Cultura
Torna la rassegna Organalia con 21 concerti in programma da mercoledì 1 maggio a sabato 27 luglio in Canavese, Valli di Lanzo e Biellese.
Si tratta di un'occasione imperdibile per gli amanti della musica d'organo, che potranno godere delle esibizioni di rinomati organisti in alcune delle più belle chiese del territorio metropolitano.
La rassegna si snoda attraverso un vasto territorio che coinvolge i Comuni di San Maurizio Canavese, Villanova Canavese, Cirié, San Carlo Canavese, Nole, Monastero di Lanzo, Mezzenile, Pessinetto, Viù, Cantoira, Ala di Stura, Corio e Ceres nel Ciriacese e Valli di Lanzo; quelli di Volpiano, Chivasso, Caluso e Andrate nel Canavese; e i Comuni di Moncalieri e Vigliano Biellese.
Il concerto inaugurale si svolge il 1 maggio alle ore 21 a San Maurizio Canavese nell’Antica Chiesa Plebana con il concerto dal titolo “Souvenir de Naples”.
L’Ensemble Andromeda, composta da Cristina Mosca (soprano), Francesco Bergamini (violino), Angelo Basile (violino), Alessandro Curtoni (viola), Lamberto Curtoni (violoncello), Roberto Stilo (violone), Francesco Olivero (tiorba e chitarra barocca), Matteo Cotti (organo) e Marco Zanco (percussioni storiche), intratterà il pubblico con la melodia di Napoli, un concerto che spazierà dalla musica sacra alla canzone popolare.
La rassegna prosegue sabato 4 maggio a Villanova Canavese, quando alle ore 21 la Chiesa di San Massimo ospita il concerto del Dare Quartet "Contaminazioni barocche".
L’edizione 2024 prevede sabato 9 giugno anche un concerto a Moncalieri, un evento per inaugurare il restauro dell’organo costruito da Felice Bossi nel 1854 e collocato all’interno della Chiesa della Arciconfraternita di Santa Croce.
Nella stagione concertistica di quest’anno verranno presentati tutti i repertori musicali relativi alla letteratura per organo, partendo dal Rinascimento con brani di Giovanni Pierluigi da Palestrina per giungere, attraverso tutte le fasi del Barocco al Romanticismo e alle esperienze novecentesche e contemporanee. Si potranno ascoltare repertori di rara esecuzione quali i compositori napoletani del XVII secolo, accanto a contaminazioni che accostano il Barocco propriamente inteso (Telemann, Pachelbel, Handel, Bach) ai compositori contemporanei neo-barocchi (German, Lang, Young).
Programma completo e informazioni
https://www.organalia.eu/
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In occasione di tre ricorrenze dal profondo valore civico, il 25 aprile (anniversario della Liberazione), il 2 giugno (festa della Repubblica italiana) e il 4 novembre (giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate), cinque istituzioni pubbliche che hanno sede in edifici storici torinesi aprono le loro porte per offrire un percorso insolito, nel cuore della città.
L’evento è promosso dalla Città di Torino – Presidenza del Consiglio comunale e dalla Prefettura di Torino, con la collaborazione della Città metropolitana di Torino, di Turismo
Torino e Provincia e, per il Ministero della Cultura, dei Musei Reali e dell’Archivio di Stato di Torino.
L’itinerario ha inizio a Palazzo Civico, storica sede del municipio cittadino, inserita nel nucleo originario della Torino di fondazione romana. Il percorso di visita, la cui partenza è prevista dal Cortile d'Onore del Palazzo stesso, di impianto tipicamente barocco, si snoderà attraverso le sue Sale Auliche: lo Scalone d'Onore seicentesco, la neoclassica Sala dei Marmi e il suo loggiato, la Sala delle Congregazioni, la splendida Sala Rossa, cuore della vita amministrativa torinese, per concludersi presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale che, ecceziona lmente, aprirà le sue porte ai visitatori.
