I NOSTRI COMUNICATI

 

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Dal 2 al 7 luglio il centro ippico “La Peschiera Quarter Horses” di frazione Molliette 16 a Caluso ospiterà il Campionato Italiano a squadre 2019 di Reining. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, si svolgerà in Piemonte grazie alla vittoria della squadra piemontese dello scorso anno. La formazione regionale scenderà in campo con il team capitanato dal coach Rodrigo Alberti che, con la sua grande esperienza, saprà dare la giusta motivazione ai reiners. Sette i binomi scelti per cercare di mantenere il titolo in terra subalpina: Carolina Vairo, Giulia Serasio, Matteo Capello, Federica Bozzola, Daniele Francescato, Lorenzo De Simone e Claudio Risso.
Nella prima settimana di luglio a Caluso si disputeranno anche le finali del Campionato Italiano debuttanti, il Ladies Trophy in collaborazione con “Donne nel Reining” e il Maturity IRHA & NRHA APCR Ride July Ride, valido per le qualificazioni al Campionato Europeo e per la classifica Top 10 mondiale.
L’organizzazione degli eventi calusiesi è curata dall’APCR-Associazione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta cavallo da Reining, in collaborazione con l’IRHA-Italian Reining Horses Association e con la FISE-Federazione Italiana Sport Equestri. Si stima che a Caluso arriveranno oltre 600 cavalieri, provenienti da tutta Italia.

Una disciplina nata dal lavoro dei cowboy

Il Reining è una disciplina dell'equitazione americana che trae le sue origini dal lavoro con il bestiame svolto dai cowboy, che utilizzavano i cavalli per radunare, muovere e contenere le mandrie di bovini nelle vaste praterie del West. I cavalli dovevano essere agili, atletici, docili e veloci e dovevano rispondere repentinamente ai comandi impartiti con le redini. La traduzione letterale del termine reining è infatti “lavorare di redini”. Con il passare degli anni i cowboy, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni che consistevano in una serie di manovre, tra cui sliding stop e giravolte (spin). Queste esibizioni costituirono le fondamenta di una disciplina equestre che ha conquistato una posizione di rilievo a livello internazionale. Nelle arene di tutto il mondo si svolgono gare di Reining e centinaia di cavalli e cavalieri di ogni livello tecnico hanno modo di esibirsi e dare dimostrazione della propria abilità. Giudici qualificati sono chiamati a determinare del punteggio e ad emettere il loro verdetto, valutando l'esecuzione dei percorsi o pattern, che sono 13, di cui due dedicati alle classi Youth 10 e Short Stirrup. I pattern sono percorsi in cui vengono ripetute le medesime manovre in successioni diverse. Le manovre fondamentali sono: cerchi a diverse velocità e grandezze, spin (rotazione di 360° facendo perno sulle zampe posteriori del cavallo), cambi di galoppo, sliding stop (arresto), rollback (dietro front al galoppo), back (retromarce).

