Ambiente
Il termovalorizzatore di Torino compie 10 anni e li ha festeggiati questa mattina 10 maggio al Gerbido con convegno che è stato aperto dopo i saluti istituzionali dal Ministro per l'ambiente. Non è stata solo l'occasione per ripercorrere le tappe della costruzione e della produzione del termovalorizzatore - che in questi anni ha trattato quasi 4 milioni e 800mila tonnellate di rifiuti- ma per ragionare sul futuro, dal piano regionale di gestione dei rifiuti approvato ieri in Consiglio regionale al contributo energetico e all’economia circolare promosso da una struttura che non si limita a “incenerire la spazzatura” ma contribuisce al teleriscaldamento e alla produzione di energia elettrica.Non chiamiamoli più rifiuti, ma risorse! ha proposto la consigliera alle attività produttive della Città metropolitana chiamata a intervenire in una sessione del convegno dedicata alla ricerca e alle nuove prospettive.
Che non sono mai mancate sul tema dei rifiuti già ai tempi in cui la Città metropolitana era Provincia di Torino, e che promosse l’insediamento del termovalorizzatore con un lungo lavoro di concertazione e condivisione con amministratori e cittadini. Facendosi quindi garante dei controlli attraverso progetti epidemiologici come Spott1 e Spott2 sulla dispersione degli inquinanti e con il Comitato locale di controllo del termovalorizzatore, presieduto dalla Città metropolitana e partecipato dai Sindaci dei Comuni di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivoli, Rivalta e Torino, da un rappresentante dell'Arpa e delle Asl di competenza, insieme al Presidente dell'ATO-Rifiuti Torinese.
Oggi che si sta valutando l’opportunità di costruire al termovalorizzatore del Gerbido una quarta linea a servizio del territorio piemontese, si prospetta per la Città metropolitana un ulteriore impegno nell’ambito sia delle competenze sul ciclo integrato dei rifiuti che su quelle autorizzative.
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È stato pubblicato, come ogni anno dal 1998, il rapporto “Uno sguardo all’aria 2022”, il documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della Città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.
Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi. Principalmente per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.
L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2022 evidenzia chementre i parametri PM2,5 benzene, benzo(a)pirene, monossido di carbonio, biossido di zolfo, piombo, arsenico, cadmio e nichelrispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano, il particolatoPM10 e il biossido di azoto, come negli anni precedenti, superano i rispettivi valori limite; il PM10 su un’ampia porzione di territorio, il biossido di azoto solo nella stazione più critica dell’agglomerato torinese.
In particolare, i dati di PM10rilevati nel 2022 presentano un peggioramento rispetto al 2021, anno con condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, e si ri-allineano con i dati del 2020. Il valore limite giornaliero è superato in modo diffuso sul territorio, ad eccezione delle zone più esterne rispetto al capoluogo e dei contesti rurali e vallivi. Fra le situazioni di superamento, si osserva che i siti di traffico presentano un numero di superamenti ancora molto elevato, doppio rispetto al consentito. Il valore limite annuale è rispettato in tutti i siti di monitoraggio.
Relativamente al biossido di azoto, i dati rilevati nel 2022 confermano il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Il fatto che i livelli di concentrazione raggiunti nel 2020 e 2021 siano confermati anche nel 2022 è un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare. Il valore limite orario è rispettato ovunque
L’ozono supera il valore obiettivo in quasi tutte le stazioni del territorio metropolitano. Nel 2022 si osserva una tendenza all’aumento delle concentrazioni di ozono causata da diversi fattori quali: l’innalzamento delle temperature, la riduzione della piovosità e la variazione delle concentrazioni delle sostanze precursori dell’ozono.
Le serie storiche di lungo periodo evidenziano, sostanzialmente per tutti gli inquinanti, una nettissima riduzione delle concentrazioni. In uno scenario tendenzialmente positivo preoccupa l’aumento dei livelli di ozono e lo stabilizzarsi negli ultimi anni delle concentrazioni di PM10. Il miglioramento osservato nell’ultimo periodo per il biossido di azoto conforta invece sull’efficacia delle misure adottate per ridurre le emissioni dei veicoli che sono i principali responsabili dell’emissione di questo inquinante.
I dati evidenziano che le politiche di risanamento sviluppate fino ad oggi sono state efficaci ma, in particolare per il particolato atmosferico che viene prodotto da molte sorgenti diverse e con meccanismi complessi, sicuramente non ancora risolutive.
Per questo motivo sono state recentemente adottate su un’ampia porzione di territorio misure finalizzate a ridurre le emissioni di polveri dagli impianti di riscaldamento a legna e dalle attività agricole. Nuove limitazioni dei veicoli diesel più inquinanti saranno poi operative da settembre 2023.
