Cultura
Torna a Palazzo Cisterna, giovedì 17 novembre alle ore 17, l’Associazione Amici della Cultura con l’appuntamento mensile “Incontri a Palazzo”. In sala Consiglieri Achille Maria Giachino, presidente dell'Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana, parlerà di “Assistenza sanitaria sui campi di battaglia dalle origini all'Unità d'Italia”.L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere e affrontare i vari aspetti dell'organizzazione del corpo sanitario durante i conflitti.
Achille Maria Giachino
Presidente dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana Piemonte-Valle d’Aosta e cultore di storia della medicina militare, da molti anni dedica il suo tempo a studiare e approfondire argomenti riguardanti l’organizzazione del corpo sanitario degli eserciti di ogni nazione e di ogni epoca. Ha al suo attivo oltre un centinaio di saggi pubblicati su riviste specialistiche, sia italiane che straniere. E’ inoltre membro di numerose istituzioni tra cui la Società Italiana di Storia Militare, l’ International Society for the History of Medicine, la Società Italiana di Storia della Medicina e il Collegium Historicum Chirurgiae.
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In occasione della Festa nazionale dell’indipendenza della Polonia, il Consolato onorario di Polonia a Torino e la Comunità polacca torinese hanno organizzato per venerdì 18 e sabato 19 novembre le celebrazioni in vista di un possibile ed auspicabile gemellaggio tra le città di Chivasso e di Przemysl. Le celebrazioni, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, inizieranno alle 9 di venerdì 18 con l’incontro in Municipio tra l’amministrazione comunale di Chivasso ed il Sindaco di Przemysl, Robert Choma, il quale incontrerà succesivamente i rappresentanti delle associazioni del settore del commercio, dell’industria, della cultura e dello sport. Dopo una breve visita guidata al centro storico, il Sindaco Choma si recherà alla piscina comunale e negli impianti sportivi di via Gerbido, dove incontrerà l’assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris e l’assessore allo sport della Città di Chivasso Giulia Mazzoli. La visita alle istituzioni culturali toccherà le sale di registrazione della Blu Room, l’Istituto musicale comunale Leone Sinigaglia e la biblioteca civica multimediale MOviMEnte. Il Sindaco Choma e il primo cittadino chivassese Libero Ciuffreda avranno poi un colloquio sul tema delle ricerche delle salme dei soldati italiani che riposano a Przemysl.Sabato 19 novembre alle 9,30 si terrà in Consiglio comunale una cerimonia ufficiale, con gli interventi dei sindaci delle due città e dei capigruppo consiliari. In tale occasione sarà comunicata ufficialmente l’intitolazione di una via di Chivasso alla memoria dei soldati polacchi deceduti nella città piemontese. Alle 10,30 si terrà la commemorazione ufficiale dei militari polacchi in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’esecuzione degli inni nazionali, la posa di corono d’alloro ai caduti e i discorsi dei Sindaci Ciuffreda e Choma, del Console generale della Repubblica di Polonia a Milano e del rappresentante della Comunità polacca di Torino. Alle 11 nel cimitero cittadino le autorità deporranno fiori alla tomba dei soldati polacchi deceduti a Chivasso. Inoltre, nel cimitero della frazione La Mandria le autorità renderano poi omaggio alla lapide con i nomi dei primi soldati polacchi deceduti nella città piemontese.
