Cultura
La rassegna “Chantar l'uvern, frammenti di lingua e cultura occitana, francoprovenzale e francese”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, prosegue venerdì 7 gennaio alle 21 nella chiesa parrocchiale di Sauze d’Oulx con lo spettacolo teatrale “Memoria di un tempo che fu”, tratto dal libro di Marie France Bonnin e proposto da "Compagnia delle Chiavi" & "Teatro Minimo".Sabato 8 gennaio alle 21 nel Municipio di Fenestrelle l’evento programmato con Paola Bertello sarà sostituito con un concerto occitano del gruppo Ramà di Simone Lombardo (flauti,ghironda, cornamuse), Erica Molineris (voce) e Dario Littera (chitarra acustica e percussioni).
I successivi appuntamenti saranno il 21 e 22 gennaio 2022 a Giaglione in occasione della festa patronale di San Vincenzo con il concerto dei Blu l’Azardintitolato “Donne guerre e altre storie di questi tempi”.
La XV edizione di”Chantar l'uvern, frammenti di lingua e cultura occitana, francoprovenzale e francese”propone un calendario di appuntamenti per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, coinvolgendo fino a Pasqua 26 Comuni delle Aree Protette delle Alpi Cozie e dell'area occitana, francoprovenzale e francese della Valle di Susa e della Val Sangone in rete per il progetto reso possibile dallaLegge 482 del 9199. Il programma completo della rassegna si può ritirare presso gli uffici turistici o nelle sedi degli Enti in rete o consultare on line www.chambradoc.ite su www.parchialpicozie.it
La partecipazione agli eventi è gratuita edè necessario esibire il Green Pass rafforzato, oltre ad osservare le regole di distanziamento e prevenzione del Covid-19.

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Nei primi mesi del 2022 viene proposto un corso online di lingua occitana, promosso dalla Città Metropolitana di Torino, e organizzato dalla Chambra d’oc, nell’ambito del progetto formativo relativo all’applicazione della legge 482/99 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”.Il corso è rivolto principalmente ai dipendenti della pubblica amministrazione, ma è aperto a tutte le persone interessate; le lezioni sono gratuite, in quanto finanziate dai fondi della Legge 482/99; è necessario iscriversi (anche per partecipare solo a una o due sezioni) scrivendo a: chambradoc@chambradoc.it
Per adattarsi ad un pubblico differenziato, le lezioni sono divise in quattro moduli progressivi, idealmente pensati per persone con gradi anche molto diversi di competenza nelle varietà occitane.
Il corso sarà tenuto da Aline Pons dell’Università degli Studi di Torino e da Rosella Pellerino, direttrice di Espaci Occitan.
Le lezioni si terranno il mercoledì pomeriggio, dalle 17.30 alle 19.00, su piattaforma Zoom. Le docenti saranno disponibili a partire dalle 17.00 per favorire la conversazione informale e risolvere gli eventuali dubbi dei partecipanti.
Comprene: 4 lezioni a febbraio, dedicate a chi, incuriosito dalla lingua occitana, vorrebbe riuscire a capire le persone che parlano una varietà della lingua d’Oc.
Parlar: 4 lezioni a marzo, dedicate a chi capisce abbastanza bene l’occitano, e vorrebbe imparare a produrre delle semplici frasi.
Escriure: 4 lezioni ad aprile, per chi parla occitano, perché l’ha imparato in famiglia o attraverso un corso, e vorrebbe imparare a scriverlo.
Mostrar: una giornata in primavera, in data da definirsi. A completamento ideale del ciclo, verrà organizzata una giornata di formazione e scambio dedicata a quanti insegnano, o vorrebbero insegnare, l’occitano a scuola.
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Saranno celebrate martedì 28 dicembre alle ore 14.30 nella chiesa dell’Abbazia di Novalesa le esequie di Don Daniele (Paolo) Mazzucco, conosciutissimo e amato monaco della Abbazia.Era monaco a San Giorgio Maggiore di Venezia quando insieme ad alcuni confratelli, nel 1973, venne a Novalesa per riportare la vita monastica benedettina nell’antica Abbazia acquistata poco prima dalla allora Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, che restituì alla Val Cenischia e alla comunità locale un gioiello di storia, arte e cultura.
"Per quasi mezzo secolo, don Daniele è stato la colonna e il fondamento della rinascita del monastero di cui conosceva le singole pietre, i colori e le sfumature degli affreschi da lui riportati alla luce, così da diventare l’anima stessa di questo luogo" scrivono i suoi confratelli sul sito internet dell'Abbazia di Novalesa.
