I NOSTRI COMUNICATI

 

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Una “task force” tra la Città metropolitana, i Comuni territorialmente interessati e il Consorzio di Bacino 16 per affrontare e risolvere l’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti lungo i bordi della strada provinciale 460 “del Gran Paradiso”. Obiettivi del protocollo d’intesa che si andrà a firmare: aumento della sorveglianza, che sarà svolta dal servizio di Vigilanza ambientale della Città metropolitana, e rimozione dei rifiuti depositati illegalmente. È questa la decisione scaturita dall’incontro che si è svolto stamattina nella sede di Torino Metropoli, convocato dai consiglieri delegati alle infrastrutture e all’ambiente, alla presenza dei sindaci di Borgaro, Leinì, San Benigno e Volpiano, oltre che dei rappresentanti del Consorzio di Bacino 16 e di Seta spa.
“Si tratta di adottare una serie di provvedimenti strutturali” spiegano i due consiglieri metropolitani, “che vadano oltre le consuete soluzioni di emergenza e che siano in grado di controllare anche eventuali situazioni di criticità su altre strade provinciali nel territorio del bacino 16”.

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Giovedì 1° giugno al cinema Massimo di Torino si è tenuto l’evento finale del progetto “Acqua in Comune” del CoCoPa, il Coordinamento Comuni per la Pace. Al progetto collaborano la Città Metropolitana di Torino, il Consorzio ONG Piemontesi, la SMAT, l’associazione Triciclo e il Festival Cinemambiente.
Sono state premiate le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio della Città Metropolitana che hanno partecipato ai concorsi “Animacquando” e “Acqua in comune”.
Alla cerimonia ha partecipato la Consigliera metropolitana delegata agli Affari istituzionali, affari e servizi generali, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei e internazionali. La Consigliera ha sottolineato che educare ad un uso consapevole dell’acqua è importante e che tale educazione deve partire dall’infanzia, dalla scuola primaria, proseguendo poi nell’intero ciclo di studi e accompagnando la crescita culturale e psicologica dei ragazzi. La Consigliera ha poi sottolineato che in futuro l’acqua e la sua scarsità saranno – e già lo sono – una delle grandi sfide che attendono l’umanità: sfide che possono portare il pianeta sul tragico sentiero di guerre, carestie ed epidemie, oppure possono aiutarci a percorrere la strada della solidarietà internazionale.
A partire dal luglio del 2016 il progetto “Acqua in comune” ha previsto attività di sensibilizzazione, promozione, informazione e formazione sulla conoscenza della risorsa idrica e sulla sua importanza, sulle modalità di gestione dell'acqua pubblica, sul consumo consapevole e sul risparmio idrico.
Agli allievi delle scuole è stato chiesto di produrre elaborati sul tema delle risorse idriche, ma anche di progettare piccole infrastrutture e accorgimenti per il risparmio idrico e di esplorare le questioni ambientali legate alla fornitura e al consumo dell'acqua pubblica e dell'acqua in bottiglia.
È stato anche realizzato un corso di aggiornamento per docenti sui temi che avrebbero poi dovuto affrontare con i loro allievi, in collaborazione con la SMAT, il Consorzio ONG Piemontesi e il CeSeDi, il Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana.
I percorsi educativi per le scuole secondarie sono iniziati nello scorso mese di gennaio e si sono conclusi a fine maggio. Sono state coinvolte 94 classi appartenenti a 26 scuole medie inferiori e a 8 scuole medie superiori di 24 Comuni.
I temi affrontati sono stati:
- l’acqua come diritto fondamentale e risorsa indispensabile alla vita - Distribuzione della risorsa nel mondo e cooperazione - Ciclo dell'acqua
- modalità di gestione dell'acqua pubblica – Uso e consumo in Piemonte – Tematiche ambientali legate all'uso dell'acqua
- consumo consapevole e responsabile e scelte quotidiane dei singoli e delle famiglie.
La metodologia del percorso è quella dell'educazione alla pace e alla cittadinanza mondiale, con una fase di "provocazione" e di stimolo delle classi coinvolte, una di approfondimento delle tematiche e di ricerca ed un’ultima fase di azione e mobilitazione delle classi per la realizzazione dei materiali da proporre nei concorsi e di azioni concrete.
Il concorso “Animacquando” prevedeva la stesura della sceneggiatura di un video di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dell'acqua ed era dedicato alle scuole secondarie di II grado. Il primo premio è andato alla classe III H dell’Istituto “Vittorini-Curie” di Grugliasco, per la sceneggiatura del video “Storia del fiume Aku".
Il concorso “Acqua in comune: diritto, risorsa e bene” prevedeva due sezioni, dedicate rispettivamente a una campagna di sensibilizzazione e alla produzione artistica. Nella prima sezione si è imposta la I A dell’Istituto Comprensivo “Gozzi – Olivetti” di Torino, che ha ideato la campagna “Acqua bene per tutti”. Una menzione speciale è andata alla II C dell’Istituto Comprensivo “Brignone” di Pinerolo. Nella sezione artistica hanno vinto a pari merito la II A dell’Istituto Comprensivo di Sant’Antonino di Susa (“Per noi l’acqua è”) e le classi I A, I B e I C dell’Istituto Des Ambrois di Oulx (“Usa l’intelletto, chiudi il rubinetto”). Premiata anche la I N dell’Istituto tecnico industriale “Majorana” di Grugliasco.