Percorse le vie che collegano il Palazzo di Città con Piazza Castello, si raggiungono i Musei Reali per la visita nelle sale di rappresentanza di Palazzo Reale, centro di comando della dinastia sabauda e prima reggia dell’Italia unita. Si sale al piano nobile attraverso lo Scalone d’Onore, commissionato dal re Vittorio Emanuele II all’architetto Domenico Ferri nel 1861, all’indomani dell’Unità d’Italia, quando per i Savoia si prospettava un ruolo nazionale con Torino capitale del nuovo regno. È un’architettura di gusto eclettico, con una decorazione ispirata a modelli barocchi. Si entra nel grande Salone delle Guardie Svizzere, si attraversano numerose sale fastose tra cui quella del trono e quella del Consiglio, nella quale il 4 marzo 1848 fu siglato lo Statuto Albertino, per giungere nella Galleria Beaumont, che prende il nome dal pittore di corte incaricato di dipingerne la volta. Qui ha sede l’Armeria Reale, che accoglie la raccolta dinastica di armi e armature antiche. Aperta al pubblico nel 1837 è una delle istituzioni culturali che Carlo Alberto promuove insieme alla quadreria di Palazzo Madama, futura Galleria Sabauda, l’Accademia Albertina e la Biblioteca Reale. Al termine si percorre lo scalone alfieriano, che collega gli appartamenti reali con le costruzioni destinate alle Segreterie di Stato, agli Archivi di Corte e al Teatro.
Il Palazzo delle Segreterie, oggi Prefettura, era destinato ad accogliere le funzioni amministrative. Il primo progetto si deve ad Amedeo di Castellamonte ed è contenuto nelle tavole del Theatrum Sabaudiae (1682). Il cantiere fu però interrotto poco dopo l’avvio delle fondazioni, per essere ripreso soltanto nel 1731 da Filippo Juvarra. Il famoso architetto, incaricato da Vittorio Amedeo II, aggiorna il progetto adeguandolo alla nuova funzione dell’edificio, destinato ad accogliere le Segreterie, che costituivano il vertice dell’apparato centrale di governo del sovrano. Nel 1738, due anni dopo la scomparsa di Juvarra, il nuovo architetto regio Benedetto Alfieri assume la direzione della fabbrica, lavorando in continuità col suo predecessore. La destinazione ministeriale, amministrativa del palazzo rimane tale anche durante la dominazione francese, cosi come durante la restaurazione e nell’epopea risorgimentale. Dopo l’Unità d’Italia e il trasferimento della capitale nazionale a Firenze, nel 1866, il Palazzo delle Segreterie diviene sede della Prefettura di Torino.
La Galleria, ideata da Filippo Juvarra, ma realizzata da Benedetto Alfieri tra il 1738 e il 1756, è un lungo ambiente di raccordo tra la Galleria Beaumont e gli Archivi di Corte, affacciata sui Giardini Reali. La decorazione della volta risale alla stagione del rinnovamento dei reali palazzi voluto da Carlo Alberto.
Dalla Galleria si passa all’aula del Consiglio della Città metropolitana di Torino, già Provincia di Torino. Nel 1864 Torino non è più capitale. Gli intendenti delle Segreterie vengono sostituiti dai Prefetti ai quali viene collegato un consiglio provinciale. L’ampia sala dedicata alle riunioni del consiglio, con le sue decorazioni, è un’interessante espressione dei modelli eclettici propri del periodo umbertino, ispirati alla tradizione pittorica e architettonica italiana. Dall’aula metropolitana si giunge all’Archivio di Stato le cui sale furono ideate ancora una volta da Juvarra per conservare i documenti dell’Archivio di Corte, tuttora custoditi nelle «guardarobe» che circondano le stanze. Originariamente i Regi Archivi erano uno dei luoghi più segreti dello Stato sabaudo: potevano accedervi solo il re, i suoi ministri e gli archivisti. L’itinerario attraverso i palazzi delle istituzioni si conclude con la visita della preziosa Biblioteca antica dell’Archivio e termina con lo scalone juvarriano, antica via di accesso e di uscita dalle sale dell’Archivio di Corte.
