Viabilità
Chiusa dal 24 giugno al 9 agosto la sp. 69 di “Quincinetto” nel Comune di QuassoloPer lavori di adeguamento delle protezioni laterali del sovrappasso della sp. 69 di Quincinetto (cavalcavia 32 ) nel Comune di Quassolo la sp. n. 69 di “Quincinetto” fra il km. 8+700 e il km. 9+000, sarà chiusa al traffico dal 24 giugno al 9 agosto 2019 con deviazione del transito sui percorsi alternativi indicati in loco a mezzo di idonea segnaletica.
Chiusa il 25 e 26 giugno la sp. 590 della “Val Cerrina”
Per lavori di manutenzione straordinaria lungo la tratta stradale interessata dal tunnel, (si effettuerà la sostituzione delle due sbarre di chiusura del tunnel in caso di allagamento) la. sp. 590 della “Val Cerrina”, dal km 3+380 al km 4+280, sarà chiusa al transito per tutti gli utenti, dalle 9 alle 17, martedì 25 e mercoledì 26 giugno 2019 con deviazione del transito su percorso alternativo adiacente e parallelo (ex ss. 590 tratta comunale).
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Anche la Città metropolitana di Torino è contraria al permanere della barriera autostradale del casello di Beinasco: lo hanno ribadito oggi il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ed il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici Antonino Iaria incontrando la delegazione di amministratori locali ed associazioni ambientaliste che hanno manifestato davanti alla sede di corso Inghilterra, subito prima della convocazione della Conferenza metropolitana.
Nella delegazione, insieme a Legambiente tra gli altri i primi cittadini di Rivalta di Torino Nicola De Ruggiero, di Bruino Cesare Riccardo e di Piossasco Pasquale Giuliano.
"Siamo dalla loro parte - dice Marco Marocco - al punto che il Consiglio metropolitano già lo scorso anno aveva discusso ed approvato una mozione su questo tema. La Città metropolitana anche se è socia di Ativa non ha strumenti per intervenire direttamente, se non quello di sollecitare il Governo e lo faremo senza dubbio. La concessione autostradale è scaduta, si pongono problemi di traffico e di inquinamento che vanno affrontati e risolti".
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Per consentire all’Anas di provvedere a dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza della ss. 26 della Valle d’Aosta, nel tratto compreso tra Chivasso e Caluso e per la realizzazione della Variante di Arè in provincia di Torino, è stata prorogata la chiusura al traffico per tutti gli utenti, con deviazione del transito sui percorsi alternativi indicati in loco a mezzo di idonea segnaletica, dal km. 0+000 al km. 0+050 in territorio del Comune di Caluso, per tutto il restante mese di giugno e fino al 18 luglio.- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Nell’ambito degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e sistemazione morfologica della parete rocciosa sovrastante la sp 61 di “Issiglio” tra il km. 2+300 ed il Km. 2+800 dal 19 al 21 giugno 2019 verranno effettuate alcune operazioni di disgaggio che avranno inizio alle ore 8,30 del 19 e proseguiranno fino alle 18 del 21 giugno, con conseguente interruzione della viabilità. Se sussisteranno le condizioni di sicurezza la sp. 61 sarà lasciata aperta nella fascia oraria notturna, dalle ore 17,30 alle ore 8,30 del giorno successivo.- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Le sfavorevoli condizioni climatiche hanno costretto la Direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana di Torino a prorogare la sospensione invernale della circolazione lungo la Strada Provinciale 173 dell’Assietta nel tratto di competenza della Città Metropolitana compreso tra il km 6+900 (Colle Basset) e il km 34+000 (Pian dell’Alpe). Si ricorda che dal Km 0 al km. 6+900 (confine comunale) la regolamentazione è di pertinenza del Comune di Sestriere.La riapertura del tratto di alta quota della S.P. 173 era prevista per sabato 15 giugno, ma è slittata a venerdì 28 giugno, poiché le sfavorevoli condizioni meteorologiche dello scorso inverno, accompagnate dalle basse temperature che ancora si registrano oltre i 2.000 metri di quota, hanno creato una situazione in cui la carreggiata stradale sterrata della 173 presenta ampi tratti coperti da ammassi nevosi o ghiacciati. Lo spessore del manto raggiunge tuttora in alcuni punti il metro e mezzo. In alcuni versanti sovrastanti la carreggiata sono presenti masse nevose che non consentono il transito veicolare in sicurezza.
