Visita Palazzo Cisterna

Scalone d'onore

Scalone d'onore

Lo scalone monumentale ed il vestibolo furono ricostruiti da Alessandro Albert intorno al 1886.
L'architetto aveva approntato tra il 1879 ed il 1883 ben quattro soluzioni per lo scalone che avrebbe dovuto raggiungere una trionfalità che qualificasse tutto il palazzo. Il precedente scalone del Dellala di Beinasco era posto trasversalmente, in modo perpendicolare rispetto all'androne e su due sole rampe a forbice.

Portone in ferro battuto

Entrati nell'androne (colonnato di sei colonne), sulla sinistra, attraverso un portone in ferro battuto , si accede al vestibolo che una volta era arredato con panche, tavoli, sedie, arazzi alle pareti ed a terra modelli di colubrine (1). L'ambiente doveva servire da sosta d'attesa, luogo di controllo e di smistamento degli ospiti, la servitù doveva giungere dall'esterno dai fianchi della casa. Al centro del vestibolo si sale la scala in marmo e pietra serena con una rampa centrale che a mezzo piano forma un pianerottolo da cui si dipartono due rampe che raggiungono il piano nobile. Le porte sono incorniciate da stipiti e cornici realizzate in pietra serena, mentre il basamento e l'alto zoccolo delle pareti è realizzato in stucco che imita la pietra serena.

Scalone d'onore

Le finestre, sia del piano terra che del piano nobile, sono chiuse da vetrate cattedrali con decorazioni a grottesche (2). Gli sfondati (3)ora grigi, un tempo avevano cromatismi atti a far risaltare la pietra serena. Il soffitto è a cassettoni con disegni azzurri, rosati e dorature.
Al piano nobile troviamo quattro porte con chiambrane (4)in pietra serena cimate da timpani spezzati, al centro dei quali vi sono busti femminili, i battenti sono in legno di rovere lavorato.
Nel vestibolo si trova un lampadario in legno a bracci dorati, lo stesso sovrasta la scalinata, coperta anch'essa da un soffitto a cassettoni.


(1) Colubrina: antico pezzo di artiglieria a canna lunga e sottile.
(2) Grottesca: antica decorazione pittorica, diffusasi nel rinascimento e basata su motivi bizzarri e fantastici tratti da figurazioni parietali rinvenute nei palazzi e nelle antiche ville romane.
Derivazione di grotte, termine con il quale nel '500 venivano chiamate le rovine semisepolte della "DOMUS AUREA" di Nerone.
(3) Sfondato: tecnica di pittura specialmente murale che per mezzo di illusione prospettica simula l'apertura di un vano o di un passaggio al di là della parete.
(4) Chiambrana: intelaiatura di porta o finestra.