Cultura
L’ultima parte dell’edizione 2023 della rassegna Organalia, patrocinata e sostenuta dalla Città metropolitana di Torino, si sviluppa interamente nel Canavese, con sei appuntamenti concertistici che si terranno a Strambino, Chiaverano, Pavone Canavese, Borgofranco d’Ivrea, Tonengo di Mazzé e Quassolo.Si inizia sabato 9 settembre alle ore 21 a Strambino dove nella chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Michele e Solutore è collocato l’organo costruito da Giuseppe Serassi tra il 1808 e il 1810, recentemente restaurato dall’organaro Marco Renolfi. Protagonista dell’appuntamento è l’organista modenese Stefano Pellini che sviluppa un programma interamente dedicato ai compositori del periodo risorgimentale che hanno operato in Emilia, tra i quali non poteva certamente mancare Padre Davide da Bergamo. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con l’associazione Salvaguardia Chiese Strambino.
Sabato 16 settembre alle 21 a Chiaverano alla consolle dell’organo realizzato da Giovanni Bruna tra il 1793 e il 1795 siederà l’organista e clavicembalista Fabio Bonizzoni, docente al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara. Verrà sviluppato un programma perfettamente aderente alle caratteristiche di questo organo, con composizioni di Araujo, Correa de Arauxo, Balbastre, Corrette, Frescobaldi, Froberger, Pachelbel, tutte scritte nel periodo della Rivoluzione francese o nei decenni precedenti. Il concerto è organizzato con il contributo del Comune di Chiaverano.
Il ritorno di Organalia a Pavone Canavese è in programma sabato 23 settembre alle 21. Nell’occasione sarà presentato il compact disc Elegia Classics registrato proprio sull’organo realizzato da Felice e Giacomo Vegezzi Bossi nel 1855 e collocato nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo. Il concerto e il cd saranno interamente dedicati alle musiche giovanili per organo di Giacomo Puccini di cui, nel 2024, ricorrerà il centenario della scomparsa. Protagonista della serata sarà l’organista cremonese Paolo Bottini. L’organizzazione del concerto è sostenuta dal Comune di Pavone Canavese.
Naturalmente Organalia celebrerà anche il compositore e organista canavesano Pietro Alessandro Yon, di cui ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della scomparsa. A Borgofranco d’Ivrea sabato 30 settembre alle 21 nella chiesa parrocchiale in cui è collocato l’organo Ramasco-Foglia si potranno ascoltare brani di Yon abbinati a composizioni di Marco Enrico Bossi e a Polibio Fumagalli. Arriverà dalla Sicilia il celebre organista Diego Cannizzaro. L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Borgofranco d’Ivrea.
Una tappa obbligata del percorso canavesano è Tonengo di Mazzé, dove ogni anno si tiene un concerto per valorizzare l’organo costruito nel 1891 da Carlo Vegezzi Bossi. Domenica 1° ottobre alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi si terrà un concerto di musica sacra per organo e voci intitolato “Florilegio sacro”, con Sandro Frola all’organo, il soprano Stefania Bergera e il mezzosoprano Elisa Barbero. In programma pagine di Bossi, Mozart, Pergolesi, Rossini, Saint-Saëns, Stradella, Vierne e Vivaldi.
Il trentaduesimo ed ultimo concerto di Organalia 2023 avrà luogo domenica 8 ottobre alle 17 nella chiesa parrocchiale di Quassolo, con la partecipazione della Filarmonica Quassolo 1848, che, sotto la direzione di Alberto Giovanetto, eseguirà marce brillanti di Padre Davide da Bergamo. Alla consolle ci sarà l’organista marchigiano Luca Scandali, che eseguirà brani dello stesso autore, di cui ricorre quest’anno il 160° dalla morte. Si potrà, dunque, ascoltare l’organo Ramasco-Bossi del 1841. L’appuntamento ha il sostegno del Comune di Quassolo in collaborazione con la Pro Loco.
Per ulteriori saperne di più su Organalia 2023 si può consultare il sito Internet www.organalia.eu o scrivere a info@organalia.org

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Dall’1 al 3 settembre a Strambino torna protagonista la scienza con "Strambinaria - Folle di Scienza", un progetto di Frame - Divagazioni scientifiche, promosso dal Comune di Strambino e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino.