Modalità di visita
I gruppi saranno accompagnati nella visita dai volontari delle istituzioni coinvolte, insieme a studentesse e studenti delle scuole secondarie impegnati in un progetto di alternanza scuola- lavoro. L’ingresso è gratuito esclusivamente su prenotazione. Per l’accesso in Prefettura è necessario esibire un documento di identità.Informazioni e Prenotazioni: www.turismotorino.org/visite_palazzi_istituzioni
Turno A: partenza da Palazzo Civico ore 14.30; partenza da Palazzo Reale 16.00
Turno B: partenza da Palazzo Civico ore 14.45; partenza da Palazzo Reale 16.15
Turno C: partenza da Palazzo Civico ore 15; partenza da Palazzo Reale 16.30
Turno D: partenza da Palazzo Civico ore 15.15; partenza da Palazzo Reale 16.45
Turno E: partenza da Palazzo Civico ore 15.30; partenza da Palazzo Reale 17.
Massimo 25 persone per gruppo.
Accessibilità
Il percorso è accessibile a persone con disabilità motoria, ad eccezione dello scalone di collegamento tra l’Armeria e la Prefettura. Sarà possibile utilizzare un percorso alternativo, con
passaggio esterno, oppure entrare direttamente nella Prefettura saltando i Musei Reali, che potranno essere visitati in altra data.
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Domenica 17 marzo nel centro di Torino è in programma la manifestazione “Dal Drapò al Tricolore”, anteprima della rievocazione storica multiepocale "Militaria Sabauda" nata in occasione delle Celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia per iniziativa della Pro Loco Torino e dell’allora Provincia di Torino, che tornerà prossimamente. L’evento del 17 marzo intende contribuire a solennizzare la Festa Nazionale della Bandiera, dell'Inno, dell'Unità d'Italia, prevista appunto per domenica 17 marzo.All'evento che tocca punti storici della capitale dell'Unità d'Italia, parteciperanno gruppi e personaggi di rievocazione storica che fanno riferimento ai secoli dal XVII al XX. I gruppi partiranno alle 15 da piazza Statuto, che ospitò le ambasciate straniere a Torino, prima capitale del Regno d'Italia, sfileranno in via Garibaldi, in piazza Castello e nel primo tratto di via Roma e arriveranno alle 16 in piazza Carignano. Davanti alla sede del primo Parlamento Italiano i gruppi storici daranno vita a suggestivi quadri viventi e ad un Gran Ballo Risorgimentale coordinato dalla Società di Danza Torinese. Alle 17,30 una simbolica bandiera tricolore sarà consegnata ai gruppi partecipanti all’evento, insieme alla medaglia commemorativa scelta da Militaria Sabauda 2011 in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. L'evento è organizzato dal Comitato Manifestazioni Torinesi con il patrocinio di AssoFanti Torino, Pro Loco Torino e Città metropolitana di Torino.

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Il 17 marzo si celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita come festività civile con la Legge 222 del 23 novembre 2012, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica. Per le scuole di ogni ordine e grado sono previsti percorsi didattici, momenti di riflessione, iniziative e incontri celebrativi, che hanno il fine di far conoscere gli eventi e il significato del Risorgimento, ma anche di far riflettere sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale, alla scelta dell’Inno di Mameli e della bandiera nazionale e, nel XX secolo, all’approvazione della Costituzione repubblicana.La ricorrenza del 17 marzo a Santena, dove ci sono la casa e la tomba di Camillo Cavour, viene celebrata ogni anno con particolare attenzione e partecipazione. Santena è uno dei luoghi in cui, sin dal 2013, il Governo ha previsto che si tengano momenti celebrativi e deposizioni di corone di fiori alle tombe che custodiscono le spoglie mortali dei Padri della Patria: oltre a Cavour, Giuseppe Mazzini (Pisa), Giuseppe Garibaldi (Caprera) e il re Vittorio Emanuele II (Roma). È previsto che le celebrazioni, patrocinate dalla Città metropolitana di Torino, avvengano alla presenza di rappresentanti del Governo e degli Enti territoriali.
