Viabilità
Domani martedì 12 febbraio 2019, dalle 8 alle 18, la strada provinciale 393 di Villastellone sarà chiusa al traffico dal km. 2+650 al km. 2+960, a tutte le categorie di utenti e su entrambe le carreggiate, con deviazione del transito nella rotatoria sottostante, per consentire la sostituzione delle lampade insistenti sul sovrappasso, che ha dimensioni tali da non consentire il restringimento della carreggiata.- Dettagli
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La Strada Provinciale 1 “Direttissima” delle Valli di Lanzo è una delle arterie più importanti del territorio metropolitano torinese: si snoda per più di 58 chilometri da Venaria Reale fino all’alta Val di Ala, toccando l’abitato di Balme e raggiungendo il Pian della Mussa. La “1” è nota per il lungo tratto rettilineo, che occupa più della metà della sua lunghezza complessiva. Tra il km 24+497 e il Km 24+560, nel territorio del Comune di Cafasse, l’intersezione a raso tra la Provinciale 1 e la Provinciale 182 di Varisella (km 0+277, via Monasterolo) è regolamentata da un complesso impianto semaforico, che è in grado di ottimizzare i veloci transiti veicolari lungo la 1 e le svolte a sinistra verso Varisella, che avvengono dal centro dell’incrocio.Il punto debole di questa intersezione è la mancanza di un attraversamento pedonale in sicurezza tra i due lati della “Direttissima”. “Nel 2017, - spiega il Vicesindaco metropolitano, Marco Marocco - il Comune di Cafasse ha chiesto al Servizio Assistenza tecnica Enti locali della Città Metropolitana di preparare un progetto di fattibilità tecnico-economica per la messa in sicurezza dell’attraversamento. Gli uffici tecnici di quella che dal 1° gennaio scorso si chiama Direzione Azioni integrate con gli Enti localihanno quindi riprogettato parzialmente l’area, con uno studio che prevede il rifacimento delle isole divisionali e la costruzione di alcuni tratti di marciapiede a delimitazione del nuovo passaggio pedonale”.
Per contenere il costo di realizzazione nella cifra di 57.500 Euro, non sono state previste modifiche sostanziali alle dinamiche veicolari dell’incrocio: il progetto ha integrato il nuovo attraversamento senza cambiare l’attuale configurazione. È prevista la modifica dell'impianto, con l’installazione di sei semafori pedonali a tre luci dotate di pulsante di chiamata, l’adeguamento della regolazione e del calcolo dei cicli delle fasi semaforiche, della sequenza e della durata di accensione. È ovviamente necessaria l’installazione di una nuova centralina elettronica che gestirà l’impianto. Due nuovi portali pedonali luminosi renderanno l’attraversamento più sicuro nelle ore notturne, grazie a uno sbraccio in acciaio che sosterrà una tabella retroilluminata a Led bifacciale con il simbolo “attraversamento pedonale”. È infine previsto il rifacimento totale della segnaletica stradale orizzontale e verticale, ormai vetusta e insufficiente.
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Mortale infortunio sul lavoro stamani lungo la Strada Provinciale che collega Villareggia a Mazzè. L'incidente è avvenuto in prossimità del ponte che attraversa la Dora Baltea ed è costato la vita a due cantonieri della Città Metropolitana di Torino, in servizio al Circolo di Chivasso. Secondo una prima ricostruzione una Fiat Tipo avrebbe investito i due operai dopo aver sorpassato due mezzi. Inevitabile sarebbe stato lo scontro con i due uomini che stavano lavorando lungo il tratto di strada. Sul posto sono intervenuti l'ambulanza del 118, i Carabinieri e la Polizia Municipale.Sul luogo dell'incidente è accorsa la sindaca della Città Metropolitana di Torino Chiara Appendino accompagnata dal consigliere metropolitano Antonino Iaria. Il vicesindaco Marco Marocco ha subito espresso vicinanza e cordoglio ai famigliari, aggiungendo che "non si può e non si deve morire sul lavoro".
