Cultura
L’associazione Folkestra & Folkoro, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Pragelato, organizza la “Folkestra Open Summer 2017”, una settimana musicale estiva rivolta a tutti gli appassionati di musica, strumentisti, cantanti o ballerini. Collaborano all’organizzazione dell’evento la Pro Loco di Pragelato e l’associazione Lou Magnaut. Da martedì 18 a sabato 22 luglio, verranno proposti stage di strumento, canto e musica d’insieme.Le serate saranno dedicate a spettacoli dal vivo, concerti orchestrali, coreutici e bal folk, animati dai docenti e dai partecipanti ai corsi, con la presenza di importanti ospiti esterni. Il tutto contraddistinto da un unico denominatore comune: la musica tradizionale rivisitata da giovani artisti contemporanei e riproposta utilizzando linguaggi compositivi e esecutivi moderni, con sonorità maggiormente usufruibili da un pubblico giovane e attuale.
La direzione artistica della Folkestra Open Summer è curata da Simone Bottasso e Pietro Numico, che hanno programmato due fasi. La prima è dedicata a sei master class di trenta ore ciascuna, tenute da altrettanti giovani artisti professionisti italiani e stranieri, i quali proporranno nuove modalità e tecniche di esecuzione strumentale e vocale, ma anche la reinterpretazione della musica tradizionale, suonata con la ghironda, l’organetto diatonico, il violino, la musica elettronica e d’insieme e il canto corale.
La seconda fase, quella aperta al pubblico, consiste in una serie di spettacoli a ingresso gratuito, di cui saranno protagonisti gli allievi delle master class. Martedì 18 luglio alle 21 al PalaKinka di Pragelato è in programma il concerto dei Neighbours (Simone Bottasso all’organetto e Reza Mirjalali al Taar persianoe alle percussioni). A seguire il Bal Folk con "Estremia" (Marta Caldara al pianoforte, Vincent Boniface all’organetto, Bramo al Beat Box). Mercoledì 19 luglio nella sede dell’Ente Parco Alpi Cozie alle 21 verrà proiettato il cortometraggio "Makhno" alla presenza del regista Sandro Bozzolo. A seguire la performance audiovisiva “Neutro/Profili”, eseguita dall’autore Simone Sims Longo e dal saxofonista Pippo Ansaldi. Giovedì 20 luglio alle 21 al PalaKinka è in programma il Bal Folk con i “Walden” (Marta Caldara al pianoforte, Francesco Busso alla ghironda). Venerdì 21 luglio alle 21 al PalaKinka si terrà il concerto del ghirondista austriaco Matthias Loibner. A seguire Live Set “Butterfly Shreds” con Simone Sims Longo. Sabato 22 luglio alle 21 al PalaKinka nella serata conclusiva è in programma il concerto di Folkestra & Folkoro con ospite Gigi Biolcati “One man orchestra”.
Tutti i dettagli dell’iniziativa nel portale Internet www.folkestra.it
UN’ASSOCIAZIONE, UN’ORCHESTRA, UN CORO, PER PORTARE LE TRADIZIONI MUSICALI ALL’INCONTRO CON IL XXI SECOLO
Folkestra è un ensemble musicale che ha preso forma nel 2009 come sviluppo di un progetto formativo di musica tradizionale d’insieme, sotto la direzione dell’organettista e flautista Simone Bottasso, coadiuvato dal violinista Nicolò Bottasso. Il progetto è partito dalla passione per la musica tradizionale, rivisitata e arricchita da un’innovativa veste orchestrale. Il repertorio comprende brani provenienti dalla musica tradizionale del Piemonte e delle valli occitane, della Toscana e della Liguria, melodie della cultura francese e composizioni degli stessi musicisti dell’orchestra. Fanno parte dell’orchestra musicisti giovani e talentuosi, alcuni di loro professionisti, che propongono strumenti legati al mondo del folk, come ghironde, organetti, cornamuse, archi, mandolino; ma anche strumenti più contemporanei, come flauti, saxofoni, clarinetti, batteria, chitarra e basso. Nel settembre 2012 grazie alla collaborazione tra Simone Bottasso e Pietro Numico, maestro di coro e pianista, è nato il Folkoro che, insieme alla Folkestra, ha dato vita ad una formazione di oltre quaranta elementi. Nel corso del 2012, all’interno del progetto Folkestra, è nato “Folkey”, un gruppo di dodici musicisti metropolitani che si pone l’obiettivo di presentare una nuova musica da Bal Folk, combinando gli strumenti tradizionali a una potente sezione ritmica. Nel gennaio 2014 è stata costituita l’associazione culturale e artistica Folkestra & Folkoro, che ha sede a Bricherasio e ha lo scopo di coordinare e supportare le attività artistiche dei soci, attraverso iniziative volte allo sviluppo e alla promozione della musica, della cultura e delle tradizioni popolari.
