I NOSTRI COMUNICATI

 

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La Pellegrina Bike Marathon, giunta alla sua quarta edizione, torna il 7 e 8 settembre 2024 nelle pittoresche strade della Valle di Susa. Questo evento imperdibile per gli amanti della
bicicletta offrirà un ricco programma di talk, intrattenimento, escursioni, l’evento finale della Via Francigena for All e la prima edizione della Mini Pellegrina il 7 settembre.

Il giorno successivo, l’8 settembre, i partecipanti potranno scegliere tra cinque percorsi completamente rinnovati.

L'evento sportivo si presenta giovedì 25 luglio alle ore 11 nella sala panoramica al XV piano della sede di Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7).

Quest'anno, l'evento pone particolare attenzione all'inclusione e all'accessibilità, garantendo la partecipazione a tutti, indipendentemente dal livello di abilità.

I percorsi sono stati differenziati per sviluppo, altimetria e tipologia di biciclette, con alcune novità, a partire dalla inversione oraria degli anelli. I cinque percorsi attraversano tratti della
Via e della Ciclovia Francigena e vedono l’alternarsi di strade asfaltate secondarie, strade bianche, tratti sterrati e rurali:
Gravel Lungo (103 km, D+ 910): Percorso impegnativo per bici Gravel o MTB;
Gravel Medio (70 km, D+ 520): Percorso mediamente impegnativo, adatto anche a e-bike;
Gravel Corto (50 km, D+ 350): Percorso facile per bici Gravel, MTB, e-bike e bici vintage;
Strada Valsusa (105 km, D+ 950): Percorso asfaltato per biciclette da corsa e vintage;
Short Family (17 km, D+ 100): Percorso inclusivo per famiglie, principianti e non tesserati sportivi.

Le iscrizioni online sono aperte fino al 4 settembre 2024 sulla piattaforma ENDU al link https://www.endu.net/it/events/pellegrina-bike-marathon/

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Sabato 13 luglio al Monviso Sporting Club di Grugliasco è in programma un Open Day di tennis paralimpico organizzato dal Comitato regionale piemontese del CIP, il Comitato Italiano Paralimpico. L'evento, dedicato a persone con disabilità motoria di tutte le età, è patrocinato dalla Città metropolitana di Torino e rappresenta un'occasione unica per avvicinarsi per la prima volta a questa disciplina sportiva. Grazie alla presenza di maestri qualificati, i partecipanti potranno sperimentare direttamente il tennis paralimpico in un ambiente accogliente e inclusivo.
Il programma indicativo della giornata prevede l’accoglienza dei partecipanti alle 9,30. Seguiranno sessioni teoriche e pratiche fino alle 12.30, per introdurre i principi del tennis paralimpico. Dopo il pranzo offerto dal CIP Piemonte, alle 14,30 sono in programma ulteriori approfondimenti.
I posti disponibili sono 10 e per partecipare è necessario inviare la propria iscrizione entrogiovedì 11 luglio all'indirizzo e-mail piemonte@comitatoparalimpico.it. All’indirizzo Internet www.comitatoparalimpico.it/piemonte è possibile scaricare i moduli necessari (iscrizione, privacy, liberatoria e scheda disabilità), a cui si dovranno aggiungere un documento d'identità (se chi partecipa è minorenne, anche dei genitori), l’attestazione di disabilità e un certificato di idoneità alla pratica sportiva non agonistica.
Durante l'Open Day sarà ricordato Carlo Cora, delegato paralimpico regionale della Federazione Italiana Tennis Padel, recentemente scomparso. Il Piemonte e il territorio torinese in particolare hanno una grande tradizione di tennis paralimpico, in termini di praticanti e di grandi eventi organizzato. Il Circolo Monviso ha recentemente ospitato i primi Campionati Mondiali di para Standing tennis (per atleti disabili in piedi), mentre a fine luglio al Circolo della Stampa-Sporting di Torino si svolgerà il 16° Trofeo della Mole 2.0 di tennis in carrozzina. Per ulteriori informazioni è possibile contattareSilvia Bruno, Presidente del CIP Piemonte, al numero telefonico 339-3799512.Open Day Tennis Paralimpico Monviso Sportin Club 13 07 2024