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Giovedì 20 giugno la sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana di Torinoha ospitato la conferenza stampa ufficiale del Trofeo Monte Chaberton, che torna domenica 30 giugno a Cesana, insieme alla Chaberton K2 di 8 km in salita e alla Chaberton Speed Run di 9 km con 285 metri di dislivello. Il Trofeo propone 26 chilometri di skyrace e 2000 metri di dislivello: una sfida inserita nel calendario delle Skyrunner Italy Series, il più importante circuito italiano del settore. La manifestazione è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.
La corsa partirà alle 9 da piazza Europa a Cesanae, dopo un inizio in falsopiano fino alla frazione di Fenils, gli atleti cominceranno la dura salita alla conquista della vetta dello Chaberton, a 3130 metridi quota, percorrendo il vallone di Praclaud. La discesa è molto tecnica con diversi tipi di fondo: strade bianche, sentieri, prati in fiore, pietraie, ghiaioni e letti di torrenti.
Molto spettacolare il passaggio sotto il ponte tibetano di Clavière durante la discesa nelle Gorge di San Gervasio. L’edizione del 2018 è stata vinta da Paolo Bert (Valetudo Serim) con il tempo di 02h,49’,10’’, mentre in campo femminile si era imposta Cecilia Pedroni (Valetudo Serim) in 3h,25’28’.
In contemporanea alla Skyrace si disputerà la terza edizione della Chaberton K2, gara di sola salita, un doppio Vertical Kilometercon uno sviluppo di circa 8 km. La Chaberton K2 farà parte di un nuovo Challenge, il Trofeo VK 3000, insieme ai Vertical del Monte Rosa e del Monte Bianco. Oltre alla classifica relativa a ogni gara, verrà stilata una graduatoria basata sulla somma dei tempi. Lo start della Chaberton K2sarà sempre alle 9 del 30 giugno, ma gli atleti partiranno dalla frazione Fenilse correranno esclusivamente in salita sino in vetta allo Chaberton. L’arrivo dei “verticalisti” in vetta sarà trasmesso in diretta streaming su di un video wall collocato in piazza Europa a Cesana. A conquistare per primo lo scorso anno la vetta dello Chaberton è stato Simone Eydallin (Gruppo sportivo des Amis) con il tempo di 1h,24’,57’, mentre tra le donne ad imporsi fu Jessica Tieni (Atletica Susa Adriano Aschieris) in 1h,45’,58’.
La novità del 2019 è però la prima edizione della Chaberton Speed Run su di un percorso di 9 km con un dislivello di 285 metrinella pineta che si estende ai piedi dello Chaberton. È un evento dedicato a chi si avvicina al mondo del trail, a chi si sta preparando per percorsi più lunghi, a chi non si sente ancora pronto ad affrontare lo Chaberton e a tutti coloro che vogliono passare un po’ di tempo in compagnia in una natura incontaminata. Per tutti gli atleti che partecipano alle tre gare sono previsti il pacco gara e il pasta party al termine della loro fatica. Le iscrizioni sono aperte on line sul sito Internet www.trofeomontechaberton.it sino al 28 giugno. Il 29 e 30 giugno sarà possibile iscriversi in locoesclusivamente presso l'Ufficio gara, dove avverrà il ritiro dei pettorali, dalle 13 alle 19.
Il regolamento, le informazioni e la procedura di iscrizione sono disponibili su www.trofeomontechaberton.it




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26 km di Skyrace e 2000 metri di dislivello: la sfida del Trofeo Monte Chaberton torna domenica 30 giugno a Cesana Torinese, insieme alla Chaberton K2 di 8 km e 2000 D+ e alla Chaberton Speed Run di 9 km con 285 metri di dislivello. La sede di corso Inghilterra 7 della Città Metropolitana di Torino ospiterà la conferenza stampa ufficiale della manifestazione giovedì 20 giugno alle 11 nella Sala dei Comuni.
Le iscrizioni sono aperte on line sul sito www.trofeomontechaberton.it sino al 28 giugno. Il 29 e 30 giugno sarà possibile iscriversi in loco esclusivamente presso l'Ufficio gara, dove avverrà il ritiro dei pettorali, dalle 13 alle 19.
Il regolamento, le informazioni e la procedura di iscrizione sono disponibili su www.trofeomontechaberton.i
La manifestazione è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e fa parte delle Skyrunner Italy Series, il più importante circuito italiano del settore. La corsa partirà alle 9 da piazza Europa a Cesana e si svolgerà su di uno spettacolare percorso di 26 km, con un dislivello complessivo di 2000 metri. Dopo un inizio in falsopiano fino alla frazione di Fenils, gli atleti cominceranno la dura salita alla conquista della vetta dello Chaberton, a 3130 metri, percorrendo il vallone di Praclaud. La discesa è molto tecnica con diversi tipi di fondo: strade bianche, sentieri, prati in fiore, pietraie, ghiaioni e letti di torrenti.
Molto spettacolare il passaggio sotto il ponte tibetano di Clavière durante la discesa nelle Gorge di San Gervasio. L’edizione del 2018 è stata vinta da Paolo Bert (Valetudo Serim) con il tempo di 02h,49',10’’, mentre in campo femminile si era imposta Cecilia Pedroni (Valetudo Serim) in 3h,25',28’.
In contemporanea alla Skyrace si disputerà anche la terza edizione della Chaberton K2, gara di sola salita, un doppio Vertical Kilometer con uno sviluppo di circa 8 km. La Chaberton K2 farà parte di un nuovo Challenge, il Trofeo VK 3000, insieme ai Vertical del Monte Rosa e del Monte Bianco. Oltre alla classifica relativa a ogni gara, verrà stilata una graduatoria basata sulla somma dei tempi. Lo start della Chaberton K2 sarà sempre alle 9 del 30 giugno, ma gli atleti partiranno dalla frazione Fenils e correranno esclusivamente in salita sino in vetta allo Chaberton. L’arrivo dei “verticalisti” in vetta sarà trasmesso in diretta streaming su di un video wall collocato in piazza Europa a Cesana. A conquistare per primo lo scorso anno la vetta dello Chaberton è stato Simone Eydallin (Gruppo sportivo des Amis) con il tempo di 1h,24’,57’, mentre tra le donne ad imporsi fu Jessica Tieni (Atletica Susa Adriano Aschieris) in 1h,45’,58’.
La novità del 2019 è però la prima edizione della Chaberton Speed Run su di un percorso di 9 km con un dislivello di 285 metri nella pineta che si estende ai piedi dello Chaberton. È un evento dedicato a chi si avvicina al mondo del trail, a chi si sta preparando per percorsi più lunghi, a chi non si sente ancora pronto ad affrontare lo Chaberton e a tutti coloro che vogliono passare un po’ di tempo in compagnia in una natura incontaminata. Per tutti gli atleti che partecipano alle tre gare sono previsti il pacco gara e il pasta party al termine della loro fatica.

