionale per lo sviluppo sostenibile e di Valeria Veglia che a nome della Città metropolitana interverrà su “Il passaggio da A.P.P.VER. all’Agenda per lo sviluppo sostenibile”.
“Una prospettiva di lavoro territoriale che promuova cultura e competenze per la green economy e lo sviluppo sostenibile” a cura di Claudia Galetto di IRES Piemonte. Seguirà la sessione dedicata alla “costruzione della comunità di pratica territoriale per l’educazione e formazione alla green economy e allo sviluppo sostenibile” che vedrà come moderatore Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente e coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità. Interverranno infine i rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, enti di ricerca, associazioni di categoria, scuole e formazione professionale, associazioni, aziende e professionisti.
Approfondimenti alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/green-economy-education/app-ver/app-ver/
Per richiedere informazioni: appver@cittametropolitana.torino.it
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Con il progetto “Economia circolare: nuovi strumenti per i cittadini” la Città Metropolitana di Torino si è aggiudicata il premio Cresco Award Città sostenibili 2020 nella categoria “Ecositemi circolari”. Il progetto riguarda la realizzazione di una PWA (Progressive Web App) che, presumibilmente entro fine anno, andrà a sostituire la vecchia BeatApp nelle pagine del sito Internet di Beata la differenziata, www.beataladifferenziata.it accessibile anche da www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/rifiuti/beata-la-differenziataIl “Cresco Award Città Sostenibili”, promosso dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell’Ambiente, intende premiare e mettere in risalto l’impegno degli Enti locali italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nel pomeriggio di ieri, giovedi 19 novembre, in modalità on line in occasione dell’Assemblea Nazionale dell’ANCI. Per la Città Metropolitana di Torino è stata la Consigliera con delega all’Ambiente Barbara Azzarà a ritirare il premio offerto dalla DNV-GL, impresa partner di Cresco Award.
Il progetto premiato consiste nella realizzazione e rilascio di una PWA (Progressive Web App), dedicata alla corretta gestione dei rifiuti, a partire dalla prevenzione e via via fino alla raccolta differenziata. La PWA, realizzata in stretta collaborazione con i soggetti gestori dei rifiuti del nostro territorio, si distingue da una normale App per una serie di caratteristiche tecniche e funzionali che la rendono più agevole da gestire e da consultare.
Oltre alle sezioni già presenti nella precedente App, realizzata nell’ormai lontano 2012, la PWA conterrà tutta una serie di dati tarati sulle singole realtà territoriali, dai giorni di raccolta dei rifiuti alle “news” specifiche del singolo Consorzio. Inoltre grande è stato dato grande spazio alle sezioni informative e di sensibilizzazione di tutti gli utenti (domestici e non) per condurli sempre più verso comportamenti virtuosi di riduzione dei rifiuti, argomento particolarmente attuale anche in vista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si svolgerà in tutta Europa da sabato 21 a domenica 29 novembre.
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La Città metropolitana di Torino ha convocato online per venerdì 27 novembre nel pomeriggio il tavolo sulla qualità dell'aria: la necessità del confronto è emersa da parte di più Comuni interessati dai blocchi auto per lo smog e la consigliera metropolitana delegata all'ambiente Barbara Azzarà ha già inviato la conovocazione formale.
Al tavolo parteciperà anche l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati: "la sua presenza era indispensabile - commenta Azzarà - e sono soddisfatta che si sia compresa da parte di tutti la necessità di non rinunciare al confronto con i Comuni".
Hanno già ricevuto la convocazione per le ore 16 di venerdì 27 i sindaci e gli assessori ai trasporti dei Comuni di Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano.
Oltre all'assessore regionale Marnati, ci sarà anche il direttore di Arpa Piemonte Robotto.
L'ordine del giorno del tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria prevede una valutazione delle attuali limitazioni alla circolazione a seguito dei recenti provvedimenti per il contenimento dell'emergenza sanitaria Covid-19.
Non viene dimenticato il tema collegato ai veicoli di interesse storico e collezionistico e si farà il punto anche sulla recente sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea all’Italia per aver superato i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017.
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Da domani, martedi 17 novembre, scatta il semaforo arancione che limiterà la circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 5 e i benzina fino all’euro 1 nei comuni di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Volpiano. Il blocco sarà in vigore dalle ore 8 alle 19, mentre per i veicoli adibiti al trasporto delle merci (parliamo in questo caso della categoria fino a euro 4) gli orari saranno i seguenti: dalle 8 alle 19, mentre il sabato ed i giorni festivi dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19.I blocchi sono conseguenti dell’accensione del livello di allerta arancione, causato dal peggioramento delle condizioni della qualità dell’aria. Ma attenzione: le ordinanze di limitazione del traffico veicolare prevedono una serie di esenzioni tali da garantire la mobilità al personale sanitario e dell’assistenza che è impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. Quindi medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali (compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza), ma anche i pazienti e i loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici, sono esentatati dalle limitazioni della circolazione negli spostamenti necessari alla loro attività. Compresi in questa lista anche tutti i mezzi dei servizi di soccorso e i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti.
