I NOSTRI COMUNICATI

 

Consiglio metropolitano

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Nella seduta che si terrà in videoconferenza con inizio alle 11 di venerdì 8 maggio il Consiglio metropolitano avrà all'ordine del giorno due deliberazioni, a relazione della Sindaca metropolitana Chiara Appendino:
- Coordinamento della Città metropolitana di Torino dei 312 Comuni nella gestione della Fase 2 dell'emergenza Covid 19
- Linee di indirizzo per la formazione del Piano Strategico Metropolitano 2021-2023, ai sensi dell'articolo 7 dello Statuto della Città metropolitana di Torino.

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Nella seduta che si è tenuta in videoconferenza oggi pomeriggio il Consiglio metropolitano ha affrontato il tema dell'emergenza Coronavirus nelle residenze sanitarie assistenziali. Il confronto è avvenuto nel corso di un question time richiesto dalla Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo "Città di città". La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha informato il Consiglio sul Protocollo d'intesa sottoscritto dalla Regione Piemonte, dalle Prefetture e dalle Province e dalla Città metropolitana di Torino, concernente le ulteriori misure di contenimento del Covid 19 e le indicazioni operative sull'assistenza territoriale e nelle strutture assistenziali e socio-sanitarie.
La Sindaca Appendino ha spiegato che il protocollo fa anche seguito alle sollecitazioni di molti Sindaci in merito alle situazioni preoccupanti in alcune RSA. Le preoccupazioni concernono i temi della messa in sicurezza delle RSA, del monitoraggio delle condizioni di salute del personale e della gestione delle persone ricoverate. Oltre al monitoraggio delle criticità presenti sul territorio, Sindaci, Province, Città metropolitana, Prefetture e Regione hanno avviato un confronto sulle modalità di effettuazione dei tamponi. Il monitoraggio riguarda il numero di ospiti - infettati e non - presenti nelle RSA, gli spazi disponibili per l'eventuale spostamento precauzionale degli ospiti e del personale a rischio, il numero di tamponi effettuati. La Città metropolitana, ha spiegato la Sindaca Appendino, svolge una funzione di coordinamento per la raccolta e la trasmissione dei dati ai Comuni e alla Regione, garantita dalla Direzione Protezione civile dell'Ente. Il protocollo affronta inoltre il tema del reperimento e della temporanea sostituzione del personale socio-sanitario da parte delle RSA, attingendo dalle graduatorie sanitarie. La Consigliera Grippo ha anche fatto riferimento al fatto che il Protocollo per il momento non è stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, nonostante preveda che la Cabina di Regia sulle RSA le debba coinvolgere. Il capogruppo della lista "Città di città", Roberto Montà, ha chiesto che sia potenziato il ruolo di coordinamento e collegamento svolto dalla Città metropolitana per migliorare il rapporto tra i Comuni e la Regione. La Sindaca Appendino ha convenuto sull'opportunità che la conferenza dei capigruppo del Consiglio metropolitano elabori e proponga una modalità di collaborazione stabile con i Comuni per la difesa degli interessi dei territori in situazioni di emergenza come l'attuale.
Nella seduta odierna il Consiglio ha inoltre approvato con 7 voti favorevoli e 9 astensioni l'adozione definitiva del Documento unico di programmazione 2020 e dello schema del Bilancio di previsione finanziario 2020-/2022, già approvati in prima lettura dal Consiglio stesso e sottoposti al parere della Conferenza metropolitana dei Sindaci del territorio. I Sindaci che avevano partecipato con voto telematico alla Conferenza avevano espresso a larga maggioranza un parere favorevole.

