Turismo
Compie cinque anni e amplia le sue proposte culturali e turistiche la "Strada Gran Paradiso", nata nel 2011 per iniziativa dell'allora Provincia di Torino. Oggi la Strada può contare sull'impegno e sulle risorse della Città Metropolitana di Torino, di 24 Comuni, del Parco Nazionale del Gran Paradiso, del G.A.L. "Valli del Canavese", dell'Atl "Turismo Torino e provincia" e del Consorzio operatori turistici delle Valli del Canavese: tutti uniti per dar vita a un progetto di aggregazione che ha l'ambizione di "raccontare" ai visitatori il territorio, presentandone organicamente le tradizioni e le peculiarità storico-culturali, naturalistiche ed enogastronomiche. Nel mese di settembre la Strada del Gran Paradiso proporrà tre domeniche alla scoperta del Canavese Occidentale attraverso 8 itinerari tra natura, cultura, arte, storia e tradizioni.
OTTO ITINERARI CON I BUS NAVETTA IN PARTENZA DA TORINO
Nelle domeniche 6, 13 e 20 settembre sono nuovamente a disposizione i bus navetta in partenza alle 8 da Torino Porta Susa, in piazza XVIII Dicembre, di fronte alla vecchia stazione ferroviaria. In questo caso l'iscrizione agli itinerari è obbligatoria, costa 15 Euro (10 Euro per i bambini sotto i 12 anni) e include il costo del pranzo, degli ingressi e delle visite guidate.
Per informazioni e prenotazioni (almeno tre giorni prima di ogni evento) occorre contattare l'Ufficio del Turismo di Ivrea, telefono 0125-618131, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Si può anche scrivere una e-mail a info.ivrea@turismotorino.org
La visita dei luoghi degli itinerari sarà possibile per tutti gli interessati, anche senza prenotazione, dalle 15 alle 19
GLI ITINERARI IN SINTESI
Domenica 6 settembre
- itinerario 1 Valle Sacra: Colleretto Castelnuovo, Castelnuovo Nigra, Cintano, Chiesanuova, Borgiallo
- itinerario 2 Castellamonte e San Giorgio Canavese
Domenica 13 settembre
- itinerario 3 Valle Orco: Alpette, Sparone, Ribordone
- itinerario 4 Alta Valle Orco: Noasca e Ceresole Reale
- itinerario 5 Valle Orco: Pont Canavese e Frassinetto
- itinerario 6 Alto Canavese: Canischio, Pratiglione, Prascorsano, Valperga
Domenica 20 settembre
- itinerario 7 Valle Soana: Valprato Soana, Ingria, Ronco Canavese
- itinerario 8 Basso Canavese: San Ponso, Feletto, Rivarolo Canavese
GLI ITINERARI IN DETTAGLIO
Domenica 6 settembre
Itinerario 1 in Valle Sacra: Colleretto Castelnuovo, Cintano, Chiesanuova, Borgiallo
- alle 9,30 a Colleretto Castelnuovo sosta davanti alla torre medievale dell'antico castello
- alle 10,15 a Castelnuovo Nigra visita alla via dei presepi, museo all'aperto ornato da decine di opere artistiche in terracotta di Castellamonte
- alle 12,15 a Cintano aperitivo nei crôtin, antiche costruzioni per la conservazione dei formaggi,
- alle 13,15 pranzo all'agriturismo Cascina Marcellina di Cintano
- alle 15 a Chiesanuova, visita al percorso dei piloni (escursione a piedi di 45 minuti), visita alla chiesa parrocchiale
- alle 17,30 a Borgiallo, visita alla cappella di San Giacomo
Itinerario 2 a Castellamonte e San Giorgio Canavese
- alle 9,30 a Castellamonte visita guidata alla 55ª Mostra della Ceramica: al Centro Congressi Martinetti "Fruit & Vegetables" opere realizzate dai maestri dell'associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte e altri autori del territorio, a Palazzo Botton Ac Principio Terra Universa - Differenti Terre, alla Casa Gallo ceramiche artistiche nel contemporaneo. Partecipazione alla dimostrazione di cottura della ceramica con tecnica raku a cura dell'associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte in Piazza Martiri della Libertà
- alle 13,15 pranzo all'agriturismo Equin'Ozio di Filia di Castellamonte
- alle 15 a San Giorgio Canavese visita al Castello, alla chiesa Parrocchiale e al museo etnografico "Nossi Raiss". Al museo incontro con i produttori di eccellenza di San Giorgio Canavese e con l'associazione Piattella Canavesana di Cortereggio, con dimostrazioni e degustazioni
Domenica 13 settembre
Itinerario 3 in Valle Orco: Alpette, Sparone e Ribordone
- alle 9,30 ad Alpette visita all'Ecomuseo del rame, alla sala del lavoro e della Resistenza, al planetarium e all'osservatorio astronomico
- alle 11,30 a Sparone visita alla Rocca arduinica, alla chiesa di Santa Croce (passeggiata di venti minuti a piedi) e alla chiesa di San Giovanni
- alle 13 pranzo alla Trattoria del Ponte in piazza del Ponte a Sparone
- alle 15,45 a Ribordone, visita al Santuario di Prascondù, alla casa dell'apparizione e al museo del Parco Nazionale Gran Paradiso dedicato alla religiosità popolare. Partecipazione alla festa della Boleta con canti e danze
Itinerario 4 in alta Valle Orco: Noasca e Ceresole Reale