Nel pomeriggio di domenica 3 settembre, nell’ambito del Pums-Piano urbano per la mobilità sostenibile, la Città metropolitana, anche quest’anno, torna a mettere a disposizione un servizio di bus navetta gratuito in partenza da Torino Porta Nuova – Lato via Nizza alle ore 14, con ritorno da Strambino alle ore 19,00 al termine degli eventi. Il servizio è gratuito ma occorre prenotare collegandosi al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-navetta-per-strambinaria-domenica-3-settembre-2023-689886006617?aff=oddtdtcreator
L’obiettivo è di favorire gli spostamenti di gruppo, limitando il traffico dei mezzi privati e consentendo la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile.
"Strambinaria - Folle di Scienza", torna quest’anno per la sesta volta con le sue due anime: Folle di Scienza che riunisce a Strambino la comunità delle divulgatrici e dei divulgatori della scienza per tre giorni di lavoro per costruire e immaginare il futuro prossimo della comunicazione della scienza e Strambinaria che il sabato sera e la domenica pomeriggio mette subito alla prova le abilità dei divulgatori e delle divulgatrici coinvolgendo il pubblico con spettacoli, conferenze e laboratori aperti a tutti.
“È un orgoglio – dichiara Sonia Cambursano, sindaca di Strambino e consigliera di Città metropolitana di Torino delegata a Sviluppo economico e Turismo - ospitare un grande evento nazionale dedicato alla scienza ed è una grande opportunità di confronto per gli abitanti del nostro piccolo Comune”.
Il programma completo e tutti i dettagli logistici su www.follediscienza.it
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Chiuderà al pubblico soltanto una settimana, da lunedì 14 a venerdì 18 agosto, la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte della Città metropolitana di Torino, dedicata a Giuseppe Grosso, intellettuale e giurista che fu presidente della Provincia e sindaco di Torino negli anni ‘50 e ‘60 del Novecento, e ospitata nelle sale auliche di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna.A partire da lunedì 21 agosto la biblioteca riprenderà il suo normale funzionamento. I lettori possono accedere in presenza esclusivamente su prenotazione e per programmare un appuntamento è necessario scrivere a biblioteca_storica@cittametropolitana.torino.it, indirizzo a cui ci si può rivolgere anche per informazioni e per il servizio – gratuito - di scansioni online.
Per conoscere da remoto la Biblioteca Giuseppe Grosso: all’indirizzo https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=w_Z224ujqFs una breve visita virtuale, e su Instagram @palazzocisterna i reel sui dodici fondi bibliografici, i primi dei quali dedicati ai fondi Anselmi e Bertagna.

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E’ lo specchio dell’identità culturale e sociale di un paese di montagna ricco di storia. E’ il Museo del Costume e delle tradizioni delle genti alpine di Pragelato, nato nel 1997 in occasione dei Campionati mondiali di sci alpino. Dopo alcuni anni di allestimento provvisorio nel borgo vecchio di La Ruà, dal 2002 la collezione museale è ospitata in una sede in borgata Rivet, acquistata e restaurata dall'amministrazione comunale pragelatese. La puntata di questa settimana delle “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, è dedicata al ventennale dell’allestimento del Museo del Costume, festeggiato sabato 22 luglio dai pragelatesi e dai villeggianti più affezionati alle tradizioni culturali e materiali dell’alta Val Chisone. Il reportage è pubblicato all’indirizzo https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=nKOulm2EF1cCome ci ha spiegato Grazia Clapier, Consigliera della Fondazione Guiot Bourg, che gestisce il Museo, “tutto è nato nel 1984 da un’idea dell’allora Sindaco di Pragelato, l’ingegner Gabriele Bermond, che istituì la nostra Fondazione con una deliberazione della Giunta comunale. Fu un lascito del dottor Giuseppe Guiot Bourg, per molti anni medico condotto a Pragelato, a porre le basi economiche per la nascita dell’istituzione culturale, che, grazie all’aiuto dei pragelatesi, iniziò a raccogliere gli oggetti di uso comune e i meravigliosi costumi tradizionali. Tutti gli oggetti esposti nel Museo sono stati donati dai nostri concittadini”. In occasione dei Campionati Mondiali di sci alpino a Sestriere nel 1997 nella sala consiliare del Comune e in una sala parrocchiale vennero esposti scialli, cuffie, nastri, costumi e oggetti della vita quotidiana tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo. Durante le Olimpiadi Invernali di Torino i visitatori poterono apprezzare il Museo nel suo allestimento definitivo: fu un’occasione di promozione turistica e culturale impensabile soltanto qualche anno prima, considerando quante migliaia di appassionati del salto con gli sci e dello sci nordico frequentarono Pragelato tra il 10 e il 26 febbraio 2006.
