Cultura
Proseguono gli appuntamenti di Chantar l'Uvèrn, la stagione culturale dedicata alle lingue minoritarie che promuove nel periodo invernale, attraverso un’animazione territoriale composta da eventi musicali, teatrali, antropologici, documentaristici e ambientali, la lingua e la cultura occitana, francoprovenzale e francese di cui i territori sono portatori.“Chantar l’uvern” è curato dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie e dalla Chambra d’oc in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, il Centro documentazione memoria orale di Giaglione, l’Ecomuseo Colombano Romean e il Consorzio forestale Alta Valle Susa. Nato nel 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali, all’interno del progetto celebrativo della lingua occitan, denominato “Occitan lenga olímpica” è cresciuto negli anni grazie all’impegno della rete di enti e associazioni.
Questo week end si comincia venerdì 15 dicembre alle 21 nel Salone polivalente di Meana di Susa con la presentazione del libro di Marco Rey e Franca Nemo “La roba savoiarda”.
Sabato 16 dicembre alle 17 al Castello di Adelaide, Museo Civico di Susa si terrà l’incontro dedicato agli anfibi del Piemonte con la presentazione del calendario 2018 dei Parchi Alpi Cozie; mentre alle 21, nella sede Parco naturale Gran Bosco di Salbertrand, presentazione a cura di Gianluca Boetti del libro “Isole minori d'Italia, i sentieri più belli” con proiezione.
Domenica 17 dicembre ci si sposta ad Avigliana in Piazza Conte Rosso per il mercatino di Natale (dalle 10 alle 19), mentre alle16.30 si terrà il presepe vivente e a seguire alle 17.30 nella Chiesa S. Croce “Noves e conte!” spettacolo teatral-musicale con l’Opificio Musicale.“Noves e conte” sarà in replica venerdì 22 dicembre a Villar Focchiardo alle 21 nella Chiesa parrocchiale.
Sabato 23 dicembre Roure ospiterà un altro spettacolo, “Piccole scuole di montagna”, in programma alle 17 presso il Centro Sociale in frazione Castel del Bosco.
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Sarà inaugurata venerdì 8 dicembre alle 17 al Museo del costume e delle tradizioni delle genti alpine di Pragelato la mostra “Nel Segno del Sacro”, che propone uno spaccato particolare della religiosità degli uomini e delle donne delle vallate montane e della pianura pinerolese e più in generale piemontese. La mostra sarà visitabile tutti i sabati dalle 16 alle 18 sino al 31 marzo. Aperture straordinarie sono previste durante le vacanze natalizie, dal 27 al 30 dicembre e dall’1 al 6 gennaio, sempre dalle 16 alle 18.Nell’estate 2018 l’allestimento sarà visitabile dal 2 giugno al 25 agosto, durante i consueti orari estivi d'apertura del museo pragelatese. L’ingresso con visita libera alla mostra e al museo costa 3 Euro; l’ingresso con visita guidata costa 4 Euro.
La Città Metropolitana di Torino ha concesso il suo patrocinio alla mostra, già allestita nello scorso mese di aprile a Palazzo Vittone a Pinerolo. “Nel Segno del Sacro” propone quadri di vita e di fede quotidiana, luoghi e segni emblematici della religiosità popolare del XIX e del XX secolo. L’iniziativa, ideata e promossa dal Museo Etnografico di Pinerolo, viene collocata a Pragelato grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, la Fondazione Guiot Bourg, il Museo del Costume, l'associazione La Tacle, la Fondazione Centro Culturale Valdese e l’ATL “Turismo Torino e provincia”.
L’allestimento delinea un percorso attraverso una serie di luoghi sacri e luoghi della memoria, musei e istituzioni culturali a Pinerolo (Museo Civico Etnografico del Pinerolese a Palazzo Vittone, chiesa di Sant’Agostino, Collezione civica d’arte di Palazzo Vittone, santuario di Santa Maria delle Grazie), Cavour (Museo parrocchiale d’arte sacra), Pragelato (Museo del Costume), Pinasca (Museo “Abitare in Valle”) e Piscina (Museo etnografico “‘L Rubat”).
