I NOSTRI COMUNICATI

 

Edilizia scolastica

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Sopralluogo tecnico all’Istituto di Istruzione Superiore Copernico-Luxembourg di Torino dove la Città metropolitana di Torino è di recente intervenuta con un finanziamento europeo di poco superiore ai 2 milioni integrato da fondi propri per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro per la riqualificazione completa del corpo palestre e per l'efficientamento energetico.
Il direttore generale di Città metropolitana Guido Mulè con i tecnici dell’edilizia scolastica ha incontrato il dirigente scolastico Fulvio Genèro per individuare, tra le problematiche note del complesso scolastico, quale siano le priorità percepite come tali dall'Istituto.
Gli edifici che costituiscono l'Istituto sono stati realizzati verso la fine degli anni '70 ed i problemi sono tipici delle costruzioni di tale periodo ed in particolare i servizi igienici. Città metropolitana ha già rifatto parte dei servizi del blocco centrale con un impegno economico di circa € 300.000 e a breve avranno avvio i lavori per il completamento dell'intervento con anche la sostituzione degli infissi per un ulteriore importo di € 250.000 finanziato con l'avanzo di bilancio 2024.
Città metropolitana inoltre valuterà la possibilità di mettere in atto già a partire dal prossimo anno il completamento dell'ammodernamento di tutti i servizi igienici del vasto complesso scolastico situato di fronte alla stazione ferroviaria del Lingotto che ospita circa 1800 studenti




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Punto di riferimento per un’area vasta ed eterogenea che spazia dalla seconda cintura dell'area metropolitana torinese fino alle Valli Ceronda, di Lanzo e al Canavese, il Fermi-Galilei è nato nel 2012 dall’unione tra un Istituto tecnico commerciale per ragionieri e geometri e un Liceo scientifico.
Dal punto di vista logistico, i primi anni furono avventurosi per entrambe le scuole. L'"Enrico Fermi", nato come succursale nel 1967, venne inizialmente ospitato in alcuni locali del Palazzo Comunale, mentre il "Galilei", succursale del Galileo Ferraris di Torino dal 1968, iniziò la sua attività in una palazzina di recente costruzione dove non era possibile bloccare le persiane. Successivamente, l'istituto si trasferì in via Fiera, dove i locali non avevano vere finestre, ma solo vetrine affacciate sulla strada.
Nel 1972 iniziò la costruzione dell’attuale sede, un edificio scolastico ampio e luminoso, progettato con un rigore architettonico che garantisce spazi ben distribuiti. Oggi, il Fermi-Galilei ospita 1.220 studenti distribuiti in 55 classi, offrendo tre percorsi formativi: economico (con indirizzi in relazioni internazionali per il marketing, amministrazione, finanza e marketing, e sistemi informativi aziendali); liceo scientifico (con indirizzi sportivo, scienze applicate, informatico, e classico); e tecnologico (con indirizzi in costruzioni, ambiente e territorio, e biotecnologie ambientali e chimica dei materiali).

Quattro progetti con il PNRR
Attualmente, l'Istituto Fermi-Galilei è al centro di quattro progetti finanziati dal PNRR per un totale di 1,5 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato principalmente la messa in sicurezza delle strutture con l’installazione di reti antisfondellamento e l’applicazione di pannelli in cartongesso. Sono stati rifatti anche i serramenti, mentre i frangisole degli anni ’80 che coprivano l’ingresso sono stati rimossi, migliorando notevolmente la luminosità degli spazi interni, in particolare nelle segreterie.
Un altro intervento importante ha riguardato l’adeguamento dell’impianto elettrico, sia all’interno delle aule che per il sistema antincendio. Grazie ai fondi PNRR, l’accessibilità è stata migliorata con l’aggiunta di rampe per l’accesso agli edifici e alla palestra.