Anche la Città metropolitana vuole ricordare don Daniele con commozione, grati per quanto ha rappresentato nei decenni per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio.
La salma di don Daniele sarà nella chiesa dell’Abbazia a partire dal pomeriggio di lunedì 27 dicembre
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La serie di reportage televisivi che la Direzione Comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Segni d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato al wallpaper che l’artista Francesco Simeti ha realizzato per Casa Giglio a Torino.I filmati dei “Segni d’Arte”vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 114 del digitale terrestre, il venerdì alle 21,30, il sabato alle 13,45 e la domenica alle 20,45.Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/segni_arte/
Per visionare tutte le fotogallery dei Segni d’Arte e scaricare le immagini: https://photos.app.goo.gl/j1pEatjfZmEQ6Hrt7
UN’OPERA D’ARTE PER GLI OSPITI DI CASA GIGLIO
La rubrica che la Città Metropolitana dedica ai segni d’arte, ci porta, alla vigilia di Natale, nel cuore di Torino a Casa Giglio, uno spazio solidale che offre ospitalità alle famiglie dei bambini che stanno affrontando una malattia. È qui che recentemente è stata inaugurata un’opera di Francesco Simeti, artista noto per i grandi wallpaper realizzati attraverso collage digitali con cui costruisce paesaggi immaginari popolati da raffinate metafore sociali, il cui titolo suona quasi come una filastrocca: “Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e asini in gran quantità”.
Realizzata nell’atrio su una superficie di circa 45 metri quadrati, l’opera è stata stampata su un rivestimento speciale in fibra di vetro, sul quale trovano collocazione alcuni elementi in ceramica smaltata. Rappresenta un messaggio di benvenuto e al tempo stesso ha l’obiettivo di trasmettere la filosofia e la missione di questo luogo, basate sulla solidarietà e sull’accoglienza. L’installazione è stata infatti espressamente concepita come uno scenario fantastico in cui immergersi: immaginari collettivi e tradizioni iconografiche di varie culture, specie vegetali e animali di tutto il pianeta, vengono a trovarsi insieme senza nessuna barriera, esattamente come le famiglie che abitano Casa Giglio, in arrivo dall’Italia e da vari paesi del mondo.
Francesca Comisso, curatrice del progetto insieme a Luisa Perlo, ha raccontato come l'associazione Giglio abbia concepito questo luogo - in pieno centro a Torino e all'ultimo piano del Seminario metropolitano della Diocesi in via Cappel Verde 2 - trovando i fondi per ristrutturarlo e ottenendo degli spazi abitativi, ma anche alcuni spazi destinati alla cittadinanza in occasione di iniziative particolari alle quali possono partecipare anche gli ospiti della casa, avendo così un’occasione in più per uscire dalla loro condizione di solitudine. “La cultura cura: l’abbiamo imparato a suon di hashtag durante questa pandemia. Ma alla cultura, – conclude Francesca Comisso – bisogna dare anche nuova cura perché possa essere continuamente generatrice nella vita di tutti i giorni ed entrare negli spazi dove si vive, si lavora e ci si cura creando così l’occasione per fare esperienza dell’arte anche fuori dai musei o dalle gallerie”.

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Sono i Dragoni Rossi di Rivoli il gruppo storico che sta animando stamattina l’ultima visita del 2021 alle sale auliche del Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Il gruppo è nato nel 1994 grazie all’Associazione Marsaglia 1693, organizzazione che ormai da 27 anni, nella prima settimana di ottobre, ripropone la rievocazione dell’omonima battaglia. I Dragoni Rossi erano soldati versatili capaci tanto di caricare a cavallo quanto di assaltare alla bajonetta, e queste abilità emersero proprio durante la Battaglia della Marsaglia, quando il 4 ottobre 1693 i Dragoni ricevettero da Vittorio Amedeo II l’ordine di difendere la ritirata. Sarà questo l’avvenimento, insieme ad altre curiosità, che verrà raccontato al pubblico dai rappresentanti del gruppo storico durante la mattinata.
Le visite a Palazzo Cisterna sono gratuite con prenotazione obbligatoria a:
urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100.