Accanto e insieme ai momenti ufficiali, a Santena glistudenti sono i protagonisti una rievocazione sportiva che rende vivo e partecipato il percorso di recupero e valorizzazione della memoria storica. Martedì 12 marzo alle 9,15 nel Parco Cavour sono in programma le Cavouriadi, che prevedono una corsa campestre riservata alle allieve e agli allievi delle classi 5° elementare e 1ª, 2ª e 3ª media. Si tratta della riedizione della gara organizzata 205 anni fa, nel 1819, dal giovanissimo conte Camillo Cavour in occasione del suo nono compleanno. La corsa si disputerà sulla distanza di 1.739 metri, su di un fondo erboso e sterrato, con partenza e arrivo davanti al castello. La gara ha anche l’obiettivo di rafforzare la rete della memoria patria, alla quale quest’anno partecipano altri tre Comuni cavouriani e risorgimentali di primaria importanza: Grinzane Cavour, Trino Vercellese e Torino, rappresentata dall’istituto comprensivo “Niccolò Tommaseo”.
Domenica 17 marzo alle 11 le allieve e gli allievi della scuola primaria e secondaria di primo grado di Santena saranno premiati per la partecipazione alle Cavouriadi, ma, soprattutto, saranno i protagonisti della cerimonia ufficiale, a cui, in rappresentanza del Governo, parteciperà il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Nella giornata della ricorrenza ufficiale è prevista una sfilata dalla piazza della Costituzione al castello Cavour. Verrà deposta una corona d’alloro sulla tomba di Camillo Cavour e durante la celebrazione interverranno Marco Boglione, presidente della fondazione Camillo Cavour, Gino Anchisi, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour, Roberto Ghio, sindaco di Santena e consigliere metropolitano, Giovanna D’Ettore, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Santena e il prefetto di Torino, Giovanni Cafagna. L’amministrazione comunale torinese ha concesso alla Fondazione Cavour l’onore di ospitare domenica 17 marzo nella Sala Diplomatica del Polo Cavouriano il tricolore, copia dell’originale, donato nel 2011 alla Città di Torino dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La partecipazione dei cittadini ad una festa ideata per unire sotto la bandiera nazionale tutti gli italiani è naturalmente libera e gratuita.

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Mercoledì 13 marzo alle 16, in concomitanza con la festa di Sant’Eldrado, all’Abbazia di Novalesa verrà presentato il progetto del Tesoro di Eldrado, promosso con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione tecnica della società cooperativa Culturalpe. Si tratta di un portale digitale dedicato al patrimonio artistico, librario e documentario legato alla storia del cenobio e alla figura del suo più importante abate, Eldrado, a cui è dedicata la più suggestiva cappella del complesso novalicense.Partendo dai reperti e dai fondi archivistici e librari conservati nel monastero benedettino sono state messe in luce le dinamiche sottese alla loro conservazione, allargando poi lo sguardo verso i beni non più presenti in loco per svariate vicissitudini, ma rintracciabili presso altri enti e istituti italiani e stranieri. L’idea è quella di ricomporre la memoria di un luogo e delle vite che lo hanno attraversato, secondo il canone di un archivio digitale nel quale documenti, libri, dipinti, oreficerie e altre reliquie del tempo concorrono alla ricostruzione di un mosaico di tessere difficilmente apprezzabile nella realtà.