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Transitato il Tour de France, a Sestriere sono in corso gli ultimi preparativi per il fine settima dedicato all’Assietta Legend di mountain bike. La manifestazione, organizzata dal Comitato Sestriere Bike Grandi Eventi con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, inizia sabato 6 lugliocon lo spettacolo dei giovani bikers che partecipano alla Baby Cup. Il percorso, un “fettucciato” da percorrere per più giri a seconda dell’età dei partecipanti, è allestito nel prato accanto al piazzale del Palazzetto dello Sport di Sestriere. Le iscrizioni si raccolgono direttamente in loco, con l’inizio delle gare alle 16. Domenica 7 luglio, invece, oltre che sulle rombanti vetture partecipanti alla Cesana-Sestriere, i riflettori sono puntati sulla 36ª edizione dell’Assietta Legend. Dalle 8,30 si aprono le griglie di partenza in piazza Fraiteve. Il via della Marathon Legend sulla distanza di 63 km viene dato alle 9,15. Dopo il giro di lancio a Sestriere, il percorso imbocca la strada bianca che sale al sentiero Gelindo Bordin, proseguendo sino a lambire il Colle Basset e discendendo poi verso Sestriere dove, quasi al termine della strada, si imbocca la pista di sci che attraversa la Strada Provinciale 23. Proseguendo lungo la Val Chisone, si toccano Sestriere Borgata, Pragelato e Pourrieres, per poi salire a Balboutet di Usseaux e a Pian dell'Alpe, dove inizia lo sterrato della Strada Provinciale 173 dell’Assietta, che consente di ammirare il panorama verso il fondovalle. Una volta toccato il Colle dell’Assietta, si prosegue verso i colli Lauson e Blegier, il monte Genevris e i colli di Costa Piana, Bourget e Basset. Dopo circa 2,5 km di discesa, si svolta sul sentiero Gelindo Bordin per poi discendere all'arrivo in piazza Fraiteve.Alle 9,45 a Sestriere parte invece la Gravel Race Specialized, un’iniziativa per coloro che amano cimentarsi su strade di alta montagna in piena sicurezza, lungo il medesimo percorso, ridotto però a 60 km.

Tutti i dettagli della manifestazione sono consultabili nel sito Internet www.assiettalegend.it

Assietta Legend repertorio 1

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Da molti anni Torino non esprime più un Campione del pedale con la C maiuscola. Eppure gli esperti definiscono la provincia subalpina come la più rosa d’Italia, come suggeriscono anche il sottotitolo e il colore della copertina del libro La Torino del Cit” che il giornalista e storico del ciclismo Franco Bocca ha pubblicato per i tipi della Hever Edizioni di Ivrea, dedicandolo ad una delle grandi passioni sportive nate e cresciute all’ombra della Mole.
A pochi giorni dalle esaltanti giornate in cui il Tour de France ha attraversato il Piemonte, è arrivato a Torino ed è ripartito da Pinerolo, mercoledì 10 luglio alle 17 nella sala panoramica al quindicesimo piano della sede di corso Inghilterra 7 della Città metropolitana Franco Bocca presenterà il suo libro. Alla presentazione parteciperà la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, alla pianificazione strategica e al turismo, ma in questo caso presente soprattutto in quanto appassionata e praticante del ciclismo. 
La Torino del Cit” è certamente una galleria di personaggi che hanno dato lustro alla loro terra, ma è soprattutto un atto d’amore e una sorta di restituzione nei confronti di Nino Defilippis, il “Cit”, l’eroe della sua giovinezza, che per primo gli ha instillato quella passione per le due ruote che, dopo tanti decenni, non si è ancora affievolita.
Ne “La Torino del Cit” Bocca passa in rassegna anche tutti gli altri protagonisti di quella stagione irripetibile, da Guido Messina ad Angelo Conterno, da Italo Zilioli a Franco Balmamion; senza dimenticare Giancarlo Astrua, Tino Coletto, Riccardo Filippi, Walter Martin e i gregari di lusso, come Luciano Galbo, Pino Cainero, Pierino Ghibaudo, Gigi Mele e tanti altri ancora.
Un ampio capitolo del libro è dedicato alle numerosissime tappe del Giro d’Italia che si sono concluse in provincia di Torino, alcune delle quali decisive per la conquista della maglia rosa finale. Come aveva fatto nei suoi volumi precedenti, dedicati al ciclismo astigiano e alessandrino, Franco Bocca ha raccontato storie e aneddoti riguardanti i campioni più affermati, dando però spazio anche a chi campione non è diventato, pur dedicando al ciclismo, con impegno e passione, i migliori anni della propria giovinezza. Si è concentrato soprattutto, anche se non esclusivamente, sui favolosi anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, di cui, oltretutto, è stato in gran parte testimone oculare.
Franco Bocca, nato a Montemagno nel 1949, ha cominciato a scrivere di ciclismo a 16 anni per il settimanale “Piemonte Sportivo”. In oltre mezzo secolo di ininterrotta attività giornalistica, ha visto nascere e crescere agonisticamente tutti i migliori talenti del pedale, non solo piemontesi. Dal 1971 è collaboratore di Tuttosport e dal 1990 de La Stampa, quotidiano per cui scrive tuttora. Nel corso degli anni ha scritto articoli anche per La Gazzetta del Popolo, Tuttociclismo, Sportissimo, Coni-Lo Sport Piemontese e La Gazzetta dello Sport. Ama sottolineare i propri interessi più vivi definendosi “esperto di ciclismo giovanile e di vecchie glorie”. Nel 2016 gli è stato conferito il Premio Nazionale Welcome Castellania, il piccolo borgo natale di Fausto Coppi, per aver seguito con passione e competenza per tanti anni lo sport del ciclismo.INVITO LaTorino DelCit

