Una volta definito l'agglomerato torinese come area di applicazione dell'IPQA sono state individuate le celle di calcolo del dominio modellistico che ne fanno parte. Ciascuna di esse è stata successivamente assegnata, a partire dalle caratteristiche di uso del suolo, ad una delle classi individuate per la caratterizzazione del territorio riportate in Tabella 1. La mappa della classificazione del territorio in funzione dell'uso del suolo prevalente per ogni cella di calcolo è riportata in Figura 1.
Classe | Classificazione | Peso |
---|---|---|
1 | altre infrastrutture | 0 |
2 | aree ad attività estrattiva | 0 |
3 | aree agricole e naturali | 0 |
4 | aree agricole e naturali miste ad aree residenziali | 0 |
5 | aree di incerta classificazione | 0 |
6 | aree prevalentemente residenziali miste a produttivo | 1 |
7 | aree produttive | 1 |
8 | aree residenziali | 1 |
9 | cascine | 0 |
10 | corpi idrici | 0 |
11 | infrastrutture ed impianti tecnologici | 1 |
12 | infrastrutture ed impianti per trasporti | 1 |
13 | servizi | 1 |
Tabella 1 - Classificazione di uso del suolo
Figura 1 - Classificazione del territorio
Non tutte le celle di calcolo comprese nell'area di interesse contribuiscono alla determinazione del valore di IPQA ma solo quelle a forte antropizzazione per le quali è stato assegnato un peso uguale a 1 (Tabella 1). Considerata prioritaria la finalità di fornire indicazioni circa l'esposizione media dei cittadini ai fenomeni di inquinamento atmosferico, si è ritenuto opportuno scartare le aree scarsamente insediate che se inserite nel calcolo dell'IPQA avrebbero potuto portare distorsioni nel valore finale. In Figura 2 sono evidenziate in rosso celle di calcolo che concorrono al calcolo dell'IPQA.
Figura 2 - Celle che concorrono al calcolo dell'IPQA
Nel dettaglio il calcolo del valore numerico dell'IPQA segue il seguente algoritmo:
IIPQA = max(IPM10,INo2,I03)
dove IPM10 è il sottoindice relativo al PM10, INO2 è il sottoindice relativo all'NO2 e IO3 è il sottoindice relativo all'O3.
I sottoindici relativi ai tre inquinanti vengono calcolati utilizzando le seguenti formule:
Sottoindice PM10 | Descrizione |
---|---|
![]() |
Media dei valori medi giornalieri calcolati dalle ore 01:00 alle ore 24:00 per ogni cella di calcolo |
VrifPM10 | Valore di riferimento (50 µg/m3) valore limite giornaliero per la protezione della salute umana (D.Lgs 13 agosto 2010 n. 155) |
Sottoindice NO2 | Descrizione |
---|---|
![]() |
Media dei valori massimi orari calcolati dalle ore 01:00 alle ore 24:00 per ogni cella di calcolo |
VrifNO2 | Valore di riferimento (200 µg/m3) valore limite orario per la protezione della salute umana (D.Lgs 13 agosto 2010 n. 155) |
Sottoindice O3 | Descrizione |
---|---|
![]() |
Media dei valori massimi delle medie di 8 ore calcolate ogni ora sulle 8 ore precedenti dalle ore 01:00 alle ore 24:00 per ogni cella di calcolo |
VrifO3 | Valore di riferimento (120 µg/m3) valore bersaglio per la protezione della salute umana (D.Lgs 13 agosto 2010 n. 155) |
L'IPQA viene infine definito sulla base del valore numerico ottenuto applicando l'algoritmo appena descritto e secondo la ripartizione in classi riportata in Tabella 2:
Valore numerico | Indice numerico | Qualità dell'aria |
---|---|---|
0-50 |
1 |
Ottima |
51-70 |
2 |
Buona |
71-100 |
3 |
Accettabile |
101-200 |
4 |
Cattiva |
>200 |
5 |
Pessima |
Tabella 2 - Tabella di corrispondenza tra valore di IPQA, indice numerico e qualità dell'aria