Lo storico legame tra Chivasso e la Polonia
Torino e il Piemonte hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi, il quale a sua volta fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico e a quello prussiano. Negli ultimi dieci anni la Provincia di Torino ha concesso il suo patrocinio alle iniziative per la Festa nazionale polacca proprio in considerazione dei legami storici tra il nostro territorio - in particolare il Chivassese - e la Polonia. Concedendo a sua volta il patrocinio, la Città Metropolitana prosegue quindi nel solco di una consolidata tradizione di attenzione e vicinanza alla comunità polacca, alla sua associazione Ognisko Polskie w Turynie e al Consolato onorario di Polonia a Torino. Il legame forte fra Torino e la sua provincia e la Polonia si rinsaldò al termine della Prima guerra mondiale, quando 22.000 soldati polacchi, precedentemente inquadrati nell'esercito austro-ungarico e catturati dagli italiani durante il conflitto, si arruolarono come volontari nel nuovo esercito che venne costituito per iniziativa del Comitato nazionale polacco. Essi trascorsero un periodo di addestramento alla Mandria di Chivasso e, nel 1919, tornarono in patria per combattere ai confini orientali contro le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, assicurando così alla Polonia un breve periodo di indipendenza nazionale, che sarebbe però terminato tragicamente nel 1939, con le contemporanee invasioni tedesca e russa seguite allo sciagurato Patto Molotov-Ribbentrop. A Chivasso, a Ivrea e a Torino sono sepolte le salme di molti dei soldati che non riuscirono a sopravvivere alle malattie contratte durante la prigionia in Italia negli anni che vanno dal 1915 al 1918. Nel 1990 il Papa polacco Giovanni Paolo II rese onore alla lapide che nel cimitero di Chivasso ricorda i connazionali militari, durante la sua visita alla Diocesi di Ivrea. Durante l'addestramento alla Mandria le condizioni dei militari polacchi migliorarono notevolmente. Per loro furono organizzate attività di istruzione primaria e professionale, iniziative culturali e sportive. A coordinare tali iniziative fu il Comitato Pro-Polonia, presieduto dall'avvocato Attilio Begey, il quale nel dopoguerra fu nominato Console onorario di Polonia a Torino. La ricorrenza dell'11 novembre ricorda proprio la riconquista della sovranità nazionale da parte dei polacchi nel 1918, al termine della Grande guerra. La Comunità polacca di Torino si è invece costituita ufficialmente dopo la Seconda guerra mondiale, quando alcuni ufficiali che avevano combattuto contro i nazifascisti, servendo nel corpo d'armata comandato dal generale Anders, si stabilirono a Torino per completare i loro studi, nell’impossibilità di tornare in una patria che era passata dal giogo nazista a quello sovietico. Gli ufficiali e i militari polacchi rimasti a Torino si laurearono al Politecnico e all’Università e, nel 1948, costituirono ufficialmente l’associazione Ognisko Polskie w Turynie, per mantenere vive le tradizioni nazionali e i legami con la madrepatria. Negli anni ’80, Ognisko Polskie w Turynie organizzò a Torino numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno al sindacato Solidarność. Oggi che la Polonia è a pieno titolo membro dell’Unione Europea, l’associazione continua a tenere vivi i legami tra la madrepatria e le famiglie dei polacchi che vivono e lavorano a Torino, molti dei quali hanno un’elevata professionalità nel settore sanitario e nell’industria. Corsi di lingua polacca per i bambini e gli adulti (anche italiani), corsi di italiano per coloro che si sono stabiliti da poco a Torino, conferenze e momenti di svago aiutano i polacchi torinesi a sentirsi a casa loro in una città e in un Paese che li hanno sempre stimati e apprezzati.
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“C’era una volta… il Cinema” è il titolo del secondo concerto della rassegna “Chivasso in Musica 2016-17”, in programma sabato 12 novembre alle 21 nel Teatro dell’Oratorio, in via don Dublino). Il concerto, organizzato nell’ambito del progetto “Il Regio Itinerante”, proporrà al pubblico chivassese un ensemble orchestrale formato da artisti del Teatro Regio di Torino: Alessio Murgia ed Enrico Luxardo (violini), Alessandro Cipolletta (viola), Relja Lukic (violoncello), Atos Canestrelli (contrabbasso), Alessandro Cammilli (oboe), Luigi Picatto (clarinetto), Fabrizio Dindo ed Evandro Merisio (corni), Ranieri Paluselli (percussioni).Il programma prevede brani tratti dalle colonne sonore di celebri film, composte da Ennio Morricone (1928) e John Williams (1932): “C’era una volta il West (1968)”, “E.T.” (1982), “Nuovo Cinema Paradiso” (1988), “C’era una volta in America” (1984), “Schindler’s List” (1994), “The Mission” (1986), “Indiana Jones” (1984) e molti altri titoli. Gli arrangiamenti sono di Alessio Murgia.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Live Piemonte dal Vivo (www.piemontedalvivo.it), con il Lions Club Chivasso Host (www.lionschivasso.it) presieduto da Sergio Minetto e con il Lions Club Chivasso Duomo presieduto da Marisa Pagetto Castello.