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Venerdì 28 giugno alle 18 nella sala Caramba del Teatro Sociale di Pinerolo, in piazza Vittorio Veneto con ingresso anche da via Trieste, è in programma l’inaugurazione della mostra Les Turinoises, il nostro Tour”, ideata e allestita dal giornalista Aldo Peinetti, caporedattore sportivo del settimanale L’Eco del Chisone. L’elaborazione delle immagini e delle foto è opera di Dario Costantino, fotografo dello stesso settimanale pinerolese. La mostra, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, rientra nel programma degli appuntamenti collaterali alla partenza della tappa della Grande Boucle che porterà i corridori da Pinerolo a Valloire.Attraverso foto e riproduzioni di articoli tratti dalla stampa francese del tempo, la mostra è un tributo ai corridori torinesi protagonisti con vittorie di tappa al Tour de France, da Federico Gay, vincitore nel 1922, a Italo Zilioli nel 1970, passando per il canavesano Giovanni Brunero e per il misconosciuto Bartolomeo Aymo, di Virle. Negli anni ‘30 fu Francesco Camusso, ribattezzato dai suoi sostenitori “Il Camoscio di Cumiana”, a vincere tre frazioni del Tour, mentre il giavenese Giuseppe Martano sfiorò il clamoroso successo nella classifica finale della Grande Boucle nel 1934, cedendo solo al più fortunato Antonin Magne, futuro campione del mondo. A fare la parte del leone tra i corridori torinesi e a lasciare un’impronta indelebile nella memoria degli appassionati fu però il “Cit”, al secolo Nino Defilippis, del quale spicca, per l’onda emozionale suscitata, il successo nella Gap-Torino del 1956. Sulle strade della Grande Boucle il “Cit” (soprannome affibbiatogli niente di meno che da Fausto Coppi) si aggiudicò complessivamente sette frazioni.
L’excursus storico della mostra pinerolese si conclude con il 1970, quando nel Tour andato al “Cannibale” Eddy Merckx, toccò ad Italo Zilioli il privilegio di vestire la maglia gialla, spodestando il suo capitano. La mostra, arricchita dall’esposizione di alcune bici d’epoca appartenenti al collezionista Luciano Rizzo, sarà visitabile fino a sabato 6 luglio: il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, nei giorni feriali dalle 16 alle 19. Un’apertura straordinaria con l’orario festivo è prevista per lunedì 1° luglio, giorno della tappa Piacenza-Torino e vigilia della partenza da Pinerolo.

