Ambiente
Sarà il cantante del gruppo Eugenio in Via Di Gioia il testimonial per l’evento finale del progetto “Acqua e territorio di fronte al cambiamento climatico, attività di formazione per gli amministratori. Con i giovani per uno sviluppo locale ed una gestione eco-sostenibile dell’ambiente e dell’acqua”.Appuntamento online sabato 22 maggio - Giornata mondiale della biodiversità - a partire dalle ore 15,30 sulla pagina Facebook della Città metropolitana di Torino @CittaMetroTO.
Il progetto era stato finanziato sul bando "Interventi per la partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica del territorio” da Regione Piemonte e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale.
Ha subìto qualche rallentamento a causa del lockdown, ma i numeri testimoniano il successo di questa formazione: 20 sessioni formative online, un corso universitario da 40 ore, un seminario residenziale ad Avigliana e centinaia le persone coinvolte e formate in collaborazione con ANCI Piemonte, partner del progetto insieme ad Uncem, ANPCI e i Comuni di Avigliana, Lanzo T.se, Piverone, Rivalta di Torino, Vigone, Villar Pellice e Volvera capofila dei rispettivi contratti di fiume e di lago.
L’evento finale di sabato sarà il momento di restituzione dei risultati del progetto al territorio con l’intervento del gruppo torinese Eugenio in Via Di Gioia che si distingue per l’impegno sui temi dell’ambiente e in particolare del cambiamento climatico, seguitissimo dal pubblico giovane soprattutto dopo la partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno.
Eugenio si esibirà in momenti diversi con tre pezzi musicali ed un suo contributo sul progetto insieme al giornalista scientifico Andrea Vico; durante il collegamento, anche l’intervento della consigliera metropolitana con delega all’ambiente Barbara Azzarà.
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I dati in possesso della Pubblica Amministrazione sono un patrimonio informativo prezioso. Le informazioni del settore pubblico sono un fattore chiave di crescita economica e sociale e il loro riutilizzo commerciale contribuisce ad attuare la trasparenza amministrativa e la democrazia elettronica. È questo il presupposto su cui si basa la Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo che definisce i dati pubblici “un'importante materia prima per i prodotti e i servizi imperniati sui contenuti digitali.”La Regione Piemonte, nel recepire gli indirizzi della Direttiva Europea fin dal 2009, ha stilato le linee guida per il riuso dei dati e il modello di licenza standard per fornirli ed ha creato il portale dati.piemonte che consente di ricercare i metadati all'interno dei cataloghi regionali e di scaricare set di dati che vengono via via arricchiti con le altre informazioni del patrimonio informativo regionale.
Anche Città metropolitana di Torino ha aderito all'ecosistema dei dati aperti del Piemonte, pubblicando il proprio patrimonio informativo in formato aperto, mediante l'utilizzo della piattaforma Yucca: gli ultimi dati in modalità aperta pubblicati sono le anagrafe delle attività che gestiscono i dati ambientali.
Nove i dataset disponibili, ricchi di informazioni ed alcuni geolocalizzati, tra cui
- anagrafiche delle aziende che hanno ricevuto l'autorizzazione unica ambientale (AUA)
- autorizzazione integrata ambientale (AIA)
- discariche autorizzate
- depositi commerciali di oli minerali
- attività di recupero e smaltimento dei rifiuti
- anagrafiche della attività che producono emissioni in atmosfera
- piani di prevenzione e gestione delle acque di prima pioggia.
I dati presenti sul catalogo sono fruibili direttamente al link https://www.dati.piemonte.it/#/enti/4
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La campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti a livello europeo si chiama Let’s Clean Up Europe (LCUE) e quest’anno si estende dal 9 maggio al 28 novembre.E’ promossa dal SERR, Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dove la Città metropolitana di Torino è da sempre fra i promotori, nata all’interno del programma europeo LIFE+ che ha come primo obiettivo creare una coscienza collettiva sulla riduzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti.
Numerose le novità di quest’anno a partire dalla organizzazione di azioni di plogging, una pratica sportiva che coniuga la corsa e la raccolta dei rifiuti abbandonati per strada.
Ecco il motivo della durata da maggio fino alla fine di novembre, proprio per consentire a tutti di organizzare eventi di pulizia, compatibilmente con le condizioni climatiche e naturalmente con le restrizioni dovute alla pandemia Covid.
