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Con la manifestazione “Corri con il Cuore” di domenica 27 novembre a Moncalieri si concluderanno gli appuntamenti podistici inseriti nel calendario del Trofeo “Corri per l’UGI”, promosso dal Comitato provinciale della FIDAL-Federazione italiana atletica leggera con il patrocinio e il sostegno della Città Metropolitana di Torino. Il ricavato di tutte le manifestazioni del Trofeo “Corri per l’UGI” andrà a finanziare le attività dell’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini. L’UGI è un’associazione di volontariato nata a Torino nel 1980 per iniziativa di un gruppo di genitori protagonisti della dolorosa esperienza della malattia di un loro bambino. Promuove e sostiene progetti per migliorare l’assistenza medica e sociale dei bambini e dei ragazzi affetti da tumore, operando principalmenteall’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per l’assistenza ai ricoverati e alle loro famiglie. Dal 2006 l’UGI ospita gratuitamente presso i 22 appartamenti di “Casa UGI” i bambini e i ragazzi in terapia e le loro famiglie.Il calendario del Trofeo Corri per l’UGI” prevedeva cinque corse podistiche su strada. A conclusione dell’annata verranno premiati gli atleti che in ogni categoria si saranno maggiormente distinti. Saranno inoltre premiate le prime 20 società, calcolando le partecipazioni di tutte le categorie. Saranno premiate a fine anno le categorie promozionali Esordienti e le società.
La "Corri con il cuore” è una gara di cross che si correrà nel Parco delle Vallere e sarà organizzata dall’associazione Qualitry, in collaborazione con il Running Center Club Torino, il gruppo sportivo Interforze e l’Atletica Alpini Trofarello. La gara sarà valida come prova della Coppa UISP Piemonte individuale e di società.
Il ritrovo dei partecipanti è previsto per le 8 alla Cascina del Parco, in corso Trieste 98 a Moncalieri. Le partenze delle varie categorie si susseguiranno dalle 9,30 alle 12,30, con distanze da percorrere che vanno da 400 metri a 6 Km. Per i tesserati agonisti alla FIDAL e agli Enti di promozione sportiva è prevista una sezione competitiva.
Le iscrizioni si ricevono entro giovedì 24 novembre. I tesserati FIDAL possono seguire la consueta procedura di iscrizione on-line, mentre i tesserati alla UISP o ad altri Enti di promozione possono inviare le richieste di iscrizione all’indirizzo sigma@fidalpiemonte.it Il giorno della manifestazione potranno essere accettate iscrizioni “last minute”, con un supplemento di 3 Euro alle quote di partecipazione, che sono di 10 Euro per gli adulti e 3 per le categorie giovanili, Allievi inclusi. La sezione non competitiva prevede una passeggiata di 6 Km, di corsa o a passo libero, sulla distanza di 6 Km. Si può comunque partecipare anche effettuando uno o due giri del percorso. Le preiscrizioni si ricevono all’indirizzo e-mail vallere@qualitry.it. Ci si può iscrivere anche presso i negozi convenzionati: Ottica Orla in via Arsenale 35, via Sacchi 32 e corso Moncalieri 257; Giannone Sport in corso Regina Margherita 221; Base Running in corso Cairoli 28/C e corso Trapani 233; Run in corso Unione Sovietica 339, corso Raffaello 23 e corso IV Novembre 110/1.
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Con il Memorial Enzo De Santo di domenica 6 novembre a Borgaro Torinese proseguono le manifestazioni podistiche inserite nel calendario del Trofeo “Corri per l’UGI”, promosso dal Comitato provinciale della FIDAL-Federazione Italiana Atletica Leggera con il patrocinio e il sostegno della Città Metropolitana di Torino.Il ricavato di tutte le manifestazioni del Trofeo “Corri per l’UGI” andrà a finanziare le attività dell’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini. L’UGI è un’associazione di volontariato nata a Torino nel 1980 per iniziativa di un gruppo di genitori protagonisti della dolorosa esperienza della malattia di un loro bambino. Promuove e sostiene progetti per migliorare l’assistenza medica e sociale dei bambini e dei ragazzi affetti da tumore, operando principalmente all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per l’assistenza ai ricoverati e alle loro famiglie. Dal 2006 l’UGI ospita gratuitamente presso i 22 appartamenti di “Casa UGI” i bambini e i ragazzi in terapia e le loro famiglie.
