Ambiente
Una giornata per condividere proposte e attività con le realtà del territorio metropolitanoAvviare un percorso decisionale fortemente sperimentale nella prospettiva di una comunità di pratica che apprende, costruendo, così, capitale sociale nel territorio.
È questo lo scopo della Call for Action dal titolo “Il successo formativo dei territori per la transizione ecologica. Una proposta organizzativa-territoriale multi-attori e multi-scalare” - che si terrà il prossimo 8 novembre presso l’Environment Park di Torino dalle 9.30 alle 16.30 - per attivare un primo contributo alla definizione di policy strategiche e alla progettazione di innovazioni organizzative e strumenti operativi che mettano in condizione i territori, e gli attori che lo compongono, di cooperare, per affrontare le sfide di cambiamento poste dall’Agenda 2030 e che influenzano, dalla scala europea a quella locale, le transizioni ecologico-energetica e sociale.
L’iniziativa - organizzata dalla Città metropolitana di Torino nell'ambito delle attività dell'Agenda per lo sviluppo sostenibile del territorio metropolitano, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Ministero della transizione ecologica (ora Ambiente e Sicurezza) e con una pluralità di soggetti della ricerca, altre istituzioni e soggetti della società civile - intende riflettere, in particolare, sulla governance necessaria affinché tali processi possano essere sostenuti, attuarsi efficacemente e accompagnare - nel dialogo tra la scuola, la formazione professionale e gli altri attori del territorio - la costruzione di nuova cultura e competenze per la transizione ecologica.
Iscrizioni utilizzando il link: https://forms.gle/cVJrgzuni1JNF4zi9
Per il programma e approfondimenti
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/agenda-metro-svil-sostenibile/news
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Scatta da domani, giovedì 27 ottobre fino a venerdì 28 (giorno in cui Arpa verificherà il perdurare dei fenomeni di inquinamento), il semaforo arancione che impone il blocco dei veicoli diesel fino alla categoria euro 5 oltre al divieto combustioni, spandimento liquami e distribuzione di fertilizzanti.Le limitazioni veicolari si applicano anche agli automezzi dotati di dispositivo MOVE IN.
È stata Arpa Piemonte a comunicare questa mattina l’accensione del livello arancione del semaforo antismog per i 33 comuni appartenenti all’agglomerato di Torino: Alpignano, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Caselle Torinese, Chieri, Collegno, Druento, Grugliasco, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano
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Nell’ottica di tutela e salvaguardia delle risorse idriche del territorio, il personale della Polizia locale della Città metropolitana di Torino nelle scorse settimane ha intrapreso controlli mirati sui prelievi idrici nei territori comunali di Bosconero e Feletto (Zona omogenea 8-Canavese occidentale). Sono state accertate derivazioni idriche non autorizzate che hanno comportato un prelievo illecito da risorgive di oltre 100.000 litri di acqua. Le attività non autorizzate sono state interrotte e ai responsabili sono state comminate le sanzioni amministrative previste dalle norme regionali.- Dettagli
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Assicurare i prelievi d'acqua e rendere possibile l'irrigazione, anche se in misura limitata, in modo da garantire il deflusso minimo vitale e assicurare, anche nei territori del Po a valle, un minimo di disponibilità di acqua.È questo il compito che la Città metropolitana si è assunta, in coordinamento con le Autorità sovraordinate e con le altre Province piemontesi, nell'ambito delle strategie per fronteggiare la crisi idrica.
La siccità in atto nelle regioni padane sta creando, per ampiezza e durata, moltissimi danni a tutti gli utilizzatori dell'acqua, ma la carenza idrica ha conseguenze particolarmente allarmanti nella regione del delta del Po, dove le acque marine, incontrastate, stanno risalendo il fiume, e dove anche le falde acquifere rischiano la contaminazione da parte delle acque saline.
In questo scenario l'Autorità di bacino del Fiume Po ha chiesto alle Amministrazioni competenti sulla gestione dell'utilizzo dell'acqua di attivare specifiche misure intese a sostenere le portate del fiume Po nel tratto di valle, per assicurare l'uso idropotabile, contrastare la risalita del cuneo salino e scongiurare il rischio di potenziali impatti negativi sullo stato ambientale dei corpi idrici, gli habitat e le specie protette.
Tali misure devono concretizzarsi, in particolare, nell'aumento dei rilasci dai grandi laghi alpini e dagli invasi idroelettrici, e in una complessiva riduzione dei prelievi irrigui del 20% in rapporto agli utilizzi effettuati nella settimana precedente al 29 giugno.
