Cultura
Nel primo fine settimana di aprile i Comuni di Buttigliera Alta, Rosta ed Avigliana e la Fondazione Ordine Mauriziano celebreranno il 650° anniversario della nascita del pittore Giacomo Jacquerio, massimo rappresentante in Piemonte dell’arte tardo-gotica, attivo tra Torino, Ginevra e la Savoia, noto soprattutto per gli affreschi che realizzò a partire dal 1410 per decorare gli interni della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.Il programma delle iniziative culturali, delle rievocazioni storiche, dei momenti musicali e delle escursioni guidate nei dintorni della Precettoria di Sant’Antonio sarà illustrato nel corso di un incontro in programma lunedì 17 marzo alle 14,30 nella sala panoramica al 15° piano della sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino.
Saranno presenti il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, la Consigliera metropolitana delegata al turismo Sonia Cambursano, Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano, i Sindaci di Buttigliera Alta, Rosta e Avigliana, Alfredo Cimarella, Domenico Morabito e Andrea Archinà.
In occasione della presentazione, saranno anche dettagliate le modalità con cui, sabato 5 e domenica 6 aprile, le persone che non intendono o non possono raggiungere la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso con mezzi propri potranno usufruire gratuitamente dei bus navetta in partenza da Avigliana e da Rivoli per iniziativa della Città metropolitana di Torino e della Città di Rivoli.
I colleghi giornalisti sono cordialmente invitati ad intervenire

- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Si chiama Attraversamento Meridiano il progetto artistico frutto della collaborazione tra il Comune di Castellamonte e le Città della Baia della Ceramica (Savona, Albissola Marina, Albissola Superiore e Celle Ligure).
Per sancire l'inizio del questo nuovo percorso, nei giorni scorsi il sindaco di Castellamonte e consigliere delegato della Città metropolitana di Torino, Pasquale Mazza, l’assessore alla Cultura Claudio Bethaz ed il capogruppo di maggioranza Alessandro Musso, accompagnati dal curatore della Mostra della Ceramica di Castellamonte Giuseppe Bertero e dai ceramisti locali Luca Gris, Guglielmo Marthyn, Roberto Perino e Maria Teresa Rosa, sono stati accolti nel Comune di Savona dal sindaco Marco Russo e dall’assessore alla Cultura Nicoletta Negro.
Il progetto, nato nel 2024 nel corso della 63^ edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, è frutto di un’idea del noto conduttore di Linea Verde Giuseppe Calabrese, direttore artistico del Festival della Reciprocità delle Tre Terre Canavesane, e del ceramista e cartapestaio materano Raffaele Pentasuglia. L’obiettivo del progetto è quello di collegare fisicamente ed idealmente tutte le città aderenti ad AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica – grazie ad una mandria di mucche in ceramica, tutte elaborate sullo stesso modello di bovino podolico ma rese uniche dall’estro e dalla personalità di ogni singolo artista, che tramite una vera e propria transumanza andrà ad ampliarsi ed a viaggiare in tutta la Penisola.
L’opera corale, che vuole porre l’attenzione non solo sull’aspetto artistico ma anche su quelli legati all’ambiente, alla stagionalità ed alle singole specificità dei territori, si avvale della collaborazione di Ambrogio Sparagna per la composizione delle musiche e di teli realizzati in fibra di latte dalla designer e docente di moda lucana Damiana Spoto.
Nei prossimi mesi i ceramisti liguri amplieranno la mandria con le loro opere, che verrannoesposte assieme a quelle dei colleghi castellamontesi a maggio a Savona durante il Festival della Maiolica, per poi spostarsi nuovamente ad agosto a Castellamonte in occasione della 64^ Edizione della Mostra della Ceramica.
- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
L’anno scorso è stato il 90° anniversario della morte di Francesco Ruffini, giurista, storico, politico e antifascista, e ora tre associazioni culturali eporediesi – Forum Democratico del Canavese Tullio Lembo, ASAC-Associazione di Storia ed Arte Canavesana e Associazione Mario Clemente – hanno organizzato un duplice appuntamento per celebrare la sua grande figura politica, scientifica e culturale. La commemorazione, intitolata “Francesco Ruffini maestro di libertà. A novant’anni dalla scomparsa”, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, si terrà giovedì 6 febbraio, con un convegno a Ivrea, e sabato 8 febbraio, con una cerimonia a Borgofranco. Due località scelte non a caso: a Ivrea, precisamente al Liceo Botta, Ruffini si diplomò, mentre a Borgofranco trascorse gli ultimi anni della sua vita ed è sepolto.Il convegno del 6 febbraio si svolgerà a partire dalle 17 nella sala Santa Marta, e sarà moderato da Francesco De Giacomi. Dopo i saluti istituzionali, tra cui quelli di Sonia Cambursano, consigliera delegata della Città metropolitana di Torino, interverranno: Mario Dogliani, professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Torino, che ricorderà il ruolo del grande studioso nelle ricerche sull'origine della libertà; Andrea Frangioni, storico, autore di una biografia del Ruffini, che inquadrerà il suo ruolo nella vita politica dei primi decenni del ‘900; Edoardo Pesce, ricercatore in diritto privato all’Università di Genova, che si è diplomato con lode al Liceo Botta. I loro interventi saranno preceduti dai contributi di alcuni allievi delle ultime classi del Liceo: il convegno, infatti, oltre a commemorare Francesco Ruffini, intende rendere vivo il suo ricordo alle generazioni che si affacciano alla vita adulta.
La cerimonia di sabato 8 febbraio a Borgofranco comincerà alle 10.30, davanti alla casa di Ruffini e sarà allietata dalle musiche suonate dalla Banda musicale locale. Preceduti dai saluti istituzionali, si terranno gli interventi delle associazioni che hanno organizzato la commemorazione. Al termine, sarà deposta una corona di alloro sulla tomba.
Gli organizzatori ricordano che Francesco Ruffini “per il Canavese è una delle figure di rilievo nazionale degli ultimi 150 anni, accanto a Massimo D’Azeglio, Costantino Nigra, Giuseppe Giacosa, Adriano Olivetti e Piero Martinetti. Liberale cavouriano, giurista, senatore, ministro, strettamente legato a Croce e Albertini, è stato partecipe di molti snodi cruciali delle vicende italiane dell’epoca. Protagonista nella critica ai Patti Lateranensi e nel rifiuto imposto dal regime ai docenti universitari”. Ruffini, infatti, è ricordato anche perché fu uno dei 12 docenti universitari italiani che nel 1931 rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime fascista.
La commemorazione dei 90 anni, che si avvale del sostegno della Fondazione Ruffini, ha dei precedenti illustri: nel 1954 fu lo stesso Presidente della Repubblica Luigi Einaudi a commemorare uno dei suoi maestri a venti anni dalla scomparsa, mentre nel 1984 la sua memoria fu onorata, proprio a Borgofranco, da Norberto Bobbio e Alessandro Galante Garrone.

- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Con il sostegno della Città di Chivasso attraverso il Bando MusicArt 2025 e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, sabato 18 gennaio alle 21 al teatro dell’Oratorio Beato Angelo Carlettiè in programma ilsecondo appuntamento della stagione Chivasso in Musica 2025. Si tratta del Concerto di San Sebastiano, realizzato con la partecipazione e il sostegno del Magnifico Coro degli Abbà. Protagonisti della serata saranno gli Archi dell’Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo, che svilupperanno un programma intitolato “Viaggio musicale nell’Italia del ‘700”, che comprende composizioni di autori operarono nel corso del XVIII secolo a Venezia, Lucca, Milano, Napoli, Torino. La vivacità musicale settecentesca verrà evidenziata dalle note del compositore italiano più amato del periodo barocco: Antonio Vivaldi, di cui sarà eseguita l’Ouverture dall’opera “L’Incoronazione di Dario”, andata in scena per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1717. A seguire un’altra pagina veneziana di Tomaso Albinoni, la Sinfonia in Sol