Prodotti del Paniere

Progetto di rintracciabilità

Cantina sociale Canavese (1)

Definire una vera e propria "carta d’identità del vino", grazie alla quale il consumatore possa risalire non solo all’azienda che ha prodotto un vino e all’agricoltore che ha vendemmiato le uve, ma anche al vigneto da cui le uve stesse provengono: è questo l’obiettivo del sistema di rintracciabilità di filiera dell’Erbaluce di Caluso realizzato dalla Cantina Sociale del Canavese in un anno di lavoro e studio, dal maggio 2005 al giugno 2006.

Il sistema permetterà al consumatore di risalire dalla bottiglia di vino che ha acquistato al vigneto specifico, controllando tutte le fasi di produzione, dalla vendemmia alla vinificazione.
La storia del prodotto diventa quindi documentabile e monitorabile.
Inoltre la rintracciabilità contribuisce, seppur indirettamente, alla conservazione delle tecniche di produzione tradizionali ed allo sviluppo di tecniche ecocompatibili.

Cantina sociale Canavese (2)

Il progetto ha seguito le seguenti fasi:

  • progettazione del sistema di rintracciabilità, attraverso l’analisi dell’estensione e della profondità della filiera, delle organizzazioni coinvolte, degli elementi caratterizzanti
  • definizione delle procedure interne per la gestione dei vigneti, del processo di vinificazione (dal conferimento delle uve in Cantina all’imbottigliamento) e della commercializzazione (vendita, distribuzione, contatti con il cliente)
  • individuazione dei punti critici, ossia di quelle fasi del processo nelle quale è possibile la perdita di tracciabilità del prodotto
  • redazione del Manuale di rintracciabilità di filiera secondo la norma UNI 10939
  • formazione del personale coinvolto e implementazione delle procedure
  • ciclo di Verifiche ispettive interne sui processi implementati

Nel novembre 2005 è stato avviato l’iter di Certificazione di Terza parte, affidata ad un organismo di controllo di rilevanza internazionale (RINA s.p.a.), il quale ha verificato il sistema di rintracciabilità impostato e lo ha ritenuto idoneo alla norma di riferimento, rilasciando un regolare certificato.
L’organismo di controllo ha ritenuto opportuno, data la durata del processo di produzione, di esaminare il sistema con una seconda verifica ispettiva a conclusione del processo di imbottigliamento, nel giugno 2006.

Visti, gli ottimi risultati ottenuti con il progetto, i soci ella Cantina Sociale del Canavese hanno manifestato l’intenzione di mutare la destinazione delle loro vigne dalla produzione di uva da tavola a quella di uva per vini Doc, aderendo all’ambizioso progetto di tracciabilità del Brut.
Questa scelta non potrà che aumentare il pregio dei vini della Cantina e agevolare la rete di commercializzazione.
I contatti in corso con ricercatori del Politecnico di Torino consentiranno inoltre di gestire nel modo più razionale e scientifico il processo di rintracciabilità.

Filmato: Una carta d'identità per l'Erbaluce
Durata: 03' 10"