E’ l’AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) a ricoprire il ruolo di segreteria organizzativa su mandato del comitato promotore nazionale, composto oltre che dalla Città metropolitana di Torino, da Ministero per la Transizione Ecologica, Regione Siciliana, Anci, Utilitalia, Legambiente e CNI Unesco.
Prendendo parte a Let’s Clean Up Europe! e aiutando a tenere pulito l’ambiente, i partecipanti possono rendersi conto di quanti rifiuti sono abbandonati vicino a loro.
Ecco come organizzare una azione di clean up.I principali passi sono sintetizzabili in pochi passaggi.
Prima dell’azione:
- Identifica un luogo da pulire
- Coinvolgi i tuoi contatti
- Contatta la ditta responsabile della gestione dei rifiuti, in accordo con il tuo Comune
- Registra la tua azione con il coordinatore responsabile per la tua area
- Costruisci la tua squadra e cerca qualche sponsor / finanziamento
- Promuovi la tua azione di clean-up
- Incontra il tuo gruppo sul luogo scelto
- Raccogli i rifiuti, differenziando tutto quello che puoi!
- Prevedi un momento di formazione sulle 3R: Riduci, Riusa e Ricicla
Invia foto e video, compila il breve questionario di valutazione dell’attività, per comunicare anche quanti rifiuti hai raccolto.
Segui Let’s Clean Up Europe! sui canali social.
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“La tua differenziata”, la web app a disposizione di tutti i cittadini, è in rete in una versione completamente rinnovata. E’ facilmente raggiungibile da oggi, giovedi 6 maggio, direttamente all’indirizzo https://www.latuadifferenziata.itUno strumento facile da consultare da pc, tablet e smartphone, con nuove funzionalità per conoscere tutte le fasi della corretta gestione dei rifiuti, a partire dalla prevenzione fino alla raccolta differenziata, fase indispensabile per l’effettivo riciclo nell’ottica di un’economia circolare. Un progetto che ha coinvolto tutto il territorio metropolitano ed è stato premiato dal bando di comunicazione locale Anci-Conai 2020.
“Il mondo della raccolta differenziata e della prevenzione nella produzione dei rifiuti è in continua evoluzione – spiega la consigliera metropolitana all’Ambiente, Barbara Azzarà - ecco perché la Città metropolitana di Torino ha provveduto ad aggiornare il sitocon l’apporto di importanti modifiche per poter essere sempre più utile a tutti nell’impegno quotidiano per la tutela dell'ambiente e per informare in modo pratico e diretto sul sistema corretto di smaltire i rifiuti”.
Un lavoro portato avanti dall’ente di area vasta in collaborazione con i consorzi Acsel, Amiat, Cca, Ccs, Cidiu, Cisa, Covar 14 e Seta. L’allestimento della web app è a cura del Csi Piemonte.
Fra le novità il rinnovato dizionario integrato dove ricevere spunti per allungare la vita dei beni di uso quotidiano. Una guida sicura che ci orienta ad una gestione ottimale ed entra nel dettaglio su come dar nuova vita ad un oggetto ormai scartato oppure a come e dove poterlo gettare. Facciamo l’esempio di una normalissima tazza in ceramica: la nuova app ci ricorderà che si tratta di un oggetto facile da vendere ai mercatini dell’usato, che si può donare o essere riutilizzata come vasetto per piantine e fiori.
Una nuova mappa consente inoltre di visualizzare i punti “riduci e riusa”: un elenco di negozi, associazioni, bar e ristoranti e laboratori presso i quali è possibile acquistare prodotti senza imballaggi, far riparare oggetti e manufatti, donare oggetti dismessi e impegnarsi attivamente contro la lotta allo spreco alimentare.
La tua differenziata fornisce le indicazioni per un corretto conferimento nel cassonetto giusto, facilitato da una mappa interattiva oltre al calendario del servizio porta a porta nelle aree coperte dal servizio. Utili anche i riferimenti dei gestori che consentono ai cittadini di avere un contatto diretto per ogni segnalazione relativa al comune di appartenenza.
Dizionario integrato, calendari dei passaggi e i comunicati possono essere personalizzati sulla singola utenza e salvati sul proprio device.