minore per archi e basso continuo opera 2 numero 11. Si passerà, quindi, a Lucca con il Concerto grosso op.3 n. 1 in Re maggiore di Francesco Geminiani, per poi raggiungere Milano con Andrea Bernasconi, del quale sarà eseguita la Sinfonia in La maggiore. Napoli che si potrà scoprire attraverso quattro compositori: Nicolò Jommelli con la Sinfonia numero 3 in Re Maggiore, Giovanni Battista Pergolesi con la Sinfonia in Sol maggiore, Giuseppe Scarlatti con la Sinfonia in Fa maggiore e Giuseppe Porsile con la Sinfonia numero 2 in Re maggiore. La musica barocca di Torino verrà ricordata con la Sinfonia in Do maggiore di Giovanni Antonio Giai, mentre la conclusione sarà ancora una volta affidata ad Antonio Vivaldi con il Concerto per archi in Fa maggiore.Invece domenica 19 gennaio alle 18,30 nel Duomo di Santa Maria Assunta a Chivasso, sarà celebrata l’Eucarestia in onore di San Sebastiano martire, patrono del Magnifico Coro degli Abbà dello Storico Carnevale. La Messa sarà presieduta dal canonico Davide Smiderle, prevosto dell’Insigne Collegiata e Priore degli Abbà. L’animazione liturgica sarà curata dalla Cappella Musicale “Santa Maria Assunta” della Cattedrale di Ivrea, diretta da Maria Ausilia Fiorina. Alla consolle dell’organo Felice Bossi risalente al 1843, siederà l’organista eporediese Alessandro Veneri.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.associazionecontatto.it, scrivere a info@associazionecontatto.it o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Da sabato 28 dicembre e per i giorni delle festività invernali, comprese le domeniche di gennaio e febbraio, una navetta gratuita collegherà il paese di Fenestrelle con Pra Catinat, dove sorge una struttura ricettiva e da dove si può proseguire poi a piedi - o con sci e ciaspole - fino al Rifugio Selleries.
L'iniziativa è stata concordata tra l'Unione Montana Val Chisone e Germanasca, il Comune di Fenestrelle e la Città metropolitana di Torino.
"Verseremo un contributo in denaro all'Unione Montana per coprire il costo della navetta rivolta ai turisti che non saliranno più con l'auto privata fino a Pra Catinat o al Rifigio Selleries. La zona rientra nel Parco Alpi Cozie, va tutelata dal punto di vista ambientale e promossa dal punto di vista turistico - commenta il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo - e dobbiamo anche prevenire problemi alla sicurezza stradale causati da quanti parcheggiano incautamente sul ciglio della strada. Avviamo questa sperimentazione e valutiamo i risultati".
Suppo ha incontrato Danilo Breusa, presidente dell'Unione montana, e Michael Bouquet sindaco di Fenestrelle per concordare interventi condivisi.
La navetta sarà disponibile il 28, 29, 30 e 31 dicembre. E poi domenica 5-12-19-26 gennaio e 2-9-16-23 febbraio con partenza ore 9.45 da Piazza della Fiera di Fenestrelle e ritorno da Pra Catinat alle ore 15.45.
Per garantire un miglior servizio è consigliato prenotare tramite un messaggio al numero +39 347 5895250
- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Nelle vacanze natalizie torna nella riaperta Casa Olimpia, l’ex Casa Cantoniera della Città metropolitana di Torinoa Sestriere, l’appuntamento con Gusto in Quota, una rassegna delle eccellenze enogastronomiche del territorio da sempre sostenuta e patrocinata dalla Città metropolitana. L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Vittone di Pinerolo con il coinvolgimento di associazioni e numerosi patrocini tra cui quello di Turismo Torino e provincia, nel solco fecondo tracciato dal compianto Ezio Giaj, ideatore, organizzatore e conduttore della rassegna, oggi curata nel segno della continuità da Alessandra Maritano.L’appuntamento di sabato 28 dicembre alle 17,30nella prestigiosa sede che la Città metropolitana ha concesso in comodato al Comune di Sestriere è dedicato al tema “I prodotti da forno amati dai Savoia, storia e attualità di bontà uniche”. Intervengono l’avvocato Alberto Negro, delegato di Pinerolo dell’Accademia Italiana della Cucina, Alessandra Maritano, l’Associazione Panificatori della Provincia di Torino e i Panificatori Artigiani De.C.O di Giaveno.
Lunedì 6 gennaio alle 17,30 spazio ad una conferenza-degustazione su “Genepy e genziana: i sempre classici liquori alpini”, a cura dello storico e sommelier Ilario Manfredini e di Alessandra Maritano.