TUTTO EBBE INIZIO NEL LUGLIO 1922

È il 19 luglio 1922, siamo a Metz, nel Dipartimento francese della Mosella, teatro d’arrivo della tappa del Tour de France partita da Strasburgo. Sulla ribalta sale il vincitore Federico Gay, al quale spetta l’ouverture della qualificata lista di successi torinesi che nell’arco di una cinquantina d’anni fotografa diverse epoche del ciclismo. Perché, in oltre un secolo, i corridori della provincia di Torino non hanno primeggiato solo sulle strade italiane. L’ex aviatore Gay, magari sconosciuto carneade per i più, precede il nome illustre di Brunero, a segno nella Nizza-Briançon del Tour 1924 vinto da Bottecchia. Stessa frazione che sorriderà per i due anni consecutivi a Bartolomeo Aymo, nativo di Virle Piemonte, un altro interprete di spicco del ciclismo eroico e polveroso, capace di raggiungere un doppio podio parigino.
Quella che viene presentata nella mostra visitabile sino al 6 luglio a Pinerolo è un’esposizione che si abbevera alla fonte della stampa francese: è un tributo, in chiave transfrontaliera, che mette in luce la considerazione verso le imprese italiane che riflettono le cronache di illustri giornalisti transalpini, a partire da Henri Desgrange, fondatore del Tour. È una dinamica ben nota su entrambi i versanti delle Alpi Occidentali: il ciclismo come grande motore di interesse mediatico e di perdurante partecipazione popolare. Basti dire che l’antesignana dell’Equipe, l’equivalente francese della nostra Gazzetta dello Sport, vale a dire “L’Auto”, nei tempi eroici del ciclismo tirava 800.000 copie, oppure che i rotocalchi sopperivano con un’ampia documentazione fotografica alla curiosità di chi era stato testimone oculare di entusiasmanti giornate sportive e voleva riviverle. Altri sfogliavano le pagine e lasciavano correre l’immaginazione, magari sognando che, sì, un giorno i corridori sarebbero transitati anche sull’uscio di casa propria. Se gli anni ’30 del XX secolo videro i torinesi conquistare altre quattro tappe, grazie alla tripletta di Camusso e all’acuto del mai abbastanza considerato Martano, il simbolo del ciclismo torinese del dopoguerra è il fermo-immagine di Nino Defilippis osannato dal pubblico dello Stadio Comunale di Torino, al termine della più clamorosa di sette affermazioni sulle strade del Tour de France, l’ultima nel 1960. Dieci anni dopo ci penserà Italo Zilioli a rinverdire le gesta del predecessore, concedendosi il lusso di vestire la maglia gialla per sette giorni.locandina mostra Les Turinoises Tour de France Pinerolo 2024 page-0001

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A pochi km da Torino il monte Pietraborga è una cima panoramica nel territorio del Comune di Trana che offre una vista a 360° sull'anfiteatro morenico della Valsangone, spaziando dalla catena montuosa del Rocciavrè al monte Musinè, dalla Sacra di San Michele ai laghi di Avigliana, fino alla pianura torinese e al capoluogo subalpino. È qui che, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, l’associazione sportiva Kriccattiva ha deciso di ambientare mercoledì 26 giugno la sfida del Vertical Malpaset, una delle tappe del circuito regionale di gare serali di corsa in salita Crazy Vertical Sunsets. Il circuito ha già proposto appuntamenti agonistici a Piossasco, Pinasca, Crissolo, Pinerolo, Roure e Inverso Pinasca e si concluderà domenica 7 luglio al Lago Verde di Prali. Le gare Vertical Sunsets abbinano la bellezza della natura al tramonto alla competizione sportiva, proponendo pendenze ripide e terreni variabili, che mettono alla prova la resistenza e la determinazione degli atleti. È possibile partecipare singolarmente o in squadra, a seconda delle preferenze e degli obiettivi degli atleti. La suddivisione dei concorrenti per categorie di età e livello di esperienza garantisce una competizione equa e stimolante per tutti. Per iscriversi al Vertical Malpaset sul sito del Vertical Sunsets il link a cui accedere è www.verticalsunsets.it/vertical-del-malpaset/
Per domenica 30 giugno a Lanzo l’associazione sportiva Endura Team organizza invece, sempre con il patrocinio della Città metropolitana, la prima edizione del Trail del Diavolo, una gara agonistica a cui si affianca un'escursione naturalistica non competitiva nel parco del Ponte del Diavolo. La gara competitiva ha lo scopo di promuovere il territorio, la sua storia e la natura che lo contraddistingue, tracciando un ampio cerchio aperto che parte e ritorna a Lanzo. La corsa si svolge prevalentemente su sentieri e strade bianche e tocca luoghi ricchi di magia e di suggestioni, come il Ponte del Diavolo, la Ca’ Bianca, la Croce di Margaula, il santuario di Sant’Ignazio e la Baita San Giacomo. Si parte da piazza Peradotto a Lanzo, tra le 8,20 e le 8,40, a seconda del percorso scelto. I tre percorsi si differenziano per difficoltà e lunghezza: il giro lungo “Malebolgia” di 36,7 km con 1980 metri di dislivello positivo, il giro medio “Mefistofele" di 19,6 km con 984 metri di dislivello e il corto “Belzebù” di 10,7 km con 559 metri di dislivello. L’escursione naturalistica non competitiva con i guardiaparco dei Parchi Reali si svolge su di un percorso di 3 km che presenta un dislivello di soli 250 metri. Si parte alle 9,45 dall’ingresso del Parco del Ponte del Diavolo in via Franca a Lanzo. Tutte le informazioni sulla gara, sulla camminata non competitiva e sulle modalità di iscrizione online sono reperibili nel sito Internet dell’Endura Team alla pagina www.endurateamvdl.it/trail-del-diavoloVertical MalpasetTrail Diavolo Lanzo 1