Il ventennale del Museo è stato celebrato il 22 luglio scorso con uno spettacolo di musiche e danze occitane e con l’inaugurazione di una mostra dedicata alle fontane storiche delle borgate di Pragelato. Nei suggestivi spazi dell’ultracentenaria Casa del Sarto, il museo raccoglie e illustra la natura e la funzione di una serie di oggetti d'uso quotidiano in casa e sul lavoro, presentati in differenti ambienti: la stalla, la cucina, la camera da letto, il fienile, la cantina e il caratteristico "croutin": ambienti in cui si respira il passato e si rivivono scene di vita quotidiana emblematiche della laboriosità della gente di montagna e della sua propensione alla vita comunitaria. Nel museo si trovano anche la biancheria per la casa, gli abiti da lavoro e per i giorni di festa e la collezione di antichi costumi tradizionali, che hanno assunto le loro attuali caratteristiche e forme attraverso la progressiva sovrapposizione della cultura savoiarda francofona alla preesistente cultura escartonese francofona provenzale alpina. L'evoluzione maggiore avvenne nel XIX secolo, con le stoffe più leggere in cotone, i nastri, i pizzi e i ricami a colorare e arricchire gli austeri costumi montanari. Particolarmente ricco è poi il corredo di accessori e gioielli in oro: spille, orecchini e, soprattutto, croci.
Il museo è anche il punto di partenza dei percorsi diretti alle suggestive e caratteristiche frazioni, con i forni per la cottura del pane, le antiche fontane e le meridiane: veri e propri itinerari culturali alla riscoperta della saggezza antica. Sulla facciata del museo, in occasione delle Olimpiadi del 2006, l’associazione “Horologium” ha realizzato un grande quadrante solare, che è diventato una sorta di insegna del museo. La struttura principale del quadrante è sostituita dalla figura di una mamma, a dimensione naturale, vestita in un antico costume da festa. La figura femminile è affiancata da un ragazzo. Quest'ultimo ha ai piedi un paio di sci originali, che sono stati tagliati e che, opportunamente affiancati, creano una lama di luce la cui punta è lo gnomone dell’orologio. Le due figure, inserite in un paesaggio alpino, sono inscritte nella sagoma della “toque”, la caratteristica cuffia colorata della donna pragelatese, evidenziata in rosso, elemento visivo essenziale e "marchio" della comunicazione del museo.
“Pezzo forte dell’allestimento museale, - come ci ha spiegato Marina Satta, una delle guide che accompagnano i visitatori, - è l’abito che le donne di Pragelato indossavano il giorno delle nozze e nelle cerimonie più importanti della vita religiosa e sociale. Il grembiule, lo scialle e il nastro sono in seta, importata da Lione. In capo le donne indossavano la cuffia detta barèt. Nei giorni di lavoro si indossava invece un costume più semplice, composto da un grembiule e da uno scialle in cotone”.
Per informazioni e prenotazioni delle visite guidate al Museo del Costume si può contattare laFondazione Guiot Bourg, al numero di telefono cellulare 348-4434357 o scrivere a biblioteca.guiotbourg@gmail.com

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Erano gli anni 80 e alcuni amici di Salza di Pinerolo si incontravano abitualmente al bar Centrale di Perosa Argentina. Erano appassionati di musica e di concerti e capitava loro, al solito bar, di incontrare musicisti della zona. Tra una chiacchierata e l’altra, un giorno nacque l'esigenza di trovare un luogo e creare una situazione in cui si potesse suonare liberamente e ascoltare buona musica. Nasceva così il festival Salza Music, organizzato nei locali del piccolo ma suggestivo paese della Val Germanasca. La prima edizione risale al giugno del 1985, quando i due giorni di concerti vennero annunciati da volantini stampati in bianco e nero. Chi c’era racconta che la prima volta il pubblico si fece attendere: alle 10 di sera non c’era ancora nessuno. Gli organizzatori pensavano che la serata si sarebbe risolta con un flop e invece, tra le 11 e mezzanotte, la gente appassionata di musica arrivò, fino a raggiungere numeri insperati.Nel 1988 al festival, che è patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, si sono affiancati i concerti di cantautori del calibro di Pierangelo Bertoli, Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Luciano Ligabue, Francesco De Gregori, Edoardo Bennato ed Enrico Ruggeri. Senza dimenticare i Nomadi, recenti protagonisti dell’edizione 2022.