Il rapporto è disponibile ai link
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/dati-qualita-aria/relazioni-annuali
https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/Pubblicazioni/uno-sguardo-allaria-anteprima-202/view
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Si chiamano CAM e sono i criteri minimi ambientali che una pubblica amministrazione dovrebbe introdurre quando organizza un evento culturale: sono entrati in vigore a fine 2022 secondo il piano ministeriale ministeriale d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione, che deve ora essere recepito ed attuato.La Città metropolitana di Torino nei prossimi giorni organizza insieme ad ARPA Piemonte un corso di formazione all’interno del programma della Rete A.P.E. - Acquisti Pubblici Ecologici aperto a tutto il territorio piemontese in programma martedì 18 aprile online dalle 9.30 alle 12.30
Secondo quanto disposto dal Piano , i criteri ambientali minimi dovranno essere introdotti dalla Pubblica amministrazione nelle procedure di appalto per l’affidamento di servizi nell’ambito delle iniziative culturali, eventi, manifestazioni artistiche, rievocazioni storiche, eventi enogastronomici, rassegne e festival musicali, teatrali, cinematografici, ma anche mostre ed esposizioni, eventi sportivi, convegni, conferenze, seminari, fiere.
Le iscrizioni on line su anci.piemonte.it/18apr23
Durante l’incontro interverranno:
• Marco Glisoni - Arpa Piemonte
• Luca Dolino e Emilia Obialero - Comune di Torino
• Marco Niro - APPA Trento.
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Si sono svolte il 28 marzo a Roma presso lo Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, le premiazioni delle azioni più meritevoli dell’edizione 2022 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti(SERR). Le azioni finaliste sono giunte da tutta Italia e rappresentano l’occasione per celebrare l’impegno della società civile, così come delle amministrazioni pubbliche e delle imprese, verso un futuro più sostenibile. Il tema della SERR 2022 sono stati i rifiuti tessili, un settore produttivo troppo poco conosciuto.Il comitato promotore, di cui la Città metropolitana di Torino fa parte sin dalla prima edizione della SERR nel 2008, ha avuto non poca difficoltà a scegliere i progetti vincitori nelle diverse categorie, essendo quella di quest'anno una edizione particolarmente ricca di progetti e iniziative di alto profilo.
Alla Città metropolitana di Torino è stato affidato come di consueto il compito di premiare, insieme alla regione Sicilia, i progetti proposti dagli Enti pubblici. Il vincitore è risultato "SERRiously sustainable" realizzato dall'Università di Pavia, che ha realizzato una conferenza con esperti del mondo accademico, green influencer e imprenditoria sostenibile, uno swap party per lo scambio di abiti usati, un laboratorio di cucito e infine un workshop per la creazione di confezioni natalizie creative e sostenibili. Azione articolata che ha consentito all'Ateneo lombardo di vincere per il secondo anno consecutivo.
Nella rosa dei migliori progetti, categoria imprese, da ricordare il progetto della "rete di imprese Corona nord ovest" del torinese (aziende pubbliche CIdiu, Acsel, Scs e Sia) che ha realizzato l'azione abiti in circolo: ritiro presso mercati e piazze di abiti usati e rifiuti tessili. È stato inoltre attivato un servizio di ritiro a domicilio per persone anziane o in difficoltà.Il progetto è stato inoltre occasione questa anche per una attenta attività di sensibilizzazione dei cittadini.
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Lunedì 27 marzo 2023 dalle ore 9.00 alle 13.00, nell'Auditorium di Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7), si terrà il convegno dal titolo "Riqualificare l'ambiente nel territorio metropolitano. Strumenti operativi per rispondere alle sfide del cambiamento climatico".
Nell'ambito dell'incontro saranno illustrati gli strumenti operativi sviluppati dalla Città metropolitana per attuare la propria strategia ambientale anche attraverso la riqualificazione del territorio, con particolare riferimento al Catalogo degli intervento di Riqualificazione e Compensazione Ambientale (CIRCA), finalizzato a censire sull'intero territorio metropolitano situazioni che necessitano di interventi di conservazione e ripristino della funzionalità ecologica, o comunque funzionali ad aumentare la capacità di risposta al cambiamento climatico.
Correda il Catalogo un abaco di buone pratiche e di interventi-tipo, messo a punto dal Politecnico di Torino, per suggerire tipologie di azioni che possono rispondere efficacemente all'obiettivo, da valutare caso per caso a seconda del contesto in cui si opera.
L'Albo professionale degli Architetti riconosce ai professionisti che partecipano al seminario 4 Crediti Formativi Professionali.
