I NOSTRI COMUNICATI

 

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Un protocollo d’intesa per l’attuazione del Green public procurement, il sistema di acquisti di prodotti e servizi ambientalmente preferibili adottato dalle amministrazioni pubbliche. È quanto sarà sottoscritto venerdì 13 ottobre a Roma dalle Città metropolitane d’Italia, nell’ambito dell’XI edizione del Forum Compraverde. L’accordo è promosso dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito di Spp Regions, il progetto europeo Horizon centrato sul tema degli acquisti pubblici ecologici.
L’evento si terrà a partire dalle 11.30 nell’area del Ministero dell’Ambiente del Forum, e annovererà la presenza del sottosegretario di stato Barbara Degani. La Città metropolitana di Torino sarà rappresentata dalla consigliera delegata all’ambiente Elisa Pirro.
L’oggetto del protocollo d’intesa è “la collaborazione, il raccordo e il confronto tra le Città metropolitane aderenti per una migliore attuazione del Gpp all’interno degli Enti, oltre che per una efficace promozione degli acquisti pubblici ecologici sui territori di competenza”. L’accordo “si concentrerà sulla realizzazione di attività congiunte, finalizzate ad applicare efficacemente il GPP, ma anche sullo sviluppo di azioni di diffusione del Gpp a livello territoriale.
Il Forum Compraverde 2017 mette l’accento su quello che viene definito dagli organizzatori “un passaggio epocale”: l’Italia, con l’articolo 34 del Nuovo Codice sugli Appalti, è il primo paese in Europa in cui il Green Public Procurement (Gpp) è diventato obbligatorio per legge, vincolando le pubbliche amministrazioni a scegliere beni e servizi tenendo conto del loro impatto ambientale e sociale nel corso dell’intero ciclo di vita (produzione, utilizzo e smaltimento) e integrando i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto.
“Un traguardo importante” spiega Elisa Pirro “che può rendere il nostro Paese un punto di riferimento a livello internazionale nel processo di conversione ecologica dell'economia. La Città metropolitana non può che rallegrarsene, tenendo conto del ruolo che ha sempre avuto, fin dai tempi della Provincia, nella promozione degli acquisti pubblici ecologici con l’organizzazione della Rete Ape”.

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Prosegue e si intensifica sulla strada provinciale 460 “del Gran Paradiso” la vigilanza degli agenti di polizia giudiziaria della Città metropolitana di Torino, supportati dalle Guardie ecologiche volontarie, contro l’abbandono di rifiuti ai lati della carreggiata, sotto i cavalcavia e nelle piazzole di sosta. Proprio l’aumento della sorveglianza, ad opera del servizio di Vigilanza ambientale della Città metropolitana, oltre alla rimozione dei rifiuti depositati illegalmente, figura tra gli obiettivi degli accordi intercorsi nello scorso mese di giugno tra la consigliera delegata all’ambiente della Città metropolitana Elisa Pirro, i rappresentanti del Consorzio di Bacino 16 e di Seta spa e i sindaci di Borgaro, Leinì, San Benigno e Volpiano.
“Purtroppo i trasgressori continuano a imperversare” si rammarica la consigliera Pirro. “Forse non tutti sanno che l’abbandono di rifiuti è un vero e proprio illecito, addirittura di natura penale se a compierlo sono delle aziende. L’attività repressiva è necessaria per ostacolare un deprecabile comportamento, che finisce per pesare sulle tasche di tutti i cittadini”.

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Nella seduta del 27 settembre il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità una mozione proposta dai consiglieri della Lista civica per il territorio Antonio Castello, Paolo Ruzzola e Mauro Fava, con la quale si chiede alla Sindaca metropolitana Chiara Appendino di sostenere in un confronto con il Ministero dell’Ambiente le ragioni che rendono necessaria la razionalizzazione della rete elettrica a 220 Kilovolt della Città di Torino. Il progetto di razionalizzazione della rete prevede la realizzazione della tratta in cavo interrato del collegamento T.213 Pianezza-Grugliasco e dei nuovi tratti delle linee aeree in ingresso alla stazione elettrica Pianezza T.216 Rosone-Pianezza e T.231 Piossasco-Pianezza.