Con questo obiettivo la Città metropolitana di Torino sta operando per garantire la corretta gestione delle derivazioni d'acqua, con particolare riferimento a quelle irrigue; in particolare provvede alla valutazione dei Piani di riparto (suddividono le portate prelevate dai Consorzi agricoli e direttamente dagli agricoltori a livello di asta fluviale in modo da distribuire la risorsa disponibile attraverso suddivisioni e turnazioni), alla definizione dei rilasci del deflusso minimo vitale a valle delle captazioni, e alla definizione dell'entità della riduzione delle portate derivabili.
"È una situazione drammatica e richiede attenzione e sacrifici da parte di tutti, perché è indispensabile cercare di preservare non solo il nostro territorio ma tutta l'asta del Po, fino al delta" spiega Gianfranco Guerrini, consigliere delegato all'ambiente della Città metropolitana di Torino "Tuttavia, anche in quest'ottica di solidarietà, ci preoccupiamo di trovare soluzioni che consentano alle nostre imprese agricole di irrigare, seppur con delle limitazioni. E con l'auspicio che il sacrificio sia compensato dai ristori economici conseguenti alla dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo".
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La volontà della Città Metropolitana di Torino di sostenere le ulteriori attività di bonifica del sito dell’ex Amiantifera di Balangero è stata ribadita nei giorni scorsi dal Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nel corso della visita al sito di interesse nazionale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio. Suppo si è recato a Balangero per conoscere meglio la realtà dell'ex sito minerario e lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica, curati dalla RSA srl, di cui la Città Metropolitana è socia. Ad accompagnare il Vicesindaco durante la visita, il Presidente dell'Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone Gianluca Togliatti, il Sindaco di Balangero Franco Romeo, il Sindaco di Corio Susanna Costa Frola, il Presidente della RSA Giovanni Poma.La RSA, prosegue il risanamento ambientale della più grande cava di amianto all’aperto mai realizzata e gestita in Europa. Nei prossimi mesi partiranno nuove operazioni di bonifica ambientale, che porteranno avanti un processo iniziato 25 anni orsono. “Si tratta di un progetto imponente di risanamento e già oggi il territorio dal punto di vista ambientale è monitorato e sotto controllo. - ha sottolineato il Vicesindaco metropolitano, Jacopo Suppo – Il lavoro compiuto negli ultimi anni merita di essere conosciuto dalla cittadinanza e, soprattutto, merita di poter fare un passo in avanti, per la riqualificazione dell’area a scopo economico, sociale e ambientale”.
Al termine della mattinata gli amministratori locali hanno accompagnato il Vicesindaco Suppo in visita all'Ecomuseo realizzato nell’ex scuola elementare della borgata Cudine di Corio, che fu voluta e costruita dall’ANPI per ricordare i partigiani caduti durante la Resistenza. In questa sede a Suppo è stato illustrato il ricco patrimonio di cultura, di storia e di elementi legati alla vita quotidiana della comunità locale, che si presta ad essere trasmesso e raccontato nella dimensione ecomuseale. Suppo ha assicurato che la Città Metropolitana intende sostenere il progetto di riqualificazione dell’immobile che ospita l’Ecomuseo, per renderlo maggiormente accessibile agli allievi delle scuole, in modo che i giovani possano conoscere le vicende della Resistenza nelle Valli di Lanzo. Il progetto di riqualificazione dell’Ecomuseo prevede una spesa di 80.000 euro, che dovranno essere reperiti partecipando a bandi regionali, nazionali ed europei.

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Sono tre giovani donne impegnate a favore dell’ambiente, cariche di entusiasmo e pronte a mettersi in gioco per fare educazione ambientale, ma anche per contribuire a ripulite le aree compromesse dai rifiuti: nei giorni scorsi Giulia Zaccaro, referente regionale dell’associazione Plastic free con Chiara Bellotti di Castellamonte, ed Emanuela Baragione di Cuceglio hanno incontrato i vertici della Città metropolitana di Torino, ai quali hanno illustrato il loro impegno e hanno chiesto sostegno.
L’associazione ha come focus principale la sensibilizzazione al problema della plastica monouso e, più in generale, alla piaga dell’inquinamento causato dai rifiuti dispersi nell'ambiente, collaborando attivamente con le scuole, i Comuni e le istituzioni a tutti i livelli.
L’associazione Plastic free organizza eventi di raccolta, per rimuovere i rifiuti abbandonati irresponsabilmente sul territorio, affrontando spesso anche situazioni critiche. In particolare nel Canavese si è creata una rete molto attiva di referenti e volontari, nel tentativo di salvaguardare il territorio, contrastando l’abbandono dei rifiuti che rappresentano una fonte di inquinamento per i fossi al bordo della strada e di conseguenza, nel medio periodo, per le acque.