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È stato sottoscritto oggi, nella Sala consiliare del Comune di Avigliana, il Contratto di lago del bacino dei Laghi di Avigliana. Presenti il vicesindaco, i sindaci e gli assessori degli altri Comuni coinvolti (Giaveno, Sant’Ambrogio, Trana), l’assessore regionale all’ambiente, la consigliera metropolitana delegata all’ambiente e il presidente dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie.
Il Contratto di fiume o di lago è un tavolo condiviso tra soggetti pubblici e privati per l’analisi e la gestione dei problemi che si possono manifestare lungo tutto il corso del fiume o attorno al lago, con l’obiettivo di promuovere azioni di riqualificazione ambientale. A partire dal 2009, sono già stati sottoscritti il Contratto di fiume del Sangone e il Contratto di lago di Viverone, mentre sono stati attivati quelli di fiume della Stura di Lanzo e del Pellice.
Ora, con la firma del 30 maggio inizia la fase di attuazione del Contratto di lago di Avigliana, durante la quale sarà realizzato quanto è contenuto nel Piano d’azione, che presenta tre linee strategiche: tutela e riqualificazione dei laghi, riqualificazione territoriale del bacino, promozione, fruizione e valorizzazione economica dell’area. Obiettivi specifici saranno, ad esempio, la riduzione dell’eutrofizzazione delle acque e la promozione dell’ecoturismo.
Il concetto di Contratto di fiume e di lago è stato utilizzato per la prima volta nell'ambito del 2° Forum mondiale sull'acqua, tenutosi a L'Aia nel marzo del 2000, e ripreso dalla direttiva-quadro europea sulle acque 2000/60/CE. Con tale strumento, in particolare si stabilisce un sistema di regole che mette sullo stesso piano criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale, nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale o lacustre al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla direttiva stessa.
In sostanza, un Contratto di fiume o di lago è un accordo volontario che prevede una serie di atti operativi, concertati fra chi gestisce la risorsa e il territorio (strutture di governo), i cittadini e i rappresentanti delle categorie che hanno interessi legati ai territori fluviali (stakeholders o portatori di interesse) come agricoltori, industriali, pescatori, canoisti, associazioni ambientaliste e altri ancora.
“Il miglioramento e la valorizzazione dell’ambiente naturale” ha commentato la consigliera metropolitana delegata all’ambiente, “ragion d’essere dei Contratti di fiume e di lago, sono in grado di innescare anche un incremento delle attività economiche della zona, a partire dal turismo”.


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Il convegno “Smart mobility, strong economy: il ridisegno della mobilità a partire dai poli aziendali e universitari” che si è svolto lunedì 15 maggio nell’auditorium della Città metropolitana di Torino, è stato l’occasione per premiare le 36 aziende vincitrici della “Bike Challenge 2016”, competizione rivolta alle aziende e ai loro dipendenti: una vera e propria gara tra luoghi di lavoro a chi avrebbe messo in sella più dipendenti, svoltasi tra il 16 settembre e il 31 ottobre 2016 (e proseguita fino al 31 marzo per l’assegnazione dei premi internazionali). Per la cronaca, primi a pari merito sono arrivati Csi e Arpa Piemonte (con il 9,9% di dipendenti in gara), seguiti da General Motors, Edf Fenice e Ospedale Mauriziano (l’elenco completo dei vincitori è nell’allegato).
I premi sono consisititi in 40 abbonamenti al To-Bike messi a disposizione da BicinCittà srl, mantelline per ciclisti e altri gadget. Le prime tre aziende per ogni categoria hanno ricevuto anche un pernottamento in un albergo del circuito Albergabici.

