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Storia della Menta di Pancalieri

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Secondo autori vari, tra i quali il Prof. G. Rovesti, la menta coltivata nel Pancalierese risulta essere la Menta Piperita nera (Black Mint degli inglesi) corrispondente alla Mentha Piperita varietà Officinalis Sole, forma Rubenscens Camus, nota come Menta di Mitcham (localitá del Surrey, Inghilterra) in omaggio alla plaga inglese dove se ne iniziarono le prime coltivazioni. Questa specie botanica venne introdotta in Italia nel 1903 da Honoré Carles associatosi, nel 1901, a Giovanni Varino fondatore della omonima distilleria di Pancalieri nel 1870.

Nel 1908 il Carles si impiantò da solo in Pancalieri e da quel momento la coltivazione della Menta Mitcham o italoMitcham si diffuse velocemente sia per le rese in erba verde, remunerative per gli agricoltori, sia per le rese in essenza di pregio remunerative per i distillatori (a quell'epoca l'agricoltore coltivava la menta per conto del distillatore che ritirava l'erba verde pagandola un tanto al miriagrammo).

La coltivazione delle mente, comunque, risale avanti nel tempo. Lumi in fatto di mente conosciute nel secolo XVIII in Italia e particolarmente in Piemonte, sono forniti dalla "Iconographia Taurinensis" conservata nella biblioteca dell'Orto Botanico di Torino ora Dipartimento di Biologia Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Torino. Resta il fatto che le ricerche effettuate dal Rovesti, permettono di stabilire che coltivazioni di menta piperita di varietà e forma diversa dalla Italo-Mitcham, esistevano in Piemonte prima del 1865 e che, nell'anno 1865, Primo Pietro, confettiere, distillava la menta coltivata in Cavour (TO). Sempre nel 1865, a Pancalieri, la menta veniva piantata dal formacista Chiaffredo Gamba che la distillava in proprio con un alambicco da 100 litri.

Nel 1868 sorsero altri distillatori, Melchiorre Oddone in Pancalieri e Domenico Ulrich che, attraverso la sua rinomatissima azienda in Torino, iniziava a dare alla distillazione della menta coltivata a Pancalieri e comuni limitrofi, un'impronta industriale.

Negli anni che seguirono, sempre nel Pancalierese, sorsero altre distillerie di menta. Nel 1914 se ne contavano 17 per un totale di 71 alambicchi. Nel 1924 le distillerie erano passate a 22 per raggiungere il numero di 70 nel 1926.

Altri autori confermano l'affermazione di questa coltura in Piemonte. Il Fenaroli, infatti, trattando della menta piperita, recita "in Italia la vera grande industria della menta nacque verso i primi del 1900 quando nel Piemonte, già sede di altre grandi coltivazioni (ciò ci consentirà una importante riflessione nel merito della professionalità degli agricoltori locali), venne introdotta la varietà di menta Italo-Mitcham cioè la Mentha Piperita varietà Officinalis Sole, forma Rubescens Camus.

Nel periodo che precede e segue l'ultimo conflitto mondiale, la coltivazione della menta rimane vincolata alla zona del Pancalierese, ampliandosi o contraendosi secondo le vicende del mercato dell'olio essenziale, con il particolare della graduale acquisizione, da parte dell'azienda agricola, del mezzo strumentale (alambicco) necessario per effettuare in proprio l'operazione di distillazione.