I NOSTRI COMUNICATI

 

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Proseguono gli appuntamenti del lunedì che Jacopo Suppo, vicesindaco metropolitano con la delega alle opere pubbliche ha deciso di dedicare ogni settimana per incontrare i Sindaci, un momento puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.
Sono infatti 2800 i km di strade provinciali che la Città metropolitana di Torino gestisce, per collegare i 312 Comuni.  Una competenza quella collegata alla viabilità che ha sempre caratterizzato fortemente la Provincia di Torino prima, la Città metropolitana poi: i problemi della sicurezza di automobilisti e pedoni, la necessità di realizzare rotonde, aumentare la manutenzione del manto stradale, limitare la velocità, ma anche costruire nuovi ponti o varianti stradali sono solo alcune delle richieste che puntualmente arrivano dai territori.

Lunedi 7 marzo in calendario sono previsti presso la sede di Corso Inghilterra 7 gli incontri:
alle 13.30 con il sindaco di Caravino Adriano Siletti, (Zona omogenea 9)
alle 14.30 con la sindaca di San Martino canavese Silvana Rizzato  (Zona omogenea 9)
alle 15.30 con il sindaco di San Colombano Belmonte Diego Galletto e di Canischio Riccardo Rosa Cardinal (Zona omogenea 8) 
alle 16.30 con il sindaco di San Carlo Canavese Ugo Papurello (Zona omogenea 7).















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Ad Alpignano proseguono a ritmo spedito i lavori per la manutenzione straordinaria del "Ponte nuovo" sulla Dora Riparia, al Km 3+700 della Strada Provinciale 178. Per verificare lo stato di avanzamento dei lavori, il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha visitato il cantiere insieme al Sindaco di Alpignano Steven Giuseppe Palmieri, all'Assessore comunale ai lavori pubblici Pierpaolo Balbiani e ai tecnici incaricati della Direzione Coordinamento Viabilità - Viabilità 1 della Città Metropolitana. Il Vicesindaco Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici e alle infrastrutture, ha voluto approfondire alcuni dettagli tecnici dei lavori in corso e la tempistica. "Faremo tutto il possibile per rendere il ponte pienamente operativo in tempo per l'inizio del prossimo anno scolastico" ha spiegato il Vicesindaco metropolitano. Si sta infatti lavorando per fare in modo che nel mese di settembre il ponte possa essere nuovamente transitabile in entrambe le direzioni ai veicoli di massa a pieno carico sino a 26 tonnellate.
Il consolidamento strutturale del ponte, così come previsto dal progetto esecutivo, consiste sostanzialmente nel progressivo rifacimento della soletta, che avviene per riquadri di superficie variabile tra gli 11 e i 15 metri quadrati. In ogni riquadro viene sostituita l'armatura in acciaio e viene nuovamente gettata la soletta, il cui spessore passa dagli originari 14 centimetri dell'infrastruttura realizzata nel 1936 a 25 centimetri. In questa prima fase l'operazione avviene sulla metà della carreggiata a valle, per intenderci sulla parte sinistra del ponte per chi lo percorre in direzione di Rivoli. L'ultimazione delle lavorazioni su questa porzione è prevista per il mese di maggio, consentendo l'effettuazione di un primo collaudo parziale. Nell'estate sono in programma i lavori sull'altra metà del ponte, con la ragionevole ipotesi di concluderli a fine agosto, per consentire il collaudo dell'intera struttura.
La progressiva demolizione e ricostruzione di porzioni della soletta costa 2 milioni di euro, finanziati grazie al "Decreto Ponti" del Governo Conte II e renderà il ponte adeguato a sopportare il passaggio di veicoli di massa a pieno carico sino a 26 tonnellate, mentre al momento sulla porzione di carreggiata aperta al traffico, in direzione Rivoli, possono transitare veicoli di massa a pieno carico non superiore alle 3,5 tonnellate e di larghezza non superiore ai 230 centimetri. Per consentire i lavori ad Alpignano la viabilità comunale è stata modificata secondo un modello ad anello che coinvolge anche il "Ponte vecchio", che è interessato da un senso unico è verso via Cavour e che permette, svoltando a destra, di raggiungere Collegno e Pianezza. Arrivando da via Rivera, percorrendo via Primo Maggio e poi girando in via Roma, ci si può ritrovare in via Mazzini e da lì proseguire in direzione Caselette, Val della Torre, San Gillio e Givoletto.
"La Città Metropolitana ha inoltre in programma un ulteriore lotto di lavori per il rinforzo delle arcate, dei traversi, dei piedritti e dei telai del ponte, per una spesa prevista di 1,5 milioni di euro" conclude il Vicesindaco Suppo.sopralluogo cantiere ponte Alpignano SP 178 28 02 2022 2

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 Proseguono gli incontri di Comuni in linea, l’appuntamento settimanale che Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino con la delega alle opere pubbliche, ha deciso di dedicare ai sindaci per affrontare il complesso tema della viabilità, con un confronto puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.