Il progetto Bike2Work
La Bike Challenge ha rappresentato il momento centrale del progetto europeo“Bike2Work – il cui partner italiano è la F.I.A.B. (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) – che è stato portato sul territorio dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di trasferire quote di mobilità dall'auto alla bicicletta, attraverso un programma di cambiamento della visione collettiva di lavoratori, pendolari e aziende.
Mentre nel 2015 la campagna era stata portata da F.I.A.B. sul solo territorio di Milano, nel 2016 ha assunto una dimensione nazionale (“Bike Challenge Italia”) e, grazie al coordinamento del territorio svolto da Città metropolitana(col contributo di Città di Torino, Regione Piemonte, Agenzia per la mobilità Piemontese, 5T e Università di Torino), è stato possibile diffondere la competizione e creare nel 2016 una piattaforma totalmente dedicata alla provincia di Torino, “LoveToRide Torino”.
Complessivamente, in provincia di Torino hanno preso parte alla Bike Challenge 202 organizzazioni (divise in sei categorie a seconda del numero di addetti), con oltre 3mila partecipanti.

 Un’indagine sugli spostamenti casa-lavoro
Il convegno “Smart mobility, strong economy” organizzato dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte, è stato anche l’occasione per avviare per la prima volta un’indagine in merito agli spostamenti casa-lavoro su tutto il territorio provinciale.
Si tratta di una ricercarivolta in particolare agli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e alle imprese con oltre 800 dipendenti finalizzata alla redazione del Piano spostamenti casa-lavoro, reso obbligatorio dal decreto interministeriale del 27 marzo 1998 "Mobilità sostenibile nelle aree urbane". L’invito, tuttavia, è esteso a tutte le aziende, istituzioni e organizzazioni del territorio che vorranno aderirvi con l’obiettivo di supportare sia la redazione del Piano spostamenti e l’avvio di azioni migliorative della mobilità dei propri dipendenti, sia la redazione e l’aggiornamento dei Piani dei trasporti e dei Piani urbani di mobilità sostenibile degli Enti, per favorire la ripianificazione della mobilità a partire da dati aggiornati e reali.
Durante il convegno sono state inoltre presentate le opportunità, i corsi di formazione e i nuovi strumenti premiali per le aziende che intendano sviluppare azioni di mobilità sostenibile.

L'elenco dei vincitori

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“Smart mobility, strong economy: il ridisegno della mobilità a partire dai poli aziendali e universitari” è il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 15 maggio dalle 14 alle 17.30 nella sede di corso Inghilterra 7 a Torino. L’incontro, organizzato dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte, è dedicato alle aziende del territorio. Sarà l’occasione per avviare per la prima volta un’indagine in merito agli spostamenti casa-lavoro su tutto il territorio provinciale.
Al termine del convegno saranno premiate 36 aziende vincitrici della “Bike Challenge 2016”, competizione rivolta alle aziende e ai loro dipendenti: una vera e propria gara tra luoghi di lavoro a chi avrebbe messo in sella più dipendenti, svoltasi tra il 16 settembre e il 31 ottobre 2016 (e proseguita fino al 31 marzo per l’assegnazione dei premi internazionali). La Bike Challenge ha rappresentato il momento centrale del progetto europeo“Bike2Work – Smart choice for commuters” – il cui partner italiano è la F.I.A.B. (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) – che è stato portato sul territorio dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di trasferire quote di mobilità dall'auto alla bicicletta, attraverso un programma di cambiamento della visione collettiva di lavoratori, pendolari e aziende.

