I NOSTRI COMUNICATI

 

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Si è concluso mercoledì 23 maggio 2018 presso l’Aula Magna dell’I.T.I.S. Amedeo Avogadro "Clim’Foot" un progetto europeo, finanziato nell’ambito di Life 14, per calcolare le emissioni di gas a effetto serra prodotte da società e enti.

Al progetto hanno partecipato Le istituzioni scientifiche di cinque paesi europei - Italia, Francia, Croazia, Grecia e Ungheria – con il coordinamento dell'Agenzia per l'ambiente francese (Agence de l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie - ADEME) e i partner italiani coinvolti sono Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e il suo spin-off Ecoinnovazione S.r.l..

“Clim’Foot” prevedeva che una serie di organizzazioni partecipassero al programma volontario e la Città metropolitana di Torino ha aderito individuando 5 istituti scolastici del territorio presso i quali effettuare il calcolo dell'impronta carbonica: I.T.C.G. "Buniva" di Pinerolo; L.C. "Cavour" di Torino; I.T.I.S. "Maxwell" di Nichelino; L.A. "Primo" di Torino; L.S. "Scafdi" di Sangano

Il calcolo, oltre a tenere conto dei consumi energetici ed elettrici delle scuole coinvolte, ha anche considerato categorie specifiche quali i trasporti e la mobilità sostenibile, i rifiuti e la raccolta differenziata organizzata al loro interno. Gli studenti hanno lavorato in particolare sul tema della mobilità casa-scuola, consumo di bottiglie di plastica, raccolta dei rifiuti prodotti con l’obiettivo di individuare una serie di buone pratiche per la riduzione dei consumi e delle emissioni atmosferiche e individuando un modello di sostenibilità per le scuole.

Gli stessi istituti proseguiranno nel progetto con la fase successiva, a cura di Città metropolitana, "Ci basta un pianeta", per la realizzazione di azioni di miglioramento finalizzate alla riduzione dei consumi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.

Con la Città metropolitana hanno partecipato al progetto la Scuola di management ed economia dell'Università degli studi di Torino, l’Enea-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile- i partner Regione Piemonte, che ha promosso il protocollo d'intesa sulla green education, il direttore del Festival Cinemambiente e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado coinvolti nel progetto.

Nel portare i saluti istituzionali della Città metropolitana di Torino, il consigliere delegato ai lavori pubblici ha scherzosamente ammonito i ragazzi: “Tutti noi ci sentiamo paladini dell’ambiente e non ci accorgiamo invece di comportarci da temibili parassiti. Ciò che avete appreso con questo progetto è un passo verso una cultura della sostenibilità che richiede da subito un impegno di tutti e che fra qualche anno, quanso sarete nel mondo del lavoro, toccherà a voi applicare”:

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Inoltre è stato inserito tra i 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030

Il progetto A.P.P. VER.-Apprendere per produrre verde ha vinto il premio come miglior progetto per l’ambito “Ambiente, energia, capitale naturale” ed è stato inserito nella lista dei 100 progetti scelti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Lo si è appreso oggi a Roma durante il convegno “Italia 2030: come portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile”, organizzato nell’ambito del Forum PA 2018, a cui ha preso parte, in rappresentanza della Città metropolitana di Torino, il Vicesindaco, titolare della delega all’ambiente.
A.P.P. VER è un progetto europeo, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia Interreg ALCOTRA, pensato per promuovere la green economy sul territorio transfrontaliero, anche aumentando l'offerta educativa e formativa sul tema, ma soprattutto attraverso lo sviluppo di una rete di collaborazione tra scuole, aziende e istituzioni dei territori italiani e francesi. Capofila di A.P.P. VER è la Città metropolitana di Torino, il soggetto attuatore è IRES Piemonte, e ne sono partner per il versante italiano il Comune di Pinerolo e il CFIQ-Consorzio per la Formazione, l'Innovazione e la Qualità di Pinerolo (realtà specializzata nella formazione di giovani e adulti, sia occupati che disoccupati) mentre per il versante francese il gruppo di interesse pubblico per la formazione professionale e inserimento GIP FIPAN, un'agenzia pubblica costituita da esperti in formazione con sede a Nizza.
Il progetto, approvato e finanziato con un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro, ha una durata triennale 2017/2020.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo doppio riconoscimento che ci giunge oggi dal Forum PA 2018” ha detto il Vicesindaco metropolitano alla consegna del premio “e che corona gli sforzi messi in campo in tanti anni dalla Provincia di Torino in passato e oggi dalla Città metropolitana. Siamo fieri che questo progetto, di cui siamo capofila, possa contribuire al cammino verso uno sviluppo sostenibile dell’Italia”.