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Da giovedì 20 a domenica 23 giugno al Monviso Sporting Club di Grugliasco si disputeranno i campionati mondiali di Para Standing Tennis, la cui prima edizione sarà organizzata dall'associazione Sport Di Più, fondata e presieduta dall'avvocato Fabrizio Benintendi. La manifestazione ha ricevuto il riconoscimento dell'ITF International Tennis Federation, potendosi in questo modo fregiare del logo ufficiale. A Grugliasco sono attesi oltre 100 atleti, in rappresentanza di 25 nazioni di tutti i continenti del mondo. Il patrocinio di Città metropolitana di Torino e il sostegno all'evento, presentato martedì 11 giugno alla stampa, è stato ribadito dalla Consigliera metropolitana Rossana Schillaci, la quale ha sottolineato il valore tecnico e promozionale dei mondiali e l'importanza dello standing tennis per la promozione del diritto alla pratica sportiva per tutte e tutti.
La disciplina, praticata già da molti anni ma portata in Italia nel 2022 da Sportdipiù attraverso l'organizzazione di due tornei dimostrativi, ha rivoluzionato il tennis paralimpico, che nelle manifestazioni ufficiali prevede solamente la sua versione “wheelchair” giocata seduti in carrozzina.
Tutto questo grazie a un movimento in grado di appassionare e coinvolgere centinaia di atleti e atlete con disabilità ad arti superiori e inferiori (emiplegie, amputazioni, malformazioni congenite, acondroplasie, ecc.) in tutto il mondo, riunito nella International Para Standing Tennis Association, presieduta da Ivan Corretja (fratello di Alex, ex numero 2 ATP al mondo, vincitore delle ATP Finals nel 1998 e due volte finalista al Roland Garros): come previsto già da molto tempo nel tennistavolo e nel badminton, infatti, chi vuole e ha la possibilità di giocare in piedi può farlo in modo ufficiale e regolamentato.
Sportdipiù, da oltre vent'anni, si adopera per promuovere lo sport tra le persone disabili, sforzandosi di rendere accessibili molte attività fino ad oggi non ritenute tali.

GLI ATLETI E LE ATLETE PARTECIPANTI

Gli iscritti e le iscritte alla 1° edizione del Campionato Mondiale di Para Standing Tennis sono in totale 115, provenienti da 25 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti del mondo: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Iran, Italia, Messico, Nigeria, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Repubblica d'Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svezia e Venezuela. Non mancheranno lo spagnolo Ivan Corretja, la trionfatrice del torneo dimostrativo dello scorso anno, la brasiliana Thalita Silva Rodrigues e il neozelandese Alex Hunt, giocatore transitato nel circuito ATP. Ci saranno anche celebrità, come l'attrice, modella e influencer brasiliana Paola Antonini e l'attore comico australiano e presentatore televisivo Adam Hills, che al Circolo Monviso girerà un docufilm sul Para Standing Tennis. Gli atleti italiani saranno in totale 13.

LA CLASSIFICAZIONE

Atleti e atlete si esibiranno sia in singolo che in doppio classificati nelle categorie: PS1 con disabilità agli arti superiori, PS2 con disabilità agli arti inferiori e con buona mobilità residua, PS3 con disabilità agli arti inferiori e ridotta mobilità residua (consentiti due rimbalzi, come nel tennis in carrozzina), PS4 acondroplasici (due rimbalzi consentiti).
Gli atleti che praticano il Para Standing Tennissono in tutto il mondo circa 400, suddivisi in 34 nazioni. Potenzialmente, però, potrebbero essere molti di più, visto che le federazioni nazionali che supportano attivamente la disciplina sono ancora poche. Praticare il tennis in piedi, senza essere seduti in carrozzina come imposto oggi, oltre a essere un diritto fondamentale permette di dare un'opportunità e un messaggio di ottimismo alle generazioni future. Per questo i Campionati Mondiali di Torino sono organizzati anche per dimostrare la validità della disciplina, riconosciuta peraltro dal Comitato Italiano Paralimpico, la cui vicepresidente, Tiziana Nasi, durante la conferenza stampa di presentazione ha dichiarato: “Non pretendo, tanto meno nelle mie vesti di vicepresidente del CIP, di sostenere che tutti gli sport e le discipline debbano a tutti i costi essere ammessi ai Giochi Paralimpici, ma che siano almeno riconosciuti affinché si diffondano il più possibile. Un grande grazie va quindi a chi ci ospita e a quanti hanno voluto sostenere economicamente e logisticamente l'evento, a dimostrazione che gli sport paralimpici hanno ormai sempre maggiore credibilità e grande dignità”.Locandina 16 05 24