IL CALENDARIO DEL TROFEO “CORRI PER L’UGI”
Il calendario del Trofeo Corri per l’UGI” prevede cinque corse podistiche su strada. La prima si è svolta nell’ambito della manifestazione “Vivicittà” organizzata domenica 3 aprile a Torino dal Comitato provinciale della UISP. Il secondo appuntamento è stato quello con la Strasanmauro, organizzata il 15 maggio scorso dal gruppo sportivo Bertolo. Il Trofeo prevede anche una corsa in montagna, il Giro delle Borgate di Mattie-Memorial Franco Bertrando che è stato organizzato domenica 24 luglio a Mattie dal G.S. Orsiera e dall’Atletica Susa. Domenica 18 settembre si è invece disputata la “Nichelino San Matteo”, organizzata dall’Atletica Nichelino. Domenica 23 ottobre a Venaria si è disputato il Trofeo Interforze, mentre, come detto, la domenica 6 novembre sarà dedicata al Memorial Enzo De Santo, organizzato dall’associazione “In ricordo di Enzo”. Il programma della manifestazione di Borgaro prevede che la corsa competitiva sia valida come dodicesima prova del Trofeo Corri Piemonte su strada, terza prova della sezione giovanile del medesimo trofeo e prova della Coppa UISP Piemonte individuale e di società. Il percorso competitivo sarà di 10 Km ed è omologato dalla FIDAL. La manifestazione non competitiva sarà una passeggiata o corsa a passo libero o nello stile fitwalking. La quota di iscrizione è di 8 Euro per gli adulti sia per le categorie agonistiche che per le non competitive e 4 Euro per le categorie giovanili. Il ritrovo dei partecipanti è alle 8 di domenica 6 novembre in piazza della Repubblica a Borgaro Torinese. Le prime partenze delle categorie giovanili sono fissate per le 9, mentre le categorie degli adulti prenderanno il via dalle 9,40 in poi. Le iscrizioni alla sezione competitiva si ricevono entro martedì 3 novembre tramite il portale della FIDAL provinciale, mentre i non agonisti possono iscriversi in tutti i giorni lavorativi presso alcuni esercizi commerciali di Torino e di Borgaro. Per informazioni e iscrizioni: www.inricordodienzo.it
L’ultimo appuntamento del Trofeo “Corri per l’UGI” sarà la "Corri con il cuore”, gara di cross che si correrà domenica 27 novembre a Moncalieri e sarà organizzata dall’associazione Qualitry.
A conclusione del calendario agonistico verranno premiati gli atleti che in ogni categoria si saranno maggiormente distinti. Saranno inoltre premiate le prime 20 società, calcolando le partecipazioni di tutte le categorie. Saranno premiate a fine anno le categorie promozionali Esordienti e le società. A tutte le manifestazioni potranno partecipare gli atleti tesserati per il 2016 ai rispettivi Enti di promozione sportiva e/o Federazioni. Ad ogni manifestazione potrà essere abbinata una sezione non competitiva con un percorso ridotto rispetto alla competitiva.
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Sino a domenica 23 ottobre al centro ippico “La Peschiera QH”, a Molliette di Caluso, è in programma la Coppa delle Regioni, evento finale della stagione agonistica dell'AIQH, l’Associazione Italiana Quarter Horse. L’AIQH ha deciso di affidare l’organizzazione delle gare al Regional Piemonte Quarter Horse, poiché la squadra subalpina, condotta dalla responsabile e coach regionale Cristina Fiscella, ha vinto le ultime due finali, nel 2014 e 2015, della Coppa delle Regioni.A Caluso sono in programma gare di Reining e delle più spettacolari discipline delle Western Performance, a cui partecipano cavalli e cavalieri provenienti dai più prestigiosi centri ippici di 12 Regioni italiane.Tra partecipanti e accompagnatori, è prevista la partecipazione di oltre quattrocento persone e di oltre cento cavalli. L'organizzazione della finale è a carico dell'associazione sportiva dilettantistica Performance Horses, che ha sede al centro ippico La Peschiera QH.
L’evento è patrocinato dalla Città Metropolitana ed è un’occasione per far apprezzare al pubblico subalpino l'ottimo livello raggiunto dai vari centri ippici piemontesi, che offrono i loro migliori binomi alla squadra regionale. Il pubblico dei non addetti ai lavori può così conoscere da vicino il Reining, una disciplina dell’equitazione americana, la cui traduzione letterale significa “lavorare di redini”. Si possono apprezzare le Western Performance, indispensabili per mostrare la versatilità, l’attitudine e i movimenti di un cavallo da lavoro. Ma le finali nazionali sono anche un’occasione di promozione per le peculiarità naturalistiche, storiche, culturali ed eno-gastronomiche del Canavese. Nella tre giorni di gare, si possono ammirare splendidi esemplari di Quarter horses, cavalli americani molto amati per la loro dolcezza e la loro versatilità, derivati da incroci tra purosangue inglesi, mustang (cavalli rinselvatichiti dei primi coloni) e cavalli di razza spagnola (arrivati con i primi viaggi verso il Nuovo Mondo).