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Mercoledì 23 maggio 2018 dalle 9.30 alle 13  presso l’Aula Magna  dell’I.T.I.S. Amedeo Avogadro (corso San Maurizio, 8 ingresso da via Rossini, 18 Torino) si terrà lincontro conclusivo di "Clim’Foot".

È un progetto europeo Life14 è finalizzato allo sviluppo di politiche per il calcolo e la riduzione dell'impronta di carbonio nelle organizzazioni, a cui ha partecipato anche la Città metropolitana di Torino individuando 5 istituti scolastici del territorio presso i quali effettuare il calcolo dell'impronta carbonica: I.T.C.G. "Buniva" di Pinerolo;  L.C. "Cavour" di Torino; I.T.I.S. "Maxwell" di Nichelino;  L.A. "Primo" di Torino;  L.S. "Scafdi" di Sangano

Il calcolo, oltre a tenere conto dei consumi energetici ed elettrici delle scuole coinvolte, ha anche considerato categorie specifiche quali i trasporti e la mobilità sostenibile, i rifiuti e la raccolta differenziata organizzata al loro interno.

Gli stessi istituti proseguiranno nel progetto con la fase successiva, a cura di Città metropolitana, "Ci basta un pianeta", per la realizzazione di azioni di miglioramento finalizzate alla riduzione dei consumi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.

La Scuola di management ed economia dell'Università degli studi di Torino è stata coinvolta anch'essa nel progetto e presenterà i propri risultati. Saranno presenti all'evento conclusivo, oltre alla Città metropolitana di Torino e a Enea-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile- i partner del progetto, la Regione Piemonte, che ha promosso il protocollo d'intesa sulla green education, il direttore del Festival Cinemambiente e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado coinvolti nel progetto.

Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali della Città metropolitana, interventi di:

Simona Scalbi - Erika Mancuso Enea Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile -“Calcolo e riduzione della carbon footprint nelle organizzazioni: progetto Clim'Foot”

Gaetano Capizzi, direttore del Festival Cinemambiente -introduce la visione del film “Il signor Meier e l’impronta ecologica”;

Moreno Zanini, Città metropolitana di Torino “Perché la carbon footprint delle scuole. 5 esperienze del territorio”

Intervento musicale realizzato dagli allievi del Liceo musicale Cavour
Coffee Break

Studenti delle scuole secondarie di secondo grado: I.T.C.G. Buniva Pinerolo, L.C. Cavour Torino, I.T.I.S. Maxwell Nichelino, L.A. Primo Torino, L.S. Vito Scafidi Sangano: “Le scuole condividono l’esperienza realizzata”

Jacopo Chiara Regione Piemonte Settore progettazione strategica e green economy: il protocollo d’intesa “La Regione Piemonte per la green education”

Enrica Vesce-Riccardo Beltramo Dipartimento di management, Università degli studi di Torino “La stima dei consumi per il riscaldamento della Scuola di management ed economia (Università di Torino) ai fni del calcolo della Carbon Footprint”

