Montagna
“Tra cinque anni mi vedo con gli scarponi ai piedi e il sorriso in volto”. “Tra cinque anni mi vedo in alta montagna, ad aiutare diverse realtà locali a portare avanti i loro progetti e ad avviarne di nuovi”. “Sono qui ad imparare qualcosa in più, anche come amministratore locale, per cercare di ripopolare le nostre montagne”. Sono tre delle testimonianze e auto-presentazioni raccolte all’inizio della residenza di formazione e orientamentoche si è tenuta dal 30 settembre al 2 ottobre a Bussoleno e Condove, nell’ambito del progetto che negli ultimi due anni ha consentito l’istituzione dello sportello di consulenza “Vivere e lavorare in montagna”.Trasferirsi in montagna è un sogno per molti, che richiede però un’attenta valutazione delle prospettive economiche e sociali. Ed è proprio per questo che la Città Metropolitana in collaborazione con l’Università di Torino e con SocialFare-Centro per l’Innovazione Sociale ha messo a punto lo sportello. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è stata appunto la Scuola di montagna. A Condove i partecipanti sono stati accolti dal Sindaco Jacopo Suppo anche nella sua veste di Vicesindaco metropolitano. I tre giorni di formazione e orientamento hanno previsto momenti di informazione e discussione, sessioni ispirazionali, workshop per approfondire il proprio progetto di vita e lavoro in montagna, visite ad attività produttive e realtà sociali della Valsusa. Le principali tematiche affrontate spaziano dal trovare casa e lavoro e fare impresa in montagna alla reale disponibilità di servizi nelle Terre Alte.
“I numeri delle richieste di partecipazione alla Scuola di montagna confermano che c’è tanta voglia di montagna, di riscoprire il territorio e ricostruire un ritmo di vita differente da quello che conosciamo. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – In un primo momento avevamo previsto un tetto massimo di 10 iscritti, poi portato a 20, ma abbiamo ricevuto oltre 100 richieste di iscrizione”. Ma la vita nelle Terre Alte è tutta rose e fiori? È sufficiente abbinare la natura ad una dimensione più umana per avere quelle soddisfazioni professionali ed esistenziali che la città ci nega? “Chi vive in montagna conosce bene le peculiarità e le bellezze, ma anche le difficoltà di vivere in un territorio non urbano: ad esempio i servizi più difficili da raggiungere, che fanno da contraltare ad una dimensione di comunità più sviluppata che nei contesti urbani. - ammette Suppo – Non per nulla la Scuola di montagna pone l’accento sia sulle opportunità che sulle criticità che deve affrontare chi intende spostarsi nelle valli, compiendo comunque una scelta affascinante e di ottima qualità della vita”. Insomma, la Scuola di montagna avrà raggiunto il suo scopo se servirà a limitare i voli pindarici e a radicare sul territorio nuove attività di cui quel territorio ha o avrà un bisogno reale.

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Andare a vivere lontano dalla città e sulle montagne è una prospettiva che, anche a causa dei cambiamenti di questi anni, attrae molte persone: richiede però un attenta valutazione rispetto al nuovo stile di vita e un progetto solido, anche dal punto di vista economico.
Per questo la Città Metropolitana Torino in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università degli Studi di Torinoe con SocialFare-Centro per l’Innovazione Sociale hanno messo a punto un progetto di orientamento, formazione e accompagnamento per chi vuole abitare e/o lavorare in montagna che si è concretizzato in uno sportello - giunto ormai al suo secondo anno di attività e che ha avuto sin dall’apertura un ottimo riscontro - in grado di fornire informazioni mirate, organizzare webinar, incontri e attività sul territorio.
In quest’ottica si inserisce Scuola di montagna, una residenza di 3 giornate di formazione e orientamento per futuri abitanti della montagna. L’obiettivo della Scuola di montagna è di supportare persone, gruppi e famiglie che stanno progettando di vivere e/o lavorare nelle terre alte, Il corso si svolgerà in modalità residenziale il 30 settembre, 1 e 2 ottobre 2022, inVal di Susa (TO), nei comuni di Bussoleno e di Condove.
A chi si rivolge
La Scuola di montagna è dedicata a persone singole, gruppi, famiglie interessati/e a trasferirsi nelle aree montane per sviluppare un proprio progetto di vita, abitativo e/o di lavoro/impresa.