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Sarà presto più sicuro il tratto della Strada Provinciale 13 che dal centro abitato di San Francesco al Campo scorre in direzione del Comune di Front, soprattutto all’altezza del Km 6+955, dove è presente un tradizionale incrocio “a croce” con la Provinciale 720, che collega l’abitato di San Carlo Canavese al Comune di Rivarossa. L’elevata velocità dei veicoli che transitano sul rettilineo della Provinciale 13 è spesso causa di incidenti in prossimità dell’incrocio con la 720, soprattutto nei periodi in cui la nebbia incombe sul basso Canavese o in caso di maltempo.Il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco spiega che “l’amministrazione comunale di San Francesco ha richiesto al Servizio Viabilità della Città metropolitana l’adozione di accorgimenti tecnici per ridurre la velocità dei veicoli e diminuire l’incidentalità. Il Servizio Assistenza tecnica Enti locali – oggi Direzione Azioni integrate con gli Enti locali – una volta ricevute le richieste dal Comune previste dall’iter, ha provveduto nel 2018 a redigere gli studi di progettazione utili per appaltare l’esecuzione dei lavori”.L’aggiudicazione dell’appalto è avvenuta nell’appena trascorso mese di gennaio, per un importo di 140.000 Euro. Oltre allo studio dei tre livelli progettuali – preliminare, definitivo, esecutivo - la Direzione Azioni integrate con gli Enti locali curerà la direzione lavori e il collaudo finale.
I progettisti della Città metropolitana hanno scelto di realizzare una rotatoria compatta a quattro bracci, con un diametro di 44 metri, tenendo presenti i vari vincoli di proprietà e gli obiettivi da perseguire: riduzione della velocità, moderazione e fluidificazione del traffico, riduzione del rischio di incidentalità con la regolarizzazione delle immissioni nella rotatoria. Le aree necessarie all'ampliamento e alla modifica dell'incrocio sono di proprietà del Demanio militare ed è stato pertanto necessario acquisire l'assenso alla realizzazione dell'opera da parte dell'Ufficio tecnico territoriale della Difesa. A seguito di una verifica preliminare, potrebbe inoltre essere necessaria la bonifica bellica dell'area, che è adiacente a uno storico campo d'istruzione militare istituito nel 1838 dal re Carlo Alberto. È interessante notare che i Savoia crearono campi di esercitazione sull'altipiano delle Vaude sin dal 1781. Dal 1992 la Regione Piemonte ha protetto la zona, istituendo la Riserva naturale integrata della Vauda. L'elevato pregio ambientale dell'area ha comportato un'attenzione progettuale particolare all'uso dei materiali e alla loro forma. Ad esempio, per la delimitazione della rotatoria e delle isole spartitraffico è stata utilizzata una tipologia di cordolo in cemento con un particolare profilo curvo, denominato "olandese". Oltre a essere visivamente più gradevole dei manufatti tradizionali, il cordolo curvo non presenta superfici potenzialmente taglienti in caso di contatto accidentale con i pneumatici dei veicoli, con vantaggi in termini di sicurezza.
A VILLANOVA CANAVESE UN CENTRO ABITATO PIÙ SICURO E “A MISURA DI PEDONE"
Marzo 2015: l’amministrazione comunale di Villanova Canavese si rivolge all’allora Servizio Assistenza tecnica Enti locali della Città Metropolitana – oggi Direzione Azioni integrate Enti locali - per chiedere un supporto progettuale al fine di mettere in sicurezza la viabilità del centro abitato. L’amministrazione di Villanova ha previsto tra i suoi obiettivi prioritari la razionalizzazione della viabilità e la pedonalizzazione del centro abitato tra la stazione ferroviaria e la piazza centrale del paese.