Sabato 22 luglio in occasione dell’edizione 2023 il festival, che ha come teatro naturale uno dei Comuni meno abitati d'Italia - ma grande per territorio e per il cuore dei suoi abitanti - ospiterà tre gruppi locali e due band headliner: i profeti del “combat folk” Modena City Ramblers e i pinerolesi Africa Unite: semplicemente dei miti per i cultori del rock e del reggae italiani. Sullo stage 1 i “Modena” suoneranno dalle 20,30 alle 22,30 e gli Africa Unite dalle 23 all’una di notte. Sullo stage 2 di scena dalle 17 alle 18 Le schiene di Schiele, dalle 19 alle 20 il Robi Salvai Ensemble e dall’una alle 2 di notte i Dirty Artichokes.
Per saperne di più e acquistare i biglietti basta visitare il sito Internet www.salzamusic.it

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Nella chiesa tardo barocca di San Gaudenzio ad Ivrea da venerdì 21 a domenica 23 luglio è in programma il San Gaudenzio Book Festival. L’associazione Luci di Ivrea, che organizza l’evento insieme alle Edizioni Pedrini, ha ottenuto il patrocinio della Città metropolitana di Torino e ha coinvolto nel programma numerosi autori e realtà culturali del territorio eporediese e canavesano.Il Festival sarà inaugurato venerdì 21 luglio alle 20,45, con l’illustrazione del programma della manifestazione e, a seguire, con la presentazione del libro d’arte “I Barbari oggi arrivano a Ivrea” dello studioso eporediese Eugenio Pacchioli. A seguire la professoressa Laura Decanale Bertoni presenterà il volume “Crociate Templari Reliquie. 1071-1453 Valle d’Aosta e Canavese senza confini”, la cui prefazione è stata curata da Carlo Mario Tosco, docente di storia dell’architettura al Politecnico di Torino.
Sabato 22 luglio alle 15 l’ANGI-Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese presenteràla collana “La Civiltà di Lianzhu”, mentre alle 15,30 il Circolo del Calamaio proporrà il volume “IBorghidelCalamaioracconti brevi”. Alle 16,30 sarà la volta di Luciana Banchelli con l’Antologia di Salvator Gotta. Gli altri appuntamenti del pomeriggio prefestivo saranno alle 17 con Silvia Battistello che presenterà “Ivrea 1400 Guida alla Città medievale”, alle 17,30 con Maurizio Pitti e il suo libro “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” e alle 18 con Danilo Alberto e “Istantanea nell'ombra”, con la partecipazione del gruppo teatrale “Voci nel frutteto” che proporrà lo spettacolo “Voci dal passato”, con l’accompagnamento musicale del progetto Canavese Factories. In serata, alle 20,45 è in programma la presentazione della terza edizione del premio letterario intitolato al pittore Lorenzo Alessandri, mentre alle 21,15 il Gruppo Narravita proporrà “Storiedi vita in prima linea- I professionistisanitari degli ospedalidi Ciriè,Chivasso e Ivreaal tempodel Covid”.
