Cultura
Con il mese di ottobre si chiudono le visite animate a Palazzo dal Pozzo della Cisterna.La sede aulica di Città metropolitana di Torino infatti sarà oggetto di importanti lavori che coinvolgeranno gli ambienti interni e il giardino storico.
Gli interventi proseguiranno nella stagione invernale in un ottica di tutela e conservazione dell’immenso patrimonio culturale che Palazzo Cisterna rappresenta.
L’ultimo appuntamento dell’anno è previsto sabato 14 ottobre alle ore 10 in compagnia del Gruppo storico Tradizioni Sabaude, recentemente iscritto nell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana, che accoglierà e intratterrà il pubblico nel cortile d’onore di via Maria Vittoria 12.
Tradizioni Sabaude, grazie ad un’attenta ricerca storica, proporrà al pubblico situazioni, avvenimenti, curiosità che hanno coinvolto casa Savoia nel periodo che va dalla seconda metà del XVII secolo agli anni Trenta del XVIII secolo. Stupendi abiti d’epoca ed eleganti danze faranno da cornice alla mattinata che proseguirà con il racconto della storia e delle trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del 1600 per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a sede istituzionale. Parte della visita sarà dedicata alla storia di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna, con un attenzione particolare ad illustrare il grande patrimonio artistico culturale ancora conservato nel Palazzo. La visita si concluderà sulla gradinata prospiciente al Giardino aulico di Palazzo Cisterna, unicum nel centro di Torino.
L'ingresso alla visita animata sarà come sempre gratuito, con prenotazione all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13.

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Sabato 7 ottobre torna un appuntamento con la storia: in tutto il territorio nazionale oltre 100 archivi, di cui 7 in Piemonte, apriranno gratuitamente i battenti. L’iniziativa “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro” precede e affianca la giornata “Domeniche di Carta” istituita dal Ministero della Cultura Torino e in programma l’8 ottobre, consentendo di viaggiare idealmente nelle pieghe del passato per conoscere meglio il presente.“Carte in dimora” è un’iniziativa dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, che nel territorio della Città metropolitana di Torino ha ottenuto il patrocinio dell’Ente di area vasta, perché gli archivi privati che aprono gratuitamente al pubblico sono luoghi di ricordi intimi ma anche di memorie storiografiche. In castelli, rocche e ville i visitatori possono ammirare da vicino volumi rari, carte, carteggi, manoscritti e raccolte, non solo librarie, che rappresentano la testimonianza tangibile della storia dei territori in cui sono collocate. L’elenco dei luoghi aperti al pubblico e le modalità di prenotazione, ove richiesta, sono consultabili al link www.associazionedimorestoricheitaliane.it/carte-in-dimora-2023/
GLI ARCHIVI APERTI IL 7 OTTOBRE NELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
Nell’archivio del castello di Pavarolo sono conservati documenti riguardanti la storia della famiglia e più in generale del Casalese, che risalgono fino al 1326. Il maniero, già menzionato in un decreto del 1047, fra il XIII ed il XV secolo fu più volte assediato, devastato, riconquistato e ricostruito. Nei secoli successivi fu radicalmente ristrutturato e ampliando in più fasi. Nel 1884 fu venduto a Malvina Ganerì, figlia del Console inglese a Torino, che intraprese consistenti lavori di riadeguamento funzionale degli interni e di decorazione in stile neo-gotico anglosassone. Dal 1924 il castello appartiene alla famiglia Zavattaro Ardizzi. Sabato 7 ottobre lo si può visitare gratuitamente dalle 10 alle 13 insieme ai proprietari, con prenotazione obbligatoria ai numeri telefonici 338-4436886 o 011-9407626.
Casa Lajolo sorge nel borgo di San Vito a Piossasco ed è un esempio di architettura del verde del XVIII secolo. Grazie alla posizione alle pendici del Monte San Giorgio, che offre un clima mite, il giardino ospita specie come agrumi, canfora, cappero, mandorlo e pino domestico. Il giardino ospita eventi e attività divulgative per associazioni e scuole. In occasione di “Carte in Dimora", alle 15 e alle 16 sono previste due visite guidate gratuite alla scoperta dell'Archivio Ambrosio di Chialamberto Lajolo. Per la prenotazione si può scrivere a info@casalajolo.it. È inoltre possibile visitare autonomamente e con audioguida il giardino e l'orto-giardino, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17.