Illlustrando la mozione il Consigliere Castello, che è Sindaco di Pianezza, ha ricordato che le linee ad alta tensione sono un problema ambientale, affrontato più volte in incontri tra i Comuni e l’Asl competente. Oltre a quello di Pianezza, il tema interessa i Comuni di Collegno, Rivoli, San Gillio e Alpignano, nei cui territori vengono superati i limiti di legge per quanto riguarda l’intensità dei campi magnetici ed elettrici. Vi sono state più volte sollecitazioni a completare gli interventi, sinora inascoltate. Non si è dato seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel 2009 tra la società Terna, la Regione Piemonte e la Città di Torino. Tale accordo prevedeva l’interramento dell’elettrodotto dalla stazione elettrica di Pianezza a corso Allamano nel territorio del Comune di Rivoli.

Intervenendo nel dibattito, il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha ricordato che l’allora Provincia non era stata coinvolta nella progettualità e che la Città Metropolitana chiederà ora di essere interessata alla concertazione per la realizzazione degli interventi. Il Consigliere Mauro Carena della lista “Città di città” ha annunciato il suo voto positivo ed ha fatto presente che il tema dell’impatto ambientale delle linee ad alta tensione interessa molti altri territori. Il Consigliere Castello ha ricordato che il protocollo d’intesa del 2009 prevedeva una realizzazione degli interventi in più fasi, per ovviare alle criticità sanitarie. Il Consigliere della Lista civica per il territorio ha fatto presente che il Ministero dell’ambiente è sinora inadempiente in merito al completamento della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di interramento delle linee elettriche, che dovrebbe essere formalizzata entro il 19 ottobre. Tra l’altro, come ha ricordato Castello, la Regione Piemonte si era a suo tempo espressa, indicando che la procedura V.I.A. non era necessaria. La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha annunciato l’impegno ad accogliere le richieste espresse nella mozione, che, come detto, è stata approvata all’unanimità dai 14 consiglieri presenti in aula.

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Giovedì 21 settembre tutti in bici per il Giretto d'Italia

Conferenza stampa di presentazione, oggi a Palazzo Cisterna, della seconda edizione provinciale del progetto Bike2work, il progetto che mira a mettere in sella il maggior numero possibile di lavoratori, per innescare una spirale favorevole agli spostamenti casa-ufficio in bicicletta. Presenti l’assessore al piano del traffico e dei trasporti della Città di Torino Maria Lapietra, il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Dimitri De Vita e il mobility manager della Regione Piemonte Massimo Isaia in rappresentanza dell’assessore Francesco Balocco. Bike2work, una delle iniziative che fanno parte della Settimana europea della mobilità (in programma dal 16 al 22 settembre) si appoggia da quest’anno sulla piattaforma del progetto Horizon “Seta” del Comune di Torino: grazie a un’app scaricabile sul proprio startphone, dal 2 ottobre sarà possibile iscriversi e poi partecipare alla gara che metterà in competizione enti e aziende del Torinese, suddivisi in diverse categorie a seconda del numero di dipendenti. Il concorso durerà dal 10 ottobre al 31 dicembre: ogni singolo concorrente inserirà nello smartphone i dati dei propri spostamenti casa-lavoro e alla fine risulterà vincitore l’ente o l’azienda con il maggior numero di dipendenti pedalatori e con il maggior numero di chilometri percorsi. L’app registrerà i chilometri totalizzati in ogni spostamento, le calorie “bruciate” e la tracciatura del percorso.
Grazie alle sue competenze di mobility manager di area, la Città metropolitana di Torino è l’ente che coordinerà il Bike2work per il territorio provinciale. Lo stesso ruolo ricoprirà in occasione del settimo Giretto d’Italia, l’iniziativa che si svolgerà giovedì 21 settembre, organizzata da Legambiente e Velo Love e nata anch’essa per incentivare i tragitti casa-lavoro sulle due ruote. Un certo numero di check-point, predisposti all’ingresso dei luoghi di lavoro che avranno aderito all’iniziativa, monitoreranno il numero di bici in transito. La Città metropolitana di Torino aderisce come di consueto con due check-point presso le sedi di corso Inghilterra e di via Maria Vittoria.
Al termine della conferenza stampa, si sono svolti i lavori del convegno “Smart and sharing mobility – Condividere ti porta lontano”, durante i quali sono stati illustrati i programmi e le politiche dell’Unione Europea sul tema e si è parlato con vari esperti di mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici, di mobilità elettrica condivisa e anche di smartworking e coworking.
“La Settimana europea della mobilità” ha detto il consigliere metropolitano con delega ai trasporti Dimitri De Vita “rappresenta ormai da anni un momento importante di condivisione e di riflessione sui temi della mobilità sostenibile e, più in generale, della sicurezza e della qualità della vita nel nostro territorio. La Città metropolitana, forte dell’esperienza maturata negli anni scorsi anche dalla Provincia di Torino, non poteva mancare all’appuntamento”.
Per l’edizione 2017 è stato scelto come tema centrale "Mobilità pulita, condivisa e intelligente", cui si accompagna lo slogan “Condividere ti porta lontano”, con l’obiettivo di favorire le iniziative che possano valorizzare forme di mobilità innovative, collettive e condivise, una nuova gestione degli spazi urbani, e la partecipazione attiva dei cittadini alle iniziative di carattere nazionale e locale.