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Dopo aver ospitato nel settembre 2016 una mostra e un incontro sulla figura del costruttore di biciclette da corsa Lino Beltramo, attivo a Torino dal 1915 agli anni '60, Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città Metropolitana di Torino, torna a stuzzicare la curiosità degli appassionati delle due ruote d'antan con la presentazione del libro "Vittoria! Storia di Tommaso Nieddu. I cambi, la famiglia, le sue invenzioni" di Francesco Di Sario. L'iniziativa dell'Associazione Velocipedistica Piemontese è in programma sabato 15 giugno alle 11, in occasione di una delle consuete visite guidate allo storico complesso architettonico. Per l'occasione, nel cortile di Palazzo Cisterna saranno esposte a partire dalle 10 alcune bici d'epoca che montano quel cambio "Vittoria" che Tommaso Nieddu brevettò all'inizio degli anni '30 e riuscì ad imporre sui mercati e nei circuiti agonistici internazionali.
Il nome del cambio non fu certamente scelto a caso: Tommaso Nieddu era un ex aviatore della Prima Guerra Mondiale ed erano gli anni del bellicoso regime fascista, che avrebbe sostenuto l'imprenditore torinese di origini sarde nella sua difesa del brevetto contro le contraffazioni e le imitazioni d'Oltralpe. Quando Nieddu depositò la domanda di privativa industriale, il 22 novembre 1930, non si parlava di cambio ma semplicemente di "tendicatena per bicicletta" e di "rullo tenditore": un'idea semplice che risolveva in modo pratico e soprattutto affidabile il problema di cambiare rapporto per affrontare le salite. Con il primo "Vittoria" non era sicuramente facile allentare il tendicatena, retropedalare e dare un colpo di tacco per far salire di pignone la catena. In mancanza di doti acrobatiche, il corridore si doveva fermare e spostare la catena con le dita: sempre meglio che girare la ruota. Tra l'altro, rimanendo la ruota sempre nella stessa posizione, si potevano regolare molto meglio i freni. Il dispositivo aveva solo quattro componenti: una staffa da fissare al telaio, su cui si imperniava la leva, che alla sua estremità aveva il rullo tenditore. La leva si bloccava tramite un settore dentato fissato al telaio.
L'affidabilità del "Vittoria" conquistò i ciclisti del tempo, soppiantando i più fragili cambi d'Oltralpe presenti da anni sul mercato, nell'eterno derby franco-italiano, molto sentito anche e soprattutto in ambito ciclistico. I primi prototipi del "Vittoria" furono costruiti nel 1927, ma la consacrazione nazionale e internazionale arrivò solo grazie a un testimonial d'eccezione, Alfredo Binda, vincitore dei campionati mondiali di Roma del 1932. Solo con l'evoluzione successiva, il "Vittoria Margherita" brevettato nel 1934, si può parlare di un cambio vero e proprio: al tendicatena si aggiunse un meccanismo dotato di due alette deragliatrici comandate da una trasmissione flessibile posta in cima alla leva. Cambiare rapporto in corsa diventò un'operazione alla portata di tutti, grazie al congegno ideato da Tommaso Nieddu, promosso dai grandi campioni dell'epoca e adottato dai corridori in tutto il mondo.
La maestrìa tecnica abbinata all'abilità commerciale del fratello di Tommaso Nieddu, Amedeo, resero in pochi anni il "Vittoria" quello che oggi si definirebbe un "brand globale". Nel 1942 i due fratelli Nieddu separarono i loro destini: Amedeo proseguì la sua attività prettamente commerciale basata su brevetti altrui, mentre Tommaso ideò nuovi cambi come il "Cervino", la prima sella unica denominata "Unicanitor", ammortizzatori e coprileve dei freni in caucciù.
È una bella storia di genialità e di imprenditorialità italiana quella che Di Sario racconta nel suo libro: una storia che è giusto riscoprire in una Torino e in un'Italia che troppo spesso dimenticano gli uomini che le hanno fatte grandi nel recente passato.