Prossimo appuntamento: 22 gennaio 2022
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La serie di reportage televisivi che la Direzione Comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino dedica ai “Segni d’Arte” prosegue questa settimana con il filmato dedicato alla mostra “Tramanda, il filo tra passato e futuro”, che a Chieri propone le opere di quasi cento artisti di tutto il mondo .I filmati dei “Segni d’Arte”vengono messi in onda dall’emittente televisiva locale GRP sul canale 114 del digitale terrestre, il venerdì alle 21,30, il sabato alle 13,45 e la domenica alle 20,45. Per visionare la playlist dei reportage video sinora pubblicati sul canale YouTube della Città metropolitana di Torino e le fotogallery basta accedere al portale Internet della Città metropolitana di Torino, alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/segni_arte/
Per visionare tutte le fotogallery dei Segni d’Arte e scaricare le immagini: https://photos.app.goo.gl/j1pEatjfZmEQ6Hrt7
Fino al 15 gennaio è possibile visitare a Chieri la mostra “Tramanda, il filo tra passato e futuro”, articolata in cinque diverse sedi espositive e dedicata alla Fiber art, espressione artistica del tessile. La maggior parte degli artisti espone all’Imbiancheria del Vajro, uno dei più antichi edifici industriali di Chieri e sede da vent’anni degli eventi legati alla corrente artistica della Fiber Art, mentre altre opere sono esposte nel nuovo showroom Bonetto Design, a Palazzo Opesso, al Museo del Tessile di Chieri e a Casa Martini a Pessione. Durante la registrazione del reportage Massimo Tiberi, l’exhibit designer che ha curato l’allestimento della mostra, ha raccontato come la Fiber Art, talvolta confusa nel nostro Paese con l’arte decorativa, sia un’arte plastica a tutti gli effetti, con pari dignità rispetto a pittura o scultura. Nel Nord Europa e in America musei e scuole testimoniano l’interesse e l’attenzione per questo tipo di arte. “Tramanda” è un appuntamento espositivo che permette di conoscere le nuove tendenze della Fiber Art, grazie al contest che richiama numerosi artisti. Quest’anno le opere evidenziano la ricerca tra antico e moderno con l’utilizzo di tecniche e stilemi della tradizione reinterpretati in chiave contemporanea, privilegiando aspetti innovativi, poetici o ludici. Antonella Giordano, Assessore alla Cultura della Città di Chieri, ha sottolineato come l’attenzione a questo tipo di arte non sia casuale, ma attinga nelle radici sociali, economiche e culturali della città, per tanti anni notevole centro di produzione tessile. “Tramanda” quest’anno si inserisce in un progetto più ampio, “Restart”, con l’obiettivo di valorizzare la ricca collezione di Fiber Art (circa 300 opere) che la Città di Chieri possiede. Nelle esposizioni aperte in queste giorni è infatti presente una parte della collezione, ma altre tre mostre, programmate nel 2022, daranno la possibilità di esporre al pubblico l’intera raccolta.
L’interesse per la Fiber Art nasce nell’ambito delle avanguardie artistiche di inizio Novecento, quando gli artisti infrangono ogni schema per impadronirsi di materiali e tecniche inusuali, teorizzando scelte e modalità esecutive antiaccademiche. Storicamente la Fiber Art emerge tuttavia negli Anni Sessanta, con le Biennali di Losanna: non è mai stata codificata in un manifesto, ma risponde ad alcuni tratti fondamentali che ne contraddistinguono il linguaggio: l’utilizzo di filati e tessuti tradizionali o non convenzionali (carta, plastica, fili di ferro, ecc.) lavorati al telaio, oppure le tecniche tessili libere, in abbinamento alla scelta della manualità, come gesto concettuale mirato al recupero e al rispetto del sapere antico.

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Sarà Giobbe Covatta sul palco del Teatro Vittoria di Torino (in via Gransci 4) ad aprire con il Monologo 6° martedì 21 dicembre la serata di spettacolo e beneficenza #PUNTATAZERO - NOD PER AMREF.Una serata di raccolta fondi a favore della campagna di vaccinazione in Africa "Un vaccino per il bene dell'Africa, per il bene di tutti" che la Città metropolitana di Torino patrocina.
Lo spettacolo #PuntataZero fatto di danza, moda e arte avrà inizio alle ore 20.30 con la partecipazione dell’attrice Edelfa Chiara Masciotta: sul palco anche lo special guest James Finnemore dell’Hofesh Shechter Company e i danzatori della Nuova Officina della Danza NODcon le coreografie di Noemi Piva e Maya Selezneva.
Acquistando il biglietto d’ingresso si dà il proprio contributo alla raccolta fondi: il ricavato verrà devoluto ad Amref.