La partecipazione agli incontri è libera su prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti da effettuare presso l’Ufficio del Turismo di via Pinerolo 7/b a Sestriere, oppure chiamando il numero telefonico 0122-755444 o scrivendo a info.sestriere@turismotorino.org
A proposito della grande eredità culturale che Ezio Giaj ha lasciato, dopo l’esordio al Palazzo Vittone di Pinerolo, incontra nuovi territori e comunità la mostra “Il Sapore del Fare. Ezio Giaj, amore e creatività per il territorio”, omaggio alle sue creazioni e idee. L’amore per la montagna e le tradizioni erano una delle passioni e attenzioni che Giaj ha coltivato e a questi temi è dedicata l’esposizione visitabile dal 27 dicembre al 21 aprile al Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti Alpine di Pragelato, alla cui realizzazione Ezio aveva concorso con il suo vulcano di idee in perenne ebollizione. La mostra voluta da Alessandra Maritano, compagna di vita, di idee e di progetti di Giaj, con l’ideazione di Remo Caffaro, collaboratore e amico di Ezio, condivisa e sostenuta dalla Città di Pinerolo e dalla Fondazione Poët del Ponte, è stata realizzata con la collaborazione del Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese e del Consorzio Vittone di Pinerolo. La mostra “Il sapore del fare. Ezio Giaj. Amore per la montagne e le tradizioni”, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, verrà inaugurata venerdì 27 dicembre alle 17 e sarà visitabile con un calendario specifico nel periodo dei Giochi Mondiali Universitari Torino 2025, che a Pragelato vivranno le entusiasmanti gare di sci nordico, biathlon e ski orienteering. Durante le festività la mostra sarà aperta domenica 29 e lunedì 30 dicembre e dal 2 al 4 gennaio dalle 16 alle 18. Si potranno prenotare le visite guidate chiamando o mandando un messaggio WhatsApp al numero 348-4434357.


- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Grazie all’imminente smontaggio del ponteggio esterno e alla pulizia finale di alcuni locali, nelle vacanze natalizie può tornare a risplendere Casa Olimpia, l’ex casa cantoniera di Sestriere, che la Città metropolitana di Torino ha concesso in comodato al Comune a seguito della stipula di una convenzione che sarà prossimamente rinnovata. Con un investimento di 250.000 euro a carico della Città metropolitana, del cui patrimonio immobiliare Casa Olimpia fa parte, sono stati programmati interventi sulle facciate dell’edificio e lavori per il ripristino e l’adeguamento normativo dell’ascensore interno, per la messa a norma degli allacciamenti ai pubblici servizi e di alcune interferenze. La manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative, ormai conclusi, consentono all’edificio di tornare a svolgere il suo ruolo di centro per l’animazione culturale nelle montagne olimpiche.
Mercoledì 18 dicembre il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici, ha effettuato un sopralluogo a Casa Olimpia,per verificare lo stato di avanzamento dei lavori insieme al Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, al Presidente del Consorzio Turismo Sestriere, Massimo Bonetti,al progettista e direttore dei lavori, al personale della ditta appaltatrice, della Direzione Viabilità 2 e dell'Ufficio Case Cantoniere del Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città metropolitana, dell’Ufficio del Turismo e della Pro Loco di Sestriere.
L’amministrazione comunale è già al lavoro per definire il calendario degli eventi che saranno programmati nelle prossime settimane nella sala di Casa Olimpia intitolata al compianto animatore culturale Ezio Giaj e saranno oggetto di successive comunicazioni.
“C’è grande soddisfazione per la conclusione dei lavori, che hanno interessato la copertura, le facciate esterne e i locali interni. Casa Olimpia torna nella disponibilità del Comune di Sestriere per le attività culturali. Abbiamo valorizzato un bene pubblico importante, che ha una storia significativa: vederlo riaperto e nuovamente accessibile al pubblico è un risultato importante per l’intero territorio delle Valli di Susa e Chisone. Casa Olimpia tornaad essere un luogo in cui si gioca una partita importante per l’attrattività turistica e culturale del territorio” sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Da parte sua il Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, dichiara che “quella del 18 dicembre è stata una giornata importante, che rimarca la stretta collaborazione tra il Comune di Sestriere e la Città metropolitana di Torino, com’è stato nel caso della messa in sicurezza delle Strade Provinciali 23 e 215 . La collaborazione tra i due Enti ha portato in breve tempo a completare i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico di Casa Olimpia. Torna così la casa della cultura e dei grandi eventi al Colle del Sestriere, in quella che era un tempo l’ex edificio dei cantonieri in servizio a garanzia della viabilità stradale”.