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Nell’estate 2019 tornano in versione “junior” le “Valliadi-Olimpiadi delle Alte Valli di Lanzo”, che coinvolgono numerosi comuni delle tre valli delle Alpi Graie e hanno nuovamente ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. I Comuni interessati sono Ala di Stura, Balme, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Pessinetto, Traves, Usseglio e Viù.
La manifestazione ludico-sportiva organizzata dal Comitato Olimpiadi delle Valli con le Pro Loco e le amministrazioni comunali avrà inizio domenica 30 giugno con i tornei di basket 3x3 e le gare di atletica a Balme e proseguirà il 28 luglio a Groscavallo e l’11 agosto ad Usseglio. Sabato 7 settembre a Traves le gare di tiro alla fune e di rollerblade chiuderanno il calendario degli impegni agonistici. Come già avvenuto nel 2018, le date degli appuntamenti sono state scelte evitando il più possibile accavallamenti con eventi già organizzati sul territorio.
A contendersi la vittoria saranno le squadre dei paesi, che gareggeranno in nove discipline: atletica, basket, calcio a 5, mountain bike, dodgeball, hockey su prato, rollerblade, tiro alla fune e volley. I tornei saranno disputati nelle strutture e nei centri presenti su tutto il territorio.
Le “Valliadi” offrono l’occasione per conoscere i territori, i paesaggi, le eccellenze locali e le strutture sportive delle Alte Valli di Lanzo. Il progetto punta inoltre ad una maggior coesione e collaborazione tra i principali attori operanti sul territorio, al fine di creare terreno fertile per future progettualità comuni. I legami creati e consolidati nella prima edizione, quella del 2018, hanno già dato i primi frutti, aiutando i giovani e gli amministratori locali delle Valli di Lanzo a lavorare insieme su progetti comuni.
I giovani che desiderano partecipare all’edizione 2019 possono registrarsi ai tornei fino a cinque giorni prima dell’evento nel quale desiderano gareggiare.
La “Valliadi Junior” scaturiscono da un progetto realizzato con la partnership della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, dell’Unione nazionale comuni Comunità enti montani, del Consorzio operatori turistici Valli di Lanzo, dell’Unione Montana Alpi Graie, dell’Unione Montana Valli di Lanzo, delle Pro Loco e delle amministrazioni comunali.
Per conoscere il calendario degli eventi e avere informazioni sull’organizzazione e le modalità di iscrizione si può consultare il sito www.valliadi.it o utilizzare l’app disponibile su App Store e Play Store.