Il pubblico può ammirare manufatti artigianali e artistici, spesso unici o seriali, ma carichi di personalità e anche realizzazioni preziose. La religiosità delle genti alpine o della campagna, così simile e così diversa, così profonda e così intrisa di superstizione, così spontanea e così densa di significati rituali, è certamente uno degli aspetti della cultura materiale che maggiormente ha affascinato, nel corso dei secoli, antropologi, etnografi e studiosi di cultura alpina.
Non è facile individuare e soprattutto dare una spiegazione a tutti i segni sacri con cui l’uomo, nel tempo, ha marcato il territorio. Essi infatti non si riferiscono soltanto alle chiese, che ancora oggi, oltre a rappresentare il centro geografico dei paesi, ne rappresentano pure il centro sociale e culturale. I segni del sacro sono presenti in moltissime strutture, più o meno antiche e più o meno significative dal punto di vista storico-artistico, ma fondamentali dal punto di vista religioso perché espressione di una fede radicata e profonda: cappelle, oratori votivi, croci, “mistà” ed ex voto. Vi sono anche testimonianze della fede non delle comunità ma di singoli, devoti alla Madonna o ad alcuni santi particolarmente legati al territorio. Si tratta soprattutto delle tavolette votive dipinte un tempo (e in parte lo sono ancora oggi) da pittori che, per quanto rozzi e improvvisati, erano comunque specializzati in questo genere di dipinti.
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Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino.L’ultimo appuntamento del 2017 è previsto per le ore 10 di sabato 16 dicembre. In occasione della visita è prevista un’esibizione del gruppo storico “La Corte” di Venaria Reale, iscritto all’Albo istituito nel 2003 dall’allora Provincia di Torino. Anche nei primi mesi 2018 le visite guidate mensili si terranno il terzo sabato del mese, con modalità che saranno dettagliate in successivi comunicati. Il palazzo è sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.Il gruppo storico “La Corte” di Venaria Realeè stato creato da un nucleo di appassionati di storia locale interessati a ideare e proporre al pubblico spettacoli che riproducono con fedeltà scenari di vita quotidiana della Corte sabauda dalla metà del Seicento ai primi del Settecento. Il gruppo rievoca figure e personaggi vissuti nella Reggia della Venaria Reale in quella che è stata l'epoca più radiosa della residenza sabauda, in un caleidoscopio di quadri buffi, ironici e divertimenti, svaghi, delizie senza virtù, balli di dame e cavalieri, duelli, amori e tradimenti. Per saperne di più si può scrivere a lacortedivenariareale@hotmail
PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/storia-palazzo
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna
http://www.cittametropolitana.torino.it/multimedia/virtual/palazzo_cisterna_esterni.shtml
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Si intitola “Dalla nascita alla resurrezione. La luce del Cristo illlumina la storia” la mostra d’arte sacra contemporanea che sarà inaugurata sabato 9 dicembre all’Abbazia di Novalesa e sarà visitabile sino a domenica 7 gennaio. L’inaugurazione è in programma alle 16,30 di sabato 9 e l’allestimento sarà accessibile il sabato, la domenica e nei giorni festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30. Occorre tener presente che il sabato e la domenica i frati benedettini celebrano la Messa alle 16 e che nel corso della celebrazione la mostra non sarà visitabile.L’iniziativa degli “Autori associati della Savoia e dell’Arco alpino” e dell’associazione “Arte, cultura e tradizioni a Novalesa in Val Cenischia” è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e proporrà opere degli artisti Ivo Bonino, Venere Chillemi, Maria Antonietta Claretto, Lia Laterza, Attilio Lauricella, Pippo Leocata, Vittorio Pino e Sergio Saccomandi, alcuni dei quali hanno già esposto i loro dipinti e le loro sculture sia all’abbazia che nella Casa degli affreschi di Novalesa.