L’ingresso è a pagamento e costa 5 Euro; gratuito per i soci dell’associazione Contatto e dei Lions. Per ogni ulteriore informazione: www.chivassoinmusica.it, telefono e fax 011-2075580.
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Il nono e penultimo appuntamento del 2016 con le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, è fissato per le ore 10 di sabato 19 novembre. La visita a Palazzo Cisterna sarà accompagnata dai gruppi storici “La Corte” di Venaria Reale e “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” di Torino. Entrambe le associazioni fanno parte dell’Albo dei gruppi storici istituito nel 2005 dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana.I GRUPPI STORICI CHE ANIMERANNO LA GIORNATA DEL 19 NOVEMBRE A PALAZZO CISTERNA
Il gruppo storico “La Corte” di Venaria Realeè stato creato da un nucleo di appassionati di storia locale interessati e ideare e proporre al pubblico spettacoli che riproducono con fedeltà scenari di vita quotidiana della Corte sabauda dalla metà del Seicento ai primi del Settecento. Il gruppo rievoca figure e personaggi vissuti nella Reggia della Venaria Reale in quella che è stata l'epoca più radiosa della residenza sabauda, in un caleidoscopio di quadri buffi, ironici e divertimenti, svaghi, delizie senza virtù, balli di dame e cavalieri, duelli amori e tradimenti. Per saperne di più si può scrivere a lacortedivenariareale@hotmail.it
L’associazione “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula” rievoca l’attività dei lavandai che operavano nella borgata Bertolla di Torino fino agli anni ’60, quando il loro lavoro venne sostituito dalle lavatrici meccaniche. Il gruppo storico culturale è stato costituito nel 1992 dai figli dei lavandai, per valorizzare le tradizioni del rione. Nel 2000 è entrato a far parte del’associazione anche il gruppo dei “Teracin del Po”, ampliando l’attività di promozione delle tradizioni, delle usanze e dei personaggi storici di Bertolla attraverso la partecipazione a manifestazioni, feste, carnevali, raduni e sagre paesane. Il gruppo storico realizza e divulga pubblicazioni e materiale storico e culturale, partecipa al Centro di Interpretazione della Circoscrizione 6 ed è inserito nel contesto dell’Ecomuseo urbano della Città di Torino. Ha inoltre allestito nei locali della parrocchia “San Grato” di strada Bertolla il Museo dei Lavandai, che singoli cittadini, gruppi e scolaresche possono visitare su prenotazione. Per saperne di più si può telefonare ai numeri 011- 2731880 e 349-8722649.
LE VISITE GUIDATE A PALAZZO CISTERNA: COME E QUANDO
Nel 2016 le visite a Palazzo Cisterna si svolgono il terzo sabato di ogni mese, esclusi luglio e agosto. L’ultimo appuntamento dell’anno è quindi fissato per il 17 dicembre. Palazzo Dal Pozzo della Cisterna è comunque sempre aperto ai visitatori su prenotazione telefonica al numero 011-8612644, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una e-mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni. Il complesso è anche visitabile sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì il mattino dalle 9,30 alle 13 dalle scuole, nel pomeriggio dalle 14 alle 17 da associazioni e gruppi di cittadini.
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Rientrato allarme per la gestione del Museo archeologico dell'Abbazia della Novalesa.
