I NOSTRI COMUNICATI

 

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In occasione della Giornata internazionale della donna la Città metropolitana di Torino ha organizzato, come ogni anno, un momento di incontro con le dipendenti e i dipendenti dell'ente che si svolge l’8 marzo, dalle 14 alle 17, al 15 piano della sede di corso Inghilterra.

Il tema scelto quest’anno è “Orizzonti Gep (Gender equality plan). Leggi, atti e azioni per promuovere l’autodeterminazione femminile”.

Cos’è il Gep?
Il Piano di Uguaglianza di Genere (Gep) è un insieme di disposizioni e azioni che mirano ad assicurare l’uguaglianza di genere ed è da intendersi come strumento di identificazione delle pratiche che possono produrre discriminazione di genere, riconoscere le strategie innovative per superarle e monitorare i progressi attraverso lo sviluppo di indicatori di genere.

A partire dalla primavera scorsa, raccogliendo la proposta proveniente dalla Commissione Europea (che rende questo strumento obbligatorio per partecipare ad alcune tipologie di progetti europei), la Città metropolitana si è dotata di un proprio Gender Equality Plan (Gep), attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale. Il confronto nel gruppo è stata una buona occasione per ragionare da angolature differenti su come porre maggiore attenzione alla componente di genere, elemento necessario non solo per dare maggiore visibilità al lavoro femminile ma, soprattutto, per aggiungere valore a tutte le attività che vengono svolte dall’Ente di area vasta.

Il Gep è stato approvato dal Consiglio metropolitano nel dicembre 2022 e messo a disposizione dei Comuni, che possono ricevere dalla Città metropolitana le informazioni e gli strumenti necessari per poter contrastare le disparità di genere.

I temi individuati sono quelli delineati dall’Unione europea: cultura di genere nell'organizzazione e conciliazione della vita privata e lavorativa; equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; parità di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; integrazione della dimensione di genere nelle funzioni dei dipartimenti e delle direzioni della Città metropolitana; contrasto alle molestie e alla violenza di genere.

L’incontro dell’8 marzo sarà anche l’occasione per presentare il nuovo Comitato Unico di Garanzia (Cug) che ha ripreso l’ attività dopo le nuove nomine.

I Comuni della Città metropolitana

Anche sul territorio metropolitano le iniziative per la Giornata internazionale delle donne sono numerose, realizzate dalle Amministrazioni in sinergia con le Associazioni locali.

L’elenco degli appuntamenti, in costantet aggiornamento, è sul nostro sito al link
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2023/otto_marzo/


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Sono sei i progetti che si sono aggiudicati il contributo destinato dalla Città metropolitana al terzo settore per sostenere attività e iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioniLimporto dei contributi ammonta a circa 21.500 euro; il contributo per ciascun progetto prevede una copertura fino al 90%.

L’iniziativa è nata per valorizzare l’appuntamento del 10 dicembre, data in cui ricorre la Giornata mondiale per i diritti umani: un’occasione non puramente celebrativa, che deve rappresentare uno stimolo a sensibilizzare la cittadinanza verso il contrasto alle discriminazioni.

I diritti umani rappresentano "il cuore" di tutte le attività  che il  Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana svolge in collaborazione con Regione Piemonte, Ires Piemonte  e i numerosi punti informativi presenti sul territorio metropolitano e creati per fornire  accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie. “Promuovere i diritti significa informare e sensibilizzare  per favorire maggiore consapevolezza e generare il cambiamento culturale necessario a una società più inclusiva, dove le differenze rappresentano un'opportunità per tutti e tutte per un cambio di cultura sul tema e una maggiore consapevolezza” ha spiegato la consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino  Valentina Cera.

Per questa ragione la Città metropolitana di Torino ha pubblicato lo scorso ottobre un avviso pubblico rivolto al terzo settore per la concessione di contributi destinati a sostenere progetti ed iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni , da realizzarsi sul territorio metropolitano in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani; o volti a incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione; o destinati a diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai punti informativi per favorire l'emersione del fenomeno.