Per informazioni sulle modalità e gli orari delle visite turistiche all’abbazia: www.abbazianovalesa.org
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Giovedì 30 novembre alle ore 18 sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino (Via Maria Vittoria 12), ospita la presentazione del nuovo libro della scrittrice Bruna Bertolo “Donne e Cucina in tempo di guerra” edito da Susalibri.La pubblicazione non è una semplice raccolta di ricette, ma un'immersione vera e propria nel quotidiano degli Italiani negli anni della seconda guerra mondiale. Nel volume, accanto alle ricette suggerite dalla fantasia delle donne del tempo, ritrovate nei giornali o raccolte attraverso preziose testimonianze orali, molte pagine di costume, storie personali di coraggio e di sacrificio in un'Italia devastata dai bombardamenti e trasformata radicalmente anche nelle sue abitudini alimentari.
Alla presentazione, organizzata dal Centro Pannunzio di Torino, intervengono Nino Boeti, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Franco Cravarezza, dell’Istituto Studi Ricerche Informazioni Difesa, Monica Mercedes Costa, vincitrice del premio Alta Gastronomia “Mario Soldati” 2016 e Pier Franco Quaglieni, Vicepresidente del Centro Pannunzio Torino e componente dell'Accademia Italiana della Cucina.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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Giovedì 7 dicembre alle 21 nella chiesa confraternitale di Santa Maria degli Angeli è in programma il quinto concerto della diciannovesima edizione della rassegna musicale “Chivasso in Musica”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. L'appuntamento rientra nel calendario delle iniziative natalizie chivassesi, curato dall'assessorato comunale al commercio.Protagonista della serata l’orchestra dell’Accademia del Ricercare, costituita per l’occasione dai flautisti Luisa Busca, Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli, dal violoncellista Antonio Fantinuoli e dalla clavicembalista Claudia Ferrero. L'Ensemble, costituito a San Raffaele Cimena, svilupperà un programma interamente dedicato al compositore tedesco Georg Philipp Telemann, in occasione del 250° anniversario della morte di uno degli autori più eclettici e fantasiosi del XVIII secolo, in grado di creare impasti strumentali molto innovativi e di padroneggiare gli stili di tutte le nazioni europee. La produzione del compositore tedesco spazia dai ritmi popolari della Boemia e della Polonia alle raffinate atmosfere parigine, fino ad evocare sonorità esotiche dei paesi orientali. Verranno eseguiti il Concerto Polonois per quattro flauti e b.c. TWV43:G7, la Trisonata in Re maggiore per due flauti e b.c. TWV 42:D5, la Trisonata in Mi minore per due flauti e b.c. TWV 42:E2, l’Introduzione a tre in Do maggiore per due flauti e b.c. TWV 42:C11, il Quartetto in Re minore per flauto dolce, due flauti traversieri e b.c. TWV 43:D1. La serata sarà come di consueto con ingresso ad offerta libera.