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Les Karellis-Condove e Bobbio Pellice-Colle delle Finestre per gli uomini, Peisey-Vallandry-Condove e Bobbio Pellice-Colle delle Finestre per le donne: sono queste le impegnative tappe con le quali si chiuderà in bellezza l’edizione 2024 del Tour de l’Avenir, gara ciclistica a tappe che da 60 edizioni segnala i migliori atleti Under 23 del ciclismo internazionale: quelli che, da Felice Gimondi a Miguel Indurain, Tadej Pogacar a Egan Bernal, da Nairo Quintana a Warren Barguil, pochi anni dopo aver vinto la corsa a tappe organizzata da Alpes Vélo, puntualmente si affacciano come protagonisti sulla ribalta del Tour de France, del Giro d’Italia e della Vuelta.

La Città metropolitana di Torino crede nella valenza promozionale del Tour de l’Avenir per il proprio territorio, tanto da fare da capofila di un’operazione che porterà sulle strade della Valle di Susa, della Val Pellice e della Val Chisone una corsa che più volte ha sconfinato sulle montagne piemontesi. 

Le 7 tappe dell’edizione 2024 del Tour de l’Avenir maschile e le 4 della corsa femminile sono state presentate dagli organizzatori martedì 21 maggio all’Hotel des Invalides a Parigi e a rappresentare il territorio che ospiterà le due ultime frazioni è intervenuto il Vicesindaco metropolitano, per sottolineare  che l’arrivo della corsa a Condove e lo spettacolare epilogo al Colle delle Finestre sono una grande opportunità di promozione del territorio e in particolare delle Valli di Susa e del Pinerolese. La Città metropolitana, Ente di area vasta che rappresenta un territorio che ama profondamente il ciclismo e che ne ospita da sempre tutte le espressioni agonistiche, da quelle internazionali a quelle amatoriali, ha deciso di giocare la scommessa del Tour de l’Avenir insieme alla Regione Piemonte, ai Comuni di Condove, Bobbio Pellice e Usseaux e alle Unioni Montane di cui fanno parte, all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie e alle associazioni del mondo del volontariato. L’ambizione, come sempre, è di confermare la vocazione delle vallate torinesi a diventare una delle più importanti destinazioni del turismo internazionale collegato alla bicicletta, sia essa da corsa, gravel o mountain bike. 

Il Tour de l’Avenir torna dunque nel Torinese e quella tra gli organizzatori e il Piemonte è una lunga storia di amicizia, iniziata in quel 1961 in cui, nel centenario dell’Unità, il Giro d’Italia partì da Torino e sia il Tour de l’Avenir che il “fratello maggiore” Tour de France approdarono nella prima capitale italiana. 

La prima tappa dell‘edizione 2024 della gara maschile partirà domenica 18 agosto da Sarrebourg, nel Dipartimento della Mosella del Sud. La corsa a tappe si concluderà sabato 24 ai 2178 metri del Colle delle Finestre, già teatro di epiche tappe del Giro d’Italia (l’ultima nel 2018 con la fuga solitaria e spettacolare di Chris Froome), con gli ultimi 8 km sterrati e preparati al meglio nelle grandi occasioni del ciclismo internazionale ma anche per gli appuntamenti che suscitano l’entusiasmo degli amatori, come la Gran Fondo Sestriere-Colle delle Finestre. Il giorno precedente, venerdì 23 agosto, l’arrivo a Condove sarà dalla salita del Colle del Moncenisio, punto di ingresso della corsa in territorio italiano. La prima frazione del Tour de l’Avenir femminile partirà dalla stazione sciistica savoiarda di La Rosiere e nelle ultime due frazioni la corsa ricalcherà in gran parte il percorso maschile.presentazione Tour de lAvenir Parigi 21 05 2024 2