Finale musicale realizzato dagli allievi del Liceo musicale Cavour

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Buone notizie per le attività di vigilanza territoriale che la Città Metropolitana di Torino svolge a tutela dell’ambiente. Il Tribunale di Asti, competente per territorio, ha dato ragione alla Città Metropolitana nel processo relativo ad un illecito conferimento di rifiuti nell’impianto di una ditta di Carmagnola che, sebbene autorizzato, consentiva al proprio interno uno smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi.
Nel 2012, grazie alla collaborazione tra i funzionari con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria del Servizio Aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana, il Corpo Forestale e la Polizia di Stato, era stata realizzata un’azione congiunta, con verifiche presso la ditta e blocchi stradali, che avevano consentito di scoprire l’attività illecita.
Quattro imprese che avevano conferito i rifiuti nella ditta di Carmagnola erano state destinatarie di sanzioni per oltre 12.000 Euro, regolarmente pagate. La società che gestiva l’impianto aveva opposto ricorso in Tribunale alle ingiunzioni della Città Metropolitana, poiché la sanzione prevedeva anche la sospensione per alcuni mesi del rappresentante legale della società.
“Con la sentenza emessa nei giorni scorsi, - spiega il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che ha la delega all’ambiente e alla vigilanza ambientale - il Tribunale di Asti ha condannato la società al pagamento di una sanzione di oltre 15.000 Euro, riconoscendo la validità delle indagini e delle conseguenti procedure amministrative messe in atto dal nostro Ente. È un risultato positivo, che scaturisce dalla collaborazione tra i nostri ufficiali di polizia giudiziaria e il Servizio contenzioso dell’Area Ambiente, che ha rappresentato la Città Metropolitana nel processo”.
“Ogni anno, - spiega il Vicesindaco Marocco – nell’ambito del contrasto all’abbandono o all’illecita gestione dei rifiuti, i nostri agenti redigono oltre cinquanta verbali e notizie di reato, che comportano sanzioni per oltre 50.000 Euro. Nel 2017, ad esempio, le sanzioni sono state 61, per un totale di 51.000 Euro”.
Nell’attività di vigilanza rientrano anche gli interventi lungo alcune strade provinciali, avviati nel 2016 e proseguiti nel 2017 e 2018, per il contrasto all’abbandono di rifiuti. “Oltre al danno ambientale, - sottolinea il Vicesindaco metropolitano - l’abbandono di rifiuti lungo le strade è un fenomeno negativo anche dal punto di vista estetico e paesaggistico, che influisce negativamente sull’attrattività turistica del nostro territorio e quindi, indirettamente, sulle attività economiche”.
Nella vigilanza sulle strade, gli agenti della Città Metropolitana sono supportati dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), coordinate dal Servizio Aree protette e vigilanza ambientale. Le GEV contribuiscono alla raccolta di indizi per il prosieguo delle indagini e, con la loro presenza, svolgono anche un’azione di deterrenza nelle piazzole e nelle banchine stradali maggiormente interessate dal fenomeno. Negli ultimi mesi, l’attività di vigilanza ha riguardato in particolare la Strada Provinciale 460, la Provinciale 24 nella zona dell’Interporto di Orbassano. A seguito di un accordo con la Città di Chieri e con il locale Consorzio Chierese per i servizi, è inoltre proseguita l’attività di monitoraggio e registrazione del fenomeno degli abbandoni di rifiuti lungo le strade comunali minori della zona.

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È partita ufficialmente il 18 aprile “Mosaico Verde”, un’operazione di rimboschimento a livello nazionale che coinvolge Enti pubblici e aziende in un progetto condiviso di adattamento ai cambiamenti climatici. La campagna ideata e promossa da AzzeroCO2 e da Legambiente ha l’ambizioso obiettivo di piantare almeno 300.000 nuovi alberi e promuovere la tutela e il recupero di 30.000 ettari di boschi abbandonati nei prossimi tre anni.
Il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, FSC Italia (articolazione italiana del Forest Stewardship Council), il Kyoto Club, l’associazione Foreste di Pianura, le Università di Padova e della Tuscia, il CREA-Centro Servizi di Ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità, la Città Metropolitana di Torino e l’Ambasciata Britannica di Roma credono nella bontà dell’iniziativa e hanno scelto di patrocinarla. Gli scenari elaborati dal Ministero dell’Ambiente per il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici prevedono che l'Italia soffrirà nei prossimi anni da 8 a 20 giornate in più con temperature superiori ai 30°C, con un calo delle precipitazioni associato all'aumento degli eventi estremi. La sfida è far fronte a questi eventi con piani di adattamento climatico, vere e proprie strategie durevoli per prevenire oggi i rischi di domani.
I Comuni hanno difficoltà nel reperire le risorse economiche, oppure non hanno le competenze tecniche necessarie per far fronte al progressivo degrado dei territori e per mettere a sistema gli studi e gli strumenti di gestione disponibili. “Mosaico Verde” mette a disposizione di enti e aziende una piattaforma per regolare l'incontro tra l’offerta di aree comunali disponibili per la forestazione e/o aree boschive da tutelare e il desiderio delle aziende di investire risorse in progetti di rimboschimento come misura di responsabilità sociale di impresa.
L’azienda che vuole investire in progetti di responsabilità sociale d’impresa potrà sostenere la realizzazione di nuove aree verdi o il recupero di boschi abbandonati in uno o più Comuni aderenti alla campagna. Gli Enti locali o gli Enti parco faranno la loro parte impegnandosi a redigere uno studio strategico per l'adattamento ai cambiamenti climatici, beneficiando della riqualificazione degli spazi verdi esistenti nell’ambito di una strategia di contrasto delle isole di calore. I progetti di riqualificazione finanziati dalle aziende potranno essere realizzati in aree urbane, extraurbane e a rischio di dissesto idrogeologico, sempre rispettando i requisiti di sostenibilità ambientale e le normative vigenti in tema di vincoli paesaggistici.
La campagna prevede inoltre un piano di comunicazione strutturato e condiviso con gli Enti pubblici e le aziende coinvolte, che diventerà uno strumento a supporto dei piani strategici di marketing e comunicazione delle aziende al fine di moltiplicare la visibilità del progetto.
Per approfondimenti sulla campagna si può consultare il sito www.mosaicoverde.it. Per informazioni e adesioni è possibile scrivere a info@mosaicoverde.it