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Lunedì 18 settembre alle 14, nella sala consiglieri di Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, si terrà – nell’ambito della Settimana europea della mobilità – la conferenza stampa di lancio di Bike2work 2017, il progetto che mira a mettere in sella il maggior numero possibile di lavoratori per innescare una spirale favorevole agli spostamenti casa-ufficio in bicicletta.
Saranno presenti l’assessore ai trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, l’assessore al piano dei trasporti e del traffico del Comune di Torino Maria Lapietra e il consigliere delegato ai trasporti della Città metropolitana di Torino Dimitri De Vita.
A seguire, si apriranno i lavori del convegno “Smart and sharing mobility – Condividere ti porta lontano”, durante i quali saranno illustrati i programmi e le politiche dell’Unione Europea sul tema e si parlerà di mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici, di mobilità elettrica condivisa e anche di smartworking e coworking.

Il programma del convegno.

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Si è riunito oggi nella sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino, convocato dalla consigliera delegata all’ambiente Elisa Pirro, il tavolo di coordinamento dei Comuni per la qualità dell’aria. Sono state discusse e approfondite le considerazioni e le proposte avanzate dagli assessori all’ambiente presenti alla riunione, basate sulla delibera della Giunta regionale del 5 giugno scorso, che ha approvato lo “schema di accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano”: il documento in cui vengono definite le misure minime temporanee da adottare nell’inverno 2017/2018 a fronte di periodi con persistenti valori di qualità dell’aria superiori ai limiti.
“In attesa che la Regione emani, si presume a breve, un documento in cui verranno definiti in dettaglio i criteri per l’implementazione delle misure come gli orari, le tipologie di veicoli interessati, le esenzioni, i meccanismi di attivazione e altro” commenta la consigliera Pirro, “abbiamo ritenuto opportuno avviare un confronto a livello metropolitano per definire una posizione condivisa, evidenziare le criticità e riportare alla Regione gli intendimenti del territorio”.

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L'incendio del 28 agosto scorso nel complesso del termovalorizzatore TRM del Gerbido si è verificato nel momento in cui tutte e tre le linee dell’impianto erano ferme per la manutenzione programmata e per una serie di lavori programmati dal gestore nazionale della rete di trasmissione dell’energia elettrica Terna: lo ha precisato, dopo aver acquisito le necessarie infomazioni dall’ARPA Piemonte, la Consigliera metropolitana Elisa Pirro, delegata all’ambiente e alla vigilanza ambientale, alle risorse idriche e alla qualità dell’aria. La Consigliera ha comunicato gli esiti dei controlli effettuati dall’ARPA ai Sindaci di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli e Torino.
“La linea 3 del termovalorizzatore è stata spenta il 26 agosto, mentre le linee 1 e 2 sono state spente il giorno successivo. – spiega la Consigliera Pirro - Il gruppo elettrogeno era infatti stato appositamente approvvigionato da TRM al fine di supportare le attività di manutenzione durante la fermata imposta da Terna. L’incendio non ha coinvolto alcuna parte dell'impianto ed ha solo ridotto il funzionamento del deodorizzatore che, per una parte della mattinata del 28 agosto, è stato spento, oppure ha lavorato a portata ridotta. La piena funzionalità del deodorizzatore è già stata ristabilita”.