Il programma del convegno

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Il concorso della Città metropolitana che ha sostituito “A scuola camminando”


La scuola d’infanzia “Don Campagna” di Avigliana, la scuola primaria “C. Battisti” di Pinerolo e la scuola secondaria di 1° grado di Candiolo: sono questi i vincitori del concorso della Città metropolitana di Torino “Il paesaggio vien camminando”, una delle sezioni del premio “Incubatori di green education”, promosso dalla Regione Piemonte, in collaborazione con il Miur, il Mibact e Torino Metropoli, e rivolto a tutte le scuole di ordine e grado per valorizzare e stimolare percorsi didattici sui temi della sostenibilità e dei temi della green e circular economy. Seguono, al secondo posto, la scuola d’infanzia “Villa Genero” di Torino, la primaria “E. De Amicis” di Luserna San Giovanni e la secondaria di 1° grado “S. Pellico” di Pinerolo. Terza piazza per la scuola d’infanzia “Santa Margherita” di Torino, la primaria “C.I. Giulio” di San Giorgio Canavese e la secondaria di 1° grado “F. Brignone” di Pinerolo.
La premiazione si terrà al Salone del Libro giovedì 18 maggio dalle 10 alle 12 nell’Arena della Regione Piemonte.
Il concorso “Incubatori di green education” è una delle azioni del protocollo d’intesa “La Regione Piemonte per la green education", firmato lo scorso dicembre a Palazzo Lascaris da 26 soggetti pubblici e privati, tra i quali la Città metropolitana di Torino. Obiettivo del protocollo è favorire il processo di cambiamento culturale e di competenze delle nuove generazioni verso i principi della green economy e dell’economia circolare, dando avvio a nuovi percorsi di sviluppo e inserimento nel mondo del lavoro basati sulla sostenibilità ambientale.
“Il premio ‘Il paesaggio vien camminando’ – spiega la consigliera metropolitana delegata all’ambiente – è l’innovazione di ‘A scuola camminando’, che per 11 edizioni consecutive ha diffuso, con successo, tra i bambini e i ragazzi una modalità sostenibile di spostamento casa-scuola. Quest’anno hanno partecipato 24 istituti scolastici presentando 27 progetti”.

  Qui la classifica di tutte le scuole che hanno partecipato al premio, con una sintesi dei progetti presentati.

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Mercoledì 5 aprile alle 10 con una cerimonia nella sala consiliare della Città di Chieri sarà inaugurato ufficialmente il progetto “Boschi E.ON per i condomini ANACI”, che prevede la messa a dimora di cinque alberi per ognuno dei condomini aderenti all’Associazione nazionale amministratori condominiali immobiliari che sottoscriveranno le offerte E.ON AttivaGas Verde e E.ON SicuraGas Verde per la fornitura di gas naturale.
Il progetto sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa a cui interverranno il Sindaco Claudio Martano, la Consigliera metropolitana delegata ambiente e vigilanza ambientale Elisa Pirro, il Chief sales officer di E.ON Italia Cristian Acquistapace, il Presidente nazionale di ANACI Francesco Burrelli e il Sales & marketing manager di AzzeroCO2 Alessandro Vezzil.


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Informare le pubbliche amministrazioni piemontesi sui nuovi obblighi in materia di acquisti verdi.È questo l’obiettivo del convegno “Sos acquisti verdi: strumenti per il territorio” che si terrà giovedì 6 aprile dalle 9.30 alle 17 nell’auditorium della Città metropolitana in corso Inghilterra 7 a Torino. L’evento è organizzato da Consip Punto PA in collaborazione con il progetto A.P.E.-Acquisti pubblici ecologici e con la Città metropolitana. Apriranno i lavori il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera delegata all’ambiente Elisa Pirro.
Tutte le amministrazioni pubbliche sono invitate a partecipare.
In tutta Europa gli acquisti pubblici ecologici (green public procurement) continuano ad affermarsi come uno strumento chiave per ridurre i consumi di energia e per orientare la domanda e l’offerta verso beni e servizi a minore impatto ambientale. L’obbligatorietà per le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali attraverso l’inserimento nei documenti di gara dei criteri ambientali minimi è stata sancita dal nuovo Codice degli appalti.
Il progetto A.P.E., avviato nel 2003 dall’allora Provincia di Torino con il supporto tecnico di Arpa Piemonte, ha l'obiettivo di supportare gli uffici acquisti e ambiente degli enti del territorio provinciale per integrare criteri ambientali nelle procedure di acquisto di sempre più numerose tipologie di prodotti e servizi.
La Città metropolitana di Torino con A.P.E. è partner del Progetto Europeo Spp Regions.
Per iscrizioni alla mattinata: chi non ha mai eseguito la registrazione sul sito www.acquistinretepa.itdovrà effettuarla dal link “Non sei ancora registrato” presente in home page. É sufficiente effettuare la registrazione di base. Successivamente occorre collegarsi alla sezione Eventi e formazione, scegliere la voce “Sos acquisti verdi”e iscriversi.
Per iscrizioni al pomeriggio: gpp@cittametropolitana.torino.it.