Per saperne di più e consultare il programma della manifestazione: www.final2016
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Martedì 20 settembre a Palazzo Cisterna sono state presentate la manifestazione “Hipporun - Mezza Maratona di Vinovo” e la “Corsa del Cuore – Heart Run”, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino.Domenica 25 settembre alle 9,15 davanti all’ingresso dell’Ippodromo di Vinovo partirà la prima edizione della Mezza Maratona di Vinovo, manifestazione di corsa regionale su strada Fidal e prova valida per la Coppa UISP. Il percorso pianeggiante è un anello interamente chiuso al traffico, che attraverserà i Comuni di Vinovo, Candiolo, None e Nichelino. L’arrivo sarà all’interno della pista ippica, dopo aver percorso un intero giro nella parte asfaltata. Parte del ricavato andrà a finanziare la Fondazione Specchio dei Tempi.
Dopo la partenza della Mezza Maratona, alle 9,25, partirà “La Corsa del Cuore – Heart Run” organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, aperta a famiglie, mamme con passeggini, amici a quattro zampe e persone con patologie cardiovascolari e respiratorie.
La Giornata Mondiale del Cuore si celebra ogni anno il 29 settembre e ha come scopo quello di aumentare la consapevolezza sulla salute in ambito cardiologico e sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari. La corsa del cuore è nata quindi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul primo soccorso e la defibrillazione precoce.
Ad aprire la conferenza stampa di martedì 20 è stato Silvano Ferraris di HippoGroup Torinese spa-Ippodromo di Vinovo, che ha raccontato come è nata l’iniziativa e come si svolgerà. “Abbiamo già collaborato con la Società Podistica Torino per la prima edizione della HippoRun nel 2015. – ha spiegato Ferraris -Con l'Associazione Piemonte Cuore e con Marcello Segre, ci siamo conosciuti quest'anno ad aprile per la consegna del defibrillatore all'ippodromo di Vinovo donato dalla Fondazione Specchio dei Tempi. L'organizzazione della Mezza Maratona di Vinovo e della Corsa del Cuore è partita almeno nove mesi fa, prima con incontri, progetti e ipotesi di percorsi diversi e poi in queste ultime due settimane con un lavoro molto più febbrile e tanta più adrenalina. Adesso siamo in prossimità del traguardo e ci siamo arrivati assieme a persone che si sono spese tantissimo per la buona riuscita dell'evento. Questo è quello che resterà oltre alla manifestazione sportiva, la collaborazione tra gli Enti locali, le società sportive, il mondo dell'associazionismo e la società HippoGroup Torinese, che gestisce l'Ippodromo di Vinovo. Un bell'esempio di sinergia tra Enti e soggetti con finalità diverse, impegnati per un unico obiettivo. L'Ippodromo di Vinovo domenica mette a disposizione il proprio palcoscenico. I cavalli lasciano spazio per una mattina ai podisti e a una manifestazione sportiva importante, sia dal punto di vista agonistico (ad una settimana dalla Maratona di Torino) che dal punto di vista della solidarietà, con l'impegno di Piemonte Cuore e Specchio dei Tempi. Per noi questo è importantissimo perché, nonostante la crisi dell'ippica di questi anni, l'Ippodromo di Vinovo vuole dimostrare la propria vitalità e l'impegno a continuare nel proprio ruolo di posto dedicato allo spettacolo, allo sport e al tempo libero. La giornata continuerà anche nel pomeriggio con la disputa delle corse al trotto, gli eventi organizzati dagli sponsor della manifestazione e i pony della Horse House. L'ingresso all'Ippodromo sarà gratuito sia in mattinata che che nel pomeriggio, come succede in ogni appuntamento con le corse nell'impianto torinese”.
Maria Teresa Mairo, Assessore allo sport del Comune di Vinovo, è intervenuta per ribadire l’impegno della sua amministrazione: “bisogna apprezzare e valorizzare questi eventi perché sono un modo per far conoscere e vivere il territorio. Oltre all’Ippodromo di Vinovo e alla Podistica Torino voglio ringraziare Piemonte Cuore Onlus per le sue attività; come comune abbiamo collaborato insieme sui temi della cardioprotezione”.
Mauro Fontana, della Podistica Torino, ha fornito dati e numeri: “Ad oggi si sono iscritti circa 500 podisti, un buon risultato. Come spiegato da Ferraris, è stato svolto un lungo lavoro di progettazione e realizzazione che coinvolgerà anche 250 volontari. La mezza maratona partirà dall’ippodromo, si correrà per 5-6 km nel Comune di Vinovo, poi si dirigerà verso Candiolo, sfiorerà Nichelino per poi concludersi all’Ippodromo”. I partecipanti ad entrambe le gare riceveranno pacchi gara e medaglie ricordo.