Il Servizio Assistenza tecnica avvia uno studio preliminare suddiviso in tre lotti. Il lotto A, per una spesa di 79.000 euro a carico del Comune, riguarda la sistemazione a rotatoria dell’intersezione tra la Strada Provinciale 724 e via Levanne, già prevista dal Piano regolatore comunale nell’ambito della realizzazione di un nuovo insediamento abitativo, con un ulteriore incremento degli spazi pedonali. Il progetto razionalizza inoltre l’accesso ai parcheggi pubblici e istituisce un senso unico di circolazione in via Europa. Il potenziamento dell’illuminazione e il rifacimento del condotto irriguo migliorano la funzionalità delle opere progettate. Il lotto B riguarda una serie di accorgimenti per la riduzione della velocità dei veicoli e l’istituzione di un senso unico alternato a vista nel tratto della Provinciale 724 adiacente a via dell’Industria. Il lotto C è finalizzato alla messa in sicurezza del tratto della Provinciale 724 in prossimità del centro cittadino, all’altezza di piazza IV Novembre, con l’inserimento di una “chicane” e la sistemazione pedonale delle aree adiacenti.
In una fase successiva, il Comune di Villanova Canavese ha richiesto al Servizio Assistenza tecnica un approfondimento progettuale riguardante il solo lotto A, con la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo, la direzione dei lavori e il collaudo finale dell’opera. Il Comune è riuscito a ultimare gli altri due lotti con la collaborazione degli uffici tecnici e autorizzativi della Città Metropolitana.
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Dal 4 all’8 febbraio chiude la Strada provinciale n. 47 della ʺVal Soanaʺ. Sospensione della circolazione dal Km. 0+650 al Km. 0+750La strada provinciale 47 della “Val Soana” sarà chiusa al traffico dalle ore 9 del 4 febbraio alle 16 dell’8 febbraio, nel tratto compreso tra il km 0+650 e il Km. 0+750,
La sospensione della circolazione a tutti gli utenti (esclusi i mezzi di trasporto pubblico e scuolabus, i mezzi di soccorso e di sicurezza pubblica) lungo la S.P. n. 47 della ʺVal Soanaʺ nel tratto compreso tra il Km. 0+650 al Km. 0+750, avverrà per tempi mai superiori a un’ora con riaperture di minimo 15/20 minuti: la chiusura verrà presegnalata da apposita cartellonistica.
30 e 31 gennaio, chiusa la strada provinciale 61 “di Issiglio” tra il km 2+300 e il km 2+800.
La strada provinciale 61 “di Issiglio” sarà chiusa al traffico oggi e domani, 31 gennaio, dalle 8.30 alle 18 nel tratto compreso tra il km 2+300 e il km 2+800, in Comune di Vidracco, per alcuni interventi di disgaggio che rientrano nei lavori attualmente in corso – concordati tra la Città metropolitana di Torino, il Comune di Vidracco e la Ditta Nuova Cives – per alcune operazioni di disgaggio relative alla messa in sicurezza e alla sistemazione morfologica della parete rocciosa sovrastante la strada in questione.
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Nuovo sopralluogo la prossima settimana per un ulteriore controllo più ravvicinatoIl distacco di una porzione di copriferro avvenuto sabato 26 gennaio sulla strada provinciale 6 a Orbassano non è il segnale della presenza di problemi strutturali. È quanto è emerso questa mattina durante il sopralluogo effettuato dai tecnici della Città metropolitana sul sovrappasso della Sp 143 che scavalca la Sp 6. Un nuovo sopralluogo programmato per la settimana prossima, che si svolgerà con l'ausilio di una piattaforma aerea, permetterà di operare un controllo più preciso e ravvicinato e di procedere al distacco in sicurezza di eventuali altre parti ammalorate.
“Si è deciso di non intervenire nei prossimi giorni in quanto le previsioni meteo non consigliano l'installazione di un cantiere stradale in sicurezza” spiega il consigliere metropolitano con delega alle infrastrutture e ai lavori pubblici Antonino Iaria. “Infatti, per il posizionamento della piattaforma sarà necessario restringere la carreggiata della provinciale 6. Procederemo con gli interventi di ripristino e risanamento delle parti danneggiate nella prossima primavera”.