Il cantiere aperto a Sestriere rientra in un più ampio programma di manutenzione straordinaria delle case cantoniere e dei magazzini che sono utilizzati dal Dipartimento Viabilità e Trasporti per le attività di gestione della rete stradale di competenza della Città metropolitana di Torino. Com’è noto, l’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di collocare a Casa Olimpia la biblioteca comunale e di riprendere ad organizzarvi attività culturali permanenti, mostre, cicli di conferenze, incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e della montagna in generale.
UN PO’ DI STORIA
Era il rifugio dei cantonieri quando le bufere di neve imperversavano e tenere aperta la Statale 23 del Sestriere era, più che un lavoro, un’impresa. Ha continuato, almeno in parte a svolgere la funzione di ricovero notturno di uomini e mezzi, ma, nel frattempo, è diventata il punto-immagine della Provincia di Torino nei giorni in cui Sestriere era il cuore pulsante delle Olimpiadi Invernali del 2006, teatro delle gare di sci alpino. Durante le Paralimpiadi vi si è installata la “Casa Italia” che accoglieva ogni pomeriggio e sera gli atleti, i dirigenti e i giornalisti. Poi, dal dicembre del 2006, la storica Casa Cantoniera di Sestriere, è diventata Casa Olimpia, il luogo in cui la cultura, la musica, l’alpinismo e lo sport si sono dati appuntamento per animare i pomeriggi le serate del “Colle”. La “Cantoniera” fu edificata nel 1864 quando il Governo del neonato Regno d'Italia decise che la strada del Sestriere doveva essere tenuta in ordine tutto l’anno e che i viaggiatori che si inerpicavano fino ai 2.000 metri di quel Colle allora disabitato dovevano poter contare su un punto di rifugio e soccorso. A Casa Olimpia sono passati e hanno lasciato il loro segno praticamente tutti i grandi nomi della letteratura e della musica italiana, insieme ad autorevoli giornalisti, ad alpinisti di fama mondiale e ad una schiera di campioni dello sport che va dai calciatori della Nazionale di calcio al “Cannibale” dello slittino Armin Zoeggeler. Comune e Città metropolitana hanno deciso di unire le forze per cogliere le opportunità che una struttura così centrale nell’abitato di Sestriere e così vicina alle piste da sci in inverno e al campo da golf in estate offre a coloro che vogliono impiegare in modo costruttivo le ore di relax dopo l’attività sportiva.
- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Babbo Natale o Gesù Bambino, albero o presepe? Il dilemma si pone in tutte le famiglie ogni anno quando si avvicina il Natale. Non parteggiando a priori per nessuna delle due alternative, per preparare una delle Storie metropolitane, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, siamo stati a Stupinigi, dove sino a domenica 22 dicembre prosegue la manifestazione “Natale è Reale”.Volevamo capire che cosa spinge un adulto appassionato di bricolage a scegliere tra una o l’altra delle alternative.
Per vedere il reportage basta accedere al link www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=cqdEK6-aY4M
Negli storici ambienti della Palazzina di Caccia si possono ammirare le casette del paese di Santa Claus, con tanto di treno “Polar Express” che solca le gelide pianure e colline della Lapponia. Non possono mancare l’ufficio postale per consegnare la letterina al Babbo di rosso vestito, il folletto dispettoso, gli elfi dei giochi indovini, gli elfi dell’allegria, intrattenitori e circensi. Babbo Natale mostra ai bimbi i nuovi locali della sua casa, tra cui la stanza dell’Arte Del Zotto, dove nasce o si riscopre l’amore per la pittura e il bello, tra cornici, dipinti e specchi per ritrovare se stessi. Per Kurt Vincenzi, di Condove, la passione per Babbo Natale e per la ricostruzione fantastica della sua casa è una passione nata nel 2019. In cinque edizioni di “Natale è Reale” il villaggio di Santa Claus è cresciuto sino a raggiungere le ragguardevoli dimensioni di 50 metri per 12. Il figlio dell’ideatore è fondamentale per orientare le fantasia del papà disegnatore e realizzatore, che utilizza anche materiali riciclati e dedica ogni anno mesi a pensare e costruire una nuova versione del Villaggio con inediti dettagli e allestimenti.