Possono partecipare persone maggiorenni che abbiano titolo a risiedere in Italia.
Sono ammessi/e candidati/e di qualunque nazionalità: requisito imprescindibile sarà la conoscenza della lingua italiana (scritta e parlata) in quanto lezioni e attività avverranno unicamente in lingua italiana.
Per garantire la migliore riuscita dell’esperienza in termini di interazioni personali e lavoro di gruppo, la partecipazione sarà riservata a 10 persone.
Per partecipare occorre candidarsi presentando la propria idea progettuale di vita e/ovita/lavoro in montagna entro il 5 settembre, compilando l’apposito modulo.
I temi
Le principali tematiche affrontate durante la residenza riguarderanno:
- l’abitare: come trovare casa in montagna?
- il lavoro: come fare impresa o trovare lavoro in montagna?
- i servizi: che cosa offre la montagna?
- le relazioni con la comunità:chi vive già in montagna?
Durante i 3 giorni residenziali si prevedono momenti alternati di formazione, informazione e discussione con esperti di montagna e innovazione sociale; sessioni ispirazionali e workshop per approfondire il proprio progetto di vita e/o lavoro in montagna rispetto alle opportunità, servizi e buone pratiche nel contesto montano; esplorazione e conoscenza del territorio di montagna e di chi ci vive/lavora, visite mirate presso attività produttive e realtà sociali del territorio del Val Susa,come occasione di confronto diretto con chi vive quotidianamente la montagna e le sue sfide.
Come partecipare:
Per candidarsi alla Scuola di montagna, compilare il form al seguente link
https://forms.gle/RC9zDid3qDDcbCpZ7
Per partecipare, sarà necessario compilare la candidatura online entro le ore 23.59 del 5 settembre 2022.
Se il numero delle domande di partecipazione supererà il numero dei posti disponibili, la selezione sarà effettuata a insindacabile giudizio da una commissione del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università degli studi di Torino, in collaborazione con SocialFare, in base alla qualità delle idee progettuali e agli aspetti motivazionali del candidato.
I soggetti selezionati riceveranno comunicazione personale di accettazione tramite e-mail.
Le spese di vitto e alloggio saranno coperte dagli organizzatori. I trasporti da/per/durante la Scuola di montagna saranno a carico dei partecipanti: è richiesta una automobile privata almeno ogni 3-4 partecipanti.
Informazioni, programma e iscrizioni su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/politiche-per-i-territori/vivere-e-lavorare-in-montagna/scuola-di-montagna
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“In tutti i ruoli politici e amministrativi ricoperti Lido Riba ha saputo essere di esempio per i colleghi, per i giovani che si affacciavano alla politica, per le comunità locali delle nostre vallate alpine: un esempio di passione, coerenza, amore e attaccamento ai valori della democrazia, della partecipazione, della difesa della dignità delle Terre Alte e di chi le abita. La sua scomparsa è una grave perdita per l’UNCEM e per l’intera comunità piemontese”: con queste parole il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo commenta la scomparsa dell’esponente politico che aveva guidato per una quindicina di anni l’UNCEM Piemonte.“Lido Riba, - commenta ancora il Vicesindaco Suppo - ha speso la sua vita per gli altri, per tutelarne la dignità e valorizzarne la cultura materiale e spirituale. Ha messo la sua passione e la sua competenza al servizio dei contadini, prima come sindacalista e poi come Assessore regionale all’agricoltura. Ha difeso i cittadinie gli amministratori dei Comuni montani in qualità di Consigliere provinciale e regionale e di Presidente dell’UNCEM Piemonte, combattendo battaglie politiche per immaginare e realizzare soluzioni innovative agli annosi problemi con cui le nostre vallate si confrontano da sempre: dallo spopolamento alla giusta valorizzazione e tutela dell’acqua, delle foreste, dell’ambiente naturale. Ha promosso i valori della Costituzione democratica nata dalla Resistenza, operando nel Comitato del Consiglio Regionale che quei valori diffonde. La Resistenza al nazifascismo è iniziata non a caso in montagna e Lido Riba aveva ben compreso che tutelare le nostre vallate significa difendere la nostra Repubblica, che è nata dalla Resistenza e che, proprio per questo, non può dimenticarsi della montagna. Quelle vallate, che lui tanto amava, perdono un appassionato difensore, la cui memoria e la cui lezione dovranno trovare una giusta forma di riconoscimento”.