Per ulteriori informazioni sul programma della rassegna: www.chivassoinmusica.it
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Martedì 28 novembre alle 17 il Centro culturale Mario Pannunzio proporrà un ricordo della Regina Elena. L’appuntamento è a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana di Torino e fino al 1940 residenza della famiglia Savoia Aosta.Il 28 novembre 1952 a Montpellier moriva all’età di 79 anni Elena del Montenegro, meglio nota come Elena di Savoia, in seguito al matrimonio con Vittorio Emanuele III. Nel sessantacinquesimo anniversario della scomparsa la penultima Regina d’Italia, sesta figlia di Nicola I del Montenegro e madre di Umberto II, sarà ricordata a Palazzo Cisterna con un incontro promosso dal Centro Pannunzio in collaborazione con l’Associazione internazionale Regina Elena Onlus e con il contributo del Centro studi Principe Oddone. Di animo sensibile e pragmatico, la regina Elena si tenne sempre lontana dalle questioni politiche, ma il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali le assicurò simpatia e popolarità. Il matrimonio con Vittorio Emanuele III fu celebrato il 24 ottobre 1896 a Roma. La coppia ebbe cinque figli: Iolanda di Savoia (1901-1986), Mafalda di Savoia (1902-1944, deceduta in un campo di concentramento nazista), Umberto di Savoia (1904- 1983, ultimo Re d’Italia), Giovanna di Savoia (1907-2000) e Francesca di Savoia (1914-2001). Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il 9 maggio del 1946 il Re Vittorio Emanuele III abdicò a favore del figlio Umberto, che aveva già nominato Luogotenente del Regno il 5 giugno 1944 al momento della liberazione di Roma dai nazifscisti. All’atto dell’abdicazione, Vittorio Emanuele III assunse il nome di Conte di Pollenzo e andò in esilio con Elena ad Alessandria d’Egitto. Elena rimase in Egitto fino alla morte del marito avvenuta il 28 dicembre 1947. Tre anni dopo si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier e nel novembre 1952 si sottopose a un difficile intervento chirurgico nella clinica di Saint Cóm dove morì il 28 novembre.
In occasione dell’incontro di martedì 28 novembre alle 17 verrà inaugurata a Palazzo Cisterna la mostra “Sua Maestà Elena”, un racconto fatto di immagini dei soggiorni reali in Valle Gesso. L’allestimento sarà ospitato fino a venerdì 1° dicembre nella sede della Città metropolitana e sarà visitabile dalle 9 alle 18. La mostra trae spunto dal libro di Walter Cesana “I Savoia in Valle Gesso - Diario dei soggiorni reali e cronistoria del distretto delle Alpi Marittime dal 1855 al 1955” promosso dall’Ente di gestione Aree Protette delle Alpi Marittime ed edito dall'associazione Primalpe.
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La Consulta permanente dei Consiglieri della Provincia e della Città Metropolitana di Torino ha organizzato per venerdì 1° dicembre alle 15 nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, in via Maria Vittoria 12, un incontro sul tema “Moncenisio, storia e storie”, già oggetto negli anni scorsi di un libro di Pierangelo Chiolero, che ha proposto un viaggio sulle strade e i sentieri del colle, tra borgate e genti, colori e profumi. Le letture saranno a cura di Marina Maberto e verranno proiettate immagini storiche. Saranno esposti per l’occasione alcuni libri e pubblicazioni dedicati al Moncenisio conservati nelle collezioni della Biblioteca di Storia e cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, che ha sede a Palazzo Cisterna.Di particolare interesse le “Notizie e considerazioni sull'applicazione dell'aria compressa al traforo del Cenisio e sulle questioni di priorità insorte rispetto all'invenzione dei progettati apparecchi meccanici”, scritte dal dottor Luigi Sala ed edite a Milano nel 1857 dalla Società per la pubblicazione degli Annali universali delle scienze e dell'industria. La Biblioteca di Palazzo Cisterna custodisce anche opere edite in Francia e in Svizzera nel XIX secolo, come “Le Mont