Se ci spostiamo sul più tradizionale versante del presepe, a Stupinigi si può incontrare Giovanni Viviani di Nole, la cui passione per la rievocazione della Natività, codificata per primo da San Francesco, è nata nel 2000. Galeotta fu per il signor Giovanni una serie di riproduzioni di baite di montagna in miniatura, vista in una mostra di arte moderna, da cui nacque l’idea di realizzare nel giardino di casa la riproduzione di piccoli villaggi alpini, con le loro tipiche casette. In 24 anni Viviani ha realizzato una cinquantina di casette nel suo giardino e altrettante al coperto, molte delle quali, curate con maestrìa nei minimi dettagli, fanno bella mostra di sé a Stupinigi. Con una notevole dose di autoironia, Viviani riconosce che quelle casette e quelle riproduzioni di angoli suggestivi di paesini di montagna, che lui considera quasi come dei figli, hanno scatenato in lui una sorta di bulimia creativa: nel senso che, per diverse settimane l’anno, dal mattino alla sera tardi non fa altro che disegnare, tagliare e cesellare le sue creazioni da presepe. Il pezzo che gli ha dato più soddisfazione è la riproduzione del mulino di Soncino, paese in provincia di Cremona. Il pezzo originale pesa 180 kg ed è stato realizzato in due mesi di lavoro. Successivamente, Viviani ne ha realizzate due copie ridotte, una delle quali è esposta a Stupinigi, per la felicità di bambini e adulti che si fermano ad ammirare l’arte del presepe.

- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
È una delle più ambiziose riqualificazioni estetiche mai compiute in Italia quella che il Comune di Beinasco, il Museo d’Arte Urbana e l’Accademia di Belle Arti di Torino hanno realizzato al centro commerciale Le Fornaci. La nuova puntata della rubrica “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, si occupa questa settimana del murales da record intitolato “Art Site Park”, che riqualifica il parcheggio multipiano del centro commerciale che sorge là dove un tempo c’erano le fornaci in cui si cuocevano i mattoni per l’edilizia. Per vedere il video del reportage basta andare nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino al link www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=SveRs-qTThw“Art Site Park” unisce arte, funzionalità architettonica e impatto visivo, proponendo con i suoi mattoncini, che ad uno sguardo distratto richiamano immediatamente i Lego, un rimando alla funzione storica di quest’angolo del territorio di Beinasco che costeggia la Tangenziale: la produzione di mattoni, appunto.
Il murales realizzato da Francesca Nigra (in arte Nice&theFox) e Vito Navolio rompe la monotonia e l’anonimato del parcheggio multipiano con un’esplosione di colori, trasformando i volumi dei mattoni in superfici bidimensionali. Per realizzare l’opera, che interessa una superficie di 5.000 metri quadrati ed è alta fino a 12,65 metri, sono serviti 6 mesi di lavoro, 700 litri di vernice, 10 metri quadri di carta vetro.
Appena inaugurato ufficialmente, alla presenza delle autorità tra cui il Sindaco di Beinasco e Consigliere metropolitano Daniel Cannati, l’Art Site Park si inserisce in una fase di grandi trasformazioni per la città, incentrata sul decoro urbano e sulla vivibilità. Sicuramente attira l’attenzione di chi transita sulla Tangenziale e, da passeggero, non è concentrato sulla guida. Per gli appassionati e gli intenditori di arte contemporanea diventerà un motivo in più per visitare Torino e la sua area metropolitana, sempre più attente alla qualità visiva dell’ambiente urbano e alla sua riqualificazione, proprio grazie al talento dei giovani artisti. L’idea di intervenire a Beinasco era venuta negli anni scorsi al compianto Edoardo Di Mauro, ideatore e direttore artistico del Museo di Arte Urbana, condirettore artistico della Galleria d’Arte Moderna della GAM e direttore dell’Accademia delle Belle Arti. Per chi ha lavorato con Di Mauro e ne ha condiviso la visione d’avanguardia, i murales di Beinasco sono uno dei lasciti più importanti dell’ideatore del MAU, che dal 1995 ad oggi ha realizzato 137 opere murarie e ambientali nel Borgo Vecchio, a cui si sono affiancate, dal maggio del 2001, altre 35 installazioni che costituiscono la Galleria del Campidoglio, per un totale di 172 opere realizzate da 104 artisti.