Un sogno nel cassetto: l’Auditorium
Il dirigente scolastico Vincenzo Giammalva, in carica dallo scorso anno, ha dichiarato: “Provenendo da altri istituti comprensivi, ho già avuto esperienza nel confronto con enti locali, ma con la Città metropolitana, essendo un'istituzione più grande, ho potuto apprezzare la maggiore capacità di intervento. Lo scorso anno, in particolare durante situazioni di emergenza legate al maltempo, ho constatato personalmente la rapidità e l'efficacia degli interventi. Ovviamente, la scuola richiede manutenzione continua e alcuni interventi a lungo termine. Nonostante la decrescita demografica possa influire sulle iscrizioni future, al momento abbiamo bisogno di più spazi. Il mio sogno è avere una sala riunioni o un auditorium, che sarebbe fondamentale per riunioni del Consiglio di Istituto e per eventi didattici importanti. Lavoreremo con i funzionari della Città metropolitana per trovare delle soluzioni.

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Giovedì 3 ottobre, il Direttore generale della Città metropolitana di Torino, Guido Mulé, ha incontrato Antonietta Mastrocinque, dirigente del Liceo Scientifico Galileo Ferraris, e Barbato Vetrano, dirigente dell'Istituto Tecnico Commerciale Germain Sommeiller, due realtà scolastiche di Torino che ospitano circa 2200 studenti.

Questo incontro si inserisce in una strategia più ampia della Città metropolitana, finalizzata a migliorare la comunicazione con i dirigenti scolastici e a trattare in modo diretto e tempestivo le problematiche legate all'edilizia scolastica. Durante il sopralluogo, il Direttore generale, accompagnato dai tecnici della Direzione Edilizia scolastica, ha confermato l'intenzione di ritinteggiare gli spazi interni di entrambi gli edifici scolastici situati in Corso Montevecchio, 67.

Con Antonietta Mastrocinque, dirigente del Galfer, è stata discussa la questione del bar della scuola, con l'intenzione di ampliarlo e creare una piccola zona ristoro, tenendo in considerazione eventuali vincoli strutturali.
È stata inoltre approvata la richiesta di tinteggiatura delle aule del piano terra, nei settori A e B, utilizzate sia per le attività scolastiche sia come seggi elettorali.

Si è anche convenuto di avviare un progetto per la ricollocazione dei rilevatori di calore per il riscaldamento e per riqualificare il cortile esterno, attualmente adibito a parcheggio, insieme a uno studio per sostituire l'attuale illuminazione con lampade a LED.

Con Barbato Vetrano, dirigente del Sommeiller, si è invece concordato di valorizzare la sala docenti, trasformandola in uno spazio più accogliente e funzionale. È stato proposto di liberare la sala dall'attuale utilizzo, sostituire l'illuminazione con soluzioni a LED e spostare gli strumenti tecnici del Museo Sommeiller in teche da posizionare nell'area ristrutturata della sala docenti, per esaltare il patrimonio culturale della scuola.

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Martedì 1 ottobre, il Direttore generale della Città metropolitana di Torino, Guido Mulé, ha incontrato Paolo Ficara, dirigente scolastico dell'Istituto Santorre di Santarosa di Torino. L’incontro rientra in una strategia più ampia della Città metropolitana per migliorare il dialogo con i dirigenti scolastici e affrontare tempestivamente le questioni legate all’edilizia scolastica. Questo approccio punta a risolvere i problemi più urgenti, monitorare costantemente lo stato dei cantieri in corso e programmare in modo più efficiente i finanziamenti e gli interventi strutturali a medio-lungo termine.

La prima fase di questo percorso è iniziata a settembre, quando è stato organizzato un incontro online con tutti i dirigenti scolastici del territorio. Durante questa riunione, sono state illustrate le principali novità organizzative introdotte dalla Città metropolitana, come la figura del referente unico per le comunicazioni tra scuole e istituzioni. Inoltre, sono stati istituiti tre referenti trasversali con competenze specifiche per tematiche importanti: disabilità, palestre e spazi verdi. Queste figure hanno il compito di garantire che i bisogni specifici di ogni istituto vengano presi in considerazione e che ci sia un referente per ogni ambito che possa intervenire rapidamente.

Dopo questo primo incontro generale, la Città metropolitana ha avviato una serie di incontri individuali con i dirigenti scolastici delle varie scuole per esaminare lo stato di avanzamento dei lavori già in corso e per affrontare le necessità particolari di ogni istituto. Questi incontri "scuola per scuola" permettono di avere una visione chiara e dettagliata delle situazioni più critiche e di prendere decisioni immediate o a lungo termine, in base alle esigenze di ciascun edificio scolastico.