I PROGETTI IN DETTAGLIO
I progetti vincitori sono: “Con altri occhi...altri sguardi”; “ELI Equality and Intersectionality Lab”; “VersiDiversi”; “Al lavoro contro le discriminazioni”; “New FivƏ-in campo contro le discriminazioni”; “Dicembre antidiscriminazioni”.
La graduatoria completa si trova al link
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-di-attivita-di-prevenzione-e-contrasto-delle-discriminazioni .

1. Con altri occhi… altri sguardi
Soggetti partner: Con altri occhi - Acmos - Ciss 38
- Laboratori presso due istituti superiori (a Rivoli e Valperga Caluso) per fornire spazi di confronto sulle discriminazioni. Sarà realizzato un video sul tema.
- Proiezione del film Pride, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere (a Valperga).
- Formazione di volontari di centri di ascolto e della distribuzione delle eccedenze per renderli antenne sensibili sul territorio (coinvolti numerosi comuni delle Zone omogenee 7 e 8).

2. ELI Equality and Intersectionality Lab
Soggetti partner: Almaterra - InMenteItaca - Karmadonne
- Realizzazione di un seminario sui temi del razzismo, della xenofobia, dell'intolleranza e della costruzione di stereotipi nella storia avente come elemento trasversale il sesso e il genere come fattori primi delle discriminazioni (Torino).
- Realizzazione dello spettacolo teatrale “Black-Out” (Carmagnola).
- Raccolta e condivisione di storie di discriminazione tra le socie dell’associazione Interculturale Karmadonne APS e realizzazione dell’evento “Festa delle nuove cittadinanze” (Carmagnola).

3. VersiDiversi
Soggetti partner: European Research Institute - Large motive (in collaborazione con Comune di Nichelino)
- Realizzazione di un workshop educativo dedicato a giovani dai 14 ai 19 anni relativo alle discriminazioni con particolare riguardo all’approccio intersezionale e trasversale.
- Realizzazione di un laboratorio rap che prevede la produzione di brani che trattano il tema delle discriminazioni.
- Evento pubblico a completamento del laboratorio ma rivolto a tutta la cittadinanza (tutte le attività saranno svolte nel Comune di Nichelino).

4. Al lavoro contro le discriminazioni
Soggetti partner: Cgil - Cfiq
- Verrà realizzata una tavola rotonda sul tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro. L'evento coinvolgerà numerosi stakeholder territoriali del settore pubblico e privato (Pinerolo).

5. New FivƏ - in campo contro le discriminazioni
Soggetti partner: Balon Mundial – Renken
Il progetto prevede la realizzazione di un campionato di calcio a 5 femminile non binary
Parallelamente verrà realizzata una campagna di comunicazione attorno ai campi da gioco sulle discriminazioni nel mondo dello sport e l'indicazione dei contatti di enti e sportelli capaci di supportare le vittime di discriminazione (Torino).

6. Dicembre antidiscriminazione
Soggetto: Angi
Avvio di una campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione sul fenomeno delle discriminazioni; le attività saranno rivolte ai titolari di attività commerciali di origine cinese, in qualità di volontari Angi.

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Il 10 dicembre ricorre la Giornata mondiale per i diritti umani: un’occasione non puramente celebrativa ma che rappresenta uno stimolo a sensibilizzare la cittadinanza nei confronti del contrasto alle discriminazioni.
I diritti umani rappresentano "il cuore" di tutte le attività  che il  Nodo metropolitano contro le discriminazioni della Città metropolitana di Torino  svolge in collaborazione con la  Regione Piemonte, con  Ires Piemonte  e con i numerosi  Punti Informativi, anche attraverso la costituzione di Punti informativi su territorio, presenti sul territorio metropoliano e creati per fornire  accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie.

Promuovere i diritti significa informare e sensibilizzare  per favorire maggiore consapevolezza e generare il cambiamento culturale necessario per una società più inclusiva dove le differenze rappresentano un'opportunità per tutti e tutte  per un cambio di cultura sul tema e una maggiore consapevolezza.