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Correre su terreni campestri o sentieri naturali insieme al proprio cane, legato con un’apposita cintura per il corridore e con una linea elastica che si aggancia alla pettorina dell’animale. Il tutto nel massimo rispetto del benessere del cane e coltivando un binomio che fa della corsa un vero e proprio divertimento per entrambi. Si chiama Canicross la disciplina sportiva i cui Campionati Mondiali si terranno dal 18 al 20 ottobre a Bardonecchia.
La validità del tracciato sarà sottoposta ad un test event in programma da venerdì 26 a domenica 28 aprile: si tratta della “Yetibardo 2024”, settima edizione della “Yetirace”, quarta tappa del trofeo Prolife e prova di selezione in vista della composizione della squadra nazionale italiana per i Mondiali. Partenza e arrivo sono previsti a Campo Smith, con transito sulle piste da sci e sul sentiero Vie du Viò e passaggi a Les Arnaud e a Melezet.
Il programma dell’evento del prossimo fine settimana prevede per venerdì 26 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19 le prove libere del percorso e le visite veterinarie. Sabato 27 in mattinata si disputerà la prima manche a partire dalle 9, mentre nel pomeriggio alle 17 ci sarà la gara a staffetta delle tre discipline del CanicrossDalle 15 alle 19,30 allo “Shop-yetianimalhouse” sarà possibile effettuare prove di materiale tecnico con istruttori della disciplina. La Cena dello Yeti sarà al ristorante Harald's di Campo Smth. Domenica 28 aprile la seconda manche inizierà alle 9 e alle 14,30 si terranno le premiazioni.

COS’È IL CANICROSS, COME SI SVOLGONO LE GARE E COME FUNZIONA IL BINOMIO CANE-CORRIDORE

La disciplina sportiva, introdotta in Italia nel 2015, è nata come forma di allenamento estivo per i cani che in inverno trainano le slitte ed è popolare in tutta Europa. In Italia esistono attualmente 10 club di Canicross con 400 atleti tesserati. Per la seconda volta il nostro Paese ospita una competizione internazionale, dopo gli Europei del 2017 a Santa Maria Maggiore. A Bardonecchia nel mese di ottobre sono attesi oltre 600 concorrenti provenienti da 30 nazioni e tre continenti, per i quali saranno a disposizione 400 parcheggi per i camper e 1500 posti letto alberghieri.
I cani non possono essere assolutamente forzati a correre, perché quella che l’umano considera una gara lui la deve sempre vivere un momento di divertimento con il suo compagno bipede, in cui sfoga la sua propensione naturale alla corsa. Nel Canicross non viene trainato un oggetto inanimato come una slitta: semmai si corre e si fatica insieme cane e conduttore e la corda che li collega è tesa ma non in tiro. Se i giudici si accorgono che è il cane a trainare il conduttore è prevista la squalifica. Non si gareggia oltre i 20 gradi di temperatura ad altezza cane e non si corre in condizioni di umidità troppo elevata, per tutelare il benessere del cane e del conduttore. Inoltre il canicross è l’unico sport cinofilo che prevede prima della partenza una visita completa di idoneità per il cane, effettuata da un veterinario specializzato. Dopo aver effettuato le visite pre-gara, i veterinari sono presenti sul campo durante l’intero svolgimento della competizione, per intervenire in caso di emergenze sanitarie”. I Mondiali di Canicross a Bardonecchia coinvolgeranno molti giovani della Valle di Susa in un servizio di volontariato a sostegno dell’evento. In prima fila ci saranno gli studenti dell’Istituto Des Ambrois di Oulx. La manifestazione sarà aperta ai conduttori disabili e a tutte le generazioni, dai 7 anni in su.Canicross repertorio 3

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Nel quarto fine settimana di aprile iniziano gli importanti eventi agonistici organizzati nel 2024 dall'Ivrea Canoa Club, che culmineranno nella penultima tappa della Coppa del Mondo di Slalom, in programma da giovedì 12 a domenica 15 settembre, con la partecipazione di 300 atleti provenienti da una trentina di Paesi.
Intanto, da venerdì 26 a domenica 28 aprile, lo Stadio della Canoa di Ivrea ospiterà una gara internazionale e il Campionato Italiano della disciplina. Sono attesi ad Ivrea oltre 100 atleti in rappresentanza di una decina di nazioni. Per gli italiani le gare saranno valide come prove di selezione per la composizione della squadra nazionale che sarà impegnata nei Campionati Europei, nelle prime prove della Coppa del Mondo Senior e nei Mondiali ed Europei Junior e Under 23. Saranno impegnate lecategorie Senior, Junior e Under 23, K1 e C1, maschili e femminili. Il programma prevede gare individuali di K1, C1 e C2 e, nella giornata di venerdì 26, anche le spettacolari competizioni a squadre. La giornata di domenica 28 sarà interamente dedicata al Kayak Cross, con le prove individuali di qualifica per formare le batterie ad eliminazione.
Sabato 11 e domenica 12 maggio sono invece in programma i Campionati Italiani Assoluti di Rafting. Sabato 8 e domenica 9 giugno sarà la volta della seconda tappa dell’ECA Junior Slalom Cup.
A settembre la Coppa del Mondo di Canoa Slalom tornerà per la terza volta in 8 anni nel canale di Slalom ricavato sull’alveo naturale della Dora Baltea, classificato come percorso di terzo e quarto grado di difficoltà e quindi idoneo per le competizioni di interesse mondiale. Le gare in programma a settembre saranno fondamentali per la definizione delle graduatorie definitive della Coppa del Mondo per le categorie K1 Men, K1 Women, C1 Men e C1 Women e Kayak Cross maschile femminile. Oltre ai 300 atleti in gara, ad Ivrea sono attese altrettante persone tra preparatori atletici, allenatori e dirigenti sportivi. Prima che in Italia, quest’anno il circuito mondiale fa tappa ad Augsburg in Germania, a Praga nella Repubblica Ceca e a Krakow in Polonia. Dopo le gare di Ivrea, le finali sono in programma a fine settembre a La Seu d’Urgell, in Catalogna. La tappa di Ivrea sarà la prima dopo la disputa delle gare olimpiche di Parigi.