- alle 9,45 a Noasca, visita al centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso con la mostra sulle forme del paesaggio, visita guidata alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, breve escursione guidata (10 minuti a piedi) alla cascata di Noasca, visita libera all'esposizione sugli antichi mestieri e sugli spazzacamini
- alle 13 trasferimento a Ceresole e pranzo presso al ristorante Casa del Re presso il Grand Hotel
- alle 14,30 a Ceresole Reale escursione guidata intorno al lago con partenza dalla località Villa, passaggio sulla diga Iren (circa un'ora a piedi, percorso non impegnativo), visita al sito archeologico della ferriera medievale, alle Fonti minerali e al centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso con la mostra "Homo et ibex"
Itinerario 5 a Pont Canavese e Frassinetto
- alle 9,30 a Pont Canavese visita al museo etnografico dei Canteir, al polo museale Sandretto (Museo della plastica, Museo della Manifattura, Collezione di antiche macchine utensili Cav. Modesto Sandretto) e alla Torre Ferranda
- alle 13,30 pranzo al ristorante Bergagna a Pont Canavese
- alle 15,30 a Frassinetto visita alla Chiesa parrocchiale, alla pinacoteca del pittore Carlo Bonatto Minella, alla borgata Chiapinetto e al punto di arrivo dell'Arcansel, attrezzatura per il volo libero su fune
Itinerario 6 nell'Alto Canavese: Canischio, Pratiglione, Prascorsano, Valperga
- alle 9,30 a Canischio visita all'antica Fucina del Canavet, alla chiesetta di San Grato e alla chiesa parrocchiale con il campanile romanico
- alle 11,30 a Pratiglione visita alla chiesa parrocchiale e pausa per ammirare il panorama
- alle 12 a Prascorsano visita alla chiesa cimiteriale della Madonna del Carmine
- alle 13,30 pranzo nel salone polifunzionale comunale di Prascorsano a cura della Pro Loco. A seguire partecipazione alla Festa della Vendemmia e alla Sagra del Cinghiale
- alle 15,30 a Valperga visita della chiesa di San Giorgio con affreschi, passeggiata verso il centro, visita del campanile e della chiesa parrocchiale
Domenica 20 settembre
Itinerario 7 in Valle Soana: Valprato Soana, Ingria, Ronco Canavese
- alle 10 a Valprato Soana, mercatino dei prodotti artigianali locali e dei prodotti biologici degli orti della Valle Soana e incontro con i produttori.
- alle 12 trasferimento a Ingria per il pranzo al ristorante tipico Pont Viei. A seguire visita al centro storico
- alle 15 a Ronco Canavese breve passeggiata per osservare l'orrido del Crest, con le marmitte dei giganti e visita alla fucina da rame risalente al 1675
- alle 17 merenda a base di prodotti tipici con il marchio di qualità del Parco Nazionale Gran Paradiso
Itinerario 8 nel Basso Canavese: San Ponso, Feletto, Rivarolo Canavese
- alle 9,30 a San Ponso visita al Battistero paleocristiano
- alle 11,15 a Feletto visita al Museo dell'Oro
- alle 12,15 esibizione degli sbandieratori di Feletto
- alle 12,30 visita alla chiesa di Maria Assunta
- alle 13,30 pranzo alla locanda dei Templari a Feletto
- alle 15 a Rivarolo Canavese visita guidata del centro storico e del Castello Malgrà. Nel Parco del castello esposizione e vendita dei prodotti tipici DECO di Rivarolo Canavese, del Paniere della Provincia di Torino e della Strada Reale dei Vini Torinesi
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Il 28 agosto del 1955 il Comune di Bardonecchia conferiva la cittadinanza onoraria a Walter Bonatti. Nel sessantesimo anniversario dell'evento, sabato 29 agosto al Palazzo delle Feste di Bardonecchia la figura dell'alpinista, esploratore e giornalista scomparso nel 2011 e il suo approccio alla natura e al paesaggio verranno onorati e ricordati con una giornata di confronto sul turismo montano odierno."Il 29 agosto, - spiega il Sindaco di Bardonecchia, Roberto Borgis - con la cerimonia e la posa della targa su una roccia posta sui giardini dinanzi al palazzo comunale in piazza De Gasperi, l'amministrazione comunale vuole stringere ancor più il legame simbolico con un uomo, che proprio a Bardonecchia, negli anni '50, trascorse il suo periodo di leva, affinando le tecniche alpinistiche ed aprendo nel 1951 una via nelle pareti del Croz in Valle Stretta, oggi denominata Via Bonatti". "Oggi come sessant'anni fa, le grandi imprese alpinistiche arricchiscono l'immaginario collettivo e contribuiscono al fascino e all'attrattiva sportiva e turistica della montagna. – sottolinea la Consigliera metropolitana delegata alla cultura, al turismo e allo sport, Barbara Cervetti – La Città Metropolitana di Torino patrocina e sostiene le iniziative in programma a Bardonecchia a fine agosto, perché saranno un'importante occasione di confronto sul turismo alpino sostenibile nelle nostre vallate".