Il personale del Circolo di Perosa Argentina e del Centro Mezzi Meccanici della Città Metropolitana di Torino prosegue senza sosta le operazioni di sgombero della neve e ripristino della carreggiata, ostacolate però dal clima freddo, dalla pioggia e, recentemente, da alcune deboli nevicate. Il Colle dell’Assietta e il Colle Genevris sono stati raggiunti, ma si dovrà ancora lavorare nei tratti in cui è ancora presente molta neve. Nei prossimi giorni sarà possibile valutare se la data di riapertura del 28 giugno sarà mantenuta o, come si spera, anticipata almeno per alcuni tratti.
È invece confermato che da sabato 15 giugno sarà interamente transitabile la Strada Provinciale 172 del Colle delle Finestre, interessata da lavori per ovviare a due frane e ripristinare un attraversamento nel tratto tra Pian dell’Alpe e Pra Catinat.
UNA “CAVALCATA” A DUEMILA METRI TRA VALLE DI SUSA E VAL CHISONE
La Strada Provinciale 173 comincia al Pian dell'Alpe di Usseaux in Val Chisone e raggiunge dopo 36 chilometri Sestriere. Il tracciato si dipana quasi interamente al di sopra dei 2.000 metri di altitudine, offrendo al turista e all’escursionista un panorama eccezionale sulla Valle di Susa e sulla Val Chisone. Dal Pian dell’Alpe il tracciato sale dolcemente passando ai piedi della Cima Ciantiplagna (2.849 metri), della Punta Vallette (2.743), del Gran Pelà (2.692) e della Punta del Gran Serin (2.629) arrivando così ai 2.474 metri del Colle dell'Assietta. Prosegue poi sullo spartiacque tra Valle di Susa e Val Chisone, toccando nell'ordine i colli Lauson, Blegier (2.381 metri), Costa Piana (2.313), Bourget (2.299) e Basset (2.424 ). Passa inoltre sotto la Testa dell'Assietta (2.566 metri), la Testa di Mottas (2.547), il Monte Gran Costa (2.615), il Monte Blegier (2.585), il Genevris (2.533), il Triplex (2.507) e il Fraiteve (2.701 ).
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Ingegneri progettisti e ingegneri incaricati della direzione dei lavori, esperti di infrastrutture stradali e ferroviarie e amministratori locali a confronto sul monitoraggio e la diagnostica strutturale applicata ai ponti: è accaduto oggi nell’Aula Magna del Politecnico di Torino, che ha ospitato un convegno su di un tema molto sentito dall’opinione pubblica: la sicurezza delle infrastrutture stradali e le garanzie che un adeguato monitoraggio di tali infrastrutture può offrire all’utenza e agli Enti proprietari delle strade.L’iniziativa del Politecnico, del Centro Interdipartimentale per la Sicurezza di Infrastrutture e Costruzioni SISCON e dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino era patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, che ha partecipato con un saluto istituzionale affidato al Consigliere delegato ai lavori pubblici e infrastrutture, Antonino Iaria. “Il nostro Ente di area vasta non è certamente all’anno zero in tema di monitoraggio dei ponti. - ha sottolineato il Consigliere Iaria – Un centinaio dei mille ponti che sono presenti negli oltre 3.000 Km della rete stradale di nostra competenza ha unaluce superiore ai 90 metri. (con il temine “luce” nelle costruzioni civili si identifica la dimensione maggiore degli elementi strutturali portanti orizzontali, o leggermente inclinati – Nd.R.) Stiamo investendo risorse nella progettazione di nuove opere e nella diagnosi visiva e strumentale delle infrastrutture esistenti, utilizzando anche nuove tecnologie come i droni. Investiamo sulla professionalità dei nostri tecnici, con corsi di formazione e momenti di approfondimento. Con il Politecnico abbiamo in corso di attuazione un protocollo d’intesa per la valutazione statica e sismica di manufatti realizzati alcuni decenni orsono, come il cavalcavia di corso Grosseto a Torino”.
