I NOSTRI COMUNICATI

 

Cultura

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Ci sarà anche la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, gioiello della Città metropolitana di Torino con sede a Palazzo Cisterna di Torino, al Castello di Masino, la sontuosa dimora canavesana acquistata dal Fai nel 1988, nell’ambito dell’evento “Due giorni per la lettura”.
Una due giorni, sabato 12 e domenica 13 novembre, dedicata alla lettura che dà l’avvio ad una collaborazione tra Fai e Città metropolitana di Torino, due enti che credono nel binomio tra cultura e mobilità sostenibile.
È per questo motivo che nel fine settimana si potrà raggiungere il Castello di Masino con un servizio di trasporto pubblico gratuito.
Sono due le navette che trasporteranno i visitatori a Masino: una da Torino (con partenza dalla stazione di Porta Susa alle ore 9,15 con ritorno da Masino alle 17,30) e una da Chivasso (con partenza dalla stazione ferroviaria alle ore 9,15 con ritorno da Masino alle 17,30).
L’utilizzo del trasporto pubblico per grandi eventi culturali rientra a pieno titolo nelle azioni del PUMS, il Piano urbano per la mobilità sostenibile della Città metropolitana, con l'intento di favorire gli spostamenti anche di chi non vuole o non può usare l'automobile.
La due giorni per la lettura è la prima iniziativa di una collaborazione nascente tra la biblioteca del Castello di Masino, una straordinaria raccolta di 25.000 volumi pubblicati tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Novecento e la biblioteca di Palazzo Cisterna, una istituzione pubblica costituita da circa 200.000 volumi, compresa una sezione di periodici, e di un'ampia sezione archivistica, oltre a raccolte grafiche e fotografiche.

Per informazioni e prenotazioni della navetta bibliotecamasino@fondoambiente.it
www.cittametropolitana.torino.it
www.fondoambiente.it/luoghi/castello-e-parco-di-masino

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Con la giornata di venerdì 4 novembre si conclude l’iniziativa I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città, grazie alla quale centinaia di torinesi e turisti hanno potuto visitare le sale auliche di alcuni edifici storici di Torino, oggi sedi istituzionali.

L’iniziativa ha visto cooperare la Prefettura, la Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino, la Città Metropolitana, i Musei Reali e l’Archivio di Stato, in collaborazione con Turismo Torino e Piemonte.  

Tutte queste istituzioni hanno messo a disposizione di cittadini e turisti le loro sedi storiche, nelle quali si sono svolte, con prenotazione obbligatoria tramite Turismo Torino e Piemonte, visite guidate e gratuite nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione) e 2 Giugno (Festa della Repubblica, con appuntamento finale il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate.

Un viaggio attraverso quattro secoli di storia, dal XVII al XIX, incarnata in quelli che, un tempo palazzi del potere, hanno voluto riaffermare la loro vocazione di apertura alla comunità.

Gli appuntamenti, compreso quello di venerdì 4 novembre, sono risultati al completo rispetto ai posti offerti.

La scelta era caduta su tre date contrassegnate da un forte valore civico e comunitario, ideali per questa simbolica apertura di bellezze architettoniche che, in buona parte, non sono solitamente disponibili per il pubblico.

La presentazione dell’iniziativa, nell’aprile scorso, aveva visto la partecipazione dei rappresentanti delle cinque istituzioni coinvolte: il prefetto Raffaele Ruberto, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella e il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto, insieme al presidente di Turismo Torino e Piemonte Maurizio Vitale.