La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha assicurato che i fondi per confermare l'impegno del 2016 da parte del Centro culturale diocesano di Susa ci sono ed ha garantito l'impegno nel bilancio della Città metropolitana di Torino.
Può tornare alla normalità quindi la programmazione di visite guidate e di appuntamenti culturali nel museo archeologico, gestito fin dal 2009 dal Centro diocesano di Susa, diretto da don Gianluca Popolla.
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Sabato 22 ottobre alle 15,30 ad Agliè l’evento “Piumadoro e Piombofino” nella villa “Il Meleto” - che raccoglie memorie e cimeli gozzaniani - conclude il percorso “Alla ricerca della Felicita’ - Innamorati del Canavese”, un calendario di eventi organizzati dall’associazione Eleyka in collaborazione con 17 amministrazioni comunali. Gli eventi hanno ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di commercio, dell’Atl “Turismo Torino e Provincia” e del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese.Le cittadine e i paesi canavesani coinvolti negli eventi hanno messo a disposizione di tutti il proprio tesoro affinché, alla fine del viaggio, ogni luogo visitato diventi il tassello di un affresco di ciò che è stato ed è il Canavese. Gli eventi sono legati fra loro da un “fil rouge” narrativo, dedicato alla figura del poeta Guido Gozzano, di cui si celebra quest’anno il centenario della scomparsa. Di qui il titolo del circuito che, in un certo senso, è un gioco di parole tra il termine “felicità” e il nome della signorina Felicita di gozzaniana memoria. Il regista e attore Davide Motto ha curato la direzione artistica dei 17 eventi che, da giugno a ottobre, hanno animato altrettanti Comuni canavesani con spettacoli teatrali, danze e performance dal vivo, alla ricerca della felicità tra storia, natura, arte, architettura e prodotti locali. Il costo dell'ingresso ad ogni evento è di 5 euro per gli adulti; gratis per i bimbi al di sotto degli otto anni di età.
L’evento di sabato 22 ottobre è ispirato a “Piumadoro e Piombofino”, una delle più celebri fiabe che Gozzano scrisse per i bambini: un racconto che colpisce per la sua atmosfera rarefatta e leggera, proprio come la sua protagonista, che viene trasportata dal vento fino al lieto fine. La favola racconta di una fanciulla povera, che vive con la sola compagnia del nonno carbonaio fino all’età di 14 anni, quando diventa così leggera da sembrare una piuma e da restare chiusa in casa per non volare via. Un giorno il nonno muore e Piumadoro è costretta ad uscire e subito viene rapita dal vento, finché incontra la Fata dell’Adolescenza che la aiuta a superare prove importanti, donandole tre chicchi fatati. La missione che spetta alla bella fanciulla è di andare a cercare il reuccio delle Isole Fortunate, che soffre del problema opposto al suo: è così pesante da non potersi spostare. Il racconto tratta con garbo e delicatezza il tema della trasformazione, tipica del periodo dell’adolescenza, piena di squilibri che tendono però a risolversi in bellezza seguendo il corso delle forze naturali. Seguendo Piumadoro si impara la gentilezza verso gli esseri più deboli (la farfalla, il soffione e lo scarabeo) che poi si riveleranno preziosi alleati nel momento del bisogno. “Piumadoro e Piombofino” è anche una grande favola d’amore inteso come energia degli opposti che si attraggono e si completano l’un l’altro.
Per saperne di più: www.eleyka.it e www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/associazioneeleyka. Per le informazioni turistiche generali ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefonando al numero 0125-618131. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 345-5245702 o scrivere ad eventi@eleyka.it
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Torna a Palazzo Cisterna, giovedì 20 ottobre alle ore 17, l’Associazione Amici della Cultura con l’appuntamento mensile “Incontri a Palazzo”. In sala Consiglieri Richi Ferrero, poliedrico artista torinese, parlerà di “Immagini e luci in città”.L’incontro sarà l’occasione per fare una carrellata storica degli interventi di arte urbana di Richi Ferrero: quarant'anni di immagini e luci nella città che hanno trasformato il panorama cittadino come un grande teatro urbano.