Domenica 23 luglio alle 15 le Edizioni Pedrini presenteranno le loro novità, insieme ad autori e disegnatori, tra i qualiTiziana Cascio, autrice delle illustrazioni di “Piemonte da gustare. Guida alla scoperta di 1000 specialità e prodotti tipici del territorio”. Alle 15,30 sarà di scena Federico Mantegari con il suo “Il Segreto dei Trèves Custodi del Graal”; alle 16 Chantal Vuillermoz con “La montagna guaritrice” in omaggio a Guido Gozzano nel 140° anniversario della nascita; alle 16,30 il professor Pier Franco Quaglieni con il suo “Diario italiano Figure del nostro tempo”, la cui copertina è stata disegnata da Ugo Nespolo; alle 17,15 Marina Rota con “Amalia Guglieminetti l’amore in versi con Guido Gozzano”, la cui prefazione è firmata da Vittorio Sgarbi; alle 18,15 lo storico Gianni Oliva con il saggio “Il Purgatorio dei Vinti - La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano”. Alle 20,45 si onoreràla memoria dello storico e scrittore canavesano Piero Venesia, con la presentazione della ristampa del volume “Ibleto di Challant il Capitano”, a 40 anni dalla prima pubblicazione. Il Festival Book proporrà anche la pittura, con la mostra personale del pittore eporediese Roberto Croin. La chiusura della manifestazione sarà affidata alle 21,15 ad Oreste Valente, che presenterà: “Omaggio a Italo Calvino” nel centenario della sua nascita.
Per ulteriori informazioni si può scrivere all’indirizzo assluci@virgilio.it o chiamare il numero telefonico 393-9988875.

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La quinta edizione del festival Art Nouveau Week, organizzata dall’Associazione Italia Liberty e curata da Andrea Speziali, offre un palinsesto di appuntamenti che ripercorre le strade dell’Art Nouveau dall’8 al 14 luglio 2023 in tutta Europa, prevalentemente con attività di visite guidate, mostre, performance, convegni e spettacoli.
Questa mattina nella sala panoramica del XV piano della sede della Città metropolitana di Torino, è stata presentata l’edizione torinese di Art Nouveaux Week che propone le aperture eccezionali di capolavori d’architettura assoluti, siglati da Pietro Fenoglio, Giuseppe Velati Bellini Antonio Vandone di Cortemiglia, Giovanni Gribodo, Eugenio Ballatore di Rosana, Cesare Benni, Giuseppe Besozzi. Nomi che fanno immediatamente intuire che non si tratterà dei consueti itinerari Liberty torinesi, ma di autentiche esplorazioni all’interno di una corrente di gusto sempre e ancora capace di stupire con i suoi luoghi segreti.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino; Maria Grazia Imarisio, storico dell’arte; Maria Irene Colpo, Ordine degli Architetti di Biella e Luca Orlandi, professore associato Consiglio Interuniversitario in Turchia. In collegamento Ines Pierucci, l’assessore alla cultura del Comune di Bari e Andrea Speziali, presidente di Italia Liberty.
Tra gli incontri proposti dal calendario torinese anche il concerto inaugurale di pianoforte e arpa su note Art Nouveau al Conservatorio “G.Verdi”, la singolare Nursery Liberty sulla grafica torinese per l’infanzia a Palazzo Barolo con visita guidata gratuita al MUSLI e l’appuntamento dedicato agli elitari locali subalpini del ritrovo Belle Époque e ai Dolci Liberty, con degustazioni-rito inizi ‘900 al Caffè Baratti & Milano, “Locale Storico d’Italia”, dove il floreale dialoga con lo stile Aemilia Ars.
Per di più, l’edizione torinese mostra per la prima volta ai visitatori un vasto ciclo di affreschi floreali inediti, realizzati da unaffermato pittore e decoratore d’inizio ‘900, di recente rinvenuti all’interno della “Casa Sociale” di via Schina, specie lungo le due scenografiche scalee ellittiche gemelle, e già restituiti all’originario splendore per entrare a pieno titolo nella storia del Liberty subalpino, a riprova che l’arte è tema dinamico, in continua evoluzione, a qualsiasi tempo appartenga.