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A Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è stata presentata la prima edizione del Groscavallo Mountain Festival, in programma da domenica 23 luglio a domenica 6 agosto. Erano presenti gli organizzatori della manifestazione. Il Festival nasce dalla volontà di far conoscere una montagna così vicina a Torino da essere raggiungibile in una sola ora di automobile, ma nonostante questo sconosciuta a molti torinesi. L’idea è stata quella di individuare le tipicità del territorio utili per la promozione turistica. Niente più della montagna stessa, avrebbe potuto far parlare di sé, con le proprie caratteristiche peculiari.In realtà l’edizione numero uno che si aprirà il 23 luglio fa seguito all’edizione “zero” sperimentale del 2016, organizzata intorno ad un’idea nata poche settimane prima e realizzata in pochissimo tempo, con buoni risultati, soprattutto rispetto alla percezione di una rinnovata animazione del territorio. Gli attori del Festival devono e vogliono essere gli stessi del progetto turistico che mira alla valorizzazione delle potenzialità di Groscavallo e delle Alpi Graie, montagne fruibili in tutte le stagioni da parte di un pubblico che ne apprezza l’autenticità dei territori. La montagna declinata sul versante sportivo, sul versante culturale e su quello dell’attività agro-zootecnica è il filo conduttore che il Festival vuole sottolineare, ospitando nomi ed eventi calibrati sugli obiettivi di rilancio. Se cultura e sport all’aria aperta sono le risorse fondamentali per un turismo basato sull’accoglienza, sulla sostenibilità dell’offerta degli operatori locali e sulla corretta fruizione di una natura ancora protagonista, l’agricoltura rappresenta una prospettiva altrettanto importante per l’occupazione, la cura del territorio, la difesa e la valorizzazione delle produzioni di qualità.
“L’obiettivo del Festival è creare una serie di eventi che, riuniti in un opportuno contenitore, possano offrire un’immagine quanto più possibile completa delle peculiarità delle nostre bellissime montagne, della loro storia e della loro cultura” sottolinea Maria Cristina Cerutti Dafarra, Sindaco di Groscavallo. “Il Festival vuole essere l’evento estivo di punta del progetto turistico di Groscavallo, rivolto ad un turismo consapevole, amante dell’outdoor, della cultura, delle tradizioni, di una montagna ancora vestita da montagna” ribadisce Elena Patrocinio, del Comitato Groscavallo Mountain Festival. Il Festival è realizzato grazie al contributo dell’Unione Montana Alpi Graie, del Comune di Groscavallo, del Consorzio Operatori turistici Valli di Lanzo, con la collaborazione della sezione del CAI di Lanzo, della Pro Loco di Groscavallo, del Comitato per il recupero dei beni storici e religiosi di Groscavallo, del Soccorso Alpino e della Società storica Valli di Lanzo, con il patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Uncem Piemonte e Città Metropolitana.