Questo lunedì 28 febbraio l’appuntamento era con Giuseppe Gaido, sindaco di Valchiusa: all’incontro ha partecipato anche il consigliere Pasquale Mazza, che ha le deleghe alla pianificazione territoriale e in quanto sindaco di Castellamonte conosce bene le problematiche del Canavese. Valchiusa, che fa parte della Zona omogenea 9 Eporediese, è un comune nato dalla fusione di tre comuni: Vico, Trausella e Meugliano.

All’attenzione della Città metropolitana, il sindaco Gaido ha portato due progetti per la costruzione di marciapiedi: uno per tutelare i cittadini che devono raggiungere il cimitero sulla Sp 64 dir. 04 della "Valchiusella" nel tratto fra Vico Canavese e Drusacco, l’altro sulla Sp 64 dir. 03 della "Valchiusella"  nel tratto fra la Sp 64 e Trausella. Non si è trattato di una richiesta di finanziamenti, quanto di come riuscire a realizzare le opere a salvaguardia dei pedoni rispettando la normativa relativa alle strade provinciali.

Jacopo Suppo e Pasquale Mazza hanno garantito la disponibilità della Città metropolitana a ragionare sui progetti definitivi per cercare soluzioni al problema.

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Piogge, nevicate, temporali, vento spesso provocano la caduta improvvisa di alberi sulle strade provinciali, mettendo a rischio la sicurezza di chi transita. E altrettanti danni possono fare le acque meteoriche, che possono riversarsi anche in quantità cospicue da strade vicinali, comunali, da aree e fabbricati privati confinanti  e prossimi alla sede stradale se non correttamente regimate e condotte.

La Città metropolitana interviene regolarmente sui terreni di competenza e proprietà, ma là dove le aree verdi o la regimazione delle acque confinanti con la strada provinciale, sono di proprietà privata o di altri enti, la legge impone che siano i proprietari a farne la corretta manutenzione.

Per questa ragione la Direzione Coordinamento Viabilità ha inviato a tuti i Comuni già all’inizio dell’anno una lettera in cui sono invitati a vigilare sul territorio, sia intervenendo direttamente per quanto di loro competenza che facendo rispettare gli obblighi ai privati con specifiche ordinanze, e adottando tutte le possibili misure per il controllo e la messa in sicurezza dei fondi confinanti con le strade metropolitane.

La collaborazione e l’attenzione di chi possiede i terreni contigui alle strade metropolitane – peraltro imposta dal vigente Codice della strada - è tuttavia indispensabile per garantire il corretto esercizio dell'infrastruttura e la pubblica sicurezza dell'utenza.

Per quanto riguarda le aree verdi, si tratta di alcune sintetiche regole:
- potare regolarmente le siepi radicate sui propri fondi, al fine di non provocare restringimenti, invasioni o limitazioni di visibilità e di transito sulla strada pubblica confinante;
- tagliare i rami delle piante radicate sui propri fondi che possono protendersi oltre il confine stradale, nascondendo o limitando la visibilità di segnali stradali, restringendo o danneggiando la sede stradale, o interferendo in qualsiasi modo con la corretta fruibilità e funzionalità delle strade;
- rimuovere alberi, ramaglie e terriccio che possano cadere sulla sede stradale dai propri fondi per effetto di intemperie o per qualsiasi altra causa;
- effettuare le necessarie verifiche di stabilità delle alberature;
- adottare tutte le precauzioni e gli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi danneggiamento, pericolo o limitazione della sicurezza e della corretta fruibilità delle strade confinanti con i propri fondi.

Per quanto riguarda le acque meteoriche proveniente da aree di proprietà, analogamente, anche i privati devono predisporre tutte le opere di regimazione, griglie e attraversamenti idraulici alla confluenza con le strade provinciali e provvedere a mantenerli efficienti nel tempo.

“La Città metropolitana è impegnata in molte operazioni di quella che può sembrare una piccola manutenzione della strade, ma che in realtà contribuisce in modo sostanziale a migliorare la sicurezza” spiega Jacopo Suppo, vicesindaco con delega alle opere pubbliche “Anche noi ci impegniamo nel controllo delle alberature e del verde in generale sui nostri terreni prospicienti le strade, ma anche nella pulizia dei fossi, e della regimazione delle acque meteoriche. Ma è indispensabile, per la loro parte, che altrettanto facciano Comuni e privati: specialmente in questi anni in cui il cambiamento climatico ci pone di fronte a eventi estremi, dal vento forte ai temporali a macchia di leopardo, che sollecitano in modo violento e imprevedibile sia la vegetazione che il deflusso delle acque. I cittadini devono fare la loro parte nell’interesse di tutti”.