“Covar14 – commenta il suo presidente Leonardo Di Crescenzo - è da sempre sinonimo di progetti e campagne per migliorare raccolta differenziata, riciclo e prevenzione. La nuova app, realizzata in sinergia con la Città Metropolitana, va in questa direzione: è uno strumento innovativo, pratico e utile, pensato per aiutare i nostri cittadini nella quotidiana gestione dei rifiuti.”
Per Christian Aimaro, Presidente di Amiat Gruppo Iren “iniziative come queste sono importanti perché forniscono un utile servizio al cittadino nella azione quotidiana di differenziazione del rifiuto e favoriscono la diffusione di una sensibilità ambientale che possa condurre alla realizzazione di una vera economia circolare come chiedono le politiche comunitarie e nazionali. Questa app si aggiunge a strumenti analoghi che Amiat già offre ai propri cittadini-utenti torinesi per diffondere buone pratiche e facilitare una corretta differenziazione dei rifiuti orientata sempre di più al riuso e alla riduzione in un’ottica di beneficio collettivo”.
"Grazie all’utilizzo della nuova web app – sostiene infine Roberto Gola presidente del C.d.A. del Consorzio Chierese per i Servizi - ci prefiggiamo di rendere più efficiente il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti, dando una spinta più “smart” al ciclo dei rifiuti per avvicinarci alle esigenze dei cittadini che saranno più facilitati nel consultare il calendario raccolta rifiuti, ricercare i punti di Riduci e Riusa e consultare il Dizionario dei rifiuti e le news del proprio territorio”.
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La capillare e costante presenza delle Guardie Ecologiche Volontarie della Città Metropolitana di Torino sul territorio ha consentito nei giorni scorsi di constatare e segnalare alle autorità competenti un probabile inquinamento del Rioverde, torrente che scorre sia nel territorio della Città Metropolitana di Torino che in Provincia di Cuneo ed è un affluente di sinistra del Banna. La confluenza tra i due torrenti avviene nei pressi di Poirino, dopo che il Rioverde ha raccolto le acque di parte della fascia collinare del Roero affacciata verso la Pianura Padana.Le GEV in servizio nella zona di Poirino sono state allertate da alcuni podisti, che avevano constatato una morìa di pesci nel Rioverde. Le Guardie Ecologiche Volontarie hanno risalito il corso d'acqua per diversi chilometri, sino raggiungere il punto in cui si ritiene si sia originato l'inquinamento, nel territorio del comune di Montà d'Alba (CN). Dopo aver acquisito le informazioni indispensabili per contestualizzare l'accaduto, le GEV hanno allertato l'Arpa Piemonte per il proseguo delle indagini, consentendo di ridurre al minimo il danno ambientale.
"Oltre alle principali attività educative e informative le GEV svolgono numerosi servizi di vigilanza finalizzati alla prevenzione degli illeciti di natura ambientale. - sottolinea la Consigliera metropolitana delegata all'ambiente e alla vigilanza ambientale, Barbara Azzarà - Da pochi giorni le GEV hanno ufficialmente un nuovo Regolamento, approvato dal Consiglio metropolitano, che consentirà di migliorare e consolidare l'organizzazione interna e il coordinamento con la Polizia Metropolitana".

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La Città Metropolitana di Torino farà la sua parte per la riforestazione dei versanti del Monte Musinè interessati dagli incendi nelle settimane scorse. Lo ha assicurato il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco intervenendo stamani al sopralluogo che i tecnici della Direzione sistemi naturali hanno compiuto insieme agli amministratori locali di Caselette, per valutare i danni provocati dalle fiamme.
I tecnici hanno verificato che l’incendio si è sviluppato a partire dalla zona a quota più bassa e ha interessato il percorso utilizzato dagli escursionisti per salire in vetta, sino alla zona del Pian d’la Feja. Intorno alla chiesetta del santuario di Sant’Abaco sono state interessate pesantemente le conifere, mentre le querce sembrano aver subito danni non irreparabili. Nella zona a quota più alta, difficilmente raggiungibile se non con un sentiero impervio, la vegetazione risulta pesantemente danneggiata, anche a seguito di precedenti incendi.