Il Castello di Pralormo, tuttora abitato dalla famiglia che vi fu infeudata nel 1600, è situato a circa 30 km da Torino, alle porte di Langhe e Roero. La visita della biblioteca consente di ammirare volumi che risalgono fino al 1500 e documentano onori, óneri, passioni e curiosità che gli eredi tramandano con passione e dedizione. I conti di Pralormo erano grandi viaggiatori e collezionarono negli anni Atlanti, di cui uno di grande formato del 1692 dedicato al delfino di Francia. Nella biblioteca sono conservati i 60 volumi dell’Histoire des voyages del 1749, stampe e caricature di personaggi di varie epoche, il Theatrum Sabaudiae, trattati di medicina e botanica, riviste sulla vita nelle corti europee, menu e ricettari dal XVIII secolo e libri per l’infanzia. Il castello è aperto dalle 10 alle 19. La visite guidate alle biblioteca sono gratuite e con prenotazione obbligatoria. A pagamento e senza prenotazione, sono possibili visite di 45 minuti agli interni del castello. Per informazioni e prenotazioni l’indirizzo e-mail è info@castellodipralormo.com. Si possono anche chiamare i numeri telefonici 011-884870-8840981 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica i numeri da chiamare sono 348-6826122 o 348 8520907.

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Con gli appunti sonori “Aviste/Svegliati”, dedicati dai Blu L'azard & One flower left all'emergenza climatica nel mondo, è cominciata oggi a Oulx la 12ª Giornata delle minoranze linguistiche storiche, dedicata alla valorizzazione dell’occitano, del francoprovenzale e del francese.Quest'anno la Città metropolitana di Torino con la consigliera delegata alla tutela e alla promozione delle lingue madriValentina Cera,insieme a Chambra d’Oc,che ha organizzato la giornata, ha voluto ritrovarsi con ragazzi e ragazze dell’Istituto scolasticoDes Ambrois, il dirigente scolastico Domenico Baglioni e il sindaco di Oulx Andrea Terzolo per ragionare sul valore delle lingue dei popoli alla vigilia dei festeggiamenti per la 529ª edizione della Fiera Franca.
“Valorizzare la diversità linguistica, e farlo in una terra di confine, è un atto rivoluzionario” ha detto salutando studenti e studentesse Valentina Cera, “e questo è da sempre l’intento della Città metropolitana, e prima della Provincia di Torino. Il linguaggio è il modo in cui esprimiamo il nostro pensiero, e tenere viva una lingua significa tenere vivo il pensiero”.
L’evento odierno di Oulx segue di pochi giorni la Giornata europea delle Lingue, celebrata il 26 settembre di ogni anno dal Consiglio d’Europa fin dal 2001 per diffondere la consapevolezza che che la diversità linguistica è un elemento chiave nel ricco patrimonio culturale del nostro continente ed è uno strumento per ottenere una migliore comprensione tra le persone e i popoli. Il Consiglio d’Europa promuove da sempre il pluralismo linguistico nel nostro continente, con oltre 24 lingue ufficiali e 60 lingue autoctone regionali o minoritarie riconosciute.


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Il Crast, Centro ricerche archeologiche e scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia, celebra i 60 anni di attività in Asia e lo fa con una conferenza lunedì 2 ottobre (ore 15) nella Sala Bobbio in via Corte d’Appello 16 a Torino.Saranno presenti rappresentanti dell'Ambasciata irachena in Italia e dell'Ambasciata italiana insieme ad esponenti del Ministero degli Esteri ed autorità culturali irachene, ai quali gli archeologi del Crast presenteranno i principali risultati delle missioni torinesi attualmente in corso in Iraq, Turkmenistan e Mongolia.
Il Crast è nato nel settembre 1963 su iniziativa del prof Giorgio Gullini, titolare della cattedra di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana: soci fondatori furono UniTo, Comune di Torino Provincia di Torino (oggi Città metropolitana) per sostenere le ricerche archeologiche all'estero dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Torino.
