Visita Palazzo Cisterna

Sale degli stucchi del Bolina

La prima vera trasformazione del palazzo avvenne nel '700 per volere del principe Giuseppe Alfonso della Cisterna, personaggio di cultura estremamente aggiornata anche nel campo delle scelte artistiche. L'architetto Dellala di Beinasco probabilmente gli suggerì di chiamare per gli interventi di decorazione lo stuccatore luganese Giuseppe Bolina, che lavorò in seguito anche a corte e in alcuni palazzi nobili piemontesi.
Degli interventi eseguiti a palazzo Cisterna rimangono tracce solo in quattro sale del piano nobile della manica di ponente e sicuramente nessuna di esse è giunta fino a noi nella sua interezza. Gli ambienti facevano parte di un unico appartamento costituito da sale di rappresentanza caratterizzate un tempo da una ricca decorazione alle pareti con specchi,boiserie (1), dipinti e da eleganti elementi d'arredo, appositamente commissionati dal principe della Cisterna secondo il gusto degli ultimi decenni del sec. XVIII.
La decorazione di queste sale si presenta con raffinati motivi a stucco che in alcuni casi, pur rimanendo ancora nell'ambito del cosiddetto gusto rocaille (2), presentano interessanti elementi di rinnovamento, quali i medaglioni con profili di guerrieri antichi o la forma di alcuni vasi.
Il soffitto è da considerarsi uno degli esemplari maggiormente conservatisi, nonostante le due campagne di ammodernamento ottocentesche (poco interessate al recupero del "manierato" Settecento o, al più, inclini a una personale rilettura di esso).

(1) Boiserie: rivestimento decorativo in legno alle pareti
(2) Rocaille: da rococò, stile architettonico e decorativo apparso in Francia agli inizio del XVIII sec come evoluzione complessa e raffinata del barocco.