Programma, info e iscrizioni
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/eventi-ris-idriche/convegno-riqualificazione-2023
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La Città metropolitana di Torino ha disposto la chiusura dei procedimenti relativi all’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) richiesta dalla Canavese Green Energy nel 2020 sul territorio del Comune di san Benigno CanaveseIl Comune di San Benigno infatti nel 2022 aveva disposto il diniego all'istanza di Piano esecutivo convenzionato (Pec) necessario alla trasformazione edificatoria dell'area e pertanto la Città metropolitana di Torino, come atto dovuto conseguente al diniego, ha disposto l’interruzione del procedimento e l’archiviazione delle autorizzazioni correlate (Via, Autorizzazione unica e Autorizzazione integrata ambientale ) e di tutte le pratiche inerenti.
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Si è concluso con ottimi risultati sul piano della divulgazione di tematiche legate alla salvaguardia dell’ecosistema fluviale il progetto di educazione ambientale “Clic 3 – dalla parte del fiume parte B” che ha coinvolto 179 studenti e studentesse di 7 classi dellescuole secondarie di primo grado Borgaretto-Beinasco di Beinasco, Nino Costa di Moncalieri e Statale di Vinovo.
Il progetto, finanziato dall’Autorità d’Ambito torinese ATO3 nell’ambito di attività volte alla diffusione di una cultura di attenzione, salvaguardia e protezione della risorsa idrica è stato realizzato da Hydroaid, in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, Legambiente e CinemAmbiente.
L’iniziativa, della durata iniziale prevista di 12 mesi, a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 e della relativa sospensione delle attività didattiche, è stata rimodulata per la fruizione dei contenuti online e posticipata, concludendosi nel mese di dicembre 2022.
Per la prima volta un percorso formativo di educazione ambientale è stato offerto completamento in modalità a distanza, utilizzando una combinazione di attività online che hanno facilitato gli insegnanti per la messa in opera delle azioni in classe e favorito la partecipazione degli studenti. Tramite l’ausilio della piattaforma Moodle, è stato possibile svolgere lezioni a distanza, giochi di ruolo, quiz e visite virtuali al fiume per approfondire l’ecosistema fluviale sia dal punto di vista biologico che antropologico, con un focus sul Sangone, il fiume che attraversa i Comuni interessati dal progetto.
Tre le sezioni in cui è stato suddiviso il materiale didattico: “Iniziamo a conoscerlo” che ha accolto le schede di approfondimento, i giochi di ruolo e i relativi quiz per la valutazione delle conoscenze acquisite; “Possiamo navigarlo” che ha ospitato la visita al fiume, in modalità virtuale, attraverso l’utilizzo di un percorso grafico interattivo; “Ora tocca a voi raccontarlo” che ha raccolto il materiale (fotografico e testuale) reso disponibile dal progetto per la creazione della campagna social di comunicazione ambientale da parte delle classi partecipanti.
È infatti in programma, sul profilo Instagram della Città metropolitana di Torino dedicato alle tematiche ambientali @connetterelambiente, la campagna social ideata dagli studenti e dalle studentesse delle tre scuole coinvolte costruita sulla base del materialefotografico fornito da CinemAmbiente e Città metropolitana.
Per saperne di più
https://bit.ly/3Zzkfrg
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On line la scheda per segnalare le aree che necessitano di interventi ambientali o con valori paesaggistici e naturalistici da preservare
Si può compilare online la scheda del Catalogo CIRCA (Catalogo degli interventi di riqualificazione e compensazione ambientale) a disposizione di Comuni, Enti e associazioni per segnalare le aree nel territorio metropolitano che necessitano di interventi ambientali o con valori paesaggistici e naturalistici da preservare.
Il Catalogo CIRCA è uno strumento a supporto degli Enti locali, nel quale far convergere progetti di rigenerazione ambientale finanziabili in diversi modi: dai fondi per le compensazioni ambientali ai fondi derivanti da progettazione europea, bandi ministeriali, PNRR, FESR, e altro ancora.
A due anni dall’apertura del censimento, alla fine del 2022, sono pervenute 235 schede da parte di 38 Comuni, 8 associazioni e 2 Enti di gestione di aree protette. È in corso la fase di analisi ed elaborazione dei dati raccolti che prevede anche approfondimento tecnico da parte degli uffici della Città metropolitana per verificare lo stato di fatto e la soluzione progettuale più opportuna da proporre alla prima occasione di finanziamento.
Un territorio caratterizzato da una migliore qualità ambientale, cioè più rispettoso degli equilibri naturali, è garanzia di un maggior benessere per i cittadini e consente di rispondere meglio alle attuali emergenze climatiche. Per questo la strategia ambientale della Città metropolitana di Torino, volta a contenere i processi di consumo del suolo e delle risorse naturali primarie, intende anche favorire la biodiversità attraverso la riqualificazione ambientale del territorio.