.Per questa ragione la Città metropolitana di Torino ha pubblicato un avviso pubblico per la concessione di contributi rivolto al terzo settore, destinati a sostenere progetti ed iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni, da realizzarsi sul territorio metropolitano di Torino in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani; o volti a incoraggiare la progettazione condivisa tra i vari soggetti che operano con persone a rischio di discriminazione; o a diffondere su tutto il territorio metropolitano informazioni relative ai servizi offerti dal Nodo e dai Punti Informativi per favorire l'emersione del fenomeno.

In particolare l’obiettivo è costruire azioni di informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione e del contrasto delle discriminazioni che abbiano come destinatari le persone esposte al rischio di discriminazione;  il personale operante presso enti e organizzazioni che incontrano abitualmente persone a rischio di discriminazione; i soggetti che più frequentemente discriminano (ad esempio soggetti operanti nei seguenti ambiti pubblici e privati: casa, lavoro, salute, scuola e istruzione, trasporto pubblico, servizi finanziari, tempo libero, pubblici esercizi).

“Uno degli aspetti più innovativi di questo bando” sottolinea la consigliera delegata alle politiche sociali e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera “è rappresentato dall’intenzione di incentivare eventi dedicati alle persone che possono aver agito comportamenti discriminatori, con la stessa logica con la quale da tempo pensiamo sia indispensabile intervenire per il recupero di chi è “maltrattante”, autore di violenza contro le donne. Dall’altra incentiviamo il lavoro di rete, che è l’unica via per far crescere una cultura paritaria in modo diffuso su tutto il territorio”. La realizzazione delle iniziative dovrà prevedere una o più azioni da realizzare in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, ma le azioni possono protarsi fino alla fine del 2022.

Al bando possono partecipare soggetti singoli o partenariati. L’importo dei contributi ammonta a complessivi 21.500 euro; il contributo per ciascun progetto non potrà superare la somma di 4.200 euro  e prevede una copertura fino al 90% dei costi dei singoli progetti.

Le istanze devono essere inviate entro e non oltre le ore 12.00 dell’8 novembre 2022.

Tutte le informazioni su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-di-attivita-di-prevenzione-e-contrasto-delle-discriminazioni

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Sabato 17 settembre a Belgrado si svolge l’Europride 2022.
La Città metropolitana di Torino che aderisce a RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, sostiene l’Europride e lo fa lavorando quotidianamente con il Nodo metropolitano contro le discriminazioni, servizio che è parte integrante della Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte.
ll Nodo metropolitano contro le discriminazioni offre attività di consulenza gratuita a tutte le persone che ritengono di essere vittime o testimoni di atti o episodi di discriminazione diretta, indiretta, molestie fondata su nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, ogni altra condizione personale o sociale.
Il Nodo metropolitano contro le discriminazioni collabora con il Centro regionale contro le discriminazioni, Punti informativi contro le discriminazioni, Consigliera di parità metropolitana, Difensore civico della Regione Piemonte, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Piemonte, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, CORECOM, Ires Piemonte e con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).
Il Nodo riceve su appuntamento in giorni e orari da concordare tramite i seguenti recapiti:

 




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Martedì 12 luglio dalle 9.30 alle 12 presso la sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino (al XV piano e anche on line) verrà presentato “Mai più molestie, mai più violenze. Vademecum per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro”, realizzato da Cgil Torino, Cisl area metropolitana e canavese, Uil Torino, Api, Unione industriali in collaborazione con Città metropolitana di Torino. Si tratta di un valido supporto per il miglioramento della conoscenza e della sensibilità di chi lavora su un tema importante e delicato con l’obiettivo di garantire il benessere sui luoghi di lavoro.

Nel 2019 la Città metropolitana di Torino, Cgil, Cisl e Uil, Agenzia Piemonte Lavoro e Regione Piemonte avevano già realizzato il vademecum “Liberiamo il lavoro”, che aveva come obiettivo far conoscere diritti e tutele in tema di discriminazioni.