Per saperne di più si può consultare la pagina Facebook groscavallomountainfestival o scrivere a groscavallomountainfestival@gmail.com
I PROTAGONISTI DEL FESTIVAL
Sport outdoor
- venerdi’ 28 luglio alle 21 Silvio “Gnaro” Mondinelli, il terzo alpinista italiano ad avere scalato i 14 “Ottomila” himalatani senza ossigeno supplementare, noto per i molti soccorsi effettuati durante le spedizioni extra europee, fondatore di una Onlus per l’aiuto alle popolazioni nepalesi, con cui ha costruito una scuola, in Nepal. Mondinelli affronterà il tema della sicurezza in montagna .
Cultura e letteratura in quota
- venerdì 4 agosto alle 18, nell’ambito del festival “Borgate dal vivo – Tour da Cervo al Cervino”, incontro con Claudio Morandini, autore valdostano, vincitore del Premio Procida 2016 con “Neve, cane, piede”, presenterà a Groscavallo il suo nuovo romanzo corale “Le pietre”, ambientato nelle sue montagne, tra Testagno e Sostigno, a metà tra storia e favola
Cultura-Incontro con la storia
. giovedì 3 agosto alle 16,30 incontro con Ezio Capello, autore di “Quel ponte sull’Unghiasse”, la storia di un bambino che di colpo diventa uomo in mezzo ai monti della Val di Lanzo, dove i partigiani combattono contro tedeschi e fascisti.
GLI EVENTI
- sabato 29 luglio alle 18 inaugurazione della mostra “Il Principe in copertina - Umberto di Savoia nelle Valli di Lanzo ed in Piemonte sulle riviste illustrate (1904 -1942)” a cura della Società Storica delle Valli di Lanzo , con presentazione del catalogo della mostra.
- martedì 1° agosto convegno “Agricoltura di montagna” su prospettive ed eccellenze di un settore di primaria importanza per l’economia montana. Con la partecipazione di Regione Piemonte, Uncem, Città Metropolitana, Coldiretti e C.I.A.
- domenica 6 agosto alle 17 esercitazione di salvataggio del Soccorso Alpino.
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Giovedì 13 luglio alle 11 nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12, sarà presentata la prima edizione del Groscavallo Mountain Festival, in programma da domenica 23 luglio a domenica 6 agosto. Saranno presenti gli organizzatori della manifestazione.Il Festival nasce dalla volontà di far conoscere una montagna così vicina a Torino da essere raggiungibile in una sola ora di automobile, ma nonostante questo sconosciuta a molti torinesi. L’idea è stata quella di individuare le tipicità del territorio utili per la promozione turistica. Niente più della montagna stessa, avrebbe potuto far parlare di sé, con le proprie caratteristiche peculiari.
In realtà l’edizione numero uno che si aprirà il 23 luglio fa seguito all’edizione “zero” sperimentale del 2016, organizzata intorno ad un’idea nata poche settimane prima e realizzata in pochissimo tempo, con buoni risultati, soprattutto rispetto alla percezione di una rinnovata animazione del territorio.
Tra i protagonisti dell’edizione numero uno ci saranno l’alpinista Silvio “Gnaro” Mondinelli e gli scrittori Claudio Morandini ed Ezio Capello.
I colleghi giornalisti sono cordialmente invitati ad intervenire per conoscere nel dettaglio il programma del Festival
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Per due giorni la cittadina di La Brigue (in italiano Briga Marittima), dal 1947 passata dall’Italia alla Francia e dalla Provincia di Cuneo al Département des Alpes-Maritimes, ritornerà al Medioevo, in occasione dell’evento “Du Moyen Age a la Révolution”, patrocinato da Enti locali francesi e italiani, tra i quali la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte e la Città di Venaria Reale.Sabato 15 e domenica 16 luglio si tornerà dunque all’Età di Mezzo, senza automobili ma con cavalli e cavalieri che si muoveranno nel centro storico della suggestiva cittadina della Valle Roja. Si celebrerà una Messa cantata in brigasco, si esibiranno sbandieratori, arcieri, falconieri e trovatori che canteranno vicende medievali, mentre il pubblico potrà partecipare ai giochi di un tempo e vestirsi con i costumi storici.