Art Nouveau Week 2023 a Torino è organizzato con il patrocinio di Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Conservatorio Statale “G. Verdi”, Fondazione Tancredi di Barolo MUSLI, Centro Culturale M. Pannunzio e Daniela Piazza Editore.
www.italialiberty.it
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Il Festival letterario Scritto Misto libri e musica, giunto quest’anno alla nona edizione, è in programma da sabato 15 luglio a domenica 6 agosto in versione itinerante in Val Chisone. La manifestazione, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, ha la particolarità di mescolare la letteratura alla musica e alle bellezze del territorio montano. Le località coinvolte sono Perosa Argentina a Villa Willy, Fenestrelle al Forte San Carlo e Usseaux in frazione Laux. Il tema-guida dell’edizione 2023 è "Abitare i confini", nel senso di confini geografici e umani, limiti invalicabili e occasioni di scoperte e di contaminazioni. Tra gli scrittori ospiti dell’edizione 2023 figurano Alessandro Perissinotto, Fabio Geda e Marcello Fois. L’organizzazione è curata dalla Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice, dall'Unione dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca, dai Comuni di Perosa Argentina, Fenestrelle e Usseaux e dall’associazione Progetto San Carlo onlus.
Gli incontri inizieranno sabato 15 luglio alle 16,30 a Villa Willy, in via Re Umberto 5 a Perosa Argentina, con Alessandro Perissinotto e Piero D’Ettorre che presenteranno il romanzo “Cena di classe”. A seguire Gianfranco Burdino presenterà “Braccato”, dialogando con Luciano Badolisani, titolare della casa editrice Argonauta. Gli ospiti musicali saranno Giovanni e Caterina Battaglino, mentre, nell’ambito dell’iniziativa “Scritt-Arte”, Monica Balbo presenterà i suoi acquerelli.
Sempre a Perosa domenica 16 alle 16,30Alex Miozzi e Gian Luca Margheriti presenteranno “Spiragli. Racconti tra guerra e pace”. A seguire Candido Bottin presenterà “Pianura. Una storia di vita, di fatica e di tenacia”, dialogando con Paola Molino, direttrice del settimanale “L’Eco del Chisone”. Interverranno l’avvocato Silvia Lorenzino e Semir Garshasbi, presidente dell’associazione Jina, formata da medici, personale sanitario e volontari per promuovere la cura e l'assistenza delle vittime di violenza politica in Iran. Gli ospiti musicali saranno Giovanni Battaglino e Dino Tron.
Sabato 22 luglio alle 16,30 alla Porta Reale del Forte di Fenestrelle Fabio Geda presenterà “La scomparsa delle farfalle” e a seguire Yuri Bossuto e Daniela Martini proporranno “Spiriti sulla neve”. Condurrà gli incontri Giorgio Bertea, mentre l’ospite musicale sarà il Quartetto d’archi del maestro Guido Neri. Al termine è in programma una degustazione dei prodotti dell’azienda agricola “Il frutto permesso” di Bibiana.
Sempre alla Porta Reale domenica 23 alle 16 appuntamento con il giornalista Rai Michele Neri, autore di “Cantautori e cantautrici del nuovo millennio. Il dizionario”. L’ospite musicale sarà Giovanni Battaglino, che dialogherà con Neri e presenterà il suo nuovo Cd “Ricominciare dalle parole”. A seguire Valentina Pazè presenterà il suo “Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato”, dialogando con Bruna Peyrot. L’altro ospite musicale sarà Olmo.
Sabato 29 luglio alle 16,30 al lago diLaux di Usseaux è in programma la presentazione di “Pneuma” di Carla Signori, che dialogherà con la vice direttrice de “L’Eco del Chisone”, Sofia d’Agostino. A seguire Giorgio Macor, medico e cooperatore internazionale, presenterà il suo libro “Come un volo di passeri erranti”, dialogando con Maria Teresa Marinone e con Rosanna Fornerone. Gli ospiti musicali saranno i musicisti dell’Ensemble di clarinetti dell’istituto civico Corelli di Pinerolo, diretto da Chiara Percivati.
Domenica 30 luglio alle 10 partirà dal Municipio di Usseaux una passeggiata storica, naturalistica e musicale di 6 km con dislivello di 350 metri in salita, dal paese alla frazione Balboutet, in compagnia del direttore della Fondazione Centro culturale valdese, Davide Rosso, della guida naturalistica Valentina Salerno e del sassofonista Nando Massimello. L’iscrizione costa 5 euro e per effettuarla occorre inviare una mail a info@ecomuseominiere.it o chiamare il numero telefonico 0121-806987. Al lago di Laux alle 16,30 è invece in programma la presentazione del libro “Ce la farò” di Gabriella Mosso, che dialogherà con Deborah Severini. A seguire Gianni Genre, Paolo Squizzato e Davide Rosso dialogheranno sul tema “Confini umani e spirituali nella quotidianità di oggi”. Al termine una degustazione di prodotti de “Il frutto permesso”. Gli ospiti musicali saranno Giovanni Battaglino e Dino Tron.