Con il vademecum “Mai più molestie, ma i più violenze” l’obiettivo diventa mettere a fuoco quei comportamenti che costituiscono molestia e violenza sul luogo di lavoro, e che sono reati secondo il codice penale.

La presentazione sarà aperta dai saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche sociali e alle pari opportunità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera e dall’assessore alle politiche sociali e alle pari opportunità della Città di Torino Jacopo Rosatelli.

Interverranno quindi Elena Petrosino della Segreteria Cgil Torino; Massimo Richetti, responsabile Area lavoro & welfare per l’Unione Industriali Torino; Cristina Maccari della Segreteria Cisl Torino e Canavese, Pierpaolo Meloni, responsabile Area lavoro Api Torino, Maria Teresa Cianciotta della Segreteria Uil Torino

Le conclusioni sono invece affidate all’avvocata Elisa Raffone, consigliera di parità supplente Città metropolitana di Torino.

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Martedì 17 maggio alle ore 12.00 nella Sala Colonne di Palazzo Civico, nel corso di una conferenza stampa, saranno presentate le iniziative sulla Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno:
l’Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino;
la Presidente del Consiglio Comunale;
la Consigliera delegata alle Pari opportunità della Città metropolitana di Torino;
la Consigliera di Parità della Città metropolitana di Torino, Michela Quagliano;
la Direttrice del Lovers Film Festival, Vladimir Luxuria.

Interverranno, inoltre, Matteo Rastelli, influencer impegnato contro l'odio in rete e un rappresentante del Coordinamento Torino Pride.

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Nasce a Torino il primo centro antidiscriminazioni rivolto a persone LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali) e gestito da Arcigay Torino, Agedo Torino, Maurice GLBTQ, Almaterra, in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, che ha ospitato oggi 27 aprile nella sede di corso Inghilterra la presentazione e il Nodo Territoriale metropolitano contro le discriminazioni.

Lo scopo del centro è quello di accogliere e offrire una tutela concreta alle persone che subiscono discriminazione e/o molestie basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. Come suggerisce il nome, PorTO Sicuro accoglie tutte le soggettività LGBTQIA+ del territorio e che hanno necessità di approdare in uno spazio che possa garantire un sostegno concreto a chi ne ha bisogno.

Per rispondere nel miglior modo alle esigenze che perverranno, il centro antidiscriminazioni si dota di strumenti di supporto a 360° per fornire ascolto, orientamento e accompagnamento attraverso un servizio telefonico di ascolto attivo dal lunedì al venerdì, uno sportello di accoglienza e orientamento al quale le persone potranno accedere direttamente dopo il contatto telefonico, uno sportello di supporto psicologico che offre colloqui diretti con professionisti, uno sportello lavoro di consulenza e orientamento per l’inserimento lavorativo, uno sportello casa di sostegno nella ricerca di un’abitazione in collaborazione con le associazioni e le case rifugio presenti sul territorio (in particolar modo il TO Housing - Accoglienza LGBTQI), uno sportello legale in ambito civile e penale, uno sportello salute con personale medico e infermieristico che offre test rapidi e gratuiti per le IST (infezioni sessualmente trasmissibili). Agli sportelli sarà affiancata un’attività di accompagnamento territoriale, per affrontare insieme alle operatrici e agli operatori eventuali ostacoli linguistici o particolari vulnerabilità dell’utenza e delle attività di sostegno alle famiglie soggette a discriminazione, svolto in collaborazione con l’associazione Rete Genitori Rainbow.

Particolare attenzione è dedicata alla tematica trans, assicurando spazi rivolti all’accoglienza e supporto per le persone transgender sia dal punto di vista endocrinologico, sia di counseling anche per familiari e persone amiche. In un’ottica di un approccio intersezionale, PorTO Sicuro si rivolge anche alle personesex worker e alle persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo LGBTQIA+.