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Sono 2800 i km di strade provinciali che la Città metropolitana di Torino gestisce, per collegare i 312 Comuni.  Una competenza quella collegata alla viabilità che ha sempre caratterizzato fortemente la Provincia di Torino prima, la Città metropolitana poi: i problemi della sicurezza di automobilisti e pedoni, la necessità di realizzare rotonde, aumentare la manutenzione del manto stradale, limitare la velocità, ma anche costruire nuovi ponti o varianti stradali sono solo alcune delle richieste che puntualmente arrivano dai territori.
Un'esigenza di ascolto e confronto alla quale Jacopo Suppo, vicesindaco metropolitano con la delega alle opere pubbliche ha deciso di dedicare un appuntamento settimanale per incontrare i Sindaci, un momento puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.

Dopo l’appuntamento con Leini, Caselle e Carignano, lunedì 28 febbraio in calendario alle ore 14.30  l'incontro con il sindaco di Valchiusa Beppe Gaido (Zona omogenea 9 Eporediese)  e alle ore 16.00 sopralluogo al cantiere sul ponte di Alpignano con il sindaco Steven Giuseppe Palmieri (Zona omogenea 2 Area metropolitana Torino Ovest).

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Proseguono le elaborazioni delle indagini sulle Gallerie Craviale e Turina lungo la Sp 23 del Sestriere all'altezza della variante all’abitato di Porte nel Pinerolese, avviate dalla Città metropolitana di Torino: con il supporto di una società specializzata, sono indagate in particolare  le condizioni delle strutture del rivestimento di entrambe le gallerie.
Le indagini condotte finora sono in corso di approfondimento e se saranno sufficienti per completare l’indagine conoscitiva all’inizio della prossima settimana saranno disponibili i risultati con i quali i tecnici saranno in possesso di un quadro conoscitivo chiaro e completo per valutare gli eventuali interventi di manutenzione in coordinamento con tutti gli enti del territorio e con la massima attenzione a ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti. La Sp 23 del Colle del Sestriere dal Km 0 al km 3+830, con estensione della chiusura a partire dal Km 39+500 della Provinciale 23 resta quindi ancora chiusa al traffico.

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml













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Sp. 25 “delle Grange di Nole” il 24 febbraio

Per un intervento di sostituzione di un tratto di attraversamento stradale sfondato e per ripristinare il regolare deflusso delle acque di piattaforma, sostituendo il tratto di tubazione non funzionante lungo la Sp. 25 “delle Grange di Nole”, in località Vastalla del comune di Ciriè, è prevista la sospensione della circolazione stradale ad eccezione dei residenti e dei veicoli per servizi di emergenza dal km 4+100 al km 4+200 il 24 febbraio 2022 dalle ore 8,00 alle ore 17,00.

Sp. 165 di Prarostino a San Secondo di Pinerolo fino al 25 febbraio

Per un intervento urgente sulla condotta sotterranea di alimentazione dell’invaso di rifornimento idrico per la protezione antincendi boschivi, causato da una perdita sottostante la Sp 165 nel centro abitato del comune di San Secondo di Pinerolo si rende necessaria la chiusura al transito per tutte le categorie di utenti, eccetto residenti, mezzi di soccorso, di emergenza e utenti attività commerciali, dal Km 4+915al Km 6+650, fino al 25 febbraio 2022.

Sp. 185 “di Buttigliera Alta” il 26 febbraio

Per un lavoro di potatura in arrampicata su un cedro in una proprietà privata lungo la Sp 185 “di Buttigliera Alta” nel comune di Buttigliera Alta è istituito il divieto di transito, al. Km 2+200, nella sola giornata del 26 febbraio 2022, nella fascia oraria 08-17.00, con deviazione del transito sulla viabilità locale (Via San Grato-Via Rivoli).

La percorribilità delle strade è aggiornata e consultabile alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/viabilita/percorribilita_strade/modifiche_viabilita.shtml

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Lunedì di “debutto” per Comuni in linea, l’appuntamento settimanale che Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino con la delega alle opere pubbliche, ha deciso di dedicare ai sindaci per affrontare il complesso tema della viabilità, con un confronto puntuale per ascoltare richieste e segnalazioni su criticità da risolvere, strade da migliorare e rendere più sicure e agevoli da percorrere.