Cultura

Lo spettacolo in scena all’Ecomuseo di Coazze venerdì 28 ottobre

Uno spettacolo teatrale che racconta la Resistenza non armata, l’esistenza quotidiana di coloro che, in modo a volte nascosto o a volte più eclatante, misero a repentaglio la loro vita per combattere senza ricorrere alle armi, nella convinzione che le storie dei partigiani combattenti e del popolo antifascista sono due facce di una stessa, luminosa medaglia. Questo è “Senza sparare un colpo”, la pièce - ideata da Swingin Turin in collaborazione con la Fondazione Donat Cattin - che andrà in scena venerdì 28 ottobre alle 21.15 all’Ecomuseo della Resistenza di Coazze (viale Italia ‘61, al civico 3) per il cartellone di Sentieri resistenti a teatro, finanziato dalla Città metropolitana di Torino con i fondi del Piano tematico Pa.C.E.-Programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia. Lo spettacolo sarà preceduto dalla visita guidata all’Ecomuseo, che avrà inizio alle 20.45.
“Senza sparare un colpo”, con la regia di Giancarlo Viani, si compone di sei quadri o storie principali, collegate tra loro e introdotte dai brevi dialoghi di due partigiani e dalle musiche dal vivo suonate da una band formata da chitarra, basso e batteria. Numerosi frammenti audio originali dell’epoca, trasmessi dalle radio nazionali e da Radio Londra, arricchiscono lo spettacolo.
Ingresso gratuito, ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 011.9349681 o scrivendo a turismo@comune.coazze.to.it

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Cultura

Nuovo appuntamento di "Sentieri della Resistenza", il progetto a cura di Città metropolitana di Torino all’interno del Piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Giovedì 17 novembre (ore 10.30-12.30) nella sede della Cooperativa di consumo di Traves, in frazione Malerba 14, si terrà un incontro dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù, oltre che alla popolazione, sul tema Nicola Grosa sui sentieri di Traves”.
La figura del partigiano Nicola Grosa, comandante garibaldino, e la storia del suo generoso impegno per il recupero dei corpi insepolti dei suoi ragazzi sono al centro di un progetto per il recupero della memoria resistenziale di Traves: nella mattinata del 17 novembre si potrà anche visitare una mostra fotografica dedicata alla vicenda umana, politica e militare di Grosa, che nel dopoguerra fu anche consigliere comunale a Torino.
Il sentiero della Libertà, numero 254 della segnaletica CAI, dalla frazione Malerba di Traves fino alla località Prà Lorenzo sullo spartiacque con la valle di Viù, rientra tra quelli che Città metropolitana di Torino sta inserendo nella rete dei "Sentieri della Resistenza", chiedendone la registrazione nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico.

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Cultura

A Palazzo anche la conferenza “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia” e una mostra di cimeli storici

È cominciata con l’esibizione del gruppo storico “Principi dal Pozzo” di Reano, a interpretare le figure di Maria Vittoria, Amedeo di Savoia e Vittorio Emanuele II, la visita animata che si sta svolgendo questa mattina nelle sale auliche di Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città metropolitana di Torino.
L’associazione Principi dal Pozzo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico, primo presidente del Senato Subalpino, trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna.
Palazzo Cisterna stamattina ospita anche un secondo evento dedicato agli appassionati di storia: la conferenza “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia”, un momento di approfondimento sulla figura di Maria Vittoria attraverso le parole di Gian Luca Giani, autore del libro Le donne di casa Savoia e di Francesco Cordero di Pamparato, scrittore e storico.
Per l’occasione gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna fanno da cornice, su impulso di Ilario Bortolan, presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, in collaborazione con il Coordinamento Sabaudo, a una piccola esposizione di cimeli e documenti dedicata a Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, gli stessi che nella primavera scorsa sono stati oggetto della mostra ospitata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Una mattina quindi a raccontare le figure femminili di casa Savoia soffermandosi su Maria Vittoria, padrona di casa, e Maria Adelaide, la “non regina d’Italia”, in quanto sposa devota di Vittorio Emanuele II che divenne Re d’Italia solo nel 1861, sei anni dopo la scomparsa, a soli 32 anni, della consorte.
Le prossime visite a Palazzo Cisterna, tutte gratuite, sono previste sabato 19 novembre e 17 dicembre. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13.
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Cultura