Sabato 5 agosto alla Porta Reale del Forte di Fenestrelle alle 16Marcello Fois presenterà “La mia Babele” dialogando con Davide Rosso, che a sua volta presenterà “La memoria dello Specchio”. A seguire il pianista Pier Carmine Garzillo proporrà il concerto “Una, nessuna e centomila Italie”, organizzato in collaborazione con l’Accademia di Musica di Pinerolo.
Sempre alla Porta Reale, domenica 6 agosto alle 16Cinzia Dutto presenterà “Echi dalle Terre Alte”, mentre Erica Bonansea dialogherà con Andrea Garavello, editore del suo romanzo “La figlia dello speziale”. L'ospite musicale sarà Giovanni Battaglino, ma è anche in programma un’esibizione del gruppo storico Tradizioni Sabaude in costumi del XVII secolo.
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Superata la pausa forzata dovuta alla pandemia, da martedì 11 a domenica 16 luglio nelle Valli di Lanzo e nel Ciriacese ritorna l’Incontro Internazionale di Folclore e Festival Itinerante, giunto all’ottava edizione e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino. Lo spirito della manifestazione è duplice: far incontrare comunità provenienti da culture diverse e presentare spettacoli folcloristici di alto livello. Quest’anno sono in programma le esibizioni di due formazioni estere, oltre al Gruppo Folk-Corale Rododendro, che organizza l’evento. Gli ospiti saranno gli ucraini del Folk Group Perlynka e i neozelandesi del Cultural Group Maori Wheiao.I GRUPPI PROTAGONISTI DELLA MANIFESTAZIONE
In occasione del cinquantesimo anno di attività, il Gruppo Folk-Corale Rododendro Valli di Lanzo ha ripreso ad organizzare il festival, anche per onorare la memoria del suo ex presidente e fondatore Giulio Giacchero, al quale è dedicata l’edizione 2023 della manifestazione. Fondato nel 1973 il Gruppo Folk-Corale Rododendro Valli di Lanzo si è dedicato alla ricerca e alla riproposta di aspetti della tradizione popolare come il canto, la danza, la musica e la teatralizzazione di momenti di vita particolarmente caratteristici. I costumi sono quelli tipici delle Valli di Lanzo: per danzare le corente gli uomini indossano la maglia cosiddetta “del bordo” della Val d’Ala e le donne il vestito di “ciosina” con la caratteristica cuffia in pizzo, mentre cantori e musicisti utilizzano abiti della tradizione contadina. Il gruppo è stato chiamato a partecipare ad importanti manifestazioni e a raduni folkloristici nazionali ed all’estero, in rappresentanza dell’Italia.
Il Folk Group Perlynka viene dalla città di Slavuta, in Ucraina, non lontano dal confine con la la Polonia. È stato fondato nel 1997 grazie al talento della direttrice artistica Maiia Saipel. L’orchestra del gruppo utilizza strumenti tradizionali ucraini e propone un repertorio che comprende danze, canti e suonate che riprendono momenti di vita della tradizione. I costumi sono fedelmente ispirati a quelli della regione di origine. Oltre ad essersi esibito nei principali festival di folklore in Ucraina, il gruppo è stato ospite di manifestazioni in Polonia, Bulgaria, Turchia, Repubblica Ceka, Croazia, Grecia, Bielorussia, Germania, Estonia, Slovenia e Macedonia.
Nella lingua dei Maori la parola Wheiao significa, nella sua forma più semplice, la luce del giorno, ovvero la creazione del mondo della luce. I membri del gruppo vivono a Kariotahi Beach ad Auckland, in quella che gli occidentali chiamano Nuova Zelanda e che per i Maori è Aotearoa. Ogni membro della formazione porta sulla scena mondiale le proprie abilità e conoscenze di Te Ao Maori, cioè del mondo Maori. Il gruppo promuove la comprensione culturale, invitando il pubblico a partecipare ad un’esperienza pratica. La vitalità, la passione, la forza e la forma atletica dei Maori entusiasma il pubblico in tutto il mondo, con canzoni, danze e tradizioni. Il gruppo Wheiao riflette l’energia del popolo Maori portando il pubblico in un viaggio di scoperta e celebrazione, traendo la sua forza da armonie a voce piena, coreografie dinamiche e un’appassionata interpretazione delle emozioni.