La conferenza è aperta al pubblico con ingresso libero sino ad esaurimento posti
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Sono ricominciate, con la consueta cadenza mensile, le visite animate di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città metropolitana. Ad accogliere il pubblico, accorso come sempre numeroso, è stato oggi il gruppo storico Borgo Vecchio di Avigliana, recentemente iscritto nell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana, accompagnato dal sindaco di Avigliana Andrea Archinà. A fare gli onori casa, la consigliera delegata Valentina Cera, in una giornata particolarmente significativa: l’appuntamento odierno, infatti, cade durante le celebrazioni delle Giornate Europee del Patrimonio, l’iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea che offre ai cittadini l'opportunità di scoprire la ricchezza del patrimonio culturale europeo promuovendo il valore della diversità culturale.stava recando a Parigi a incontrare il suo promesso sposo Luigi di Valois, Conte di Turenna e futuro Duca D’Orleans.
La mattinata a Palazzo, come sempre, è proseguita con il racconto della storia e delle trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del ‘600, per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a propria sede istituzionale.
L'ingresso alla visite animate di Palazzo Cisterna è gratuito, ma è necessario prenotare scrivendo a urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì tra le 9.30 e le 13 al numero 011 861 7100.
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I ceci, cibo ingiustamente considerato “povero” e trascurato nei decenni di un discutibile benessere consumistico, sono al centro della Sagra d’le Cisi, che da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre torna nel paese valsusino di San Didero dopo l’edizione “0” del 2022. La manifestazione, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è stata presentata ufficialmente la settimana scorsa alla presenza del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ed è nata per iniziativa della Pro Loco, a seguito di ricerche nell’archivio storico comunale, da cui è emerso che “...nel 1777 il Comune vende dei grossi paioli di rame…”; paioli che, si è scoperto in seguito, venivano utilizzati per la cottura della minestra di ceci da offrire ai bisognosi: accadeva a San Didero come a Lanzo o a Dogliani, tutte località in cui, non a caso, la tradizione della cisrà si è mantenuta o è stata riscoperta. Ad offrire la minestra di ceci era la Confraternita del Santo Spirito nella solennità della Pentecoste, mentre altrove il piatto che sfamava i poveri veniva distribuito in occasione della Fiera dei Santi. All’inizio del 2023 a San Didero è stato costituito un gruppo di lavoro per la promozione e valorizzazione di realtà naturali, storiche e medievali poco conosciute; realtà che, grazie al lavoro paziente di ricercatori e studiosi, vengono e verranno riportate alla luce. Per questo nel giorno della Sagra d’le Cisi debutta, con un numero “0” sperimentale, l’evento “Medievalis Segusium et Turris”, durante il quale visitatori i potranno rivivere i secoli ingiustamente considerati bui, curiosando tra gli accampamenti dei gruppi storici.Venerdì 29 settembre alle 21 il salone polivalente del paese ospiterà la conferenza sul tema “Val di Susa tra storia e mito”. Sabato 30 settembre i campi storici si apriranno alle 15 e proporranno momenti di vita quotidiana medioevale, con gli antichi mestieri, ma anche con il tiro con l’arco, la falconeria e le lezioni di combattimento. Alla Casaforte alle 17,30 si terrà una conferenza sul tema “Templari e Medioevo”. La cena medioevale delle 19,30 sarà seguita da uno spettacolo di giocoleria, da un’esibizione di tiro con l’arco, da canti e balli occitani. Il mercato dei contadini di domenica 1° ottobre aprirà alle 9, ma in piazza ci saranno anche hobbisti e artigiani, moderni e medioevali. I Templari presenzieranno alla Messa, alla benedizione del pane e al corteo storico. Il borgo storico e i campi medioevali apriranno alle 10,15 e a San Didero arriverà anche il Conte Verde con i suoi cavalieri, salutato dal feudatario locale. Willy il Giullare allieterà il pubblico prima e dopo il pranzo nel salone polivalente in piazza Europa. Alla Casaforte alle 15,30 si rievocherà un matrimonio medioevale e alle 16 ci sarà lo spettacolo equestre del Conte Verde e dei suoi cavalieri. Alle 16,45 il gruppo storico Taurus proporrà una ricostruzione dei combattimenti in armatura, mentre alle 17,30 il gruppo Triskel proporrà le danze medioevali.