Il programma della giornata

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Si chiama “ MagicLandscapes” (Management of Green Infrastructure in Central European Landscapes) il progetto europeo guidato dall’Università tedesca di Dresda che vede la Città metropolitana di Torino tra i partner e che è stato approvato e finanziato nei giorni scorsi nell’ambito della programmazione Interreg Central Europe.

L’obiettivo principale è quello di tutelare ed incrementare la biodiversità e la funzionalità ecologica del territorio dell'Europa Centrale tramite l'individuazione e la realizzazione di "corridoi verdi" o di "corridoi blu" di connessione ecologica tra le varie aree protette o aree della Rete Natura 2000.

Il progetto svilupperà nuovi strumenti, metodi, strategie ed azioni finalizzate alla gestione ambientale partecipata e alla protezione, passando attraverso la valorizzazione e la creazione di infrastrutture verdi e blu (GI / BI), nel territorio dell'Europa centrale.

La ricerca di una connettività delle Aree Protette (AP) con le aree naturali circostanti è stata spesso trascurata nella pianificazione del territorio e nella gestione del paesaggio. L’acquisizione di maggiori conoscenze sul valore ecologico del territorio naturale al di fuori delle aree protette è una parte essenziale della attività previste. Saranno inoltre individuate le principali infrastrutture verdi che hanno un carattere strategico per migliorare la connettività ecologica tra le aree protette puntando a promuovere una loro gestione più sostenibile anche tramite la consultazione e la collaborazione con i proprietari terrieri e gli stakeholder.

La Città metropolitana di Torino si farà carico (oltre alla ricognizione della legislazione e normativa vigente in materia di Rete Natura 200 ed infrastrutture verdi a livello nazionale e regionale) della valutazione della funzionalità ecologica all’interno dell'area di studio costituita dalla collina di Torino e dal territorio del Chierese. I risultati confluiranno nell’output di progetto che diventerà un vero e proprio manuale di valutazione della funzionalità delle Green Infrastructure.

Si tratterà anche di costituire in collaborazione con i partner uno strumento per la valutazione dei benefici pubblici che verrà poi testato nell’area di studio tramite la predisposizione di un piano d’azione per la salvaguardia e la realizzazione di Green Infrastructure.

Il Servizio della Città metropolitana coinvolto direttamente nell’attuazione di questa progettualità europea è quello dei parchi e aree protette.

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Dopo la liberalizzazione del mercato del gas, per rendere omogeneo il servizio e ridurre i costi a carico degli utenti finali, la Città metropolitana di Torino tra i primi enti in Italia giàalla fine dell'anno 2015aveva banditoper l'Ambito territoriale Torino 2 l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale.
Ora si è giunti alla sottoscrizione delle convenzioni per la gestione in forma associata per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale in altri due ambiti e ieri, martedì 7 marzo, i sindaci di 104 Comuni degli ambiti Torino 4 e 6 hanno siglato con il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco l’intesa.
Viene definitivamente avviato così un complesso e delicato processo che porterà all’individuazione di un solo gestoreperambito che opererà in regime di concessione per ben dodici anni, gestendo importanti infrastrutture funzionali all’erogazione di un servizio pubblico locale di primaria importanza come quello della distribuzione del gas.
I Comuni hanno accordato fiducia alla Città metropolitana che fin dall’inizio della liberalizzazione del gas si è sempre posta al servizio delle comunità locali ed ha svolto il delicato ruolo di stazione appaltante proprio per l’affidamento del servizio e dello svolgimento della funzione di controparte del servizio nell’ambito della concessione.
Nei prossimi mesi sarà infatti avviata una complessa e fondamentale attività di raccolta dati e di analisi degli elementi programmatici di sviluppo del territorio che porterà prima alla stesura del bando di gara e poi alla consegna degli impianti al nuovo gestore.
La Città metropolitana ora continua il suo impegno: insieme ai Comuni individuerà sul territorio gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento della rete, oltre che gli interventi di efficientamento energetico che saranno realizzati dal gestore aggiudicatario. Grazie a questa opportunità, i Comuni potranno realizzare questi interventi a costo zero in quanto saranno finanziati dal gestore aggiudicatario.