La prima edizione della Fête Médiévale de La Brigue venne organizzata nel 1996. La manifestazione è biennale e si svolge sempre nel terzo fine settimana di luglio.
Il tema scelto per il 2017 è appunto“Dal Medioevo alla Rivoluzione” e a rievocare vicende e personaggi degli ultimi mille anni vi saranno anche numerosi gruppi storici italiani: i tamburini e sbandieratori “De Archatoribus” di Fiano, il gruppo storico Vittorio Amedeo II di Venaria Reale, il gruppo“Carlo Emanuele II e le Guardie della Venaria Reale”, l’associazione “Impronte Dame e cavalieri” di Orbassano, il gruppo “I Signori di Rivalba” di Castelnuovo Don Bosco, i “Conti Occelli” di Nichelino, i “Signori di Cambiano” e la Pro Loco di Venaria Reale.
Il programma completo della Fête Médiévale è reperibile nel portale Internet del Comune di La Brigue alla pagina https://www.labrigue.fr/wp-content/uploads/2017/03/progmedievaleverso.jpg
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Nuovo appuntamento con il Medioevo nel secondo fine settimana di luglio ad Ivrea: nel programma della festa patronale e fiera di San Savino è inserito l’evento 2017 “Ivrea Nel Tempo” di domenica 9 luglio, promosso dall’associazione artistico-culturale “Il Diamante”, dai gruppi storici “IJ Ruset”, “Il Mastio”, “La Compagnia dell’Unicorno”, “La Via Francigena di Sigerico”, “Corazze del Duca di Agliè”, “Legione Tebea Adamantina” e Carc Rodallo.In piazza di Città verranno proposti allestimenti che richiameranno vicende storiche di Ivrea dalle origini celtiche all’epoca napoleonica, passando attraverso la fondazione della colonia romana “Eporedia” e il Medioevo. L’evento condotto da Davide Mindo sarà un momento di festa e condivisione per una serie di associazioni accumunate dallo spirito di collaborazione e di amicizia tra appassionati di ricostruzioni storiche. Nel corso della giornata sono previsti momenti dedicati al “Trucca bimbi storico” e diversi giochi di abilità e destrezza. Allestimenti scenografici e figuranti in abiti storici celtici, medievali, romani e napoleonici faranno da cornice allo svolgimento delle “Eporiadi”, in cui i gruppi si sfideranno in prove goliardiche di abilità e destrezza, coinvolgendo il pubblico.
Alle 16 il viandante medievale “Diamantinus” - alias Davide Mindo - proporrà la lettura della “Passione di San Savino” con l’accompagnamento musicale del musicista Paolo Lova, che eseguirà al liuto alcuni brani medievali. Il testo di riferimento è la traduzione dei “Lezionari del Duomo” dell’anno 1194, conservati nella cattedrale di Spoleto. Nel 954 era Duca di Spoleto un certo Corrado, figlio del marchese Berengario di Ivrea. Nel centro umbro scoppiò una terribile pestilenza e il Duca cercò di scampare alla morte fuggendo nei possedimenti di suo padre. Desiderando proteggere Ivrea dall’epidemia, decise di portare con sé le reliquie di San Savino. Giunte a destinazione, le spoglie iniziarono a essere fonte di miracoli e si meritarono così la venerazione da parte degli eporediesi. Iniziò in quell’epoca la devozione della comunità di Ivrea per San Savino.
In mattinata e nel pomeriggio sono in programma l'esibizione ed il corteo del gruppo storico medievale del Canavese “Ruset” nelle centrali vie Palestro e Arduino, con i tamburini e i personaggi in costume medievale . La neonata emittente radiofonica Radio Spazio Ivrea trasmetterà in diretta dalla piazza nel corso dell’intera giornata.