Mentre la sottoscrizione lanciata dal Comune di Caselette per sostenere il rimboschimento ha raccolto in pochi giorni oltre 7.000 Euro, i tecnici dell’Unione Montana Valle Susa e della Città Metropolitana stanno valutando quali interventi programmare, tenendo presente che dovranno essere autorizzati dalla Regione Piemonte e rispondere alla specifiche stabilite dalla Regione stessa. La perimetrazione dell’area interessata dagli incendi e dai conseguenti interventi di rimboschimento verrà realizzata in collaborazione con i Carabinieri forestali. All’interno di tale perimetro per 10 anni non saranno consentiti il pascolo e la caccia.
Per quanto riguarda la porzione della montagna a quota più bassa, raggiungibile con i mezzi motorizzati per il trasporto di materiali e attrezzatura, i tecnici dovranno capire se vale la pena di procedere con il reimpianto di specie arboree autoctone, come roverella, rovere, pioppo tremolo e sorbo montano, con interventi che potrebbero anche avere uno scopo dimostrativo sugli effetti dei reimpianti. È anche ipotizzabile l’utilizzo dei tronchi degli alberi non più recuperabili che saranno abbattuti per creare barriere a spina di pesce contro l’erosione dei versanti. Le querce nella zona a quota più alta colpite dall’incendio ma ancora vitali potranno essere tagliate in modo che possano ricacciare. Occorrerà comunque attendere alcuni mesi per capire quale sarà la mortalità effettiva degli alberi. “La CittàMetropolitana contribuirà alla progettazione e alla ricerca di fondi, mettendo in campo le proprie professionalità, com’è già accaduto più volte negli ultimi anni nelle zone colpite da incendi in Valsusa, nelle Valli di Lanzo e nel Pinerolese” confermano il Vicesindaco Marco Marocco e la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alle aree protette, Barbara Azzarà.
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Prosegue l’attività di coordinamento del Tavolo metropolitano sulla qualità dell’aria. Nell’incontro di oggi pomeriggio, che si è svolto in teleconferenza, si è parlato del potenziamento dei controlli e dell’applicazione delle sanzioni nel rispetto della recente delibera emanata dalla Regione Piemonte, non solo per quanto riguarda il traffico veicolare ma anche in riferimento agli impianti termici, all’utilizzo del pellet, al divieto di bruciare i residui di potature ed altri materiali organici e dello spandimento degli effluenti zootecnici.Al Tavolo, presieduto dalla consigliera con delega all’ambiente della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà, hanno partecipato sindaci assessori all’ambiente e trasporti, oltre ai rappresentanti della Polizia locale, dei comuni di Alpignano, Avigliana, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Cirie', Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Poirino, Rivalta di Torino, Rivarolo Canavese, Rivoli, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano. Erano presenti i rappresentanti dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, di Arpa Piemonte con il direttore Angelo Robotto, Anci e Agenzia Mobilità piemontese.
“La Città metropolitana vuole continuare ad offrire il proprio apporto per coordinare al meglio questa nuova fase, lavorare in sinergia con le amministrazioni comunali e con i rappresentanti della Polizia locale – ha detto la consigliera Azzarà – Ora i comuni ci invieranno i loro quesiti e nel prossimo incontro cercheremo di aiutarli a risolvere le singole difficoltà. Realizzeremo una sorta di FAQ per tutti, cittadini compresi. A breve convocheremo una seduta dedicata alla definizione delle deroghe in vista anche dell'imminente ingresso di move-in”.
Le azioni finalizzate a migliorare il sistema dei controlli, al loro potenziamento sul territorio, è stato ricordato durante la riunione del Tavolo, si manifestano anche attraverso la definizione di obiettivi di risultato da parte degli enti competenti. Occorrerà pertanto attivare un meccanismo di contabilizzazione delle attività ispettive, di controllo e di reporting nel confronto degli enti sovraordinati in modo da rendere evidente le azioni di controllo che si sono sempre effettuate e, come richiesto, il loro incremento. In particolare per quanto riguarda la limitazione della circolazione veicolare in termini di numero di veicoli controllati e di eventuali sanzioni erogate, ma anche gli impianti termici e la qualità del pellet utilizzato nei generatori di calore, le combustioni all’aperto dei residui vegetali e lo spandimento degli effluenti zootecnici dovranno essere osservati speciali.