Lo giornata di studio e approfondimento tecnico è stata organizzata per porre a confronto le esperienze americane e italiane in tema di procedimenti operativi per il controllo e la diagnostica delle opere d’arte. La riflessione si è soffermata su come si è operato sinora e su come procedere in futuro, riqualificando e valorizzando le competenze tecniche di diversi soggetti professionali e istituzionali e facendole dialogare sempre più tra di loro.
È un tema che interessa soprattutto le pubbliche amministrazioni che realizzano e gestiscono opere infrastrutturali e hanno la responsabilità della qualità della progettazione ed esecuzione dei lavori, del monitoraggio, della manutenzione delle opere esistenti e del loro miglioramento dal punto di vista statico e sismico. Nel convegno si è parlato di una prevenzione da attuare in fasi successive e della modulazione degli interventi in base alla disponibilità di risorse.
Come ha sottolineato il professor Francesco Bellino, docente al Politecnico di Torino, un corretto monitoraggio può allungare la vita tecnica delle strutture, perché la manutenzione ordinaria non è sufficiente a rallentare il degrado delle infrastrutture. Occorre investire nella formazione e nell’aggiornamento dei tecnici, perché non basta posizionare sensori sui ponti: occorre sapere dove e come usarli e come elaborare ed interpretare i dati raccolti. L’ingegner Bruno Ifrigerio, coordinatore della Commissione strutture dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino, ha ricordato a sua volta che il Ministero delle Infrastrutture ha dato vita ad un gruppo di lavoro che elaborerà linee guida per il monitoraggio dei ponti. L’elaborazione di procedure standard non potrà però escludere una certa discrezionalità, affidata alla sensibilità dei tecnici.
PER APPROFONDIRE
La Città Metropolitana ha costituito l’ufficio ponti e opere d’arte
La rete stradale gestita dalla Città Metropolitana di Torino si estende per circa 3.000 km in un territorio di 6.821 Km quadrati, metà del quale montano e collinare. Circa 550 km sono stati trasferiti dall’Anas all’allora Provincia di Torino nel 2001 e costituiscono la gran parte della rete stradale principale, sulla quale gravano il traffico maggiore e gravitano i centri più importanti.
Nel luglio 2018 la Città metropolitana ha adottato un piano di riassetto organizzativo interno, che ha portato dal 1° gennaio 2019 ad una organizzazione gestionale interna costituita da due Direzioni Viabilità e ad una suddivisione territoriale in 10 Unità Operative e 25 Circoli.
Lungo le strade provinciali sono presenti circa 1000 opere di scavalco tra viadotti, ponti, ponticelli e opere minori, gallerie. Circa 100 ponti hanno una luce superiore a 90 metri. Nell’analisi eseguita per conto del Ministero delle Infrastrutture sono state analizzate le 86 opere principali di attraversamento della rete idrografica del bacino del Po.
Nell’ambito del processo di riorganizzazione è stata prevista l’istituzione di uno specifico Ufficio ponti e opere d’arte all’interno della Direzione Coordinamento Viabilità - Viabilità 1 con il compito di:
- gestire l’archivio di ponti, viadotti e gallerie (le cosiddette “opere d’arte”) comprensivo dei piani Manutentivi progettuali
- definire protocolli e modalità per le attività di verifica ispettiva periodica
- coordinare le visite ispettive delle strutture con i vari uffici della manutenzione ordinaria e straordinaria delle Direzioni Viabilità e curare l’archiviazione delle visite
- raccogliere le informazioni e le necessità al fine di definire e redigere il piano manutentivo ordinario base e il piano delle esigenze finanziarie per manutenzioni straordinarie e riparative, con l'individuazione dei criteri di priorità per i successivi inserimenti nel Bilancio e le richieste di finanziamento ad Enti terzi
- redigere il piano delle esigenze finanziarie per la programmazione degli interventi di demolizione e ricostruzione ove necessario
- coordinare il monitoraggio delle strutture esistenti (ove necessario) e le verifiche preliminari strutturali
- coordinare e diffondere la cultura ispettiva e manutentiva presso gli uffici interni, prevedendo momenti formativi ad hoc
- effettuare sopralluoghi specifici, anche urgenti.