Sabato 8 ottobre momenti di vicende pubbliche e private di famiglie e personalità che hanno contribuito a scrivere la storia politica, economica ed imprenditoriale del Piemonte e d’Italia rivivono, grazie agli archivi di sei residenze storiche aderenti all’ADSI, l’Associazione Dimore Storiche Italiane. L’iniziativa “Carte in dimora” è organizzata in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, proponendo un insolito prologo a “Domeniche di carta”, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, che il 9 ottobre prevede l’apertura di biblioteche pubbliche e Archivi di Stato.
In tutta Italia “Carte in dimora” apre le porte di oltre 80 archivi storici privati, che si trovano in castelli, rocche e ville visitabili. Guidati da proprietari delle dimore storiche e archivisti, i visitatori possono vedere da vicino esemplari rari e di pregio di libri, carte, carteggi e manoscritti, ascoltando la storia dei palazzi che li custodiscono e delle raccolte librarie, in molti casi ricche di collezioni bibliografiche antiche.
Nel territorio della Città Metropolitana di Torino l’iniziativa, patrocinata dall’Ente di area vasta, coinvolge la Casa Lajolo di Piossasco e il castello di Pralormo. Casa Lajolo, dimora storica che sorge nell’antico borgo di San Vito, raccoglie l’archivio dei conti Ambrosio di Chialamberto-Lajolo, che nel tempo acquisirono un cospicuo patrimonio terriero, di cui Piossasco costituiva il centro amministrativo.Tra le 15 e le 18 di sabato 8 ottobre, accompagnati dagli archivisti si possono scoprire documenti e carteggi del periodo tra il XVI e il XIX secolo, come la corrispondenza di fine Settecento tra la contessa Maria Teresa Ambrosio di Chialamberto e il figlio Domenico Simone Ambrosio. Nelle lettera tra madre e figlio la storia familiare e la grande storia si incontrano e si intrecciano. Casa Lajolo è in via San Vito 23 a Piossasco e per conoscere i dettagli delle visite basta consultare il sito Internet www.casalajolo.it o scrivere a info@casalajolo.it.
Al castello di Pralormo è possibile visitare gli interni della dimora e la prima sezione della biblioteca, che si trova nella Sala del Biliardo e custodisce documenti d’archivio e oltre 7.000 volumi rari e preziosi dei secoli dal XVII al XX, oggetti particolari e molte curiosità: dal menù in cirillico di un invito dello Zar di San Pietroburgo del 1883 ad un messale ornato di ametiste regalato da Re Vittorio Emanuele II. Un documento del 1764 attesta la concessione della cittadinanza onoraria a Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo, emesso dalla Città di Carmagnola a titolo di ringraziamento per aver ottenuto dal Re un finanziamento per modificare il percorso del Po che, all’epoca, esondava due volte l’anno. Nel maniero della contessa Consolata Beraudo di Pralormo e del marito Filippo si possono ammirare inviti per balli a corte, cataloghi di macchine fotografiche di fine ‘800, settimanali parigini dedicati alla moda e alla vita nelle corti europee ottocentesche, fotografie delle Olimpiadi di Parigi del 1924, durante le quali Emanuele Beraudo di Pralormo, padre del conte Filippo, ottenne una medaglia di bronzo nell’equitazione. In biblioteca sono raccolti volumi dal XVI secolo ad oggi, collezionati da alcuni antenati bibliofili, tra i quali collezioni di disegni di Galileo Galilei, trattati di botanica e medicina, erbari, atlanti, uno dei quali, di grande formato e risalente al 1692, è dedicato al ‘’Delfino di Francia’’ ed è opera del geografo Sanson. Non manca naturalmente una copia del Theatrum Sabaudiae, voluto dal Re per pubblicizzare la bellezza e la vastità del Piemonte. Interessanti anche alcuni album di viaggio in Olanda, con vedute del XVIII secolo, 12 volumi di viaggi dei Gesuiti in Oriente, una collezione di ricettari dal XVIII secolo e di libri per bambini con accurate rilegature e illustrazioni straordinarie. Per maggiori dettagli si può consultare il sito www.castellodipralormo.com, scrivere a info@castellodipralormo.com o chiamare il numero telefonico 011-884870 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.