Sono infine esentati i veicoli di incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.
“Raccomandiamo – ricorda la consigliera all’Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà - di limitare gli spostamenti a quelli assolutamente necessari e ricordiamo il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (quando disponibile un impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle”.
Tutti i dettagli sulla disciplina dei blocchi del traffico, orari, esenzioni e mappa dei comuni, sono alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico
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Appena archiviata la fase di completamento del Contratto di fiume bacino del Pellice, si ritorna a parlare del torrente della val Pellice grazie all’approvazione del progetto “Riconnessione e riqualificazione di risorgive afferenti al torrente Pellice”.
La Regione Piemonte ha infatti approvato il 4 novembre scorso la graduatoria del bando per gli interventi di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi e la domanda di finanziamento, presentata dalla Città metropolitana di Torino con i comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice, con il citato progetto dal titolo "Riconnessione e riqualificazione di risorgive afferenti al Torrente Pellice", è stata approvata classificandosi prima con il punteggio più alto.
Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Associazione per la Tutela degli Ambienti Acquatici e dell'Ittiofauna (ATAAI) di Luserna S. Giovanni, nata nell’ambito del Contratto di Fiume del Torrente Pellice, un progetto attuativo di alcune delle azioni previste dal Piano d’Azione del Contratto stesso.
La Città metropolitana, che avrà il ruolo di Ente attuatore del progetto e curerà la progettazione esecutiva, ha partecipato al bando di candidatura con il suo Gruppo Natura riferito alle seguenti direzioni: Azioni Integrate con gli Enti Locali, FS Tutela della Fauna e della Flora, Risorse Idriche e Tutela dell'Atmosfera e Sistemi Naturali.
Sarà possibile seguire tutti gli aggiornamenti sull'attuazione del progetto attraverso la pagina dedicata al Contratto di Fiume
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/contratti/pellice
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Si è conclusa in questi giorni la fase di raccolta delle firme da parte dei sottoscrittori del Contratto di Fiume del bacino Torrente Pellice, importante traguardo che segna l’inizio della fase di attuazione del Piano d’Azione condiviso con il territorio. Non sono previsti momenti ufficiali attraverso eventi pubblici a causa dell’emergenza Covid 19, i soggetti interessati per rispettare i tempi hanno optato per la firma digitale.I sottoscrittori del Contratto, oltre alla Città metropolitana di Torino sono: Regione Piemonte, Unione Montana del Pinerolese, i comuni di Bobbio Pellice, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Garzigliana, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Osasco, Pancalieri, San Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Villar Pellice, Villafranca Piemonte, Vigone. E ancora SMAT, Provincia CIA Agricoltori delle Alpi, Coldiretti Torino, Confagricoltura Torino, Politecnico di Torino, Studio Rosso Ingegneri Associati s.r.l. e ATAAI – Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna.
Si tratta del quarto Contratto sottoscritto sul territorio della Città metropolitana dopo quelli del Sangone, dei Laghi di Avigliana e del Lago di Viverone (che vede quale capofila la Provincia di Biella).
Il territorio del bacino del Torrente Pellice, ricordiamo, è stato oggetto negli ultimi anni di studi condotti nell'ambito del Programma di Cooperazione territoriale ALCOTRA 2007-2013, (“Pellidrac – Pellice e Drac si parlano: histoire d’eau” e “TT:CoCo ; Torrenti Transfrontalieri: Conoscenza e Comunicazione”) che hanno analizzato gli aspetti legati al rischio idrogeologico, così drammaticamente attuale in queste settimane, e alla riqualificazione fluviale evidenziando la stretta connessione fra le due tematiche, e promosso la collaborazione e lo scambio di conoscenze fra gli attori territoriali. Proprio in queste occasioni era emersa l'esigenza di ottimizzare le risorse finanziarie e gli interventi volti alla riqualificazione del bacino fluviale e alla gestione integrata delle risorse idriche.
Il Contratto di Fiume è stato così individuato come lo strumento più idoneo per il raggiungimento di questi obiettivi: le esperienze già condotte dalla Città metropolitana in altri bacini hanno dimostrato la sua validità per il coinvolgimento dei portatori di interesse e per il coordinamento delle azioni ritenute prioritarie sul territorio per la sua riqualificazione.
Le prime azioni del percorso che ha portato al Contratto sono state dedicate alla condivisione delle informazioni sul progetto TT:CoCo e alla diffusione della cultura dell'acqua e del territorio, che hanno coinvolto da un lato le scuole primarie, per un totale di 320 allievi coinvolti tra classi elementari dei comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice e classi medie dei comuni di Cavour e di Torre Pellice, e dall'altro il Liceo Artistico "M. Buniva" di Pinerolo i cui studenti hanno partecipato al Concorso di Idee per l'elaborazione del Logo del Contratto.
E' stato inoltre richiesto dal territorio di individuare modalità di informazione e divulgazione innovative ed efficaci sui temi del rischio idrogeologico e della riqualificazione fluviale, come già accennato tematiche fra loro strettamente correlate.