La Città metropolitana di Torino ha assicurato la volontà di dare vita ad un progetto che veda le Guardie Ecologiche Volontarie della Città metropolitana impegnate al fianco delle associazioni.
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Proseguono gli incontri dedicati alla qualità dell’aria ed in particolare alla questione delle ordinanze sulle limitazioni al traffico ed altre misure che alcuni comuni del territorio non hanno ancora provveduto ad adottare nei rispettivi territori.
Nel pomeriggio di ieri, giovedi 12 maggio, si sono ritrovati on line i rappresentati delle amministrazioni comunali della Zona Omogenea 8 Cavanese occidentale, coordinate dalla portavoce e sindaca di Cuorgnè, i quali hanno approfondito il tema con il consigliere delegato all’Ambiente e qualità dell’aria della Città metropolitana di Torino, tecnici e dirigenti dell’ente.
“Un utile lavoro di raccordo – ha ricordato il consigliere metropolitano – grazie all’impegno di portavoce e amministratori, dopo l’invito della Regione Piemonte a farci carico con i poteri sostitutivi ed imporre l’adozione delle ordinanze. E’ una prassi che non vorremmo applicare e l’obiettivo degli incontri è proprio quello di comprendere come giungere ad una soluzione ed evitare che qualche comune si trovi in difficoltà con i propri cittadini”.
Ecco, in sintesi, la situazione.I Comuni di Bairo, Bosconero, Chiesanuova, Colleretto Castelnuovo, Cuceglio, Levone non hanno adottato o non hanno trasmesso l'ordinanza di limitazione delle emissioni. I Comuni di Castellamonte , Ciconio , Cintano, Cuorgne', Feletto , Forno Canavese , Lusiglie', Ozegna , Pont-Canavese , Salassa, San Giorgio Canavese , San Giusto Canavese , San Ponso , Vialfre' hanno invece adottato l'ordinanza con alcune criticità.
Questo è invece l’elenco dei comuni che non devono adottare l'ordinanza: Alpette, Canischio, Castelnuovo Nigra, Ceresole Reale, Frassinetto, Ingria, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana.
Nel corso dell’incontro la Città metropolitana ha ribadito la propria disponibilità nel fornire aiuti e consulenza agli amministratori per risolvere dubbi e problematiche. Entro il 15 di settembre dovrà essere garantita l'operatività delle misure.
Tutte le info sui blocchi del traffico e sulle limitazioni delle emissioni su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico
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Gianluca, Clotilde, Marco, Edoardo, insieme a Bianca e Andrea sono i volontari del Servizio civile che hanno partecipato alla realizzazione della web serie Connettere l’ambiente: in questa puntata, l’ultima, ci portano nel backstage e ci raccontano come è nata l’idea e come l’hanno realizzata.Connettere l’ambiente è la web serie realizzata dai giovani volontari del Servizio civile universale coinvolti dalla direzione Comunicazione della Città metropolitana, in collaborazione con le direzioni Risorse idriche e Sistemi naturali, per raccontare parchi, aree protette e interventi di riqualificazione ambientale del territorio.
Connettere l'ambiente è incentrato sulle tematiche ambientali, e i volontari del Servizio civile che prestano servizio all'interno della Città metropolitana e in altri Comuni sono andati alla scoperta dei luoghi più significativi e meno noti, curando tutte le fasi di ogni puntata: dalle sceneggiature all’attività redazionale di ricerca e infine davanti alla macchina da presa.
In onda da giovedì 12 maggio sul canale YouTube della Città metropolitana di Torino (e su Grp durante il week end), in questa puntatail team che ha prodotto la web serie racconta la sua esperienza di servizio civile, nelle vesti di “troupe” e anche nella gestione dei social media con cui hanno promosso la web serie. “Un’esperienza bellissima” commenta Bianca, che aveva paura di mostrarsi alla macchina da presa e invece si è scoperta disinvolta. “Gli esperti ci hanno sempre messo a nostro agio e soprattutto abbiamo potuto visitare molti posti davvero bellissimi”.
Il video è su You Tube al link https://youtu.be/hTBkByvMsUY
Il progetto può essere seguito sulla pagina Internet http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2022/connettere_ambiente/
e anche sul canale Instagram @connetterelambiente, sul quale viene proposta la promozione delle puntate e sono affrontati i temi informativi ambientali e le relative buone pratiche.
Grp trasmette le puntate di Connettere l’ambiente il venerdì alle 22.30, il sabato alle 13.30 e la domenica alle 14.