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Nuova riunione sulla gestione del complesso di discariche della regione Pozzo/Fornace Slet di Chivasso lunedì 31 luglio nella Prefettura di Torino, alla presenza dei rappresentanti di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Città di Chivasso, Arpa e Ato Rifiuti, oltre a quelli di Seta Spa e Smc Srl, società titolari delle autorizzazioni relative agli impianti.
Arpa Piemonte, sulla base delle verifiche recentemente effettuate, ha confermato l’assenza di problemi di inquinamento presso il pozzo idropotabile di località Baragino, situato a valle delle discariche. Tuttavia, il Comune di Chivasso e le Amministrazioni presenti hanno nuovamente manifestato le proprie preoccupazioni in merito alla gestione del complesso di discariche di Chivasso, anche in relazione agli esiti del sopralluogo svolto da Arpa Piemonte stessa il 18 luglio scorso. In quell’occasione, infatti, sono emersi significativi problemi di gestione del percolato in tutte le discariche del complesso (Chivasso 0-1-2-3), con conseguente violazione delle prescrizioni autorizzative delle discariche Chivasso 0 (Seta Spa) e Chivasso 3 (Smc Srl) e mancato rispetto degli obiettivi di bonifica approvati dal Comune di Chivasso per le discariche Chivasso 1-2 (Smc Srl). Violazioni e mancanze che hanno portato, mercoledì 26 luglio, all’emanazione di due provvedimenti di diffida da parte della Città metropolitana di Torino nei confronti di Seta e di Smc. Inoltre, nella riunione è stato evidenziato che, sulla base dei pareri già trasmessi dalla Città metropolitana di Torino e dall'Arpa al Comune di Chivasso, non sono risultate accettabili le considerazioni formulate con una nota del 14 luglio da Smc in merito al raggiungimento degli obiettivi di bonifica nell'ambito del procedimento in corso presso le discariche Chivasso1-2.
Le Amministrazioni intervenute, e in particolare la Città di Chivasso, hanno poi manifestato la necessità di un rapido completamento dei volumi residui disponibili nella discarica Chivasso 0, anche allo scopo di garantire l'avvio delle operazioni di chiusura definitiva della discarica e la conseguente riduzione della produzione di percolato. Le società Seta e Smc hanno fornito alle Amministrazioni presenti nuove rassicurazioni circa l'adozione di provvedimenti urgenti per la soluzione dei problemi gestionali evidenziati. In particolare, Seta ha comunicato di avere adottato interventi sostitutivi urgenti nei confronti del concessionario Smc nella gestione del percolato prodotto dalla discarica Chivasso 0, con riduzione del relativo battente. Anche Smc ha annunciato l’adozione di provvedimenti gestionali, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili.
Le Amministrazioni presenti alla riunione hanno quindi concordato sulla necessità che Smc e Seta presentino tempestivamente un programma dettagliato di smaltimento del percolato prodotto dalle discariche nei mesi di agosto e settembre, con l’indicazione dei quantitativi previsti e della riduzione attesa dei relativi battenti, nonché con l’aggiornamento delle informazioni gestionali fornite dalle società medesime in sede di riunione. Richieste successivamente formalizzate con nota scritta della Città metropolitana datata 31 luglio 2017.
Al termine dell’incontro i partecipanti  hanno concordato di riconvocarsi tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.