Il caso del Santorre di Santarosa è emblematico per la sua complessità: il cantiere in corso, del valore di 2,5 milioni di euro, interessa un edificio degli anni Trenta vincolato dalla Sovrintendenza dei beni architettonici, rendendo i lavori di adeguamento sismico particolarmente difficili. Per evitare ulteriori disagi agli studenti, molti di loro sono stati temporaneamente trasferiti in altre sedi, come la succursale di via Vigone e altre scuole vicine.

Durante l’incontro, Ficara ha apprezzato il supporto della Città metropolitana nel trovare soluzioni che hanno scongiurato l'adozione di doppi turni o altri disagi organizzativi, ma ha anche evidenziato la necessità di completare alcuni interventi, come il rifacimento dei servizi igienici nella sede di corso Peschiera e la ritinteggiatura dell’edificio, al termine dei lavori. Questo ultimo aspetto è particolarmente importante per la percezione che studenti e famiglie hanno della scuola: nonostante i grandi lavori strutturali finanziati dal PNRR, l’aspetto estetico rimane invariato, suscitando meno fiducia nell’impatto complessivo dei lavori.

Infine, Ficara ha sottolineato alcune problematiche nella succursale di via Vigone, in particolare l'accessibilità degli spazi a causa della disposizione sfalsata dei piani e l'eccessiva luminosità delle aule, che causa temperature elevate nelle giornate soleggiate, nonostante l'uso di pellicole protettive sui vetri. Guido Mulé ha rassicurato sul fatto che la Città metropolitana è consapevole di queste criticità e ha promesso interventi mirati, utilizzando anche eventuali fondi derivanti dall’avanzo di bilancio.








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In fase di rinnovo la convenzione fra Città metropolitana e Comune di Orbassano

Città metropolitana di Torino e Comune di Orbassano stanno rinnovando la convenzione per l’uso degli impianti sportivi annessi all’Istituto di istruzione superiore Amaldi-Sraffa in orario extracurriculare.

La legge infatti prevede che gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dell'orario dell’irganizzazione didattica per “attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile” consentendo quindi alla Città metropoltana, proprietaria dell’edificio, di disporne la temporanea concessione.

Il Comune di Orbassano, in virtù della convenzione, potrà usufruire degli impianti dell'istituto ad oggi disponibili o direttamente o provvedendo a sua volta a redigere delle concessioni in uso.

Sul territorio la Città metropolitana dispone di circa 190 palestre scolastiche, numerosi playground, due centri sportivi e quattro piscine.

“La possibilità per i Comuni e per le associazioni sportive di poter fuire degli spazi all’interno delle nostre scuole” spiega il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo “ è di primaria importanza, perché la gran parte degli impianti sportivi di fatto si trova all’interno degli edifici scolastici. È un’osmosi importante fra scuola e territorio che contribuisce a rafforzare il tessuto sociale cittadino”.

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Con sede nel cuore di Mirafiori Nord, negli anni '70 era conosciuto semplicemente come il “Settimo”: in effetti, la sua scarna denominazione ufficiale era “VII Liceo Scientifico” di Torino. Oggi, per i ragazzi, è il "Majo", come indica un bel graffito colorato vicino alla facciata della scuola, ben più visibile dell’insegna che campeggia sopra l’entrata.

L’Istituto di Istruzione Superiore Majorana di Torino ha preso il nuovo nome nel 1998 e oggi ospita circa 1.250 studenti, divisi in 56 classi, con un indirizzo tradizionale scientifico, uno potenziato in matematica, un indirizzo in scienze applicate e un indirizzo Cambridge.

Inizialmente, la sede in via Frattini era divisa in due edifici, di fatto due ali parallele che, negli anni Duemila, la Città Metropolitana ha unificato, creando un corpo centrale dove sono ospitati gli uffici amministrativi. Inoltre, sono state rifatte completamente le coperture, bonificandole dall’amianto, e sono stati sostituiti tutti gli infissi con nuovi serramenti a taglio termico.