IL PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI IN ONORE DI WALTER BONATTI
Nella mattinata di sabato 29 agosto è previsto un convegno sul tema "Il turismo sostenibile e le sue prospettive: i progetti degli operatori privati, il ruolo degli amministratori pubblici". Sono previsti in apertura i saluti istituzionali del Sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis e dei Presidenti delle Unioni dei Comuni della Via Lattea e dell'Alta Valsusa, Walter Marin e Riccardo Joannas. L'introduzione sarà affidata all'antropologo Annibale Salsa, ex Presidente del Club Alpino Italiano. A seguire è prevista una tavola rotonda, moderata dal Sindaco di Pragelato Monica Berton, con la partecipazione del Presidente del CAI Piemonte Michele Colonna, del Presidente dell'associazione regionale dei gestori rifugi Massimo Manavella, del Prsidente del Collegio Guide Alpine del Piemonte Giulio Beuchod, del Presidente della Commissione scientifica del CAI Michele Pregliasco, di Eric Bertalot del Club Med, del Presidente del Consorzio Turismo di Bardonecchia Fabrizio Valentini, del direttore del Consorzio Forestale Valsusa Alberto Dotta e del redattore del settimanale "La Valsusa" Vito Aloisio.
A seguire è previsto un dibattito sul tema "Le progettualità in atto. Le opinioni delle associazioni", moderato dal giornalista Roberto Mantovani. Paola Sabbione della Compagnia di San Paolo parlerà del programma "Torino e le Alpi": i primi dati e le prospettive per il futuro". Sono previsti interventi di Isa Demaria dell'associazione "Noi nelle Alpi" e di Federica Corrado Presidente della sezione italiana della CIPRA, la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. A Federica Corrado spetterà anche il compito di moderare il riccessivo dibattito sul tema "Le risposte delle istituzioni agli operatori e alle associazioni". Sono previsti interventi dei funzionari del Settore Montagna della Regione Piemonte su"Gli Itinerari escursionistici come prodotto turistico e metodo di lavoro: le strategie, i progetti in Val di Susa" e del Direttore del Parco Alpi Cozie Bruno Aimone sulle strategie e le progettualità del Parco. Al quadro normativo e alle strategie possibili per la montagna saranno dedicati gli interventi del Presidente del'UNCEM Piemonte Lido Riba e della Consigliera metropolitana delegata alla cultura, al turismo e allo sport, Barbara Cervetti. La conclusioni saranno affidate all'Assessore regionale all'ambiente e alla montagna Alberto Valmaggia.
Nel pomeriggio alle 17,30 è prevista la proiezione del film "Finis Terrae, la libertà di esplorare" di Fulvio Mariani. La presentazione e il commento saranno affidati al direttore del Museo Nazionale della Montagna Aldo Audisio.
Alle 21 si terrà la rievocazione della figura e delle imprese di Walter Bonatti, nel sessantesimo anniversario dell'attribuzione della cittadinanza onoraria, che fu conferita all'alpinista bargamasco per la scalata all'Aiguille du Dru. Sono in programma le testimonianze di coloro che lo conobbero e vissero con lui l'avventura bardonecchiese. Presentatrice della serata sarà la giornalista Maria Teresa Vivino. Interverranno il Presidente della sezione del CAI di Bardonecchia Piero Scaglia e il past-president del CAI Annibale Salsa. Un ricordo speciale di Bonatti sarà portato da Guido Cassin, figlio del grande alpinista Riccardo Cassin, che nel nel 1958 guidò la spedizione che portò sulla vetta del Gasherbrum IV Walter Bonatti e Carlo Mauri.
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Dalla Fiera del Libro agli spettacoli teatrali, dall'enogastronomia alle rievocazioni storiche: è veramente ampia l'offerta di manifestazioni, eventi e spunti che il Forte di Fenestrelle, dichiarato ufficialmente monumento simbolo della provincia di Torino nel 1999, può offrire in estate, grazie all'associazione Progetto San Carlo onlus, che nel 2002 ha ottenuto dal Demanio la concessione del complesso e ha realizzato, in collaborazione con molti enti e fondazioni tra cui l'allora Provincia di Torino, le opere per la messa in sicurezza dei luoghi e il recupero della struttura.Oltre alle visite guidate ai forti San Carlo, Tre Denti e Delle Valli, l'associazione Progetto San Carlo organizza il calendario di eventi riuniti nella rassegna "Le Fenestrelle": la fiera del libro, il teatro itinerante, l'opera lirica e l'operetta, il cabaret, concerti di musica classica, etnica e rock, rievocazioni storiche, mostre fotografiche e di pittura, conferenze, presentazioni di libri ed incontri diretti con gli autori.