Alla presentazione del Tesoro interverranno padre Michael Davide Semeraro, priore di Novalesa, Andrea Maria Ludovici, amministratore delegato della società cooperativa Culturalpe, e Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino, ente proprietario dell'Abbazia.

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Il Centro Pannunzio, in collaborazione con il Lions International Torino e il patrocinio di Città metropolitana di Torino, organizza, venerdì 15 marzo alle ore 17,30 nella sala panoramica della sede della Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7), un ricordo del magistrato Guido Barbaro, Presidente della Corte d’Assiste di Torino, che presiedette il processo al nucleo storico delle br.
A vent’anni dalla sua morte, il Direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, il Procuratore generale della Corte d’Appello di Torino Marcello Maddalena e la vice sindaca della Città di Torino Michela Favaro, ricorderanno il magistrato che dal 1999 al 2004 fu il Difensore Civico della Città di Torino.
Ingresso libero con prenotazione WhatsApp al numero 348.8134847
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Si è svolta oggi, nel giardino del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, in via Giulia di Barolo 3, la cerimonia di scoprimento della targa commemorativa dedicata al Professor Oscar Botto (1922-2008), indologo, orientalista, storico delle religioni. Hanno portato i saluti istituzionali la prorettrice dell'Università di Torino Giulia Carluccio e il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, che ha commemorato la figura del Professore anche in veste di sindaco del Comune di Condove.“Era tempo che ci fosse un luogo dedicato a Oscar Botto, che noi ricordiamo anche come cittadino onorario di Condove" ha commentato Suppo. "È bello pensare che questa targa sia da oggi fonte di ispirazione per gli studenti che frequentano questo luogo, e sia per loro come una molla che li spinge a crescere nei valori della cultura, dell'uguaglianza e della pace tra i popoli”.
Sono intervenuti, a ricordare la figura del Professor Botto, Alberto Pelissero, ordinario di indologia e tibetologia dell’Università di Torino, Adriano Rossi, presidente dell’Ismeo-Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente, Gabriella Morabito, presidente del Coordinamento Istituti culturali, e la Signora Carmen, figlia del compianto Professore.
La proposta di ricordare la figura del Professor Botto mediante l’apposizione di una targa è nata per iniziativa della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Condove, l’Asia Institute, il Coordinamento Istituti Culturali del Piemonte, il Centro Pannunzio, la Società di Ricerche e Studi Valsusini e la famiglia del Professore, proposta accolta dall’Università di Torino che ha messo a disposizione il giardino della sede di via Giulia di Barolo.
Oscar Botto è stato professore ordinario di Indologia presso l’Università degli Studi di Torino. I suoi interessi di ricerca hanno esplorato in particolare la politica e il diritto dell’India antica e classica. A lui il merito di aver fondato nel 1963 l'Istituto di Indologia e successivamente il Dipartimento di Orientalistica.
La fotografia del Professor Botto utilizzata per la targa è stata gentilmente concessa dall’archivio del quotidiano La Stampa.

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Martedì 13 febbraio alle 14.30, nel cortile del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, in via Giulia di Barolo 3, si svolgerà la cerimonia di scoprimento della targa commemorativa dedicata al Professor Oscar Botto (1922-2008), indologo, orientalista, storico delle religioni. Alla cerimonia porteranno i loro saluti istituzionali Giulia Carluccio, prorettrice dell'Università di Torino, e Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino.La proposta di ricordare la figura del Professor Botto mediante l’apposizione di una targa è nata per iniziativa della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Condove, l’Asia Institute, il Coordinamento Istituti Culturali del Piemonte, il Centro Pannunzio, la Società di Ricerche e Studi Valsusini e la famiglia del Professore, proposta accolta dall’Università di Torino, che ha messo a disposizione il giardino interno del Dipartimento di Studi Umanistici, situato nella sede di via Giulia di Barolo 3.