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L’emergenza siccità, il rincaro delle materie prime e la crisi del gas, con l’utilizzo del legno piemontese come alternativa energetica rispetto al gas, sono alcuni dei temi al centro dell’economia piemontese e della grande Fiera Internazionale Boster Nord Ovest, che da venerdì 1° luglio a domenica 3 luglio torna in Piemonte, nei
boschi dell’alta Valsusa a OULX (To).
BOSTER (acronimo di Bosco e Territorio) è l’unica manifestazione in Italia interamente all’aperto, dedicata alla valorizzazione delle filiere del legno, alla gestione del territorio e all’agricoltura di
montagna. Nella kermesse saranno ospitate le più importanti aziende del settore, provenienti dalle altre regioni italiane e dall'estero. La Fiera Internazionale Boster si tiene nella suggestiva pineta di Oulx (frazione Beaulard), nel cuore verde dell’alta Valsusa (in provincia di Torino) dal 2 al 4 luglio 2021. Il grande evento internazionale Boster è l’unico dedicato al settore dell’economia green e forestale in
Italia, è stato presentato oggi, lunedì 27 giugno in Regione Piemonte. L'unica manifestazione in Italia totalmente all'aperto, rivolta alla valorizzazione delle filiere bosco-legno, alla gestione del territorio, alla green
economy e all'agricoltura di montagna. Il tutto in un'area espositiva all'aperto di 40.000 metri quadri nella pineta di Oulx, in alta Valsusa. Visite guidate, dimostrazioni, incontri con gli esperti e i professionisti, esposizioni di meccanica forestale, convegni, concerti e un gradito ritorno dopo gli anni della pandemia: il Triathlon del Boscaiolo, con i migliori taglialegna di tutta Italia che si esibiranno in pineta, in gare spettacolari dal vivo. Alla conferenza stampa sono intervenuti il Vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, la Consigliera Delegata della Città Metropolitana di Torino Sonia Cambursano, la Presidente dell'Ordine degli Architetti di Torino Cristina Milanese, la Presidente dell'Ordine degli Agronomi e Forestali di Torino Fernanda Giorda, il Presidente dell'Unione Montana Alta Valle di Susa, il Sindaco del Comune di Oulx, il Direttore della Fiera Internazionale Boster Nord Ovest Gianluigi Pirrera, il referente del progetto Leno Giorgio Talachini e il direttore di Confagricoltura Giorgio Allasia.
LA REGIONE PIEMONTE: “CRISI DEL GAS UCRAINA: CON GESTIONE VIRTUOSA DEL BOSCO, NECESSARIO E INELUDIBILE TROVARE FONTI ALTERNATIVE”
A fare gli onori di casa, il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso: “Quest'anno la Fiera Internazionale BOSTER si svolge in un momento in cui sono al centro del dibattito pubblico 2 grandi temi - ha spiegato durante l’incontro il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso - da un lato la siccità che sta mettendo a dura prova l'agricoltura ed in generale tutto il territorio del Nord Ovest con scenari che non si erano mai visti, quantomeno con tale forza, negli ultimi anni nelle nostre zone, dall'altro la crisi energetica mondiale innescata dalla guerra in Ucraina con tutte le sue pesanti implicazioni nazionali e
globali e con gli interrogativi sulla sostenibilità di un modello che rischia di andare in crisi per l'aumento esponenziale dei costi e per la difficoltà di reperire le materie prime”. “Da qui - continua il vicepresidente della Regione Piemonte - la necessità di trovare fonti alternative e di iniziare una transizione ecologica che è ormai ineludibile. Temi che sono fortemente correlati ad una virtuosa gestione del bosco e del territorio e non sono più solo per addetti ai lavori ma interessano davvero tutta la popolazione per le loro implicazioni”.
CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO: “LA SFIDA DELLA GREEN ECONOMY CON I FONDI PNRR”
“La sfida di una green economy fondata sulla valorizzazione energetica ed edilizia del legname è ancora tutta da giocare - spiegano il Vicesindaco Metropolitano Jacopo Suppo e la Consigliera Delegata della Città Metropolitana di Torino Sonia Camburano - ed è tanto più importante oggi che il PNRR offre la possibilità di attrarre sul territorio nuove risorse. Alla Città Metropolitana di Torino, che da sei mesi può contare su di una nuova amministrazione molto attenta ai territori montani, compete come sempre un paziente, intenso e proficuo lavoro di coordinamento, promozione e ricucitura del tessuto territoriale”.