Domenica 26 luglio dalle 9,30 alle 19 nella Piazza D'Armi è in programma la seconda edizione di "Samarcanda", un evento che crea una sorta di ponte tra la fortezza della Val Chisone e la città orientale, crocevia di diverse culture sulla via della seta tra la Cina e l'Europa. "Samarcanda" consente di rivivere l'atmosfera magica dei grandi mercati dell'Ottocento, grazie alla musica, all'artigianato, alle prelibatezze per il palato (come la tradizionale "Calhietta") e alle danze orientali. Si ballano le musiche tradizionali occitane con i "Quba Libre Duo", mentre l'associazione L'Artemide propone un ricco repertorio di danze mediorientali, che fanno da filo conduttore di un viaggio immaginario nelle antiche tradizioni popolari, per evidenziare gli elementi comuni e le reciproche influenze tra le differenti culture. Domenica 26 luglio è anche la prima giornata della Fiera del Libro, che prosegue sino a domenica 30 agosto, proponendo incontri con gli autori e migliaia di titoli in vendita.
Da non mancare, sabato 1 e domenica 2 agosto, "Forte di Fenestrelle agosto 1809", un evento che offre l'occasione per condividere la vita militare durante l'occupazione napoleonica. Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 agosto e poi ancora nei sabati 19 settembre, 17 ottobre e 14 novembre torna invece "Il racconto delle antiche mura", una suggestiva visita guidata notturna alla scoperta dei segreti del Forte. Dopo il saluto del Governatore della piazzaforte, i visitatori "presi in consegna" dal plotone della Gendarmeria Napoleonica, vengono accompagnati, alla luce delle torce, nei palazzi, nei sotterranei e lungo i camminamenti, dove incontrano alcuni personaggi che vissero nel Forte e che raccontano le loro vicende all'interno della piazzaforte. L'Abate Faria, il cardinale Pacca, la Marchesa Turinetti di Priero e la figlia Clementina raccontano la crudezza della loro prigionia nelle freddissime celle. Alle Tenaglie Occidentali l'ingegnere Reale Ignazio Bertola descrive la costruzione della fortezza, mentre nei "risalti" lungo gli spalti della fucileria i soldati di sentinella testimoniano la durezza della vita quotidiana al Forte. Nell'Arsenale, la vita e il lavoro quotidiano dei villaggi di montagna di fine 800 è protagonista nel racconto delle donne. Le antiche leggende della fortezza, animate dal cantastorie, accompagnano il visitatore nelle cucine sotterranee del Palazzo degli Ufficiali. Uscendo dalla galleria dei 4000 scalini, un vecchio soldato piemontese racconta la gloriosa battaglia dell'Assietta del 1747. Con un salto nel tempo, la Piazza D'Armi diventa poi teatro del violento scontro tra le brigate partigiane e le SS per il controllo dell'asse stradale Pinerolo-Monginevro durante la guerra di Liberazione.
Per saperne di più e consultare il calendario completo delle iniziative: www.fortedifenestrelle.it
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Un viaggio di cinque giorni nel caldo torrido di fine giugno, 25 Km a piedi al giorno tra boschi, vigne, città di pianura e borghi di collina, incontrando contadini che gestiscono agriturismi e curano amorosamente i loro vigneti, salesiani impegnatissimi per il bicentenario di Don Bosco, sindaci, volontari delle Pro loco che organizzano feste patronali. Era una piccola carovana quella che venerdì 26 giugno si è lasciata Torino alle spalle per percorrere gli oltre 100 km di sentieri del Cammino Don Bosco, in un viaggio evento, tutto a piedi. Un viaggio che ha voluto essere prima di tutto un racconto di luoghi, di persone e di storie, affrontati con la lentezza che consente di apprezzare spazi, paesaggi e beni culturali; con il giusto tempo per pensare e parlare del camminare, di Don Bosco e di una terra, la collina e la pianura torinese e astigiana, ricca di cultura e storia.L'iniziativa promossa dalla Città Metropolitana di Torino, dalle Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese, dal network di aziende e professionisti "Il Movimento Lento" è servita a testare quanto e come il Cammino di Don Bosco può diventare un'attrattiva turistica "dolce" del territorio.
"Viaggiare è un modo diverso di vedere le cose" diceva Proust ed è proprio quello che è successo ai partecipanti al trekking sulle orme di Don Bosco. Vedere le cose in modo diverso consente di scoprire una tutto sommato inattesa varietà di paesaggi: dalla Torino colorata, luminosa e ciarliera del mercato di Porta Palazzo alle spiagge improvvisate e animate in riva al Po, dal bosco alto e fresco del Parco del Po e della Collina Torinese all'imponente e austera abbazia di Vezzolano, dai vigneti sul crinale delle colline ventose alla campagna ricca di Riva presso Chieri, dal centro storico di Chieri alla felice isola rurale di Pecetto; per poi tornare nel capoluogo, chiudendo un fantastico anello verde nelle Terre dei Santi.
Il viaggio "sperimentale" è servito a confermare, anche e soprattutto ai tour operator invitati a partecipare, le potenzialità del Cammino di Don Bosco, che può contare su di un insieme di "infrastrutture verdi" che consentono un trekking veramente "sulla porta di casa", un'attrattiva e un prodotto turistico di livello europeo.