Il programma completo della festa patronale di San Savino è consultabile nel portale Internet www.sansavinoivrea.it
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Sono una trentina i concerti di musica classica della rassegna “Musica d’Estate aBardonecchia”, in programma dal 15 al 29 luglio: una rara occasione per assistere concerti in altura, là dove anche la montagna dà spettacolo. Organizzata da 23 anni dall’Accademia di Musica di Pinerolo, la rassegna è ad ingresso gratuito e a ogni edizione richiama in media oltre 7.000 spettatori.Ad esibirsi sono i talentuosi studenti dell’Accademia e delle masterclass di pianoforte, violino, violoncello, musica da camera e chitarra, tenute da docenti di fama internazionale nel campus estivo: Pietro De Maria, Giovanni Doria Miglietta, Filippo Gamba, Benedetto Lupo, Aleksandar Madzar, Enrico Pace, Roberto Plano, Marina Scalafiotti, Claudio Voghera, Adrian Pinzaru, Ivan Rabaglia, Sonig Tchakerian, Marianne Chen, Claudio Pasceri, Trio Debussy, Giovanni Puddu, Marco Zuccarini e Laura Richaud, docente e direttore artistico della manifestazione.
Ospitano i concerti la suggestiva area giardino “L’Aveare” nella centrale via Medail, il Palazzo delle Feste, la chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito e il borgo di Les Arnauds. Dal lunedì al venerdì, alle 16 nella chiesa di Sant’Ippolito si alternano concerti di musica da camera. Ogni pomeriggio alle 17.30 per tutta la durata della manifestazione nell’area giardino “L’Alveare”, si esibiscono allievi selezionati nei corsi di Musica d'Estate. Il programma viene comunicato in loco, di giorno in giorno. Gli Incontri con la chitarra si tengono al Palazzo delle Feste alle 18,30.
“Musica d’Estate” è un’iniziativa dell’Accademia di Musica di Pinerolo, con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Piemonte, del Comune di Bardonecchia e della Fondazione Crt, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
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Per tre serate, da sabato 1 a lunedì 3 luglio, il Sacro Monte di Belmonte diventerà teatro di un’interpretazione artistica contemporanea, firmata dalla direzione artistica di Claudio Montagna in occasione della ricorrenza del riconoscimento a Patrimonio dell’umanità Unesco. Cinquantacinque tra attori, pittori, acrobati, cantanti a solo e in coro, beatboxer, danzatrici, musicisti e narratori offriranno al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza “immersiva” nell’unicità della forma narrativa e artistica dei Sacri Monti.Come viandanti, tutti saranno invitati a camminare nel buio, illuminato da rappresentazioni, arte, e racconti ispirati al significato del Sacro Monte, luogo di elevazione e riflessione, percorso devozionale, insieme di metafore dell’esistenza umana.
I “Notturni al Sacro Monte” sono il frutto del laboratorio diffuso di creatività ed elaborazione culturale, curato dall’associazione “Teatro e Società”, che ha raccolto, assimilato e restituito notizie, informazioni e racconti attraverso scuole e insegnanti e incontri con esperti.
Il percorso di valorizzazione del Sacro Monte è stato avviato nel settembre 2016 con le comunità che circondano Belmonte e ha proposto momenti di animazione e di formazione artistica, coinvolgendo e stimolando nuove sinergie tra artisti e realtà culturali del territorio.
La manifestazione è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino ed è realizzata nell’ambito del progetto pilota “Belmonte, un Sacro Monte aperto al mondo”, proposto dall’Ente di gestione dei Sacri Monti e da “Teatro e Società”.
Il progetto è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e realizzato in collaborazione dei Comuni dell’Unione Montana Val Gallenca (Canischio, Pertusio, Prascorsano, San Colombano Belmonte, Valperga) e del Comune di Cuorgnè.
