Il settimo appuntamento del 2016 con le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è fissato per le ore 10 di sabato 17 settembre. La visita a Palazzo Cisterna sarà accompagnata dalle dame, dai cavalieri e dai tamburini del gruppo storico Marchesi Paleologi di Chivasso e dal gruppo storico militare Carlo Emanuele II e Reggimento delle Guardie della Venaria Reale. Entrambe le associazioni fanno parte dell’Albo dei gruppi storici istituito nel 2005 dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana.
Sabato 17 settembre Palazzo Cisterna ospiterà inoltre, sino alle 18, un’interessante mostra di biciclette d’epoca, organizzata dall’Associazione Velocipedistica Piemontese e dedicata allo storico costruttore Lino Beltramo.
Nel pomeriggio sarà inoltre presente a Palazzo Cisterna il gruppo storico Pietro Micca della Città di Torino, che presenterà le uniformi e gli armamenti leggeri dell’esercito sabaudo dell’inizio del XVII secolo. Il gruppo parteciperà inoltre alla presentazione del libro “Il dono di Pietro Micca”, in programma alle 16,30 nella Sala Consiglieri, per iniziativa dell’associazione Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706.
Il gruppo storico Marchesi Paleologi di Chivasso rievoca vicende e
personaggi del XIV secolo ed è stato costituito nel 2002. Partecipa a numerose
sfilate storiche sia con i suoi figuranti che con l’animazione dedicata ai
giochi e alle cene medioevali. La famiglia dei Paleologi fu l'ultima dinastia a
governare l'Impero bizantino. Michele VIII Paleologo divenne imperatore nel 1259 e riconquistò Costantinopoli
nel 1261. In
seguito alla Quarta crociata alcuni membri della famiglia
fuggirono a Nicea
e qui riuscirono a mantenere il controllo dell'impero
in esilio. I discendenti di Michele governarono fino alla caduta di Costantinopoli, nel 1453, rendendo i
Paleologi la dinastia di regnanti più longeva nella storia
bizantina. Un ramo della dinastia si insediò nel Monferratoa partire dal 1305.
Violante, figlia di Guglielmo VII Aleramico, aveva sposato
l'imperatore Andronico II Paleologo. Alla morte di Giovanni I del Monferrato
nel gennaio 1305,
il figlio dell'unione tra Andronico e Violante, Teodoro, venne scelto come
successore alla carica di marchese. I Paleologi di Costantinopoli successero anche in Chivasso agli Aleramici, che avevano governato la
città per 141 anni, trasformandola sia dal punto di vista economico che
culturale. Teodoro Paleologo, 13° Marchese del Monferrato, succedendo nel governo della città di Chivasso nel 1306 agli Aleramici, assunse il
titolo di Primo. Egli resse la
Città dal 1307 al 1338, impiantandovi nel 1307 la prima zecca del Monferrato. Fu un uomo di cultura, ma soprattutto un ardente ghibellino.
Il gruppo storico
militare Carlo Emanuele II e Reggimento delle Guardie della Venaria Reale propone
una ricerca accurata sulle vicende sabaude a partire dal 1659, anno in cui
partirono i lavori per la realizzazione della Reggia di Venaria, con una
particolare attenzione alla storia della corte di Carlo Emanuele II e alla vita
quotidiana della città sino alla fine del secolo XVII. Al Gruppo sono iscritti
circa cinquanta soci, di tutte le età e ceti sociali, suddivisi in nobili,
popolani, soldati del Reggimento
delle Guardie, Mastri
Bombardieri e soldati del Reggimento
Principe di Piemonte a cavallo. Il gruppo dei nobili rievoca i personaggi
importanti che ruotavano intorno al Duca prima e alla Duchessa poi. A
Venaria il rito sociale e politico della caccia rappresentava un autentico
spettacolo di tutta la corte. I popolani
sono le genti di Venaria, che, in cambio dell’esenzione dalle tasse,
supportavano il rituale venatorio con forniture di personale, carri, legna,
stanze, canili, assistendo anche i soldati in campo. Le Guardie furono il primo
Reggimento al soldo della casa Savoia, a seguito di un editto di Carlo Emanuele
II emanato il 18 aprile 1659. Dall’evoluzione delle Guardie nacquero poi i
Granatieri di Sardegna nel 1701, mentre il Reggimento Principe di Piemonte a
cavallo fu fondato nel 1671 dopo lo scioglimento (1668) delle Compagnie di
Cavalleria del marchese di Livorno.
Nella sede del Museo inaugurato nel 1961 per ricordare l’Assedio di Torino del 1706 ed il sacrificio del minatore Pietro Micca, è stato costituito nel 1974 il Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, che è parte integrante dell’Associazione Amici del Museo Pietro Micca. La finalità del gruppo è di ricostruire storicamente ed in modo dinamico la realtà di alcuni corpi militari del Ducato di Savoia, distintisi nella difesa della Città durante l’assedio francese del 1706. Quella del “Pietro Micca” è una ricostruzione minuta, particolareggiata e fedele delle uniformi, delle armi, dell’equipaggiamento degli antichi Reggimenti sabaudi, i cui vessilli sventolarono sui bastioni della città a sfidare la possente Armée Royale di Luigi XIV. Per la sua struttura e per le finalità che persegue, il Gruppo Storico Pietro Micca, formato esclusivamente da volontari, trova un parallelo nei gruppi di re-enactment attivi in Svizzera, Regno Unito, Spagna, Germania, Francia, Austria, Canada e Stati Uniti. Gli esercizi militari eseguiti durante le esibizioni pubbliche del gruppo prevedono i comandi in francese (lingua ufficiale in uso presso le truppe sabaude nel XVIII secolo), il caricamento dei fucili a pietra focaia e la scarica di fucileria, il passo di carica, il lancio delle granate a mano ed il fuoco di artiglieria. Ogni manovra o movimento rispetta rigorosamente quelli riportati sugli antichi manuali d’addestramento.
Per saperne di più: www.associazioneamicidelmuseopietromicca.it
(14 settembre 2016)