Per prenotare la cena del sabato sera e il pranzo della domenica occorre mandare un SMS al numero 338-475 9704 o scrivere a prolocosandidero@gmail.com

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Con il mese di settembre torna l’appuntamento con le visite gratuite animate dai Gruppi storici a Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino.
Il prossimo appuntamento, previsto sabato 23 settembre alle ore 10, coincide con le celebrazioni delle Giornate Europee del Patrimonio, l’iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea, che offre ai cittadini l'opportunità di scoprire la ricchezza del patrimonio culturale comune europeo e che promuove la diversità culturale e la tutela del nostro patrimonio.
Un patrimonio culturale inestimabile quello italiano che trova in Palazzo Cisterna uno splendido esempio di bene istituzionale valorizzato, tutelato e promosso.
Sabato 23 settembre ad accogliere il pubblico in via Maria Vittoria 12 ci sarà il Gruppo storico Borgo Vecchio di Avigliana recentemente iscritto nell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana, accompagnato dal sindaco di Avigliana Andrea Archinà. Il pubblico, dopo i saluti istituzionali del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, sarà accolto da eleganti dame in abiti del XIV secolo impegnate in una danza medievale. Un’atmosfera perfetta per far rivivere le vicende che, ogni anno a giugno, vengono riproposte durante il Palio dei Borghi di Avigliana, un grande evento che ricorda la figura del Conte Rosso Amedeo VII di Savoia e lo splendore dei festeggiamenti indetti nel 1389 in occasione del passaggio nella Città dei Laghi di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo e Isabella di Valois, cugina del conte Amedeo, che da Asti si recava a Parigi ad incontrare il suo promesso sposo Luigi di Valois, Conte di Turenna e futuro Duca D’Orleans.
La mattinata a Palazzo, come sempre, proseguirà con il racconto della storia e delle trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del 1600 per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a sede istituzionale. Parte della visita sarà dedicata a illustrare il periodo in cui il Palazzo, in seguito al matrimonio di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna, con Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, diventò sede ducale. La visita si concluderà nel Giardino aulico di Palazzo Cisterna, unicum nel centro di Torino.
L'ingresso alla visita animata sarà come sempre gratuito, con prenotazione all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13.
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Nell’anno in cui il Festival MITO propone con il titolo “Città” un viaggio musicale intorno al mondo, la rassegna torinese MITO per la Città rinnova la sua offerta musicale portando eventi in luoghi significativi legati ai temi dell’assistenza, solidarietà, accoglienza e pensati per un pubblico vasto e variegato.
Al suo quindicesimo anno di vita la rassegna MITO per la Città dedica quasi la metà dei suoi 95 appuntamenti ai bambini e ai ragazzi, raggiungendo nidi e scuole dell’infanzia comunali dal centro alle periferie, gli ambulatori e i centri specializzati.
Un cartellone composto di tanti momenti musicali itineranti a dimostrare che la buona musica può contribuire al benessere anche fuori dalle sale da concerto.
I luoghi coinvolti spaziano dall’Opera di Barolo, al Museo Egizio, da Villa della Regina a Superga passando dal Cortile di Gallerie d’Italia.
Anche quest’anno il giardino di Palazzo dal Pozzo della Cisterna accoglie un importante evento: un’occasione per ascoltare buona musica in un luogo attraversato da secoli di storia ed arte che dalla primavera di quest’anno, dopo un periodo di chiusura necessario per importanti lavori di consolidamento del Palazzo, è tornato ad essere aperto al pubblico.
Sabato 16 settembre alle ore 11,30 sarà il Kosobate Quartet Sassofoni ad animare lo storico giardino, patrimonio della Città metropolitana di Torino.