Per informazioni sull’evento: www.notturniteatrali.it www.sacri-monti.com
Camminare nel buio “animato”
Lo spettacolo itinerante “Notturni al Sacro Monte” si sviluppa sul percorso devozionale, che sarà illuminato a partire dalle 20,30 e si animerà in tredici “quadri”, legati alle scene illustrate nelle Cappelle, che proporranno agli spettatori un’interpretazione artistica contemporanea del Sacro Monte. La partecipazione sarà guidata e avverrà per gruppi, che partiranno ogni quindici minuti circa.
Le performance di teatro consisteranno nella messa in rima del racconto di eventi storici di Belmonte o riferiti alla Passione; il tutto accompagnato da installazioni di danza contemporanea, pittura, scultura, canto, musica e arti acrobatiche. Gli spettatori-partecipanti potranno confrontare le esperienze della propria vita con una storia bimillenaria: si cade, ci si rialza, si cammina e si scopre che la meta da conquistare davvero non è la conclusione del viaggio ma la voglia di continuare a camminare.
L’itinerario sarà guidato dai “Viandanti attori”, protagonisti in ogni tempo dei cammini devozionali, ritornati al Sacro Monte per invitare al viaggio e alla meditazione, sugli antichi sentieri. Per chi lo vorrà, anche la salita a piedi al Sacro Monte sul percorso da Valperga sarà accompagnata da guide naturalistiche dell’associazione “ScopriNatura”, con partenze alle 17 e alle 17,30.
Per tutti gli altri la salita sarà possibile con bus navetta con partenza da Cuorgnè e Pertusio, al costo di 2 Euro per l’andata e ritorno, con partenze alle 19, alle 19,45, alle 20,30 e alle 21,15. Dalle 19 alle 24 la strada verso il Sacro Monte sarà chiusa al traffico all’altezza della frazione Pemonte.
Gli interpreti del gruppo dei “Viandanti attori” saranno gli attori di “Teatro e Società” e i quattordici allievi del corso di teatro avviato a febbraio a Valperga da Claudio Montagna, nell’ambito del progetto “Belmonte, un Sacro Monte aperto al mondo”. Ci saranno anche gli attori del “Teatro del Noi” del Gruppo Abele di Torino e una performance della Pro Loco di Cuorgnè.
Le performances di pittura saranno a cura del Centro culturale artistico Carlin Bergoglio di Cuorgnè, quelle di danza del “Nuovo teatro studio danza” di Caluso e della scuola “La Fenice Ballet” di Cuorgnè. Lo spettacolo itinerante proporrà interventi degli acrobati Diego Bertin, Luca Buccheri, Gloria Giraudo e Marcello Piras, del beatboxer Matteo Zulian, dei musicisti Giovanni Ruffino e Nicoletta Fiorina e del falegname di Pertusio Stefano Lupano. Saranno esposte tre opere dello scultore Simone Benedetto. Saranno presenti anche gli studenti del Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte che hanno partecipato al laboratorio video del progetto.
La partecipazione alle serate è aperta a tutti e gratuita. È richiesta la prenotazione, con l’indicazione della modalità di salita al Sacro Monte. Le prenotazioni si effettuano compilando l’apposito modulo sul sito www.notturniteatrali.it o telefonando al 392-2906760 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
Domenica 2 luglio, su proposta del Consorzio operatori turistici Valli del Canavese, saranno disponibili bus navetta con partenza da Torino Porta Susa alle 14,30 e rientro entro mezzanotte, al costo di 15 Euro. Per prenotare si può telefonare al numero 011-9833504 o scrivere a info@kubabaviaggi.it
Altri eventi a Belmonte
A partire dalle 20,30 sul sagrato del Santuario di Belmonte, punto panoramico sulla pianura canavesana, saranno proposti concerti della corale polifonica del Cai di Cuorgnè, della corale parrocchiale di Salassa, del coro della Parrocchia di Valperga, delle “Voci del Canavese”, delle “Voci della Quinzeina” di Frassinetto e del coro Gran Paradiso.