Il centro, diffuso sul territorio torinese, prevede il potenziamento, la sistematizzazione e il coordinamento tra le tre sedi delle associazioni coinvolte, il cui accesso sarà garantito cinque giorni a settimana: CasArcobaleno, in via Bernardino Lanino 3/a, sede di Arcigay Torino e Agedo Torino; Maurice GLBTQ, in via Stampatori 10, e Almaterra, in via Norberto Rosa 13/a, rispettivamente sedi delle omonime associazioni.

Le realtà associative attive in PorTO Sicuro fanno parte della Rete contro le discriminazioni attivata dal Nodo metropolitano della Città metropolitana di Torino.

È possibile contattare il Centro Antidiscriminazioni PorTO Sicuro tramite:

il numero 3314044495, attivo il lunedì dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:30 alle 20:30, il martedì, mercoledì e venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e il giovedì dalle 16:30 alle 20:30 (nei rimanenti orari è possibile lasciare un messaggi nella segreteria telefonica);

l’indirizzo mail info@centroportosicuro.it.

Il centro antidiscriminazioni ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Bando per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere e costituisce uno dei 37 centri antidiscriminazioni sul territorio nazionale finanziati dal suddetto bando.

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 Domani mercoledì 27 aprile alle ore 12 presso la sede della Città metropolitana di Torino (Corso Inghilterra 7, Torino); verrà presentato PorTOSICURO, un nuovo sportello antidiscriminazioni rivolto alla comunità LGBTQIA+.

Lo sportello, realizzato grazie a un bando Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio) sarà gestito dalle associazioni Almaterra, Agedo, Arcigay Torino e Maurice in collaborazione con il  Nodo territoriale antidiscriminazioni della Città metropolitana di Torino.

Fra i servizi messi a disposizione da PorTOSICURO, vi saranno attività di supporto su tematiche legali, lavoro, salute, casa; consulenza alle famiglie; supporto psicologico e servizi di accoglienza, un servizio telefonico di ascolto.

La S.V. è cordialmente invitata

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Valentina Cera, consigliera delegata della Città metropolitana: “É bene per tutta la società che le liste elettorali dei piccoli Comuni includano entrambi i sessi”

“Sui 312 Comuni della Città metropolitana, poco meno di 250 hanno meno di 5mila abitanti. Non possono essere Comuni di serie B, senza la possibilità di rappresentanza di entrambi i generi”. Così commenta la consigliera delegata alle pari opportunità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera la sentenza Costituzionale che stabilisce che le liste elettorali che non presentino candidati di entrambe i sessi devono essere escluse anche nei Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. “Pur consapevole che nei Comuni molto piccoli qualche volta è difficile anche solo ‘costruire’ una lista” aggiunge la consigliera Cera “ritengo che la legge debba essere uguale e offrire le stesse opportunità a tutti i cittadini e le cittadine indipendentemente da dove abitano. Lo sforzo di inclusione non può che essere un’opportuntà per tutta la società democratica”.

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Questa mattina il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo ha simbolicamente registrato all’anagrafe del Comune con il cognome di entrambe le mamme una bambina nata da una coppia omogenitoriale. Alla cerimonia erano presenti la consigliera delegata alle politiche di parità della Città metropolitana Valentina Cera e l’assessore comunale alle pari opportunità Alessandro Azzolina.

La consigliera metropolitana Valentina Cera è anche consigliera a Nichelino e nel mese di febbraio ha presentato all’attenzione del Consiglio comunale un ordine del giorno in cui si richiede l’approvazione di una legge nazionale che non discrimini bambine e bambini di famiglie omogenitoriali.

“Purtroppo non sono stati fatti passi avanti a livello di legislazione nazionale” commenta Valentina Cera “come ha dimostrato la richiesta della Prefettura al Comune di Torino di non trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali in attesa del pronunciamento della Cassazione. Ad andarci di mezzo però sono bambine e bambini, il loro mondo affettivo e familiare, insomma a essere colpiti sono proprio coloro che dovremmo tutelare al massimo”.