IL DIRETTORE DELLA FIERA BOSTER PIRRERA: “OGGI VOLTIAMO PAGINA, A BOSTER EVENTI PER IL GRANDE PUBBLICO E LO SPETTACOLARE TRIATHLON DEL BOSCAIOLO”
Alla Fiera Boster sarà possibile assistere ad eventi unici per il grande pubblico, come ha spiegato il direttore della Fiera Internazionale della Fiera Boster Nord Ovest, Gianluigi Pirrera: “Oggi voltiamo pagina
con l’auspicio, davvero, di un ritorno alla “normalità”- ha aggiunto il direttore Pirrera - sebbene la grave crisi internazionale scatenata dal conflitto in Ucraina, ci ricacci nuovamente in uno stato di incertezza e ci apra a scenari ulteriormente inquietanti. Scenari che sicuramente ci portano anche a rivedere il nostro modello di approvvigionamento energetico in un’ottica di una maggior autonomia e sostenibilità ambientale e a dare nuovo impulso al valore delle filiere nazionali, possibilmente locali, del legno. BOSTER Nord Ovest come sempre si propone portabandiera di queste tematiche e lo fa a suo modo, con il suo classico format che presenta nel reale contesto operativo macchine, attrezzature e tutte le tecnologie funzionali alle filiere bosco – legno, dall’esbosco alla prima lavorazione del legno finalizzata al riscaldamento domestico e collettivo e all’uso del legno nell’edilizia sostenibile e nell’arredo. L’offerta culturale di questa edizione tratterà anche questi temi con appuntamenti informativi e formativi ad alta valenza tecnico-scientifica. Non mancheranno gli eventi collaterali pensati per il grande pubblico come il grande ritorno del TRIATHLON DEL BOSCAIOLO, le spettacolari gare di forza ed abilità con taglialegna provenienti da tutta Italia, e il Raduno di PANDA 4x4 che per questa edizione propone nuovi test-drive e un piccolo corso introduttivo alla guida in fuoristrada”.
IL COMUNE DI OULX: “CON LA FIERA BOSTER INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE”
“Ancora una volta Beaulard di Oulx vuol dire BOSTER e ancora una volta BOSTER vuol dire innovazione,
sviluppo sostenibile e filiera corta - ha affermato il sindaco di Oulx, Andrea Terzolo, che ospita l’evento nel suo
Comune - Bosco e Territorio è la risposta alle sfide quantomai attuali che viviamo in questo momento e tutto il
territorio di Oulx rappresenta un’importante risposta alle sfide a cui siamo sottoposti. Abbiamo capito che la
qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo conta più di quanto credessimo e solo un territorio come il nostro
può offrire un elevato livello di servizi, abbinato alla ricerca del bello che solo chi vive in montagna può
apprezzare ogni giorno”.
L’UNIONE MONTANA ALTA VALSUSA: “LA RIVINCITA DEL LAVORO ANTICO DEL LEGNO E DELLA CURA DEL BOSCO, ORA AL CENTRO DELL’ECONOMIA VIRTUOSA”
Riflessioni condivise anche dal presidente dell’Unione Montana Alta Valle di Susa, Mauro Carena: “Il valore economico dell’evento Fiera Boster, in un particolare momento storico nel quale l’Italia e la montagna intendono scuotersi di dosso problematiche economiche e sociali e programmare con volontà e ottimismo, va ben al di là dei giorni della Fiera stessa, con un effetto moltiplicatore di fiducia. Boster è, però, anche una rivincita per il lavoro antico del legno, per la cura del bosco, per l’accudimento delle nostre montagne. Materie prime e attività che parevano obsolete, sottovalutate, marginali, quasi folcloristiche, sono invece oggi fonte di lavoro, reddito, energia, economia virtuosa e possibilità di occupazione”.