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Si chiama “Sensibilmente” il progetto didattico, nato nell’ambito del processo di Contratto di lago del bacino dei Laghi di Avigliana, condotto dal servizio Risorse idriche della Città metropolitana con le scuole del territorio, avvalendosi dei volontari del Servizio civile nazionale. Le attività hanno riguardato incontri in classe, focalizzati sulle peculiarità territoriali e ambientali del bacino dei laghi -con approfondimenti sui temi legati a flora e fauna, ecosistemi, risorsa acqua e inquinamento-, e uscite didattiche sui due laghi, svolte nell'autunno 2017 e nei mesi di febbraio e marzo 2018 con la fattiva collaborazione dei Guardiaparco.
A conclusione del progetto, si è svolto giovedì 22 marzo un evento di condivisione dedicato ai 440 studenti che hanno preso parte alle attività, a cui ha partecipato anche il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, insieme ai Sindaci e agli amministratori dei Comuni e del Parco Alpi Cozie. La "Festa dei laghi" si è tenuta nell'area antistante il Lago Piccolo: il Parco, insieme ai Comuni di Avigliana, Giaveno, Sant'Ambrogio e Trana e con la fattiva collaborazione dell'IIS Galilei di Avigliana (sezioni Turistico e Geometri), ha curato l'organizzazione pratica delle attività della giornata, con il supporto della Città metropolitana.
Nell’occasione sono stati illustrati i risultati del progetto ed è stato votato il logo destinato a rappresentare il Contratto di Lago: si tratta della proposta della classe 2° della scuola media Defendente Ferrari di Avigliana Le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, infatti, sono state coinvolte, insieme ai loro insegnanti, in un concorso creativo per l'ideazione e la realizzazione del logo, dopo un momento di formazione/informazione in cui è stato illustrato il processo del Contratto di Lago. Il logo scelto sarà poi rielaborato graficamente dai ragazzi dell’Istituto Casa di Carità di Avigliana, anch’essi coinvolti nel progetto didattico.
“L’incontro di oggi è una grande occasione di partecipazione” ha detto il vicesindaco Marocco durante la premiazione, “ma anche di sensibilizzazione verso il tema della difesa dell’ambiente, e questo vale non solo per gli studenti oggi qui presenti, ma anche per gli adulti, insegnanti o amministratori pubblici che siano”.

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Ogni piano della sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana di Torino è stato dotato di due contenitori per la raccolta della plastica anche in ufficio: una buona pratica che fino ad oggi era limitata alle sole salette ristoro e all’iniziativa virtuosa in alcuni uffici. In tutto l’edificio sono stati quindi collocati i nuovi contenitori di colore verde ai due lati dei corridoi di ogni piano, nelle salette ristoro e negli spazi al piano terra.  Per agevolare il conferimento, ogni contenitore è provvisto di un cartello che indica sinteticamente quali rifiuti possono essere conferiti anche perchè una buona raccolta differenziata è fondamentale per rendere possibile il riciclo e la produzione di nuovi beni e imballaggi.

"La Città metropolitana - sottolinea con soddisfazione il vicesindaco Marco Marocco - conferma la sua sensibilità al tema della sostenibilità ambientale anche mediante azioni dirette sui nostri uffici e con il coinvolgimento del personale: grazie a tutti per la collaborazione"






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Corepla, il Consorzio Nazionale per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica con cui sono convenzionati tutti i Comuni della Città metropolitana di Torino al quale conferiscono la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, a marzo 2017, ha effettuato un ricalcolo delle distanze tra centro di selezione e baricentro del bacino di origine della raccolta, sulla base delle quali vengono riconosciuti ai convenzionati i corrispettivi chilometrici.

 Le nuove modalità di ricalcolo hanno comportato nella stragrande dei casi italiani e nella totalità dei casi torinesi, una riduzione della distanza e dunque un minore introito da parte dei Comuni convenzionati.

Da una ricognizione puntuale sul territorio metropolitano emerge che i Comuni interessati dal ricalcolo sono complessivamente 249, appartenenti alle aree Alta Val Susa, Canavese ed Eporediese, Ciriacese, Chierese e Pinerolese. Nel 2017 il ricalcolo delle distanze ha portato a un minore introito di circa 140.000 euro e si stima che nel 2018 il minore introito sarà di oltre 150.000 euro.