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Nello scorso mese di febbraio non vi è stato alcun rischio per la popolazione della zona circostante l’inceneritore del Gerbido a seguito dell’incenerimento di rifiuti  contaminati da isotopi radioattivi. Lo ha stabilito il Dipartimento Radiazioni dell’ARPA, che ha comunque rilevato nelle  polveri derivanti dall’abbattimento di fumi concentrazioni anomale di Iodio I-131, un isotopo normalmente utilizzato in ambito sanitario per le radiografie e la radioterapia metabolica. La società TRM, che gestisce l’impianto, ha già modificato e migliorato le procedure interne di controllo e gestione dei materiali radioattivi, sia in ingresso che in uscita.
Dopo aver ricevuto una relazione tecnica dall’ARPA, la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, Elisa Pirro, ha comunicato ufficialmente l’esito degli accertamenti dell’Agenzia per la Protezione Ambientale ai Sindaci dei Comuni interessati: Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli e Torino.
“I tecnici dell’ARPA, - spiega la Consigliera Pirro - hanno effettuato un sopralluogo all'inceneritore TRM, constatando che la radioattività rilevata era dovuta a una gestione non corretta di materiale contaminato conferito all’impianto. Nella relazione l’ARPA dà atto che la società TRM ha già migliorato le proprie procedure. Gli uffici competenti della Città Metropolitana di Torino hanno comunque emanato un provvedimento di diffida, per richiamare la TRM al rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni tecniche per la gestione di questi materiali. È stata anche richiesta una corretta analisi della procedure di controllo della radioattività sui rifiuti in ingresso e in uscita dall’impianto, con l’individuazione degli accorgimenti tecnici e gestionali necessari ad impedire il verificarsi di analoghe situazioni in futuro”.

Le verifiche dell’ARPA sono basate su simulazioni teoriche estremamente cautelative sulla dispersione in aria di tutta la radioattività che può essere potenzialmente emessa a seguito dell'incenerimento di rifiuti urbani contaminati da I-131 di origine ospedaliera. È stata  stimata, nelle condizioni peggiori, una dose per la popolazione mille volte inferiore a quella considerata per la soglia di "rilevanza radiologica" di 10 microSievert/anno e oltre 100.000 volte inferiore al fondo ambientale.

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Lunedì 17 luglio la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, Elisa Pirro, la direttrice dell’Area risorse idriche e qualità dell’aria e la dirigente del Servizio pianificazione e gestione rifiuti, bonifiche, sostenibilità ambientale della Città Metropolitana, hanno partecipato ad una riunione sulla gestione del complesso di discariche della regione Pozzo ex Fornace Slet a Chivasso. Oltre all’amministratrice e alle dirigenti della Città Metropolitana, alla riunione hanno partecipato rappresentanti della Regione Piemonte, della Città di Chivasso, dell’Arpa Piemonte e delle società Seta ed SMC, titolari delle autorizzazioni per la gestione degli impianti.
Tra i temi affrontati nella riunione vi è il mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica delle discariche Chivasso 1 e 2 nei tempi richiesti. Un’altra criticità è la mancata presentazione delle previste garanzie finanziarie da parte della società SMC, sia per le operazioni nelle discariche 1 e 2 che per la gestione post-chiusura e la bonifica della discarica Chivasso 3. È risultata problematica anche la gestione delle acque di percolamento nella discarica Chivasso 0, gestita dalla SMC per conto della Seta, titolare dell’autorizzazione. La situazione dell’impianto è stata recentemente oggetto di un provvedimento di diffida emesso dalla Città Metropolitana di Torino.
Nella riunione del 17 luglio in Prefettura la società SMC ha fornito quelli che a suo giudizio sono elementi rassicuranti sulla propria situazione finanziaria e sulla capacità di gestire tutte le problematiche operative. Si è inoltre impegnata a presentare a breve la documentazione sugli interventi di bonifica in corso nelle discariche Chivasso 1 e 2.
La Prefettura di Torino ha riconvocato una nuova riunione per lunedì 31 luglio, per valutare le informazioni che saranno fornite dalla SMC e le eventuali nuove verifiche effettuate dagli Enti competenti per i controlli sulle discariche.