I tour operator sono stati favorevolmente impressionati dalla ricchezza di un'offerta turistica, culturale e naturale che negli ultimi anni, con fatica ma con successo, i Comuni e la Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana - hanno saputo costruire insieme. Unendo le tante eccellenze del Cammino di Don Bosco si possono proporre ai camminatori, ai ciclisti e in generale ai turisti attivi week end lunghi o soggiorni di una settimana, che mettono insieme la Torino città turistica de XXI secolo, il Parco del Po, l'osservatorio astronomico di Pino, la Chieri storica con le sue chiese, i palazzi e il Centro visite Don Bosco, Pecetto con la sua fantastica chiesa di San Sebastiano, i luoghi del Santo, Cinzano e le sue vigne, i boschi, Castelnuovo Don Bosco, la Riva presso Chieri di San Domenico Savio e il Museo del paesaggio sonoro. Con una risorsa in più, fondamentale di questi tempi: l'orgoglio di un territorio urbano e rurale che ha ritrovato la sua identità.
I LUOGHI DEL CAMMINO DI DON BOSCO
Il Cammino di Don Bosco è un anello di sentieri, lungo circa 130 km, che parte da Chieri e attraversa le colline circostanti, per poi immergersi in quella che molti ormai definiscono come la "Terra dei "Santi": una serie di luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E' lui, il Santo sociale per antonomasia, l'ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi, castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne. Per saperne di più: www.camminodonbosco.it
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Domenica 12 luglio nella borgata Favella di Rubiana si svolgerà la tradizionale "Filiera del pane e festa dei cortili" curata dall'associazione "Favella Insieme", che aprirà gli antichi forni per cuocere il pane, offrirà prodotti e artigianato del territorio e proporrà l'esposizione dei "rudun", i campanacci delle mucche al pascolo negli alpeggi. Per saperne di più sulla manifestazione: www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/favellainsiemePer l'occasione la Casa del Parco provinciale del Colle del Lys ospiterà la mostra dei fotografi naturalistici Matteo Ferrarese, Simone Gaetano e Michela Mangolini. Unendo abilità tecnica, amore per la natura, infinita pazienza e buona conoscenza degli ambienti naturali, Ferrarese, Gaetano e Mangolini sanno cogliere e rivelare la bellezza intrinseca della natura, attraverso l'ingrandimento di un particolare, il movimento ardito, la sfumatura di un colore, l'armonia di un paesaggio. In questo modo i tre giovani autori hanno trasformato la loro passione per la fotografia in immagini che valorizzano i parchi naturali e le risorse del territorio, sensibilizzando ad una maggior responsabilità verso l'ambiente. Al piano terreno della Casa del Parco, inoltre, si potrà visitare una piccola esposizione di animali imbalsamati, realizzata a partire dal 2009 ed arricchita nel tempo di vari esemplari, fino ad arrivare a circa quaranta elementi, provenienti in gran parte dal territorio circostante. Ovviamente gli animali esposti non sono stati uccisi per essere imbalsamati e mostrati al pubblico, ma sono stati trovati già morti per varie cause: incidenti stradali, fattori accidentali, vecchiaia o sequestri in seguito a caccia di frodo. Lo scopo principale della raccolta tassidermica è quello di suscitare nei visitatori la voglia e la curiosità di approfondire la conoscenza del patrimonio faunistico locale, riflettendo sulla sua variabilità, sulle capacità di adattamento all'ambiente e sulle caratteristiche delle varie specie. A quest'opera di divulgazione e informazione le Guardie Ecologiche Volontarie forniscono un indispensabile supporto, non solo in occasione della festa della borgata, ma anche nel periodo che va da aprile a ottobre, durante il quale - grazie alla loro collaborazione - la Casa del Parco resta aperta alle visite la prima domenica del mese.
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In occasione del Torneo Storico dei Borghi di Susa - dedicato quest'anno a "Susa e le sue vigne all'epoca di Adelaide" - sabato 18 luglio alle 16 la Strada Reale dei vini torinesi proporrà la visita guidata teatrale "Storie di vite" per conoscere la storia di Adelaide e della città e le tante vicende piccole e grandi che hanno contribuito alla notorietà del territorio segusino e dei suoi prodotti tipici.Quelle che saranno raccontate durante la visita guidata teatrale saranno anche storie di vite nel senso botanico del termine, perché in Val Susa la presenza delle vigne è antica. Già nell'anno 739 il testamento di Abbone, fondatore dell'Abbazia di Novalesa, attestava l'importanza della coltura viticola in valle. Nei secoli, grazie anche ai Savoia, la reputazione vitivinicola del territorio è cresciuta. I nomi esotici o stravaganti dei vitigni locali - Avanà, Becquét, Baratuciàt, Grisa Rousa, Carcairun e altri - sono l'espressione di un patrimonio di biodiversità e di conoscenze tecniche che testimonia gli strettissimi legami con la vicina Savoia. Per i turisti e per i segusini "Storie di vite" sarà l'occasione di partecipare ad un racconto in forma teatrale, nel quale l'attuale realtà vitivinicola locale testimonierà una storia secolare di cui sono protagoniste comunità locali che hanno saputo trasformare ed utilizzare al meglio le risorse e gli ambienti naturali: una storia mai banale e strettamente intrecciata con le vicende politiche, sociali, economiche e culturali della Savoia e del Piemonte. Le "Storie di vite" sono dunque quelle delle dinastie e delle signorie locali (laiche ed ecclesiastiche) ma anche quelle personali di alcuni produttori di vino del passato e del presente, lungo un filo che collega il tempo andato a quello attuale, in un percorso che unisce le vigne della Valle, da Rivoli ad Exilles.