Sono stati inoltre condotti diversi momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati, così come previsto dalle Linee Guida Regionali sui Contratti di Fiume, a partire dal 1° tavolo di progettazione partecipata del Contratto di Fiume del 17 aprile 2014. L’ultimo incontro pubblico risale al 4 luglio del 2019 in occasione dell’Assemblea di Bacino annuale, preceduta da una riunione della Cabina di Regia, finalizzato alla diffusione delle informazioni sulla riattivazione dei lavori del Contratto per il completamento del percorso verso la sottoscrizione, le iniziative legate al territorio del bacino del Pellice fino alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. L’esito positivo di quest’ultima, con espressione del parere motivato da parte della Regione Piemonte, ha consentito di procedere alla firma.
“Con la firma dell’intero contratto – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati - si completa la fase operativa del progetto e si avvia dunque a definizione un piano che comprende azioni e impegni da parte di tutti i sottoscrittori per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra cui la riduzione dei rischi idraulici e la riqualificazione fluviale. Il raggiungimento degli obiettivi, in difesa del territorio che, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici che portano ad eventi eccezionali, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, appare oggi più che mai importante. I nostri corsi d’acqua hanno bisogno di misure strutturali pianificate, concordate e corali, e non di interventi emergenziali e il “contratto di fiume” è lo strumento che permetterà il raggiungimento di questi obiettivi”.
"Con il completamento della raccolta delle firme ha commentato la Consiglera delegata all'Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà - siamo giunti al traguardo della sottoscrizione, un tassello indispensabile per completare la fase operativa del Contratto. Ringrazio tutti i partecipanti del protocollo per l'impegno profuso, solo attraverso un lavoro comune si può creare un sistema in grado di creare sinergia sul territorio per contrastare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, i danni causati dalla recente alluvione che ha investito la nostra regione sono sotto gli occhi di tutti".
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L'associazione Camminare Lentamente propone con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino e in collaborazione con numerosi enti ed associazioni, una serie iniziative nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, in programma da mercoledì 16 a martedì 22 settembre per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani alla lentezza, a una vita in armonia con la natura e alla conoscenza e al rispetto del territorio che li circonda. Il tema dell'edizione 2020 della Settimana è "Emissioni zero, mobilità per tutti" e riflette l'ambizioso obiettivo di un continente che punta a diventare "carbon neutral" entro il 2050, così come dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, alla presentazione del Green Deal europeo.Si comincia giovedì 17 settembre alle 20,45 con la proiezione del documentario "A dorso di mulo", realizzato e finanziato nell'ambito del progetto europeo Alcotra CClimaTT (Cambiamenti climatici nel territorio transfrontalieri). Il filmato è curato dalla videomaker Elena Gagliano, che ha sviluppato un'idea di Paolo e Marco Giraudo, gestori del rifugio Morelli Buzzi in valle Gesso. Le immagini documentano l'esperimento pilota condotto nell'estate 2019, quando i trasporti di materiali e rifornimenti a rifugio sono stati effettuati con i muli, in alternativa al più inquinante e impattante elicottero. Introduce e modera Davide Demichelis, giornalista, regista e autore televisivo per programmi come "Radici", "Il Pianeta delle Meraviglie", "Geo & Geo", "Alle falde del Kilimangiaro" e "Trebisonda". La serata è organizzata in collaborazione con la sezione del CAI di Chieri, il cinema Splendor, l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime e Muoviti Chieri.
Venerdì 18 settembre alle 17 al parco Turriglie è in programma la passeggiata "Da Turriglie a Pavassano", che propone un itinerario di 2 Km su strade asfaltate e sterrate, adatto anche ai passeggini, alla scoperta di ville e cascine della collina chierese. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con il Nido Cucciolo, l'associazione Parco Turriglie e il Bed & Breakfest Cascina Pavassano.
La passeggiata di sabato 19 settembre alle 14,30 con partenza dalla parrocchia di San Giacomo in strada Padana Inferiore 21 si intitola "Puliamo il Mondo" e si svolge si di un anello di 7 km, facile e adatto a tutti, con lo scopo di ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piste ciclabili e sentieri. Collaborano all'iniziativa Legambiente e la parrocchia di San Giacomo Apostolo. Alle 18 in Municipio a Chieri inizia invece lo spettacolo itinerante "Il Campione e la zanzara", ideato da Faber Teater e Mario Chiapuzzo. Il plotone di ciclisti protagonisti della performance segue lo scorrere del tempo e la storia dell'Airone Fausto Coppi e di Anofele, la zanzara africana che lo punse. Le Maschere sono come guide del tempo e narrano la storia di un uomo che diventa mano a mano universale, eroica, epica, ironicamente pungente. Lo spettacolo è proposto in collaborazione con Fiab Muoviti Chieri e con il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.
La partecipazione alle iniziative è gratuita, ma per attenersi alle regole anti Covid-19 è obbligatoria la prenotazione via mail almeno 24 ore prima degli eventi all'indirizzo camminarelentamente2@gmail.com
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.camminarelentamente.it

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