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Mercoledì 14 febbraio alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli il concerto di San Valentino della stagione Chivasso in Musica 2024 avrà come protagoniste la flautista Veronica Ramonda e la chitarrista Martina Massimino. Le due musiciste hanno già partecipato in passato ai concerti della stagione chivassese e svilupperanno un programma incentrato sulle Sonate per flauto e chitarra di alcuni tra i più significativi compositori del Novecento quali Franco Margola, Mario Castelnuovo Tedesco, Roberto Di Marino e Leo Brouwer. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Università della Terza Età e con il contributo della Città di Chivasso attraverso il bando MusicArt.La stagione Chivasso in Musica è programmata e realizzata con il contributo della Città di Chivasso attraverso il bando MusicArt e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino. L’ingresso ai concerti è possibile con la consueta formula della libera offerta.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.associazionecontatto.it o scrivere a info@associazionecontatto.it

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L’Associazione Volontari Ospedalieri, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, presenta martedì 6 febbraio alle ore 16, nella sala panoramica al XV piano della sede della Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7 - Torino), l’ultimo libro della scrittrice torinese Luciana Navone Nosari "Un Girasole di nome Marcella".
Il libro descrive la breve vita di Marcella, ragazza straordinaria che dispensava gioia e allegria in tutti coloro con i quali veniva in contatto. Amava tutto e tutti, soprattutto la vita. In un sogno fiabesco, l’autrice narra la storia di un luminoso Girasole nel quale Marcella si è trasformata. Da un petalo del fiore prenderà vita la bianca farfalla, messaggero per la sorella Antonella che dialogherà con lei in un alternarsi di incontri nell’altrove e nella realtà narrata da chi l’ha amata. Nella fiaba del nuovo mondo che la ospita condurrà l’amica Tulipano a visitare quel luogo magico pullulante di fiori (e non solo) e a conoscere innumerevoli vicende terrene di differenti epoche e provenienze. Si analizzerà ogni volta l’amore dato e ricevuto, calpestato e rifiutato.
Secondo il giornalista de La voce e il Tempo Claudio Ozella, che dialogherà con l’autrice, il libro è “una sintesi superlativa della Divina Commedia e de Il Piccolo Principe”.
La presentazione sarà arricchita da letture a cura di Marina Bossola e Diana Miccoli.
Ingresso libero
Luciana Navone Nosari, nata a Villar Perosa, sin dall’adolescenza vive a Torino, dove oltre alla scrittura si è dedicata all’altra sua passione, la pittura. Presso il Circolo dei Lettori di Torino partecipa da anni al gruppo di letture poetiche “Tempo di Parole” curato da Marvi del Pozzo. Dopo aver vinto il concorso Poeti al video, alcune sue liriche sono state pubblicate su un volume dallo stesso titolo e su Tendenze poetiche. Sono poi seguiti i romanzi: Carezze di Luce (Saste, 2000); Profumo di tiglio (Edizioni Angolo Manzoni, 2006); Specchi di ghiaccio (Ananke, 2008); Viola di vento (WLM edizioni, 2011); Stelle di carta (Amazon, 2014); Donna è... (ETABETA-ps, 2015); I colori del silenzio (Edizioni EBS Print, 2016); Refoli di vita (Edizioni EBS Print, 2018); Le orme violate (ETABETA, 2019); Il trono di Lancillotto (Amazon, 2021); Sui passi del vento (ETABETA, 2022). Nel 2013 è uscita la raccolta di poesie Bagliori (WLM edizioni). Fanno parte di Antologie i racconti: Profumo di neve (TURIN TALES, un caffè a Torino,Lineadaria, 2009), Amiche stelle (ITALIANE, Lineadaria, 2010), L’uomo dagli occhi di cristallo (LA LUNA STORTA, WLM edizioni, 2013) e Diversità...? (RACCONTI DAL PIEMONTE, historica edizioni, 2019).
www.luciananavonenosari.com
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