Marcello Segre, Presidente di Piemonte Cuore Onlus, ha concluso presentando la Corsa del Cuore, manifestazione ludico-motoria non competitiva di circa 5 km, a cui potranno partecipare tutti: famiglie, mamme con i passeggini, amici a quattro zampe e persone con patologie cardiovascolari e respiratorie. “La data scelta per la manifestazione non è casuale, perché il 29 settembre è la Giornata Mondiale del Cuore. – ha spiegato Segre – La Giornata ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura del proprio cuore”. A fare da starter sarà Daniela Ghiglietti, insegnante di educazione fisica, salvata in casa dal figlio da un arresto cardiaco, portatrice di un defibrillatore sottocutaneo e testimonial dei progetti di Piemonte Cuore Onlus. Si correrà anche in ricordo di Lorenzo Greco, studente dell’Istituto Agnelli di Torino che nel febbraio del 2014 morì per un arresto cardiaco in classe. “Vogliamo trasmettere ai giovani l’importanza dell’attività fisica. – ha concluso Segre - Infatti la corsa sarà gratuità fino ai 12 anni di età”.
Le iscrizioni sono possibili on-line su www.mysdam.it fino al 23 settembre alle 24; fino al 22 settembre presso la sede sociale della Podistica Torino in corso Siracusa 10 (martedì e giovedì dalle 15 alle 19, il sabato dalle 9 alle 12); fino al 23 settembre nella sede di Piemonte Cuore Onlus, in via Asinari di Bernezzo 80 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17); fino al 23 settembre alla piscina-palestra On Sport di via Stupinigi 16 a Vinovo; domenica 25 settembre dalle 7 alle 8.45 all’Ippodromo di Vinovo.
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Domani, martedì 20 settembre, alle 11 nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Hipporun - Mezza Maratona di Vinovo” e della “Corsa del Cuore – Heart Run”.Domenica 25 settembre alle 9,15 davanti all’ingresso dell’Ippodromo di Vinovo partirà la prima edizione della Mezza Maratona di Vinovo, manifestazione di corsa regionale su strada Fidal e prova valida per la Coppa UISP. Il percorso pianeggiante è un anello interamente chiuso al traffico, che attraverserà i Comuni di Vinovo, Candiolo, None e Nichelino. L’arrivo sarà all’interno della pista ippica, dopo aver percorso un intero giro nella parte asfaltata.
Dopo la partenza della Mezza Maratona, alle 9,25, partirà “La Corsa del Cuore – Heart Run” organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, aperta a famiglie, mamme con passeggini, amici a quattro zampe e persone con patologie cardiovascolari e respiratorie.
La Giornata Mondiale del Cuore si celebra ogni anno il 29 settembre e ha come scopo quello di aumentare la consapevolezza sulla salute in ambito cardiologico e sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari. La corsa del cuore è nata quindi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul primo soccorso e la defibrillazione precoce.
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Biciclette che sono vere e proprie opere d’arte, realizzate con soluzioni tecniche all’avanguardia per l’epoca e divenute nel tempo preziosi oggetti da collezione: si intitolano “Azzurro Beltramo” la mostra e l’evento commemorativo che si tengono oggi a Palazzo Cisterna, nella giornata in cui lo storico edificio torinese è aperto al pubblico, in occasione di una delle visite guidate che, una volta a mese, animano la sede della Città Metropolitana di Torino.L’invito agli appassionati delle due ruote per ricordare la figura di Lino Beltramo è venuto da Marilena Beltramo, figlia dello storico costruttore torinese di biciclette, la quale ha promosso l’evento in collaborazione con l’Associazione Velocipedistica Piemontese e la Città Metropolitana di Torino.
Stamani si sono tenute l’inaugurazione della mostra ed una successiva conferenza su Lino Beltramo, a cui erano presenti alcuni grandi campioni del ciclismo del passato, primo fra tutti il nolese Franco Balmamion.
L’importanza della figura di Lino Beltramo è stata sottolineata dal giornalista Beppe Conti, che ha presentato nell’occasione il suo libro “La grande storia del Ciclismo”, pubblicato recentemente per i tipi della Graphot Editrice. Il volume dedicato alla biografia di Lino Beltramo è stato invece illustrato dall’autore, Francesco Di Sario. Franco Bocca, giornalista che segue da molti anni le vicende del ciclismo piemontese per “La Stampa”, è intervenuto per sottolineare l’importanza dei costruttori artigianali torinesi nell’evoluzione tecnica della bicicletta da corsa nel XX secolo.
La mostra “Azzurro Beltramo” è visitabile sino a questa sera alle 18 e presenta alcuni pezzi rari, di grande interesse per i collezionisti e per gli appassionati di storia del ciclismo agonistico: si tratta di 25 biciclette realizzate nell’officina di Lino Beltramo, in via Michele Lessona a Torino, tra gli anni ’30 e gli anni ’60 del XX secolo. Sono esposti una decina di modelli da corsa, otto bici da uomo da viaggio e sport, cinque da donna, due tandem e una bicicletta da pista.
