La proposta
Svariate le possibilità offerte dal lago e dai dintorni, a piedi, in bici e, ovviamente, in barca. In qualsiasi stagione, è possibile compiere a piedi e in bicicletta (meglio mountain-bike) l'esplorazione di quasi tutto il parco su percorsi di 6-8 km. Punto di partenza il Lido di Candia, sulla sponda ovest del lago. La strada corre in direzione del paese, poi devia a destra davanti alla struttura della Società Canottieri (sede operativa dell'ente di gestione). Prosegue quindi costeggiando il lago e la zona della Paludetta, tra frutteti e pregiati vigneti del rinomato Erbaluce, fino all'incrocio con la strada che scende dalla stazione ferroviaria. Qui, svoltando a destra, si imbocca la strada interna che consente diversi percorsi alternativi:
- a circa 250 m dal citato incrocio, inizia sulla sinistra un primo sentiero naturalistico che, costeggiando la palude e un canale perimetrale, dopo alcune centinaia di metri raggiunge la nuova stazione di inanellamento e i capanni di osservazione dell'avifauna, da dove è agevolmente raggiungibile il centro visite.
- proseguendo invece sulla strada interna, dopo altri 200 m si arriva al bosco. Raggiunto il canale Traversaro, si può effettuare un altro percorso natura lungo i canali verso la sponda del lago (è in progetto una passerella sospesa sul canneto e belvedere sul lago).
- Proseguendo ancora la strada si sdoppia: un tratto si allontana dal lago e svoltando a destra e si raccorda alla strada asfaltata Vische-Caluso, che permette di compiere l'intero giro del lago e tornare alla zona Lido (da osservare il rospodotto, realizzato nella primavera 2002). L'altro tratto prosegue su una carrareccia agricola che costeggia la sponda del lago verso oriente. Passatala prima stazione di inanellamento si riunisce al precedente nei pressi della punta est del lago.
In barca sul lago
L'acqua placida, il silenzio infranto soltanto dallo sciacquio dei remi (vietati i motori a combustione!), la confidenza ormai acquisita dagli uccelli e la mirabile fioritura di ninfee e nannufari ne fanno un'esperienza da non perdere. Il noleggio delle barche è, tra l'altro, un'attività che a Candia risale alla notte dei tempi. Si ricorda il divieto (e il rischio) di avventurarsi con l'imbarcazione nella fitta vegetazione acquatica e nei canali laterali.Per i visitatori più pigri, c'è la possibilità di un giro sul lago sulla chiatta acquistata di recente dall'ente parco. Ideale per le visite didattico-naturalistiche, il natante può ospitare fino a 20 persone ed è attrezzato anche per i disabili.
Avendo più giorni
Si può fare conoscenza con l'ambiente delle colline moreniche. Un itinerario sale sulla Collina di Santo Stefano, sopra Candia, raggiungendo una zona a circa 400 m di quota che permette un notevole colpo d'occhio sul lago. Passato il sottopasso della ferrovia, si può far ritorno costeggiando la collina verso nord fino al vecchio Mulino del "Bianiss". Si osserverà così la zona delle "Fontane", risorgive che sgorgando nella boscaglia si convogliano nel rio omonimo che porta le acque verso la Dora Baltea.