"La Città metropolitana di Torino - dice il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - intende tutelare le amministrazioni comunali penalizzate da queste modalità di ricalcolo: vogliamo condividere la grave situazione con Anci Piemonte e Regione Piemonte ai quali chiediamo di attivare un’iniziativa comune. La nostra richiesta è l’immediata sospensione dell’applicazione del nuovo strumento di calcolo e la restituzione dei contributi chilometrici non riconosciuti nell’anno 2017 e nei primi due mesi del 2018".




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E’ cominciato un nuovo progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge gli studenti della 3^ liceo scientifico -scienze applicate dell'istituto paritario Mazzarello di Torino sul tema dell’ecologia urbana, a cura dei tecnici dell'Ufficio ciclo integrato rifiuti della Città metropolitana di Torino.

Un’occasione concreta – commenta il vicesindaco della Città metropolitana Marco Marocco, delegato all’ambiente – per partire da un’approfondita conoscenza del territorio della Circoscrizione 3 di Torino e portare i ragazzi ad individuare i punti critici e le opportunità per contribuire a risolvere un problema piuttosto diffuso: l’abbandono di rifiuti accanto ai cassonetti stradali per la raccolta differenziata”.

Marocco ha salutato nei giorni scorsi gli studenti della 3^ Liceo durante un incontro cui è intervenuto anche l’assessore all’ambiente del Comune di Torino Alberto Unia e la Presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise.

Il progetto si propone, in affiancamento alle attività messe in campo dall’amministrazione Comunale e AMIAT-IREN l’azienda affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti, di sensibilizzare a scala di quartiere il maggior numero di esercizi commerciali e se possibile anche singoli cittadini, al corretto conferimento dei rifiuti nei cassonetti stradali e alla corretta raccolta differenziata. Lo spirito vuole essere collaborativo e non sanzionatorio.

Il percorso di alternanza scuola-lavoro proseguirà anche nel prossimo anno scolastico per poter poi essere replicato in futuro anche in altre realtà del territorio metropolitano.

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È stato raggiunto l’accordo tra il Comune di Torino e la prima cintura al tavolo odierno sulla qualità dell’aria, convocato e presieduto dal vicesindaco metropolitano, che si è svolto nella sede di corso Inghilterra. L’intesa – che sarà operativa già a partire dalla fine della prossima settimana, quando tutti i Comuni avranno adottato l’ordinanza, il cui testo-tipo sarà elaborato in tempi strettissimi dalla Città metropolitana – stabilisce l’uniformità dei controlli al lunedì e al giovedì e l’adozione del dato medio prodotto da tre centraline, due di Torino (Rebaudengo e Lingotto) e una della cintura (Beinasco).
L’accordo prevede, livello per livello, una serie di altre misure comuni.
Livello 1 (colore arancione), dopo 4 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco delle auto private diesel fino a euro 4 compreso e benzina euro 0 tutti i giorni dalle 8 alle 19;
-blocco dei veicoli-merci diesel fino a euro 4 compreso e benzina euro 0 dal lunedì al venerdì con orario 8.30-14 e 16-19, sabato e festivi 8.30-15 e 17-19.
Livello 2 (colore rosso), dopo 10 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco delle auto private diesel fino a euro 5 compreso (immatricolate prima del 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 tutti i giorni dalle 8 alle 19;
-blocco dei veicoli-merci diesel fino a euro 5 compreso (immatricolate prima del 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 dal lunedì al venerdì con orario 8.30-14 e 16-19, sabato e festivi 8.30-15 e 17-19.
Livello 3 (colore viola), dopo 20 giorni di sforamento del valore limite di 50µg per m³:
-blocco di tutti i veicoli (privati e merci) fino a euro 5 compreso (senza esenzioni, quindi anche i mezzi immatricolati dal 1° gennaio 2013) e benzina fino a euro 1 tutti i giorni con orario 7-20.
I partecipanti al tavolo hanno anche concordato di preparare una lettera da recapitare all’incontro che sarà convocato dal Ministero dell’Ambiente a fine mese a Milano in cui richiedere al governo centrale sostegno economico per lo sviluppo di misure strutturali straordinarie sul territorio metropolitano (nuovi mezzi, infrastrutture e aumento dell’offerta del trasporto pubblico, incentivi per sostituire i vecchi veicoli, incentivi per rendere gratuiti i mezzi pubblici nei giorni di blocco del traffico).
“Esprimiamo grande soddisfazioni per l’accordo raggiunto stasera” commenta il vicesindaco metropolitano. “Il merito del risultato appartiene a tutti i partecipanti, i quali hanno dimostrato che quando si persegue l’interesse comune e il benessere dei cittadini è possibile trovare un’intesa”.