Cenis, par V. Barbier. Avec 78 gravures dessinées d'après nature par M. J. Weber”, pubblicato a Zurigo nel 1871 dalla casa editrice Orell Füssli. Interessante per la ricostruzione delle vicende storiche di Moncenisio e del passo il volume di Louise Francoz “Histoire de Dom Gabet, abbé général di Mont-Cenis et du Mont-Genèvre”, che uscì a Lione nel 1879 per i tipi della Imprimerie Catholique. In quegli stessi anni, precisamente nel 1871, la casa editrice Pineder e Smorti di Firenze diede alle stampe il “Panorama della strada ferrata delle Alpi Cozie: Moncenisio”. Di particolare interesse storico è poi la pubblicazione “Il valico del Moncenisio: importante miglioramento. Memoria letta nell'adunanza generale della Società degli ingegneri e degli architetti di Torino il 18 febbraio 1907”. L’autore è Domenico Regis e la relazione è stata ristampata a Susa dalla Tipolito Melli nel 1986. Più recenti, ma non meno interessanti: “Le valli del Moncenisio: guida escursionistica”, a cura del Gruppo ricerche cultura montana, Torino, Centro documentazione alpina, 1992; “La strada del Moncenisio e l'ospizio. La ferrovia Fell. La galleria ferroviaria del Fréjus”, di Mario Barberis, Susa, Segusium, 1996; “La ferrovia del Moncenisio ed il sistema Fell ad aderenza artificiale” di Enrico Pieri, Susa, Susalibri, 1996; “Moncenisio in guerra” di Mauro Minola, Sant'Ambrogio di Torino, Susalibri, 2001; “Moncenisio mon amour”, con testi di Mauro Carena e foto di Claudio Allais e traduzione in francese di Christiane Fundone-Allemand, Condove, Editrice Morra, 1995; “Moncenisio in cartolina: 1899-1930” di Fabrizio Arietti con prefazione di Giorgio Jannon, Grugliasco, Arti Grafiche San Rocco, 2007; “Il grande valico: memorie sul Moncenisio” di Leonardo Carandini, Segusium, 1994 (Arignano, Grafica chierese); “Moncenisio: i colori del tempo” con fotografie di Giorgio Evangelista e testi di François Forray Mauro Minola, Il punto, 1995 (Torino, Artistica Savigliano); “Le strade. Volume 1. Una strada per il Moncenisio: da Vittorio Amedeo II di Savoia a Napoleone I Bonaparte”, a cura di Pier Giorgio Corino e Livio Dezzani, Susa, Tipolito Melli, 1986.
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Sabato 25 novembre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore in via Blatta 30 è in programma il quarto concerto della stagione “Chivasso in Musica 2017-18”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Sarà protagonista della serata il coro “Mater Ecclesiae” di Almese, che i chivassesi hanno già potuto ascoltare in Duomo durante la solenne investitura dell’Abbà Claudio Viano il 12 febbraio scorso. Gli appassionati di musica organistica hanno invece applaudito il coro nel concerto della rassegna “Organalia 2017” il 10 giugno a Mezzenile.Il coro “Mater Ecclesiae” sarà diretto da Silvano Bertolo e accompagnato all’organo da Paolo Giacone. Sarà un’occasione importante per ascoltare la “voce” dello strumento costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1894 per la chiesa dell’Istituto Sacro Cuore di Torino e trasferito a Chivasso nel 2005, grazie all’interessamento dell’allora vescovo di Ivrea, monsignor Arrigo Miglio, ma anche grazie alla disponibilità di don Antonio Pacetta, parroco di San Giuseppe Lavoratore. In occasione del trasferimento, l’organo venne restaurato dall’organaro torinese Marco Renolfi, che curerà anche la manutenzione ordinaria per il concerto del 25 novembre. Prestigioso il cast dei solisti, alcuni dei quali appartenenti al coro del Teatro Regio di Torino: Miyuki Hayakawa (soprano), Rita La Vecchia (soprano), Angelica Buzzolan (mezzosoprano), Roberta Garelli (contralto), Franco Giorda (tenore), Marco Sportelli (baritono). L’apertura del programma sarà affidata al compositore britannico Ralph Vaughan-Williams (1872-1958), del quale verrà eseguito il celeberrimo “The Old Hundredth Psalm Tune ovvero”. Si tratta della versione inglese del canto d’ingresso alla Messa “Noi canteremo gloria a Te”. Di Antonio