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Mentre nelle Valli di Lanzo non si è ancora spento l’entusiasmo per il passaggio del Giro d’Italia, il territorio che ha dato i natali a un campione del calibro di Franco Balmamion si appresta a vivere un evento che promette di diventare un appuntamento classico del cicloturismo, la “Graie 3000”, manifestazione in programma domenica 9 giugno, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
Nelle Valli di Viù, d’Ala e Grande si può dire che sia nato l’alpinismo italiano moderno, ma anche il ciclismo ha scritto pagine di passione e di sacrificio, su salite che i cicloturisti piemontesi conoscono bene. La nuova manifestazione cicloturistica è organizzata dall’associazione Graie Sport e alterna tratti di salita cronometrati a segmenti di corsa ad andatura libera. Due i percorsi disegnati dagli organizzatori, entrambi con partenza da Ceres e arrivo al Pian della Mussa.
Il percorso lungo vedrà i partecipanti pedalare per 86 chilometri e affrontare 2.900 metri di dislivello, affrontando le salite Passo della Croce dal versante di Ceres, del Colle della Dieta dal versante di Viù e la Balme-Pian della Mussa. Coloro che sceglieranno il percorso corto copriranno 50 chilometri di distanza e 1.850 metri di dislivello, confrontandosi sulle salite del Passo della Croce e della Balme-Pian della Mussa.
La quota di adesione è di 25 euro, che saliranno a 30 per coloro che si iscriveranno la mattina della manifestazione. Gli iscritti riceveranno il pacco gara e il buono per il pastaparty finale. Per ogni cinque iscritti di una medesima società una partecipazione sarà omaggio.
Per l’iscrizione è necessario comunicare l’elenco degli atleti all’indirizzo graie3000@gmail.com. L’appuntamento è per domenica 9 giugno in piazzale Grande Torino a Ceres, con partenza alle 9,30. La premiazione si terrà al villaggio sportivo di Ceres e sono previsti riconoscimenti per i primi tre scalatori maschili e femminili, la società con il maggior numero di atleti, i concorrenti in sella alle E-bike. Sarà allestito un parco chiuso e controllato per le biciclette. Il cronometraggio sarà effettuato da un official timer MySDAM con tecnologia basata sull’utilizzo di chip. Sabato 8 giugno sono in programma l’inaugurazione della manifestazione, la consegna dei pacchi gara ai presenti e una cena con intrattenimento.

Per informazioni si può visitare il sito Internet www.graie3000.com o le pagine Facebook e Instagram GraieSport, scrivere a graie3000@gmail.com o telefonare ai numeri
347-2462007, 340-6052989, 340-2391964, 346-7773114.

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Domenica 2 giugno per gli appassionati del ciclismo d’antan l’appuntamento da non mancare è con l’edizione 2019 de “La Canavesana d’epoca”, una pedalata cicloturistica riservata alle cicliste e ai ciclisti che vogliono rivivere il carattere e le emozioni delle corse d’altri tempi. La manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, è nata nel 2011 per iniziativa di un gruppo di appassionati di Albiano d'Ivrea, i quali, oltre a cimentarsi con mountain bike e biciclette da strada, avevano partecipato alla più famosa manifestazione italiana del settore, “L'Eroica” di Gaiole in Chianti (Siena).
Il territorio del Canavese, con il suo paesaggio naturale, i castelli, i suggestivi paesi, si presta ottimamente per riproporre un modo di andare in bicicletta lontano dall'agonismo estremo, immedesimandosi nei pionieri del ciclismo. Asfalto e strade sterrate si alternano, a confermare un nuovo modo di interpretare la passione per il ciclismo, che ripropone il fascino di anni e decenni in cui la bicicletta, pur essendo uno strumento molto comune per gli spostamenti lavorativi, per i più audaci e temerari costituiva l’occasione per sfidarsi su strade fangose o polverose, in gare di resistenza – oggi le chiamano “trail” – che potevano superare i mille chilometri di lunghezza, gareggiando in qualsiasi condizione di tempo, giorno e notte e senza soste programmate.
Quello rievocato da “La Canavesana” è il ciclismo eroico dei “fachiri” che parteciparono alle prime edizioni della Parigi-Brest-Parigi (nata nel 1891), della Bordeaux-Parigi (1891), della Parigi-Rubaix, del Tour de France, della Gran Fondo Milano-Torino di 530 km (1894), della Coppa del Re (1897), della Milano-Piacenza-Ginevra (1901) e della Roma-Torino.
La Canavesana” riporta alla memoria figure mitiche, come lo spazzacamino valdostano Maurice Garin di Arvier, soprannominato "Le Petit Ramoneur", che fu il primo italiano (ma naturalizzato francese) a imporsi in una classica del Nord, la Guingamp-Morlaix-Guingamp del 1895, dominando poi il Tour nel 1903. Ma alla “Canavesana” si rievocano anche l’alessandrino Costante Girardengoe l’astigiano Giovanni Gerbi e i grandi campioni locali, come Giovanni Brunero, Riccardo Filippi e Franco Balmamion.
La manifestazione vivrà il suo prologo sabato 1° giugno, con il ritrovo alle 14 in piazza Ottinetti a Ivrea per una pedalata di circa 25 km con biciclette d’epoca e abbigliamento vintage. Alla pedalata è abbinato il raduno “Bellezze in bicicletta”. Il rientro è previsto per le 18,30, in tempo per un ”Aperitivo al..La Canavesana”. La quota di partecipazione è di 12 euro per tutti, bimbi compresi, con prenotazione obbligatoria entro giovedì 30 maggio al Team Fuori Onda Bike di corso Vittorio Emanuele 46 ad Albiano d’Ivrea, telefono 347-2564008. La cena “Canavesana” ad Albiano d’Ivrea è in programma alle 20 e deve essere prenotata entro sabato 25 maggio. La quota di partecipazione è di 23 euro per gli iscritti alla Canavesana d’epoca e 28 per gli accompagnatori. Domenica 2 giugno gli appassionati si ritroveranno a partire dalle 7,30 al centro sportivo comunale di Albiano d’Ivrea, mentre la partenza è fissata per le 9. I primi 15 km, sino a Masino, saranno ad andatura compatta; a seguire andatura libera, sia per il percorso lungo di 100 km che per il “classico” di 56 km. La Canavesana d’epoca è inserita nel circuito delle Ciclostoriche del Nord Ovest, che conferiscono un brevetto personalizzato a coloro che partecipano a tutte e cinque le corse.
Tutte le informazioni sulla Canavesana d’epoca e sulle altre manifestazioni organizzate nel 2019 dal Team Fuori Onda Bike sono reperibili nel portale Internet www.lacanavesanadepoca.it