Per info e prenotazioni https://www.nuovaofficinadelladanza.org/projects-6
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La stagione concertistica Chivasso in Musica 2021, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, volge al termine e presenta i due ultimi appuntamenti dell'anno. Domenica 19 dicembre, nell'ambito della rassegna musicale "Attorno al Presepe" organizzata nel cortile di via Confraternita per fare da contorno al presepe storico allestito in un locale della sede dell'associazione Contatto, dalle 15,30 alle 16,45 ritorneranno le classi di flauto e arpa dell'istituto musicale comunale Leone Sinigaglia diretto da Miriam Mazzoni. Saranno presenti le docenti Fabienne Liuzzo (flauto traverso) e Patrizia Radici (arpa). Per accedere è sufficiente utilizzare la mascherina. L'ingresso è con libera offerta.Domenica 26 dicembre per la rassegna "I sentieri della cultura" è in programma un concerto straordinario in Duomo alle 21, per valorizzare l'organo costruito Felice Bossi nel 1843. Per accedere, a partire dalle 20,30 in Duomo si dovrà esibire il Super Green Pass e indossare la mascherina. L'ingresso è con libera offerta. Il programma prevede l'esecuzione di alcuni tra i più significativi "Noels" di area franco-provenzale, con la partecipazione di due specialisti: l'organista ligure Silvano Rodi, docente al Conservatorio Dipartimentale di Nizza e titolare dell'organo Zanin di Santa Devota al Principato di Monaco, e il polistrumentista francese Francois Dujardin, docente al Conservatorio di Nizza, che suonerà il galoubet, uno strumento simile al flauto dolce, ma anche il tamburo e il piffero. "Nessun altro strumento - afferma Silvano Rodi – potrebbe rappresentare meglio del galoubet-tambourin lo spirito musicale natalizio della Provenza, anche se il doppio strumento non può essere considerato il simbolo di una tradizione tipicamente locale. Chi assiste ad una delle numerose feste che si svolgono persino nei paesi più piccoli della Provenza, si fa certamente coinvolgere dal ritmo danzante delle melodie tradizionali dei tambourinaires, vestiti con splendidi e colorati abiti tradizionali.
Per informazioni si può consultare il sito Internet www.chivassoinmusica.it, scrivere a info@chivassoinmusica.it o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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A Mezzenile la Giornata Internazionale della Montagna si celebra in francoprovenzale: sabato 11 dicembre a partire dalle 15, nel castello dei Conti Francesetti, si terrà la VII Giornata del francoprovenzale, che quest’anno si intitolerà Lou quëstël ëd lë parolë, il castello delle parole.L’incontro di Mezzenile, che sarà dedicato alle pubblicazioni uscite nel 2021 nelle Valli di Lanzo riguardanti il francoprovenzale, rientra nel programma del festival letterario “Leggere le montagne”, un’iniziativa che rende omaggio alla ricchezza e alla diversità della letteratura e della cultura alpine promossa dalla Convenzione delle Alpi, un trattato internazionale firmato dagli otto paesi alpini e finalizzato alla protezione e allo sviluppo sostenibile della catena montuosa.
La Giornata del francoprovenzale nasce come momento di confronto, scambio e conoscenza sul tema di questa minoranza linguistica. Promossa dall’Unione Montana delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, è ideata e realizzata dalla Chambra d’Oc nell’ambito delle azioni previste dalla legge 482/99 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche storiche”.
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Sabato 18 dicembre Palazzo Dal Pozzo della Cisterna apre le porte per l’ultima visita animata dell’anno. L’appuntamento nella sede aulica della Città metropolitana di Torino (Via Maria Vittoria 12), previsto per le ore 10, vede la partecipazione del gruppo storico, iscritto all’Albo della Città metropolitana di Torino, i Dragoni Rossi S.A.R. della Città di Rivoli.
Il gruppo, che fa parte del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700, è nato nel 1994 grazie all’Associazione Marsaglia 1693, organizzazione che ormai da 27 anni, nella prima settimana di ottobre, ripropone la rievocazione dell’omonima Battaglia.
I Dragoni Rossi erano soldati versatili capaci tanto di caricare a cavallo quanto di assaltare alla bajonetta e queste abilità emersero proprio durante la Battaglia della Marsaglia, quando il 4 ottobre 1693 ricevettero da Vittorio Amedeo II l’ordine di difendere la ritirata. Sarà questo l’avvenimento, insieme ad altre curiosità, che verrà raccontato al pubblico dai rappresentanti del gruppo storico durante la mattinata.
Le visite a Palazzo Cisterna sono gratuite con prenotazione obbligatoria a:
urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100.
Prossimo appuntamento: 22 gennaio 2022
MODALITA’ DI ACCESSO
Per partecipare alla visita occorre:
- essere in possesso di certificazione verde (Green Pass base) COVID-19;
- indossare la propria mascherina e igienizzarsi le mani con il gel posto all’ingresso;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro con gli altri visitatori e il personale di Palazzo.
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