Nella finzione che ricostruisce il passato e lo lega al presente accadrà, dunque, che un uomo e una donna non più giovanissimi dovranno organizzare una festa di anniversario per celebrare la loro vita di coppia e, per questo, debbano scegliere, il luogo, il menu, i vini. Affioreranno però, tensioni e antiche rivalità: rivalità di famiglia e di territori e tensioni che si annidano nelle pieghe della vita quotidiana di ciascuno. Cosa accadrebbe, infatti, se un terzo incomodo si insinuasse nella vita dei due personaggi mettendo a repentaglio la loro unione? I protagonisti percorreranno dunque insieme le vie di Susa alla ricerca del luogo e del vino perfetto per celebrare la loro festa, incontrando alcuni viticoltori che hanno ridato vita e importanza ai vini storici del territorio. Gli incontri saranno l'occasione per un viaggio di scoperta, all'insegna del motto latino "In vino veritas". Attraverso la storia di questi vini e dei loro produttori, i due protagonisti riscopriranno se stessi, la loro storia e l'essenza del loro stare insieme. La visita guidata teatrale, condotta e curata dall'associazione "Teatro e Società", creerà contesti e situazioni di sorpresa e di emozione e rievocherà luoghi, manufatti, opere d'arte e prodotti tipici del territorio, facilitandone la comprensione agli occhi e alla memoria dei visitatori-spettatori. Il percorso inizierà dalla chiesa di San Francesco nell'omonima piazza, con la visita al Chiostro, aperto eccezionalmente per l'occasione. Si passerà poi all'Anfiteatro romano, alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, al Castello della Contessa Adelaide, alla piazzetta di Santa Maria, per arrivare, attraverso le vie suggestive del centro storico, al Duomo di San Giusto. La visita si concluderà con una degustazione dei tradizionali vini valsusini.
I luoghi delle visite dovranno essere raggiunti con mezzi propri. L'adesione alla visita guidata teatrale è gratuita e può essere effettuata on line entro venerdì 17 luglio sul portale Internet della Strada Reale dei vini torinesi, accedendo alla pagina www.stradarealevinitorinesi.it/eventi/storie-di-vite-il-palio-di-susa. Per informazioni e prenotazioni è a disposizione l'Ufficio del Turismo di Susa, telefono 0122.622447 e-mail info.susa@turismotorino.org, oppure si può mandare un'e-mail alla Città di Susa all'indirizzo sport@comune.susa.to.it
Per saperne di più sul Palio dei Borghi di Susa: www.associazioneprosusa.flazio.com
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La Strada Reale dei vini torinesi organizza per venerdì 26 giugno alle 18 al Borgo Medievale di Torino un evento conviviale per lanciare il nuovo prodotto turistico della provincia di Torino, "MeTe", un'innovativa formula per gustare i prodotti locali, la cucina tradizionale e i vini torinesi, apprezzando l'arte della ristorazione e dell'accoglienza."MeTe" è un originale e grazioso pacchetto avvolto da una fascetta con la cartina del territorio, contenente una chiavetta USB che svela la scelta dei luoghi e degli svaghi a due passi da casa. Può essere l'idea per un regalo o per se stessi: una cena, una notte trascorsa fuori casa, la scoperta dell'enogastronomia torinese. Le proposte offrono l'occasione per visitare castelli, centri storici, abbazie, godendo degli stupendi paesaggi collinari e montani nei quali sono prodotti i vini della Strada Reale. Ma possono anche invogliare ad assistere ad uno dei tantissimi eventi culturali e ricreativi che animano i paesi e le città del territorio.
Destinazioni, attività e prezzi proposti da "MeTe" sono molto vari. Le destinazioni sono cantine, aziende agricole, agriturismi, in cui si possono assaggiare vini e prodotti di campagna, ristoranti in cui si può gustare la cucina locale, Bed & breakfast e hotel per pernottare fuori città. La scelta spazia tra Canavese e Valsusa, Collina Torinese e Pinerolese. Le diverse confezioni propongono una visita in cantina e la degustazione di vini in abbinamento ad una spesa di prodotti agricoli, un pranzo o una cena, un pernottamento in Bed & breakfast o in hotel. La proposta completa permette di comporre il viaggio a piacimento: pranzo o cena, pernottamento con prima colazione, degustazione in cantina.