Sabato 1 luglio a partire dalle 22 è prevista l’osservazione astronomica “Guardare le stelle”presso la statua di San Francesco, in collaborazione con il Polo astronomico don Capace di Alpette.
Nelle giornate della manifestazione, saranno visitabili nella Casa del Pellegrino le mostre “Belmonte in cartolina” dell’associazione “Amici di San Giorgio in Valperga”, “Il Sacro Monte di Belmonte” curata dagli studenti del Liceo artistico “Faccio” di Castellamonte e la personale di Franco Grisolano “Fragri”, caposcuola della pittura su foglia, a cura del Centro culturale artistico Carlin Bergoglio di Cuorgnè. Il gruppo fotografico dell’Unitre di Rivarolo-Favria-Feletto presenterà le fotografie del museo “La risaia”.
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Domenica 25 giugno a Poirino è in programma l’inaugurazione del monumento al Carabiniere, opera dell’artista veronese Albano Poli, collocato in un nuovo giardino pubblico intitolato all’Arma Benemerita. La cerimonia è organizzata dall’amministrazione comunale poirinese e dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Il legame tra l’Arma e Poirino è molto solido ed è storico, perché nella frazione Ternavasso riposano le spoglie mortali del primo Comandante generale, il marchese Giuseppe Alessandro Thaon de Revel e Saint-Andrè.Il programma della giornata prevede il ritrovo alle 9,15 a Ternavasso, una Messa alle 9,30 nei pressi del luogo in cui riposa la salma del generale Thaon de Revel e un corteo di mezzi militari storici che si concluderà in piazza Morioni a Poirino.
La cerimonia di intitolazione inizierà alle 11 e si concluderà con lo scoprimento e la benedizione del monumento.
A POIRINO RIPOSA LA SALMA DEL PRIMO COMANDANTE GENERALE DEI CARABINIERI
Giuseppe Alessandro Thaon de Revel e Saint-Andrè nacque a Nizza Marittima l'8 ottobre 1756, figlio primogenito di Carlo Francesco, vicerè in Sardegna, comandante supremo dell'esercito piemontese nella campagna delle Alpi contro la Francia, generale della fanteria e governatore a Torino. Sulle orme del padre, come segretario e aiutante di campo Giuseppe Alessandro iniziò la sua carriera militare e politica. Quando era capitano nella Legione degli Accampamenti, nel 1802, fu nominato governatore a Sassari; nel 1812 assunse il grado di generale di fanteria e nel 1814 fu nominato governatore a Torino. Nello stesso anno 1814, con Regie Patenti del 13 luglio, il re Vittorio Emanuele istituì in piazza Carlina a Torino il corpo dei Carabinieri reali formato da sei divisioni -Torino, Cuneo, Alessandria, Nizza, Novara, Savona- alle quali se ne aggiunse nell'anno successivo una settima, a Genova. Il comando generale dell'Arma venne affidato dal re al marchese Thaon de Revel e Saint-Andrè, che ereditò, sempre nel 1814, i beni del barone Luigi Blancardi Roero della Turbia, proprietario, tra l'altro, della tenuta Ternavasso nel comune di Poirino. Il primo comandante generale dei Carabinieri, che fu anche Ispettore delle Regie Armate e cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, morì a Torino il 21 luglio 1820. Il giorno seguente fu sepolto a Ternavasso, dove tuttora riposa nel piccolo sepolcreto della chiesetta, accanto ai suoi successori ed eredi.
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Sabato 24 e domenica 25 giugno è in programma la quarta edizione della commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940, organizzata a Cesana Torinese dall’associazione “Monte Chaberton - 515ª Batteria Guardia alla Frontiera”, nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti il breve ma cruento conflitto che oppose gli eserciti francese e italiano sul confine alpino.La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dall’Esercito Italiano, dal comune di Cesana Torinese e dall’Unione comuni olimpici Via Lattea.