Richi Ferrero
(1951, Torino) vive e lavora a Torino.
Artista a tutto campo, dagli anni ’70 a oggi ha lavorato in modo trasversale
tra arte visiva, teatro, cinema, installazioni d’arte urbana,
progettazione museale, arte della luce.
Selezione d’interventi artistici:
1984 Set, installazione d’arte urbana, Torino.
1985 Torino Stupefacente, installazione d’arte urbana, Torino.
1986 32 tonnellate spinte in cielo... come se fosse il mare, installazione d’arte urbana, Torino.
1987 Per ora, per quest’ora, per questa volta ancora, installazione d’arte urbana, Torino.
1989 Torino Metaphysica, installazione d’arte urbana, Torino.
1990 Assalto al Sole, installazione di video arte urbana, Torino.
1994 Desiderio - Tram etnico, installazione mobile d’arte urbana, Torino.
1998 Porto Palazzo, Luci d’Artista, Torino.
2000 Lucedotto, Luci d’Artista, Torino.
Le fil(e) d’Arachné (Wood Wide Web), a cura di Lucio Cabutti, Orta San Giulio.
Forte di Exilles , sei installazioni d’arte permanente sul tema della guerra.
2002 Sebastiane. Una interpretazione, Narciso Galleria Torino.
Blu Presepe , X Biennale d’Arte Sacra (a cura di L. CARAMEL, C. Chenis), San Gabriele Isola del Gran Sasso (TE).
2003 Fungo dell’acquedotto, intervento di illuminazione artistica, Rivoli.
2004 Eftimio, (con Piero Gilardi) Musée d’Art Moderne et Contemporain, Genève.
2004/2005 La città di sotto. Concerti per Uomini Pietra
2005 Ponte Balbis intervento di illuminazione artistica, Torino.
2006 Il Dente del Gigante (con Carmelo Giammello), Piazza Solferino, Torino.
Uomini Pietra, installazione di video arte urbana, Glow, Eindhoven, NL.
2007 Il Grande Guerriero, scultura, collezione privata.
Dove sognano le formiche verdi, opera artistica, collezione privata.
2009 Luce Nera, organizzata da Francesco Poli, GAS Gallery, Torino.
Re di Fiori , progetto artistico sul monumento a Vittorio Emanuele II, Torino.
2010-2014 Bwindi Light Masks, Luminale 2010, Francfort;
XIII-XIV-XV Luci d’Artista; Gagliardi Galerie Art System; Turin
Jerusalem Light Festival, IL; Glow Eindhoven NL; Bella Skyway
Festival Torun PL; Moscow International Festival “Circle of Light”, Mosca RUS.
2011 Opere d’arte della luce, ROME, The Road to Contemporary Art.
Pluriball - Fischerball, 54° Biennale di Venezia.
2012 “La Lotta Continua”, esposizione alla Gas Gallery e Circolo Amantes, Torino.
The Last Blue Rider, progetto artistico, Studi Aperti Artsfestival, Ameno.
Homo Tecnosapiens, progetto artistico per Campus Luigi Einaudi, Università di Torino.