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La Città Metropolitana di Torino patrocina il torneo “Una Mole di rugby”, valido per il secondoTrofeo nazionale Città Metropolitana di Torino categoria Propaganda e il terzoTorneo Old amatoriale-Rinoceronti Day. Gli incontri avranno luogo sabato 11 e domenica 12 maggio all’impianto sportivo “Angelo Albonico” di Grugliasco, in strada del Barocchio 27. La manifestazione di domenica 12 è organizzata dalla Sezione rugby del CUS Torino e, per quanto riguarda il torneo nazionale, è riservata a bambini e bambine dai 5 ai 12 anni di età. Sabato 11 sono in programma gli incontri tra le squadre “old”, costituite dai genitori dei piccoli atleti che gareggeranno nel torneo principale. Molte sono le società rugbistiche piemontesi e non solo invitate a partecipare, le cui conferme garantiscono la partecipazione di almeno 750 giovani atleti e atlete accompagnate da 250 giocatori “old”. Scopo della manifestazione è quello di vivere un momento di condivisione e di diffusione dei valori del rugby trasversali tra le diverse generazioni. Non mancherà il sostegno da parte degli atleti delle squadre Seniores di serie A maschile e femminile del CUS Torino Rugby e dei soci degli “Amici del Rugby”, un’associazione costituita dai veterani rugbisti che hanno solcato i campi in passato e che hanno saputo crescere i loro figli e i loro nipoti con la palla ovale in mano. L’evento è presente anche su Facebook alla pagina “Una mole di rugby”.

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Domenica 5 maggio le strade di Vigone saranno lo scenario della decima edizione della maratonina “La Mezza di Varenne” di 21,097 km, che sarà abbinata a una corsa non competitiva di 11 km. La “Mezza di Varenne” sarà preceduta dalla sesta edizione della camminata non competitiva “Walk in Varenne” di 8,5 km, che è in programma mercoledì 1° maggio ed è aperta ai praticanti del fitwalking e del nordic walking, sullo stesso percorso della “Mezza”.

EVENTI DI SUCCESSO PER TUTTI, DAL CAMPIONE DELLA MARATONA AL “PODISTA DELLA DOMENICA”