Sabato
Seguirà una cerimonia al monumento ai caduti dello Chaberton, alla presenza di autorità civili e militari. Alle 17,30 si terrà una conferenza moderata dal presidente dell'associazione “Monte Chaberton”, Emanuele Mugnaini. Sono previste relazioni di Eugenio Gariglio (“Il 700, com'era organizzata la difesa in Alta Valle”), Massimo Ascoli (“La Guardia alla Frontiera, nascita ed evoluzione”), Mauro Minola (“La Battaglia dal 10 al
Domenica 25 le celebrazioni si sposteranno in cima allo Chaberton. Alle 7 è prevista la partenza da Monginevro per raggiungere la vetta a piedi, autonomamente o in gruppo. Alle 11 un cappellano militare celebrerà la Messa in ricordo dei Caduti di ieri e di oggi, ricordando in particolare Margherita Beria d’Argentina, Antonio Lovato e Adriano Trombetta, deceduti il 17 febbraio scorso sotto una valanga che li ha travolti mentre stavano affrontando la discesa con gli sci dallo Chaberton.
Dopo l’alzabandiera si terranno la cerimonia commemorativa e il concerto musicale di ottoni dell’A.N.A. Valsusa. Seguirà il pranzo in vetta con panini, bibite e vino. A contorno dell’evento è stato organizzato un contest fotografico a premi su Instagram, organizzato dal Gruppo Fotografico La Mole con l’hashtag #chaberton. Il regolamento è pubblicato nei portali Internet www.montechaberton.it e www.gflamole.it
PAGINE DI STORIA SCRITTE A
In vetta allo Chaberton, a
Con l'armistizio del 25 giugno, il forte cessò l'attività. Abbandonato dopo l'8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell'autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l'intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Abbandonato, il forte venne svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.
Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è però molto difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.
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Gli appuntamenti primaverili della rassegna musicale Organalia 2017, promossa e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, si concludono nel prossimo fine settimana con due concerti, in programma a Pianezza e a Monastero di Lanzo.Venerdì 23 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo apostoli a Pianezza si tiene il concerto d’inaugurazione del restauro dell’organo costruito da Andrea e Giuseppe Serassi nel 1790. Lo strumento, collocato in controfacciata sopra la bussola d’ingresso dela chiesa, è dotato di un solo manuale con 54 tasti (DO1 - FA5) e di una pedaliera a leggio di 17 pedali con 12 note reali. Tra i registri caratteristici di questo strumento figurano i campanelli e la banda turca (grancassa + sistro +piatti). I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta organara Fratelli Marzi di Pogno (Novara). Alla consolle siede l’organista pianezzese Bruno Bergamini, che propone musiche di Galuppi, Morandi, padre Davide da Bergamo, Cagliero e Pelazza. Il concerto è patrocinato dal Comune di Pianezza in collaborazione con l’associazione “Musica in Santuario”.
Sabato 24 giugno alle 21 nella Chiesa dei Santi Anastasia e Giovanni Evangelista a Monastero di Lanzo si tiene un concerto intitolato “Spazio Giovani”, che offre una opportunità di esibizione a due giovani musicisti del Conservatorio di Torino: l’organista Matteo Cotti e il flautista Giulio De Felice. Il programma, interamente barocco, prevede brani di Johann Sebastian Bach, Carl Philip Emmanuel Bach, Johann Christian Bach, Tomaso Albinoni, Dietrich Buxtehude, Wolfgang Amadeus Mozart. Non essendo presente nella chiesa un organo, è previsto l’utilizzo di uno strumento portativo, costruito dall’organaro biellese Alessandro Rigola. Il concerto è patrocinato dal Comune di Monastero di Lanzo in collaborazione con l’Unione dei Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.
L’ingresso ai concerti è come sempre con offerta libera.
Per ogni ulteriore approfondimento: www.organalia.org
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