LA RETE DELLE DIMORE STORICHE

Quella degli immobili storici è una rete dall’immenso valore sociale, culturale ed economico, che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, costituiscono non solo un patrimonio turistico ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Il 54% delle residenze si trova in piccoli Comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. “Carte in Dimora” si inserisce nelle attività che l’ADSI promuove durante l’anno per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese. Anche perché il loro indotto genera un impatto positivo su molte filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo.Casa Lajolo Piossasco 1

Cultura

Proseguono le visite animate dai Gruppi storici a Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Il prossimo appuntamento è previsto per le ore 10 di sabato 15 ottobre nella sede aulica della Città metropolitana di Torino (via Maria Vittoria 12).
Saranno gli stessi Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, I Duca d’Aosta, rappresentati dal gruppo storico “Principi dal Pozzo” di Reano, ad accogliere i visitatori e ad accompagnarli tra i magnifici ambienti aulici.
L’associazione Principi dal Pozzo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico, primo presidente del Senato Subalpino, trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna. Durante la visita, il gruppo farà rivivere gli episodi salienti della breve vita di Maria Vittoria, che amava trascorrere periodi di villeggiatura nel maniero reanese.
Le prossime visite a Palazzo Cisterna, tutte gratuite, sono previste sabato 19 novembre e 17 dicembre. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13

Sabato 15 ottobre Palazzo Cisterna ospita anche un secondo evento dedicato agli appassionati di storia. In Sala Consiglieri alle ore 11 sarà possibile assistere all’incontro “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia”, un momento di approfondimento sulla figura di Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna attraverso le parole di Gian Luca Giani, autore del libro Le donne di casa Savoia, Francesco Cordero di Pamparato, scrittore e storico e l’esibizione del Gruppo storico Principi dal Pozzo. Un incontro per immergersi nella storia femminile di una dinastia che ha scritto importanti pagine di storia proprio a Palazzo Cisterna, antica dimora della famiglia Savoia Duchi d’Aosta.
Anche la partecipazione a questo incontro è gratuita con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.

Informazioni a stampa@cittametropolitana.torino.it

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Chi si nasconde sotto la maschera di ferro, il misterioso prigioniero che, come narra per la prima volta Voltaire, soggiornò a lungo nel carcere della cittadella di Pinerolo? Un interrogativo che il Gruppo storico "La maschera di Ferro" ha proposto ai molti visitatori intervenuti oggi, sabato 24 settembre, a Palazzo Cisterna per la consueta visita animata.
Sono stati infatti alcuni componenti dell'importante rievocazione storica che andrà in scena il prossimo fine settimana (1 e 2 ottobre) nel centro storico di Pinerolo ad accogliere ed intrattenere il pubblico prima del tour attraverso le sale della sede aulica della Città metropolitana di Torino.
Un’occasione per ammirare da vicino la maschera di ferro e per conoscere la vicenda del misterioso personaggio narrato anche da Alexandre Dumas padre e da molti registi, ultimo in ordine cronologico da Randall Wallace che ha realizzato nel 1998 il fim con Leonardo DiCaprio "The Man in the Iron Mask".
La visita si è svolta raccontando la storia e le trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del 1600 per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a sede istituzionale. Parte della visita è stata poi dedicata a illustrare il periodo in cui il Palazzo, in seguito al matrimonio di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna, con Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, diventò sede ducale.
Una mattinata trascorsa ammirando stucchi dorati, soffitti a cassettoni, vetrate a cattedrale e ripercorrendo la storia di personaggi, famiglie e istituzioni che hanno abitato e ancora abitano questo luogo.
I prossimi appuntamenti del sabato sono previsti: 15 ottobre, 19 novembre e 17 dicembre.

Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria scrivendo a:
urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100.