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Si svolgerà on line la Conferenza metropolitana dei 312 Sindaci del territorio, convocata nelle scorse settimane e in programma mercoledì 25 marzo alle 10 per l'espressione del parere sul DUP-Documento Unico di Programmazione e sul Bilancio di previsione 2020-2022 della Città Metropolitana di Torino.
"Non possiamo ovviamente riunire fisicamente i Sindaci nell'auditorium della nostra sede di corso Inghilterra, - spiega il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco - ma la conferenza dei capigruppo del Consiglio metropolitano ha deciso di tenere comunque la Conferenza, per consentire ai Sindaci di esprimere il parere sugli schemi di bilancio dell'Ente. Considerata la situazione di assoluta emergenza, il parere verrà espresso attraverso un'e-mail, compilando il modulo inviato ai Sindaci e firmandolo digitalmente". I Sindaci dovranno inviare il loro parere sul modulo, compilato e firmato digitalmente, entro il 25 marzo.
Sono componenti della Conferenza Metropolitana i Sindaci dei 312 Comuni della Città Metropolitana, che possono farsi sostituire, in caso di assenza o impedimento, esclusivamente dal Vicesindaco. Il modulo per l'espressione del parere dovrà quindi essere firmato esclusivamente da questi soggetti.

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Il Consiglio Metropolitano di Torino ha approvato lo schema del DUP-Documento Unico di Programmazione 2020, lo schema del Bilancio di previsione 2020-2022 con i relativi allegati e una mozione sulle priorità di intervento per quanto attiene opere e attività a seguito dell'accertamento dell'avanzo e per la predisposizione della prima Variazione di Bilancio dell'esercizio 2020.
La seduta del Consiglio si è tenuta a porte chiuse nella sede di corso Inghilterra 7, nel rispetto di quanto previsto dalle norme di prevenzione della diffusione del Coronavirus varate dal Governo.
Il Bilancio di previsione 2020-2022 pareggia sulla cifra di 534.508.632 Euro per l'anno in corso, 431.916.605 per il 2021 e 403.347.587 per il 2022. È stato annunciato dal Vicesindaco metropolitano Marco Marocco che l'espressione del parere della Conferenza metropolitana dei 312 Sindaci del territorio potrebbe avvenire attraverso una procedura di parere telematico con firma elettronica, per evitare la compresenza fisica dei primi cittadini nell'auditorium della sede di corso Inghilterra. Tutta la documentazione utile all'espressione del parere sarà inviata telematicamente ai Sindaci con il dovuto anticipo rispetto all'apertura della votazione via e-mail certificata.
Nel dibattito che ha preceduto il voto la Sindaca metropolitana Chiara Appendino, il Vicesindaco Marco Marocco, i Consiglieri Roberto Montà (capogruppo) e Mauro Carena della lista Città di città e il Consigliere delegato alle attività produttive Dimitri De Vita (Movimento 5Stelle) hanno convenuto sulla constatazione del fatto che la situazione economica critica che sarà generata dagli effetti dell'emergenza Coronavirus imporrà di rivedere alcune scelte sulle priorità di investimento. La Sindaca Appendino ha anche ricordato che, grazie all'oculata gestione degli ultimi anni, la Città Metropolitana di Torino ha una buona disponibilità di liquidità e un indebitamento sostenibile, per cui è possibile ipotizzare, con il consenso delle forze politiche rappresentate in Consiglio, una revisione del Piano Strategico per venire incontro alle esigenze dei Comuni e il ritorno ad un oculato indebitamento per sostenere importanti scelte di investimento che abbiano riflessi positivi sul sistema economico metropolitano.
Come detto, il Consiglio ha approvato una mozione proposta dal gruppo Città di città per la destinazione dell'avanzo di amministrazione relativo al Bilancio 2019 ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria della viabilità provinciale e degli edifici scolastici di competenza dell'Ente. L'elenco degli interventi da finanziare è scaturito dal confronto con gli amministratori locali ed è stato esaminato dalle Commissioni consiliari competenti. Il Consiglio ha poi approvato la mozione sul Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica illustrata dalla Consigliera delegata all'ambiente, Barbara Azzarà. Il documento impegna la Sindaca metropolitana a sostenere il piano di intervento proposto dalla Coldiretti.
Infine l'assemblea ha approvato un ordine del giorno con cui si chiede alla Regione di avviare un serio confronto sul futuro dei servizi dedicati alla formazione professionale e all'orientamento, che vivono una situazione di forte incertezza, stante l'annunciata intenzione della Regione stessa di rivedere il conferimento delle funzioni e delle risorse umane e finanziarie alla Città Metropolitana.