LINO BELTRAMO, CORRIDORE, ARTIGIANO DELLA BICICLETTA E AMICO DEI CAMPIONI DEL PEDALE
Lino Beltramo nacque nel 1898 in provincia di Asti, ma presto la sua famiglia si spostò a Torino per motivi di lavoro. In giovane età lavorò come garzone in una bottega ciclistica e iniziò presto a pedalare. Già nel 1915 corse il Giro del Piemonte e, nello stesso anno, aprì una propria bottega ciclistica. Servì la patria nel primo conflitto mondiale e, finita la guerra, tornò a Torino, per riprendere la sua attività in borgo Vanchiglia. Dal 1922 trasferì la sua officina in via Lessona, nella sede che, nell’ambiente del ciclismo agonistico, divenne ben presto leggendaria. Negli anni ‘20 Beltramo consolidò una solida reputazione come costruttore, affinando sempre di più una tecnica di saldatura degli elementi del telaio diventata un segno distintivo della sua produzione. Negli anni ‘30 la Beltramo crebbe per dimensioni aziendali e volumi di produzione, impiegando diversi dipendenti, oltre al figlio Giovanni e alla moglie Margherita. Sin dagli inizi Beltramo collaborò con la società ciclistica Unione Sportiva Ausonia, a cui rimase sempre legato, Anche il figlio corse per un certo periodo con i colori della prestigiosa società torinese. Dagli anni ‘30 sino alla fine degli anni ‘50 quasi tutti i corridori torinesi più importanti utilizzarono le biciclette Beltramo e molti di loro militarono nelle fila dell'Ausonia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il rifiuto di aderire al partito fascista procurò a Beltramo non poche difficoltà nella sua attività commerciale. Nel 1943, all'avvento della Repubblica Sociale Italiana, il costruttore torinese si vide costretto a chiudere le officine di via Lessona. Grazie all'amicizia del commendator Piero Dusio, Beltramo trasferì la sua attività all'interno di un reparto della casa automobilistica Cisitalia. Alla fine del conflitto riaprì la sua officina, puntando ancora una volta sulle biciclette da corsa di altissima qualità, in quella che fu la stagione d'oro del ciclismo italiano, con l’eterna sfida tra Coppi e Bartali. Con la fine degli anni 50 l'attività di Lino Beltramo si ridimensionò sempre più, sino ad occuparlo sporadicamente. Ma il ricordo di questo vero e proprio maestro della bicicletta rimase vivo nell’ambiente agonistico, anche dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1968.
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Biciclette che sono vere e proprie opere d’arte, realizzate con soluzioni tecniche all’avanguardia per l’epoca e divenute nel tempo preziosi oggetti da collezione: si intitolano “Azzurro Beltramo” la mostra e l’evento commemorativo che si terranno sabato 17 settembre a Palazzo Cisterna. In quella giornata il palazzo sarà aperto al pubblico in occasione di una delle visite guidate che, una volta a mese, animano la sede della Città Metropolitana di Torino.L’invito agli appassionati delle due ruote per ricordare la figura di Lino Beltramo viene da Marilena Beltramo, figlia dello storico costruttore torinese di biciclette, la quale ha promosso l’evento in collaborazione con l’Associazione Velocipedistica Piemontese e la Città Metropolitana di Torino. Alle 11, all’inaugurazione della mostra e alla successiva conferenza su Lino Beltramo saranno presenti alcuni grandi campioni del ciclismo del passato.
L’importanza della figura di Lino Beltramo sarà sottolineata dal giornalista Beppe Conti, che presenterà nell’occasione il suo libro “La grande storia del Ciclismo”, pubblicato recentemente per i tipi della Graphot Editrice. Il volume dedicato alla biografia di Lino Beltramo sarà invece illustrato dall’autore, Francesco Di Sario.
La mostra sarà visitabile sino alle 18 e presenterà alcuni pezzi rari, di grande interesse per i collezionisti e per gli appassionati di storia del ciclismo agonistico: si tratta di 25 biciclette realizzate nell’officina di Lino Beltramo, in via Michele Lessona a Torino, tra gli anni ’30 e gli anni ’60 del XX secolo. Saranno esposti una decina di modelli da corsa, otto bici da uomo da viaggio e sport, cinque da donna, due tandem e una bicicletta da pista.