2013 Giardino barocco Verticale, Palazzo Valperga Galleani, progetto di arte della luce, Torino.
2014 City Lights GAS Gallery, Torino.
2015 Sagittaurus, scultura, collezione privata.
2016 Equinox, scultura, collezione privata.
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“Abbassa la tua radio per favor…”: così declamava il “Silenzioso Slow” di Norma Bruni negli anni ’40. Il Trio Alchimea, con il trombettista Felice Reggio, l’arpista Sara Terzano e il percussionista Roberto Mattea, invita invece il pubblico ad alzare il volume della radio ed a ripercorrerne la storia negli anni d’oro, con un concerto in prima assoluta in occasione della mostra “Radio d’epoca: immagini e voce attraverso l’etere” a cura dell’AIRE, l’Associazione Italiana Radio d’Epoca.Il concerto è in programma domenica 16 ottobre a Palazzo Grosso a Riva presso Chieri, con ingresso libero e gratuito. Il concerto “Radio in pillole” è inserito nel calendario della rassegna “Musica-Magia dei Luoghi”, patrocinata dalla Città Metropolitana. La nona edizione della rassegna sta riscuotendo un notevole successo, grazie al connubio tra musica, arte e architettura, che propone una serie di concerti preceduti da visite guidate a tema in luoghi dal grande fascino storico, artistico e architettonico.
L’ormai consueta tappa a Riva presso Chieri darà nuovamente la possibilità di visitare il Museo del Paesaggio Sonoro e il palazzo barocco che lo ospita, con in più l’occasione di scoprire le radio d’epoca. Il percorso di visita alla Mostra è condotto da Andrea Ferrero, presidente dell’AIRE Piemonte, introdotto dal Sindaco Livio Strasly e dell’Assessore alla Cultura Anna Pennazio. Al Trio del gruppo cameristico Alchimea il compito di creare in musica una galleria di grandi personaggi della radio, da Fred Buscaglione a Macario, da Vanda Osiris al Quartetto Cetra; toccando anche i miti internazionali come Louis Amstrong e Charlie Chaplin, con il dialogo tra la tromba jazz di Felice Reggio, l’arpa poliedrica di Sara Terzano ed il tocco ritmico del percussionista Roberto Mattea. Molti dei brani provengono dagli spartiti di Luisella Predazzi Lupi (1896-1988), donati dal figlio, Emilio Predazzi, a Sara Terzano. La figura di Luisella Predazzi, prima arpa del Teatro Regio di Torino ai tempi di Toscanini e apprezzata musicista della storica famiglia di marionettisti Lupi, è stata lo spunto per lo spettacolo-concerto “Storia di un’arpista e del suo leone”, realizzato da Sara Terzano in occasione del XXIX Salone Internazionale del Libro.
La rassegna “Musica-Magia dei Luoghi” proseguirà nel mese di novembre, venerdì 25 alle 18 nell’auditorium “Antonio Vivaldi” della Biblioteca Nazionale di Torino, con il concerto intitolato “Tesori Risuonati”, che proporrà pagine di musica da ballo piemontese e musica di corte inedita, i cui spartiti sono custoditi nell’archivio della biblioteca, alternandole con i tanghi di Astor Piazzolla e il “falso Barocco” del Rondò Veneziano. Il tutto ambientato tra gli allestimenti temporanei della “Nazionale” e all’interno del nuovo auditorium dedicato ad uno dei protagonisti dell’archivio, Antonio Vivaldi.
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Domenica 16 ottobre a San Giorgio Canavesecon l’evento “Dal Canavese a Roma” prosegue il percorso “Alla ricerca della Felicita’ - Innamorati del Canavese”, un calendario di eventi organizzati dall’associazione Eleyka in collaborazione con 17 amministrazioni comunali. Gli eventi hanno ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Camera di commercio di Torino, dell’Atl “Turismo Torino e Provincia” e del Gruppo Turismo di Confindustria Canavese.I paesi e le cittadine canavesane coinvolte negli eventi mettono a disposizione di tutti il proprio tesoro affinché, alla fine del viaggio, ogni luogo visitato diventi il tassello di un affresco di ciò che è stato ed è il Canavese. Gli eventi sono legati fra loro da un “fil rouge” narrativo, dedicato alla figura del poeta Guido Gozzano, di cui si celebra quest’anno il centenario della scomparsa. Di qui il titolo del circuito che, in un certo senso, è un gioco di parole tra il termine “felicità” e il nome della signorina Felicita di gozzaniana memoria.