Il PNRR ha portato in dote alla scuola 1 milione di euro per l’adeguamento sismico della manica centrale: un cantiere molto impegnativo, che riguarda tutti i piani, dalle fondamenta alla copertura. Verranno realizzati dei setti in cemento armato, posizionati sia agli spigoli dell’edificio sia nella porzione centrale, e saranno poi collegati fra loro; la facciata sarà quindi sistemata e resa omogenea. Attualmente sono in corso i lavori di scavo delle fondamenta, dove saranno posizionati i sei plinti in cemento armato di fondazione, che reggeranno i setti.

Luca Paolella, vicepreside del Majorana, spiega che l’Istituto ha saputo trasformare il disagio causato dal cantiere all’organizzazione della didattica in un’opportunità: “Inizialmente, quando i lavori ci sono stati presentati, ci siamo un po’ spaventati perché è un cantiere di grande impatto” racconta. “Ma le modalità di organizzazione dei lavori ci hanno permesso di far ruotare le classi, ispirandoci al modello DADA, che peraltro era già un progetto avviato dal Consiglio di Istituto e dal Collegio Docenti”.

Il DADA (Didattiche per Ambienti di Apprendimento) è un metodo di stampo americano che prevede la possibilità di sviluppare tutte le metodologie didattiche in un ambiente di apprendimento che sia funzionale e mirato. Spesso sono gli studenti a cambiare classe, raggiungendo le aule e i laboratori attrezzati appositamente per il tipo di insegnamento.

Possiamo dire che, in effetti, le classi che si spostano sfruttano gli spazi in modo più efficiente: le cinque aule che perdiamo perché devono restare vuote durante i lavori sono recuperate grazie alla rotazione”, commenta Paolella.

Un sistema che aiuta anche a sopperire mancanze che l’Istituto vorrebbe vedere risolte in futuro: “Vorremmo un ascensore nell’ala nord, che ha 24 delle 36 aule che utilizziamo: è uno spazio non accessibile in caso di disabilità o infortunio”.

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Sono una dozzina gli edifici scolastici gestiti dalla Città Metropolitana di Torino in cui sono già ultimati o in via di completamento i lavori indifferibili per garantire l’avvio dell’attività didattica. Con un primo impegno di spesa di 2,3 milioni di euro, si sta procedendo a ritmo serrato per completare gli interventi più critici – dalla messa in sicurezza degli edifici alla realizzazione di nuovi spazi. Questi interventi fanno parte di un piano straordinario di edilizia scolastica, reso possibile grazie a 8 milioni di euro stanziati nella quarta variazione di bilancio approvata lo scorso luglio. L’obiettivo è affrontare, negli edifici scolastici, situazioni che non possono essere posticipate (ad esempio, infiltrazioni dovute a eventi atmosferici violenti) o che non potevano essere finanziate in altro modo. Gli interventi riguardano gli spazi interni; il completamento di appalti in corso; la risoluzione di problematiche delle coperture degli edifici; interventi urgenti e puntuali di messa in sicurezza; il rifacimento di impianti termici con problemi di funzionamento e interventi per migliorare l'accessibilità degli edifici scolastici nei casi di urgenza.

L’avanzo di bilancio“ spiega il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo “ ci permette di intervenire entro la fine dell’anno per affrontare in una quarantina dei nostri edifici scolastici situazioni che non possono esser differite nel tempo, come le  infiltrazioni connesse ad eventi atmosferici violenti. In molti casi sono interventi tampone in attesa di avere risorse sufficienti per lavori più organici, ma che nel frattempo risolvono situazioni spiacevoli e migliorano la qualità della vita di studenti e personale scolastico”.