In un’ottica che vede l’arte assumere una vocazione didattica ed etica, un centro commerciale come Le Fornaci di Beinasco è il luogo ideale di aggregazione in cui è possibile sperimentare la funzione dell’arte pubblica. Come ci ha raccontato nell’intervista televisiva per la rubrica “Storie metropolitane” l’architetto Giovanni Sanna, Presidente del MAU, “grazie ad Edoardo Di Mauro abbiamo colto la sfida di riqualificare un non luogo, un luogo anonimo come un centro commerciale, per dare una nuova identità allo spazio, che è diventato più bello e più identificabile. L’arte e l’architettura possono ricucire il territorio e dare un’identità ai luoghi, consentendo anche di recuperare la memoria storica”.

- Dettagli
- Categoria: Cultura
Cultura
Procedono a ritmo spedito i lavori per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative di Casa Olimpia, l’ex casa cantoniera di Sestriere, che la Città metropolitana di Torino ha concesso in comodato al Comune a seguito della stipula di una convenzione che sarà prossimamente rinnovata. Casa Olimpia potrà tornare a svolgere il suo ruolo di centro per l’animazione culturale nelle montagne olimpiche. Mercoledì 18 dicembre il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici, effettuerà un sopralluogo a Casa Olimpia insieme al Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.“Casa Olimpia è un luogo della memoria, come ex casa cantoniera e come punto immagine della Provincia nel periodo olimpico e post-olimpico. Grazie ai lavori che si stanno concludendo, tornerà ad essere un luogo in cui si gioca una partita importante per l’attrattività turistica e culturale del territorio” sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Con una spesa di quasi 250.000 euro a carico della Città metropolitana, del cui patrimonio immobiliare Casa Olimpia fa parte, sono stati programmatiinterventi sulle facciate dell’edificio e lavori per il ripristino e l’adeguamento normativo dell’ascensore interno, per la messa a norma degli allacciamenti ai pubblici servizi e di alcune interferenze.
Il cantiere aperto a Sestriere rientra in un più ampio programma di manutenzione straordinaria delle case cantoniere e dei magazzini che sono utilizzati dal Dipartimento Viabilità e Trasporti per le attività di gestione della rete stradale di competenza della Città metropolitana di Torino. L’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di collocare a Casa Olimpia la biblioteca comunale e di riprendere ad organizzarvi attività culturali permanenti, mostre, cicli di conferenze, incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e della montagna in generale.
UN PO’ DI STORIA
Era il rifugio dei cantonieri quando le bufere di neve imperversavano e tenere aperta la Statale 23 del Sestriere era, più che un lavoro, un’impresa. Ha continuato, almeno in parte a svolgere la funzione di ricovero notturno di uomini e mezzi, ma, nel frattempo, è diventata il punto-immagine della Provincia di Torino nei giorni in cui Sestriere era il cuore pulsante delle Olimpiadi Invernali del 2006, teatro delle gare di sci alpino. Durante le Paralimpiadi vi si è installata la “Casa Italia” che accoglieva ogni pomeriggio e sera gli atleti, i dirigenti e i giornalisti. Poi, dal dicembre del 2006, la storica Casa Cantoniera di Sestriere, è diventata Casa Olimpia, il luogo in cui la cultura, la musica, l’alpinismo e lo sport si sono dati appuntamento per animare i pomeriggi le serate del “Colle”. La “Cantoniera” fu edificata nel 1864 quando il Governo del neonato Regno d'Italia decise che la strada del Sestriere doveva essere tenuta in ordine tutto l’anno e che i viaggiatori che si inerpicavano fino ai 2.000 metri di quel Colle allora disabitato dovevano poter contare su un punto di rifugio e soccorso. A Casa Olimpia sono passati e hanno lasciato il loro segno praticamente tutti i grandi nomi della letteratura e della musica italiana, insieme ad autorevoli giornalisti, ad alpinisti di fama mondiale e ad una schiera di campioni dello sport che va dai calciatori della Nazionale di calcio al “Cannibale” dello slittino Armin Zoeggeler. Comune e Città metropolitana hanno deciso di unire le forze per cogliere le opportunità che una struttura così centrale nell’abitato di Sestriere e così vicina alle piste da sci in inverno e al campo da golf in estate offre a coloro che vogliono impiegare in modo costruttivo le ore di relax dopo l’attività sportiva.

- Dettagli
- Categoria: Cultura