LE INFO UTILI SULLA FIERA INTERNAZIONALE BOSTER NORD OVEST
LUOGO EVENTO: La Fiera Boster Nord Ovest si tiene in Valsusa a Oulx, nella pineta della frazione Beaulard in Via del Molino Vecchio. ORARI: dal 1 al 3 luglio 2022. Orario 9 - 18 (venerdì e sabato prolungamento fino alle 23 solo per eventi serali di intrattenimento). INGRESSI: costo biglietto: € 6 acquistabile in Fiera. PREVENDITA
ON-LINE: https://carrello.ticket.it/dettaglio.php?id=1144. SITO WEB: www.fieraboster.it
ACCREDITI E INFORMAZIONI PER LA STAMPA
L’ingresso per i giornalisti, fotografi, videomaker e per i collaboratori delle testate è totalmente gratuito. Per ulteriori informazioni, scrivere una mail all'indirizzo: ufficiostampa@fieraboster.it o contattare direttamente i numeri 327/2172590 oppure 335/1395563
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Venerdì 10 giugno ad Usseglio la Città Metropolitana di Torino, il Comune di Usseglio e l’Unione Montana Alpi Graie” presenteranno il progetto di recupero delle Casermette “Rocciamelone”, elaborato nell’ambito del progetto Interreg ALCOTRA 2014-2020 SOCIALAB. Lo studio di fattibilità del recupero del complesso che ospitava sino ad una quarantina di anni orsono la Guardia di Finanza è uno dei 45 progetti selezionati da una Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana di Torino per definire la ricaduta delle risorse della Missione 5 del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza dedicata ad inclusione e coesione sociale.Quella in programma ad Usseglio è la prima di una serie di presentazioni dei progetti selezionati dalla Città Metropolitana e finanziati sulla Missione 5 del PNRR.Il programma della giornata prevede, dopo l’accoglienza dei partecipanti alle 9,30, gli interventi del Vicesindaco metropolitano, della Vicepresidente dell’Unione Montana Alpi Graie, del Sindaco di Usseglio e del Presidente nazionale dell’UNCEM. Il sopralluogo alle Casermette sarà guidato dalla responsabile tecnica del progetto, che successivamente ne illustrerà i dettagli nel salone polivalente del Comune di Usseglio. Saranno illustrate anche le prospettive di recupero del complesso e alcune buone pratiche di gestione di strutture a vocazione sociale. Il pubblico potrà porre domande alla relatrice e ai referenti politici, a cui spetteranno poi le considerazioni finali.
Per partecipare è gradita la prenotazione su Eventbrite al link www.eventbrite.it/e/344178165157
A partire dalle 15 nel Salone Polivalente di Usseglio, si terrà invece un evento partecipativo rivolto al pubblico specialistico, dedicato all’individuazione dei modelli di gestione. Dopo i saluti iniziali della Vicepresidente dell’Unione Montana Alpi Graie e del Sindaco di Usseglio, le modalità di lavoro saranno illustrate dalla responsabile della Direzione Sviluppo Rurale e Montano della Città Metropolitanae dal coordinatore del progetto per la società Avventura Urbana. Il lavoro sarà di tipo seminariale, suddiviso in tavoli tematici che affronteranno le domande di discussione. Al termine è prevista una restituzione dei risultati del confronto sui diversi tavoli. Per partecipare all’evento è gradita la prenotazione all’indirizzo di posta elettronica eventi@avventuraurbana.it

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Da lunedì 30 maggio a sabato 4 giugno torna a Pomaretto la Settimana della Montagna, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.Lunedì 30 alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi è in programma la serata “Il grande ciclismo”, che proporrà un dialogo tra il giornalista sportivo Franco Bocca e Franco Balmamion, vincitore di due Giri d’Italia e terzo nel Tour de France del 1967. Al campione di Nole Canavese, che conquistò le maglie rosa del 1962 e 1963, difendendole anche e soprattutto in montagna, sarà conferita la cittadinanza onoraria di Pomaretto. Durante la serata, Roberto Colombero e Marco Bussone, rispettivamente presidente regionale e nazionale dell’UNCEM, presenteranno la nuova guida “Grande Ciclismo in Piemonte”.
Martedì 31 maggio alle 21 sarà proiettato il documentario di Paolo Casalis e Stefano Scarafia “The runner-Il corridore”, con la partecipazione di Marco Olmo e dei registi.