Il primo incontro si è svolto con i sindaci di Leini Renato Pittalis (anche portavoce della zona omogenea 4, Area metropolitana Torino Nord) e con il sindaco di Caselle Luca Baracco. Insieme per portare l’attenzione sugli ingressi principali ai due Comuni lungo la Ss 460 all’intersezione con la Sp 10: da tempo si parla di diminuirne la pericolosità, oltre che migliorare l’accessibilità, con la costruzione di due rotatorie. Un progetto condiviso ma anche collegato all’apertura del centro commerciale Open Mall di Caselle e che sta subendo rallentamenti.

Altro incrocio difficile: sulla Sp 267 all’intersezione con la Sp 12, una rotatoria migliorerebbe l’ingresso alle municipalità di Leini e Mappano e renderebbe più fluido il traffico.

Successivamente, il sindaco di Carignano (che fa parte della Zona Omogenea 3, l’Area metropolitana Torino Sud) Giorgio Albertino ha portato una lunga lista di segnalazioni, alcune più urgenti, come le rotatorie sulla Sp 122 a Tetti Faule e quella sulla Sp 663 di Saluzzo in frazione Campagnino nel territorio dei Comuni di Carignano e Lombriasco, altre più complesse, come l’ipotesi di ricostruzione del ponte sul Po fra Carignano e Villastellone.

Jacopo Suppo, supportato dai Dirigenti della Direzione Viabilità 1 e 2, ha ascoltato attentamente e preso nota, garantendo la disponibilità della Città metropolitana a verificare e interloquire con gli altri enti e realtà territoriali coinvolti per cercare soluzioni.

“Questi incontri sono importanti” ha spiegato il vicesindaco Jacopo Suppo “perché mi pare che in questi ultimi anni i Comuni si siano sentiti soli con i loro problemi. Ripartire dal dialogo, da una conoscenza approfondita di ogni singolo problema consentirà di progettare e costruire un cronoprogramma condiviso con il territorio”.

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Per lavori urgenti di taglio piante e smaltimento del materiale di risulta nel Comune di Settimo Vittone nel tratto compreso tra il Km. 2+400 ed il Km.2+800 della Sp 72 di “Nomaglio” è istituito il il divieto di transito a tutti gli utenti dalle ore 8,30 alle ore 12,00 e dalle ore 13,00 alle ore 16,30 dal 28 febbraio al 5 marzo 2022 con deviazione su idonei percorsi alternativi.

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Sarà convocato a breve un tavolo tecnico per valutare eventuali aggiornamenti del progetto della Variante Lombardore-Front alla Statale 460, di cui si stanno occupando gli uffici tecnici della Città Metropolitana di Torino, su incarico della Regione Piemonte: è questo l’esito del confronto tra il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, ilConsigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica e alla difesa del suolo Pasquale Mazza, i dirigenti e i tecnici delle Direzioni Viabilità della Città Metropolitana e una delegazione della Federazione provinciale della Coldiretti, guidata dal presidente Sergio Barone e dal direttore Andrea Repossini. La Coldiretti ha illustrato le motivazioni della richiesta alla Città metropolitana di apportare alcune variazioni al progetto che, soprattutto per quanto riguarda il lotto 1 dell’importante opera viaria, potrebbero evitare danni all’attività di una trentina di aziende agricole della zona. La nuova variante, così come delineata da un progetto redatto una decina di anni orsono e oggetto di un aggiornamento di cui si sta occupando la Città Metropolitana, attraversa suoli agricoli fertili, per collegare la zona di Lombardore con Front Canavese bypassando i centri abitati e fornendo un’alternativa alla Statale 460 del Gran Paradiso a servizio delle zone industriali di Busano e Rivara.
Abbiamo spiegato alla delegazione della Coldiretti che intendiamo spendere nel miglior modo possibile i 200.000 euro che la Regione ha trasmesso alla Città Metropolitana per finanziare l’aggiornamento del progetto. - annuncia il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – È impraticabile una revisione totale del progetto, che è già stato a suo tempo oggetto di concertazione con i Comuni interessati e di variazioni ai Piani regolatori comunali. Detto questo, dal tavolo tecnico che intendiamo convocare in tempi strettissimi possono scaturire soluzioni in grado di diminuire l’impatto della nuova arteria sulle aziende agricole”. “Abbiamo dato un segnale di ascolto al territorio. - sottolinea il Consigliere metropolitano Pasquale Mazza – Auspichiamo che dal tavolo tecnico emergano soluzioni in grado di venire incontro almeno parzialmente alle esigenze segnalate dalla Coldiretti”.
Nell’incontro la delegazione della Coldiretti torinese ha anche chiesto alla Città metropolitana di farsi interprete dell’esigenza che il valore da assegnare ai terreni espropriati deve corrispondere ai prezzi di mercato e tenere presente il danno che gli espropri di porzioni dei fondi coltivati arrecano alla gestione economica complessiva delle aziende agricole.