Interpreti di brani di Johann Sebastian Bach, Edward Elgar, Jean-Baptiste Singelée, Pedro Iturralde, John Kander, John Williams, Jean Matitia: Micaela Stroffolino al sassofono soprano; Mariagrazia Massanova al sassofono contralto; Sofia Ferraro al sassofono tenore e Eugenio Enria al sassofono baritono.
https://www.mitoperlacitta.it/
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La stagione autunnale della rassegna “Chivasso in Musica", patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e realizzata attraverso la co-progettazione "MusicArt" della Città di Chivasso, propone cinque appuntamenti concertistici tra il 24 settembre e il 22 novembre. L'iniziativa rientra nel progetto musicale "Terre d'acqua", nato per unire simbolicamente le località che si trovano sul percorso del Canale Cavour.Domenica 24 settembre, in occasione della Festa dei Nocciolini, nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta in via Torino 34 alle 21, l’Accademia del Ricercare presenterà un programma che metterà a confronto due geni musicali: Georg Friedrich Händel e Arcangelo Corelli. Alla serata, che si svolge in collaborazione con l’Ascom, prenderà parte la Confraternita enogastronomica dël Sambajôn e dij Nôaset.
Il secondo appuntamento è fissato per venerdì 6 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario in corso Galileo Ferraris 223 in regione Coppina. Il trio formato dall’organista Paolo Tarizzo e dai trombettisti Simone Bottino e Samuel Perinotto svilupperà un programma di musica barocca per organo e due trombe, che consentirà di valorizzare l’organo costruito dai Fratelli Serassi nel 1865. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa Italiana.
Il terzo appuntamento, venerdì 20 ottobre alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in via Torino proporrà al pubblico un concerto dedicato allo Stylus Phantasticus. Protagonista della serata sarà l’ensemble strumentale Accademia degli Umoristi, specializzato nella prassi esecutiva rinascimentale e barocca. Susanne Geist e Giulio De Felice suoneranno il flauto dolce e la traversa rinascimentale, alla spinetta siederà Matteo Cotti, mentre alla viola da gamba ci sarà Angelo Lombardo. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Università della Terza Età.
Il quarto appuntamento permetterà al pubblico di apprezzare l’organo costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1894 e collocato nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore in via Blatta 30. Il concerto in programma giovedì 16 novembre alle 21 è dedicato agli aspetti del Romanticismo in Italia e in Europa e ne saranno protagonisti l’organista Marco Limone e la Corale Roberto Goitre diretta da Corrado Margutti. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Rotary Club di Chivasso.
Mercoledì 22 novembre alle 21 nel Duomo di Chivasso il concerto per la festa di Santa Cecilia celebrerà il decimo anniversario della scomparsa di monsignor Pietro Bertotti. L’Ensemble Andromeda, con Francesco Bergamini in veste di primo violino concertatore e il soprano Cristina Mosca, proporrà una serie di arie da opere di Antonio Vivaldi. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Lions Club Chivasso Host e Duomo.
I concerti di Chivasso in Musica si svolgono con ingresso ad libera offerta e con il contributo della Città di Chivasso e della Fondazione CRT. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.associazionecontatto.it, scrivere a info@associazionecontatto.it o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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Giovedì 14 settembre alle 17.30 la Città metropolitana di Torino, nella sala al XVesimo piano della sede di corso Inghilterra, ospita la presentazione di “Come eravamo. Gli anni della politica in Val Susa 1960-2004” (Officine editoriali da Cleto). Primo di due volumi di una ricognizione storica e politica sulla Val Susa ad opera di Tullio Monti con la collaborazione di Luigi Massa – entrambi furono importanti dirigenti politici tra gli anni ’80 e gli inizi del nuovo secolo in Val di Susa e Val Sangone - ed Emanuela Sarti.Dal racconto della biografia personali e politica, intrecciata strettamente a quelle del Psi e del Pci/Pds/Ds locali, l’orizzonte del saggio si allarga fino a raccontare la storia di tutti i partiti val susini della Prima Repubblica e la storia politico-amministrativa della Val di Susa e della Val Sangone, dal 1960 al 2004, il tutto inserito nella più ampia narrazione della storia torinese e nazionale dei grandi partiti che hanno animato la vita repubblicana dell’Italia, dal Pci alla Dc, dal Psi al Psdi, dal Pri al Pli, sino ad arrivare alla Lega Nord.
La presentazione, dopo il saluto del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, vedrà Tullio Monti – preceduto da un'introduzione di Emanuela Sarti, in dialogo con i giornalisti Valter Giuliano e Federico Calcagno.
Ingresso libero.
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