Mercoledì 1° giugno alle 21 si terrà la presentazione del libro “Pensieri verticali”, con la partecipazione degli autori, del curatore e dell’editore. Seguirà una proiezione di filmati e fotografie realizzati con un drone in Val Germanasca e Val Chisone da Stefano del Din.
Giovedì 2 giugno sarà inaugurata la mostra “Arte in Vigna”. L’appuntamento è alle 16 al Ciabot dei vigneti del Ramìe, con la partecipazione dell’illustratore grafico pinerolese Giuseppe Viello. La mostra proseguirà sabato 4 giugno dalle 15 alle 19 e domenica 5 dalle 10,30 alle 18, con la possibilità di partecipare alle degustazioni del Ramìe e dei prodotti locali al Ciabot. Alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi l’alpinista François Cazzanelli e il giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani dialogheranno prima e dopo la proiezione del film “Mattehorn Big Wall”, dedicato all’ultima avventura di Cazzanelli sul Cervino, insieme a Francesco Ratti e Emrik Favre: la prima ripetizione e la prima invernale dell’ultima via aperta da Patrick Gabarrou sulla parete sud, l“Echelle Vers le Ciel”.
Si parlerà di cinema anche venerdì 3 giugno alle 21, con la proiezione dei film di Fredo Valla “La Barma”, “La strada dei capelli” e “Giuliano, Daniele, Laura”. Il cineasta originario di Sampeyre e residente ad Ostana dialogherà con l’antropologo ed ex presidente nazionale del CAI Annibale Salsa.
Sabato 4 giugno, giornata conclusiva della manifestazione, alle 10 è in programma un convegno sul tema “Il futuro dei territori”. Tra i relatori Roberto Colombero, Annibale Salsa, Fredo Valla, il direttore dell’associazione “Dislivelli” Maurizio Dematteis, il Vicesindaco metropolitano e la responsabile della direzione Sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana di Torino, Elena Di Bella. A tirare le fila del dibattito Marco Bussone. In serata a chiudere il programma degli eventi il concerto “Chantarem montanha” del Trio Passacarriera.

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La riassegnazione delle frequenze televisive per i canali del digitale terrestre sta creando seri problemi ai territori montani e la Città metropolitana di Torino si rivolge al MISE-Ministero dello sviluppo economico e al MIDT-Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale per sollecitare interventi risolutivi."Abbiamo inviato una lettera ai Ministri Giorgetti e Colao: la Città metropolitana di Torino è preoccupata per le ricadute sui territori periferici e montani del nostro territorio, in cui migliaia di residenti, che non possono essere considerati cittadini di serie B, rischiano di essere ancora più marginalizzati. - annuncia il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - Il digital divide e l’isolamento dai mezzi di comunicazione di massa crescono anziché essere affrontati e risolti: durante i ripetuti lockdown abbiamo compreso fin troppo bene quali sono i problemi di connessione e ora questo aspetto legato alle frequenze televisive non fa che aggravare il problema”. "E' necessario adattare i ripetitori locali alle nuove frequenze senza che questi passaggi gravino sui Comuni. - sottolinea Suppo - Il nostro territorio è in larga parte montano ed è amministrato da molti Comuni piccoli dal punto di vista demografico e da quello delle dotazioni di personale e mezzi. Questi Comuni hanno bisogno di supporto in questa fase di cambiamento, per evitare che i loro cittadini siano esclusi dall'esercizio del diritto all’informazione e alla comunicazione”. Suppo ribadisce quindi che “occorre che il Governo sostenga i Comuni montani: nell’immediato accollandosi le spese per l’aggiornamento dei ripetitori, in prospettiva con una serie di incentivi che consentano ai residenti nei Comuni montani di installare senza costi eccessivi impianti e decoder per la ricezione satellitare, che consente di superare i problemi tecnici connessi alla diffusione del segnale televisivo digitale terrestre nelle aree montane".
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La quarta ed ultima escursione dell'estate 2021 sui Sentieri della Memoria organizzata dall'ecomuseo del Colle del Lys è in programma domenica 22 agosto (partenza h. 9) sui luoghi del rastrellamento del 29 marzo 1945.L'itinerario raggiunge il colle La Bassa di Favella noto anche come Pra dou col, allo spartiacque tra i bacini dei torrenti Messa e Sessi, in un'insenatura panoramica che permette di individuare bene i luoghi della memoria della 17ª Brigata Garibaldi "Felice Cima": fra tutti, le Alpi Cormeano, Frassa e Marino teatro di un micidiale rastrellamento.