Vivaldi si potrà invece ascoltare il Magnificat per soli, coro e organo. Il giovane e già affermato organista torinese Paolo Giacone interpreterà due brani di Johann Sebastian Bach: il “Nun komm der Heiden Heiland” BWV 659 (“Vieni Salvatore delle Genti”) e il Preludio in Sol maggiore BWV 541. Si passerà quindi dal Barocco al Romanticismo, con l’esecuzione di “Hör' mein Bitten” (Ascolta le mie richieste) per soprano, coro e organo di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847). A un mese dal Natale, il coro “Mater Ecclesiae” proporrà al pubblico chivassese alcune parti tratte dall’Oratorio de Noëldi Camille Saint-Saëns (1835-1921): “Prélude” (orgue, dans le style de Bach), “Benedictus” (duo, soprano et baryton, orgue), “Quare fremuerunt gentes” (chœur et orgue), “Alleluia” (soprano, mezzo-soprano, alto, baryton, orgue), “Consurge Filia Sion” (quintette, chœur et orgue), “Tollite hostias” (chœur et orgue). Il concerto proseguirà con un brano d’organo, lo “Studio in forma di canone” di Robert Schumann(1810-1856), proseguendo poi con una composizione per soprano, coro e organo di John Gauntlett(1805-1876), intitolata “Once in royal David's city”. Il brano conclusivo augurerà a tutti Buon Natale 2017 con il “Cantique de Noël” per contralto, mezzosoprano, coro e organo di Adolphe Adam.
Il concerto sarà come sempre con ingresso a offerta libera. Sarà disponibile un servizio navetta gratuito, svolto dalla ditta Savino Bus, che partirà da piazza d’Armi alle 20.30 (fermata Oviesse) e ritornerà nel medesimo luogo al termine della manifestazione. Grazie alla collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa Italiana, presieduto da Bruno Borsano, sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale, al termine del concerto, don Antonio Pacetta benedirà alcuni mezzi: l’ambulanza Cri 232AF, dedicata a Renato Contiero, recentemente scomparso, che avrà come madrine Donatella e Laura Contiero; l’ambulanza Cri 263AF, che avrà quale madrina Carla Colombo vedova Bottero; l’autovettura Fiat Doblò Cri 976AE, la cui madrina sarà Teresina Bostiggia vedova Roberto.
Per ulteriori informazioni sul programma della rassegna: www.chivassoinmusica.it
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Proseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino. Il nono appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 25 novembre. In occasione della visita è prevista un’esibizione del gruppo storico “Nobiltà Sabauda” di Rivoli, che ha festeggiato recentemente i vent’anni di attività ed è sin dall’inizio iscritto all’Albo istituito nel 2003 dall’allora Provincia di Torino. Il gruppo è nato nel 1997 in occasione della manifestazione “C’era una volta un Re“, rievocazione storica dell’abdicazione del Re Vittorio Amedeo II a favore del figlio Carlo Emanuele II, che avvenne nel 1730 nel castello di Rivoli. È composto da circa quaranta persone, che indossano splendidi abiti, molto curati nei particolari e realizzati nel massimo rispetto del rigore storico che da sempre caratterizza il lavoro del gruppo. Il gruppo è suddiviso in due sezioni: “Nobiltà Sabauda 1730“ e“Nobiltà Sabauda 1861“. Con le sue differenti proposte di spettacolo - teatro, danze e sfilate - in occasione di eventi culturali, rievocazioni storiche, fiere e sagre popolari, “Nobiltà Sabauda” ricrea il modo di vivere e le atmosfere del passato, attraverso la ricostruzione di situazioni quotidiane. Suggestivi palazzi d’epoca e incantevoli piazze cittadine diventano teatro di scene di vita popolare, borghese e aristocratica. Per saperne di più: www.nobiltasabauda.net
Per il 2017 l’ultima visita guidata del sabato a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è in programma sabato 16 dicembre. Il palazzo è sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.
PER SAPERNE DI PIÙ SU PALAZZO CISTERNA, SULLA SUA STORIA, SULLE POSSIBILITA’ DI VISITA E PER AMMIRARE LE FOTO PANORAMICHE A 360°
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