Il regista e attore Davide Motto ha curato la direzione artistica dei 17 eventi che, da giugno ad ottobre, animano altrettanti Comuni canavesani con spettacoli teatrali, danze e performance dal vivo, alla ricerca della felicità tra storia, natura, arte, architettura e prodotti locali. Il costo dell'ingresso ad ogni evento è di 5 Euro per gli adulti; gratis per i bimbi al di sotto degli otto anni di età.
Tra storia, parchi e musei, alla scoperta di un borgo teatrale, per cercare insieme una felicità dai sapori inediti
Il percorsotra storia, parchi e musei alla scoperta di San Giorgio Canavese - un borgo teatrale quant’altri mai - inizia alle 15,30davanti al Municipio, in via Dante 25.Percorrendo i vicoli del centro si raggiunge il teatro intitolato alla contralto Teresa Belloc. Si attraversa poi il parco del Castello dei Conti di Biandrate, risalente al XII secolo; si ammira l’esterno della Villa Malfatti, residenza di Teresa Belloc; si visita la cinquecentesca chiesa di Santa Marta, all’interno della quale sono conservati sei grandi quadri del pittore Tarquinio Grassi. La tappa successiva è la visita al museo storico etnografico “Nossi Ràis”, dove si può ammirare la "Michelina", la macchina fonostenografica inventata nel 1862 e brevettata nel 1878 dal sangiorgiese Antonio Michela Zucco. A seguire un omaggio al politico e storico sangiorgese Carlo Botta nel 250° anniversario della sua nascita. Non manca una visita al ghetto, dove si rievoca la storia – a metà strada tra cronaca e leggenda popolare - del famigerato Giorgio Orsolano, la “Iena di San Giorgio”, condannato a morte e impiccato nel 1835 con l’accusa di cannibalismo. La giornata si conclude con gli assaggi di prodotti tipici locali in piazza San Giorgio.Durante la visita le animazioni, le letture, le scene, le ballate e gli approfondimenti storici sono curati dagli allievi del Liceo Martinetti di Caluso e del Liceo musicale di Rivarolo, dai gruppi teatrali “Alisei” e “Lo Zodiaco”, dalla Pro Loco di San Giorgio, da storici locali e dalle associazioni “Amici del Museo” e “Felicità”.
Per saperne di più: www.eleyka.it e www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/associazioneeleyka. Per le informazioni turistiche generali ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di Ivrea, telefonando al numero 0125-618131. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 345-5245702 o scrivere ad eventi@eleyka.it
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Sabato 15 ottobre alle 17 è in programma il primo concerto della stagione 2016-2017 di “Chivasso in Musica”, presentata recentemente a Palazzo Cisterna. L’evento inaugurale della rassegna patrocinata dalla Città Metropolitana si tiene nella chiesa ortodossa rumena di via Baraggino 50.Protagonista dell'appuntamento musicale è il coro misto Torino Vocal Ensemble, diretto da Luca Scaccabarozzi. Il programma del concerto comprende brani di musica sacra composti da Giovanni Pierluigi da Palestrina (“Tu es Petrus”), Claudio Monteverdi (“Domine ne in furore”), Henry Purcell (“Hear my prayer, o Lord”), Felix Mendelssohn Bartoldy (“Herr nun lassest e Denn Er hat”), Maurice Duruflè (“Ubi caritas”), Petra Grassi (“Ave Maria”), sir John Taverner (“Mother of God”), Pietro Ferrario (“Panis angelicus”), Alejandro Yague (“Pater pauperum”), Randall Stroope (“The conversion of Saul”) e Josu Elberdin (“Cantate Domino”).
Il concerto è organizzato dall'associazione culturale “Contatto”, in collaborazione con l'Università della Terza Età di Chivasso. L’ingresso è a offerta libera. La chiesa ortodossa rumena di via Baraggino è raggiungibile con una navetta gratuita in partenza alle 16,30 da piazza d'Armi, di fronte al negozio Oviesse. Per chi giunge in auto, la chiesa è facilmente raggiungibile dall’uscita Chivasso centro dell’autostrada A4 Torino-Milano.
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