Gli eventi, organizzati dalla società sportiva “Vigonechecorre” con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino sono ormai da tempo sinonimo di successo: lo dimostrano i gli apprezzamenti dei partecipanti alle edizioni precedenti per la cura di ogni dettaglio e l’Oscar degli organizzatori, che la FIDAL Piemonte ha assegnato nel biennio 2014-2015 alla società vigonese.
La mezza maratona dedicata al “Capitano” Varenne, prenderà il via domenica 5 maggio 2019 alle 9,30 da piazza Clemente Corte a Vigone, proprio a fianco dell’area verde in cui viene allestito il “Villaggio Mezza”, fulcro della manifestazione, con animazioni e stand commerciali. Nelle campagne dove si allevano i più forti cavalli da corsa del mondo hanno corso negli ultimi nove anni grandi campioni: dalle olimpioniche di maratona Catherine Bertone e Valeria Straneo al campione italiano in carica sui 42 km Ahmed Nasef, dai magrebini Laaouina e Sbaai, alle emergenti Stefani e Morano. I campioni delle gare di resistenza hanno trovato nella gara organizzata dalla società Vigonechecorre l’occasione giusta sia per vincere e firmare l’albo d’oro che per siglare un buon tempo. Il tracciato disegnato nelle campagne vigonesi è infatti piatto e scorrevole: i riscontri cronometrici di Primien Manirafasha - ruandese volante che due anni fa tagliò il traguardo in 1h,03’,47” - e della keniana Winfridah Moraa Moseti - vincente anche lei nel 2017 in 1h,12’,11” - testimoniano la classe dei due maratoneti e la velocità del percorso. Oltre all’immancabile presenza di Master provenienti da tutta Italia, a Vigone trova la sua dimensione anche chi non sente ancora nelle gambe una gara così lunga e può partecipare alla prova non competitiva di 11 km aperta a tutti. Tra le novità della decima edizione c’è un ritorno alle origini per quanto riguarda la medaglia ricordo: a ogni finisher verrà consegnato il “ciapin”, il ferro di cavallo proposto nella prima edizione. Il pacco gara conterrà uno zaino-asciugamano e l'iscrizione sarà gratuita per chi ha corso tutte le edizioni. Sono previste agevolazioni per le società con almeno 10 atleti partecipanti. Le iscrizioni per tutti e tre gli eventi si possono effettuare on-line sul sito www.lamezzadivarenne.it oppure su www.vigonechecorre.it
I concorrenti della Mezza di Varenne percorreranno due giri del circuito, lungo circa 11 km. Come detto, lo start sarà dato alle 9,30 di domenica 5 maggio e a seguire partirà la gara non competitiva di 11 km.
Le quote di iscrizione sono di 20 euro per la Mezza di Varenne fino alle 24 di domenica 28 aprile, 25 euro fino alle 24 di giovedì 2 maggio, 30 euro per le iscrizioni in loco la mattina della gara fino alle 8,30. Per le società con almeno dieci iscritti la quota sarà di 20 euro fino al 2 maggio. La partecipazione alla gara non competitiva costa 8 euro e ci si potrà iscrivere negli stand allestiti in piazza Clemente Corte sabato 4 maggio 2019 dalle 17 alle 20 e domenica 5 entro le 9.
E’ inoltre possibile iscriversi scaricando il modulo dal sito www.vigonechecorre.it, compilandolo e inviandolo all’indirizzo e-mailantonella.scarasso@gmail.com oppure telefonando al 340-2313354. Ci si può anche iscrivere nei negozi MC Running di via Lequio 62 a Pinerolo e Gianni Foto di piazza Palazzo Civico 11 a Vigone.La partecipazione è libera a tutti. Per i minori è richiesta la firma dei genitori o di chi ne fa le veci. Con l’iscrizione alla gara il partecipante dichiara la propria idoneità fisica all’attività sportiva.