In questa ottica è nata l’idea di realizzare il Catalogo CIRCA che si pone l’obiettivo di censire aree, sull'intero territorio metropolitano, per attuare interventi di conservazione e/o miglioramento della funzionalità ecologica del territorio, per tutelarne la biodiversità, implementarne la rete di infrastrutture verdi e aumentarne di conseguenza la capacità di risposta al cambiamento climatico.
Il Catalogo è uno strumento a supporto delle Amministrazioni locali per la riqualificazione ambientale del proprio territorio, in quanto consente di censire le "necessità ambientali" e di conseguenza individuare le occasioni di finanziamento più idonee a soddisfarle.
Quanto censito nel Catalogo costituirà anche il riferimento prioritario sul quale fare ricadere le compensazioni ambientali previste dalla legislazione vigente (ad esempio in materia di VIA e di VAS) garantendo così una maggior efficacia degli interventi compensativi.
Per compilare la scheda di segnalazione delle aree da riqualificare e/o tutelare: https://cittametropolitanatorino-moon.csi.it/modulistica/?codice_modulo=RA
Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/riqualificazione/catalogo-circa
Per informazioni: riqualificazioniambientali@cittametropolitana.torino.it
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Mercoledì 23 novembre a Bergamo, in occasione della XXXIX Assemblea nazionale Anci, le consigliere delegate metropolitane Sonia Cambursano e Valentina Cera hanno ritirato il premio "Circular Economy",il riconoscimento assegnato da Lexmark nell’ambito del Cresco Award Città Sostenibili, iniziativa promossa da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Anci, per il progetto "Verifica della fattibilità di utilizzo di plastica riciclata quale additivo per conglomerati bituminosi"Da tempo la Città metropolitana ha portato avanti studi sulla fattibilità di riciclare materiali esausti – per esempio gli pneumatici – nelle pavimentazioni stradali, partecipando a progetti europei e asperimentazioni.
Fra i progetti recenti vi è appunto l’avvio dello studio di fattibilità per verificare se sia possibile utilizzare polimeri riciclati – ovvero rifiuti plastici rilavorati – nelle pavimentazioni stradali, in particolare quei polimeri derivati dalla preparazione di frazioni non funzionali al riciclo meccanico della raccolta differenziata di imballaggi in plastica o di scarti pre-consumo.
La sperimentazione vede insieme alla Città metropolitana di Torino il Politecnico di Torino, Acea Ambiente e Brillada Vittorio & C, che per suggellare la collaborazioine hanno siglato nei mesi scorsi un protocollo di intesa: dai risultati dello studio di fattibilità dipenderà la possibilità di elaborare un più articolato progetto ricerca e dimostrazione su scala reale.
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E’ stato pubblicato, come ogni anno dal 1998, il rapporto “Uno sguardo all’aria 2021”, il documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.
L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2021 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto superano i rispettivi valori limite, ma con significativi miglioramenti. L’ozono supera il suo valore obiettivo, senza purtroppo evidenziare una riduzione nelle concentrazioni.
Nell’edizione 2021 sono presenti, oltre a sezioni dettagliate per tutti gli inquinanti previsti dalla normativa anche capitoli dedicati alle diossine, alle deposizioni atmosferiche e al mercurio e due approfondimenti dedicati alla mutagenicità del PM2,5 e all’attività estrogenica del particolato atmosferico, quest’ultimo predisposto dal Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino.
Il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto: “Le serie storiche evidenziano, ancora una volta, il miglioramento della qualità dell’aria, seppur ancora critica per inquinanti come PM10. Biossido di azoto o Ozono. Il 2021 è stato un anno particolarmente favorevole per le condizioni meteo-climatiche, mentre quest’anno a causa delle siccità prolungata, uno degli effetti è anche un peggioramento dell’inquinamento atmosferico. Ma le misure strutturali e di emergenza che il semaforo antismog mette in atto dal 15 settembre al 15 aprile sono efficaci e permettono, come vediamo, nel lungo periodo di migliorare quegli inquinanti che ancora non rispettano i valori che la legge impone”.
“L’auspicio” aggiunge il consigflire delegato all’Ambiente della Città metropolitana di Torino Gianfranco Guerrini “ è che la situazione di crisi attualmente in atto non favorisca il ritorno a fonti energetiche maggiormente inquinanti, come possono esser le biomasse, il carbone, il gasolio, rallentando il percorso di miglioramento faticosamente intrapreso negli ultimi anni.
Il rapporto “Uno sguardo all’aria 2021”, presenta i risultati di un anno di attività di monitoraggio sistematico della qualità dell’aria, viene curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte ed è da oggi disponibile sulle pagine web dei due Enti:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria
http://www.arpa.piemonte.gov.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/Pubblicazioni
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