IL PROGRAMMA

Il programma della Coppa del Mondo prevede quattro giorni di gare preceduti da tre giorni di allenamenti ufficiali. Il campo di Slalom sarà messo a disposizione delle squadre per gli allenamenti sul percorso di gara da lunedì 9 settembre, mentre l’avvio delle competizioni ufficiali è in programma giovedì 12. La cerimonia di apertura si terrà nel centro di Ivrea nella serata di mercoledì 11 settembre e si completerà con la sfilata delle squadre nazionali la mattina successiva, nel primo giorno di gare. Domenica 15 settembre sarà la finale del Kayak Cross a chiudere la tappa eporediese della Coppa del Mondo.
L’organizzazione dell’evento è particolarmente complessa, perché, ad esempio, il regolamento internazionale prevede la realizzazione di una rampa di salto per la spettacolare specialità del Kayak Cross. Per garantire la sicurezza del percorso, già dallo scorso inverno l’Ivrea Canoa Club ha effettuato interventi di manutenzione degli scivoli a disposizione degli atleti e ha rimontato le rapide del canale. È stato anche necessario mettere in secca il canale, per poter intervenire sul fondo del fiume rimuovendo eventuali ostacoli pericolosi. L’evento sportivo sarà ad impatto ambientale zero, anche perché l’Ivrea Canoa Club beneficerà del lavoro svolto negli ultimi anni per garantire la piena sostenibilità delle proprie azioni, in piena sintonia con il principio DNSH. Tra le azioni più importanti realizzate figurano l’eliminazione dei materiali in plastica e la predisposizione della raccolta differenziata, in collaborazione con l’azienda locale SCS e con la SMAT. L’Ivrea Canoa Club è stato selezionato dalla Federazione Nazionale Italiana per contribuire allo sviluppo di un modello di sostenibilità ambientale e di economia circolare nell’ambito degli eventi sportivi. La società sportiva eporediese è inserita nella linea d’azione del progetto europeo ERASMUS+ Sport DECK-Developing Environmental and Circular Knowledge. Nell'organizzazione della tappa della Coppa del Mondo sono inoltre previste iniziative per promuovere la parità di genere e assicurare una presenza significativa e qualificata delle donne negli organismi di governo dell’evento. L’Ivrea Canoa Club intende mettere in evidenza le atlete, attraverso campagne di marketing e promozione dedicate, assicurando che le loro storie e le loro prestazioni siano promosse e celebrate in modo paritario rispetto ai loro colleghi maschi. L'organizzazione promuove attivamente il coinvolgimento delle volontarie, incoraggiando donne di diverse età e background a partecipare all'organizzazione dell'evento. Le scuole di Ivrea sono coinvolte sia per quanto riguarda la preparazione dell'evento, offrendo soluzioni di alternanza scuola-lavoro, sia per quanto riguarda la partecipazione e il supporto durante la manifestazione.
In merito alla copertura mediatica delle gare, oltre al classico lavoro per garantire l’ufficio stampa della manifestazione a livello locale e nazionale, la federazione internazionale ICF si occuperà di rilanciare l’evento sulle principali testate internazionali di riferimento dei paesi partecipanti. Alcune sessioni di gara saranno riprese e trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube Planet Canoe, gestito e coordinato dalla federazione internazionale. In Italia le riprese video saranno messe a disposizione di RAI Sport e Sky. Il Comitato organizzatore allestirà un Media Centre per l’accoglienza di fotografi e giornalisti. Le competizioni saranno precedute da una conferenza stampa di presentazione dell’evento e seguite da un’altra in cui sarà tracciato il bilancio della manifestazione. Comunicati stampa saranno diffusi con cadenza quotidiana durante le gare.Stadio Canoa Ivrea repertorio 1