Gran parte degli interventi programmati sarà conclusa entro il 2024, ma già nel mesedi settembre sono in corso di risoluzione problematiche urgenti in una dozzina di scuole:

- Spinelli di Torino: realizzazione nuova rampa interna (€15.579)
- Bosso-Montidi Torino: realizzazione di 4 aule al piano terra e lavori al primo piano (€ 150.000) per ospitare le classi del Santorre di Santarosa oggetto di lavori di adeguamento sismico;
- Santorre di Santarosa, via Vigone, Torino: recupero dell’alloggio del custode per ricavarne 2 aule (€ 50.000)
- Dalmasso di Pianezza: razionalizzazione degli spazi per ottenere maggiore disponibilità (€ 34.000)
- Pininfarina di Moncalieri: messa in sicurezza di alcuni serramenti esterni e sistemazione della passerella di collegamento con le officine (€69.300)
- Gobetti di via Maria Vittoria, Torino: sostituzione serramenti della palestra e manutenzione della copertura (€97.974)
- Gobetti, succursale di corso Picco, Torino: interventi di messa in sicurezza nella palestra (circa € 60.000)
- Birago di Torino: interventi strutturali connessi alla verifica di vulnerabilità sismica della palazzina officine (€150.000)
- Istituto di Settimo Torinese (edificio Galileo Ferraris): secondo lotto per la sostituzione dell’impianto termico (aule, palestra e aula magna), lavori in due tranche: una in autunno e il completamento in primavera 2025 (€400.000)
- Avogadro di Torino: interventi sulle coperture e di manutenzione straordinaria puntuale (circa € 20.000);
- Europa Unita di Chivasso: interventi sulle coperture e di manutenzione straordinaria puntuale (circa € 30.000);
- Galilei di Avigliana: lavori elettrici per realizzare nuovo laboratorio e interventi di bonifica amianto (circa 63.000 euro).






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Intervento di manutenzione straordinaria all’Istituto Superiore Erasmo da Rotterdam di Nichelino per riparare tempestivamente un servizio igienico non agibile a causa di infiltrazioni e consentire così a uno studente con difficoltà deambulatorie di utilizzare il bagno più prossimo alla sua classe.

La Direzione edilizia della Città metropolitana di Torino ha effettuato all’inizio della settimana un sopralluogo con l’impresa e il personale dell’Istituto a tutti i servizi igienici dell’edificio scolastico. I lavori di manutenzione sono stati avviati il 25 settembre e si concluderanno domani, ma il bagno disabili è già fruibile da oggi 26 settembre.

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Compie 100 anni l’Istituto professionale per l'industria e l'artigianato Dalmazio Birago di Torino, 32 classi, circa 600 alunni.
La Città metropolitana di Torino ha in corso importanti lavori nella scuola per un impegno di 1 milione e 160mila euro, finanziati in parte dal PNRR e in parte con fondi propri: "lavori impegnativi, che termineranno entro ottobre"spiega il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo che ha partecipato mercoledì 25 settembre insieme alla consigliera delegata all'istruzione Caterina Greco alla cerimonia per il centenario presente il ministro dell'istruzione Valditara.
"I lavori  - aggiunge Suppo - riguardano in particolare il completamento della pavimentazione del laboratorio Officine e decorazioni, la fornitura e posa di oscuranti per i serramenti delle aule, il ripristino della pavimentazione cortile e la sistemazione delle caditoie e l’intervento di bonifica dall’amianto con sostituzione della facciata strutturale su Corso Novara, che è già stata incapsulata e sarà sostituita".
L’istituto professionale di Stato “Dalmazio Birago”  era stato istituito nel 1924, con lo scopo di preparare giovani meccanici specializzati in motori d’aereo e nell’industria automobilistica. 
Nella sede che attualmente occupa in corso Novara 65 è stato spostato nel 1965, mentre negli anni '80 era stata inaugurata anche una succursale a Mirafiori Nord, vicinissima agli stabilimenti Fiat: le due sedi sono le stesse ancora oggi così come nel tempo non è mai mutata un’offerta formativa strettamente legata all’industria dell’automotive, seguendo ovviamente le evoluzioni della tecnologia e del mercato come dimostra la convenzione firmata dall’Istituto Birago con un'officina automobilistica di Moncalieriche prevede scambi formativi e stage per i futuri meccanici più promettenti.








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Il personale tecnico della Direzione Ediliza della Città metropolitana di Torino è al lavoro da questa mattina 23 settembre all’ Istituto di istruzione superiore Curie-Levi di Collegno dove le piogge in corso hanno mandato, per un’infiltrazione, in tilt la centralina della caldaia e lasciato senza corrente l'Istituto.