L'aperitivo di venerdì 26 giugno al Borgo Medievale, nelle ore in cui la luce riflessa sul Po e il caldo si attenuano, è l'occasione per sorseggiare piacevolmente buon vino, accompagnato da saporiti assaggi. I soci della Strada Reale saranno a disposizione per esporre agli operatori turistici i nuovi pacchetti. L'aperitivo è aperto a tutti, con una quota di partecipazione di 8 Euro. Per partecipare ci si può iscrivere telefonando al 349-7173570, inviando un'e-mail a cantinadelborgo.raggio@gmail.com o accedendo alla pagina www.stradarealevinitorinesi.it/eventi/apertitivo-di-presentazione-mete/
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Domenica 28 giugno appuntamento a Pancalieri con "Camminerbe", una camminata non competitiva organizzata dalla Pro Loco e dal Comune, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Il ritrovo per le iscrizioni è alle 9 davanti al Museo della Menta, in via San Nicolao 18, mentre la partenza è fissata per le 10. L'iscrizione costa 5 Euro ed è gratuita per i bambini fino a sei anni, con un omaggio per tutti i partecipanti, una "pastasciuttata" finale e la possibilità di visitare il Museo della Menta. Una parte del ricavato della manifestazione sarà devoluta alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo.Per informazioni si può consultare il sito Internet www-prolocopancalieri.org e la pagina Facebook Pro Pancalieri, scrivere all'indirizzo e-mail info@prolocopancalieri.org oppure telefonare ai numeri 340-0687381 e 339-2425743.
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L'assemblea dei soci della Strada Reale dei vini torinesi ha rinnovato le proprie cariche elettive. Dopo sette anni di attività e dopo aver propugnato in prima persona la creazione di una rete che riunisse in un progetto unitario gli imprenditori agricoli e turistici delle quattro zone vitivinicole dell'allora Provincia di Torino (Canavese, Valsusa, Pinerolese, Collina torinese), Francesco Balbiano ha lasciato il testimone della presidenza ad una socia fondatrice, Patrizia Ferrarini, che si è impegnata ad avviare nuovi progetti. Patrizia Ferrarini, imprenditrice turistica di Susa, già impegnata nell'ASCOM e nel CAAT, assume la carica in un momento non facile, ma ha subito dichiarato l'intenzione di collaborare strettamente con i soci e i partner della Strada per la promozione del territorio e dell'offerta turistica ed enologica. Il consiglio di amministrazione della Strada riunisce esponenti delle diverse categorie ed aree ed è composto, oltre che dalla Presidente, da Giorgia Boggio, Riccardo Chiabrando, Elena Di Bella (in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino) ed Elvio Pastre. Il Comitato di Indirizzo supporta il consiglio di amministrazione ed è formato da Valter Baro, Marco Benedetto, Ezio Giaj, Fabrizia Godone, Stefano Rossotto, Tania Mastrodicasa. Il Revisore dei conti è il ragionier Sergio Calvi.Nei sette anni in cui Francesco Balbiano è stato Presidente la Strada Reale dei vini torinesi, anche grazie al supporto economico, organizzativo e comunicativo della Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – ha sviluppato una serie di interessanti iniziative per coniugare il turismo culturale - legato alla crescente reputazione delle residenze sabaude e dell'intero territorio provinciale - al turismo enogastronomico. La Strada ha acquisito nel tempo una ottima visibilità sul Web, che ha contribuito alla riconoscibilità del marchio e degli operatori che lo utilizzano per le loro iniziativa di animazione del territorio e di promozione turistica. Il passaggio delle consegne è avvenuto, quindi, nello spirito di consentire l'evoluzione della Strada Reale, nella vasta sfera dell'enoturismo, verso obiettivi nuovi e con strumenti adatti alle esigenze dei visitatori.
"Per chi, come me, appartiene al mondo del vino è stato interessante e stimolante confrontarsi con la complessità del settore turistico. – sottolinea Franco Balbiano – Anche per le aziende vitivinicole torinesi l'accoglienza del pubblico in cantina oggi è diventata una consuetudine. Preziosi e vitali, quindi, sono stati i finanziamenti della Camera di commercio di Torino e l'investimento in capitale umano e in professionalità da parte della Provincia di Torino. Dal 2008 ad oggi abbiamo messo in piedi una macchina organizzativa efficiente, con investimenti nella comunicazione, come la segnaletica stradale, il sito Internet www.stradarealevinitorinesi.it, la riconoscibilità del marchio e del progetto".
Come sottolinea la nuova presidente, Patrizia Ferrarini, "uno degli scopi per cui è nata la Strada è quello di incentivare lo sviluppo economico, dando vita ad un'offerta turistica integrata, che unisca il mondo della produzione a quello dell'accoglienza, che insieme possono ottenere grandi risultati professionali. Il mio impegno sarà rivolto alla valorizzazione di tutte le risorse del nostro territorio, che gode di un patrimonio naturalistico, storico, culturale e ambientale straordinario".
La Consigliera metropolitana con delega all'agricoltura, Gemma Amprino, sottolinea che "la mia precedente esperienza amministrativa a Susa mi ha consentito di apprezzare le capacità e le motivazioni della Presidente Ferrarini, con la quale ho condiviso progetti importanti per il territorio. Sono sicura che saprà ben operare nel suo nuovo ruolo"."Negli ultimi anni, - prosegue Amprino - c'è stato un ampio e convergente impegno delle amministrazioni pubbliche e degli operatori del settore per accreditare la produzione enologica torinese ed accrescere la professionalità dei produttori nel presentarla ai consumatori. La nostra realtà vitivinicola è costituita prevalentemente da piccole aziende, che devono trovare al proprio interno le risorse per occuparsi della conduzione delle vigne, delle operazioni di cantina, dei numerosi adempimenti amministrativi, della commercializzazione e della promozione aziendale. Crediamo che la Strada abbia aiutato i propri soci a crescere professionalmente e che potrà aiutarli anche in futuro".