Le attività in corso
- recupero dei progetti, studi, materiale informatico e/o cartaceo da digitalizzare, riguardante i manufatti storici e di recente realizzazione
- censimento completo di tutte le opere e creazione di un database delle opere d’arte, completo di tavole di progetto, disegni, foto, ispezioni, interventi eseguiti e da eseguire, valutazione dello stato di degrado
- inserimento, aggiornamento e integrazione dei dati nell’archivio informatizzato della Città Metropolitana. Confronto con gli studi già svolti dall’Ente negli anni passati sulle opere d’arte stradali per le diverse finalità di analisi e approfondimento
- valutazioni e indagini di primo livello, in particolare per le opere di attraversamento, volte a valutare la sicurezza e vulnerabilità dal punto di vista strutturale (visivo) e idraulico (relazioni per le aste fluviali di maggiore importanza). Le valutazioni integrate permettono di definire un quadro iniziale delle priorità nell’approfondimento delle indagini delle opere a maggiore vulnerabilità
- completamento della documentazione delle infrastrutture stradali con l’integrazione di analisi e indagini strutturali o documentazione specialistica utile o necessaria: relazioni idrauliche, di calcolo strutturale dei nuovi interventi, di collaudo, ispettive-fotografiche periodiche, rilievi dello stato di degrado e geometrici con tecnologie laser scanner 3D, riprese ispettive con droni
- acquisizione e implementazione di un software dedicato per la gestione e l’archiviazione dei dati, delle schede conoscitive delle opere, del monitoraggio programmato e dello stato di degrado dei manufatti
- definizione e aggiornamento degli elenchi delle opere che necessitano di interventi di recupero o adeguamento strutturale e/o funzionale tecnologico, definendo i fabbisogni finanziari da indicare nei piani programmatici futuri
- coordinamento e collaborazione alla progettazione ed esecuzione degli interventi strutturali necessari, anche mediante attività di direzione lavori e collaudo.
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
"Monitoraggio e diagnostica strutturale applicata ai ponti. Esperienze americane e italiane a confronto": un titolo prettamente tecnico per un convegno che affronterà un tema molto sentito dall'opinione pubblica: la sicurezza delle infrastrutture stradali e le garanzie che un adeguato monitoraggio di tali infrastrutture può offrire all'utenza e agli Enti proprietari delle strade.L'appuntamento è per domani, martedì 11 giugno, alle 9 nell'Aula Magna del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi 24. L'iniziativa del Politecnico, del Centro Interdipartimentale per la Sicurezza di Infrastrutture e Costruzioni SISCON e dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Torino è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, che parteciperà con un saluto istituzionale affidato al Consigliere delegato ai lavori pubblici e infrastrutture, Antonino Iaria.
Lo scopo della giornata è di porre a confronto le esperienze americane e italiane in tema di procedimenti operativi per il controllo e la diagnostica delle opere d'arte. Il convegno è rivolto ai professionisti e agli Enti proprietari di infrastrutture ed ha una valenza internazionale alla luce dei recenti problemi di sicurezza strutturale, che hanno evidenziato per alcune infrastrutture di interesse pubblico la mancanza di un'adeguata manutenzione. L'incontro è l'occasione per un'attenta riflessione su come si è operato sinora e su come procedere in futuro, riqualificando e valorizzando le competenze tecniche di diversi soggetti professionali e istituzionali e facendole dialogare sempre più tra di loro. È un tema che interessa soprattutto le pubbliche amministrazioni che realizzano e gestiscono opere infrastrutturali e hanno la responsabilità della qualità della progettazione ed esecuzione dei lavori, del monitoraggio, della manutenzione delle opere esistenti e del loro miglioramento dal punto di vista statico e sismico. Nel convegno in programma al Politecnico si parlerà di una prevenzione da attuare in fasi successive e della modulazione degli interventi in base alla disponibilità di risorse.