Consiglio metropolitano 11 03 2020 3 per sito

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Il Consiglio Metropolitano di Torino è convocato a porte chiuse mercoledì 11 marzo alle 9,30 nella sala al 15° piano della sede di corso Inghilterra 7, con all'ordine del giorno:
- interpellanza sul tema "Presente difficile e futuro incerto per le realtà di volontariato operanti al Barocchietto"
- approvazione dello schema del DUP-Documento Unico di Programmazione 2020
- adozione dello schema del Bilancio di previsione 2020-2022 con i relativi allegati
- mozione sulle priorità di intervento per quanto attiene opere e attività a seguito dell'accertamento dell'avanzo e per la predisposizione della prima Variazione di Bilancio dell'esercizio 2020
- mozione sul Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica

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ANAS ci deve rispondere, non siamo un ente pubblico di serie B. Oggi faremo partire un altro sollecito”. E' unanime il Consiglio metropolitano che ha approvato stamani un atto di indirizzo sulla partecipazione azionaria della Città Metropolitana di Torino nella SITAF spa.
Il documento impegna a richiedere nuovamente alla società FCT Holding, che ha pubblicato il bando per la vendita della partecipazione azionaria della Città di Torino, di attendere la conclusione dell'iter decisionale della Città Metropolitana, dell'ANAS spa e del Governo finalizzato al mantenimento del controllo pubblico sulla concessionaria dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia.
L’atto di indirizzo impegna inoltre il Vicesindaco metropolitano a verificare se il controllo pubblico su SITAF possa essere mantenuto attraverso la stipula di patti parasociali tra Città Metropolitana e ANAS, da perfezionare con l’approvazione del Consiglio metropolitano prima dalla conclusione della gara per la vendita delle quote detenute da FCT Holding.
Infine l’atto di indirizzo impegna a verificare, in assenza delle condizioni necessarie per la stipula di un patto parasociale con ANAS, se sussistano comunque le condizioni per assicurare alla Città Metropolitana l'esercizio di un ruolo di controllo della SITAF.

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Il Consiglio Metropolitano di Torino è convocato per mercoledì 26 febbraio alle 9,30 nella sala al 15° piano della sede di corso Inghilterra 7, con all'ordine del giorno:
- approvazione dello schema del DUP-Documento Unico di Programmazione 2020
- adozione dello schema del Bilancio di previsione 2020-2022 con i relativi allegati
- Definizione amministrativa della proprietà del vecchio tracciato provinciale di via Villardora, tra il km 7+950 della Strada Provinciale 198 di Villar Dora ed il km 26+760 della Strada Statale 25 del Moncenisio, con attribuzione del tratto stradale al Comune di Sant'Ambrogio di Torino

- proposta di modifica allo Statuto della società Environment Park spa

- proposta di modifica allo Statuto del Consorzio per gli insediamenti produttivi del Canavese

- atto di indirizzo sulla partecipazione azionaria della Città metropolitana nella SITAF spa
- mozione per l'intitolazione dell'auditorium della sede di corso Inghilterra ai cantonieri deceduti in servizio Giuseppe Rubino e Giuseppe Butera
- mozione sull'istituzione del Difensore civico territoriale
- mozione sul Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica

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Stamani il Consiglio metropolitano ha ascoltato in un’audizione aperta al pubblico una delegazione dei rappresentanti dei lavoratori della ex Embraco di Riva presso Chieri. Mario Amendola, sindacalista della UILM, ha sollecitato l’impegno delle forze politiche e degli Enti locali per la reindustrializzazione del sito e l’individuazione di un soggetto che possa portare avanti l’operazione. È poi intervenuto un operaio della ex Embraco, che ha definito la situazione dello stabilimento di Riva presso Chieri come un bluff, un raggiro perpetrato di chi aveva promesso investimenti che non si sono mai concretizzati, a danno di dipendenti che devono sopravvivere con i 750 Euro dell’indennità mensile di cassa integrazione. I lavoratori chiedono in sostanza che si impedisca alle multinazionali di lasciare i lavoratori italiani senza il posto di lavoro. I dipendenti della ex Embraco sollecitano un maggiore impegno da parte del Ministero dell’Industria e dello sviluppo economico e delle istituzioni nazionali, che, a loro dire, non hanno convocato tutti i soggetti interessati e che, a suo tempo, avevano avallato le proposte degli investitori stranieri che non si sono mai concretizzate.
Il Consigliere delegato alle attività produttive, Dimitri De Vita, ha chiesto che nessuno si abitui alla deindustrializzazione del nostro Paese, ricordando che la Città metropolitana non ha capacità legislativa o contrattuale, ma che gli amministratori sono impegnati a mettere in campo tutti i rapporti che hanno con le istituzioni nazionali. Il Consigliere Claudio Martano della lista “Città di città” ha ricordato di aver vissuto nel suo mandato di Sindaco di Chieri l’intera vicenda dell’ex Embraco. Ha poi fatto presente che erano state presentate altre proposte di intervento nel sito di Riva presso Chieri, forse meno ambiziose. Martano ha ricordato che si sta ora cercando di rimettere in campo quelle proposte di reindustrializzazione, a suo tempo ipotizzate per almeno una settantina di lavoratori. Ciascun Consigliere metropolitano, a giudizio di Martano, deve attivare le sue relazioni per contribuire ad una soluzione. Il Consigliere Mauro Carena della lista “Città di città” ha rimarcato a sua volta la tracotanza delle multinazionali che non hanno rispetto dei lavoratori italiani e auspicato una soluzione. La vicenda dell’ex Embraco a giudizio di Carena deve servire da lezione perché una situazione del genere non si verifichi più. Maurizio Piazza del gruppo “Città di città” ha giudicato come molto importante la vicinanza degli amministratori locali ai lavoratori, nonostante il poco spazio di manovra di cui dispongono i Comuni e la Città metropolitana. A giudizio di Piazza, l’importante è che la situazione dei lavoratori dell’ex Embraco non ricada nell’anonimato e nell’oblìo, perché si tratta di un problema nazionale. Roberto Montà, capogruppo di “Città di città” ha chiesto una mobilitazione per ottenere che vengano messe in campo risorse ad hoc, per evitare che nei confronti dei poteri forti passi il messaggio che in Italia si accetta tutto. Secondo Montà occorre coinvolgere l’intero sistema produttivo territoriale e valorizzare le competenze professionali presenti sul territorio per avviare operazioni di reindustrializzazione. Il Consigliere Graziano Tecco del Movimento 5Stelle ha ricordato di aver vissuto una vicenda analoga e auspicato un cambiamento di approccio alle crisi aziendali, con un impegno congiunto delle istituzioni e delle forze sociali ed economiche. La Consigliera metropolitana delegata all’istruzione e al sistema educativo, Barbara Azzarà, ha affermato che la formazione scolastica e professionale italiana è una risorsa indispensabile per rilanciare il sistema produttivo. A giudizio della Consigliera Azzarà il Ministero dell’Industria e dello sviluppo economico lavora al meglio per affrontare le crisi aziendali. Le soluzioni devono però essere cercate e trovate a livello globale, per superare un modello economico sbagliato, in cui molti giovani formati e capaci sono costretti ad emigrare all’estero. In chiusura del dibattito, la Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha sottolineato che la sensibilità sul tema appartiene a tutte le forze politiche. Dopo aver valutato gli esiti del tavolo di confronto convocato al MISE, il Consiglio metropolitano si impegnerà in azioni di sensibilizzazione delle istanze politiche nazionali.