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La rassegna Chivasso in Musica, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, prevede quest’anno nei mesi autunnali cinque appuntamenti concertistici che si svolgeranno dal 25 settembre al 26 novembre. Il primo è in programma domenica 25 settembre alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e sarà il concerto di chiusura della Festa dei Nocciolini, con il quartetto di clarinetti “clariMozart e…”. Il programma, interamente ispirato alla musica della penisola iberica, comprenderà composizioni di autori spagnoli o che comunque hanno tratto ispirazione dal folclore iberico. Di Isaac Albénizsi potranno ascoltare le composizioni “Sevilla”, “Granada” e “Aragón” tratte dalla suite “Española”. A seguire la Gran Fantasia dall'opera "Carmen" di Georges Bizet e la cavatina “Largo al factotum” dall'opera “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, il brano per clarinetto solo ”Hommage à Manuel de Falla” di Béla Kovács, i celeberrimi Granada, Andalucia, Valencia ed España Cañí, che rappresentano l’animo autentico della musica spagnola. La serata si concluderà nel nome di Isaac Albéniz con il tango tratto da “España”.
Il secondo concerto si terrà nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario nel quartiere Coppina sabato 8 ottobre alle 21, in occasione della festa patronale. L’organista vercellese Manuele Barale svilupperà un programma basato su compositori dallo stile bandistico-teatrale. Il concerto sarà organizzato in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa.
Si ritornerà nella chiesa di Santa Maria degli Angeli per il terzo concerto, in programma sabato 22 ottobre alle 21. La mezzosoprano Laura Capretti e l’organista Daniele Rinero saranno i protagonisti del concerto intitolato Lascia la spina, cogli la rosa e ispirato alla celebre aria di Georg Frederic Händel tratta dall’oratorio “Il trionfo del Tempo e del Disinganno”. All’organizzazione del concerto collaborerà l’Università della Terza Età di Chivasso.

Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli si terranno anche i due concerti previsti nel mese di novembre. Giovedì 10 alle 21 si terrà il concerto organizzato in collaborazione con il Rotary Club di Chivasso. La serata coniugherà il cinema e la musica e ne sarà protagonista il gruppo di archi formato dal violinista Giuseppe Simone Barone, il violista Povilas Syrrist-Gelgota e il violoncellista Ferdinando Vietti, che accompagneranno la sassofonista Isabella Stabio in un’antologia musicale interamente dedicata alle musiche da film.
Sabato 26 novembre alle 21 la commedia musicale americana sarà al centro della serata proposta in collaborazione con i Lions Club Host e Duomo. Ad esibirsi saranno la soprano statunitense Elisabeth Hertzberg e la pianista Simonetta Heger.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet www.associazionecontatto.it, scrivere a info@chivassoinmusica.it o chiamare il numero telefonico 011-2075580.clariMozart

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Giovedì 22 settembre alle 17 il cortile di Palazzo Cisterna, sede storica della Città metropolitana di Torino, ospita uno degli 85 appuntamenti della rassegna MITO per la città. Un’occasione per ascoltare buona musica in un luogo attraversato da secoli di storia ed arte e che prima di diventare la sede aulica della Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, è stata anche residenza ducale della famiglia Savoia-Aosta.

Protagonista del momento musicale sarà il Trio Tau il cui nome si ispira a quello antico – Augusta Taurinorum – della città in cui è nato nel 2020 ed è nello stesso tempo un riferimento alla lettera greca che, oltre a rappresentare graficamente il trio con le sue tre estremità che si uniscono in un unico significante, veniva anticamente utilizzata per indicare la sezione aurea.

I tre musicisti che lo compongono sono Tommaso Santini, Jacopo Gianesini e Nicoletta Pignataro, uniti da una sincera curiosità verso il più vasto repertorio, una nuova idea fresca e informale della musica da camera e l’abitudine di presentare i brani condividendo con il pubblico alcune chiavi di lettura importanti per decifrare le opere proposte. Benché di giovanissima formazione, il trio è risultato vincitore del bando “Musica da Camera in Jeans” indetto nel 2021 da Sistema Musica, e si è già esibito in importanti contesti in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio.

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria http://www.mitoperlacitta.it/