LINO BELTRAMO, CORRIDORE, ARTIGIANO DELLA BICICLETTA E AMICO DEI CAMPIONI DEL PEDALE
Lino Beltramo nacque nel 1898 in provincia di Asti, ma presto la sua famiglia si spostò a Torino per motivi di lavoro. In giovane età lavorò come garzone in una bottega ciclistica e iniziò presto a pedalare. Già nel 1915 corse il Giro del Piemonte e, nello stesso anno, aprì una propria bottega ciclistica. Servì la patria nel primo conflitto mondiale e, finita la guerra, tornò a Torino, per riprendere la sua attività in borgo Vanchiglia. Dal 1922 trasferì la sua officina in via Lessona, nella sede che, nell’ambiente del ciclismo agonistico, divenne ben presto leggendaria. Negli anni ‘20 Beltramo consolidò una solida reputazione come costruttore, affinando sempre di più una tecnica di saldatura degli elementi del telaio diventata un segno distintivo della sua produzione. Negli anni ‘30 la Beltramo crebbe per dimensioni aziendali e volumi di produzione, impiegando diversi dipendenti, oltre al figlio Giovanni e alla moglie Margherita. Sin dagli inizi Beltramo collaborò con la società ciclistica Unione Sportiva Ausonia, a cui rimase sempre legato, Anche il figlio corse per un certo periodo con i colori della prestigiosa società torinese. Dagli anni ‘30 sino alla fine degli anni ‘50 quasi tutti i corridori torinesi più importanti utilizzarono le biciclette Beltramo e molti di loro militarono nelle fila dell'Ausonia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il rifiuto di aderire al partito fascista procurò a Beltramo non poche difficoltà nella sua attività commerciale. Nel 1943, all'avvento della Repubblica Sociale Italiana, il costruttore torinese si vide costretto a chiudere le officine di via Lessona. Grazie all'amicizia del commendator Piero Dusio, Beltramo trasferì la sua attività all'interno di un reparto della casa automobilistica Cisitalia. Alla fine del conflitto riaprì la sua officina, puntando ancora una volta sulle biciclette da corsa di altissima qualità, in quella che fu la stagione d'oro del ciclismo italiano, con l’eterna sfida tra Coppi e Bartali. Con la fine degli anni 50 l'attività di Lino Beltramo si ridimensionò sempre più, sino ad occuparlo sporadicamente. Ma il ricordo di questo vero e proprio maestro della bicicletta rimase vivo nell’ambiente agonistico, anche dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1968.
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Nella serata di venerdì 2 settembre a Bricherasio è in programma la tredicesima edizione del Giro podistico del Belvedere, terza prova del calendario di iniziative che gli organizzatori locali hanno inserito nel circuito dedicato alle società giovanili e alle scolaresche e nel circuito UISP del Pinerolese e Valle Infernotto. Le manifestazioni organizzate a Bricherasio sono patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino e hanno carattere non competitivo e promozionale per le categorie giovanili.Il Giro podistico del Belvedere è parte integrante del progetto “Cammina e corri con l’Avis“, che ha come scopo la promozione della donazione del sangue e dell’attività motoria ludico-sportiva. L’organizzazione tecnica è curata dall'Atletica Val Pellice, con la collaborazione della Podistica None e di alcune associazioni sportive locali, la Ciclistica Brike Bike, il Motoclub Edelweiss e l’Atletica I.C. Caffaro.
Il percorso del Giro del Belvedere ricalca quello dell’edizione 2015. Il programma propone anche la non competitiva “CanCamminiamo”, per coloro che amano correre o camminare con i loro amici a quattro zampe. E’ confermata anche la sezione walking-camminata, con percorrenze di 6,2 Km e di 3,1. Il programma della manifestazione prevede per le 18,50 la partenza della “Cancamminiamo” di 3,1 Km;per le 18,55 quella della gara non competitiva per camminatori, fitwalkers e nordicwalkers; per le 19 quella della gara per le categorie Esordienti, con distanze variabili a seconda dell’età, valida come prova per l’assegnazione della Coppa Uisp Piemonte. La gara podistica non competitiva di 6,2 Km partirà alle 19,20, mentre alle 19,25 partirà la gara per Ragazzi e Cadetti valida come prova della Coppa Uisp Piemonte.
Il percorso si snoda per un quarto della sua lunghezza su sterrato. Inizia e termina al centro polivalente di piazza Don Morero e attraversa nei due sensi il centro storico, per raccordarsi alla parte che si snoda sulla collina del Castello, ove sorgono la torretta del Belvedere e la chiesa dedicata alla Madonna. Il tracciato comprende brevi salite e discese, tocca vigneti, frutteti e il lavatoio coperto dell'800, fiancheggiando anche una parte del canale comunale. Sulla collina, considerata un tempo sito strategico militare, sorgeva un tempo una cittadella fortificata, più volte distrutta e ricostruita. Contesa da francesi, spagnoli e sabaudi, la cittadella venne definitivamente distrutta dall'esercito del Duca di Savoia nel 1594, dopo un lungo assedio agli occupanti francesi.