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Nella seduta convocata dalla Sindaca metropolitana Chiara Appendino per giovedì 19 dicembre alle 8,30 nella sala del Consiglio Provinciale “Elio Marchiaro, in piazza Castello 205, il Consiglio metropolitano avrà all’ordine del giorno:
- la presa d’atto del rapporto sull’andamento gestionale degli organismi partecipati nel 2018, a relazione del Vicesindaco metropolitano Marco Marocco
- una Deliberazione concernente la razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie della Città Metropolitana, a relazione del Vicesindaco metropolitano Marco Marocco
- una Deliberazione concernente le determinazioni e gli indirizzi sulle partecipazioni della Città Metropolitana in società esercenti concessioni autostradali nel territorio di competenza, a relazione del Vicesindaco metropolitano Marco Marocco
- una Deliberazione sulle linee generali e gliobiettivi strategici per laggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza 2020-2022, a relazione della Sindaca metropolitana Chiara Appendino
- una Deliberazione concernente le linee di indirizzo per la formazione del Piano Territoriale Generale Metropolitano, a relazione del Consigliere delegato alla pianificazione strategica, Dimitri De Vita
- una deliberazione concernente la donazione alla Città Metropolitana della sede del Liceo “Domenico Berti” di via Duchessa Jolanda 27 bis a Torino da parte della Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo, a relazione del Vicesindaco metropolitano Marco Marocco
- una Deliberazione concernente il Regolamento per l’accreditamento, la valutazione, il funzionamento e la gestione dell’elenco telematico di operatori economici della Città Metropolitana di Torino, a relazione del Consigliere delegato alle gare e ai contratti Fabio Bianco
- una Deliberazione concernente gli indirizzi generali per le operazioni di ripristino stradale a seguito di incidenti della circolazione, a relazione del Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco
- l’approvazione dell’atto unilaterale d’obbligo edell’atto di vincolo ad uso scolastico degli immobili ammessi al Programma di interventi in materia di edilizia scolastica, a relazione del Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco
- una Deliberazione concernente lavori di adeguamento normativo e messa in sicurezza degli edifici della sede e della succursale di Chivasso del Liceo Scientifico Newton e dell’Istituto di istruzione superiore Europa Unita, a relazione del Consigliere delegato ai Lavori pubblici, Fabio Bianco
- tre Deliberazioni concernentigli accordi con i Comuni di Vinovo e di Volpiano per operazioni di classificazione, declassificazione e dismissione di alcuni tratti di strade provinciali, a relazione del Consigliere delegato ai Lavori pubblici, Fabio Bianco.
Nel corso della mattinata il Consiglio procederà inoltre all’audizione in seduta aperta al pubblico di una delegazione di rappresentanti dei lavoratori interessati dalla crisi della ex società Embraco (oggi Ventures) di Riva presso Chieri.

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La Città Metropolitana svolgerà anche per conto del Comune di Torino la funzione di stazione appaltante del servizio di pulizia e ripristino delle strade a seguito di incidenti della circolazione. Lo ha annunciato il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, rispondendo in Consiglio metropolitano ad una interrogazione del Consigliere Silvio Magliano del gruppo “Città di città”, il quale ha fatto riferimento all’insufficiente livello del servizio prestato dall’azienda appaltatrice nel territorio del capoluogo.
Magliano ha ricordato che in passato era stato ipotizzato un bando di gara unico e congiunto tra Città di Torino e Città Metropolitana per la pulizia delle strade e per il ripristino dei manufatti presenti sulle arterie, gestito dall’Ente di area vasta in qualità di stazione appaltante. Il Consigliere Bianco, ha confermato che la Città metropolitana ha iniziato la procedura per indire la gara d’appalto per il territorio della Città di Torino, a seguito di una richiesta del Comune. L’intera procedura, dall’indizione all’aggiudicazione, è affidata alla Centrale Unica Appalti e Contratti della Città Metropolitana, che a breve pubblicherà il bando della gara d’appalto, con un importo a base d’asta per quanto riguarda la sola Città di Torino di 1.900.000 euro più IVA per un anno, con un’opzione di prosecuzione di ulteriori sei mesi. Gli atti e la documentazione di gara (progetto tecnico, capitolato d’oneri, allegati, ecc.) vengono predisposti dalla Città Metropolitana di concerto con il Comune di Torino, che conserva comunque la competenza sugli atti di programmazione, sull’adozione della determinazione a contrattare e sulla fase che segue l’aggiudicazione definitiva.
Il capitolato speciale d’appalto prevede il ripristino delle infrastrutture a seguito di danni lievi e in particolare l’esecuzione sotto la direzione e la vigilanza degli uffici della Città di Torino del ripristino dello stato dei luoghi e delle pertinenze stradali danneggiate da incidenti: barriere di sicurezza, segnaletica, muri, materiale di arredo urbano, recinzioni, pali per l’illuminazione stradale, ecc. L’azienda appaltatrice dovrà fornire una regolare certificazione tecnica a richiesta degli Uffici tecnici della Città di Torino.