Non solo auto quindi ma anche gli impianti termici e le pratiche agricole più inquinanti dovranno adeguarsi alle nuove regole.
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Potenziamento dei controlli, limitazioni alla circolazione dei veicoli e applicazione delle sanzioni, impianti termici e qualità del pellet utilizzato, spandimento degli effluenti zootecnici. Questi i principali argomenti all’ordine del giorno della seduta del Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria, convocato dalla consigliera con delega all’ambiente della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà.L’incontro è stato fissato in teleconferenza per le 14,30 di giovedi 18 marzo.
Come di consueto sono stati convocati sindaci assessori all’ambiente e trasporti, oltre ai rappresentanti della Polizia locale, dei comuni di: Alpignano, Avigliana, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Cirie', Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Poirino, Rivalta di Torino, Rivarolo Canavese, Rivoli, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano. Saranno inoltre presenti i rappresentanti dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, Arpa Piemonte, Anci e Agenzia Mobilità piemontese.
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La Città metropolitana di Torino ha inviato alle amministrazioni comunali uno schema di ordinanza tipo per l’applicazione delle misure di limitazione la cui entrata in vigore era stata stabilita dalla Regione Piemonte a partire dal primo marzo.E’ stato questo infatti l’impegno portato avantidall’Ente, come aveva annunciato a conclusione dell'ultima seduta del tavolo la consigliera metropolitana con delega all’ambiente Barbara Azzarà: la predisposizione di un testoaggiornato vuole facilitare il lavoro di tecnici e amministratori che hanno il compito di informare i propri cittadini sulle nuove restrizioni.
Le ordinanze dovranno essere simili il più possibile fra loro per evitare troppe differenze tra un comune e l’altro, in particolare fra quelli confinanti, in particolar modo rispetto agli spostamenti di auto e mezzi commerciali.
La Regione Piemonte, viene ricordato nel testo, insieme alle province autonome e agli enti territoriali, deve rispettare le norme comunitarie e adottare “ogni misura necessaria a porre tempestivamente rimedio alle violazioni, ad essa imputabili e a dare pronta esecuzione agli obblighi derivanti dalle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea”.
La stessa Corte ha infatti condannato la nostra Regione per aver superato i valori di concentrazione di PM10 in tre delle quattro zone in cui è stato suddiviso il territorio ai fini della qualità dell’aria, ovvero: l’agglomerato di Torino che comprende il capoluogo e 32 comuni circostanti, la zona di pianura con 268 comuni e la zona di collina con 646 comuni. In totale 947 comuni sui 1.181 dell’intero territorio regionale.
Con l’ordinanza viene invitata tutta la popolazione ad utilizzare il meno possibile l’auto per la mobilità urbana e a privilegiare l’uso di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale; a gestire gli impianti di riscaldamento degli edifici adibiti a civile abitazione in modo che la temperatura degli ambienti non superi i 20°C, e a gestire gli impianti di altri edifici in modo da limitare al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti.
La seconda parte del documento entra nel merito dell’elenco delle limitazioni strutturali alla circolazione veicolare, indica le misure inerenti gli impianti di riscaldamento oltre ai divieti di abbruciamento e ricorda le altremisure temporanee con i diversi livelli di allerta stabiliti in base ai valori di concentrazione media giornaliera oltre all’elenco dei veicoli esentati dalle limitazioni temporanee e alle modalità di applicazione delle sanzioni.
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Comincia mercoledì 17 marzo un corso di formazione online rivolto ad iscritti a corsi di laurea in Scienze politiche dedicato alle sfide poste dal cambiamento climatico in atto: un’iniziativa di Città metropolitana di Torino per fornire alle giovani generazioni che amministreranno la cosa pubblica strumenti utili ed un focus su gestione, tutela e governo di risorse strategiche quali l’acqua e il territorio.
Il corso durerà 40 ore. articolato in moduli da due ore, è promosso nell'ambito del bando di Regione Piemonte per interventi sulla partecipazione attiva dei giovani ed è organizzato in collaborazione con il l’Università degli studi di Torino Dipartimento CPS Cultura Politica e Società.Iscrizioni entro mercoledì 10 marzo
Info e dettagli su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/formazione-divulgazione/bando-under-35
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