Le iscrizioni al Giro del Belvedere sono possibili entro il 31 agosto 2016 per concorrere alla classifica dei gruppi più numerosi. La richiesta di iscrizione deve essere inviata all’indirizzo e-mail merlo_claudio@yahoo.it o spedita al numero di fax 0121.598403, indicando il nominativo del gruppo e l’anno nascita per gli atleti per le categorie giovanili. Ci si può anche iscrivere presso il negozio MC Running di via Lequio 62 a Bricherasio o alla tabaccheria di piazza Santa Maria. Sono anche possibili iscrizioni sul posto sino a 20 minuti prima della partenza. Le quote di partecipazione sono di 6 Euro per gli adulti, 4 per le categorie giovanili e 8 Euro per la “Cancamminiamo” (ai pre-iscritti entro 31 agosto sconto di 1 Euro). I fondi raccolti, al netto delle spese, verranno devoluti all’UGI-Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini, al Telesoccorso Valpellice e all’associazione “Le Ali Spiegate” di San Germano Chisone.
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A Torino è nato un nuovo centro per la diffusione dello sci d’erba. L’attività, patrocinata dalla Città Metropolitana, si svolge nella cornice naturale del Parco del Nobile ed è aperta sia alle persone disabili che ai normodotati. L'attività e l'organizzazione delle attrezzature sono a cura del Distretto Rotary 2031 del Piemonte, con un particolare coinvolgimento del Rotary Susa e Valsusa e di Soroptimist, mentre la gestione è coordinata dall'associazione sportiva Sportdipiù.Il progetto ha le sue origini nel luglio del 2011, quando, grazie al Rotary Susa e Valsusa, è nato a Sansicario il Centro regionale Skiderba.it. Grazie a un lungo periodo di studio e alla sinergia tra il Rotary, il Centro di Sansicario e l’atleta Luigi Grill, sono state messe a punto le attrezzature per i disabili, brevettate l'anno scorso. Nel Parco del Nobile a Torino la pista è allestita in un prato attrezzato con un impianto di risalita. L'area del Parco del Nobile è raggiungibile con l’autobus 53 ed è dotata di parcheggio, servizi igienici e deposito per le attrezzature. L'attività si può praticare nei pomeriggi di mercoledì, sabato e domenica, indicativamente dalle 14 alle 18, prenotando via mail all’indirizzo segreteria@sportdipiu.it o telefonando al numero 011-19782279. Il coinvolgimento della SUISM consentirà in un futuro prossimo la formazione di nuovi istruttori che, in seguito al corso e al superamento di un esame, riceveranno la qualifica per l'insegnamento della disciplina e per l'accompagnamento delle persone disabili.
UNA DISCIPLINA DIVENTATA AUTONOMA
Il Centro regionale Sci d'Erba è stato fondato da un gruppo di maestri di sci e atleti dell'Alta Valle Susa. L'avventura è iniziata quando la Federazione Italiana Sport Invernali ha chiesto ai responsabili del Centro di organizzare gare valide per la Coppa del Mondo, prima a Sestriere e poi, nel 2011, a Sansicario. Fondato ufficialmente nel luglio 2011, il Centro Sci d'Erba di Sansicario ha subito riscosso l’interesse di molti Sci Club, che lo utilizzano per l’allenamento estivo dei loro atleti.
Lo sport dello sci d'erba ha le sue origini in Germania. Negli anni '70 del XX secolo la disciplina è approdata in Italia. I primi sci, dall'aspetto di un pattino cingolato, erano chiamati “Rolka”, un nome derivante dalla combinazione tra la parola tedesca “roll” - che significa rotolamento - e le prime due lettere del cognome del progettista che aveva brevettato l’attrezzo, l’ingegner Kaiser. Inizialmente molto legato allo sci alpino per regolamentazione e tecnica, lo sci d’erba con il tempo ha adottato un proprio modello organizzativo e agonistico.
Dagli anni ’80 la Federazione Italiana Sport Invernali seleziona e gestisce le squadre nazionali che partecipano alla Coppa del Mondo e ai Campionati mondiali.
La pista ideale per lo sci d'erba deve essere sicura, avere una pendenza media intorno al 20% e un ampio punto di arrivo, che permetta allo sciatore di fermarsi rullando verso monte. Il manto erboso deve essere compatto e ricco, privo di sassi e di buche. Le piste devono essere messe in sicurezza e non presentare tratti stretti o molto ripidi. I tracciati agonistici devono ottenere l’omologazione da parte di una commissione federale che vigila sulla loro preparazione.