Tutti i dettagli della manifestazione sono consultabili nel sito Internet www.folkrododendro.com
IL CALENDARIO DEL FESTIVAL
Martedì 11 luglio in piazza Gallenga a Lanzo alle 21,15 si esibiranno il Folk Group Perlynka e il Cultural Group Maori Wheiao e si terrà la cerimonia di apertura della manifestazione. Mercoledì 12 luglio alle 21,15 in piazza San Giovanni a Ciriè ci sarà il Cultural Group Maori Wheiao, mentre giovedì 13 in piazza della chiesa a Germagnano si esibirà il Folk Group Perlynka. Venerdì 14 nel campo di pallavolo di Cantoira saranno di scena i neozelandesi, mentre gli ucraini saranno di scena in piazza del Comune a Coassolo. Sabato 15 luglio alle 17 è in programma la sfilata di tutti i gruppi nelle strade di Viù, seguita dalle esibizioni dei neozelandesi e degli ucraini alle 21 a Villa Franchetti. Domenica 16 luglio alle 10 nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Lanzo sarà celebrata una Messa, seguita dalla sfilata di tutti i gruppi per le vie cittadine. Domenica 16 nel pomeriggio in piazza Don Melloni e nel pala San Rocco di Mezzenile si esibiranno i gruppi neozelandesi e ucraini e a seguire ci sarà la sfilata per le vie del paese. La serata conclusiva in piazza Peradotto a Lanzo inizierà alle 20.

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Si presenta giovedì 6 luglio alle ore 11 nella sala panoramica del XV piano della sede della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7) il Festival internazionale Art Nouveau Week.
Dall’8 al 14 luglio torna a Torino il Festival internazionale, manifestazione organizzata dall'Associazione Italia Liberty su iniziativa e a cura di Andrea Speziali, con appuntamenti esclusivi e inediti all’interno degli universi di questa caleidoscopica, empatica e affascinante corrente artistica: dall’incontro concerto inaugurale di pianoforte e arpa su note Art Nouveau al Conservatorio Statale Giuseppe Verdi, alla singolare Nursery Liberty sulla grafica torinese per l’infanzia a Palazzo Barolo con visita guidata gratuita al MUSLI, sino all’appuntamento dedicato agli elitari locali subalpini del ritrovo Belle Époque e ai Dolci Liberty, con degustazioni-rito inizi ‘900 al Caffè Baratti & Milano, “Locale Storico d’Italia”, dove il floreale dialoga con lo stile Aemilia Ars.
Ricchissima e altrettanto unica è l’immersione tra bellezza e stupefazione delle visite guidate con un esperto di Art Nouveau e aperture esclusive di residenze private, capolavori icona di maestri del calibro di Fenoglio, Vandone, Ballatore di Rosana, Gribodo, Velati Bellini, D’Aronco, Frapolli tra piazza Castello, via Bertola, Cit Turin San Donato, ex piazza d’Armi, Valentino, Crimea e precollina, Cimitero Monumentale.
Alla conferenza stampa intervengono Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino; Andrea Speziali, presidente di Italia Liberty, Maria Grazia Imarisio, storico dell’arte; Vittorio Porta, presidente dell’Ordine degli Architetti di Biella e Luca Orlandi, professore associato Consiglio Interuniversitario in Turchia. Durante la presentazione ci saranno collegamenti con Roma e Bari, città che ospitano altri eventi del Festival.
Per partecipare alla conferenza occorre iscriversi entro il 5 luglio al link
https://italialiberty.it/eventi/categoria/artnouveauweek/elenco/
I contenuti della cartella stampa e le immagini sono scaricabili al link
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Art Nouveau Week 2023 a Torino è organizzato con il patrocinio di Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Conservatorio Statale Giuseppe Verdi, Fondazione Tancredi di Barolo MUSLI, Centro Culturale Mario Pannunzio, Daniela Piazza Editore, Comune di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, DocBi Centro Studi Biellesi e Archivio si Stato di Biella.
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