Come rileva Barbara Cervetti, Consigliera metropolitana con delega al turismo, "la promozione di un territorio è un impegno di lunga durata: l'immagine turistica e la reputazione di località e servizi si costruiscono lavorando per anni, generando contenuti positivi e suscitando giudizi favorevoli sugli operatori e sulle loro prestazioni. L'attività della Strada Reale dei vini torinesi va nella giusta direzione, facendo convergere gli sforzi degli enti e delle istituzioni locali e dei singoli operatori verso obiettivi condivisi. Che a guidare l'associazione sia ora una donna è significativo delle capacità, dello spirito d'iniziativa e della creatività delle nostre imprenditrici turistiche".
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Ancora due "Passeggiate di Don Bosco" per scoprire i luoghi del Santo sociale per antonomasia nel bicentenario della nascita: le propone la Città Metropolitana di Torino in collaborazione con i Comuni che, insieme all'allora Provincia di Torino, hanno dato vita alcuni anni orsono al progetto delle "Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese". Nel 2014, nell'ambito di quel progetto e delle iniziative di avvicinamento alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco, era stato elaborato e "tradotto" in una cartina tematica il Cammino di Don Bosco, un itinerario per gli escursionisti che vogliono scoprire alcuni suggestivi luoghi in cui il giovane sacerdote, nacque, crebbe e operò.Su quei percorsi e in quei luoghi, in collaborazione con l'ATL "Turismo Torino e Provincia", si svolgono le "Passeggiate", che propongono escursioni di una giornata con animazione teatrale, in cui si alternano tratti percorsi a piedi e tragitti in pullman. Le escursioni prevedono il ritrovo alle 8,30 alla stazione di Torino Porta Susa sul lato di corso Bolzano, da dove partono i pullman per effettuare il primo tratto dell'escursione. Il tempo di percorrenza delle passeggiate su strade sterrate o asfaltate è in media due ore. Si consiglia pertanto l'utilizzo di scarpe comode.
I luoghi del Cammino di Don Bosco
Il Cammino di Don Bosco è un anello di sentieri, lungo circa 130 km, che parte da Chieri e attraversa le colline circostanti, per poi immergersi in quella che molti ormai definiscono come la "Terra dei "Santi": una serie di luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E' lui, il Santo sociale per antonomasia, l'ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi, castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne.
LE DATE E GLI ITINERARI DELLA QUARTA E DELLA QUINTA PASSEGGIATA DI DON BOSCO
Domenica 31 maggio: Torino - Chieri
- ore 8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta del Colle della Maddalena e successiva passeggiata sino a Pecetto
- ore 11,30 arrivo a Pecetto, visita alla cappella dei Battuti Bianchi e alla chiesa di San Sebastiano, pranzo presso Villa Nigra e successivo trasferimento in pullman a Chieri
- ore 15,30 Itinerario di Don Bosco a Chieri, con partenza dall'Istituto San Luigi e conclusione al centro visite Don Bosco, passando per il Convento San Domenico, via della Pace e la chiesa di San Filippo Neri
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 27 maggio l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Domenica 7 giugno: Torino - Colle Don Bosco
- ore ,8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta di Cinzano
- ore 9,30 arrivo a Cinzano, colazione alla Cantina Rossotto, visita alla chiesa di Sant'Antonio e proseguimento in pullman verso l'Abbazia di Vezzolano
- ore 10,30 visita all'Abbazia di Santa Maria di Vezzolano e successiva passeggiata sino a Castelnuovo Don Bosco
- ore 13,30 pranzo presso la Cantina del Freisa "Terre dei Santi". A seguire visita allle chiese di Sant'Andrea e della Madonna del Castello e partenza in pullman alla volta di Mondonio
- ore 15,30 visita alla casa di San Domenico Savio e alla chiesa parrocchiale di Mondonio. A seguire partenza in pullman per il Colle Don Bosco
- ore 16,30 arrivo al Colle Don Bosco, visita alla Basilica per ammirare le navate e le statue in legno della Via Lucis, visita al Pilone del Sogno e al Museo etnologico missionario
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 3 giugno l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
LE SOSTE CONSIGLIATE A CHI VUOLE PERCORRERE AUTONOMAMENTE IL CAMMINO DI DON BOSCO
- al Colle Don Bosco: il Tempio, il Centro di spiritualità, il Museo etnologico missionario, il ristoro Mamma Margherita
- a Riva presso Chieri: la casa natale di San Domenico Savio;
- a Chieri: il Centro intitolato alla figura di Don Bosco, l'itinerario cittadino dei luoghi della sua gioventù, il Duomo
- a Torino: la Casa Madre Valdocco, il Santuario di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Francesco di Sales
- lungo il cammino: la Basilica di Superga, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, l'Abbazia di Vezzolano
Per ulteriori informazioni sul Bicentenario di Don Bosco
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2015/bicentenario_donbosco/
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