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Sabato 26 gennaio un pezzo di cemento si è staccato da un cavalcavia sulla Sp 6, nel tratto che collega Orbassano a Piossasco, nei pressi dell’incrocio che porta a Volvera e Tetti Francesi. Il servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino ha eseguito nella mattinata stessa un primo intervento di pulizia del manto stradale dai calcinacci caduti e la verifica di pericolo immediato di caduta ulteriori calcinacci.Nella giornata di domani, 29 gennaio 2019, verrà fatto un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici della Città metropolitana per una ulteriore e più approfondita verifica dello stato di manutenzione dell'impalcato e per definire e avviare alcuni interventi manutentivi, escludendo pericolo immediato per l'utenza.
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La galleria di Pino Torinese, sulla strada provinciale 10 “Padana Inferiore”, chiuderà al traffico nella notte compresa tra lunedì 28 e martedì 29gennaio, dalle 23.45 alle 5.La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto Tv a circuito chiuso, dell'impianto Sos, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.
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A Torre Pellice è prevista entro la primavera la chiusura del cantiere del primo lotto del nuovo ponte della Bertenga, i cui accessi da entrambe le sponde crollarono nel novembre 2011. Le opere sono state progettate dal Servizio Assistenza Tecnica agli Enti locali della Città Metropolitana di Torino, che dal 1° gennaio 2019 ha assunto la denominazione di Direzione Azioni integrate Enti locali.Come ricorda il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, “cittadini e amministratori locali hanno ben vivi nella memoria i danni e l’angoscia provocati dal Pellice quando, nel 2008, 2010 e 2011, uscì dall’alveo ordinario, danneggiando in parecchi tratti le strade del fondovalle, con scalzamenti, erosioni del sedime e danneggiamento dei ponti, primo fra tutti quello della Bertenga”. A monte del ponte, sia sulla sponda destra che su quella sinistra, la furia delle acque provocò l’erosione della massicciata stradale e la riattivazione di quello che i tecnici chiamano il “paleoalveo”, cioè l’alveo che il torrente occupava secoli o millenni fa. Come detto, nel novembre 2011 i due accessi al ponte, già messi a dura prova dagli eventi alluvionali del maggio 2008 e dell’ottobre-novembre 2010, crollarono, isolando le frazioni dell'inverso di Torre Pellice dal capoluogo e dagli altri Comuni della valle. L’alluvione del novembre 2011, seppur di intensità non eccezionale, causò il crollo definitivo di una struttura che gli eventi precedenti avevano pesantemente compromesso. L’amministrazione comunale decise di ricostruire un nuovo ponte, adeguato idraulicamente e strutturalmente alla situazione creata dalle tre alluvioni succedutesi in quattro anni.
“Risale al luglio del 2013, - spiega il Vicesindaco Marocco - la stipula di una convenzione tra Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torre Pellice con cui si coordinavano delle attività volte alla realizzazione dell’opera, determinandone i tempi e i costi di attuazione e le modalità del finanziamento”.
Il primo lotto comprende le opere strutturali del nuovo ponte a tre campate lungo 143 metri: le fondazioni, le pile, le spalle, l’impalcato a struttura mista in acciaio corten e la soletta in calcestruzzo armato. L’impalcato poggia sulle opere d’arte sottostanti tramite isolatori elastomerici, che servono ad attenuare gli effetti dei terremoti sull’impalcato, disaccoppiando le frequenze del sisma trasmesse alle pile e alle spalle dalle frequenze della struttura dell’impalcato, per evitare fenomeni di risonanza. Il primo lotto prevede poi le opere stradali: rilevati di accesso all’impalcato, barriere, asfalti e urbanizzazioni. Nel lotto sono comprese anche le opere di disalveo e ricalibratura dell’alveo, le mantellate antierosive per la difesa idraulica dei rilevati, le scogliere di difesa spondale a protezione delle spalle del ponte, la demolizione della vecchia infrastruttura. Il cantiere è stato consegnato alla ditta appaltatrice il 28 agosto 2017. Al netto del ribasso, l’importo dei lavori è di 2.300.000 Euro. I lavori sono stati completati al 70%, ma sono attualmente sospesi per la redazione di una perizia di variante, che si è resa necessaria a seguito di fenomeni imprevisti causati da una recente piena del Pellice. La struttura del ponte è completata, ma rimangono da eseguire le opere di finitura stradale: asfalti, sicurvia e sottofondi. La chiusura del cantiere è appunto prevista entro la primavera.
