Gli amministratori delle aree metropolitane europee chiedono all’UE e ai governi nazionali e regionali un riconoscimento ufficiale, che consenta loro di diventare un soggetto protagonista nella elaborazione, programmazione e realizzazione delle politiche urbane che utilizzano fondi europei.
Il Forum TorinoEMA 2016, che si è tenuto venerdi 12 febbraio nel salone della sede Unimanagement, ha riunito gli amministratori di una trentina di aree metropolitane e si è concluso con l’approvazione della Dichiarazione di Torino, con cui si chiede a Bruxelles e alle capitali nazionali e regionali un riconoscimento formale e l’avvio di una partnership per la gestione dei fondi europei Horizon 2020.
L’assemblea ha anche deciso che sarà Lione la sede del Forum nel 2017.
In apertura dei lavori, il Sindaco metropolitano Piero Fassino aveva sottolineato che “la dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”.
“Se già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti – ha osservato il Sindaco metropolitano di Torino - le Città metropolitane istituite in molti Paesi europei diventano la dimensione politica ed amministrativa ideale per attrarre nuovi investimenti pubblici e privati, governare l’assetto urbanistico dei territori, promuovere lo sviluppo sostenibile, l’inclusione sociale, la cultura, la formazione e l’accoglienza dei migranti”.
“Chiediamo che il Consiglio Europeo, nella prossima seduta prevista per il mese di giugno, faccia propri gli obiettivi fissati dal Patto di Amsterdam. – ha spiegato Fassino nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in una pausa dei lavori del Forum – Chiediamo di poter gestire direttamente una percentuale dei fondi europei per le politiche metropolitane”.
“Lo strumento del Forum - ha concluso il Sindaco metropolitano - ci consente di tenere aperto il confronto continuo e lo scambio di esperienze e buone pratiche fra tutte le autorità metropolitane.
Dobbiamo costruire partnership tra le Città metropolitane e rafforzare il confronto con le altre reti di Enti locali”.
“La dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”. Con queste parole e queste considerazioni il Sindaco metropolitano di Torino, Piero Fassino, ha aperto nella prima mattinata di venerdi 12 febbraio nel salone della sede di Unimanagement in via XX Settembre, il Forum TorinoEMA 2016 “Verso un agenda metropolitana comune”.
Fassino ha ricordato che già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti. “Le aree urbane, - ha sottolineato – offrono ai cittadini e alle imprese maggiori opportunità, servizi, centri ricerca, istituzioni culturali. Ma presentano anche maggiori criticità sociali, aree di povertà e di degrado. Da quello che accade e da quello che cambia nelle aree metropolitane dipende quello che accade nel resto delle Nazioni di cui fanno parte. Ogni Paese ha le sue specificità economiche, sociali e culturali. Ma le sfide che gli amministratori delle aree metropolitane devono affrontare sono comuni. Vi è quindi la necessità di ricercare insieme soluzioni comuni a problemi comuni, al di là delle specificità nazionali”.
“Veniamo da anni di pesante crisi. Ci sono segnali che è possibile uscire da questa crisi ed è proprio nelle aree metropolitane che si devono concentrare le politiche di sviluppo e le scelte fondamentali per promuoverlo. Nessuna città può programmare investimenti pubblici e locali in una dimensione solamente locale. Ovunque si cerca di mettere in campo strategie per attrarre investimenti e numerose città metropolitane si sono dotate di strategie di sviluppo e di attrazione degli investimenti di medio periodo. Inclusione sociale, pianificazione urbanistica, sostenibilità dello sviluppo, cultura e formazione sono le chiavi di volta per lo sviluppo dei territori”.
Il Sindaco Fassino ha infine ricordato che Torino, sin dal 2001, si è dotata di un Piano Strategico e che anche Barcellona ed Helsinky hanno esperienze analoghe. Il Forum prosegue con gli interventi dei rappresentanti delle città metropolitane d’Italia e d’Europa.
(15 febbraio 2016)