L’escursione avrà un tempo di percorrenza di 3 ore e 30' e sarà come sempre accompagnata da una guida naturalistica dell’associazione ArteNa - Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Il programma delle escursioni sui Sentieri di Memoria rientra tra le iniziative del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia nel quale la Città metropolitana di Torino è impegnata a mettere in rete i sentieri della Resistenza
Prenotazione online a segre@colledellys.it oppure info@studioartena.it
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La richiesta di scansione di un documento conservato nella Biblioteca di storia e cultura del Piemonte collocata a Palazzo Cisterna ci ha consentito nei giorni scorsi di rileggere una interessante testimonianza amministrativa che già nel 1963 difendeva le cosiddette Terre Alte dal rischio di spopolamentoSi tratta del verbale di una riunione degli Uffici di Presidenza dei Consigli di valle che si tenne nello storico palazzo (allora sede della Provincia di Torino) il 14 dicembre 1963 presieduta dall’avv. Gianni Oberto Tarena, all'epoca assessore provinciale alla montagna che divenne poi presidente della Provincia, ma anche della neonata Regione Piemonte all'inizio degli anni '70.
Alla fine del 1963 si discuteva sulle modifiche da apportare alla legge 991 sui territori montani e dal verbale si evince la richiesta al Governo Moro di tutelare maggiormente gli insediamenti umani nelle Terre Alte: si faceva strada l’idea di elaborare una Carta della Montagna, che stabilisse i limiti entro cui ogni provvedimento riguardante le vallate alpine e appenniniche avrebbe dovuto collocarsi, per evitare scelte incongruenti tra loro o decisamente dannose.
Il verbale di quella discussione - quanto mai attuale - è stato digitalizzato ed è ora consultabile online su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/patrimonio-artistico-culturale-storico/dwd/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate/Riunione_consiglio_presidenza_1.pdf
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La Città metropolitana di Torino ha sottoscritto il protocollo d'intesa per la registrazione e la valorizzazione dell'itinerario escursionistico "Superga-Vezzolano-Crea".Un progetto lungo e complesso iniziato nell'autunno 2019, quando la Regione Piemonte chiese al nostro Ente di assumere la funzione di capofila e portare a conclusione un lavoro iniziato dal Parco del Po torinese
Ora il dossier di registrazione è stato inviato agli uffici della Regione Piemonte per la registrazione dell’itinerario e l’inserimento nel catasto regionale del patrimonio escursionistico.
Rispetto all'itinerario storico da Superga a Crea, il progetto di Città metropolitana ha previsto una tappa iniziale dalle Vallere a Superga e una tappa finale da Crea a a Casale Monferrato.
“Una scelta che incontrerà di certo il rinnovato e crescente interesse per gli itinerari e i cammini collinari da parte dei numerosi appassionati del territorio” commenta con soddisfazione il consigliere metropolitano delegato alla montagna Dimitri De Vita.
L'intesa di cui Città metropolitana di Torino è capofila coinvolge la Provincia di Asti e la Provincia di Alessandria che hanno collaborato proficuamente collaborato, tutti i Comuni attraversati dal percorso - Torino, Pino Torinese, Moncalieri, Pecetto, Baldissero Torinese, Pavarolo, Gassino, Sciolze, Cinzano, Moncucco Torinese, Albugnano, Aramengo, Cocconato, Robella, Montiglio Monferrato, Murisengo, Villadeati, Odalengo Piccolo, Cerrina Monferrato, Castelletto Merli, Ponzano Monferrato, Ozzano Monferrato, Treville, Cereseto, Casale Monferrato con la sola eccezione del Comune di Serralunga di Crea - il CAI, Pro Natura, l'Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Torinese e l'Ente di Gestione dei Sacri Monti.
Il prossimo passo sarà dare attuazione all'intesa e concertare un programma di valorizzazione che possa intercettare al meglio anche la prossima programmazione dei fondi europei.
Il protocollo impegna gli Enti alla manutenzione ordinaria, straordinaria e controllo dell’itinerario, alla costruzione di un’offerta turistica coordinata e di qualità anche attraverso il coinvolgimento degli operatori e ad azioni di informazione e promozione.
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