“La Direzione azioni integrate con gli Enti locali, - spiega il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco - ha in carico la progettazione esecutiva e la direzione lavori del secondo lotto, il cui completamento è stato reso possibile dall’utilizzazione del ribasso del 30,37% rispetto all’importo a base d’asta del primo”. Il lotto prevede le opere accessorie di completamento dell’opera e di naturalizzazione delle aree: completamento delle difese spondali, ripristino del parco della Bertenga sulla sponda sinistra del Pellice, realizzazione di un’area attrezzata, naturalizzazione della sponda sinistra sotto il muro di cinta del cimitero, rimozione del guado provvisorio, ripristino definitivo dell’alveo nella sua configurazione di progetto finale.
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Una rotonda sulla sp 460 in borgata Vittoria, all’intersezione con la sp 87 di Bosconero in Comune di Rivarolo, e l’eliminazione di una strettoia a Pont Canavese sulla sp 47, importante via d’accesso alla val Soana: sono i due interventi che prenderanno il via nel mese di febbraio ad opera della Città metropolitana di Torino e che venerdì 25 gennaio sono stati oggetto di un sopralluogo del consigliere delegato alle infrastrutture Antonino Iaria.Il consigliere Iaria, accompagnato dal consigliere metropolitano Mauro Fava (che è anche assessore a Cuorgné), che in Consiglio metropolitano aveva sollecitato l’inserimento di queste opere nel programma di interventi della Città metropolitana, ha incontrato durante i sopralluoghi i Sindaci coinvolti dalle opere.
Il sopralluogo è iniziato in Borgata Vittoria, all’intersezione fra la sp 460 con la strada provinciale 87 che porta a Bosconero, dove l'attuale intersezione a raso verrà trasformata in intersezione a "rotatoria", con contestuale aumento dei livelli di sicurezza e di efficienza. I lavori, che inizieranno nel mese di febbraio e saranno completati in 90 giorni, costeranno 150mila euro e sono stati appaltati alla ditta Bua costruzioni di San Benigno Canavese.
Più complessi i lavori a Pont Canavese, dove è proseguito il sopralluogo: qui verrà eliminata una strettoia cieca sulla sp 47 della Val Soana, fra il km 0+500 e il km 1+200, un tratto di strada trafficato e che in alcuni punti non consente il doppio senso di circolazione. Nel primo lotto di lavori (450mila euro di investimento, l’appalto è stato assegnato alla ditta Lancellotta di Isernia), che prenderanno il via sempre nel mese di febbraio e avranno una durata di 180 giorni, la strettoia sarà eliminata con l’abbattimento di un edificio già di proprietà della Città metropolitana e la realizzazione di un nuovo muro di contenimento (“una “berlinese”), rivestito in pietra riutilizzando le pietra locali “smontate” durante i lavori di allargamento. In un secondo lotto si interverrà nel tratto immediatamente successivo.
“Siamo finalmente alla consegna dei lavori per due opere molto attese” ha commentato il consigliere delegato Antonino Iaria “Ringrazio il Consiglio metropolitano per averci dato la possibilità di mettere a bilancio questi cantieri, e naturalmente i tecnici della Città metropolitana -progettisti e cantonieri- che fanno sì che i progetti diventino realtà. La Città metropolitana e il suo Cosniglio sono un ottimo esempio di confronto politico costruttivo, e il dialogo diffuso con i Sindaci è un elemento innovativo di questa nuova ‘Provincia’. Non sono le uniche opere che stiamo realizzando in questo periodo ma queste due erano attese da molti anni”.
Contemporaneamente infatti, ai cantieri a Bosconero e Pont Canavese la Città metropolitana avvierà nel mese di febbraio altri due cantieri nel Canavese: uno per realizzare una rotonda ad Aglié sulla sp 41 e un allargamento della sp 460 fra Pont Canavese e Sparone dell’importo di 500mila euro.
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