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Sabato 23 luglio alle 15 ricomincia l’avventura dell’Iron Bike, una delle gare di mountain bike più dure al mondo. L’ormai tradizionale arrivo finale a Sauze d’Oulx e l’intero percorso giustificano pienamente il patrocinio e il sostegno della Città Metropolitana di Torino ad un evento che porta le immagini delle montagne olimpiche in tutto il mondo.Dall’anno scorso il prologo a Limone Piemonte è diventato una vera e propria tappa, con partenza da Tenda in Val Roja e 38 km di percorso. Il trasferimento dei biker da Limone a Tenda avviene in treno, mentre il ritorno “pedalato” mette subito a dura prova la resistenza dei concorrenti sulla Route Départementale 6204e sulle strade sterrate che toccano le fortificazioni al confine tra Francia e Italia. L’arrivo della tappa è previsto nel centro storico di Limone. Domenica 24 luglio per i corridori c’è fatica a volontà nella tappa con arrivo ad Acceglio, in Valle Maira, dopo un percorso di 122 Km. L’arrivo è ai 1713 metri della borgata Viviere, che ospita un “rifugio diffuso” nelle case ristrutturate nel rispetto dell’architettura alpina tradizionale. Lunedì 25 la carovana dell’Iron Bike entra nel territorio della Città Metropolitana di Torino con la prova speciale sulla Rocca di Cavour, su di un percorso da ripetere tre volte, che dalla centrale piazza Sforzini sale in cima al promontorio e ridiscende in paese. La partenza è fissata per le 18,30. Per rispettare l’ambiente dell’Area naturale protetta della Rocca di Cavour, il percorso si svolge interamente su tratti di strada asfaltata. Martedì 26 luglio l’Iron Bike tocca Bobbio Pellice il più elevato ed esteso comune della Val Pellice, punto d’arrivo del sentiero del “Glorioso Rimpatrio”, che ripercorre l’epica vicenda dei Valdesi i quali, dopo anni di esilio, ritornarono nelle loro valli, ricordati dal monumento in borgata Sibaud, davanti al quale sfileranno i corridori dell’Iron Bike. Mercoledì 27 la corsa arriva a Pramollo, in Val Chisone, passando dal Rifugio Barbara, dal Barant, dal Jervis, dal Colle Giulian e da Prali. Nella stazione sciistica della Val Germanasca i corridori salgono in seggiovia verso i Tredici Laghi, per raggiungere la partenza di una prova speciale in discesa che li riporta a Prali. Poi, con un’altra prova speciale, la corsa arriva direttamente a Pramollo, passando per il Colle Lazzarà. La Pramollo-Lago del Laux di Usseaux è la durissima frazione di giovedì 28 luglio. Da Pramollo Ruata si scende per sentieri antichi nel bosco che porta alla sede Comunale a Rua, si scende a San Germano Chisone e si prosegue fino a Porte. Giunti nel primo paese della Val Chisone, i concorrenti affrontano un percorso che si snoda fra boschi e formazioni rocciose imponenti, gole profonde varcate da sette ponti sospesi, sale fino ai 1.300 metri del Gran Dubbione e ridiscende attraverso antiche borgate. Dal fondo della Val Chisone i corridori riprendono quota, imboccano la Valle Germanasca, transitano a Massello e, dopo l’abitato di Balsiglia, iniziano la scalata ai 3.000 metri del Monte Albergian. Con la successiva picchiata finale verso il Lago del Laux si conclude la parte competitiva della tappa. Un tratto di trasferimento di 21 km senza tempo imposto è ancora necessario per raggiungere il campo base del rifugio Selleries, a 2.040 metri di quota. Venerdì 29 luglio è il giorno dell’ormai classica tappa del Sestriere, che, grazie alla collaborazione con la Vialattea, permette ai corridori di recuperare quota con gli impianti di risalita, fra i quali la funivia Pattemouche-Anfiteatro. Non può mancare in questa frazione l’ascesa al “mostro sacro” dell’Iron Bike, il Monte Chaberton, raggiunto salendo da Fenils di Cesana. Ai 3120 metri di quota della cima è posto il traguardo della prova speciale, con l’arrivo dei corridori festeggiato dalle autorità italiane e francesi. I bikers però devono proseguire verso Claviere e scendere attraverso le Gole di San Gervasio sotto la lunghissima campata del ponte tibetano. Sabato 30 luglio la tappa finale si conclude a Sauze d’Oulx, che festeggia il decimo anno di passaggio dell’Iron Bike con una speciale performance: una prova con partenza collettiva sullo stile della 24 Ore di Le Mans. I concorrenti sono schierati a piedi e le bici allineate ad una certa distanza. Al via si corre a recuperare la propria bicicletta, si salta in sella e ci si butta a capofitto da Sportinia al centro cittadino, con arrivo in piazza III Reggimento Alpini.
Per saperne di più: www.ironbike.it
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