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“A buon rendere – Molto più di un vuoto”. Così si chiama la nuova campagna nazionale promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi, una rete di enti locali che dal 2005 è in prima linea per favorire una armoniosa e sostenibile gestione dei territori per aumentare la consapevolezza ambientale e sopratutto diffondere nuovi stili di consumo tra i cittadini.La Città metropolitana di Torino ha immediatamente aderito alla campagna con un decreto a firma del consigliere delegato all’ambiente Gianfranco Guerrini.
“Con la nostra adesione – ha spiegato il consigliere Guerrini - intendiamo sostenere l’introduzione di un sistema di raccolta efficiente dei contenitori per bevande fondato proprio sul vuoto a rendere. Il metodo si basa sul versamento di un piccolo deposito cauzionale richiesto, in questo caso, per contenitori monouso per bevande di materiali diversi come plastica, vetro e alluminio. Il deposito è successivamente restituito al cittadino nel momento in cui il contenitore viene correttamente smaltito. Un aiuto concreto alla lotta contro la dispersione dei rifiuti sul territorio”.
Il VAR, Vuoto a Rendere, consente appunto di intercettare questo tipo di rifiuti e far sì che non vengano smaltiti come spesso avviene nel “non recuperabile”, oppure abbandonati per le strade o in prati e boschi. L’incentivo economico, ottenuto dalla restituzione della cauzione, permette in tal modo di salvare risorse preziose e migliorare la raccolta differenziata, ma anche di tenere più pulite città e parchi. Questo sistema risulta inoltre l’unico implementabile per il raggiungimento degli obiettivi europei e nazionali sui livelli di raccolta differenziata e di riciclaggio. Anche la direttiva europea SUP (Single Use Plastics) del 2019, volta alla riduzione dell’impatto dei prodotti di plastica monouso, suggerisce l’introduzione di regimi di cauzione-rimborso per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio definiti.
Oltre all’introduzione di un sistema di vuoto a rendere, che ha già portato ad ottimi risultati in numerosi Paesi europei in cui è stato adottato, è importante sottolineare anche il ruolo di monitoraggio e controllo dello stesso, per verificare che l’adozione di questo metodo sia il più possibile equilibrata, non impatti negativamente sui cittadini e porti ad un effettivo miglioramento delle raccolte differenziate.
Sono 21 le organizzazioni (di cui 16 nazionali e 5 Europee, tra cui anche Zero Waste EU e EEB -European Environmental Bureau) che già hanno sottoscritto l’appello pubblico per l’introduzione del sistema promosso da “A buon rendere – Molto più di un vuoto”, una campagna che mira ad essere una voce autorevole nel dibatto italiano per contribuire alla velocizzazione dei tempi di approvazione di una legge nazionale sul Sistema di Deposito.
Tutti i dettagli sulla campagna sul sito https://www.buonrendere.it/
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Bianca e Andrea, i volontari del Servizio civile che partecipano alla realizzazione della web serie Connettere l’ambiente, hanno dedicato allo stato della qualità dell’aria una nuova puntata, per conoscere le strategie di contrasto messe in atto dalle istituzioni e le buone pratiche che possono attuare i cittadini.Connettere l’ambiente è la web serie realizzata dai giovani volontari del Servizio civile universale coinvolti dalla direzione Comunicazione della Città metropolitana, in collaborazione con le direzioni Risorse idriche e Sistemi naturali, per raccontare parchi, aree protette e interventi di riqualificazione ambientale del territorio.
Connettere l'ambiente è incentrato sulle tematiche ambientali, e i volontari del Servizio civile che prestano servizio all'interno della Città metropolitana e in altri Comuni vanno alla scoperta dei luoghi più significativi e meno noti, curando tutte le fasi di ogni puntata: dalle sceneggiature all’attività redazionale di ricerca e infine davanti alla macchina da presa.
In onda da giovedì 14 aprile sul canale YouTube della Città metropolitana di Torino (e su Grp durante il week end), in questa puntata Bianca e Andrea hanno proseguito con Alessandro Bertello, funzionario della direzione Tutela dell’atmosfera della Città metropolitana, la loro indagine sull’inquinamento atmosferico scoprendo che cosa fa la Città metropolitana a contrasto del fenomeno e cosa possono fare i cittadini per migliorare la sostenibilità ambientale
Il video è su You Tube al link https://youtu.be/bpzW0ncieq8
Il progetto può essere seguito sulla pagina Internet http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2022/connettere_ambiente/
e anche sul canale Instagram @connetterelambiente, sul quale viene proposta la promozione delle puntate e sono affrontati i temi informativi ambientali e le relative buone pratiche.
Grp trasmette le puntate di Connettere l’ambiente il venerdì alle 22.30, il sabato alle 13.30 e la domenica alle 14.
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