WALK IN VARENNE: L’APPUNTAMENTO CON FITWALKING E NORDIC WALKING NEL VERDE DELLE CAMPAGNE VIGONESI

La Walk in Varenne prenderà invece il via alle 10 del 1° maggio. Sarà una camminata a passo libero di fitwalking e nordic walking nel verde delle campagne vigonesi, toccando le cascine Rondello e Barutella. L’evento è reso ancor più interessante dal ristoro finale (anche per gli amici a 4 zampe), dal pacco gara con la maglietta ricordo garantita ai primi 700 iscritti e dai tantissimi premi a sorteggio. L’iscrizione costa 7 euro e il ritrovo dei partecipanti è fissato a partire dalle 8 in piazza Clemente Corte per le iscrizioni (possibili sino alle 9,30) e il ritiro dei pettorali. Un’ora prima della partenza, alle 9, è in programma il riscaldamento a cura della palestra Jump in Fit. Le premiazioni a sorteggio sono in programma alle 12. Chi vuole può iscrivere anche l'amico a quattro zampe per avere la bandana e il pettorale e partecipare all'estrazione dei premi. La preiscrizione è possibile scaricando il modulo dal sito www.lamezzadivarenne.it, compilandolo e inviandolo a via email a info@vigonechecorre.it. Le iscrizioni si ricevono anche da Gianni Foto in piazza Palazzo Civico 11 a Vigone e nella panetteria “Le Aie” di corso Piemonte 187 a Saluzzo; oppure nelle palestre Jump in Fit di via Nitais 5 ed Eureka di via Torino 32 a Vigone. Per ulteriori informazioni si può scrivere a info@vigonechecorre.it, oppure chiamare i numeri 335-8709364 (Ines), 340-2313354 (Antonella), 338-3981622 (Beppe) e 340-1005122 (Elio, istruttore di fitwalking).
Tutte le informazioni, i regolamenti e i moduli per le iscrizioni sono disponibili sui portali Internet www.lamezzadivarenne.it e www.vigonechecorre.it

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Sabato 20 aprile, vigilia di Pasqua, il poker podistico di Bricherasio per società giovanili e scolaresche numerose, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino e articolato in quattro prove, si ripresenterà all’appuntamento di primavera con l’ottava edizione di un cross che consentirà di ammirare il panorama della pianura pinerolese dalla collina. La Campestre di Bricherasio è promossa dalla locale sezione dell’AVIS, mentre l’organizzazione è curata dall'Atletica Val Pellice, con la collaborazione della Podistica None e delle associazioni BricheBike, Motoclub Edelweiss e I.C. Caffaro Atletica. La manifestazione sarà anche valida come prova del Circuito Pinerolese UISP non competitivo per società numerose.
Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 8 alla cascina Roncaglia, al numero civico 25 dell’omonima strada. Il percorso panoramico collinare si snoda per il 95% su terreno sterrato: l’ideale per saggiare le forze all’inizio della stagione podistica pinerolese. Le prove e le distanze sono adatte alle più diverse tipologie di atleti e camminatori. C’è la campestre non competitiva per uomini over 50 di 5 Km con partenza alle 9,10; la campestre Under 50 e Allievi sulla stessa distanza e analogo percorso con start alle 9,50; la gara femminile di 3 Km per donne e Allieve alle 10,30; la prova per camminatori e walker con mini-trail per tutti (dislivello 50 metri) alle 10,32; la “CanCamminiamo”di 3 Km con gli amici a quattro zampe alle 10,33.
A partire dalle 11,20 spazio invece alle categorie giovanili, con il percorso ludico ginnico per bimbi sino a 5 anni su una distanza di 100-150 metri, e la campestre giovanile su distanze da 330 a 2.000 metri a seconda delle categorie.
Le iscrizioni si ricevono entro giovedì 18 aprile per le società e i gruppi, ma i singoli partecipanti potranno iscriversi sul posto sino a venti minuti prima della partenza delle singole gare. Le quote di iscrizione sono di 6 euro per gli adulti e 3 euro per le categorie giovanili e le scolaresche (fino a 15 anni), con incremento di un euro nei giorni successivi al 18 aprile.
Le richieste di iscrizione dovranno contenere il nominativo del partecipante, il gruppo o società di appartenenza, il tipo di corsa o camminata walking, l’anno di nascita. Possono essere inviate al numero di fax 0121-598403 o all’indirizzo e-mail merlo_claudio@yahoo.it (utilizzabile anche per richiedere informazioni). Ci si può anche iscrivere a Bricherasio nella tabaccheria di piazza Santa Maria. Per i tesserati delle categorie giovanili l’iscrizione è possibile on-line sul portale http://atltime.it/uisppiemonte.php
Al termine delle quattro prove del poker di Bricherasiole società e le scuole con un totale di almeno 20 ragazzi iscritti alla corsa o alla camminata verranno premiate con buoni da 20 Euro per il ritiro di materiale didattico o di cancelleria. I buoni saranno consegnati in ragione di uno ogni 20 iscritti o multipli di 20.
Il poker podistico di Bricherasio proseguirà la sera di venerdì 7 giugno con la sesta edizione della manifestazione “Villa Tagliarea”, venerdì 6 settembre con il sedicesimo Giro del Belvedere e venerdì 13 dicembre con la dodicesimaStraBricherasio in notturnacon i Babbi Natale.