
Poiché il numero di utenti che cercano di chiamare contemporaneamente è molto alto, i gestori sfruttano un metodo per ottimizzare il numero di telefonate effettuate: riutilizzano le frequenze. In altre parole, il territorio viene suddiviso in celle, idealmente di forma esagonale come in figura, e ogni cella viene servita da una propria stazione radio base. In celle dello stesso colore vengono utilizzate le stesse frequenze: così due telefonate diverse nella cella A e nella cella B possono avvenire sullo stesso canale.
Affinchè questo sistema funzioni, è però essenziale che il telefono in B non riceva il segnale proveniente dall'antenna posta a copertura della cella A: l'emissione elettromagnetica dell'antenna A deve cioè essere a potenza sufficientemente bassa da non interferire con quella dell'antenna B.
A differenza di quello che avviene per i segnali radio AM/FM e TV, in cui per servire un maggior numero di utenti si tende ad alzare il livello del segnale, nel caso della telefonia mobile cellulare un più grande bacino di utenza si realizza diminuendo la dimensione delle celle di copertura e la potenza del segnale e aumentando necessariamente la densità degli impianti sul territorio.