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Il 3 giugno un forte temporale ha provocato una frana sulla strada provinciale n. 213 di “Exilles” diramazione 01 per la Stazione; per poter effettuare lo sgombero dei detriti e del materiale fangoso dalla strada provinciale è stata interdetto il transito a tutti i veicoli con deviazione in loco e passaggio su strade comunali per gli abitanti della borgata Sapè, da oggi 6 giugno 2019 fino al termine dei lavori.- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Sp 23 del Colle di SestriereChiusa il 27 e 28 maggio nella semicarreggiata in direzione Pinerolo-Torino
Per manutenzione straordinaria della carreggiata, il 27 maggio e 28 maggio dalle 6 alle 21 la sp 23 del Colle del Sestriere sarà chiusa al traffico per tutte le categorie di utenti dal km 31+500 al km 34+500 nella semicarreggiata in direzione Pinerolo-Torino con deviazione su percorso alternativo.
Sp 110 di “Marcorengo”
Chiusa dal 27 maggio all’8 luglio
Il Comune di Verrua Savoia deve eseguire interventi di messa in sicurezza mediante realizzazione di percorso pedonale sulla sp 110 di “Marcorengo”, che dal 27 maggio 2019 e fino all'8 luglio 2019 sarà chiusa al traffico dal km. 2+200 al km. 2+500 con deviazione del transito veicolare su percorso alternativo (Sp. 112 e strade Comunali Sivrasco e del Priocco).
- Dettagli
- Categoria: Viabilità
Viabilità
Anche oggi ultimi ritocchi e lavorazioni da parte del personale della Direzione Viabilità 1 della Città Metropolitana di Torino sul tratto di alta quota della Strada Provinciale 50 del Nivolet e sulla Strada Provinciale 460 del Gran Paradiso in vista della tappa Pinerolo-Ceresole Reale del Giro d'Italia.
Nello scorso fine settimana si erano accumulati in alcuni tratti della Provinciale 50 fino a 40 centimetri di neve, prontamente rimossa lunedì 20 maggio dai cantonieri della Direzione Viabilità 1 e dai mezzi della Città Metropolitana di Torino. Nei giorni successivi è stata allargata ove possibile la carreggiata liberata dalla neve, per agevolare il transito dei corridori e della carovana del Giro. Lo sgombero dell’imponente massa nevosa è stato possibile grazie a due frese e a due pale meccaniche. Sono stati e sono tuttora impegnati nelle operazioni una quindicina di cantonieri della Città Metropolitana e personale di ditte incaricate di eseguire alcune operazioni. A quote più basse sono proseguite anche oggi le operazioni di rappezzatura del manto stradale sulla Provinciale 460 e sulla 50 in alcuni tratti ammalorati non gravemente, per garantire la perfetta percorribilità delle strade.
Sperando nella clemenza del meteo, si preannuncia quindi una spettacolare tappa con arrivo agli oltre 2.200 metri del Lago Serrù, ai piedi della diga IREN. Il traguardo della Pinerolo-Lago Serrù sarà posto a pochi metri della diga, in un ampio piazzale
Per consultare le Ordinanze della Prefettura di Torino con cui sono state disposte le sospensioni della circolazione dei veicoli a motore sulle strade interessate dal Giro d’Italia:
http://www.prefettura.it/torino/news/Comunicati_stampa:Giro_d_italia_e_giro_e_cicloturistico._sospensione_circolazione-7488904.htm#News_85901
- Dettagli
- Categoria: Viabilità